SOLIDARIETA' ... come altro?

SOLIDARIETA' ... come altro?
Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza cercare perché non s'impegna, senza disimpegnarci perché altri non s'impegna. Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore, un utile che non sia una delle solite trappole generosamente offerte ...dalla gente pratica. Si vive una sola volta e non vogliamo essere giocati in nome di nessun piccolo interesse. (Primo Mazzolari)

domenica 30 settembre 2018

settembreottobre 2018




Fatti Mail  








Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail










Troppi pensano alla sicurezza invece che alle nuove opportunità, e sembrano temere la vita più della morte stessa.
(James Francis Byrnes)
“Dal 14 settembre in Italia le maglie per possedere un'arma da fuoco si sono fatte un po' più larghe. Anche se è passato in sordina, diventa effettivo il decreto legislativo con cui il governo ha dato attuazione a una direttiva comunitaria che amplia il novero dei modelli detenibili arrivando a ricomprendere anche quelli di derivazione militare, come i fucili d'assalto Ak-47 - i kalashikov - e Ar15, spesso usati non solo negli scenari bellici ma anche nelle stragi tra civili che insanguinano gli Usa


Dal 14 settembre in Italia possedere determinate armi è diventato più facile. Una scelta che dovrebbe supportare il bisogno di sicurezza della popolazione.
Interesserà poco ed a pochi ma non supporta il mio.
Non credo in una sicurezza garantita dalle armi.
Non credo che le armi in una società civile possano essere la soluzione piuttosto il problema.
Non credo possa contribuire a far vivere meglio l'idea che siamo contornati da nemici, da persone pericolose e da cui serva difendersi.
Una società fondata su pregiudizi invece che su conoscenze reali è una società più povera, più fragile, non più ricca... indipendentemente dal proprio PIL.
Ognuno di noi senza conoscenze ed amicizie, senza legami solidi su cui poter contare nei momenti di difficoltà - indipendentemente dal proprio reddito non può sentirsi protetto o felice.
Inoltre la logica del nemico è sempre a due direzioni. Coltivare l’idea che chiunque intorno a noi sia un potenziale pericolo è accettare che altri considerino noi nella stessa modalità.

Per come la vedo io, credo che l'unico modo per vivere realmente sicuri sia costruire forme di conoscenza, incontro, condivisione diffuse. Forme che permettano di ritrovare ciò che unisca al di là di ogni diversità e che cosegnino ciò che invece è vissuto diversamente come una ricchezza reciproca. Forme che ci permettano di guardare chiunque ci passi accanto come un potenziale amico, conoscente, fratello.

Senza aspettare che arrivino da dove o da chi  non è in grado di riconoscerne il valore, ma facendo in modo che ognuno di noi senta la sfida e la responsabilità di essere quell’anticorpo che opera per consentire all’organismo sociale di ritrovare la propria salute, il proprio benessere comunitario, la propria… felicità.

… a chi abbia ancora voglia di leggere una bellissima testimonianza, girata in rete, che affronta questo stesso tema con tanta delicata poesia:

“Quando i figli di Teresa, la mia amica che è morta l’anno scorso, hanno detto all’amministratore che avevano affittato la casa ai profughi - o cosa sono, immigrati? boh - io li volevo denunciare tutti. Ma come? Questa è una palazzina rispettabile, siamo tutte vedove, tre per l’esattezza, e siamo sole. Tutte anziane, ci facciamo compagnia, chi ci difende da questi?
L’avvocato mi ha detto che non potevo fare nulla.  E quando mi taglieranno la gola? Eh? Speranzina dice che sono esagerata, ma lei non ha l’artrosi dell’anca, lei può correre se qualcuno le vuole tagliare la gola. Che tanto la raggiungono lo stesso. Poi ridiamo, cara Speranzina che fa tanto la moderna.
Sono arrivati oggi. Tre. Neri come la pece e lunghi come il mese di maggio. Io intanto mi sono fatta aggiungere tre serrature, che non si sa mai. E non apro a nessuno, manco a Speranzina, che si arrangi lei e la sua gola tagliata, già ridiamo se la picchiano questi. Io non apro a nessuno.
Stanotte non ho dormito, avevo paura che buttassero giù la porta con una accetta da boscaiolo, come in Shining. Domani metto un cartello nel portone: IN QUESTO CONDOMINIO SONO VIETATE LE ACCETTE DA BOSCAIOLO.
Cominciamo a mettere i puntini sulle “i”, che qua siamo in Italia.
Speranzina stamattina mi ha detto che sono esagerata. Aspetta quando ti prendono la pensione, le ho detto. E in quel momento ho visto i nomi sui campanelli. Ma questi non li possono scrivere in italiano i nomi, che siamo in Italia? Mussa? Nome di gatto, di gente non battezzata. Speranzina ha detto che sono nomi africani. Vabbè, io li chiamo Gavino, Proto e Gianuario, come i martiri di Porto Torres, così ci capisco.
Al ritorno dal supermercato Proto o Gavino, che tanto sono tutti uguali, mi voleva rubare la spesa. Ho gridato: MOLLA LA SPESA GAVINO! Ma urlato forte, e l’ha mollata subito. Cominciamo bene, Speranzina, qua ci rubano la spesa e mi sono chiusa in casa. Quattro mandate. Pure la sedia, toh, che se usa l’accetta lo sento subito e tocco il salvalavita Beghelli che lo vedi se vengono miei figli. La testa come i martiri di Porto Torres vi staccano. Eh.
Pure stamattina Gianuario voleva rubarmi la spesa, ma ho urlato solo al secondo piano, che ero stanca. L’ha mollata subito, sullo zerbino. Dev’essere che il parroco gli ha raccontato la storia dei martiri. Eh, mica siamo scemi qua.
Poi hanno cominciato a cucinare alle nove del mattino. Una puzza di cipolla terribile e ho chiamato Speranzina perché chiamasse l’amministratore, che non si può cucinare queste cose in una casa perbene. E quella cretina, che vedrai uno di questi giorni le entrano a casa con l’accetta questi tre, mi ha detto che non c’era differenza con quando io preparo il sugo la domenica alle sette. Ma questa è cipolla sarda! Loro sicuramente usano una cipolla africana.
Dev’essere che mi hanno sentito e mi hanno suonato alla porta. Gavino. Con un piatto di una roba strana. Per assaggiare, mi ha detto. Ho allungato la mano e ho preso il piatto di carta. ASPETTI LI’. Gli ho ordinato. Che io sono sassarese e se un piatto entra un piatto esce. E gli ho dato due fette di torta di mele. Buongiorno e non si disturbi più Signor Gavino! Mi ha guardato strano ma ho chiuso in fretta la porta. Quattro mandate. Più la sedia per l’accetta da boscaiolo. Io di questa roba non ne mangio. Cipolla africana ci dev’essere. Il profumo è buono. Sì, l’ho mangiato. Così così, già si poteva mangiare.
Non faccio in tempo a poggiare la busta della spesa che tentano di rubarmela. Però ora hanno imparato e per evitare che io gridi me la lasciano sulla porta.
Speranzina dice che mi aiutano. Io non ne ho bisogno d’aiuto. Però oggi sul loro zerbino ho lasciato tre cipolle. Con un biglietto: cipolla sarda. Oh, questi tre riescono a far puzzare pure la cipolla sarda, stamattina alle nove c’era un prof…, una puzza di soffritto che ajò, non va bene.
Oggi Gavino mi ha suonato alla porta. Ho guardato dallo spioncino. Non aveva accetta da boscaiolo, e ho aperto poco, con la catenella. Mi ha chiesto un’aspirina per Gianuario, quello che si vede meno. E cosa ha, gli ho chiesto, qualche malattia strana? No signora…influenza. Ma la prendono l’influenza gli africani? Boh, io gliela do. E camomilla ne avete? Non sa cos’è la camomilla.
Lì esce Speranzina con la teiera pronta. Aspettà Mussa, che l’ho preparata io.”
- Ma scema sei?
- Eh, quanto sei esagerata.
E entra dai boscaioli.
E riesce dopo dieci minuti. Con la gola intatta.
E siccome non esiste che lei ha visto l’appartamento degli assassini di vecchie e io no, e anche perché non mi dica che sono paurosa, ho suonato.
“Signor Gavino, tenga questo limone, che Speranzina non è mai stata brava a fare tisane”
Caro diario,
sono passati sei mesi. Siamo ancora vive. Domani Proto parte e io e Speranzina siamo tristi. Perché questi ragazzi sono davvero bravi, educati e ci hanno aiutato molto. 
Fra due giorni partono pure Gavino e Gianuario, i martiri turritani se ne vanno. Dice che ne arrivano altri, speriamo che siano bravi anche questi.
E che almeno uno sia alto ad altezza di plafoniera delle scale, come Gavino, che cambiava le lampadine dei pianerottoli senza manco la scala. Perché in un condominio di anziane uno che sia ad altezza plafoniera ci vuole sempre."
[ Lara Careddu e lo SPRAR ]

NOVITA’/AGGIORNAMENTI

Fatti Mail è realizzata attraverso tanti contributi, ma, da sempre, la parte redazionale è curata dalla sottoscritta.
Lo scorso 30 luglio ho avuto una emorragia cerebrale, con conseguente emiplegia del lato sinistro. Sono tuttora ricoverata per affrontare una lunga riabilitazione. Spero di riuscire a non interrompere questa esperienza di rete solidale. Sarò però costretta, nei prossimi mesi, a trovare, temporaneamente, una forma più semplice di condivisione in cui privilegerò le richieste solidali. Chiedo a tutti di inviare tutto direttamente come testo delle mail – no locandine (altrimenti non condivido), le richieste, scritte in modo chiaro ed esaustivo, e complete di recapito (telefonico ed email), nello spirito contenuto nella presentazione della rete:

Su Fatti Mail non sono mai inoltrati i CV
è invece importante  raccontare in poche righe cosa si stia cercando, cosa si sia disponibili a fare ...le proprie attese, le proprie  difficoltà....in sintesi ..la propria storia (analoghi criteri di autenticità e semplicità di  presentazione valgono anche per attività culturali, eventi, attività solidali o di formazione)
Fatti Mail   non è un agenzia di collocamento o immobiliare né un ufficio stampa ma un luogo virtuale di incontro tra persone: più si è disponibili a far emergere la propria realtà ... più è probabile che si possa attivare la solidarietà altrui
Lo spirito è semplicemente quello di promuovere, suscitare, in tutti una volontà solidale
attraverso cui far rete ... una rete che possa sostenere i momenti di difficoltà in nome di un riconoscersi nel valore del fare ad altri quello che vorremmo altri facessero a noi…se fossimo in condizioni problematiche.
L'auspicio è quello di rendere questo nostro tempo - apparentemente invaso dalle parole e dalle voci - meno muto e sordo di fronte a chi cerchi ascolto, a chi promuova valori o chieda, semplicemente e faticosamente, aiuto...

mi scuso fin d'ora se non dovessi rispondere a qualche mail ... ho poco tempo qui i ospedale per usare il PC


TRE ulteriori condivisioni:

1)    Chiunque voglia segnalarmi iniziative da promuovere, NON mi mandi ALLEGATI, NE’ LOCANDINE … ma tutto il comunicato direttamente come testo della mail.
2)    Il BLOG è AGGIORNATO COSTANTEMENTE. Nella colonna di destra alle voci SOS o IN PRIMO PIANO sono continuamente inserite iniziative o richieste solidali.
3)    Sempre nella colonna di destra del BLOG   c'è una finestrella 
"CERCO … TROVO …"
basta digitare una  parola chiave  e   appariranno tutte le volte in cui,  in una qualunque Fatti Mail degli ultimi 2 anni, sia stata citata quella parola   … può essere un'utile strumento di prima ricerca (ovviamente poi c'è sempre l’ archivio!)


AVVISATE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE -  DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO - CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FARA’ RIFERIMENTO A Fatti Mail … è importante aiutare due persone estranee   a superare il disagio iniziale … Considerate che l’espandersi di Fatti Mail se da una parte aumenta i lettori (e le opportunità di risposte solidali) dall’altra estende anche al di fuori delle spedizioni di Fatti Mail via e-mail la possibile lettura del bollettino. Chiedete quindi a chi vi chiami o vi contatti come sia venuto a conoscenza della vostra richiesta, regolandovi conseguentemente. 


BUONA LETTURA :
Le richieste legate alla ricerca di lavoro  - oggi come sempre - chiamano tutti coloro che vogliano “essere” solidali  a “fare” un gesto in più: una lettura approfondita, un passa parola, un’attenzione ad offerte che possano capitare alla nostra attenzione.  Non sono bigliettini attaccati ad una bacheca … sono amici, persone che stanno portando un peso – diverso ma gravoso in ogni caso – e chiedono il nostro sostegno … per non restarne schiacciati. Grazie



1)           CERCASI BADANTE:

Stiamo cercando un uomo munito di patente che sia disponibile a fare da badante ad un signore anziano.
Veronica - gaia.fattimail@gmail.com,  





2)           RITIRO DI SILENZIO E MEDITAZIONE CRISTIANA:

da venerdì 26 ottobre a domenica 28 ottobre Guida : don Paolo Scquizzato Presso Piccoli Passi Onlus Acilia Roma Un cammino di consapevolezza, un tempo dedicato all’ascolto del proprio sé, attraverso la pratica del silenzio e della meditazione secondo l’insegnamento di John Main. Per informazioni e iscrizioni: Info@piccolipassi-onlus.it xxxx Marina -  Chi avesse già panchette ,cuscini ,coperte da meditazione è pregato di portarle .gaia.fattimail@gmail.com,  




3)           PENSA SOLIDALE:

Amici, sono Manuela
vi invito personalmente ad un evento super in
di cui mi trovo ad essere collaboratrice indiretta,
perché ne vale la pena.

Vi propongo la partecipazione a questo incontro, perché so che si tratterà di ascoltare voci valide, personalità intelligenti, cuori in cammino.

"Sii il cambiamento che vorresti vedere nel mondo". O almeno, provaci. Coi fatti, e nella verità. Io vado, e voi?

Per iscriversi davvero dovreste compilare questo link, e se potete, dirmi esattamente qualche giorno prima se ci sarete o meno (magari ci organizziamo anche per andare insieme)
AUDITORIUM SERAPHICUM ORE 10,30
Andrea Rccardi Paolo Gentiloni, Paolo Ciani, Mario Giro


Per i futuri medici: "“La salute non è più soltanto, ce lo dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità, assenza di malattia, ma pienezza del vivere nel senso che è ciò che ci appartiene dal punto di vista fisico, psichico, mentale
Manuela Petino - gaia.fattimail@gmail.com,  




4)           AFFITTO:

Ciao Gaia,
Potresti gentilmente pubblicare il seguente annuncio nel prossimo invio di Fattimail?
Grazie
Simona -
simona.manodoro@telecomitalia.it
Siamo una Associazione alla ricerca di locali a Roma centro che possano ospitare i nostri incontri (una settimana circa ogni mese e mezzo). Siamo interessati ad uno spazio di 70/80 mq, disponibili a valutare un affitto parziale (7 gg ogni mese e mezzo) ma anche una formula più stabile se il canone di affitto è contenuto. Per contatti: Enrica xxx - gaia.fattimail@gmail.com,  







5)                 CERCASI INQUILINI:

APPARTAMENTO Mq. 146
Via Roberto Visiani n. 127/T – Fonte Meravigliosa Laurentina – Zona

 cerco nuovi inquilini per il mio piccolo appartamento di via vacuna 90, dove ho vissuto con tanto piacere fino a 5 anni fa.
È un appartamento di 58 metri quadri al quarto piamo che affaccia su una strada tranquilla e ha davanti un giardino con alti alberi.
Ha un ampio ingresso, una camera grande, un'ampia cucina tinello con balcone piuttosto grande dotato di tenda, un condizionatore daikin caldo freddo,
C'e' poi una camera più piccola con ampio armadio a muro, un bagno grande anche questo con armadio a muro.
Faccio un contratto 4 +4 con cedolare secca al 21 percento. Chiedo un canone di xxxx mensili.
Dall'inizio del mese,  quando sono andati via gli inquilini precedenti che l'avevano ridotta molto male, ho fatto imbiancare tutto e sistemare le molte cose difettose. Spero di esserci riuscita.

Ornella - 
gaia.fattimail@gmail.com,  






6)                 LAVANDERIA A SPINACETO:
Cittadinanza e Minoranze ha aiutato una famiglia Rom ad Aprire una lavanderia con macchinari ed una tecnologia di ultima generazione (ecologica, supera la distinzione tra lavaggio in acqua e a secco, etc.) L'investimento ha superato i 44mila euro. E' in Via Caduti della Guerra di Liberazione 264, a Spinaceto (in allegato il prospetto delle fonti e degli impieghi). Il titolare, Carlos Hazovic ha conseguito l'attestato regionale di Responsabile Tecnico di Lavanderia e l'azienda ha tutte le autorizzazioni ed iscrizioni di legge. E' perfettamente in regola. Stenta a decollare probabilmente perché, pur non avendolo sbandierato,nel quartiere hanno capito che si tratta di Rom. Puoi fare un po' di pubblicità a questa neonata azienda? Grazie.
Un saluto cordiale.
PER SAPERNE DI Più: gaia.fattimail@gmail.com,  




CONDIVIDO:
A SEGUIRE ALCUNE SEGNALAZIONI DI EVENTI, ATTIVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE E/O CULTURALE 
… vita, solidarietà, crescere insieme ...  
BUONA LETTURA:

STORIE INTERCULTURALI

Vi aspetto!

Se potete e volete, portate un oggetto piccolo significativo
e invitate amici e amiche.
Ilaria

Storie interculturali

Martedì 24 ottobre, ore 17.00
Biblioteca Villa Urbani, PERUGIA
Alla Biblioteca Villa Urbani «Storie interculturali», letture per adulti e bambini.

Incontri per conoscere i mondi da cui veniamo, raccontando storie tradizionali, scambiando storie vissute, per tessere insieme una storia nuova.

L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto PUZZLE, interventi per il potenziamento dell’accoglienza in Umbria, promosso da ANCI Umbria, per ottimizzare il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati.
Ingresso libero

Info: Biblioteca Villa Urbani, via Pennacchi 19 tel. 0755772960/2961


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Ilaria Olimpico
Formatrice interculturale e Facilitatrice teatrale
0039 3393294223




UN
SCRITTURA TERAPEUTICA:
                
Due libri che raccontano e testimoniano il potere della scrittura
come fonte e forma di benessere.
Ed orapoco in libreria il terzo: l’ULTIMA STANZA

Sonia Scarpante – amica di Fatti Mail -  dopo la scoperta della malattia oncologica nel 1998 “si spoglia” dei suoi traumi riversando tutto sulla pagina.
Da quel momento iniziale affronta un percorso di guarigione fisica e
spirituale.
Dapprima sperimenta su se stessa il potere risanatore della scrittura e poi decide di condividerlo con altri, in gruppi che pian piano crescono (da qui il libro Non avere paura.
Conoscersi per curarsi, qui proposto in questa nuova edizione). Da qui
la formulazione della sua metodologia, che ha acquisito anche valenza
scientifica  - Parole evolute. Esperienze e tecniche di scrittura
terapeutica -  con la quale tiene anche corsi di formazione a personale
medico - sanitario.
Ciascuno ha una storia personale, unica e irripetibile che pone ognuno
a riconoscersi in categorie specifiche, figlio, madre, padre, marito,
moglie ecc.
Ciò che viene a mancare a volte è il contatto con la parte più
intima di noi, con la persona che risiede dietro a quei ruoli.
La scrittura può essere una formula con cui ritrovare questo contatto e ricongiungersi alla dimensione più intima di ciascuno.

Un recente articolo per capire meglio cosa sia la scrittura creative:

A chi desideri entrare nell’interiorità con la scrittura, info e contatti
Sonia Scarpante
Presidente Associazione “ La cura di sé”



LECTIO DANTIS:


A chi è rivolto:
Agli studenti, per affrontare in maniera piena e creativa lo studio delle terzine dantesche.
Ai credenti, per comprendere le radici culturali e teologiche della cristianitas.
Al pubblico delle Lecturae Dantis, per gustare il testo della Commedia con un solido supporto letterario.

Letture Marco Frisina
Sala “Andrea Pozzo – via di S.Ignazio 65 – Roma
29 0ttobre, 26 novembre, 17, dicembre

ASINITAS
Lunedì 8 ottobre 2018 ripartono i corsi di italiano per stranieri ad Asinitas in via Ostiense, 152/b. Le lezioni si tengono il lunedì, martedì e mercoledì.
Iscrizioni 2 e 3 ottobre 2018 dalle 10 alle 12.

Asinitas
Via Ostiense, 152/b


EDUCAZIONE INTERCULTURALE

La Rete di Cooperazione Educativa, la redazione di Comune e l’Asilo Bosco Caffarella, all’interno delfestival multidisciplinare Fabbrica di Roma ReActpromuove Miraggi migranti, 13 laboratori e incontri di approfondimento sull'educazione interculturale proposti sabato 6 e domenica 7 ottobre 2018 nell'ex Cartiera di via Appia Antica 42. I laboratori sono rivolti a insegnanti, educatori e genitori.

Ecco i titoli dei laboratori:

1) PREVENZIONE DEL RAZZISMO (Lunaria).
Alcuni casi esemplari tratti dal Libro bianco sul razzismo;
2) LE FORME DEL GIOCO DAL SINGOLARE AL PLURALE (Cemea). La lingua come contesto educativo;
3) FARE SCUOLA, FARE PENSIERO, FARE ANIMA (Asinitas).
La narrazione come strumento educativo
4) IO LEGGO, DUNQUE SONO (Altramente).
Pezzettini, festa della lettura tutto l’anno;
5) FLYING ROOTS. VIDEO PARTECIPATIVO (ZaLab).
La percezione delle identità, l’altro, lo straniero;
6) FATTI DI RETE (Caritas Roma/Forum intercultura).
Relazione, scambio, mettersi nei panni degli altri
7) SULLE TRACCE DI TIK (Liscìa).
Laboratorio di ludopedagogia;
8) LA RADIO SCUOLA (Matura Infanzia/Circ. Rodari).
Una radio tra i banchi fra oralità, tecnologia e scrittura;
9) IL NOME (Mce). Viaggio tra gestualità, narrazioni, manipolazione di materiali e uso di linguaggi teatrali);
10) ALFABETIZZAZIONE AL CONFLITTO (Roberta Ventura).
La gestione nonviolenta dei conflitti;
11) L'ALTRO DI ME (Anna Maria Bruni).
Laboratorio teatrale per scoprire se stessi attraverso gli altri;
12) VIVERE SEMPLICE, CON I FIGLI CON SE STESSI (Sabrina D’Orsi e Carlo Ridolfi). Laboratorio per genitori;
13) GIOCHI IN CAMPO (Liberi Nantes).
Sport, divertimento per tutti, migranti e non al Pietralata open.
Al seguente link notizie dettagliate, orari e informazioni per prenotarehttps://comune-info.net/…/pedagogie-critiche-roma-e-il-mon…/


GUSTAMUNDO:
IL “GUSTO” DELLA DIVERSITA’


Il progetto “GUSTAMUNDO” nasce con l’idea di proporre integrazione sociale tramite la “cucina”.
Con la collaborazione di alcune ONLUS, che già si occupano di situazioni difficili, GUSTAMUNDO organizza cene etniche preparate da uomini e donne provenienti dai paesi più disagiati. Saranno loro che, diventando protagonisti in cucina, vivranno un momento di serenità e aggregazione, consentendoci di assaggiare specialità di tutto il mondo. GUSTAMUNDO sarà dunque un “porto gastronomico” dove i nostri ospiti migranti possano fermarsi e farci conoscere meglio la cultura e i sapori della loro terra. 

Il programma di ottobre:
http://www.gustamundo.it/prossimo-evento/

Martin Luther King diceva… “Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo ancora imparato la semplice arte di vivere insieme come fratelli.”
Per maggiori info: http://www.gustamundo.it/



SONG-TAABA ONLUS



           invitIAMO tutte le amiche e gli amici a partecipare alla

                     
MARCIA DELLA PACE PERUGIA-ASSISI

                          DOMENICA  7 OTTOBRE 2018


   

   Camminiamo insieme sulla strada che rigenera fiducia, speranza e volontà di cambiamento, a settant’anni dalla firma della Dichiarazione Universale dei diritti umani, a cento anni dalla fine della prima guerra mondiale, a cinquant’anni dalla scomparsa di Aldo Capitini ci diamo appuntamento lungo la strada che conduce da Perugia ad Assisi.

                            (Tavola della Pace)

                             Song-Taaba ONLUS

                       E’ ... DALLA PARTE DELLA PACE

                    SAREMO IN TANTI ... E TANTO DIVERSI

                  TUTTI INSIEME ...DALLA PARTE DELLA PACE

                              VUOI VENIRE A FARE … LA PACE?

   Organizzeremo un pullman che porterà tutti coloro che avranno dato la propria adesione alla nostra segreteria a Bastia.

   Ci uniremo alla marcia con un nostro striscione e con tanta voglia di testimoniare al mondo il desiderio di PACE che abita i nostri cuori.
   Arrivati ad Assisi – a conclusione del raduno che chiuderà la marcia - ritroveremo il pullman che riporterà tutti a Roma.
   Sarà prevista una quota di iscrizione (ancora da definire in funzione del numero di adesioni che riceveremo) per coprire le spese del pullman e dell’organizzazione.

   Prenotazione obbligatoria: segreteria@song-taabaonlus.org


                               
OLIO SOLIDALE
                               

   Sono aperte le prenotazioni per l’olio solidale.

   E'  olio novello, ottimo, gustoso … e tutto ciò che riusciremo a raccogliere sarà utilizzato per sfidare l’analfabetismo in Burkina Faso e supportare l’attività medico sanitaria della dott.ssa Castellani in Congo



   € XXX lattina da un litro

   € XXX lattina da tre litri

   € XXX lattina da cinque litri



   Per prenotare l’olio basterà scrivere alla segreteria: segreteria@song-taabaonlus.org

                 "Solo così si rinnova il mondo, per amore;

        e chi è innamorato non aspetta che gli altri si innamorino.






RETI   AMICHE:
Segnalo a tutti gli amici di Fatti Mail  la rete con cui spesso condividiamo sfide solidali:
- la rete di Raffaele Magrone


Lo spirito di gratuità che muove Fatti Mail implica che chiunque abbia ricevuto (o riceva) ospitalità circa  un proprio comunicato lo faccia in spirito di condivisione dell'idealità solidale accettando di essere parte di uno spazio in cui la comunicazione sia tanto un dire quanto un ascoltare. La solidarietà ha infatti necessariamente due direzioni quella del chiedere e quella dell'offrire. Se non sono entrambe vissute ed accolte non potrà esserci spazio di solidarietà.
Nei Fatti  - e nelle Mail - questo significa accettare:
-  che il proprio indirizzo e-mail entri nella mailing list di Fatti Mail (che non ne farà uso alcuno al di fuori della spedizione on-line delle news letter 2/3 volte al mese)
-  ed essere disponibili a leggere i bollettini che si riceveranno con la stessa solidarietà che si è sperato altri abbiano messo in gioco leggendo  il proprio annuncio

-   per ritrovare i testi delle passate fatti mail cliccate su:
Una Gaia giornata!

mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?

mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?
Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride e dall'orgoglio che non s'inchina davanti ad un bambino" (K. Gibran)

LENTE D'INGRANDIMENTO - CITTADINANZA ATTIVA

COALIZIONE PER I BENI COMUNI:

Un’ampia delegazione della Coalizione per i Beni Comuni, ha depositato, presso gli uffici competenti del Comune di Roma, la proposta di delibera popolare per l’approvazione del regolamento per la gestione condivisa beni comuni.

Una rete informale di cittadinanza attiva – composta da 104 realtà romane - nata con l’obiettivo di presentare al Comune di Roma una Delibera di Iniziativa Popolare per l’approvazione di un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani” finalizzato non solo a definire i rapporti tra le amministrazioni locali e quanti vogliono offrire il proprio contributo volontario per la cura, la rigenerazione e la gestione dei beni comuni urbani, ma anche ad attivare nuove forme di collaborazione tra le parti, basate sul principio di sussidiarietà orizzontale e non sulla totale delega di responsabilità ai cittadini.

Questo l’obiettivo scaturito dalle 104 realtà romane che, con la consegna della proposta di delibera popolare, danno il via ufficiale alla RACCOLTA DELLE 5.000 FIRME valide necessarie per essere discussa in Consiglio.

Una rete informale che continuerà a crescere e a coinvolgere gruppi organizzati e non, comitati, associazioni e cittadini fino al raggiungimento dell’obiettivo: l’approvazione del “Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni”, per il benessere collettivo e il miglior utilizzo anche dal punto di vista dei bambini.

Una raccolta firme che avrà non solo l’importante compito di dotare anche Roma di uno strumento che avvicina cittadini e istituzioni, ma anche quello di sensibilizzare e informare le persone sulla sua importanza strategica

FACEBOOK

https://www.facebook.com/coalizioneperibenicomuni/


coalizioneperibenicomuni@gmail.com

389 5826326 - 3386587734

FORSE NON TUTTI SANNO CHE:

1) Mangiare, Dormire, Lavarsi ... è x tutti
sul sito della Comunità di S. Egidio è possibile "sfogliare" guide solidali che informano sulle realtà CITTADINE disponibili a sostenere chi si trovi in difficoltà

http://www.santegidio.org/index.php?&pageID=228


SOLIDARIETA' E AMBIENTE

ACQUA, un popolo di spreconi

ACQUA, un popolo di spreconi

Un popolo di spreconi.

Ne consumiamo ogni giorno più di 250 litri a testa, più di ogni altra nazione europea.

Non siamo i più puliti, ma solo i più spreconi.



Ogni giorno utilizziamo centinaia di litri d’acqua senza prestare molta attenzione; in genere l’atteggiamento più diffuso è quello di pensare che «basta aprire un rubinetto e servirsene a piacere», in realtà le cose non stanno proprio così, è necessario fermarsi a riflettere un attimo per dare il giusto valore ad una risorsa che purtroppo non è infinita.

Senza acqua nessuna forma di vita è possibile, è un bene d’assoluta necessità che diventa sempre più scarso con il passare del tempo per motivi sia di ordine quantitativi (l’acqua oggi a disposizione è pari a circa un terzo di quella disponibile negli anni ‘50 e tra cinquanta anni sarà ulteriormente dimezzata), sia qualitativi (per ogni litro d’acqua potabile, almeno otto risultano contaminati dall’attività umana).

Gli effetti di questa situazione sono sotto gli occhi di tutti: casi crescenti di razionamento idrico; il consumo di acqua minerale o filtrata diventato quasi un obbligo; lievitazione del costo dell’acqua potabile ecc.

Se poi allarghiamo lo sguardo a livello mondiale, il panorama diventa ancora più preoccupante: circa un miliardo e mezzo di persone non dispongono di acqua potabile.

Di fronte ad un quadro tutt’altro che roseo, oltre ad avvicinarsi al rubinetto con maggiore rispetto, diventa importante porsi il problema di come contribuire in prima persona a migliorare la situazione.

D’altra parte, un uso più appropriato dell’acqua non fa bene solo all’ambiente, ma anche al portafogli e con molta probabilità anche alla pace tra i popoli, perché sono oramai numerosi gli analisti politici che individuano nella carenza d’acqua uno dei possibili motivi di conflitto armato tra i paesi.

Che fare?

Per eliminare gli sprechi idrici si può agire su tre fronti: -Ridurre i consumi d’acqua, in modo da erodere il meno possibile questa preziosa risorsa e contrarre l’impatto ambientale (produrre, trasportare e smaltire acqua potabile richiede energia e produce inquinamento). -Contrarre l’impiego di additivi per ridurre l’inquinamento dell’acqua, della natura e dell’ambiente domestico. -Diminuire il consumo energetico per scaldare e distribuire l’acqua al fine di ridurre l’inquinamento ambientale e il consumo di energia fossile. Per raggiungere questi obiettivi è necessario intervenire sia a livello degli stili di vita, modificando alcune abitudini radicate nel tempo, sia a livello di impiantistica, utilizzando apparecchiature progettate con particolare attenzione al risparmio idrico ed energetico per garantire un’efficacia uguale o superiore rispetto ai dispositivi convenzionali. Spesso si tratta di mettere mano al portafogli, ma il più delle volte il risparmio che deriva dall’uso di tali dispositivi ripaga in poco tempo la spesa affrontata per il loro acquisto. Il massimo dei risultati si ottiene quando entrambe queste strategie, cioè modifica delle abitudini e nuova impiantistica, sono adottate insieme. Vediamo ora in dettaglio le varie soluzion possibili.

Riduzione dei consumi

Iniziamo dalla tipologia di utilizzo che impatta maggiormente per poi passare alla seconda e così via prendendo come riferimento il diagram-ma a torta (vedi il grafico ripartizione dei consumi domestici), in altre parole guardiamolo con occhi famelici e gettiamoci a capofitto sulla fetta più grossa per poi passare a quella di dimensioni immediatamente inferiori e cosi via!

  • Docce e bagni.
  • La doccia presenta un minor consumo d’acqua, rispetto al bagno, soprattutto se si tiene l’acqua aperta solo quando serve.
    Inoltre è possibile adottare docce a risparmio energetico, in grado di ridurre i consumi oltre il 70%. In termini pratici, considerando una doc-cia al giorno si possono risparmiare in un anno oltre 50.000 litri d’acqua e diverse centinaia di euro.
    La cosa importante è di utilizzare docce che non si limitino a ridurre il consumo d’acqua (allora tanto vale non aprire totalmente il rubinetto, con il risultato che s’impiega più tempo a lavarsi e si consuma lo stesso quantitativo di acqua), ma sfruttino in maniera più intelligente l’acqua, garantendo un elevato potere lavante a fronte di minori consumi.
    Vi sono inoltre vantaggi secondari interessanti: nel caso di boiler elettrico, più persone riescono a fare la doccia consecutivamente e minori sono i cali di portata per gli altri utenti, l’unico rovescio della medaglia è che, passando meno acqua nei tubi, si deve attendere più tempo l’arrivo dell’acqua calda.

  • Lavaggio stoviglie e biancheria.
  • Nel caso in cui si utilizzino lavatrici o lavastoviglie è bene farle girare sempre a pieno carico; nel caso dei lavaggi a mano evitare l’uso d’acqua corrente e preferire l’acqua raccolta in un lavabo o in una bacinella.
    Sempre per ridurre gli sprechi, non lasciate diventare vecchio lo sporco dei piatti e le macchie ostiche dei tessuti perché richiedono un lavaggio più impegnativo sia da un punto di vista chimico (detersivi) sia energetico (tempi e temperature più elevate); lavare separatamente i pezzi a seconda del grado di sporco.
    Molti si chiederanno: si consuma più acqua, energia e detersivi lavando a mano o a macchina?
    Per rispondere in maniera corretta a questa domanda è necessario conoscere due fattori: grado di riempimento ed «economicità» della macchina da una parte e capacità di lavaggio manuale dall’altra.
    Comunque alcuni studi in materia hanno dimostrato che per lavare lo stesso quantitativo di stoviglie, pari ad un carico intero di una lavapiatti, mediamente si consumano 80 litri d’acqua se lavati a mano; 60 se lavati a macchina; 12 litri nel caso di apparecchi ad elevata efficienza, i quali oltre al risparmio d’acqua consentono una notevole contrazione dei consumi di detersivi ed energia.

  • Vaschette del WC.
  • Le vaschette tradizionali, in genere contengono circa 24 litri, un volume d’acqua tale da permettere una buona azione lavante nel caso di presenze solide…, ma eccessivamente elevata nel caso di rifiuti liquidi.
    Mediamente, con tali sciacquoni si ha un consumo giornaliero di circa 100 litri a persona, in gran parte sprecati.
    Più efficienti sono le vaschette a due mandate, una da 3 e l’altra da 6 litri, grazie alle quali il consumo giornaliero, a parità di funzione, scende a 15 litri d’acqua.
    Se utilizzate in maniera corretta, ossia schiacciando il tasto giusto al momento giusto, con le vaschette a doppia mandata si arriva a risparmiare circa 17.000 litri d’acqua l’anno a persona.
    Quando non si hanno a disposizione vaschette ad hoc, è possibile modificare i tradizionali cassonetti introducendo dei pesi che permettono di ottenere le stesse prestazioni.
    Un altro metodo è di inserire nella vaschetta un mattone o più semplicemente una bottiglia piena d’acqua.
    In quest’ultimo caso si risparmia molta acqua, ma si riduce anche la quantità disponibile per ogni scarico con l’inconveniente di ridurre l’azione lavante.

  • Rubinetti.
  • Vanno aperti solo quando serve e tenuti chiusi mentre ci si insapona o ci si lava i denti; analogamente per lavare la frutta e la verdura è sufficiente usare acqua raccolta in una bacinella e non quella corrente.
    Per dare un’idea concreta di quanto questi gesti quotidiani possano far variare notevolmente il livello dei consumi idrici, analizziamo in dettaglio cosa accade durante il lavaggio dei denti: tenendo aperto il rubinetto per tutto il periodo di pulizia, si arriva a consumare 10.000 litri l’anno a persona; quando il rubinetto viene aperto solo per il risciacquo il consumo d’acqua si riduce a 1600; se poi invece dell’acqua corrente si utilizza quella contenuta in un bicchiere, si arriva a non più di 200 litri d’acqua l’anno!
    Un bel risparmio, vero?
    Per quanto concerne interventi di tipo impiantistico, è possibile sostituire i normali filtrini dei rubinetti (quelli che ogni tanto dobbiamo pulire dal calcare e da altre sporcizie) con dei modelli risparmio energetico (aeratori).
    Come per le docce vale il discorso di acquistare dei modelli che non si limitino a ridurre la portata dell’acqua, ma che producano un getto di eguale capacità lavante con consumi inferiori.

  • Perdite dalle guarnizioni.
  • L’acqua, che a causa di perdite delle guarnizioni gocciola dai rubinetti o dallo sciacquone, sembra poca cosa, ma essendo continuativo, anche il semplice gocciolamento comporta uno spreco inutile di migliaia di litri d’acqua (e di euro).
    Nel caso in cui l’impianto è dotato di accumuli dell’acqua calda, come ad esempio i boiler elettrici, oltre al consumo d’acqua le perdite idriche si tramutano anche in uno spreco d’energia elettrica.
    È pertanto consigliabile di sostituire immediatamente le guarnizioni danneggiate.

  • Ridurre l’Impiego di Additivi
  • Tutti i detergenti, compresi quelli ecologici, comportano un impatto ambientale per la loro produzione, il trasporto e lo smaltimento.
    Inoltre, soprattutto nel caso di detergenti convenzionali, si ha una liberazione di residui tossici nell’ambiente che poi vengono assimilati attraverso la respirazione, la pelle e il consumo di alimenti.
    Ecco perché è bene ridurre al minimo l’impiego di detergenti e detersivi e in ogni caso preferire i prodotti ecologici.
    Ma cosa c’entrano i detersivi con l’acqua?
    È molto semplice: in tutti i processi di pulizia viene utilizzata l’acqua come diluente che, se usata in modo intelligente, riserva ottime sorprese!
    Per il lavaggio di stoviglie e del bucato è possibile trattare energicamente l’acqua con opportuni dispositivi da applicare direttamente alle condotte dell’acqua o direttamente nelle macchine da lavare o sotto forma di additivi, ottenendo circa un dimezzamento dei consumi dei detersivi.
    Per quanto concerne la pulizia delle superfici è consigliabile impiegare dei panni in microfibra dove l’azione chimica degli additivi è completamente sostituita dall’azione meccanica, ossia si pulisce e si sgrassa unicamente utilizzando l’acqua.
    Ma anche in questo caso, per non avere risultati deludenti, è necessario scegliere prodotti d’elevata qualità.

  • Combattere il Calcare
  • Il calcare è ben noto per la tendenza a creare incrostazioni, assai difficili da rimuovere da box doccia, lavelli e rubinetteria in generale; ma i maggiori inconvenienti, il calcare li crea all’interno dell’impianto idraulico, ossia nelle condutture e, soprattutto, nei generatori d’acqua calda (elettrici o a gas).
    Tali depositi creano due tipi di barriere: una termica e una fisica.
    La prima si traduce in un maggior consumo di energia per nulla trascurabile, infatti, per ogni millimetro di deposito di calcare nei tubi, si registra un aumento dei consumi elettrici di circa il 10% e siccome lo strato accumulato in un generatore d’acqua calda può diventare molto spesso, nel tempo, i consumi possono crescere vertiginosamente.
    Analogamente, lo strato di calcare crea anche una barriera fisica al passaggio dell’acqua che, nel caso d’impianto dotato di autoclave, fa anch’esso aumentare i consumi di elettricità.
    Infine va detto che il calcare sollecita maggiormente l’impianto idraulico riducendone la durata.
    Una verifica della presenza di calcare all’interno dei tubi può essere realizzata con una semplice prova.
    Aprite al massimo il rubinetto dell’acqua fredda e notate la portata; dopo qualche istante ripetete la stessa cosa con il rubinetto dell’acqua calda.
    La minore portata dell’acqua calda è essenzialmente dovuta alle incrostazioni di calcare presenti nel generatore di calore!
    Le soluzioni utili per vincere il calcare si dividono in due categorie: trattamenti in grado di inibire il potere di coesione del calcare che, pur continuando ad essere presente nell’acqua, non è più in grado di for-mare incrostazioni; trattamenti di rimozione del calcare dall’acqua.

Ecologia Domestica

Del primo gruppo fanno parte i trattamenti energetici dell’acqua, i catalizzatori ceramici e i campi magnetici.

I primi uniscono le proprietà anticalcare alla riduzione dei consumi di detersivi ed all’eliminazione del problema della formazione della ruggine (molti modelli possono essere installati senza ricorrere all’idraulico).

I catalizzatori ceramici sono estremamente efficaci, ma richiedono un intervento impiantistico così come i dispositivi basati sull’effetto dei campi magnetici.

Tra i dispositivi che operano la rimozione parziale del calcare dall’acqua vi sono gli addolcitori, il cui impiego richiede periodicamente l’aggiunta di sale e un’accurata manutenzione.
Inoltre, sia l’installazione che la manutenzione richiede l’intervento di tecnici specializzati.

SOLIDARIETA' E CONSUMI

L’economia solidale

è, prima di tutto, un atteggiamento da cui derivano dei comportamenti che determinano un particolare stile di vita. Non si tratta solo, infatti, di aderire alle formule del commercio equo solidale, ma anche, e soprattutto, di rivoluzionare le nostre abitudini quotidiane: l’economia solidale comprende anche il nostro modo di lavare e lavarsi, ossia la quantità e la qualità di acqua, sapone e detersivi che utilizziamo.

Partire, quindi, dalle piccole cose, dalle attività quotidiane che, alla fin fine, costituiscono, in termini di tempo d’esecuzione, una porzione molto ampia di ogni nostra giornata. Limitare i consumi, specie d’acqua, evitare gli sprechi, cooperare con gli altri, sostituire la moda dell’ “usa e getta” con quella del recupero, utilizzare prodotti ecocompatibili, utilizzare l’automobile solo in casi di estrema necessità, impegnarsi a non inquinare, scambiare (tipo libri, cd, attrezzi, ecc.) per evitare di acquistare, sono alcuni imperativi per uno stile di vita un po’ più sobrio.

Zucchero equo-solidale

La nostra società si basa su un flusso continuo di merci e prodotti, e per questo viene definita consumistica. E, certamente, per cambiare le cose occorre intervenire (interferire) su questi automatismi.

Potremmo abbozzare una sorta di decalogo: compra leggero (ovvero prodotti con uno “zaino ecologico” non troppo pesante); compra durevole; compra semplice (in genere, gli oggetti più sofisticati sono meno durevoli, più delicati); compra vicino (per ridurre i danni ambientali che ogni trasporto comporta); compra sano; compra più giusto (e qui ci avviciniamo al discorso del commercio equo); compra prudente (a dispetto di normative e regolamentazioni, non è detto che il materiale acquistato non sia nocivo); compra sincero (evitare cioè i prodotti troppo pubblicizzati, dato che la pubblicità ce la paghiamo noi ed è spesso lontana dalla verità); compra mano d’opera (un metodo per aumentare l’occupazione); investi in futuro

INDIRIZZI UTILI

http://www.retelilliput.org/

http://www.utopie.it/http://www.retecosol.org/

http://www.networketico.it/

http://www.volint.it/http://www.zoes.it/

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http://www.altroconsumo.it/

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COMMERCIO EQUO SOLIDALE

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http://www.commercioetico.it/

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http://www.equociqua.it/

GAS

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http://www.retegas.org/



FINANZA ETICA

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TURISMO RESPONSABILE

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BARATTO

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http://www.suesu.it/

da Fatti Mail a ... Song-Taaba ONLUS - Africa e Solidarietà

da Fatti Mail, da una mail spedita per chiedere una mano per il Burkina Faso, l'incontro con Padre Jean Ilboudo e la nascita, nel 2008, di Song-Taaba ONLUS.... Song-Taaba incontra Chiara Castellani, il suo Congo ed inizia un'esperienza umana di amicizia e solidarietà ... di conoscenza e consapevolezza ... che fa compiere ogni giorno nuovi passi ... guardando avanti ...

"A salvare veramente l’Africa non saranno i fondi e gli aiuti. Salveranno vite umane, permettendo loro di sopravvivere, ma non salveranno la vita dell’Africa. Cio’ che importa non sono i mezzi, ma le condizioni. Bisogna permettere all’Africa di ricostruirsi. Bisogna aiutarla a ricostruirsi. L’Africa deve essere prima che avere". (Joseph Ki-Zerbo)

L'Africa deve essere prima che avere ...

e come l'Africa, ognuno di noi

La strada dell'essere è quella i cui passi sono domande e la meta non è un dove ma un chi ...

Una strada che lo sguardo lungo e visionario di Padre Jean Ilboudo ha fatto intravedere a tutti noi

Song-Taaba è e vuole essere questo: la possibilità di percorrere questa strada

http://song-taabaonlus.ning.com/

Be Ye Ka Ye?: cosa c'è lì che non c'è qui?

Nulla o forse tutto: la voglia di muoversi, di interrogarsi,
di cercare il valore della vita ...

http://www.youtube.com/watch?v=WQGF1fqEruQ

la vita di Chiara Castellani

http://www.youtube.com/watch?v=HON6FoFUPnI

e di chiunque abbia voglia di vivere la solidarietà ...
se sei fra questi ... contatta:
segreteria@song-taabaonlus.org,


.... x iniziare a guardare l'Africa dal ... lato giusto:
Nel suo docu-film, Silvestro Montanaro, svela un'Africa
consapevole, dignitosa, aperta al futuro, segnata da ferite interne ed esterne,
creativa, saggia. Un' Africa da ascoltare, da capire, da scoprire e da cui
imparare:
http://www.ceraunavolta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-5a587b72-ded6-4320-942f-572599d3406c.html,