SOLIDARIETA' ... come altro?

SOLIDARIETA' ... come altro?
Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza cercare perché non s'impegna, senza disimpegnarci perché altri non s'impegna. Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore, un utile che non sia una delle solite trappole generosamente offerte ...dalla gente pratica. Si vive una sola volta e non vogliamo essere giocati in nome di nessun piccolo interesse. (Primo Mazzolari)

sabato 2 maggio 2020

aprile 2020


Fatti Mail  






Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail



“… Quindi cosa dobbiamo fare?
Accettiamo che siamo precari: ce lo siamo dimenticati? Rendiamoci conto che non abbiamo più le parole per nominare la morte perché l’abbiamo dimenticata.
Una volta i padri vedevano morire i figli quanto i figli vedevano morire i padri. Esisteva, concreta, una relazione con la fine. Oggi l’abbiamo persa. Quando qualcuno sta male, mancano le parole per confortarlo. Diciamo: vedrai che ce la farai. Che sciocchezza. Che bugia. Perché abbiamo perso il contatto con il dolore, con il negativo della vita. E quindi come facciamo ad avere delle strategie quando il negativo diventa esplosivo?
È un momento di sospensione, specie dalla frenesia quotidiana. Mi dicono: per molti è un valore positivo, per altri un monito del fato. Io penso che la sospensione ci trovi soprattutto impreparati: ci lamentiamo tutti i giorni di dover uscire per andare a lavorare, ma se dobbiamo fermarci non sappiamo più cosa fare. Non sappiamo più chi siamo. Avevamo affidato la nostra identità al ruolo lavorativo. La sospensione dalla funzionalità ci costringe con noi stessi: degli sconosciuti, se non abbiamo mai fatto una riflessione sulla vita, sul senso di cosa andiamo cercando. Siccome non lo facciamo, poi ci troviamo nel vuoto, nello spaesamento. E allora chiediamoci: il paesaggio era il lavoro? L’identità era la funzione? Fuori da quello scenario non sappiamo più chi siamo? Questo è un altro problema.
Non basta distrarsi nella vita, bisogna anche interiorizzare e guardare se stessi. Finora siamo scappati lontano, come se noi fossimo il nostro peggior nemico. I nostri week end non erano l’occasione per volgere lo sguardo a noi, ai nostri figli. Erano fughe in autostrada. Perché conosciamo due modalità dell’esistenza: lavorare e distrarci. Fuori dal quel cerchio, è il nulla.”
(di Umberto Galimberti, 78 anni, filosofo, sociologo, antropologo culturale, psicanalista e accademico: allievo di Emanuele Severino e Karl Jaspers, di cui traduce le opere)

Dentro
Fuori
Non si parla d’altro.
Ma quale dentro e quale fuori?
L’apparenza sembra ridurre o abbinare la libertà al “fuori” ed al dentro la “reclusione”.
Ma se questo “fuori” è stato ridotto ad “evasione” forse eravamo già prigionieri senza saperlo.
Prigionieri di stili di vita che hanno lentamente atrofizzato la nostra capacità di ascoltarci, accoglierci, sorriderci, aiutarci, confortarci. Che hanno ridotto la nostra umanità.
“Dentro” può allora rivelarsi il vero orizzonte da raggiungere, il territorio da riscoprire. Dentro di noi c’è un’infinità di cielo, di luce,  di … libertà.
Non sono i luoghi a renderci liberi. S. Francesco in una piccola grotta, Mandela in una cella, sono due dei tanti nomi con cui ricordare a noi stessi che la libertà, se non la conquistiamo prima dentro di noi non la troveremo da nessuna parte.
Imparare ad entrare “dentro” per non restare … “chiusi”.
Chiusi alle voci, chiusi alla diversità, chiusi all’imprevisto, chiusi all’altro, chiusi al desiderio, chiusi alla bellezza. Chiusi alla vita. Imparare ad entrare dentro di noi per liberarci da ciò che ci “chiude” in un’esistenza dove ci insegnano a leggere infinito mentre c’è scritto sbarre.
Tra evasioni e paure, nell’illusione di poter accumulare sicurezze e garanzie, abbiamo dimenticato che tutto ciò che di più bello ed intenso si possa provare è anche infinitamente precario e fragile. Come un innamoramento, come un fiocco di neve, come il brivido che firma un’emozione, come l’assenza di rete su cui cammina la libertà.
Altrimenti, tra poco, potremo tornare ad “evadere” quanto vogliamo (verso luoghi o divertimenti) ma non significherà essere liberi perché sarà solo continuare a portar fuori le nostre chiusure.
 g.s.
 ISTRUZIONI PER L’USO di Fatti Mail  :
Fatti Mail non ha l’obbiettivo di crescere numericamente ma di crescere nella fiducia reciproca, per questo si espande solo per “gemmazione”. Si può entrare a far parte della rete solo per conoscenza diretta e personale con chi sia già parte della rete.

Perché una richiesta sia ospitata (che riguardi una persona, una situazione o un’iniziativa) deve essere inviata all’email gaia.fattimail@gmail.com – da chi sia già parte della rete e presentata/raccontata direttamente nel testo (della mail).
-        NO pdf,
-        NO locandine,
-        NO WhatsApp.
1)    Il BLOG è aggiornato costantemente. Nella colonna di destra alle voci SOS o IN PRIMO PIANO sono inserite sempre nuove iniziative o richieste solidali
2)    Sempre nella colonna di destra del BLOG   c'è una finestrella 
"CERCO … TROVO …"
basta digitare una  parola chiave  e   appariranno tutte le volte in cui,  in una qualunque Fatti Mail degli ultimi, sia stata citata quella parola  può essere un'utile strumento di prima ricerca (ovviamente poi c'è sempre l’ archivio!)


AVVISATE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE -  DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO - CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FARA’ RIFERIMENTO A Fatti Mail … è importante aiutare due persone estranee   a superare il disagio iniziale … Considerate che l’espandersi di Fatti Mail se da una parte aumenta i lettori (e le opportunità di risposte solidali) dall’altra estende anche al di fuori delle spedizioni di Fatti Mail via e-mail la possibile lettura del bollettino. Chiedete quindi a chi vi chiami o vi contatti come sia venuto a conoscenza della vostra richiesta, regolandovi conseguentemente. 


BUONA LETTURA :
Le richieste legate alla ricerca di lavoro  - oggi come sempre - chiamano tutti coloro che vogliano “essere” solidali  a “fare” un gesto in più: una lettura approfondita, un passa parola, un’attenzione ad offerte che possano capitare alla nostra attenzione.  Non sono bigliettini attaccati ad una bacheca … sono amici, persone che stanno portando un peso – diverso ma gravoso in ogni caso – e chiedono il nostro sostegno … per non restarne schiacciati. Grazie



1)              SOS ALLOGGIO:

proposta ad associazioni  ed anche  a  famiglie

RICERCA ALLOGGIO E DISPONIBILITA’ A COLLABORAZIONE SOCIALE CON COMPETENZE PROFESSIONALI

DISPONIBILITA’ PER CURA ALLOGGIO SIA IN COMPRESENZA SIA IN ASSENZA DEI PROPRIETARI HOUSEKEEPER

RICERCA ALLOGGIO: libera professionista – gia’ dipendente mae –  propone proprie competenze nel settore progettuale, formativo e creativo - come contributo a copertura costi per l’uso di un alloggio o parte di esso

COMPETENZE:

- project manager ambito cooperazione allo sviluppo –

- avvio attivita’ educative e formative, nello specifico:
varie forme di creativita’ – laboratori artistici per bambini e
ragazzi – recupero e riciclo –

- giardinaggio (orti famigliari – coltivazioni da terrazzo – piante
spontanee ed arbe aromatiche, loro uso in cucina)

 -  cucina (con predisposizione ai cibi naturali e genuini) –

- cucito – restyling abiti e  su elementi di arredo –

- attività inerenti musica – lettura e letteratura – teatro – cinema

- conoscenza lingue straniere: inglese, tedesco, spagnolo, francese
patente e facilità alla guida

tali competenze in riferimanto alle modalità  – tempo, giornate dedicate, orario e luogo di svolgimento  - saranno da concordare nell’ottica di un equo beneficio per ambedue le parti

PREFERENZE: ZONA PONTE MILVIO – GIOCHI DELFICI – CORSO FRANCIA – MONTE MARIO – TORREVECCHIA – BALDUINA


per colloquio conoscitivo e accordi: chiamare
ROSA - gaia.fattimail@gmail.com,  



In sintesi:
DISPONIBILITA' PER CURA ALLOGGIO IN ASSENZA DEI PROPRIETARI - HOUSEKEEPER
libera professionista - gia' dipendente mae - disponibile ad avere cura di un alloggio in assenza dei proprietari - quale persona di riferimento e di fiducia
oppure
INDICAZIONI PER RICERCA ABITATIVA \ CO-HOUSING
patente e facilità alla guida


2)                     SOS LAVORO:
Mi chiamo Adamou Abdou, ho 42 anni ed ho bisogno di trovare un lavoro.
Sono originario del Niger, ho vissuto 10 anni in Libia e da quasi 9 anni sono in Italia. Conosco bene l'italiano, l'arabo e benissimo il francese, l'hausa; conosco anche un po' di inglese.
Ho svolto molti lavori: ho lavorato in un bed-and-breakfast, in albergo, nel commercio, in particolare nella vendita di abbigliamento, come magazziniere, in agricoltura...
Sono aperto ad ogni tipo di lavoro.
Ho la patente e quindi posso svolgere anche un lavoro da autista.
Vivo e trasmetto molta gioia nel lavoro e nella vita e ho grande piacere e facilità nella comunicazione.
Ho molte referenze da presentare, anche telefoniche.
Potete contattarmi al mio numero di telefono xxxx oppure a questa email gaia.fattimail@gmail.com,  




3)              SUPPORTO STUDIO E DIDATTICA:

Buongiorno, sono Carlotta, laureanda in lettere a Pisa, ora sono a Roma e mi offro per supporto per maturandi o per esami universitari in ambito umanistico, sia frontale che on-line. 
Negli anni ho maturato una notevole esperienza di tutoraggio sia a Roma, dove vivo, e mi sono laureata a La Sapienza, che a Pisa, dove ho studiato per la magistrale.
Sono in grado di insegnare anche un metodo di studio.
La mia mail è gaia.fattimail@gmail.com,  




4)           SOS PET TERAPY:

Sono la dott.ssa Simonetta Di Leo
mi affido al buon cuore di tutti per aiutare i miei asini, cavallini e tutti i cavalli senza proprietario che stanno al maneggio ,che vengono usati per la riabilitazione di molti bambini disabili e non, per attività didattiche/educative
purtroppo non abbiamo più la possibilità di provvedere al loro sostentamento visto che a causa del coronavirus siamo stati costretti ad annullare tutti gli appuntamenti,  sui quali facevamo affidamento (per recuperare qualcosa che avevamo già speso durante l’inverno senza alcuna entrata) per dare da mangiare ai nostri animali ed affrontare eventualmente le dovute cure del veterinario...

Perché sto raccogliendo donazioni
Servono subito perché gli animali hanno bisogno di cibo tutti i giorni!

Come saranno usate le donazioni
Verrà usato il denaro per comprare fieno, mangimi, carote e per affrontare qualche spesa del veterinario perché anche loro si ammalano ...

Ringrazio infinitamente tutte le persone che vorranno aiutarci anche con una piccola offerta
Dott.ssa Simonetta Di Leo:

per chi voglia fare una donazione: 





5)              SOS BABYSITTER:

con la ripresa di alcune attività lavorative (e non di altre) e le scuole chiuse c’è una grande richiesta (domanda / offerta) di babysitter
Chiunque sia disponibile come baby sitter o chiunque abbia bisogno di babysitter può utilizzare l’email di Fatti Mail:

Segnalerò, man mano che arriveranno, le disponibilità in modo che poi le persone possano mettersi in contatto e verificare le compatibilità.



CONDIVIDO:
vita, solidarietà, emergenza covid
 … crescere insieme ...  
BUONA LETTURA:



SOSTEGNO OSPEDALE:

in questo momento di grande e sofferta emergenza sanitaria, se desideri sostenerci, anche con un piccolo contributo, in
questa situazione di emergenza, puoi aiutare a fronteggiare il Coronavirus facendo un
bonifico intestato a Ospedale Madre Giuseppina Vannini
IBAN - IT45 D056 9603 2280 0000 2505 X27
BIC/SWIFT: POSOIT2111N
BIC/SWIFT SEDE: POSOIT22
indicando possibilmente nome, cognome e codice fiscale del benefattore e causale.

I fondi raccolti verranno utilizzati per l’acquisto di:
- Ventilatori
- Dispositivi di ventilazione non invasiva
- Monitoraggi emodinamici
- Cuffie, mascherine, camici, occhiali monouso e gel.

Attenzione: nessun altro conto corrente o modalità di raccolta via web è stata concordata né autorizzata dall’ Ospedale.
Donazioni attrezzature e dispositivi di protezione
Chi può donare attrezzature respiratorie e dispositivi di protezione scriva una mail a direttore amministrativo:
Non possiamo accettare donazioni di cibo o di generi alimentari.
Grazie per il sostegno che stiamo ricevendo e per l'aiuto che vorrete darci

Tel: 0624291392


SPESA SOSPESA


Il Progetto

Dall'inizio dell'emergenza Argo Aurelio in Comune GenerAzione hanno attivato un servizio di SpesaSOSpesa per sostenere famiglie e lavoratori in condizioni di difficoltà economica nel territorio del Municipio 13.
Grazie alle donazioni di generi alimentari nei negozi di prossimità e nei Condomini solidali supportiamo centinaia di persone nei nostri quartieri.
Ma vogliamo e dobbiamo fare di più, perché nella crisi che stiamo attraversando nessuno resti indietro. E tutti siano liberi, davvero.
Il nostro impegno, e la tua donazione, possono fare la differenza.
In questo momento, non fermare la solidaretà: https://www.produzionidalbasso.com/project/sostieni-la-spesasospesa/



CARITAS SOS ALIMENTARE


Covid-19: iniziative per l’emergenza alimentare

La Caritas di Roma attiva la Spesa solidale per sostenere le famiglie in difficoltà

INTERVENTI STRAORDINARI PER GARANTIRE GENERI ALIMENTARI ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ

In questo momento di emergenza sanitaria nazionale, legata al virus Covid-19, la Caritas di Roma ha attivato interventi straordinari di distribuzione di beni alimentari per sostenere migliaia di famiglie in difficoltà e garantire loro una spesa alimentare.
Grazie al TUO aiuto le famiglie bisognose potranno ricevere gratuitamente le “spese solidali”  attraverso l’Emporio della Solidarietà e le parrocchie che già ora sono attivi per la distribuzione viveri (presso le loro sedi o a domicilio per le categorie più fragili, in stato di indigenza e/o di solitudine).
Per organizzare al meglio questi servizi e potenziarli continuamente, la Caritas di Roma guida e monitora i presidi territoriali che sono stati appositamente attivati per lo stoccaggio di beni e per l’approvvigionamento delle parrocchie.

Abbiamo bisogno anche del TUO AIUTO!
Bonifico intestato a Caritas Roma onlus
IBAN: IT 50 F 07601 03200 001021945793
BIC-SWIFT: BPPIITRRXXX

causale “covid-19 spesa alimentare”

Ti ricordiamo che le donazioni sono detraibili fiscalmente. Per l’emissione della ricevuta ti chiediamo di inviarci la minuta della transazione ed i tuoi dati anagrafici, compreso il codice fiscale, all’indirizzo email donazioni@caritasroma.it  - tel. 06.88815120.



NUMERI UTILI E VERDI

Servizi di prossimità in tutti i Municipi di Roma

SUL SITO DI ROMA CAPITALE TUTTI I NUMERI UTILI DA CHIAMARE IN CASO DI NECESSITÀ PER CHI HA PIÙ BISOGNO   

Ecco un elenco completo di  tutti i numeri dei servizi "di prossimità" di Roma Capitale e di tutti i Municipi Romani: http://www.volontariato.lazio.it/documentazione/documenti/1005210052ComuneRoma_ServiziProssimita_Coronavirus.pdf
  La lista comprende sia i numeri verdi attivi su tutta la città (Protezione Civile 800854854‚ Sala Operativa Sociale 800440022‚ Croce Rossa 800065510‚ Emergenza Infanzia 114‚ Antitratta 800290290‚ Antiviolenza e Stalking 1522‚ Telefono Amico Italia 199284284) che i recapiti dei servizi specifici attivati nei vari municipi: taxi solidale‚ consegna spesa e farmaci tramite Croce Rossa/Assofarm‚ Farmacap‚ associazioni di volontariato‚ Telecompagnia per anziani e persone fragili: distinti per territorio si trovano i numeri utili in tutti e 15 i municipi della città‚ con specifiche di eventuali orari.

RITORNOALLACULTURA
#RITORNOALLACULTURA - Indagine su uno spettatore al di sopra di ogni contagio.
A seguito dell'emergenza COVID-19 e in vista della ripartenza che vedrà l'introduzione di nuovi importanti modelli di relazione fra le persone,  una ricerca con l'obiettivo di indagare il comportamento del pubblico , in particolare di quello dello spettacolo dal vivo.
L'indagine intende raccogliere le opinioni e il sentimento degli spettatori nel ritornare a frequentare i luoghi di spettacolo, analizzare come sono percepiti gli effetti delle nuove condizioni di fruizione, quali saranno i fattori di orientamento più significativi, le aspettative verso il futuro prossimo e immediato, al di là dei nuovi possibili contesti creati dall'utilizzo delle nuove tecnologie.
 Bastano 3 minuti!
Potrai partecipare in maniera attiva allo studio sul comportamento del pubblico post COVID-19. La tua opinione ci aiuterà a dare forza ad un progetto più grande, il DIARIO DELLA CULTURA, una piattaforma in grado di dare voce e forma al punto di vista del pubblico, offrendo nuove possibilità di coinvolgimento dello spettatore.

LETTERA NELLA TEMPESTA:
Una lettera nella tempesta è quella che abbiamo scritto in queste ore drammatiche di contagi, di sofferenze e di morte ispirati dalle parole di papa Francesco a non illuderci «di rimanere sempre sani in un mondo malato» e «trovare il coraggio di aprire spazi dove tutti possano sentirsi chiamati e permettere nuove forme di ospitalità, di fraternità, di solidarietà». La crisi in atto può diventare l’occasione straordinaria per maturare una coscienza sofferta della insostenibilità di un sistema economico che è causa di disuguaglianze profonde, sia a livello planetario che a livello locale, e che semina morte.
Abbiamo quindi evidenziato le seguenti questioni: 1. il grave attentato alla vita promosso dall’avere aziendalizzato il Servizio Sanitario Nazionale con la conseguente chiusura di ospedali e reparti, facendoci scendere agli ultimi posti in Europa per posti letto soprattutto nella medicina di urgenza con l’illusione del risparmio; 2. avere esposto il personale sanitario al contagio per carenza di elementari presidi di sicurezza; 3. avere creato 21 sistemi sanitari all’interno di un unico Stato e cancellato di fatto l’articolo 32 della Costituzione; 4. avere disatteso i piani pandemici preparati dagli scienziati e mai resi operativi. Dinnanzi a questa catastrofe umana, sociale ed economica non vogliamo rimanere paralizzati e denunciando gli errori e le omissioni vogliamo assumerci e promuovere degli impegni per l’oggi e per il futuro, proponiamo di: 1. cancellare  la Sanità Azienda, e tornare ad un Servizio Sanitario Nazionale adeguatamente finanziato e con tutto il personale che occorre; 2. trovare le risorse rinunciando all’acquisto di aerei da combattimento, navi da guerra, sistemi d’arma, ripensando la difesa nazionale, alla luce del fatto che la sfida attuale si chiama epidemia, per cui, per difendersi efficacemente, occorre investire non in armi, ma nella cura della salute pubblica; 3. reperire altre risorse attraverso le Chiese, che beneficiano annualmente dell’8xmille: esse potrebbero rinunciare alla parte del contributo di cui i cittadini italiani non hanno esplicitamente dichiarato la destinazione; 4. mettere a disposizione gli immobili che le diocesi, le parrocchie, le congregazioni religiose non utilizzano, per l’accoglienza di persone e famiglie – italiane e straniere - che sono sulla strada o che vivono un grande disagio abitativo accentuato dalla crisi di queste settimane. 
A chi aderisce al documento proponiamo di destinare una parte del proprio stipendio al sostegno di coloro che più soffrono dall'emergenza del Coronavirus e suggeriamo di aderire alla campagna “Aiutiamo i servizi per i Senza Dimora!”, utilizzando il seguente IBAN: IT98B0503410600000000016777. I fondi raccolti andranno alla fio.PSD (Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, www.fiopsd.org
Pino Di Luccio, Giorgio Marcello , Sergio Tanzarella
Tra i primi firmatari i vescovi Antonio De Luca e Raffaele Nogaro, dieci gesuiti, parroci, religiosi e religiose e insegnanti. Per le adesioni si può scrivere a: letteranellatempesta@gmail.com o a change.org


REGOLARIZZAZIONE STRANIERI:

Nell’attuale emergenza sanitaria mondiale è impossibile il movimento delle persone, anche per il ritorno nei Paesi di origine, per effetto della chiusura dei confini di moltissimi Paesi.
Al tempo stesso centinaia di migliaia di persone straniere che vivono in Italia da tempo – per gran parte lavoratrici e lavoratori che occupano settori importanti del mercato del lavoro italiano (assistenza familiare, agricoltura, logistica, ecc.) o richiedenti asilo ai quali è stata negata tutela – sono prive di permesso di soggiorno, a causa della mancata programmazione nell’ultimo decennio di effettivi flussi di ingresso e della decretazione c.d. “sicurezza” del 2018.
In questo contesto avanziamo una proposta di regolarizzazione dei cittadini stranieri presenti in Italia che si articola intorno a due obiettivi oggi imprescindibili: l’emersione dall’invisibilità di migliaia di persone che vivono e/o lavorano nel territorio italiano ed una conseguente migliore tutela della salute personale e pubblica.
Sapere chi è in Italia e includerlo nei percorsi sanitari di prevenzione, diagnosi e cura è oggi indispensabile per la salute di tutti.
Anche la Commissione europea afferma che, nell’ipotesi in cui i rimpatri non possano essere effettuati “gli Stati membri dispongono di un ampio potere discrezionale per concedere il permesso di soggiorno o altra autorizzazione così da riconoscere ai migranti irregolari il diritto di soggiornare per motivi caritatevoli, umanitari o di altra natura, a norma dell’articolo 6, paragrafo 4, della direttiva 2008/115/CE (“direttiva rimpatri”).” (“Covid-19: linee guida sull’attuazione delle disposizioni dell’UE nel settore delle procedure di asilo e di rimpatrio e sul reinsediamento – (2020/C 126/02)” pag. 12, pubblicazione del 17.4.2020).
La proposta che sosteniamo comprende una duplice possibilità: la richiesta di permesso per “ricerca occupazione”, di durata annuale e convertibile alla scadenza, oppure la richiesta di emersione dal lavoro irregolare, con sospensione dei procedimenti penali, amministrativi o fiscali in capo al datore di lavoro, fino all’esito del procedimento e loro estinzione in caso di definizione positiva, con rilascio di un permesso di soggiorno per lavoro di durata annuale e convertibile alle condizioni di legge.
Per sostenere la proposta:



DIFFONDERE LE PAROLE:

 Percorsi di formazione sulla comunicazione on line e gratuiti
A causa dell’emergenza sanitaria provocata dalla diffusione del virus COVID-19, anche il progetto Words4link si è dovuto adattare in maniera resiliente alla nuova situazione.
Vista l’incertezza sui tempi di riapertura delle attività abbiamo deciso trasformare gli appuntamenti che avrebbero dovuto essere dal vivo, in eventi online. Sfruttando le possibilità offerte dal mondo digitale, pur mantenendone le finalità, i contenuti e la gratuità.
In questi tempi in cui siamo invitati a sperimentare nuove strade per non fermare le attività culturali e la comunicazione fra noi, abbiamo pensato di offrire la possibilità di aggiornarsi e sperimentarsi in maniera virtuale sulla comunicazione e la scrittura a chi è interessata/o al tema di Words4link: la letteratura migrante.
Sono aperte quindi le iscrizioni per partecipare a “Diffondere le parole” il workshop tenuto da Nicole Romanelli, in cui la formatrice offrirà a autori/rici, giornalisti/e e poeti/e di origine sia migrante che italiana alcune competenze specifiche per promuovere il proprio lavoro e comunicare con la stampa e con i lettori/rici attraverso gli strumenti digitali e per costruire una strategia di personal branding.
Il workshop di autopromozione online si terrà in tre edizioni, tutte con lo stesso programma e ognuna composta da due incontri da tre ore: queste le date che si potranno scegliere
23 e 24 maggio – dalle 15 alle 18;
30 e 31 maggio – dalle 15 alle 18;
6 e 7 giugno – dalle 15 alle 18.
Il workshop è pensato per autori/rici, giornalisti/e e poeti/e di origine sia migrante sia italiana che sentono il desiderio di rafforzare le loro capacità di utilizzare la comunicazione digitale/video/social per interagire al meglio con lettori/rici e con la stampa.
Un’occasione unica per prepararsi alle nuove modalità di fare cultura che il Covid-19 ci sta imponendo.
Aperte le iscrizioni anche per il primo dei tre laboratori che si terranno nei prossimi mesi, “Metamorfosi” di Giulia Caminito. Il laboratorio, sempre gratuito e sempre online, sarà strutturato in tre appuntamenti che si terranno il 10, il 17 e il 24 giugno dalle 17.30 alle 20.00 e sarà rivolto a persone, di origine sia migrante sia italiana, che desiderino approfondire la narrazione della metamorfosi e la migrazione dell’identità come strumento narrativo.
Ma come ci si iscrive?
Pur essendo tutte le attività ad accesso libero e gratuito, è necessario iscriversi utilizzando i moduli seguenti entro le scadenze che troverete indicate:
Workshop “Diffondere le parole”: https://forms.gle/EVSrSSMtcvNg9RLw8  
Laboratorio “Metamorfosi”: https://forms.gle/CjbDXKRAWp7fDwvZ8  

Ciascun workshop e laboratorio è aperto a un minimo di 10 e un massimo di 15 persone: una volta chiuse le iscrizioni, il comitato scientifico di progetto, in base alle richieste pervenute, selezionerà i/le partecipanti dando priorità alle richieste giunte per prime e tenendo conto delle culture/lingue di provenienza e della motivazione alla partecipazione.
Per le informazioni dettagliate e i programmi vi invitiamo a visitare la pagina dedicata “Laboratori e Workshop”, mentre per tutti gli aggiornamenti seguiteci sui nostri profili Facebook e Twitter
Il progetto Words4link è realizzato, oltre che da coop. Lai-momo e il Centro Studi e Ricerche IDOS, dall’Associazione Culturale Mediterraneo (ACM), con l’adesione della Biennale des Jeunes Créateurs de l’Europe et de la Méditerranée (BJCEM) e delle associazioni Eks&Tra, Razzismo Brutta Storia e Le Réseau.


CONSAPEVOLEZZA&SOLIDARIETA’
una cittadinanza consapevole è una cittadinanza più solidale.
COME FARE L’ORTO IN CASA
In queste settimane di didattica a distanza l”ong Acra ha preparato un kit per le scuole, ma in realtà per chiunque, per ragionare sui temi della sovranità alimentare e delle filiere alimentari sostenibili in modo molto pratica. Sono dieci consigli per creare a casa un orto con materiale di uso comune e di riciclo. Il motto ispiratore è Recupera, ricicla, riusa, dai spazio alla fantasia.
“È un gioco, ma può essere l’inizio di un percorso da portare avanti nel tempo. È un’occasione per vivere il contatto con la natura – scrivono quelli di Acra – anche stando in casa e per tenere finestre, cuore e mente aperti sul mondo! È una buona pratica di cittadinanza attiva, di impegno per un quartiere, una città e un mondo più verdi e sostenibili.
IL kit (elaborato con Sara Petrucci, agronoma) è gratuito e può essere scaricato qui:

BUONA VITA

DECALOGO DEL NUOVO UMANESIMO
(di Franco Arminio)
1.
Le passioni, quelle intime e quelle civili, aumentano le difese immunitarie. Essere entusiasti per qualcuno o per qualcosa ci difende da molte malattie.
2.
La vita è pericolosa, sarà sempre pericolosa, ognuno di noi può morire per un motivo qualsiasi nei prossimi dieci minuti, non esiste nessuna possibilità di non morire.
3.
Inginocchiarsi ogni tanto. Guardare il cielo. Guardare negli angoli di noi stessi da tempo abbandonati.
4.
Se non potete stringere la mano agli uomini, stringetela a Dio.
5.
Oggi più che mai tutti i dolori degli altri sono anche nostri.
6.
Avere pazienza, considerare che l'impazienza è un male capitale.
7.
L'amore e la morte sono le uniche cose che ci riguardano veramente.
8.
Camminare in campagna o nei paesi. Stare zitti ogni tanto, guardare più che parlare.
9.
Capire che noi siamo immersi nell’universo e che non potremmo vivere senza le piante mentre le piante resterebbero al mondo anche senza di noi.
10.
Dovendo scegliere chi salvare tra noi e il mondo, oggi è il momento di scegliere il mondo. E solo questa scelta può salvare anche noi stessi.



Lo spirito di gratuità che muove Fatti Mail implica che chiunque abbia ricevuto (o riceva) ospitalità circa  un proprio comunicato lo faccia in spirito di condivisione dell'idealità solidale accettando di essere parte di uno spazio in cui la comunicazione sia tanto un dire quanto un ascoltare. La solidarietà ha infatti necessariamente due direzioni quella del chiedere e quella dell'offrire. Se non sono entrambe vissute ed accolte non potrà esserci spazio di solidarietà.
Nei fatti - e nelle mail - questo significa accettare:
-  che il proprio indirizzo e-mail entri nella mailing list di Fatti Mail (che non ne farà uso alcuno al di fuori della spedizione della newsletter 1 volta al mese)
-  ed essere disponibili a leggere i bollettini che si riceveranno con la stessa solidarietà che si è sperato altri abbiano messo in gioco leggendo  il proprio annuncio

-   per ritrovare i testi delle passate fatti mail cliccate su:
Una Gaia giornata!

mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?

mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?
Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride e dall'orgoglio che non s'inchina davanti ad un bambino" (K. Gibran)

LENTE D'INGRANDIMENTO - CITTADINANZA ATTIVA

COALIZIONE PER I BENI COMUNI:

Un’ampia delegazione della Coalizione per i Beni Comuni, ha depositato, presso gli uffici competenti del Comune di Roma, la proposta di delibera popolare per l’approvazione del regolamento per la gestione condivisa beni comuni.

Una rete informale di cittadinanza attiva – composta da 104 realtà romane - nata con l’obiettivo di presentare al Comune di Roma una Delibera di Iniziativa Popolare per l’approvazione di un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani” finalizzato non solo a definire i rapporti tra le amministrazioni locali e quanti vogliono offrire il proprio contributo volontario per la cura, la rigenerazione e la gestione dei beni comuni urbani, ma anche ad attivare nuove forme di collaborazione tra le parti, basate sul principio di sussidiarietà orizzontale e non sulla totale delega di responsabilità ai cittadini.

Questo l’obiettivo scaturito dalle 104 realtà romane che, con la consegna della proposta di delibera popolare, danno il via ufficiale alla RACCOLTA DELLE 5.000 FIRME valide necessarie per essere discussa in Consiglio.

Una rete informale che continuerà a crescere e a coinvolgere gruppi organizzati e non, comitati, associazioni e cittadini fino al raggiungimento dell’obiettivo: l’approvazione del “Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni”, per il benessere collettivo e il miglior utilizzo anche dal punto di vista dei bambini.

Una raccolta firme che avrà non solo l’importante compito di dotare anche Roma di uno strumento che avvicina cittadini e istituzioni, ma anche quello di sensibilizzare e informare le persone sulla sua importanza strategica

FACEBOOK

https://www.facebook.com/coalizioneperibenicomuni/


coalizioneperibenicomuni@gmail.com

389 5826326 - 3386587734

FORSE NON TUTTI SANNO CHE:

1) Mangiare, Dormire, Lavarsi ... è x tutti
sul sito della Comunità di S. Egidio è possibile "sfogliare" guide solidali che informano sulle realtà CITTADINE disponibili a sostenere chi si trovi in difficoltà

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SOLIDARIETA' E AMBIENTE

ACQUA, un popolo di spreconi

ACQUA, un popolo di spreconi

Un popolo di spreconi.

Ne consumiamo ogni giorno più di 250 litri a testa, più di ogni altra nazione europea.

Non siamo i più puliti, ma solo i più spreconi.



Ogni giorno utilizziamo centinaia di litri d’acqua senza prestare molta attenzione; in genere l’atteggiamento più diffuso è quello di pensare che «basta aprire un rubinetto e servirsene a piacere», in realtà le cose non stanno proprio così, è necessario fermarsi a riflettere un attimo per dare il giusto valore ad una risorsa che purtroppo non è infinita.

Senza acqua nessuna forma di vita è possibile, è un bene d’assoluta necessità che diventa sempre più scarso con il passare del tempo per motivi sia di ordine quantitativi (l’acqua oggi a disposizione è pari a circa un terzo di quella disponibile negli anni ‘50 e tra cinquanta anni sarà ulteriormente dimezzata), sia qualitativi (per ogni litro d’acqua potabile, almeno otto risultano contaminati dall’attività umana).

Gli effetti di questa situazione sono sotto gli occhi di tutti: casi crescenti di razionamento idrico; il consumo di acqua minerale o filtrata diventato quasi un obbligo; lievitazione del costo dell’acqua potabile ecc.

Se poi allarghiamo lo sguardo a livello mondiale, il panorama diventa ancora più preoccupante: circa un miliardo e mezzo di persone non dispongono di acqua potabile.

Di fronte ad un quadro tutt’altro che roseo, oltre ad avvicinarsi al rubinetto con maggiore rispetto, diventa importante porsi il problema di come contribuire in prima persona a migliorare la situazione.

D’altra parte, un uso più appropriato dell’acqua non fa bene solo all’ambiente, ma anche al portafogli e con molta probabilità anche alla pace tra i popoli, perché sono oramai numerosi gli analisti politici che individuano nella carenza d’acqua uno dei possibili motivi di conflitto armato tra i paesi.

Che fare?

Per eliminare gli sprechi idrici si può agire su tre fronti: -Ridurre i consumi d’acqua, in modo da erodere il meno possibile questa preziosa risorsa e contrarre l’impatto ambientale (produrre, trasportare e smaltire acqua potabile richiede energia e produce inquinamento). -Contrarre l’impiego di additivi per ridurre l’inquinamento dell’acqua, della natura e dell’ambiente domestico. -Diminuire il consumo energetico per scaldare e distribuire l’acqua al fine di ridurre l’inquinamento ambientale e il consumo di energia fossile. Per raggiungere questi obiettivi è necessario intervenire sia a livello degli stili di vita, modificando alcune abitudini radicate nel tempo, sia a livello di impiantistica, utilizzando apparecchiature progettate con particolare attenzione al risparmio idrico ed energetico per garantire un’efficacia uguale o superiore rispetto ai dispositivi convenzionali. Spesso si tratta di mettere mano al portafogli, ma il più delle volte il risparmio che deriva dall’uso di tali dispositivi ripaga in poco tempo la spesa affrontata per il loro acquisto. Il massimo dei risultati si ottiene quando entrambe queste strategie, cioè modifica delle abitudini e nuova impiantistica, sono adottate insieme. Vediamo ora in dettaglio le varie soluzion possibili.

Riduzione dei consumi

Iniziamo dalla tipologia di utilizzo che impatta maggiormente per poi passare alla seconda e così via prendendo come riferimento il diagram-ma a torta (vedi il grafico ripartizione dei consumi domestici), in altre parole guardiamolo con occhi famelici e gettiamoci a capofitto sulla fetta più grossa per poi passare a quella di dimensioni immediatamente inferiori e cosi via!

  • Docce e bagni.
  • La doccia presenta un minor consumo d’acqua, rispetto al bagno, soprattutto se si tiene l’acqua aperta solo quando serve.
    Inoltre è possibile adottare docce a risparmio energetico, in grado di ridurre i consumi oltre il 70%. In termini pratici, considerando una doc-cia al giorno si possono risparmiare in un anno oltre 50.000 litri d’acqua e diverse centinaia di euro.
    La cosa importante è di utilizzare docce che non si limitino a ridurre il consumo d’acqua (allora tanto vale non aprire totalmente il rubinetto, con il risultato che s’impiega più tempo a lavarsi e si consuma lo stesso quantitativo di acqua), ma sfruttino in maniera più intelligente l’acqua, garantendo un elevato potere lavante a fronte di minori consumi.
    Vi sono inoltre vantaggi secondari interessanti: nel caso di boiler elettrico, più persone riescono a fare la doccia consecutivamente e minori sono i cali di portata per gli altri utenti, l’unico rovescio della medaglia è che, passando meno acqua nei tubi, si deve attendere più tempo l’arrivo dell’acqua calda.

  • Lavaggio stoviglie e biancheria.
  • Nel caso in cui si utilizzino lavatrici o lavastoviglie è bene farle girare sempre a pieno carico; nel caso dei lavaggi a mano evitare l’uso d’acqua corrente e preferire l’acqua raccolta in un lavabo o in una bacinella.
    Sempre per ridurre gli sprechi, non lasciate diventare vecchio lo sporco dei piatti e le macchie ostiche dei tessuti perché richiedono un lavaggio più impegnativo sia da un punto di vista chimico (detersivi) sia energetico (tempi e temperature più elevate); lavare separatamente i pezzi a seconda del grado di sporco.
    Molti si chiederanno: si consuma più acqua, energia e detersivi lavando a mano o a macchina?
    Per rispondere in maniera corretta a questa domanda è necessario conoscere due fattori: grado di riempimento ed «economicità» della macchina da una parte e capacità di lavaggio manuale dall’altra.
    Comunque alcuni studi in materia hanno dimostrato che per lavare lo stesso quantitativo di stoviglie, pari ad un carico intero di una lavapiatti, mediamente si consumano 80 litri d’acqua se lavati a mano; 60 se lavati a macchina; 12 litri nel caso di apparecchi ad elevata efficienza, i quali oltre al risparmio d’acqua consentono una notevole contrazione dei consumi di detersivi ed energia.

  • Vaschette del WC.
  • Le vaschette tradizionali, in genere contengono circa 24 litri, un volume d’acqua tale da permettere una buona azione lavante nel caso di presenze solide…, ma eccessivamente elevata nel caso di rifiuti liquidi.
    Mediamente, con tali sciacquoni si ha un consumo giornaliero di circa 100 litri a persona, in gran parte sprecati.
    Più efficienti sono le vaschette a due mandate, una da 3 e l’altra da 6 litri, grazie alle quali il consumo giornaliero, a parità di funzione, scende a 15 litri d’acqua.
    Se utilizzate in maniera corretta, ossia schiacciando il tasto giusto al momento giusto, con le vaschette a doppia mandata si arriva a risparmiare circa 17.000 litri d’acqua l’anno a persona.
    Quando non si hanno a disposizione vaschette ad hoc, è possibile modificare i tradizionali cassonetti introducendo dei pesi che permettono di ottenere le stesse prestazioni.
    Un altro metodo è di inserire nella vaschetta un mattone o più semplicemente una bottiglia piena d’acqua.
    In quest’ultimo caso si risparmia molta acqua, ma si riduce anche la quantità disponibile per ogni scarico con l’inconveniente di ridurre l’azione lavante.

  • Rubinetti.
  • Vanno aperti solo quando serve e tenuti chiusi mentre ci si insapona o ci si lava i denti; analogamente per lavare la frutta e la verdura è sufficiente usare acqua raccolta in una bacinella e non quella corrente.
    Per dare un’idea concreta di quanto questi gesti quotidiani possano far variare notevolmente il livello dei consumi idrici, analizziamo in dettaglio cosa accade durante il lavaggio dei denti: tenendo aperto il rubinetto per tutto il periodo di pulizia, si arriva a consumare 10.000 litri l’anno a persona; quando il rubinetto viene aperto solo per il risciacquo il consumo d’acqua si riduce a 1600; se poi invece dell’acqua corrente si utilizza quella contenuta in un bicchiere, si arriva a non più di 200 litri d’acqua l’anno!
    Un bel risparmio, vero?
    Per quanto concerne interventi di tipo impiantistico, è possibile sostituire i normali filtrini dei rubinetti (quelli che ogni tanto dobbiamo pulire dal calcare e da altre sporcizie) con dei modelli risparmio energetico (aeratori).
    Come per le docce vale il discorso di acquistare dei modelli che non si limitino a ridurre la portata dell’acqua, ma che producano un getto di eguale capacità lavante con consumi inferiori.

  • Perdite dalle guarnizioni.
  • L’acqua, che a causa di perdite delle guarnizioni gocciola dai rubinetti o dallo sciacquone, sembra poca cosa, ma essendo continuativo, anche il semplice gocciolamento comporta uno spreco inutile di migliaia di litri d’acqua (e di euro).
    Nel caso in cui l’impianto è dotato di accumuli dell’acqua calda, come ad esempio i boiler elettrici, oltre al consumo d’acqua le perdite idriche si tramutano anche in uno spreco d’energia elettrica.
    È pertanto consigliabile di sostituire immediatamente le guarnizioni danneggiate.

  • Ridurre l’Impiego di Additivi
  • Tutti i detergenti, compresi quelli ecologici, comportano un impatto ambientale per la loro produzione, il trasporto e lo smaltimento.
    Inoltre, soprattutto nel caso di detergenti convenzionali, si ha una liberazione di residui tossici nell’ambiente che poi vengono assimilati attraverso la respirazione, la pelle e il consumo di alimenti.
    Ecco perché è bene ridurre al minimo l’impiego di detergenti e detersivi e in ogni caso preferire i prodotti ecologici.
    Ma cosa c’entrano i detersivi con l’acqua?
    È molto semplice: in tutti i processi di pulizia viene utilizzata l’acqua come diluente che, se usata in modo intelligente, riserva ottime sorprese!
    Per il lavaggio di stoviglie e del bucato è possibile trattare energicamente l’acqua con opportuni dispositivi da applicare direttamente alle condotte dell’acqua o direttamente nelle macchine da lavare o sotto forma di additivi, ottenendo circa un dimezzamento dei consumi dei detersivi.
    Per quanto concerne la pulizia delle superfici è consigliabile impiegare dei panni in microfibra dove l’azione chimica degli additivi è completamente sostituita dall’azione meccanica, ossia si pulisce e si sgrassa unicamente utilizzando l’acqua.
    Ma anche in questo caso, per non avere risultati deludenti, è necessario scegliere prodotti d’elevata qualità.

  • Combattere il Calcare
  • Il calcare è ben noto per la tendenza a creare incrostazioni, assai difficili da rimuovere da box doccia, lavelli e rubinetteria in generale; ma i maggiori inconvenienti, il calcare li crea all’interno dell’impianto idraulico, ossia nelle condutture e, soprattutto, nei generatori d’acqua calda (elettrici o a gas).
    Tali depositi creano due tipi di barriere: una termica e una fisica.
    La prima si traduce in un maggior consumo di energia per nulla trascurabile, infatti, per ogni millimetro di deposito di calcare nei tubi, si registra un aumento dei consumi elettrici di circa il 10% e siccome lo strato accumulato in un generatore d’acqua calda può diventare molto spesso, nel tempo, i consumi possono crescere vertiginosamente.
    Analogamente, lo strato di calcare crea anche una barriera fisica al passaggio dell’acqua che, nel caso d’impianto dotato di autoclave, fa anch’esso aumentare i consumi di elettricità.
    Infine va detto che il calcare sollecita maggiormente l’impianto idraulico riducendone la durata.
    Una verifica della presenza di calcare all’interno dei tubi può essere realizzata con una semplice prova.
    Aprite al massimo il rubinetto dell’acqua fredda e notate la portata; dopo qualche istante ripetete la stessa cosa con il rubinetto dell’acqua calda.
    La minore portata dell’acqua calda è essenzialmente dovuta alle incrostazioni di calcare presenti nel generatore di calore!
    Le soluzioni utili per vincere il calcare si dividono in due categorie: trattamenti in grado di inibire il potere di coesione del calcare che, pur continuando ad essere presente nell’acqua, non è più in grado di for-mare incrostazioni; trattamenti di rimozione del calcare dall’acqua.

Ecologia Domestica

Del primo gruppo fanno parte i trattamenti energetici dell’acqua, i catalizzatori ceramici e i campi magnetici.

I primi uniscono le proprietà anticalcare alla riduzione dei consumi di detersivi ed all’eliminazione del problema della formazione della ruggine (molti modelli possono essere installati senza ricorrere all’idraulico).

I catalizzatori ceramici sono estremamente efficaci, ma richiedono un intervento impiantistico così come i dispositivi basati sull’effetto dei campi magnetici.

Tra i dispositivi che operano la rimozione parziale del calcare dall’acqua vi sono gli addolcitori, il cui impiego richiede periodicamente l’aggiunta di sale e un’accurata manutenzione.
Inoltre, sia l’installazione che la manutenzione richiede l’intervento di tecnici specializzati.

SOLIDARIETA' E CONSUMI

L’economia solidale

è, prima di tutto, un atteggiamento da cui derivano dei comportamenti che determinano un particolare stile di vita. Non si tratta solo, infatti, di aderire alle formule del commercio equo solidale, ma anche, e soprattutto, di rivoluzionare le nostre abitudini quotidiane: l’economia solidale comprende anche il nostro modo di lavare e lavarsi, ossia la quantità e la qualità di acqua, sapone e detersivi che utilizziamo.

Partire, quindi, dalle piccole cose, dalle attività quotidiane che, alla fin fine, costituiscono, in termini di tempo d’esecuzione, una porzione molto ampia di ogni nostra giornata. Limitare i consumi, specie d’acqua, evitare gli sprechi, cooperare con gli altri, sostituire la moda dell’ “usa e getta” con quella del recupero, utilizzare prodotti ecocompatibili, utilizzare l’automobile solo in casi di estrema necessità, impegnarsi a non inquinare, scambiare (tipo libri, cd, attrezzi, ecc.) per evitare di acquistare, sono alcuni imperativi per uno stile di vita un po’ più sobrio.

Zucchero equo-solidale

La nostra società si basa su un flusso continuo di merci e prodotti, e per questo viene definita consumistica. E, certamente, per cambiare le cose occorre intervenire (interferire) su questi automatismi.

Potremmo abbozzare una sorta di decalogo: compra leggero (ovvero prodotti con uno “zaino ecologico” non troppo pesante); compra durevole; compra semplice (in genere, gli oggetti più sofisticati sono meno durevoli, più delicati); compra vicino (per ridurre i danni ambientali che ogni trasporto comporta); compra sano; compra più giusto (e qui ci avviciniamo al discorso del commercio equo); compra prudente (a dispetto di normative e regolamentazioni, non è detto che il materiale acquistato non sia nocivo); compra sincero (evitare cioè i prodotti troppo pubblicizzati, dato che la pubblicità ce la paghiamo noi ed è spesso lontana dalla verità); compra mano d’opera (un metodo per aumentare l’occupazione); investi in futuro

INDIRIZZI UTILI

http://www.retelilliput.org/

http://www.utopie.it/http://www.retecosol.org/

http://www.networketico.it/

http://www.volint.it/http://www.zoes.it/

http://www.vita.it/

http://www.nuovomunicipio.org/

http://www.decrescita.it/

http://www.equonomia.it/

http://www.altreconomia.it/

http://www.altroconsumo.it/

http://www.valori.it/



COMMERCIO EQUO SOLIDALE

http://www.assobdm.it/

http://www.altromercato.it/

http://www.equoland.it/

http://www.transfair.it/

http://www.agices.org/

http://www.commercioetico.it/

http://www.equo.it/

http://www.mondosolidale.it/

http://www.cooperativaisola.org/

http://www.equociqua.it/

GAS

http://www.economia-solidale.org/

http://www.retegas.org/



FINANZA ETICA

http://www.bancaetica.com/

http://www.finanza-etica.itt/



TURISMO RESPONSABILE

http://www.aitr.org/

http://www.tures.it/

http://www.viaggiemiraggi.org/

http://www.viaggisolidali.it/

http://www.humanaitalia.org/



BARATTO

http://www.eticambio.it/

http://www.zerorelativo.it/

http://www.barattopoli.com/

http://www.tuttobaratto.it/

http://www.suesu.it/

da Fatti Mail a ... Song-Taaba ONLUS - Africa e Solidarietà

da Fatti Mail, da una mail spedita per chiedere una mano per il Burkina Faso, l'incontro con Padre Jean Ilboudo e la nascita, nel 2008, di Song-Taaba ONLUS.... Song-Taaba incontra Chiara Castellani, il suo Congo ed inizia un'esperienza umana di amicizia e solidarietà ... di conoscenza e consapevolezza ... che fa compiere ogni giorno nuovi passi ... guardando avanti ...

"A salvare veramente l’Africa non saranno i fondi e gli aiuti. Salveranno vite umane, permettendo loro di sopravvivere, ma non salveranno la vita dell’Africa. Cio’ che importa non sono i mezzi, ma le condizioni. Bisogna permettere all’Africa di ricostruirsi. Bisogna aiutarla a ricostruirsi. L’Africa deve essere prima che avere". (Joseph Ki-Zerbo)

L'Africa deve essere prima che avere ...

e come l'Africa, ognuno di noi

La strada dell'essere è quella i cui passi sono domande e la meta non è un dove ma un chi ...

Una strada che lo sguardo lungo e visionario di Padre Jean Ilboudo ha fatto intravedere a tutti noi

Song-Taaba è e vuole essere questo: la possibilità di percorrere questa strada

http://song-taabaonlus.ning.com/

Be Ye Ka Ye?: cosa c'è lì che non c'è qui?

Nulla o forse tutto: la voglia di muoversi, di interrogarsi,
di cercare il valore della vita ...

http://www.youtube.com/watch?v=WQGF1fqEruQ

la vita di Chiara Castellani

http://www.youtube.com/watch?v=HON6FoFUPnI

e di chiunque abbia voglia di vivere la solidarietà ...
se sei fra questi ... contatta:
segreteria@song-taabaonlus.org,


.... x iniziare a guardare l'Africa dal ... lato giusto:
Nel suo docu-film, Silvestro Montanaro, svela un'Africa
consapevole, dignitosa, aperta al futuro, segnata da ferite interne ed esterne,
creativa, saggia. Un' Africa da ascoltare, da capire, da scoprire e da cui
imparare:
http://www.ceraunavolta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-5a587b72-ded6-4320-942f-572599d3406c.html,