20 dicembre 2012
Affezionata piccola grande famiglia
di Fatti Mail
Al di là delle scelte personali
dei credo
dei valori e degli ideali
delle presenze o delle assenze
del rispetto per tutti e tutto
c’è una dimensione dello spirito che
attraversa la nostra vita.
Una dimensione che può soffiare come
brezza riuscendo a muovere – è questo che conta – le fragili foglie
dell’intimità
Una dimensione che può profumare come
l’aroma di un buon caffè e ri-svegliare – è questo che conta – inizi, partenze, buon
giorni
Una dimensione che può emozionare
come la vibrazione di una coinvolgente risata e rifondare – è questo che conta
– il noi, il plurale, l’insieme
Una dimensione che può disarmare – è
questo che conta – difese, atteggiamenti, espressioni fino a svelare i volti
veri di cui abbiamo nostalgia ... tra i quali spesso si nasconde il nostro
Una dimensione che può brillare come
esile fiamma nel buio ... illuminando – è questo che conta – le oscurità del
sentiero e del cammino
Una dimensione che oggi ha le parole
di Christiane Singer: un punto di vista, un frammento, una possibile chiave con
cui provare ad aprire provocatoriamente anche la parola
Natale:
“la mistica ebraica lo chiama
Simsum, il ritiro d Dio dalla creazione, perché possa dispiegarsi liberamente
il mondo delle apparenze, perché l’uomo formi e costruisca questo mondo. Il più
grande regalo che Dio ci abbia fatto. Da questo momento, da questo Simsum,
tutto diventa possibile: costruire delle cattedrali o costruire dei bunker,
diventare Francesco d’Assisi o diventare Hitler. Tutto diventa possibile. Il
dono prodigioso, questo dono tremendo, che ci ha fatto Dio con la sua assenza.
Da questo silenzio eccoci chiamati
alla nostra responsabilità di uomo e donna. “Tu taci, mio Dio, ed ecco che
capisco! Tu hai solo la mia bocca per gridare, solo la mia bocca per parlare,
solo le mie mani per fare” Grande questo passo, che consiste nel comprendere
che in tale silenzio si riversa la mia responsabilità di uomo e di donna, la
mia responsabilità nei riguardi di questo mondo. Ho appena finito di leggere un
libro straordinario: il Diario di Etty Hillesum, opera di una giovane olandese,
morta ad Auschwitz. E’ un testo straordinario. Questa donna ebrea, che aveva
fatto anch’esa un cammino spirituale molto importante, apparteneva ad una
famiglia di artisti e musicisti ed era lei stessa una scrittrice. Quando
cominciano la persecuzioni naziste, avrebbe avuto il privilegio di poter
fugire. Lo rifiuta. Dice: Ora che posso finalmente mettermi alla prova
partiro?. Ed ecco che cosa scrive da Auschwitz: Dio mio, ho
compreso, ho capito che tu non puoi aiutarmi, ma che noi dobbiamo aiutarti.
Possiamo far si che qualcosa di divino sia ancora qui presente. La tua presenza
in questo campo, ne siamo responsabili! Questa presenza, una donna in
un campo: attraverso lei si realizza la presenza di Dio. La chiamata ci è stata
rivolta: incarnare su questa terra il divino. Non ci sono altre possibilità. Se
vogliamo la pace su questa terra, bisogna essere pace. Se non vogliamo morire
di sete su questa terra, dobbiamo essere fonte. Non abbiamo scelta. Ecco che
questo silenzio di Dio evidentemente assume un’altra colorazione. Questo
silenzio mi pone davanti alla mia responsabilità”
Fatti Mail
può essere lettura, può essere consapevolezza, può essere scoperta, può essere
chiamata, può essere gesto, può essere scelta
Qualunque
sia il modo
Chiunque sia
a interpretarlo
Comunque
venga vissuta
Se
aggiungerà anche un solo frammento di solidarietà in questo qui ed ora
Avrà dato al
futuro che sogniamo … il suo “Presente”
Questo
“presente”, questi “presente”
Sono gli
auguri - i doni - che Fatti Mail lascia ad ogni suo “nodo”
Ad ogni
amica ed amico … affinché Buone Feste possa non essere la somma di due
parole … ma la moltiplicazione di “buone” volontà !!
“Le
ragioni della festa stanno nella necessità di affermare il carattere
fondamentalmente gioioso della vita umana: al di là delle difficoltà e della
fatica l’uomo percepisce l’esistenza come un Bene. Solo chi ritrovi nella
propria prospettiva ideale le ragioni della vita è in grado di celebrarne con
gioia la festa. Non sono i giorni festivi a rendere gioioso l’uomo, ma sono gli
uomini a rendere festosi i giorni. Le esperienze rinnovate di amicizia e di
solidarietà, di perdono reciproco e di amore generoso sono i tratti interiori
assolutamente necessari per un’autentica “festa”” (Carlo Molari)
AVVISATE LE
PERSONE DA VOI SEGNALATE - DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO –
CHE
POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FACCIA RIFERIMENTO A
“FATTI MAIL” … è importante aiutare due persone estranee che si parlino la prima volta a
superare il disagio iniziale dovuto spesso proprio alla mancanza di fiducia …
Considerate che l’espandersi di Fatti Mail se da una parte aumenta i lettori (e
le opportunità di risposte solidali) dall’altra estende anche al di fuori delle
spedizioni di Fatti Mail via e-mail la possibile lettura del bollettino.
Chiedete quindi a chi vi chiami o vi contatti come sia venuto a conoscenza
della vostra richiesta, regolandovi conseguentemente.
BUONA LETTURA :
1) FERNANDO CERCA LAVORO:
Salve
mi chiamo Ferdinando De Flora e sono nato a Napoli il 05/11/1982. Sono laureato
(laurea specialistica) in economia e commercio e sto effettuando il
"praticantato" presso uno studio commercialista a Roma. Aspiro
ad un impiego che mi dia maggiori certezze e speranze per il futuro. Per
eventuali contatti il mio cellulare è ...
Dott.Ferdinando De Flora
Il Cv di
Fernando è a disposizione di chi lo chieda
gaiaspettaespera@tiscali.it,
2) MARIA GRAZIA CERCA LAVORO
Salve sono
una ragazza di 26 anni, mi chiamo Mariagrazia e sono laureata alla
magistrale di Psicologia clinica.
Ho frequentato l’università di Roma La Sapienza, nello specifico la triennale
di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione e la magistrale di Psicologia
clinica, di salute e comunità, con il massimo dei voti.
Durante gli anni di studio ho avuto numerose esperienze lavorative: baby-
sitter, aiuto-compiti, cameriera, pasticciera, hostess, promoter, call center.
Ho concluso il mio percorso universitario ed anche l’anno di tirocinio
formativo,
cerco qualsiasi lavoro nel sociale che possa aiutarmi a mantenermi
economicamente e a crescere professionalmente, nonché dal punto di vista
personale.Ho avuto numerose esperienze di volontariato, con comunità
d’aiuto a
tossicodipendenti, con case famiglie e in parrocchia (caritas
diocesana).
In allegato presento il mio Curriculum professionale.
In attesa di una vostra risposta vi ringrazio e vi porgo i miei cordiali
saluti. (IL cv è A DISPOSIZIONE DI CHI LO CHIEDA)
Mariagrazia Tammone
gaiaspettaespera@tiscali.it,
3) NINA CERCA LAVORO
Cara Gaia
Sono Rita
Innanzitutto
Grazie veramente x Fatti Mail!
Vorrei fare una segnalazione: la signora Nina -
nazionalità rumena parla un italiano corretto, ha 43anni, n. cell. : .... - che
aiutava in casa mia figlia la deve lasciare, non potendo stare a tempo pieno
(ha un figlio grande che vive con lei). Preferirebbe un lungo orario. È una
persona fidatissima, brava sia con la casa che con i bambini. Ha anche
esperienza con anziani (ha lavorato con una signora affetta da Alzheimer).E'
una persona allegra e di grande compagnia. Si sposta con i mezzi e sarebbe facilitata
a trovare in zone raggiungibili con la metro o con il treno di Roma nord. Negli
ultimi anni ha lavorato in zona Monteverde.
Ti ringrazio se vorrai mettere questo annuncio sul tuo
sito.
Grazie ancora di tutto
Rita - ... eventualmente la e-mail di mia
figlia :...
gaiaspettaespera@tiscali.it,
.-
CONDIVIDO:
EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE
E/O CULTURALE.
A SEGUIRE
ALCUNE SEGNALAZIONI DI EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE E/O
CULTURALE. … la vita letta sempre più solidalmente … per imparare a crescere
insieme
BUONA LETTURA:
CASA ACCOGLIENZA
Cara Gaia,
vorrei condividere con Fatti Mail l'esistenza di una
casa accoglienza che è sul territorio romano da circa un anno: il suo nome è
casa accoglienza "Nicoletta Seganti De Fiore" ed è annessa alla
Parrocchia di san Tommaso Moro a 300 metri dal Policlinico Umberto I.
Con l'aiuto di alcuni benefattori e di chi si è messo
a disposizione con il suo tempo e con il cuore, un anno fa è nata la
"casa" che ha ospitato circa 30 famiglie con bambini ospedalizzati
sopratutto al Policlinico Umberto I di Roma GRATUTAMENTE!
La "casa" è composta da 4 stanze per un
totale di 9 posti letto (due stanze da 3 posti, una da 2 posto, una da un
posto), due bagni (rispettivamente per le donne e per gli uomini) e di un
angolo cucina necessario per garantire la prima colazione.
In allegato troverai tutte le informazioni dettagliate
su questa grande opportunità che potrebbe essere messa a conoscenza anche
in alcune città del mezzogiorno per quelle famiglie, meno abbienti, che devono
venire a Roma poiché la sofferenza li tocca da vicino, tocca i loro figli.
Il Parroco, che ha voluto dare un segno sul territorio
della carità cristiana, è mons. Andrea Celli, mentre a gestire la
"casa" siamo un gruppo di mamme che assicurano l'accoglienza, il
decoro degli ambienti, supporto morale e quant'altro necessario al momento.
Anche sulla rete puoi trovare qualche informazione in
merito: metto a disposizione il mio cell per ulteriori chiarimenti o
approfondimenti.
REGALI &SOLIDARIETA’ X
UNHCR
I regali dell’UNHCR sono oggetti sostenibili, attenti all’impatto
ambientale, alla valorizzazione del lavoro e alla dignità delle persone. I
regali UNHCR non sono solo oggetti d’uso comune, non sono solo un regalo. Sono
un’ulteriore opportunità per sostenere i programmi UNHCR.
Con una donazione fai un regalo a chi lo riceve, aiuti chi lo produce e
sostieni i rifugiati nel mondo!
REGALI &SOLIDARIETA’
Carissima/o,
dopo il
successo delle sciarpe dello scorso anno,
per il tuo
regalo di Natale ti proponiamo la nuova linea "new life": Stole
(27,00) e cappelli a tubo / scladacollo (17,00) tutti i capi sono misto
cachemire (+ 3,00 euro di spedizione)
Un idea
regalo per te e...un mattoncino per noi!
GRAZIEEEE
contiamo sulla tua ordinazione e sul tuo passaparola
Le sorelle
domenicane
Monastero
Domenicano
S. Maria della neve e S. Domenico
Pratovecchio – Arezzo
TAIZE’ A ROMA
Salve a tutti,
vi scrivo per parlarvi di un evento che dal 28
dicembre al 2 gennaio vedrà convergere a Roma circa trentamila giovani
da tutta l'Europa: l'Incontro Europeo organizzato dalla comunità ecumenica di
Taizé, una delle tappe del pellegrinaggio di fiducia sulla terra iniziato 35
anni fa dal suo fondatore, frere Roger. Sin dall'inizio i fratelli di Taizé
hanno voluto condividere con tutti gli uomini (in particolare i giovani che
sempre più numerosi sono accorsi in questo piccolo villaggio nel sud della
Francia), la loro passione per la riconciliazione, al di là delle frontiere tra
nazioni e delle divisioni confessionali.
Vi accludo i link in cui potete sapere di più su Taizé
, sulla sua straordinaria storia e su questa iniziativa e il programma
delle varie giornate.
Sottolineo che Taizè non è un movimento o
un'organizzazione a cui appartenere, mavuole essere uno stimolo perché
ognuno possa nella propria vita essere portatore di fiducia, riconciliazione e
cambiamento, impegnandosi concretamente nella propria realtà locale.
Questi giovani che arriveranno il 28
mattina nella nostra città hanno bisogno di essere ospitati.
Non vi spaventate, a loro non serve molto, bastano
anche due metri quadri di pavimento!
Ognuno di loro infatti ha il proprio materassino e
sacco a pelo, hanno solo bisogno di una semplice colazione, poi al mattino
lasciano la casa per partecipare, tutto il giorno, al programma dell'incontro.
Noi come famiglia ospiteremo tre ragazzi e sappiamo
che gli organizzatori sono in grande difficoltà perchè ancora non hanno
trovato dove poter ospitare migliaia di giovani!
Vi rivolgo un appello: se potete, aprite
le porte della vostra casa a questi ragazzi, vi assicuro che anche voi
riceverete molto dall'incontro con loro! Se non avete possibilità, vi prego di
pensare a chi tra i vostri parenti, amici e conoscenti, potrebbe ospitare
qualcuno e coinvolgerli nella diffusione di questa richiesta.
Vi invito anche a partecipare a qualcuno degli eventi
in programma, le preghiere che si tengono all'ora di pranzo e la sera nelle
antiche chiese romane del centro sono momenti di grande raccoglimento e
bellezza, un sorso di acqua pura e un'oasi di ristoro per le nostre affaticate
anime metropolitane.
Il giorno di Capodanno anche chi non ha potuto
ospitare nessuno può dare la propria disponibilità per accogliere uno o più
ragazzi per il pranzo in casa propria.
Io, tanti anni fa!, partecipai nell'80 e nell'82 a due
incontri europei a Roma e poi a mia volta sono andata a Londra, Parigi,
Colonia, Praga e Madras in India: esperienze indimenticabili di incontro,
condivisione, preghiera e di costruzione di ponti di fiducia tra gli esseri
umani e tra i popoli, e conservo un ricordo affettuoso e grato delle persone
che ci hanno ospitato.
Quest'anno il tema dell'incontro sarà incentrato sulla vita
interiore e sulla solidarietà nella famiglia umana: credo che ne abbiamo davvero
bisogno e ognuno di noi può dare un contributo a proprio modo, chi ospitando,
chi sensibilizzando altri ad accogliere questi giovani.
Grazie per la disponibilità e ...coraggio,
rimettiamoci in cammino anche noi insieme a loro!
Paola
Per contattare gli organizzatori:
Centro di preparazione per
l'incontro europeo di giovani
Taizé – Roma - Via Don
Orione, 8 - 00183 Roma
LABORATORIO PER BAMBINI
Sabato 22
Dicembre h 16-18.30
LABORATORIO
DI NATALE
Laboratorio
per bambini per vivere insieme l’attesa del Natale attraverso la fiaba e lavori
creativi.
presso la
sede dell’Associazione
Camilla Paris, 19 anni , ha frequentato la scuola
Rudolf Steiner “Il Giardino dei Cedri” dove ha potuto sviluppare le sue doti
artistiche. Anima laboratori artistici per bambini con l’intento di favorirne
la libertà creativa ed espressiva.
Per informazioni e prenotazioni:
Associazione “...il sole e l’altre stelle”
Via Sangemini 46 int. A2 00135 Roma Tel 3397419550
APERITIVO SOLIDALE
Carissime e
carissimi,
vi
ringraziamo di cuore per essere al fianco dei rifugiati, ogni giorno.
Abbiamo
pensato a un momento di incontro con tutti voi per conoscerci e condividere
pensieri sul nostro comune impegno a favore dei rifugiati.
Venerdi' 21
dicembre, saremo ospiti di Mondi Possibili, in Via Satrico dove potrete
incontrare Ribka Sibhatu, con le sue storie di donne rifugiate, i nostri
materiali informativi, e noi dell'UNHCR.
Potrete anche acquistare i vostri regali di Natale che sostengono le attivita'
di UNHCR scegliendo tra la maglietta, l'agenda e tante altre cose.
Siamo certi
che il nostro entusiasmo per questo incontro sia condiviso anche da voi, che
siete pienamente coinvolti nel dare protezione a 36 milioni di rifugiati e
sfollati nel mondo.
Vi aspettiamo
dunque venerdi 21 dicembre dalle 18.30 fino a sera da Mondi Possibili in via
Satrico 55 a Roma, MM1 Re di Roma.
Di seguito
trovate il link con indicazioni piu' dettagliate su come raggiungerci:
Sara' una bella occasione per incontrarci e conoscerci!
UNHCR in Italia
UNHCR - The UN Refugee Agency
Via A.
Caroncini, 19
00197 Rome -
Italy
fax:
+300680212325
angeli@unhcr.org
GIORNATA
DELLA MEMORIA SCUOLA
CON PIACERE INOLTRO QUANTO MI MANDA ANTONELLA MONTESI, PER I PRESIDI O GLI
INSEGNANTI PREPOSTI A QUESTE ATTIVITà DELLE VOSTRE SCUOLE O DEI VOSTRI FIGLI E
NIPOTI.
BUONA GIORNATA, CRISTINA
Gent.me/i,
il 24 gennaio 2013, in prossimità della Giornata della
Memoria del 27 gennaio, uscirà nei cinema “in Darkness” diretto da Agnieszka
Holland, tratto dal libro “In the Sewers of Lvov” di Robert Marshall.
“in Darkness” racconta la storia vera di Leopold
Socha, operaio del sistema fognario di Lvov, nella Polonia occupata dai
Nazisti.
Dopo essersi imbattuto in un gruppo di ebrei che si è
nascosto nelle fogne della città, Socha accetta di proteggerli per denaro.
Quello che inizia come un mero accordo economico,
prende però una piega inaspettata. Socha è un brav'uomo di famiglia, ma anche
un piccolo truffatore, forse solo un uomo comune che vive tempi terribili. Nel
corso della narrazione, cresce come essere umano, attraverso un percorso
interiore e fisico emozionante. La Storia lo spinge a scelte decisive e ad
azioni straordinarie, che mettono a rischio la sua vita e quella della sua
famiglia, fino alla salvezza di alcuni uomini, donne, bambini dopo quattordici mesi
vissuti in un continuo stato di allerta nel sottosuolo.
Il mio compito è quello di proporre la visione del
film alle scuole superiori di tutta Italia, per non dimenticare e spero, nei
modi che vi saranno possibili, di poter contare sulla vostra preziosa
collaborazione.
Sarà possibile organizzare delle matinées nei cinema
usufruendo di un biglietto a prezzo ridotto per gli studenti, con ingresso
gratuito per i docenti accompagnatori e i ragazzi diversamente abili.
Per le prenotazioni è disponibile il Numero Verde 800 03 84 61 .
Il sito ufficiale, con trailer, foto, pressbook, è
disponibile al link
www.indarkness.it
.
Attivando il seguente link potrete inoltre leggere
un'emozionante intervista a Krystyna Chiger, unica persona ancora viva (ha 76
anni) dei sopravvissuti che emersero dalle viscere di Lvov nel 1944
www.metronews.it/master.php?pagina=notizia.php&id_notizia=689
Ringraziandovi per l'attenzione e rimanendo a
disposizione, vi porgo i miei più cordiali saluti e auguri sinceri per le
prossime festività.
Antonella Montesi
Comunicazione, promozione e ricerca cinematografiche
Progetti Cinema/Scuole
349/77.67.796
Profilo
OLIO SOLIDALE
Altrevie in collaborazione con Cara
Garbatella e ULAIA ArteSud
In
occasione delle prossime festività, promuove l’iniziativa di solidarietà:
UN REGALO BUONO CHE FA BENE
OLIO EXTRA-VERGINE DI OLIVA DOP DELLA SABINA A PER
BORSE DI STUDIO DA DESTINARE A RAGAZZI PALESTINESI DEI CAMPI PROFUGHI
IN LIBANO.
|
L’olio è
prodotto dall’Azienda Agricola CAMPISANO di Palombara Sabina
(www.vittoriocampisano.it) e posto in vendita in confezioni regalo:
2
bottiglie da lt. 1 a 20 €
Lattina da
lt. 3 a 25 €
Lattina da
lt. 5 a 40 €
Le
prenotazioni si raccolgono agli indirizzi email:
|
|
CONSAPEVOLEZZA&SOLIDARIETA’
Una cittadinanza consapevole è una cittadinanza più solidale.
SABATO 22 DICEMBRE, FLASH MOB ALL’ARA
PACIS E AUGURI CON PRAXIS E CASA AL PLURALE
Se una mattina di inverno un cittadino… decide di svicolare dagli impegni
natalizi, dalle spese e dai richiami folli delle vetrine.
E sceglie di trascorrere un momento di vera festa, in allegria. Con tanti
amici, musica, colori, palloncini e il bel cielo di Roma. Senza dimenticare
però l’impegno e la condivisione.
Se l'idea ti piace, l’appuntamento è per
sabato 22 dicembre alle 11.30 all’Ara Pacis.
Sarà un momento di svago e un’occasione per chiedere insieme a gran voce
all’amministrazione capitolina, con Praxis e l’associazione Casa al Plurale, di non spendere gli 800mila euro destinati al restyling del muretto
dell’Ara Pacis. E dedicarli invece alle 54 case famiglia
della città che accolgono persone con disabilità gravi
Saremo in tanti, dal mondo delle associazioni, società civile, media. Come
i bravissimi fotografi di Shoot 4 Change
Così, tra un torroncino e una considerazione seria sul domani, ci
scambieremo gli auguri per le prossime feste.
Convinti che per una volta il regalo più bello ce lo stiamo preparando noi stessi: con slancio e responsabilità. Per costruire una città più giusta,
accogliente e quindi – finalmente - davvero più bella.
Ti aspetto!
FIRMA L’APPELLO 1
fIRMA L’APPELLO PER IL RICONOSCIMENTO
DELLA FIGURA PROFESSIONALE
DEL MEDIATORE INTERCULTURALE
Chi è il Mediatore Interculturale?
Si preferisce qualificare la figura del Mediatore con l’aggettivo
“interculturale” anziché “culturale” per sottolineare come il Mediatore
rappresenti non solo un ponte tra due o più culture,
quella dei migranti e quella del Paese ospitante, ma sia anche un agente di sviluppo impegnato a spingere in avanti la
società odierna attraverso la costruzione di un rapporto di inter-azione tra i
diversi attori.
L’inter-azione evidenzia come il processo di integrazione degli stranieri
possa avvenire senza imporre necessariamente l’omologazione ai modelli del
Paese di accoglienza e la perdita delle proprie radici.
Cosa fa il Mediatore Interculturale?
Il Mediatore Interculturale svolge funzioni di orientamento,
d’informazione, di accoglienza, di traduzione, d’interpretariato, di mediazione
linguistico-culturale e di sensibilizzazione in favore degli stranieri;
rappresenta una figura strategica per garantire nel quadro delle politiche
migratorie la salvaguardia delle pari opportunità e l’accesso ai servizi di
cittadinanza.
Perché firmare?
Per sollecitare l’iter legislativo presso il
Parlamento italiano per far sì che, quella che ad oggi è soltanto una proposta,
diventi il prima possibile una legge, al fine di attribuire al Mediatore
Interculturale una precisa collocazione nel CCNL (Contratto Collettivo
Nazionale Lavoro) e riconoscere a tale figura professionale parametri uniformi
nazionali di formazione, impiego e retribuzione.
FIRMA L’APPELLO 2
Ciao gaia,
Sono mezzo milione in Italia i bambini e i ragazzi per
i quali l’identità personale non può corrispondere con quella giuridica: non
sono cittadini italiani i nati e cresciuti in Italia da genitori di origine
straniera.Anche se per lingua, cultura, abitudini, sono italiani, possono diventarlo
a tutti gli effetti solamente a 18 anni, e fino a quel giorno devono vivere in
Italia con il permesso di soggiorno, diversamente da quanto accade in altri
paesi dove è lo ius solis a contare, come negli USA, in Canada e in altri paesi
europei.
Mi chiamo Amir e sono un rapper che più volte nelle
sue canzoni ha dato voce ai ragazzi di seconda generazione.
Nonostante io abbia la cittadinanza da sempre (mia madre è italiana), molte
volte sono stato considerato uno straniero per via delle mie origini egiziane.
Il problema oltre ad essere legislativo è culturale, dovrebbe cambiare la
percezione di come è fatto un Italiano nel 2012: non è necessariamente
"bianco" ma può essere di carnagione scura, avere occhi a mandorla,
avere capelli afro...
È evidente che c’è un gap tra lo status giuridico e l’identità personale:
un’intera generazione cresce e rischia di restare straniera nel paese che sente
proprio, in cui è nata, si è formata, e nel quale intende restare per sempre...
Grazie, la tua firma farà la differenza,
Amir via Change.org
Ricevo da
un’amica di Fatti Mail e volentieri CONDIVIDO
-Un
autistico non spara!
“Strage USA: il killer era affetto da
autismo 20 bimbi morti”
“USA, un massacro nella scuola elementare. Il killer
soffriva di autismo”
“Il mondo piange i bambini di
Newtown. Kiler ex alunno autistico”Titoli di giornali del
15/12/2012
- Adam Lanza non poteva essere un autistico.
Ancora una volta si cita in maniera inadeguata una patologia che è tra le più
diffuse forme di disabilità.
GIANLUCA
NICOLETTI
Il giovane killer di Newtown era
autistico? E' un' approssimazione che non può e non deve passare, anche perché
per molti potrebbe essere intesa come una spiegazione del perché un ragazzo
abbia massacrato 27 persone, tra bambini e insegnanti, compreso se stesso. Mi
dispiace sembrare saccente, ma questa cosa mi brucia personalmente perché da
quattordici anni ho a che fare quotidianamente con un figlio autistico, e
spesso mi trovo a dovere dare voce anche agli
altri genitori come me. Vorrei chiedere a tutti i colleghi che hanno
scritto o sottoscritto questi titoli, probabilmente fidandosi di quello che
avevano letto in un’agenzia di stampa, ma voi avete una minima idea di chi sia
un autistico?
L’ autistico è’ una persona incapace di
autonomia, che non saprebbe uscire di casa per andare a scuola se non
accompagnato, che difficilmente riuscirebbe a usare razionalmente un’ arma da
fuoco in maniera così reiterata, ma soprattutto è una persona che si tura le
orecchie atterrito se solo sente battere le mani o entra in una stanza con la
musica ad alto volume. Certo che è facile associare al termine “autistico”
quello di “asociale” e quindi condividere conclusioni assolutamente infondate,
l’ autismo evidentemente è una patologia di cui la categoria a cui appartengo
ha una profonda ignoranza, eppure è la prima causa d’ handicap, ci sono più autistici in giro di
ciechi, sordi e down messi assieme (non lo dico io lo dice il Censis).
In Italia sono come minimo 360.000 le famiglie che devono gestire un problema
del genere, e vi assicuro nella più totale solitudine e mancanza di adeguate
strutture. Quando il ragazzo autistico cresce fino alla stessa età di Adam
Lanza, non ha scuole da frequentare, non ha parti di città in cui è possibile
per lui passeggiare senza rischio, non ha soprattutto conflitti con sua madre,
anzi la madre nella maggior parte dei casi è l’ unica persona che ancora si
occupa di lui, almeno finche avrà fiato di farlo. Poche settimane fa , in
questo stesso blog, feci mia la protesta di altri genitori di autistici che
erano rimasti molto perplessi leggendo i titoli di molti giornali che
definivano “autistica” la giovane che tutti conoscono come Ruby Rubacuori. Quel mio pezzo fu
il fortunato pretesto per cui la psicologa che aveva effettuato la perizia
sulla ragazza potesse rettificare e spiegare come una semplificazione
giornalistica avesse creato l’ equivoco.
Non vorrei che tanti genitori come me da
oggi, oltre il peso dell’ indifferenza delle istituzioni, dell’ emarginazione
in strutture scolastiche non adeguate e della poca preparazione della nostra
classe medica a fronte di un problema in crescita (nasce un autistico ogni
cento bambini), dovesse pure sobbarcarsi il sospetto che il proprio ragazzo
possa tirar fuori un’ arma e fare una strage. Leggo con sollievo su Corriere della
Sera che almeno uno psichiatra autorevole come il professor Vittorino Andreoli
dice “Probabilmente il killer non era affatto matto (e fino a oggi non sono
stati riferiti segni di patologia mentale)” . Non mi permetto di suggerire a nessuno
conclusioni e letture profonde di un episodio di cronaca già così trabordante
di lancinante, quanto surreale, crudeltà. A me però, che con tanti autistici
autentici ho rapporti costanti, verrebbe piuttosto da chiedermi come mai una
brava madre avesse bisogno di tenere in casa due pistole e un fucile d’
assalto?
SOLIDARIETA: OFFERTA & NEGATA
Stoffe, marmellate, omogeneizzati
Cambia il mondo con le microimprese
A Parigi Planet Finance presenta i
migliori progetti di imprenditori di paesi in via di sviluppo. Attali:
"Così combattiamo la povertà. Stiamo crescendo rapidamente. Ad oggi
abbiamo avviato 12 milioni di progetti"
Si commuove Ana Lucia Da Silva Franco
perché non avrebbe mai immaginato di salire su un aereo e di volare dalla sua
favela di Rio de Janeiro fino a Parigi. Ora, sul palco del grande auditorium
all’interno del Louvre, non riesce a parlare. Sta per ricevere un premio per il
suo lavoro. Vorrebbe raccontare la sua storia, quella di una giovane che,
grazie al microcredito, è riuscita ad avviare una piccola azienda che produce
tessuti tradizionali e oggi fa lavorare 10 donne brasiliane. Madri che ora
possono dare un futuro ai propri figli e parenti.
Uno strumento per
rinascere. E’ lei uno dei sei imprenditori appena
premiati nell’ambito dell’International microfinance awards di Planet Finance, l’Ong per il
microcredito nei paesi in via di sviluppo, all’interno del Museo del Louvre.
“Il microcredito - spiega Jacques Attali, presidente e fondatore diPlanet Finace, già primo presidente della Banca europea per la ricostruzione
e lo sviluppo ed ex consigliere del presidente François Mitterand - aiuta le
persone a progredire. E’ uno strumento per insegnare loro come avviare e
gestire un’impresa. In molti paesi le persone tornano all’artigianato e queste start up danno loro un futuro. E con il tempo possono diventare
qualche cosa di più”.
Tra disastri naturali, conflitti e crisi
colpite 51 milioni di persone in 16 paesi
Necessari 8,5 miliardi di dollari. Lo annuncia l'OCHA e il coordinatore per
gli aiuti d'emergenza delle Nazioni Unite Valerie Amos. Le emergenze riguardano
Afghanistan, Burkina Faso, Repubblica Centroafricana, Ciad, Repubblica
Democratica del Congo, Kenya, Mali, Mauritania, Niger, Territori Palestinesi
Occupati, Filippine, Somalia, Sud Sudan, Sudan, Yemen e Zimbabwe
Nell'anno che sta per cominciare 51 milioni di persone avranno bisogno di
aiuti umanitari urgenti, e sarà necessario reperire 8,5 miliardi di dollari per
far fronte alle necessità più immediate delle popolazioni di 16 paesi del mondo
colpite da catastrofi naturali, conflitti, crisi economica e sociale. E'
l'appello lanciato dal sottosegretario per gli affari umanitari (UNOCHA) e
coordinatore per gli aiuti d'emergenza delle Nazioni Unite Valerie Amos.
"I bisogni umanitari continuano a crescere, e ci sono milioni di persone
che soffrono per gli effetti di disastri e conflitti. La gente ha bisogno del
nostro aiuto e sostegno mentre lotta per ricostruire la propria
esistenza", ha affermato la Amos in occasione del lancio dell'iniziativa,
che riguarda Afghanistan, Burkina Faso, Repubblica Centroafricana, Ciad,
Repubblica Democratica del Congo, Kenya, Mali, Mauritania, Niger, Territori
Palestinesi Occupati, Filippine, Somalia, Sud Sudan, Sudan, Yemen e Zimbabwe (E
Stella)
Bambini, nel Sud d'Italia 417mila in povertà
assoluta
Tra 2010 e 2011 famiglie povere con
minori aumentate del 2%. Dispersione scolastica al 20%. In tutto il paese sono
720.000. E proprio nelle regioni più in difficoltà la spesa sociale è ai minimi
livelli
ROMA - L'Italia non è un
paese per bambini, soprattutto se nati nel Meridione. Le parole "povertà
assoluta", si associano con difficoltà alle condizioni di vita dei minori,
almeno nel nostro Paese. Eppure nel Sud sono 417.000 i ragazzini in condizioni
di indigenza, mentre 720.000 quelli nelle stesse condizioni in tutto il
territorio nazionale. A lanciare l'allarme è Save the Children che a pochi giorni
dalle feste di fine anno, ricorda la condizione di tanti bambini che vivono in
situazioni difficili nelle regioni meridionali. Per loro, spesa sociale e asili
nido sono ai livelli minimi nazionali e la dispersione scolastica supera il 20%.
Sono questi i dati che emergono dal nuovo rapporto Fare comunità educante: la sfida da vincere di crescere al Sud, realizzato in
collaborazione con la rete di associazioni e attive nel Mezzogiorno promossa da Save the children eFondazione
con il Sud. L'Italia, spiegano le associazioni,
"non è un Paese adatto per bambini e adolescenti, sono stati dimenticati
da tempo, non investe su di loro e sul loro futuro e non sono protetti come si
dovrebbe; la deriva più grave riguarda quelli che vivono al Sud".
La situazione peggiora. Più della metà degli under 18 in povertà assoluta
del paese sono nel Mezzogiorno: 417.000, quasi la metà del dato nazionale:
720.000. E la situazione peggiora di mese in
mese: in un anno, tra 2010 e 2011, le famiglie con minori povere sono aumentate
del 2%. E proprio qui la spesa sociale comunale che li dovrebbe sostenere è la
più bassa d'Italia, 61 euro in media nelle principali regioni
meridionali che scendono a 25 in Calabria, rispetto ai 282 dell'Emilia-Romagna
o ai 262 del Veneto. Povertà e disagio colpiscono in particolare chi è più
vulnerabile, come le mamme con meno di 20 anni, le 'madri bambine', che sono
soprattutto al sud (3,38% a Napoli rispetto allo 0,97% di Milano), dove il matrimonio precoce può essere visto come l'unica
possibilità di emancipazione dal proprio nucleo familiare d'origine. "I bambini e le bambine che nascono e crescono al Sud sono sempre più
ai margini, quasi invisibili ed esposti da subito al disagio è indispensabile
una inversione di rotta. Per questo abbiamo unito le nostre forze dando vita a Crescere al Sud, per ribaltare l'approccio in materia
di Welfare," spiega Claudio Tesauro, presidente di Save the Children Italia. "I servizi per l'infanzia e
l'adolescenza sono uno strumento imprescindibile soprattutto in tempi di crisi.
La spesa pubblica, soprattutto quella destinata ai minori, non è un costo ma
piuttosto un investimento fondamentale che 'paga' sia in termini di tutela di
diritti che in un'ottica di razionalizzazione e risparmio per il futuro". (V. Pini)
Bambine senza diritti sono le più discriminate
Amnesty International indice una maratona
mondiale di firme online Write
for rights. Sarà possibile firmare fino al 16 dicembre. Le
disparità tra maschi e femmine persistono in molti Paesi: nei paesi arabi, le
femmine sono il 60% del totale delle persone non scolarizzate, mentre nel
Sud-est asiatico la percentuale sale fino al 66%. Situazione drammatica anche
in Africa
Nel giorno del Nobel per la Pace all'Unione Europea si
celebra anche la Giornata Mondiale dei Diritti Umani. Amnesty International,
come ogni anno, indice una maratona mondiale di firme
online Write for rights. Sarà possibile
firmare fino al 16 dicembre. Secondo Amnesty, l'istituzione europea ha senza
dubbio offerto un grande contributo alla pace negli ultimi 50 anni, ma i
successi del passato sono sotto crescente minaccia. L'auspicio è che nel 2013
l'impegno per garantire dignità e giustizia alle categorie più deboli sia
ancora maggiore che in passato. "L'Europa corre il rischio di dimenticare
alcune lezioni apprese a duro prezzo dal suo passato, sull'importanza di non
mettere da parte i diritti umani e il primato della legge, che proteggono le
persone dalla persecuzione", dice Nicolas Beger, direttore dell'ufficio di
Amnesty International presso le istituzioni europee. E anche Tiziana Fattori, direttore nazionale di Plan Italia, punta il dito contro
la disuguaglianza di genere che, soprattutto nei paesi in via di sviluppo,
colpisce le bambine e blocca il loro percorso di inserimento a pieno titolo
nella società. Il fine è quello di ottenere uguali opportunità tra i sessi
partendo dal diritto all'istruzione apertamente negato per una bambina su tre
nel mondo. Plan ha lanciato la campagna Because I am a Girl che
punta a garantire una istruzione di qualità per 4 milioni di ragazzine, proprio
per ridefinire, strategicamente, il ruolo delle donne nella loro comunità. Il razzismo anti-Rom prima delle elezioni. Ma la
discriminazione entra anche, e in maniera più subdola, nei comportamenti del
nostro Paese. Secondo l'Associazione 21 luglio
in prossimità del periodo elettorale in Italia si instaura un clima culturale e
sociale di ostilità nei confronti di particolari categorie come i rom e i
sinti. E' quanto emerge dai dati dell'Osservatorio 21 luglio che ha monitorato
centinaia di episodi di informazione scorretta e della diffusione di slogan a
sfondo razzista e impregati di odio razziale proprio da parte di alcuni
rappresentanti istituzionali e dirigenti di partiti politici. "Si assiste
ad una puntuale amnesia istituzionale sui diritti che riguardano i rom e sinti,
che ritorna in coincidenza con l'appuntamento elettorale", è il commento
dell'Associazione 21 luglio. Nella Giornata Mondiale dei Diritti Umani sembra
necessaria, anche nel nostro Paese, una riflessione sul potenziale delle parole
nel promuovere un clima di odio e comportamenti potenzialmente pericolosi. (A.
Vaneruso)
Istantanee da un inferno L'eterna emergenza-carceri
A fotografare la vita in cella è l'associazione Antigone con il suo IX rapporto sulle condizioni di detenzione in Italia. Due numeri
per capire: su 46.795 posti disponibili, oggi sono a disposizione di 66.685
detenuti. In arrivo 400 sentenze della Corte europea contro il
sovraffollamento. Scarse attività di recupero, carenza di personale
A Taranto 4 detenuti si affollano in 9 metri quadrati.
A Latina si sta rinchiusi anche 20 ore al giorno. A Catania d'inverno i
termosifoni restano spenti. A fotografare la vita dietro le sbarre è l'associazione Antigone col suo IX rapporto sulle condizioni di detenzione in
Italia. Due numeri per capire: su 46.795 posti disponibili, oggi in cella ci
sono ben 66.685 detenuti. E scatta l'allarme: in arrivo 400 sentenze della
Corte europea contro il sovraffollamento. I numeri del
continuo allarme. Il rapporto di Antigone denuncia i
mali, vecchi e nuovi, che affliggono il pianeta carcere: "La dichiarazione
dello stato di emergenza per il sovraffollamento risale al 13 gennaio 2010 e il
numero dei detenuti allora era di 64.791. Al 31ottobre scorso, la presenza è di
66.685 detenuti, 1.894 in più. Ma come - si chiede il rapporto - i detenuti non
dovevano diminuire?" Così l'Italia resta il Paese con le carceri più
sovraffollate nell'Unione Europea. Il nostro tasso di affollamento è oggi
infatti del 142,5% (oltre 140 detenuti ogni 100 posti). La media europea è del
99,6%. I 66.685 detenuti nelle nostre carceri sono per lo più uomini. Le donne
rappresentano solo il 4,2%. Gli stranieri (23.789) sono il 35,6%. Le
nazionalità più rappresentate? Marocchina (19,4%), Romena (15,3%), Tunisina
(12,7%), Albanese (11,9%) e Nigeriana (4,4%).
I reati più diffusi sono contro il patrimonio,
seguiti dalle violazioni al Testo Unico sugli stupefacenti e da quelli contro
la persona. Tra chi, al 30 giugno 2012, aveva una condanna definitiva, il 26,5%
ha un residuo pena inferiore all'anno. Non solo. Il 40,1% non sconta una
condanna definitiva, ma è in carcere in custodia cautelare. E ancora: all'inizio dell'anno i detenuti sottoposti
al 41 bis erano 678. Tra questi 246 appartenevano alla Camorra, 206 a Cosa
Nostra, 106 alla 'Ndrangheta, 31 ad altre Mafie, 19 alla Sacra Corona Unita, 6
alla Mafia "Stidda" e 2 alle Brigate Rosse. Poca scuola e scarso personale. Meno
di un quarto dei detenuti presenti in carcere alla fine del 2010 era impegnato
in attività scolastiche. Al 30 settembre 2012 la carenza degli educatori è del
27,2%, quella degli assistenti sociali addirittura del 35,1%, mentre la carenza
del personale di polizia penitenziaria è "solo" dell'8,9%.
RETI AMICHE:
Segnalo a tutti gli amici di Fatti Mail le reti amiche con cui
spesso condividiamo sfide solidali:
- la rete di Raffaele
Magrone
- Scambiotutto di Saverio Ambrogetti
Lo
spirito di gratuità che muove Fatti Mail implica che chiunque
abbia ricevuto (o riceva) ospitalità circa un proprio comunicato lo faccia in
spirito di condivisione dell'idealità solidale accettando di essere parte
di uno spazio in cui la comunicazione sia tanto un dire quanto un ascoltare. La solidarietà ha infatti
necessariamente due direzioni quella del chiedere e quella dell'offrire. Se non
sono entrambe vissute ed accolte non potrà esserci spazio di solidarietà.
Nei fatti -
E NELLE MAIL! - questo significa accettare:
- che il proprio indirizzo e-mail entri nella mailing
list di Fatti Mail (che non ne farà uso alcuno al di fuori della spedizione
on-line delle news letter 2/3 volte al mese)
- ed essere disponibili a leggere i bollettini che si
riceveranno con la stessa solidarietà che si è sperato altri abbiano messo in
gioco leggendo il proprio annuncio
BUONE FESTE
BUON
2013!
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