31 marzo 2011
Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail
Accade che:
Ahmed ha 27 anni, è partito mercoledì da Sfax, in Tunisia, direzione Lampedusa un piccolo gozzo da pesca. "Eravamo in 17, tutti stretti gli uni addosso agli altri, con il timore i sporgerci per evitare che la barca si rovesciasse". Qualcosa è andato storto fin da sito: "Qualche ora dopo la partenza la barca ha cominciato ad avere problemi al motore. Chi la comandava ha deciso di tornare indietro e fare tappa sulla costa libica. Da lì siamo ripartiti e, dopo un giorno e mezzo siamo stati intercettati da un elicottero italiano. Tre giorni in mare siamo stati. Tre giorni senza mangiare. Fumavamo, fumavamo soltanto, ci saziavamo di fumo".
Lampedusa - Una situazione ai limiti del tracollo. Le navi continuano la spola con il resto dell'Italia per trasferire gli immigrati, ma gli sbarchi non si arrestano e arrivano più persone di quante ne vengano portate via. Sono ormai 6.200 i profughi presenti sull’isola. Troppi per il centro d'accoglienza che ne può ospitare appena 800. Troppi anche per "Lampedusa accoglienza", la società che gestisce l’accoglienza dei migranti in arrivo nell'isola e che può distribuire solo 4.200 pasti al giorno. Almeno 2 mila persone, quindi, non possono mangiare. Aumentando i rischi per la tenuta dell’ordine pubblico.
Una bomba pronta a scoppiare "Se domani l’isola non si svuota perchè non arrivano le navi a Lampedusa avremo una bomba pronta ad esplodere". Il rischio aumenta con l'arrivo di barconi da Eritrea e Somalia, perché gli immigrati affrontano viaggi di 15-20 giorni in condizioni igieniche precarie.
Il leader della Lega, Umberto Bossi chiede l'intervento dell'Unione europea e sintetizza con un'espressione dialettale la sua ricetta per far fronte all'emergenza: "Fora d'i ball'
Ha lo sguardo impaurito, quando si spalancano i portelloni dell'ambulanza. Poco più di 20 anni, una bandana a coprirle il capo, solleva la coperta che i soccorritori le hanno messo addosso per guardarsi il grembo. Il volto è tirato, la dolcezza dello sguardo contempera la stanchezza che segna il viso. La ragazza è incinta di tre mesi, ma ha avuto le doglie, o qualcosa di simile, troppo presto. Ha trascorso troppi giorni sul barcone di etiopi in viaggio nel Canale di Sicilia diretto verso le coste italiane: partito dalla Libia con 330 disperati a bordo, puntava a Lampedusa, lo faranno sbarcare a Linosa. Lei no, lei doveva essere soccorsa. Arriva a Lampedusa poco dopo le 23, la infilano nell'ambulatorio. Poco dopo esce un medico a dare notizie: "Lei sta bene, ma il bimbo non ce la farà, è rimata in mare per troppi giorni".
…. numeri … persone … persone … numeri …
Essere una rete di solidarietà chiama a leggere la realtà del nostro presente con la consapevolezza che ogni singolo gesto, ogni più piccola scelta, può essere un modo per ridisegnare questo tempo.
Di fronte a fatti che parlano da soli facendo vergognare chi pensava di vivere in un Paese civile (e cattolico !? … "perché ho avuto fame e mi avete dato da
mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e
mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora
i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato
da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero
e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in
carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello
che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.( Mt 25 )
... le parole dovrebbero ri-trovare il loro significato:
… civile è non strumentalizzare – ognuno a modo suo ma tutti simultaneamente – questa tragedia umanitaria per affermare i propri interessi
… civile è considerare doveroso farsi carico della prima accoglienza al di là di ogni politica e di ogni credo
… civile è applicare i principi umanitari che garantiscano la sopravvivenza a chi è oggi senza alternativa e mezzi …
Semplicemente Civile … senza arrivare a scrivere …. solidale … o caritatevole …
Se la casa del mio vicino dovesse prender fuoco, crollare o esser distrutta … a lui non resterebbe altro che scappare … fino alla casa accanto: la mia … a me la scelta di aprire la porta, accoglierlo (almeno temporaneamente) rifocillarlo e metterlo in condizioni di affrontare il futuro ( scelta ?... o dovere morale di chi in quel momento ha ...verso chi in quello stesso momento ha invece perso tutto?)… …. Niente più di quello che mi aspetterei da lui se mi trovassi in condizioni analoghe … cosa pensare di chi - invece di farlo entrare - lo lasciasse disperato in mezzo alla strada senza cibo nè riparo e affacciandosi alla finestra si preoccupasse solo di chiedere: ma la casa le è esplosa perché ha lasciato il gas accesso o perché qualcuno le ha dato fuoco o è venuto a distruggerla ? … nell’illusione colpevole che esistano risposte che possano cambiare i fatti o giustificare disumane omissioni .. .
Chi sta sbarcando ? perché stanno scappando ? da dove esattamente partono e perché arrivano proprio a Lampedusa ? Quale accoglienza stiamo effettivamente offrendo e perché? Cosa c’è dietro a questa emergenza e di chi le responsabilità?… senza domande non possiamo costruire opinioni personali corrette … senza domande si rischia di ingurgitare articoli in cui si propinano definizioni che manipolano sottilmente i giudizi: non più migranti ma sistematicamente clandestini coloro che sbarcano a Lampedusa … o alimentano paure (infondate non ci sono ad oggi casi di malattie infettive gravi, né comportamenti delinquenziali che suscitino preoccupazione seria) confondendo il risolvere con l’eliminare i problemi …
Certo … una piccola rete di solidarietà può restare confusa osservando come i governi occidentali riescano legittimamente a giustificare armi e guerre in difesa dei valori INVIOLABILI della libertà e della dignità delle popolazioni … ma …. qualora quelle stesse popolazioni vogliano esercitarle quelle libertà (la libertà di muoversi in cerca di una speranza e della sopravvivenza) o reclamino la propria dignità (essere rispettati nei diritti inalienabili) … nessuno dei suddetti governi capisce più di cosa si stia parlando …
Essere una rete di solidarietà chiama a leggere il presente con la consapevolezza che ogni nostro singolo gesto, ogni più piccola scelta, DEVE essere un modo per ridisegnare questo tempo:
informarsi correttamente, non rinunciare ad esercitare i propri diritti, assumere i propri doveri (… verso la storia), parlare per chi non ha voce,
esercitare la propria volontà solidale ogni volta che se ne ha la possibilità!
Fatti Mail – nel suo piccolo - offre a tutti quest’ultima opportunità …
VI PREGO DI AVVISARE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE E DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FA RIFERIMENTO A “FATTI MAIL” … è importante aiutare due persone estranee che si parlano a poter superare il disagio iniziale che spesso viene proprio dalla mancanza di fiducia …
BUONA LETTURA:
1) URGENTE CERCO STANZA
ANUNCIO URGENTE :
URGENTE
Sono Padre Thierry BLOT
Un giovane di 20 anni, Ali (Afghano) in situazione LEGALE, molto SERIO, che lavora e studia... cerca una camera... Se lui non la trova per il 10 aprile, sarà... nella strada !
Per questa Quaresima, sarebbe un bel gesto... concreto.
2) PRO GIAPPONE
Cara Gaia,
Mi è arrivato questo appello da Cecilia che ha vissuto la brutta esperienza
del terremoto in ufficio ( 16° piano ) a Tokio. E' tornata sotto choc e con il cuore afflitto per i molti amici giapponesi rimasti in loco che l' hanno aiutata con generosità infinita.
Ora è a Roma, in attesa di un ritorno in sede non ancora ufficializzato ma prossimo.
Ho pensato che a parte il mio personale contributo il Tuo solidale ed efficiente Fatti-Mail possa diffonderlo più proficuamente di quanto possa fare io. Le modalità al tuo insindacabile giudizio. Ciao, grazie e a presto. Cetta
Carissimi,
Vi inoltro una informativa che mi perviene dall'Ambasciata Italiana a Tokyo.
Vi invito ad un gesto di solidarietà verso un popolo che sta manifestando un contegno ed una dignità esemplari dinanzi ad una tragedia immane.
Grazie di cuore. Cecilia
La Croce Rossa Italiana ha avviato una raccolta fondi in sostegno delle popolazioni colpite dal sisma e dallo tsunami (http://cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/6873).
I contributi raccolti dalla CRI saranno impiegati per supportare le attività di assistenza della Croce Rossa Giapponese a favore delle persone colpite, in stretta collaborazione con la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e con il Comitato Internazionale della Croce Rossa.
- Donazione online sul sito www.cri.it - causale "Pro emergenza Giappone";
- Bonifico bancario - causale "Pro emergenza Giappone" - IBAN: IT 19 P 01005 03382 000000200208
- Conto corrente postale n. 300004 intestato a: "Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 - 00187 Roma" - causale "Pro emergenza Giappone"
- Inviare un SMS da cellulari italiani TIM, Vodafone, Wind, 3, CoopVoce, Tiscali o da telefono fisso Telecom, Infostrada, Fastweb, Teletu e Tiscali al numero 45500 (donazione di 2 euro per SMS).
3) CERCHIAMO COMPUTER X UN ASILO
cara gaia,
stiamo cercando un computer funzionante per una scuola materna (la lambruschini). le maestre fino ad ora ne hanno usato uno vecchissimo che si rompeva in continuazione per farci familiarizzare i bambini. ora il tecnico dice che non vale più la pena aggiustarlo,
e nemmeno a dirlo la scuola non può spendere per acquistarne uno nuovo. … chissà se nella famiglia di fatti mail qualcuno stava proprio pensando di cambiare il suo computer e ha voglia di riciclarlo a bambini tra i 3 e 5 anni che hanno tanta voglia di imparare. ….tra loro ci sono anche un bimbo disabile e bimbi extra-comunitari.
grazie di cuore
valeria grazie, queste maestre sono stupende, ma devono proprio fare l'impossibile per lavorare decentemente il cell: 328 8840178
Uno spunto in più su cui riflettere …
Il rapporto sull'emigrazione dell'ottobre - novembre 2009 diceva che un africano che raggiunge il mondo occidentale migliora mediamente di 16 volte il proprio reddito e abbatte mediamente di 15 volte la mortalità infantile dei propri figli. Davanti a dati come questi non è che puoi fermare chi arriva dall'Africa erigendo dei muri. Li fermi soltanto se dai l'opportunità all'Africa di crescere. L'Africa fino a alcuni decenni fa aveva un reddito pro capite addirittura più alto della Corea. Si è visto adesso qual è la situazione: l'Africa è precipitata e la Corea del Sud è un paese ricco. Ciò vuol dire che è una questione di investimenti, di credere nelle cose, nel dare fiducia, nel cambiare e soprattutto nel cambiare le regole del commercio internazionale. Se noi mettiamo dei dazi sull'Africa che arrivano, come diceva Kofi Hannan, all'834%, è chiaro che tu impedisci all'Africa di svilupparsi. Ed è chiaro che davanti a questi numeri chiunque verrebbe via: se Calderoli fosse africano verrebbe via, se Bossi fosse africano verrebbe via!
lo dico oggi come lo dicevo ieri come lo dicevo l'altro ieri. Inoltre bisogna capire che tu non devi mandare indietro nessuno se non hai la certezza che non sia un profugo politico, perché qui ci sono delle leggi precise che negano questa eventualità. La legge dice che se uno è un profugo ha diritto all'asilo. Se si scappa "soltanto" dalla miseria bisogna fare delle scelte. Però sul piano dei profughi, tutti i profughi che vengono, vanno spartiti con l'Europa, ma vanno accolti. (Gian Antonio Stella)
Una Gaia giornata a tutti ….
Gaia è una bellissima idea questa del blog, ora lo inserisco subito tra i blog che seguo sul mio blog.
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