SOLIDARIETA' ... come altro?

SOLIDARIETA' ... come altro?
Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza cercare perché non s'impegna, senza disimpegnarci perché altri non s'impegna. Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore, un utile che non sia una delle solite trappole generosamente offerte ...dalla gente pratica. Si vive una sola volta e non vogliamo essere giocati in nome di nessun piccolo interesse. (Primo Mazzolari)

sabato 29 febbraio 2020

febbraio 2020



Fatti Mail  


Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail





A casa mia il binomio figlia analiticamente “cerebrale” (più o meno a seconda dei “tempi”) e madre strutturalmente pratica
ha dato vita negli anni  ai seguenti dialoghi:

Ho uno strano mal di gola, non è proprio bruciore, è più come avessi un’abrasione
M: Ah si?! riposati … sarà una forma virale
Ho la testa pesantissima, mi fa male fino al collo e fatico a tenere gli occhi aperti
M: Ah si?! riposati … sarà una forma virale
Ho una sorta di colite, lo stomaco sottosopra ma non riesco a vomitare
M: Ah si?! riposati … sarà una forma virale

…passaggio successivo: a letto e se la febbre arrivava a 38 gradi si iniziava l’antipiretico insieme a sciacqui per la gola, spray al propoli, docce nasali con acqua marina, gaviscon (o similia), spremuta d’arancia e/o cibo “in bianco … a seconda dei casi …
Il tempo (2/4giorni) di permettere al sistema immunitario di accoppare il virus e si tornava in circolazione.
Perché noi siamo dotati di un sistema immunitario che di mestiere fa proprio questo: il serial killer (di virus tanto nobili quanto plebei)

In questi giorni di virologi faidate mi sono affidata alla lettura di parecchi articoli “scientifici”. Gli esperti (veri) spiegano, tra le tante cose, che i casi di contagio ad opera di sua maestà il re dei virus: al secolo noto come “corona virus”, sono molti più di quelli riportati perché molti contagiati non ne sono consapevoli.
Perché?

Perché le persone colpite avranno avuto sintomi a loro ben noti che avranno attribuito, semplicemente, all’essere raffreddati.
Non voglio minimizzare. 
E’ un virus “nuovo”, non c’è vaccino. Il sistema immunitario ha un bel lavoro da fare.
Ma la grande famiglia (termine inteso in senso figurativo e non scientifico) di riferimento cui questo virus appartiene è, però, quella dell’influenza (quanto a forma del contagio e tipologia dei sintomi). Come in ogni famiglia c’è chi è più pacifico, chi più aggressivo, chi più attivo, chi meno. Ma quel che conta è la famiglia. Il più agitato in una famiglia di bradipi sempre bradipo resta.

Dove sono i rischi?
Il primo per questo, come per ogni virus di tipo influenzale, riguarda le persone il cui sistema immunitario non funziona a pieno regime. Le persone anziane, le persone sottoposte a determinate terapie, le persone con determinate patologie. Persone più “deboli”, fragili. Che potrebbero andare incontro a “complicazioni”, ad altre, ulteriori, patologie più gravi. Persone di cui bisogna aver cura (sempre) e per le quali è importante porre in essere attenzioni particolari. Gli altri (quelli col sistema immunitario operativo a pieno regime, in pratica la maggior parte della popolazione) è più difficile vengano contagiati e laddove accada gli anticorpi entreranno in azione per superare l’infezione: limitando le conseguenze e portando il malato alla guarigione.

Il secondo è che la facilità del contagio potrebbe sovraccaricare ospedali e pronto soccorsi oltre le loro capacità. Compromettendo la cura tanto di chi sia contagiato quanto di chi già era ricoverato. Ecco perché è importante seguire le indicazioni igienico/sanitarie utili a ridurre il contagio.

Personalmente non porto la mascherina (ha senso per chi sia già contagiato altrimenti non serve), non ho fatto scorte, non ho cancellato, per ora, alcun impegno. Mi lavo spesso le mani e quando, come in questi giorni, mi capita di andare in ambulatori o ospedali per visite di controllo all’uscita utilizzo in aggiunta l’amuchina.
Non sono una che ami sfidare il pericolo.
Cerco di essere attenta a valutarlo.
La paura che sta circolando a macchia d’olio è proporzionata al pericolo?
Perché paura e pericolo devono avere una rapporto di causa effetto.
La paura blocca, limita la nostra capacità di giudizio e di conseguenza anche la nostra libertà:
di fronte ad un pericolo la libertà è meno importante della sicurezza.

Se scoppia un incendio non serve che io eserciti la mia capacità critica e mi metta a formulare ipotesi sull’origine del fuoco o sui danni che ne possono conseguire, non serve che eserciti quella libertà (tanto di pensiero quanto di azione) che mi permette infinite scelte, serve invece che la paura mi tolga ogni alternativa all’unica utile: scappar via.
Ecco perché avere paura è un bene a condizione che il pericolo sia significativo.
Altrimenti può essere un male. Un male perfino maggiore di quello che l’ha suscitata. Come è male, assoluto, tradurre quella paura in azioni ingiustificate a danno di altri. Azioni violente, azioni aggressive, azioni immotivatamente oltraggiose (le cronache di questi giorni ne sono purtroppo piene) Non è facendo del male che si elimina il male. Anzi.
Senza una giusta proporzionalità le paure rischiano di diventare dei boomerang. Restituendo più male di quello che dovrebbero scongiurare.
E se è male prendersi un virus è altrettanto male prendere a calci o pugni, offendere, emarginare in nome della paura.

In un ottimo articolo di Gianrico Carofiglio pubblicato su La Repubblica è spiegato molto chiaramente quale sia il buon uso della paura:  
Bisogna usare la paura come uno strumento di lavoro per cambiare le cose e non lasciare invece che diventi una forza incontrollabile e distruttrice. Viene naturale chiudere queste riflessioni evocando la frase forse più celebre sulla paura, quella di Franklin D. Roosevelt pronunciata durante il suo discorso inaugurale, riferendosi alla Grande Depressione. È una frase che spesso è stata archiviata come un semplice gioco di parole. Il suo significato è però assai più ricco, va molto al di là dell'artificio linguistico. Il concetto espresso da Roosevelt è che, oggi come non mai, dobbiamo temere la paura - e combatterla e sconfiggerla con le armi dell'intelligenza - perché dalla paura non governata derivano conseguenze rovinose. Materiali e morali. La paura può essere essa stessa una malattia, oppure uno strumento dell'intelligenza per affrontare i pericoli e sconfiggerli. La scelta fra l'una e l'altra possibilità, inutile dirlo, tocca a noi.”

Ogni sfida può offrire occasioni di crescita o di regressione.  Definirci umani e civili dipende da come sapremo avere a cuore non solo la salute personale ma anche quella della nostra convivenza, come spiega ai suoi studenti Domenico Squillace, preside del liceo Volta di Milano:

Uno dei rischi più grandi in vicende del genere, ce lo insegnano Manzoni e forse ancor più Boccaccio, è l’avvelenamento della vita sociale, dei rapporti umani, l’imbarbarimento del vivere civile. L’istinto atavico quando ci si sente minacciati da un nemico invisibile è quello di vederlo ovunque, il pericolo è quello di guardare ad ogni nostro simile come ad una minaccia, come ad un potenziale aggressore. Rispetto alle epidemie del XIV e del XVII secolo noi abbiamo dalla nostra parte la medicina moderna, non è poco credetemi, i suoi progressi, le sue certezze, usiamo il pensiero razionale di cui è figlia per preservare il bene più prezioso che possediamo, il nostro tessuto sociale, la nostra umanità. Se non riusciremo a farlo la peste avrà vinto davvero"


 Se proprio dobbiamo essere contagiati da qualcosa che sia l’essere più solidali gli uni con gli altri in modo da trasformare un momento di difficoltà in un’occasione di crescita comunitaria. Se proprio dobbiamo essere contagiati facciamoci contagiare dal cor-aggio: dal mettere il cuore in tutto e prima di tutto.

 "... Si potrebbe anche dire che noi siamo il nostro cuore. Ed è proprio dal termine latino per cuore, cor, che viene “coraggio”, l’antidoto della paura.Coraggio significa azione del cuore. Esso non è il contrario della paura, perché la suppone; esso è il superamento della paura, perché la vince"
Vito Mancuso

p.s.
Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’ospedale Spallanzani di Roma in prima linea nella lotta al virus: “I virus, con il loro diffondersi, tendono ad attenuarsi. Le infezioni di “seconda generazione” sono meno potenti rispetto a quelle di prima generazione. Speriamo sia lo stesso anche con il coronavirus». Nel 90-95% dei casi, il virus si manifesterà in forme di scarsa rilevanza. Anche se ci saranno – nelle categorie a rischio -  situazioni gravi e decessi»”

 Un GRAZIE speciale per i chiarimenti medici ricevuti.

g.s.

ISTRUZIONI PER L’USO di Fatti Mail :
Fatti Mail non ha l’obbiettivo di crescere numericamente ma di crescere nella fiducia reciproca, per questo si espande solo per “gemmazione”. 
Si può entrare a far parte della rete solo per conoscenza diretta e personale con chi sia già parte della rete.

Perché una richiesta sia ospitata (che riguardi una persona, una situazione o un’iniziativa) deve essere inviata all’email gaia.fattimail@gmail.com – da chi sia già parte della rete e presentata/raccontata direttamente nel testo (della mail)

-        NO pdf
-        NO locandine
-        NO WhatsApp

1)    Il BLOG è aggiornato costantemente. Nella colonna di destra alle voci SOS o IN PRIMO PIANO sono inserite sempre nuove iniziative o richieste solidali
2)    Sempre nella colonna di destra del BLOG   c'è una finestrella 
"CERCO … TROVO …"
basta digitare una  parola chiave  e   appariranno tutte le volte in cui,  in una qualunque Fatti Mail degli ultimi, sia stata citata quella parola  può essere un'utile strumento di prima ricerca (ovviamente poi c'è sempre l’ archivio!)

 AVVISATE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE -  DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO - CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FARA’ RIFERIMENTO A Fatti Mail … è importante aiutare due persone estranee   a superare il disagio iniziale … Considerate che l’espandersi di Fatti Mail se da una parte aumenta i lettori (e le opportunità di risposte solidali) dall’altra estende anche al di fuori delle spedizioni di Fatti Mail via e-mail la possibile lettura del bollettino. Chiedete quindi a chi vi chiami o vi contatti come sia venuto a conoscenza della vostra richiesta, regolandovi conseguentemente. 



BUONA LETTURA :

Le richieste legate alla ricerca di lavoro  - oggi come sempre - chiamano tutti coloro che vogliano “essere” solidali  a “fare” un gesto in più: una lettura approfondita, un passa parola, un’attenzione ad offerte che possano capitare alla nostra attenzione.  Non sono bigliettini attaccati ad una bacheca … sono amici, persone che stanno portando un peso – diverso ma gravoso in ogni caso – e chiedono il nostro sostegno … per non restarne schiacciati. Grazie


1)           SOS  REALTA’ LAVORATIVE ACCOGLIENTI CERCASI!
Fatti Mail è felice di supportare l’associazione Guscio di Noce di cui ben conosce l’ottimo operato
Da anni l’associazione GUSCIO DI NOCE è impegnata in percorsi di formazione destinati a giovani con disabilità perché possano essere inseriti in contesti lavorativi e realizzarsi come giovani adulti mettendo in gioco le loro “abilità”. L’ottimo lavoro di formazione portato avanti dagli educatori dell’associazione ha bisogno di una rete di realtà produttive – ESERCIZI COMMERCIALI, RISTORANTI, ALBERGI, B&B, BIBLIOTECHE, etc – che offrano la disponibilità a coinvolgere uno di questi ragazzi/e.
COME: I ragazzi sono sempre accompagnati da un educatore. Il ruolo dell’educatore è quello di agevolare la relazione tra il ragazzo e le persone della struttura con cui si dove interfacciare durante l’esperienza di stage. In genere 2/3 ore al giorno.
COSA auspica il GUSCIO DI NOCE: “Quello cui aspiriamo è la possibilità di far sperimentare al giovane con disabilità e alla realtà che lo accoglie il valore di una vicinanza, di una collaborazione proficua e ricca sotto più punti di vista.”
… OGNI AMICA ED AMICO DI FATTI MAIL PUO’ AIUTARE L’ASSOCIAZIONE SEGNALANDO REALTA’ DISPONIBILI. PIU’ CRESCE LA RETE DELLE REALTA’ LAVORATIVE ACCOGLIENTI PIU’ RAGAZZE E RAGAZZI POTRANNO ESSERE AIUTATI: per info o segnalazioni contattare Annamaria: gaia.fattimail@gmail.com,  


per conoscere meglio Guscio di Noce: www.associazionegusciodinoce.it
Saremo felici di raccontare le varie realtà lavorative accoglienti e di sostenerle perché la cultura dell’accoglienza possa crescere e far crescere chiunque la pratichi


2)           MOHAMED CERCA LAVORO:
Mohamed Camara del Senegal, in Italia da circa 9 anni. Attualmente lavora part time come magazziniere. Di recente ci siamo attivati per recuperare un divano letto per consentirgli di dormire su un letto vero (ma di ridotte dimensioni, infatti è ad una piazza e mezza) nel piccolo appartamentino dove vive con la moglie e il piccolo Amin, compagno di scuola dei figli di nostri amici
E’ persona seria ed affidabile, ha esperienza anche nella condotta di carrelli elevatori e muletti (per i quali è abilitato), ha la patente B e conosce 3 lingue, tra cui l’arabo.
E’ in cerca di un nuovo contratto full time, o un lavoro pomeridiano da aggiungere all’attuale lavoro di magazziniere.
Qualche info in più su Mohamed:
Mohamed Camara nato in Guinea il 20/12/1976
 - In Italia dal 2008, in possesso di regolare permesso di soggiorno a tempo indeterminato 
 - Attualmente impiegato part time come magazziniere impacchettatore presso Le Zolle
 - Capace di usare muletti e carrelli elevatori
 - In passato ha svolto anche attività di manovale di cantiere e di meccanico di automobili
 - Madrelingua Francese, ottima conoscenza dell'italiano scritto e parlato, conoscenza base dell'inglese e dell'arabo.
 - In passato ha giocato a calcio in ambito professionistico, gode di grande potenza muscolare e questo lo rende abile per qualunque mansione, anche di fatica.
 - Munito di patente di guida B
 E’ sposato, con un bambino piccolo e vive in un mini appartamento. Cercherebbe un impiego a tempo indeterminato full time o un lavoro pomeridiano da aggiungere all'impiego attuale.
Disponibile a valutare qualsiasi proposta.
Per aiutare Mohamed contattare Roberto: 
o Valerio: gaia.fattimail@gmail.com,  




3)           SARA CERCA LAVORO:
Sara è una giovane donna con un bimba piccola  e sta impegnandosi a crescerla nel migliore dei modi (dopo essere rimasta sola), ha bisogno di un lavoro per trovare un alloggio.
E’ disponibile a qualunque tipo di lavoro o in casa o di assistenza alle persone (anziane o in difficoltà) dalle 8,30 alle 15,00 tutti i giorni esclusa la domenica
Per ulteriori info o per aiutare Sara contattare Marina: gaia.fattimail@gmail.com,  




4)           SOS CASA:

Erina, Charles e quattro figli dai 5 ai 13 anni, famiglia del Benin, ormai da tempo in Italia per curare uno dei bimbi, entrambi con lavoro con contratto a tempo indeterminato presso il Bambin Gesù, cercano una casa in affitto preferibilmente  (per le terapie del piccolo) municipio III o zona Pisana. Il loro budget è di € 700/800. Sono stati ospiti da noi di Siloe per 2 anni.
Affidabilissimi.
 Se qualcuno dovesse rispondere puoi dare la mia mail o il mio cellulare xxx
 Un carissimo abbraccio



5)           ALESSIA  CERCA LAVORO:
  Sono laureata in Lettere classiche (vecchio ordinamento) e lavoro da circa venti anni nel settore editoriale, dove mi sono occupata principalmente di editing dell'originale d'autore, scrittura redazionale, traduzioni dalla lingua inglese e revisioni di traduzioni. Ho scritto numerosi articoli e curato la pubblicazione di diversi volumi.
Ho avuto più volte anche la responsabilità del coordinamento redazionale, e in questo ruolo gestivo i rapporti con gli autori, le tipografie e i distributori, anche per quanto riguarda la parte contrattuale, i costi e la tempistica.
Sono specializzata in saggistica e, sia per precedenti esperienze lavorative, sia per formazione, sia per interesse personale, sono particolarmente preparata sui seguenti argomenti: spiritualità (cristianesimo, buddismo, ebraismo, sufismo); religione; filosofia; crescita personale; meditazione; psicologia; mitologia classica; studi biblici. Ho collaborato pure con una casa editrice di scolastica.
Cerco lavoro presso case editrici, eventualmente anche come free-lance. 
Alessia Piana e-mail:gaia.fattimail@gmail.com,  




6)            URGENTE LAVORO:

Abbiamo incontrato per il tramite della nuova badante italo-venezuelana dei genitori di Cristina, un’altra parte della sua famiglia: sorella, marito e la nipote di 19 anni che, come molti venezuelani in questo periodo fuggono dal loro paese, se ne hanno la minima possibilità, visto che è costantemente sull’orlo della guerra civile e sempre più povero (anche se da mesi i telegiornali hanno “oscurato” questa notizia). Hanno lasciato lì i loro beni e con i residui risparmi sono tornati in Italia (hanno origini calabresi) sperando in un futuro migliore.
 Si tratta di Roberto (54 anni) avvocato penalista, Rosalba (53 anni) sociologa docente e ricercatrice all’università di Caracas e della loro figlia Alba di 19 anni, che era iscritta al 1° anno di Economia e Commercio (e proviene da un  percorso di eccellenza al liceo). Ovviamente devono ricominciare tutto daccapo e sono disposti a qualunque tipo di lavoro (prima di arrivare a Roma Roberto ha anche lavorato come commesso in una pescheria del paesino di origine della moglie in Calabria e ha fatto tanti altri lavoretti). Parlano abbastanza bene l’italiano e lo capiscono. Sono disposti a fare di tutto e potrebbero svolgere lavori di assistenza alle persone, dare lezioni di spagnolo, Roberto inoltre sa fare il cuoco, il barman, sa curare i giardini (ma non può guidare per ora perché la patente venezuelana non è riconosciuta in Italia): Rosalba e Alba sono molto brave nel preparare cup cake, decorazioni per feste. Alba poi ha fatto corsi per manicure e micro pittura unghie (nail art) e abbiamo visto delle foto: è davvero brava!    
Tutti e tre possono lavorare in regola: Rosalba e Alba hanno anche la cittadinanza italiana, Roberto ha il permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare valido per 5 anni.
 Se qualcuno manifestasse interesse (speriamo) lasciamo i nostri riferimenti
Cristina e Roberto: gaia.fattimail@gmail.com,  






7)            SOS SPAZIO VUOTO SOLIDALE:

Gli spazi vuoti sono ladri di energia e di emozioni positive.
Hanno bisogno di riaffermarsi, di essere considerati e valorizzati.

Siamo un’Associazione Umanitaria e siamo alla ricerca di uno
spazio dove poter custodire le merci che stiamo raccogliendo, in
attesa di poterle portare in un orfanotrofio in Benin, Africa.
Non sappiamo per quanto tempo e speriamo di trovarlo a titolo
gratuito o a un costo simbolico.

Anche una piccola cantina è per noi importante.
Aiutaci a diffondere questo annuncio. Aiutaci ad aiutare.
Colmiamo insieme i vuoti con un Sorriso!

Puoi contattare:

Gianni Disperati xxxx - Marzia D’Anella xxx
Cristiano Stacchini 3388798936 – Angela Mulas xxx
Sorriso di Mok: gaia.fattimail@gmail.com,  



  
8)                 PATATE & SOLIDARIETA’:
Torna la possibilità di collaborazione e sostegno al Progetto Radici Umane, esperienza di agricoltura e accoglienza nata a Pomino dall'Associazione "Le C.A.S.E." (Comunità per l'Accoglienza e la Solidarietà contro l'Emarginazione). 
La sfida è riuscire a vivere del lavoro della Terra per chi ci lavora adesso e per chiunque, in una condizione di fragilità della sua vita, potrà trovare a Pomino un momento di "ristoro".
Qualsiasi risonanza questo progetto abbia dentro di voi e qualsiasi contributo vi sorga è ben accetto.

Come primo investimento del nuovo anno agricolo abbiamo programmato di seminare un notevole quantitativo di patate (che spero abbiamo una resa maggiore dell'anno passato...). 
Nel campo adesso è normalmente tempo di investimenti (lavorazioni, concime, acquisto tuberi...) e di attesa di un reddito a venire. 
Vi propongo l'acquisto con prefinanziamento del quantitativo di patate che come singoli o GAS (gruppi di acquisto solidale) vorrete, prenotando un quantitativo minimo annuale di 10/15 kg a € 1,50/ kg, finanziando adesso almeno la metà (chi vuole e può, anche di più) e saldando poi al momento della raccolta. 
Parlando di terra, se il raccolto incontra situazioni avverse, propongo la restituzione dei soldi versati o la compensazione con altri prodotti (verdure...) o qualsiasi altra forma di solidarietà che la S del G.A.S. vi sollecita.
Le patate (da seme biologico dell'Azienda Radici di Loro Ciuffenna) che metteremo sono le seguenti:
- Kennebec (pasta bianca)
- Desirè (pasta gialla)
Il raccolto avviene da giugno ai primi di luglio.
Sono a disposizione per qualsiasi informazione e chiarimento e vi invito a visitare l'azienda a Pomino.
Aspetto prenotazioni e vi ringrazio dell'attenzione.
Luca Rasoti




9)                 RICICLOSOLIDALE CELLULARI:
Grazie a Carlo per questa condivisionwe!

 Campagna JGI Italia per il Riciclo dei Cellulari esausti:
aiuta a conservare l’habitat degli scimpanzé, a promuovere l’istruzione in Africa e a smaltire correttamente in Italia i vecchi cellulari, perché questi possono e devono essere riciclati!
Il piccolo e semplice gesto di riciclare un telefono cellulare usato sottintende al grande gesto di tutela e conservazione di alcuni habitat critici nel bacino del fiume Congo e di altri importanti habitat del pianeta: partecipa alla Campagna per il riciclo dei cellulari, promossa in tutto il mondo per costruire un futuro migliore per gli animali, l’uomo e l’ambiente!

e dove:

10)           RACCOLTA FONDI:

RACCOLTA FONDI PER ATTIVITA’ DI FEDE:

Iniziano i lavori alla Madonna del Monte! Ci aiutiate a cambiare letti e materassi?

Mentre ancora vi ringrazio per l'adozione del libro di qualche mese fa (avete contribuito a pagare la cucina e a breve inizieremo a sistemare il tetto della zona di casa che diventerà accoglienza! grazie!) Adesso, vi chiedo, se volete, di contribuire per il Santuario (per chi non è esperto di Crocetta si trova a 15 minuti a piedi da casa e...speriamo possa diventare presto luogo ri-aperto all'accoglienza). In questi mesi tanti volontari hanno contribuito a riportare l'acqua, a rivedere impianto elettrico e idraulico...tra una decina di giorni alcuni amici inizieranno a pulire e imbiancare...intanto io ho ordinato qualche letto, materasso e cuscino... arriveranno, resteranno in attesa di essere occupati presto... se intanto avete voglia di adottarli...Grazie!!!!
Alessandro Deho

  
CONDIVIDO:
EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE E/O CULTURALE.  
A SEGUIRE ALCUNE SEGNALAZIONI DI EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE E/O CULTURALE. … vita e solidarietà … per imparare a crescere insieme  
BUONA LETTURA:


INCONTRI IN RETE
INCONTRI DELLE FAMIGLIE E SINGOLI IN RETE.
Quest'anno il programma degli - INCONTRI DELLE FAMIGLIE E SINGOLI IN RETE della comunità di Casa Betania e l’Accoglienza onlus -  è stato predisposto con la collaborazione con gli amici di Song-Taaba Onlus e del nodo romano di Mondo di comunità e Famiglia (Mcf).
Invitiamo tutti a  segnare in agenda gli incontri previsti per il 2020 e, per chi voglia, ad offrire un po’ di aiuto nella diffusione facendo conoscere questa opportunità
Il prossimo incontro si terrà venerdì 13 marzo 2020 alle ore 20,30 saremo insieme al giornalista  
Domenico Iannacone.
Il titolo dell'incontro: DELL’ARTE PERDUTA DI SAPER ASCOLTARE.
Per il dettaglio dei contenuti e per prenotarsi: https://www.coopaccoglienza.it/incontro-con-domenico-iannacone/
Oppure inviare una mail a segreteria@song-taabaonlus.org,
CHI E’ Domenico Iannacone:
Giornalista, dopo le prime esperienze in alcune testate locali, entra in Rai nel 2001. Inviato per Ballarò e per W l’Italia, nel 2007 firma con Riccardo Iacona Presa diretta. Autore di inchieste e di documentari di impatto sociale, ha vinto per cinque volte il Premio Ilaria Alpi nella sezione “miglior reportage italiano lungo”. Dal 2013 al 2018, su RaiTre, ha raccontato l’Italia delle storie dimenticate con il programma settimanale I dieci comandamenti. Da quella esperienza è nata il suo ultimo programma Che ci faccio qui sempre in onda su RaiTre.
incontri organizzati per l’anno 2020:

Domenico Iannacone
Venerdì 13 marzo 2020 ore 20,30: “Dell’arte perduta di saper ascoltare”
Contributo minimo ingresso 2,50 euro (a copertura spese teatro)
Luogo incontro: Teatro “Andrea D’aloe”– Parrocchia Gesù Divin Maestro
Ingresso via Vittorio Montiglio, 18 – Zona via Pineta Sacchetti

 Don Virginio Colmegna e Maria Grazia Guida
Martedì 14 aprile 2020: “Come restituire voce alla dignità quando la povertà la mette a tacere”
Ingresso libero
Luogo incontro: Parrocchia S. Luigi dei Monfort, Viale dei Monfortani, 50

Silvano Petrosino
Mercoledì 6 maggio : Il miraggio dei social tra euforia digitale e comunicazione responsabile
Ingresso libero
Luogo incontro: Parrocchia S.Lino Via Pineta Sacchetti, 75


TUTTI SIAMO UNO
XVI SETTIMANA D’AZIONE CONTRO IL RAZZISMO (16-22 MARZO 2020) PROPONI ENTRO IL 5 MARZO 2020 UN’ALTERNATIVA ALLE PAROLE D’ODIO
In occasione della XVI settimana contro il razzismo promossa dall'UNAR (16-22 marzo 2020), cerchiamo le parole giuste per contrastare le discriminazioni multiple collegate all’esperienza migratoria.

TROVA LE PAROLE GIUSTE
Come esprimere al meglio il concetto di uguaglianza? Quali parole possono aiutarci a contrastare il razzismo?

LE PAROLE SONO IMPORTANTI
Benvenuto! Ora puoi pubblicare sulla pagina dell’evento la tua riflessione, il tuo pensiero o il tuo slogan. Non importa quali e quante parole ti serviranno per farlo, conta il messaggio che vuoi trasmettere. Prenditi il tempo che ti occorre per riflettere, ma ricorda: il Contest chiude il 5 marzo 2020!
Ricorda inoltre che:

Il presente contest è promosso dall’Associazione Idos (in breve AssoIdos), un’associazione con finalità di promozione sociale, allo scopo di partecipare alla XVI edizione della settimana contro il razzismo promossa dall’Unar.
La partecipazione al contest ha esclusivamente una finalità di promozione sociale dei temi legati alla XVI edizione della settimana contro il razzismo.
Le proposte che verranno pubblicate sulla pagina dell’evento dovranno essere caratterizzate da un contenuto personale e originale; dovranno essere riconducibili all’esclusiva creatività dell’autore e dovranno rispecchiare i canoni di comune buon senso. AssoIdos non si assume nessuna responsabilità in merito alle dichiarazioni ricevute circa l’originalità e paternità delle stesse. Per garantire un corretto svolgimento dell’iniziativa sociale, l’Associazione AssoIdos si riserva di valutare la congruità del contenuto proposto dai partecipanti affinché questo risponda a canoni di buon senso e sia consono alle finalità del contest. Le frasi e le espressioni ritenute inappropriate e/o lesive dei predetti canoni saranno automaticamente eliminate dalla pagina dell’evento ed escluse dal contest ad insindacabile giudizio di AssoIdos.
Sono altresì esclusi dal contest, tutti coloro che utilizzano pseudonimi e nickname riferibili a espressioni sgradite e/o contrarie alla decenza e/o comunque equivocabili.

VOTA E FAI VOTARE I TUOI AMICI
Si considerano vincitori del contest le tre frasi che, alla data del 05.03.2020, avranno ricevuto più like sulla pagina dell’evento Facebook Tutti Siamo Uno Contest.
Verrà proclamato vincitore al primo posto colui che otterrà più like in assoluto rispetto agli altri due partecipanti; il secondo e terzo posto saranno assegnati di conseguenza rispetto al numero di like ottenuti. La classifica definitiva ed ufficiale sarà resa nota il 06.03.2020 sulla pagina dell’evento.
I vincitori si considerano tali esclusivamente in termini morali: l’adesione al contest esprime la condivisione dei valori di uguaglianza e solidarietà sanciti dalla Carta Costituzionale. Chi prende parte al contest è quindi consapevole che la sua frase sarà utilizzata a scopi sociali e diffusa gratuitamente.

PREMI PER TUTTI
La frase più votata sarà stampata su 200 t-shirt che saranno distribuite gratuitamente durante l'incontro conclusivo del progetto.
La seconda e la terza classificata saranno stampate su 1000 segnalibri che saranno messi a disposizione di tutti gli utenti delle biblioteche del Comune Roma.
I premi in questione sono rivolti alla distribuzione gratuita a tutti gli utenti che prenderanno parte al Convegno di chiusura della settimana contro il razzismo, il cui luogo sarà successivamente indicato, nonché ai fruitori delle Biblioteche Comunali di Roma.
I tre finalisti saranno invitati al Convegno finale per la loro proclamazione e per i ringraziamenti ufficiali per il loro contributo. Sarà un piacere conoscervi di persona e ringraziarvi per averci sostenuto nella battaglia verbale alle discriminazioni razziali!
  
PRINCIPIO ATTIVO:
Una cara amica di Fatti Mail segnala questo progetto in cui crede:
Principio Attivo è un progetto di cooperazione sanitaria finalizzato a fornire il supporto teorico e tecnico necessario per creare ad Haiti un laboratorio permanente per la produzione dei medicinali di cui c’è maggior necessità tra la popolazione. Grazie alla formazione impartita e ad un lungo processo di accompagnamento il personale locale imparerà a produrre autonomamente i principi attivi dei medicinali che non si riescono a reperire.
ULTIMI 8 GIORNI PER POTER SOSTENER QUESTO PROGETTO:

FAVOLE DI PACE
Quattordici storie che insegnano a ripudiare la guerra e i conflitti e a privilegiare la pace, l’amicizia e la fantasia, immaginando modalità diverse per la costruzione di un mondo non violento.
Tante piccole fiabe per ridere, sognare e pensare. Quattordici storie che insegnano a ripudiare la guerra e i conflitti e a privilegiare la pace, l’amicizia e la fantasia, immaginando modalità diverse per la costruzione di un mondo non violento.
La penna di Mario Lodi è lieve ma capace di aiutare i più piccoli a entrare in relazione con i coetanei, gli adulti, gli ambienti extrafamiliari e la realtà circostante. Sono favole vere, nate nella scuola da idee di bambini.
Mario Lodi, maestro, scrittore e pedagogista (Piadena, 1922 – Drizzona, 2014), diventa esponente del Movimento di Cooperazione Educativa e contribuisce al rinnovamento della scuola italiana, ancorandola ai princìpi della Costituzione. Ha scritto fiabe e racconti di grande successo e importanti saggi pedagogici sulle sue esperienze. Nel 1989 fonda La Casa delle Arti e del Gioco, luogo di studi e ricerche sulla cultura del bambino e i linguaggi espressivi. Lo stesso anno riceve la laurea honoris causa in Pedagogia dall’Università
di Bologna e nel 2005 il “Premio UNICEF - Dalla parte dei bambini”. Il suo capolavoro Cipì, un racconto educativo del 1972, è stato tradotto in varie lingue.
Le Edizioni Terra Santa operano in seno alla Fondazione Terra Santa e sono il centro editoriale della Custodia di Terra Santa in Italia. Informano sulla storia e sull’attualità del Medio Oriente, culla di grandi civiltà antiche e delle tre religioni monoteiste: ebraismo, cristianesimo e islam.

ZALAB: IL CINEMA CHE CAMBIA


Il miglior cinema del reale - nazionale e internazionale - su ZalABB

ZalABB è un nuovo spazio di visione, ma anche di condivisione dove promuovere la partecipazione intorno ai film e ai loro temi.

Un luogo virtuale dove una community sostiene concretamente il lavoro di racconto del reale e contribuisce ad orientarlo.
Ogni 2 mesi, con 10 euro avrete a disposizione quattro nuovi film di cinema documentario d’autore e la possibilità di far parte del nostro progetto di cinema partecipativo, condividendo opinioni e proposte. 
Per info e domande: partecipa@zalab.org 

TE’ ETNICI
Figli di Abramo – Amici per la pace APS è lieta di invitare alla seconda edizione dei Tè etnici Argentina – Il Mate
Con la Pastora Gabriela Lio Presidente della Federazione Donne Evangeliche Italia (FDEI)

“Lei mi voleva chiedere: qual è la sua droga? Be', il mate mi aiuta.” (Papa Francesco - A proposito della sua resistenza)
Martedì 3 Marzo, 18,00 (per partecipare è necessario prenotare)
Presso i locali di Millepiani-Coworking gestito dall’associazione di promozione sociale Millepiani Via Nicolo Odero, 13,
 Roma RM

RSVP FIGLI DI ABRAMO – AMICI PER LA PACE Tel. 0039 3494422669 –www.figlidiabramo.com – figlidiabramo@virgilio.it


AUTO-MUTUO-AIUTO
Il Gruppo di Auto-Mutuo-Aiuto (AMA) per migranti, richiedenti asilo e rifugiati di Laboratorio 53 continua con la consueta accoglienza mattutina il giovedì, a seguire il pranzo comune e l'attività di gruppo pomeridiana.
Il gruppo AMA resterà aperto ai nuovi partecipanti per tutto il corso dell'anno, ogni giovedì dalle 11:00 alle 17:00. Tali attività sono volte a offrire un luogo di riferimento diurno per socializzare e conoscere il nuovo contesto di vita, "facendo mondo" insieme secondo i principi della reciprocità, del divertimento, dei desideri. Il Gruppo AMA si tiene presso la sede operativa dell'associazione, all'interno degli spazi de La Città dell'Utopia (Via Valeriano 3F, Metro B - Basilica San Paolo).

Per informazioni o richieste più dettagliate scriveteci a
info@laboratorio53.it
Laboratorio 53: http://laboratorio53.it/

SONG-TAABA ONLUS
21 MARZO:
VISITA GUIDATA SOLIDALE CULTURALE ALCONVENTO
DI TRINITA' DEI MONTI
Visiteremo il convento di Trinità dei Monti situato nel cuore del centro storico di Roma proprio in cima alla scalinata di Piazza di Spagna.
Il convento che apparteneva all’ordine dei minimi ed era un importante centro di studi scientifici nel XVII secolo, nasconde al suo interno tesori inaspettati.
Avremo l’occasione di visitare il bellissimo chiostro, le due anamorfosi affrescate lungo i corridoi della clausura, esempio raro a Roma, l’orologio solare e il refettorio dipinto dal gesuita Andrea Pozzo.

 La visita sarà guidata dalla dottoressa FRANCESCA BARBERINI, storica dell'arte e guida turistica abilitata a Roma. 

Per info e prenotazioni (fino ad esaurimento posti disponibili):


EU-TOPIE QUOTIDIANE:

Mahmoud Ghuniem Lufti ha 35 anni, in Libano ha una famiglia con 13 persone da mantenere, vive e lavora in Italia dal 2012.
Sarebbe un infermiere, ma qui è un rider di Just Eat.
Quando ha capito che in Italia ci sarebbe stato grande bisogno di mascherine, Mahmoud, - rider, immigrato di origini palestinesi, con tredici persone da sfamare “a casa sua” - ha comprato mille mascherine e le ha regalate alla Croce Rossa di Torino.
Ha compiuto un gesto veramente esemplare, dimostrando quanto possa essere potente e bello il legame di solidarietà che unisce i popoli.  Grazie per la bella lezione, Mahmoud, il mondo non si cambia con le belle parole, ma con l’esempio.

Fatti Mail apre una nuova piccola finestra sul mondo. Una finestra sull’
EU-TOPIA: EU (bene) TOPOS (luogo) luogo del bene o del buono. Bene che non fa notizia
Bene che contagia
Bene che trasforma
Bene che ispira,
il bene non è UTOPIA ma EU-TOPIA

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Lo spirito di gratuità che muove Fatti Mail implica che chiunque abbia ricevuto (o riceva) ospitalità circa  un proprio comunicato lo faccia in spirito di condivisione dell'idealità solidale accettando di essere parte di uno spazio in cui la comunicazione sia tanto un dire quanto un ascoltare. La solidarietà ha infatti necessariamente due direzioni quella del chiedere e quella dell'offrire. Se non sono entrambe vissute ed accolte non potrà esserci spazio di solidarietà.
Nei Fatti  - e nelle Mail - questo significa accettare:
-  che il proprio indirizzo e-mail entri nella mailing list di Fatti Mail (che non ne farà uso alcuno al di fuori della spedizione on-line delle news letter 2/3 volte al mese)
-  ed essere disponibili a leggere i bollettini che si riceveranno con la stessa solidarietà che si è sperato altri abbiano messo in gioco leggendo  il proprio annuncio

-   per ritrovare i testi delle passate fatti mail cliccate su:
Una Gaia giornata!


mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?

mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?
Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride e dall'orgoglio che non s'inchina davanti ad un bambino" (K. Gibran)

LENTE D'INGRANDIMENTO - CITTADINANZA ATTIVA

COALIZIONE PER I BENI COMUNI:

Un’ampia delegazione della Coalizione per i Beni Comuni, ha depositato, presso gli uffici competenti del Comune di Roma, la proposta di delibera popolare per l’approvazione del regolamento per la gestione condivisa beni comuni.

Una rete informale di cittadinanza attiva – composta da 104 realtà romane - nata con l’obiettivo di presentare al Comune di Roma una Delibera di Iniziativa Popolare per l’approvazione di un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani” finalizzato non solo a definire i rapporti tra le amministrazioni locali e quanti vogliono offrire il proprio contributo volontario per la cura, la rigenerazione e la gestione dei beni comuni urbani, ma anche ad attivare nuove forme di collaborazione tra le parti, basate sul principio di sussidiarietà orizzontale e non sulla totale delega di responsabilità ai cittadini.

Questo l’obiettivo scaturito dalle 104 realtà romane che, con la consegna della proposta di delibera popolare, danno il via ufficiale alla RACCOLTA DELLE 5.000 FIRME valide necessarie per essere discussa in Consiglio.

Una rete informale che continuerà a crescere e a coinvolgere gruppi organizzati e non, comitati, associazioni e cittadini fino al raggiungimento dell’obiettivo: l’approvazione del “Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni”, per il benessere collettivo e il miglior utilizzo anche dal punto di vista dei bambini.

Una raccolta firme che avrà non solo l’importante compito di dotare anche Roma di uno strumento che avvicina cittadini e istituzioni, ma anche quello di sensibilizzare e informare le persone sulla sua importanza strategica

FACEBOOK

https://www.facebook.com/coalizioneperibenicomuni/


coalizioneperibenicomuni@gmail.com

389 5826326 - 3386587734

FORSE NON TUTTI SANNO CHE:

1) Mangiare, Dormire, Lavarsi ... è x tutti
sul sito della Comunità di S. Egidio è possibile "sfogliare" guide solidali che informano sulle realtà CITTADINE disponibili a sostenere chi si trovi in difficoltà

http://www.santegidio.org/index.php?&pageID=228


SOLIDARIETA' E AMBIENTE

ACQUA, un popolo di spreconi

ACQUA, un popolo di spreconi

Un popolo di spreconi.

Ne consumiamo ogni giorno più di 250 litri a testa, più di ogni altra nazione europea.

Non siamo i più puliti, ma solo i più spreconi.



Ogni giorno utilizziamo centinaia di litri d’acqua senza prestare molta attenzione; in genere l’atteggiamento più diffuso è quello di pensare che «basta aprire un rubinetto e servirsene a piacere», in realtà le cose non stanno proprio così, è necessario fermarsi a riflettere un attimo per dare il giusto valore ad una risorsa che purtroppo non è infinita.

Senza acqua nessuna forma di vita è possibile, è un bene d’assoluta necessità che diventa sempre più scarso con il passare del tempo per motivi sia di ordine quantitativi (l’acqua oggi a disposizione è pari a circa un terzo di quella disponibile negli anni ‘50 e tra cinquanta anni sarà ulteriormente dimezzata), sia qualitativi (per ogni litro d’acqua potabile, almeno otto risultano contaminati dall’attività umana).

Gli effetti di questa situazione sono sotto gli occhi di tutti: casi crescenti di razionamento idrico; il consumo di acqua minerale o filtrata diventato quasi un obbligo; lievitazione del costo dell’acqua potabile ecc.

Se poi allarghiamo lo sguardo a livello mondiale, il panorama diventa ancora più preoccupante: circa un miliardo e mezzo di persone non dispongono di acqua potabile.

Di fronte ad un quadro tutt’altro che roseo, oltre ad avvicinarsi al rubinetto con maggiore rispetto, diventa importante porsi il problema di come contribuire in prima persona a migliorare la situazione.

D’altra parte, un uso più appropriato dell’acqua non fa bene solo all’ambiente, ma anche al portafogli e con molta probabilità anche alla pace tra i popoli, perché sono oramai numerosi gli analisti politici che individuano nella carenza d’acqua uno dei possibili motivi di conflitto armato tra i paesi.

Che fare?

Per eliminare gli sprechi idrici si può agire su tre fronti: -Ridurre i consumi d’acqua, in modo da erodere il meno possibile questa preziosa risorsa e contrarre l’impatto ambientale (produrre, trasportare e smaltire acqua potabile richiede energia e produce inquinamento). -Contrarre l’impiego di additivi per ridurre l’inquinamento dell’acqua, della natura e dell’ambiente domestico. -Diminuire il consumo energetico per scaldare e distribuire l’acqua al fine di ridurre l’inquinamento ambientale e il consumo di energia fossile. Per raggiungere questi obiettivi è necessario intervenire sia a livello degli stili di vita, modificando alcune abitudini radicate nel tempo, sia a livello di impiantistica, utilizzando apparecchiature progettate con particolare attenzione al risparmio idrico ed energetico per garantire un’efficacia uguale o superiore rispetto ai dispositivi convenzionali. Spesso si tratta di mettere mano al portafogli, ma il più delle volte il risparmio che deriva dall’uso di tali dispositivi ripaga in poco tempo la spesa affrontata per il loro acquisto. Il massimo dei risultati si ottiene quando entrambe queste strategie, cioè modifica delle abitudini e nuova impiantistica, sono adottate insieme. Vediamo ora in dettaglio le varie soluzion possibili.

Riduzione dei consumi

Iniziamo dalla tipologia di utilizzo che impatta maggiormente per poi passare alla seconda e così via prendendo come riferimento il diagram-ma a torta (vedi il grafico ripartizione dei consumi domestici), in altre parole guardiamolo con occhi famelici e gettiamoci a capofitto sulla fetta più grossa per poi passare a quella di dimensioni immediatamente inferiori e cosi via!

  • Docce e bagni.
  • La doccia presenta un minor consumo d’acqua, rispetto al bagno, soprattutto se si tiene l’acqua aperta solo quando serve.
    Inoltre è possibile adottare docce a risparmio energetico, in grado di ridurre i consumi oltre il 70%. In termini pratici, considerando una doc-cia al giorno si possono risparmiare in un anno oltre 50.000 litri d’acqua e diverse centinaia di euro.
    La cosa importante è di utilizzare docce che non si limitino a ridurre il consumo d’acqua (allora tanto vale non aprire totalmente il rubinetto, con il risultato che s’impiega più tempo a lavarsi e si consuma lo stesso quantitativo di acqua), ma sfruttino in maniera più intelligente l’acqua, garantendo un elevato potere lavante a fronte di minori consumi.
    Vi sono inoltre vantaggi secondari interessanti: nel caso di boiler elettrico, più persone riescono a fare la doccia consecutivamente e minori sono i cali di portata per gli altri utenti, l’unico rovescio della medaglia è che, passando meno acqua nei tubi, si deve attendere più tempo l’arrivo dell’acqua calda.

  • Lavaggio stoviglie e biancheria.
  • Nel caso in cui si utilizzino lavatrici o lavastoviglie è bene farle girare sempre a pieno carico; nel caso dei lavaggi a mano evitare l’uso d’acqua corrente e preferire l’acqua raccolta in un lavabo o in una bacinella.
    Sempre per ridurre gli sprechi, non lasciate diventare vecchio lo sporco dei piatti e le macchie ostiche dei tessuti perché richiedono un lavaggio più impegnativo sia da un punto di vista chimico (detersivi) sia energetico (tempi e temperature più elevate); lavare separatamente i pezzi a seconda del grado di sporco.
    Molti si chiederanno: si consuma più acqua, energia e detersivi lavando a mano o a macchina?
    Per rispondere in maniera corretta a questa domanda è necessario conoscere due fattori: grado di riempimento ed «economicità» della macchina da una parte e capacità di lavaggio manuale dall’altra.
    Comunque alcuni studi in materia hanno dimostrato che per lavare lo stesso quantitativo di stoviglie, pari ad un carico intero di una lavapiatti, mediamente si consumano 80 litri d’acqua se lavati a mano; 60 se lavati a macchina; 12 litri nel caso di apparecchi ad elevata efficienza, i quali oltre al risparmio d’acqua consentono una notevole contrazione dei consumi di detersivi ed energia.

  • Vaschette del WC.
  • Le vaschette tradizionali, in genere contengono circa 24 litri, un volume d’acqua tale da permettere una buona azione lavante nel caso di presenze solide…, ma eccessivamente elevata nel caso di rifiuti liquidi.
    Mediamente, con tali sciacquoni si ha un consumo giornaliero di circa 100 litri a persona, in gran parte sprecati.
    Più efficienti sono le vaschette a due mandate, una da 3 e l’altra da 6 litri, grazie alle quali il consumo giornaliero, a parità di funzione, scende a 15 litri d’acqua.
    Se utilizzate in maniera corretta, ossia schiacciando il tasto giusto al momento giusto, con le vaschette a doppia mandata si arriva a risparmiare circa 17.000 litri d’acqua l’anno a persona.
    Quando non si hanno a disposizione vaschette ad hoc, è possibile modificare i tradizionali cassonetti introducendo dei pesi che permettono di ottenere le stesse prestazioni.
    Un altro metodo è di inserire nella vaschetta un mattone o più semplicemente una bottiglia piena d’acqua.
    In quest’ultimo caso si risparmia molta acqua, ma si riduce anche la quantità disponibile per ogni scarico con l’inconveniente di ridurre l’azione lavante.

  • Rubinetti.
  • Vanno aperti solo quando serve e tenuti chiusi mentre ci si insapona o ci si lava i denti; analogamente per lavare la frutta e la verdura è sufficiente usare acqua raccolta in una bacinella e non quella corrente.
    Per dare un’idea concreta di quanto questi gesti quotidiani possano far variare notevolmente il livello dei consumi idrici, analizziamo in dettaglio cosa accade durante il lavaggio dei denti: tenendo aperto il rubinetto per tutto il periodo di pulizia, si arriva a consumare 10.000 litri l’anno a persona; quando il rubinetto viene aperto solo per il risciacquo il consumo d’acqua si riduce a 1600; se poi invece dell’acqua corrente si utilizza quella contenuta in un bicchiere, si arriva a non più di 200 litri d’acqua l’anno!
    Un bel risparmio, vero?
    Per quanto concerne interventi di tipo impiantistico, è possibile sostituire i normali filtrini dei rubinetti (quelli che ogni tanto dobbiamo pulire dal calcare e da altre sporcizie) con dei modelli risparmio energetico (aeratori).
    Come per le docce vale il discorso di acquistare dei modelli che non si limitino a ridurre la portata dell’acqua, ma che producano un getto di eguale capacità lavante con consumi inferiori.

  • Perdite dalle guarnizioni.
  • L’acqua, che a causa di perdite delle guarnizioni gocciola dai rubinetti o dallo sciacquone, sembra poca cosa, ma essendo continuativo, anche il semplice gocciolamento comporta uno spreco inutile di migliaia di litri d’acqua (e di euro).
    Nel caso in cui l’impianto è dotato di accumuli dell’acqua calda, come ad esempio i boiler elettrici, oltre al consumo d’acqua le perdite idriche si tramutano anche in uno spreco d’energia elettrica.
    È pertanto consigliabile di sostituire immediatamente le guarnizioni danneggiate.

  • Ridurre l’Impiego di Additivi
  • Tutti i detergenti, compresi quelli ecologici, comportano un impatto ambientale per la loro produzione, il trasporto e lo smaltimento.
    Inoltre, soprattutto nel caso di detergenti convenzionali, si ha una liberazione di residui tossici nell’ambiente che poi vengono assimilati attraverso la respirazione, la pelle e il consumo di alimenti.
    Ecco perché è bene ridurre al minimo l’impiego di detergenti e detersivi e in ogni caso preferire i prodotti ecologici.
    Ma cosa c’entrano i detersivi con l’acqua?
    È molto semplice: in tutti i processi di pulizia viene utilizzata l’acqua come diluente che, se usata in modo intelligente, riserva ottime sorprese!
    Per il lavaggio di stoviglie e del bucato è possibile trattare energicamente l’acqua con opportuni dispositivi da applicare direttamente alle condotte dell’acqua o direttamente nelle macchine da lavare o sotto forma di additivi, ottenendo circa un dimezzamento dei consumi dei detersivi.
    Per quanto concerne la pulizia delle superfici è consigliabile impiegare dei panni in microfibra dove l’azione chimica degli additivi è completamente sostituita dall’azione meccanica, ossia si pulisce e si sgrassa unicamente utilizzando l’acqua.
    Ma anche in questo caso, per non avere risultati deludenti, è necessario scegliere prodotti d’elevata qualità.

  • Combattere il Calcare
  • Il calcare è ben noto per la tendenza a creare incrostazioni, assai difficili da rimuovere da box doccia, lavelli e rubinetteria in generale; ma i maggiori inconvenienti, il calcare li crea all’interno dell’impianto idraulico, ossia nelle condutture e, soprattutto, nei generatori d’acqua calda (elettrici o a gas).
    Tali depositi creano due tipi di barriere: una termica e una fisica.
    La prima si traduce in un maggior consumo di energia per nulla trascurabile, infatti, per ogni millimetro di deposito di calcare nei tubi, si registra un aumento dei consumi elettrici di circa il 10% e siccome lo strato accumulato in un generatore d’acqua calda può diventare molto spesso, nel tempo, i consumi possono crescere vertiginosamente.
    Analogamente, lo strato di calcare crea anche una barriera fisica al passaggio dell’acqua che, nel caso d’impianto dotato di autoclave, fa anch’esso aumentare i consumi di elettricità.
    Infine va detto che il calcare sollecita maggiormente l’impianto idraulico riducendone la durata.
    Una verifica della presenza di calcare all’interno dei tubi può essere realizzata con una semplice prova.
    Aprite al massimo il rubinetto dell’acqua fredda e notate la portata; dopo qualche istante ripetete la stessa cosa con il rubinetto dell’acqua calda.
    La minore portata dell’acqua calda è essenzialmente dovuta alle incrostazioni di calcare presenti nel generatore di calore!
    Le soluzioni utili per vincere il calcare si dividono in due categorie: trattamenti in grado di inibire il potere di coesione del calcare che, pur continuando ad essere presente nell’acqua, non è più in grado di for-mare incrostazioni; trattamenti di rimozione del calcare dall’acqua.

Ecologia Domestica

Del primo gruppo fanno parte i trattamenti energetici dell’acqua, i catalizzatori ceramici e i campi magnetici.

I primi uniscono le proprietà anticalcare alla riduzione dei consumi di detersivi ed all’eliminazione del problema della formazione della ruggine (molti modelli possono essere installati senza ricorrere all’idraulico).

I catalizzatori ceramici sono estremamente efficaci, ma richiedono un intervento impiantistico così come i dispositivi basati sull’effetto dei campi magnetici.

Tra i dispositivi che operano la rimozione parziale del calcare dall’acqua vi sono gli addolcitori, il cui impiego richiede periodicamente l’aggiunta di sale e un’accurata manutenzione.
Inoltre, sia l’installazione che la manutenzione richiede l’intervento di tecnici specializzati.

SOLIDARIETA' E CONSUMI

L’economia solidale

è, prima di tutto, un atteggiamento da cui derivano dei comportamenti che determinano un particolare stile di vita. Non si tratta solo, infatti, di aderire alle formule del commercio equo solidale, ma anche, e soprattutto, di rivoluzionare le nostre abitudini quotidiane: l’economia solidale comprende anche il nostro modo di lavare e lavarsi, ossia la quantità e la qualità di acqua, sapone e detersivi che utilizziamo.

Partire, quindi, dalle piccole cose, dalle attività quotidiane che, alla fin fine, costituiscono, in termini di tempo d’esecuzione, una porzione molto ampia di ogni nostra giornata. Limitare i consumi, specie d’acqua, evitare gli sprechi, cooperare con gli altri, sostituire la moda dell’ “usa e getta” con quella del recupero, utilizzare prodotti ecocompatibili, utilizzare l’automobile solo in casi di estrema necessità, impegnarsi a non inquinare, scambiare (tipo libri, cd, attrezzi, ecc.) per evitare di acquistare, sono alcuni imperativi per uno stile di vita un po’ più sobrio.

Zucchero equo-solidale

La nostra società si basa su un flusso continuo di merci e prodotti, e per questo viene definita consumistica. E, certamente, per cambiare le cose occorre intervenire (interferire) su questi automatismi.

Potremmo abbozzare una sorta di decalogo: compra leggero (ovvero prodotti con uno “zaino ecologico” non troppo pesante); compra durevole; compra semplice (in genere, gli oggetti più sofisticati sono meno durevoli, più delicati); compra vicino (per ridurre i danni ambientali che ogni trasporto comporta); compra sano; compra più giusto (e qui ci avviciniamo al discorso del commercio equo); compra prudente (a dispetto di normative e regolamentazioni, non è detto che il materiale acquistato non sia nocivo); compra sincero (evitare cioè i prodotti troppo pubblicizzati, dato che la pubblicità ce la paghiamo noi ed è spesso lontana dalla verità); compra mano d’opera (un metodo per aumentare l’occupazione); investi in futuro

INDIRIZZI UTILI

http://www.retelilliput.org/

http://www.utopie.it/http://www.retecosol.org/

http://www.networketico.it/

http://www.volint.it/http://www.zoes.it/

http://www.vita.it/

http://www.nuovomunicipio.org/

http://www.decrescita.it/

http://www.equonomia.it/

http://www.altreconomia.it/

http://www.altroconsumo.it/

http://www.valori.it/



COMMERCIO EQUO SOLIDALE

http://www.assobdm.it/

http://www.altromercato.it/

http://www.equoland.it/

http://www.transfair.it/

http://www.agices.org/

http://www.commercioetico.it/

http://www.equo.it/

http://www.mondosolidale.it/

http://www.cooperativaisola.org/

http://www.equociqua.it/

GAS

http://www.economia-solidale.org/

http://www.retegas.org/



FINANZA ETICA

http://www.bancaetica.com/

http://www.finanza-etica.itt/



TURISMO RESPONSABILE

http://www.aitr.org/

http://www.tures.it/

http://www.viaggiemiraggi.org/

http://www.viaggisolidali.it/

http://www.humanaitalia.org/



BARATTO

http://www.eticambio.it/

http://www.zerorelativo.it/

http://www.barattopoli.com/

http://www.tuttobaratto.it/

http://www.suesu.it/

da Fatti Mail a ... Song-Taaba ONLUS - Africa e Solidarietà

da Fatti Mail, da una mail spedita per chiedere una mano per il Burkina Faso, l'incontro con Padre Jean Ilboudo e la nascita, nel 2008, di Song-Taaba ONLUS.... Song-Taaba incontra Chiara Castellani, il suo Congo ed inizia un'esperienza umana di amicizia e solidarietà ... di conoscenza e consapevolezza ... che fa compiere ogni giorno nuovi passi ... guardando avanti ...

"A salvare veramente l’Africa non saranno i fondi e gli aiuti. Salveranno vite umane, permettendo loro di sopravvivere, ma non salveranno la vita dell’Africa. Cio’ che importa non sono i mezzi, ma le condizioni. Bisogna permettere all’Africa di ricostruirsi. Bisogna aiutarla a ricostruirsi. L’Africa deve essere prima che avere". (Joseph Ki-Zerbo)

L'Africa deve essere prima che avere ...

e come l'Africa, ognuno di noi

La strada dell'essere è quella i cui passi sono domande e la meta non è un dove ma un chi ...

Una strada che lo sguardo lungo e visionario di Padre Jean Ilboudo ha fatto intravedere a tutti noi

Song-Taaba è e vuole essere questo: la possibilità di percorrere questa strada

http://song-taabaonlus.ning.com/

Be Ye Ka Ye?: cosa c'è lì che non c'è qui?

Nulla o forse tutto: la voglia di muoversi, di interrogarsi,
di cercare il valore della vita ...

http://www.youtube.com/watch?v=WQGF1fqEruQ

la vita di Chiara Castellani

http://www.youtube.com/watch?v=HON6FoFUPnI

e di chiunque abbia voglia di vivere la solidarietà ...
se sei fra questi ... contatta:
segreteria@song-taabaonlus.org,


.... x iniziare a guardare l'Africa dal ... lato giusto:
Nel suo docu-film, Silvestro Montanaro, svela un'Africa
consapevole, dignitosa, aperta al futuro, segnata da ferite interne ed esterne,
creativa, saggia. Un' Africa da ascoltare, da capire, da scoprire e da cui
imparare:
http://www.ceraunavolta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-5a587b72-ded6-4320-942f-572599d3406c.html,