23 aprile 2012
Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail
… lasciamoci pro-vocare ….
Cosa è importante?
“Far buon uso delle crisi. Non siamo così meschini, e perciò
diciamo far buon uso delle crisi, delle catastrofi, dei drammi, dei vari
naufragi. Nel corso della vita ho raggiunto la certezza che le catastrofi
servano ed evitarci il peggio. E il peggio: come potrei spiegare cos’è il
peggio? Il peggio è proprio aver trascorso la vita senza naufragi, essere
rimasti sempre e solo alla superficie delle cose, aver danzato al ballo delle
ombre, aver sguazzato nella palude dei “si dice”, delle apparenze, non essere mai
sato scaraventato in un’altra dimensione. Le crisi, nella società in cui
viviamo, sono davvero ciò che ancora si è trovato di meglio, in mancanza di un
maestro, quando non ce n’è a portata di mano, per entrare nell’altra
dimensione. Nella nostra società tutta l’ambizione, tutta la concentrazione è
rivolta a sviare la nostra attenzione da tutto ciò che è importante. Un sistema
di fili spinati per non avere accesso alla nostra profondità”
(Christine Singer)
La realtà in cui stiamo quotidianamente vivendo – o sopravvivendo?
- obbliga a considerare
parte delle scelte compiute -
individualmente e collettivamente - non corrette: altrimenti non sarebbe crisi la parola più usata x descrivere il
tempo attuale.
Ma se tutto stesse veramente concorrendo a sviare
l’attenzione da ciò che veramente è importante un buon uso di una rete solidale
– oltre che delle crisi - potrebbe
aiutarci a ritrovare proprio i dove, i quando, i chi o i cosa siano “importanti”.
E’ più importante imparare a riempire tutti gli spazi o imparare a
crearne di vuoti ?
E’ più importante considerare il tempo come una dimensione su cui
esercitare potere assoluto in modo da piegare ogni minuto alla nostra
programmazione temendo solo l’imprevisto o imparare a leggere ogni
imprevisto come una porta sull’invisibile, sul bene nascosto, sull’altro che
cerca, sulla vita che chiama, sorprende ed insegna ?
E’ più importante e vincente imparare a capire al volo cosa gli
altri abbiano da offrirci o imparare a scoprire cosa noi abbiamo da offrire a chi sia compagno di strada o si faccia prossimo ?
E’ più importante valutare sapendo dare ad ogni cosa il suo prezzo
o saper riconoscere, al di là dei prezzi, quale bisogno (vero o indotto)
ogni cosa sottenda ?
Cosa è importante … x vivere questa nostra unica vita pienamente,
felici, in armonia con l’ambiente e solidali con chi ci viva accanto ?
Cosa è importante … x ritrovare tutti uno sguardo giusto,
impegnato, libero, dignitoso, uno sguardo che sappia cercare e vedere l’oltre e
l’altro?
Cosa è importante … per ritrovare il gusto di sentirci
protagonisti e non spettatori dei nostri giorni ?
… ancora provocazioni, ancora Christine Singer …
“Sarebbe un errore credere che la crisi sia qualcosa di normale. Un
amico antropologo mi ha riferito queste parole di un africano che gli diceva:
“Ma signore, noi non abbiamo crisi, abbiamo le iniziazioni” E le iniziazioni
sono la ritualizzazione di questi passaggi, cioè la possibilità per l’uomo di
passare da uno stato di individuo naturale, primitivo, a quell’universo
ampliato, in cui si rivela l’altra faccia delle cose. Capita che tutte queste
iniziazioni, nella loro diversità ed inventività, abbiano tutte lo stesso
scopo: mettere l’iniziato in contatto con la morte: muori e diventa. Che si tratti
dei riti degli aborigeni australiani o delle prove a cui vengono sottoposti i
giovani indiani, non c’è tutta via un rito – e se ne potrebbero ricordare
miriadi – che sia così crudele come la
mancanza di rito. E la vita non ha altra scelta che farci precipitare in
seguito in una iniziazione, questa volta selvaggia, che si svolge non più
nell’ambito di coloro che ci vogliono bene o che ci guidino: sciamani, preti, iniziati, comunità,
ma nella solitudine di un destino. Certe catastrofi si verificano solo per
evitarci il peggio! Può veramente sembrare molto cinico parlare così. Ho
sperimentato quel periodo in cui, quando si sentono parole simili e si è
sprofondati nella disperazione più profonda, tali affermazioni sembrano di un
cinismo insopportabile. E tuttavia, quando si è incominciato a capire che la
vita è un pellegrinaggio, quando ad una tappa di questo pellegrinaggio, si
guarda indietro, ci si accorge veramente che le donne e gli uomini che ci hanno
fatto più soffrire su questa terra sono i nostri veri maestri e che le
sofferenze, le disperazioni, le malattie, i lutti, le crisi sono stati veramente le nostre sorelle
e i nostri fratelli lungo la strada. So bene che questo può assumere una
colorazione insopportabile quando ci si trova in una fase di disperazione; ma è
incredibilmente bello fermarsi nel corso del cammino, guardare indietro e dirsi: “E’
vero, e così!”
… non c’è
tuttavia un rito che sia così crudele come la mancanza di rito … noi, fortunatamente, un piccolo rito lo abbiamo:
leggere Fatti Mail
AVVISATE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE -
DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO -CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FA
RIFERIMENTO A “FATTI MAIL” … è importante aiutare due persone
estranee che si parlano a superare il disagio iniziale dovuto spesso proprio
alla mancanza di fiducia … Considerate che l’espandersi di Fatti Mail se da una
parte aumenta i lettori (e le opportunità di risposte solidali) dall’altra estende
anche al di fuori delle spedizioni di Fatti Mail via e-mail la possibile
lettura del bollettino. Chiedete quindi a chi vi chiami o vi contatti come
sia venuto a conoscenza della vostra richiesta, regolandovi
conseguentemente.
BUONA
LETTURA :
1) CERCO
MEDICO
Carissima
Gaia,
SONO – non
senza preoccupazione - alla ricerca di
un medico per mia nipote Maria Alberta. Da dicembre è stata aggredita da
ipertiroidite autoimmune, patologia che si è sovrapposta alle altre
(particolarmente alla mcs), causate da due incidenti automobilistici (uno
da tamponamento), patologie che stanno provando eccessivamente questa piccola
famiglia abbandonata. Dopo dieci anni non sono riusciti a trovare nemmeno un
medico che si prenda a cuore la salute di questa ragazza piena di vita. Ancora
durante la presente settimana, dopo particolari visite mediche costosissime per questa fase peggiorativa, Maria Alberta si
trova disperatamente senza un medico che la segua con attenzione e continuità.
Sarebbe
estremamente necessario un medico che faccia da punto di riferimento e che li
aiuti a trovare una “rotta” pur essendo non facile.
Come
ti scrissi, dallo scorso dicembre lo scatenarsi dell'ipertiroidite autoimmune
ha peggiorato la situazione già complessa della salute fisica di Maria Alberta,
che da allora trascorre le notti camminando su e giù senza poter dormire perché
non riesce a respirare per mancanza di fiato, irritabilità e smagrimento
enorme. Questi evidenti sintomi classici di detta patologia sono aggravati
dalla “multiple chemical sensitive (mcs)”, che pochissimi medici conoscono (!),
e quasi nessuno sa come curare nelle sue diverse manifestazioni.
Con
enorme sforzo e due seguenti giorni di prostrazione fisica, mia sorella Lucia
con mio cognato e Maria Alberta sono andati a Milano da due endocrinologi, i
quali, non sapendo tener conto delle altre difficoltà della ragazza, li hanno
lasciati senza un nulla di fatto, ad eccezione della prescrizione di quel
farmaco, il Tapazole (notizie anche su web), che fa star peggio Maria Alberta.
Qui
in Roma, il dott. Genovesi, specialista dell’mcs, ha indicato l’analisi di 9
codici genetici di Maria Alberta, che dovrei ottenere dal Sant’Andrea, quando
ricevessi e consegnassi il suo prelievo ematico da Arona.
Roma
è lontana da Arona, e Maria Alberta non può viaggiare, se non per percorsi non
eccessivi.
La
drammaticità del caso dipende dal fatto che Maria Alberta non è stata seguita
sistematicamente da nessuno specialista lungo lo scorso
decennio.
Cosa comporta quell’ipomobilità del diaframma?
.....
Ecco
quello che posso dirti di Maria Alberta e ciò che si dovrebbe far conoscere a
qualche bravo professionista che voglia prendersi a cuore di rendere meno
disperata la situazione di lei e della sua provatissima famiglia.
Da
parte della famiglia di Maria Alberta un cordiale ringraziamento
sorella
Giulia gaiaspettaespera@tiscali.it,
2) CERCA
SOSTEGNO FAMILIARE:
Ciao
Gaia ho da chiederti se pensi di poter usare fatti mail o altri canali a te
consueti per una situazione che sta seguendo l’assistente sociale con cui
collaboravo alla ASL, che, come altre volte in passato, tenta soluzioni
alternative o in aggiunta alle poche che ormai consentono le scarse risorse dei
Servizi Pubblici.
Si tratta di un bimbo
di 4 anni, la cui mamma si è suicidata, e che è rimasta con il papà (anziano)
ed una sorella di 15 anni.
La
mia amica Assistente Sociale pensava di supportare la monogenitorialità del
padre affiancando al nucleo una valida figura di supporto che provvedesse alla
piccola (accompagnarla e riprenderla da scuola, stare con lei nelle ore diurne,
in cui il padre è impegnato per il lavoro, stabilendo una relazione
rassicurante) con un incarico di volontariato e/o con una disponibilità a svolgere
anche un ruolo formale di affido, ma limitato alle ore diurne, e di
semplice supporto ed integrazione alle relazioni familiari.
Vedi
tu … so che l’Ass. Soc. sta un po’ facendo girare la voce a tutto campo …
Baci,
e di nuovo TANTI AUGURI A TUTTI!!
Rosalba
Ass. Soc. ( Anna D’Arcangelo): gaiaspettaespera@tiscali.it,
3)
CERCO
ASSISTENTE DOMICILIARE:
Gara Gaia,
In questi ultimi giorni sono stata coinvolta fisicamente e
psicologicamente da evento/situazione familiare grave (malattia
precipitata, morte il 1 aprile, della mia consuocera)
Mio genero ha un fratello con
distrofia muscolare progressiva, per cui da oltre cinque anni è
definitivamente in sedia a rotelle;
anni, quasi 50, professione medico.
Da quando nel 1987 morì il padre … il dramma si abbatté
ancor più nel dramma. La
mamma si è chiusa caparbiamente, insieme
con il figlio malato, nel dolore (cupo) nel rifiuto sempre di risolvere
le problematiche pratiche del quotidiano: si è logorata fisicamente per
assistere il figlio non accettando che estranei "girassero per la loro casa" .
Ci si potrebbe scrivere un tristissimo romanzo su quanto queste due
persone si siano "incartati" da soli vivendo male.
Ora si è nuovamente davanti al fatto compiuto: si deve trovare prestissimo una soluzione stabile per
fare fronte al quotidiano.
Ho proposto tante soluzioni, ma non è facile. La cosa più ovvia e
giusta: una persona fissa che sostituisca la figura madre/casalinga
(la spesa, cucinare, pulizie, che comunque di notte sia una presenza
indispensabile in casa), e in più persona/autista che si dedichi
soltanto a lui: dal lunedì al venerdì: dalle 10 circa, pulizia
personale e vestizione (i movimenti si limitano dal tronco
ma comunque serve sempre un aiuto: non riesce, per
esempio ad abbottonarsi camicia, giacca), quindi lo accompagni con macchina
allo studio medico (da Mostacciano, dove abita, a Monteverde Nuovo dov'è lo
studio medico: professionalmente è medico molto valido!)
orario studio dalle 15 alle 20 max . Attualmente ha uno
studente, che però non può assicurare sempre la sua presenza.
Concludendo, per ora occorre subito una signora
fissa all'incirca 50enne (non importa la nazionalità) ma
che comunque, pur dovendo badare soltanto alla casa, abbia
la patente per sostituire l'autista in caso di
sua indisponibilità. Superfluo precisare che sia persona libera da
altri vincoli personali, dotata di profondo spirito umano che possa ricreare
in piccola parte un ambiente e calore familiare quotidiano.
Altra soluzione potrebbe essere uomo (che parli italiano) anch'egli libero
da legami familiari e sempre di mezza età, con patente, fisso che
sappia cucinare, far la spesa; a giorni alterni, poi, andrebbe una donna
a ore che già va per pulizie, stiraggio, etc.
Perdona la lungaggine ma mi è sembrato giusto sviscerare
prima tutti gli aspetti del problema perché si possa elaborare un
annuncio abbastanza sintetico ma
esaustivo per far capire il problema. Leggo sempre i vs. annunci
Mi rimetto alla vs. esperienza e alla vs. dedizione.
Grazie Veramente di cuore Pace e Bene a tutti e tante benedizioni.
un abbraccio,
Mariaconcetta e Francesca
gaiaspettaespera@tiscali.it,
4)
CERCO COINQUILINE E LAVORO:
Ciao Gaia,
Come stai?
ti scrivo perché ho bisogno del tuo aiuto.
Da quest'anno mi sono iscritta alla specialistica di Informazione Editoria
e Giornalismo, le lezioni mi impegnano molto tempo, ma devo trovare un lavoretto. Ho 26 anni e sono una ragazza
seria, amo il contatto umano ed interagire con gli altri, soprattutto i
più piccoli. Ho bisogno di trovare un lavoretto per guadagnare due soldini e
fare esperienza, mettermi alla prova e rendermi utile. Posso fare qualunque
cosa: baby sitter, animatrice, aiuto
compiti o nel campo dell'editoria, scrivere piccoli articoli per un giornale o
una redazione.
In più nel mio appartamento si sono
liberate due stanze, zona Re di Roma, libere dal primo Maggio. Due belle
stanze ampie in zona collegata, cerco due studenti/ studentesse brava gente!
E' importante perchè ora sono sola e chi viene deve condividere con me la
casa.
Ti ringrazio infinitamente anche solo per il tempo che mi dedichi nel
leggere queste righe.
Un bacione e GRAZIE
Elisa
gaiaspettaespera@tiscali.it,
5) TIBERIO
CERCA LAVORO:
Cara Gaia,
Ricevo fatti mail e vorrei chiederti se puoi inserire una domanda di lavoro
per una persona rom che seguo e conosco affidabile
e onesta,
per i contatti puoi mettere Teresa Ossella 328.9696043 o indirizzo
email.
Tiberio Galiceanu, nato
a Craiova il 10.05.1969,padre di famiglia - 9 figli i 3 maggiori sono sposati e 6 sono a
casa, vanno tutti a scuola - CERCA
lavoro come operaio generico,
facchino,addetto alle pulizie, lavapiatti, aiuto giardiniere ....
Recentemente, presso la
Fondazione il Faro, ha fatto il corso di aiutopizzaiolo mostrando molto
interesse e capacità, purtroppo ha già 42 anni e questo rende difficile
l'inserimento lavorativo
E' disposto a
trasferirsi anche in altre regioni, lasciando la famiglia pur di trovare
lavoro, é interessato anche ad un lavoro come operaio agricolo,bracciante,addetto al bestiame ecc.ama molto la terra,
la campagna.
E' una persona semplice, affidabile, che si impegna
nel lavoro, nella parrocchia dove stava si occupava di tutto: pulizie,
giardino, pittura, riparazioni muratura ecc, purtroppo il parroco é cambiato ed ha
scelto altro personale, noi lo vedremmo anche molto bene in una comunità
come uomo di fiducia tuttofare, ma lettoscrittura é molto carente.
Grazie di cuore, buona
giornata
6)
LETTERE SOLIDALI:
Un’amica
di Fatti Mail mi chiede di valutare se inserire questa richiesta … è una
richiesta di solidarietà … e la solidarietà ha un passaporto che non conosce
frontiere (almeno) su Fatti Mail!:
Ciao gaia ricevo da un amico medico. Valuta tu
ti inoltro questo appello. Se sei d'accordo
fallo girare alla tua mailing list.
Penso sia un appello da accogliere.
Vincenzo
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i
nostri maro', non
hanno nè televisione nè giornali italiani e
hanno chiesto di poter
ricevere lettere e cartoline per non sentirsi
troppo lontani
dall'Italia.
Chiunque volesse scrivere loro ecco di seguito
l'indirizzo:
Consulate General of Italy in Mumbai
Kanchenjunga,
Ground Floor
72 G.Deshmukh Marg
Mumbai - 400 026
7)
AFFITTO APPARTAMENTO:
AFFITTASI
Batteria Nomentana- Appartamento di 50mq a Via Val d’Aosta 106,
ben strutturato: ampio salone, camera da letto, cucina e bagno. Ben collegato:
situato davanti alla stazione Nomentana(FR1), fermata bus per il centro e Metro
B1 di imminente apertura. libero dal 1 maggio.
Se interessati contattarmi
Giulia Bellavitis -
gaiaspettaespera@tiscali.it,
8) ANKA CERCA ALLOGGIO:
Carissima Gaia,
Anka una ragazza rumena cerca urgentemente una stanza dove alloggiare.
Arriva il 19 aprile, ha un lavoro e naturalmente
può pagare un fitto.
E' una ragazza fidata e meritevole di aiuto.
Per informazioni telefonare a Corrado
Grazie ed un grande abbraccio
Dario
Email
gaiaspettaespera@tiscali.it,
9) VIVIANA
CERCA INFORMAZIONI UTILI:
Cara
Gaia,
Sono Viviana,
Ti scrivo di nuovo e
stavolta non è per me,
Il mio problema è questo: il mio compagno è Argentino, ovvero un temibile e
spaventoso EXTRACOMUNITARIO!
Dopo varie peripezie e dopo un mio lungo viaggio nella sua terra splendida,
stiamo cercando di ricongiungerci, stavolta qui in Italia, per passare almeno 4
o 5 mesi insieme.. che lusso!!!
Abbiamo deciso che torneremo insieme a Buenos Aires, e credo che
stabiliremo il nostro futuro li, dato che questa nostra bella Italia sembra
voler cacciare dai suoi confini tutti i suoi figli (laureati in possesso di
master e titoli vari) ed a tutti costi..
Il problema nasce dal fatto che lui non può assolutamente restare qui in
Italia per così tanto tempo senza poter lavorare (lui è chef e proprietario di
un ristorante a Buenos Aires, che però durante il periodo invernale-che
coincide con la nostra estate-resta chiuso), ed inoltre un visto per solo
turismo, oltre a vietargli il lavoro, lo obbligherebbe a lasciarmi dopo 90
giorni...
Mi chiedevo se tra il popolo di
Fatti Mail ci fosse qualcuno in grado di aiutarmi con le pratiche per un visto
come badante/stagionale oppure offrendogli un lavoro da stagionale presso la
cucina di un ristorante (come ho già detto è uno chef diplomato, ma andrebbe
benissimo anche come aiuto) che gli permetta di entrare in Italia con un permesso
di lavoro stagionale e guadagnare ciò che basta a sopravvivere considerando che
vitto e alloggio già li ha assicurati presso di me, parla perfettamente l'
italiano, l'inglese e lo spagnolo (è nato in Argentina da madre inglese e padre
di origini italiane).
Ho uno zio che purtroppo è invalido a causa di un intervento di trapianto
di fegato, e sarebbe ben felice di poterlo avere come aiuto in casa, dogsitter
e compagnia visto che lo ha già conosciuto e lo adora.. Mi chiedevo quindi se ci fosse qualcuno in grado di aiutarmi,
consigliarmi e illuminarmi la giusta via da seguire nella intricata strada che
le leggi anti immigrazione hanno riempito con trappole di vario genere e
tranelli di cavilli legali, un consulente del lavoro, un avvocato o qualcuno che
abbia dovuto fare lo stesso per altri amici lontani... Mi sento terribilmente
sola di fronte a tante leggi legiucole e cavilli che sembrano fatti apposta per
tenere gli stranieri fuori dall'Italia...
Facciamo vedere che questo nostro splendido paese non è solo popolato da
razzisti, che le nostre porte sono aperte alla bellezza della diversità, che
siamo pronti ad accogliere chiunque venga armato di un sorriso aperto e di
voglia di fare.. Se c'è qualcuno che mi può aiutare a ricongiungermi al mio
cuore, se qualcuno ha delle informazioni per me...
Grazie!
Viviana
gaiaspettaespera@tiscali.it,
10)
AGGIORNAMENTI
SOS FILIPPO:
posso non condividere una
mail che è diretta a tutta la famiglia di Fatti Mail ?!
Carissima,
il mondo fortunatamente è sempre pieno di
sorprese!
La settimana prima di Pasqua, sono venute
quattro donne della parrocchia di Sant'Ambrogio, rispondendo all'annuncio di
Fatti Mail, per dare la loro disponibilità per aiutare Filippo.
Per prima è venuta Angela, di nome e di fatto.
Poi rispondendo sempre all'appello di Fatti Mail
è venuta una delle sue quattro figlie, Fioretta, a fare il programma
intellettivo a Filippo.
Oggi durante il crociato ho detto che ero
disperata perché non riuscivo a trovare una palestra dove Filippo potesse fare
degli esercizi particolari che a casa non può fare per problemi di spazio.
Subito Angela, che era presente, mi dice
sorpresa, perché io non ne sapevo niente, che c'è una bellissima palestra nella
loro parrocchia.
Inoltre la
figlia è la vice presidente dell'associazione che la gestisce.
Così domani alle 11 l'andiamo a vedere. Ma non è
finita qui.
Fioretta ha preso da poco un pre-diploma come
trainer al CONI, e che il suo fidanzato è gia un esperto trainer sportivo!
Questa è la ciliegina sulla panna.
Ora si tratta di
vedere come organizzarci con i volontari e magari con Fioretta e il suo
fidanzato.
Meno male che c'è la famiglia di Fatti Mail!
Complimenti hai avuto un'idea meravigliosa e
generosa.
Un caloroso abbraccio a te e a tutta la
famiglia.
Valeria.
Ripropongo: MARIA CERCA LAVORO
Sono Daniela
mediatrice culturale all'Istituto Nazionale per la prevenzione e la cura delle
malattie della povertà, amica di Gaia e Vito. Lavoro allo sportello socio
sanitario dell'istituto .Mi capitano tante persone con problemi seri in cerca
di soluzioni positive. Oggi chiedo aiuto per una signora Rumena che
conosco da tempo per cui posso dire che e' una brava persona . Ha
bisogno di una sistemazione allogiativa alla pari. poichè puo' prestare sevizio
efficiente a chi la potrà ospitarla. Si chiama Maria Lupoae ha 40 anni .
il suo cell è3895943965. Maria ha due bambine di due e un anno che
sono attualmente in affidamento, richiesto dalla madre stessa
,perche' la sua situazione allogiativa non era adata ai bisogni delle
bambine Adesso Maria lavora e appena possibile potra' riavere le
sue fglie a cui ci tiene tanto .Le struture del circuito
publico e della solidarietà non hanno disponibilità di accoglierla . Ecco il
motivo di questa richiesta di aiuto
Daniela
gaiaspettaespera@tiscali.it,
TESTIMONIANZE
SOLIDALI:
Arrivano mail che
contengono preziose testimonianze di solidarietà – offerta, ricevuta, seminata,
cercata, – mail da condividere e far
lievitare ….
1) L'sperienza con i Rom di Fratel Luciano:
ho ricevuto da un'amica di Fatti Mail una lettera di Padre
Luciano - Padre Marianista che lavora in Albania con i rom. E’ possibile
leggerla per intero nella pagina
“Storie Solidali” del Blog Fatti Mail. A seguire un estratto:
COSA MI HA INSEGNATO L’ESPERIENZA
CON I ROM
…. La carità senza la giustizia è falsa (
meglio incompleta..?)
Monsignor Giovanni Nervo, ex Presidente
della Caritas italiana, diceva che “ la cultura cattolica è più attenta
all’assistenza che alla tutela dei diritti e ha una certa difficoltà a
coniugare compiutamente carità e giustizia “. E’ vero e lo dico per primo a me
stesso …. quante volte ho pensato che anch’io avrei dovuto dormire su
un’aiuola, davanti al comune di Lezhe, per sostenere la causa di famiglie rom
senza un tetto e buttate su una strada; oppure non avrei
dovuto permettere che una donna, appena partorito, passasse la notte in
una baracca al freddo … oppure che una famiglia di 5 persone viva in una
stanzetta di 4 metri quadrati, con le pareti di cartone, senza bagno....oppure ….
oppure …..ecc..
Sappiamo che la giustizia senza la
carità è incompleta, ma la carità senza la giustizia, cioè senza la difesa e il
rispetto dei diritti, è falsa. e molte persone, anche ben intenzionate, non
comprendono la “cattiveria“ di questa relazione. Perché è una
relazione che si instaura per le cose che si concedono e solamente una
parte di sé viene posta in relazione e poi le parti non hanno pari
dignità o possibilità di ritorno.
Insomma la carità senza
giustizia è elemosina.
Cioè, come la giustizia non sta da
sola, così anche la carità non può stare senza la giustizia.
La giustizia priva del soffio della
carità corre il rischio di ridursi ad un burocratico riconoscimento dei
diritti.. …” Non c’è niente di più ingiusto che fare parti uguali fra
diseguali”, diceva don Milani e noi l’abbiamo scritto sulla parete
di una nostra aula al Centro.
Altrettanto, c’è il rischio che si supplisca
alla giustizia con la carità, che spesso certifica e perpetua le ineguaglianze,
che attribuisce differenze di valore tra gli esseri umani, non difende e
non rispetta i diritti della persona. Questa sarebbe, è,una carità che funge da
alibi all’ingiustizia.
Su questo tema, vorrei fare una
proposta: dovremmo confrontarci di più e discutere fra di noi, per poter
dare maggior qualità e incisività alla nostra testimonianza.
2) L'autismo e il senso della vita:
Carissimi
forse lo sapete, o forse no (ma adesso lo sapete!), il 2 Aprile è stata la
giornata Mondiale di sensibilizzazione sull'autismo promossa dall'ONU. Per
l'occasione il Vaticano per voce del presidente del pontificio consiglio per
gli operatori sanitari, ha emesso un comunicato, un appello alla
"vicinanza" ai soggetti autistici e alle loro famiglie.
http://www.zenit.org/article-30146?l=italian,
Dal desiderio di "risposta" a tale appello, è nata una lettera che si
è trasformata in un messaggio di speranza, e se non è questo un messaggio Pasquale,
cos'é?
Vogliamo condividere, ora con tutti voi, quanto già anticipato ad alcuni
Buona Pasqua Passata
Cinzia e Luigi con Marco, Daniele e Sofia
ciao
Buongiorno!
Siamo Cinzia e Luigi, genitori di Marco, Daniele e
Sofia di 10, 8 e 4 anni.
Viviamo in un piccolo
comune della bassa Brianza che fa parte della Comunità Pastorale “Regina degli
Apostoli”, alla quale, per come possiamo, cerchiamo di offrire la nostra
collaborazione per quello che serve.
Il 2 Aprile siamo
stati indirettamente destinatari, così come molte altre famiglie in
tutto il mondo di un messaggio del Presidente del Pontificio Consiglio per gli
Operatori Sanitari, S.E.R. Arcivescovo Zygmunt Zimowski.
Si tratta dell’”Appello
alla sensibilità e alla vicinanza solidale alle persone autistiche e alle loro
famiglie” emesso in occasione della giornata mondiale di sensibilizzazione
sull’Autismo, promossa dall’ONU (World Autism Awareness Day).
Di fatto siamo
“l’oggetto” dell’appello emesso dal Pontificio Consiglio per gli Operatori
Sanitari”, in quanto l’Autismo ha colpito Daniele, il nostro secondo figlio.
Daniele è colpito da una
forma grave di autismo, definito clinicamente a basso funzionamento, che, oltre
al resto, compromette anche le capacità verbali.
Non sapendo come far
pervenire direttamente all’arcivescovo Zimowski una nostra risposta, abbiamo
deciso di inviarla a tutti coloro con cui siamo in contatto a livello
istituzionale all’interno della nostra diocesi a partire dal nostro parroco,
con la speranza che si inneschi una catena di inoltri che infine raggiungano il
destinatario.
Non è nostra intenzione
elencare i problemi che la presenza pervasiva dell’Autismo comporta per Daniele
e per la nostra vita, non serve; non solo questi sono riassunti nel testo
dell’appello che riportiamo in calce, ma non possono essere compresi a pieno se
non facendone un’esperienza diretta.
Leggendo l’appello
dell’Arcivescovo Zimowski emerge la “profonda sofferenza”in cui versano le
persone colpite da autismo e le loro famiglie e di come la Chiesa sull’esempio
della parabola evangelica del “Buon Samaritano”, cerchi farsi “Compagna di
strada”.
D’altra parte le più
recenti indagini del Censis ufficializzano che in Italia
· la
metà delle madri di persone con autismo ha dovuto lasciare il lavoro o ridurlo
(quando non hanno potuto neppure iniziarlo).
· In
più della metà delle famiglie in cui è presente un figlio con autismo si
assiste a fenomeni di rottura del legame fra i genitori con forme di separazione
e divorzio (il più delle volte se ne vanno i padri)
· per
ottenere la diagnosi occorrono da 1 a 3 anni
· oltre
il 30% degli adolescenti e adulti non riceve nessun intervento;
· nel
20% dei casi le famiglie inseguono ipotesi di trattamento inutili, dannosi e
spesso molto costosi
· L’assistenza
rimane nella grande maggioranza dei casi un onere esclusivo della
famiglia con un impatto rilevante non solo sulla qualità della vita, ma anche
sui progetti, le scelte, l’inclusione e la partecipazione delle persone con
autismo a lungo termine
Le 781 parole
dell’appello suonano rassicuranti e confortanti: frasi come “…la chiesa intende
esprimere la propria vicinanza…” oppure “… la chiesa avverte impellente il
compito di porsi accanto a queste persone…”, esprimono sicuramente
atteggiamenti positivi.
Non solo atteggiamenti
ma anche fatti concreti come la possibilità di accedere a percorsi terapeutici
grazie a un progetto reso possibile dai finanziamenti erogati dalla Caritas
Ambrosiana (ancora per due anni, poi si vedrà) con i fondi 8x1000 della Chiesa
Cattolica (per informazioni www.cascinasanvincenzo.org).
Di questo non possiamo
che esserne grati a tutti coloro, persone e istituzioni che lo hanno reso
possibile.
La nostra ferma
convinzione del fatto che “la Chiesa siamo noi” nel senso che non esiste
distinzione fra chi “sta vicino” e fra chi “avverte la vicinanza” e che la
solidarietà deriva dalla consapevolezza della fratellanza che ci unisce nella
sequela di Cristo (…siamo o non siamo tutti sulla stessa barca?), vorremmo
testimoniare che l’Autismo con tutti i problemi che ne derivano, non è
portatore esclusivamente di disgrazie!
Intendiamoci bene, non è
facile avere a che fare con l’autismo e tantomeno augureremmo un’esperienza del
genere a chiunque.
Non abbiamo scelto noi
l’autismo e se avessimo la possibilità di far sparire dalla nostra vita i
problemi che ne derivano, lo faremmo volentieri, però questo, al momento non è
possibile.
La qualità della vita (e
vorremmo dire la “verità sulla nostra vita”) dipende da come
noi affrontiamo gli “intoppi” che troviamo sul cammino (..non è
stato così anche per la Chiesa delle origini? Non è capitato così anche a
Pietro che mentre andava a pregare “di nascosto” al tempio con Giovanni dopo la
Pentecoste, è incappato nel paralitico che poi ha guarito? - At.3,
1-26 – Pietro ha dovuto gestire un “intoppo” al suo programma della
giornata...cosa sarebbe successo se Pietro non si fosse fermato e non avesse guarito
il paralitico?
Spesso gli “intoppi”
della vita mettono in luce o ci obbligano a considerare le cose come
stanno nella realtà (idee, convinzioni, credenze, valori…). Dalle risposte che
noi diamo dipende la qualità della vita.
Nel corso di questi anni
siamo molto cambiati “grazie” all’autismo di nostro figlio.
Siamo partiti dal
considerare, per via del nostro senso di onnipotenza, l’autismo come un nemico
da abbattere fino ad arrivare oggi a dire: “Abbiamo fatto pace con l’Autismo”.
Daniele con il suo autismo ci consente di “concretizzare” e “provare” i valori
su cui poggia la nostra famiglia.
Il motto che in questi
anni la nostra famiglia si è data è il seguente:
“Se vedi un
bisogno, soddisfalo, trova una via oppure creala perché in mezzo ad ogni difficoltà
c’è sempre l’inizio della sua soluzione”.
Questo ci ha permesso di
vivere con serenità le difficoltà che comunque ci sono e sono tante.
La nostra preghiera
quotidiana recita: “Donaci Signore l’Umiltà e la Sapienza per riconoscere
il tuo disegno sulla nostra famiglia, donaci il coraggio per scegliere la tua
volontà e non la nostra, donaci la forza per sostenere la scelta e donaci la
pazienza quando le forze vengono meno, perché le forze vengono meno”.
Le esperienze non sono
sempre rose e fiori: ci capita di avere a che fare con persone che chiedono
ragione del comportamento alcune volte socialmente inadeguato di Daniele, anche
all’interno delle nostre comunità.
Come genitori siamo
spesso in difficoltà nel trovare le risposte più adatte alle circostanze.
L’istinto ci farebbe rispondere che Daniele si comporta in quel modo perché
autistico mentre quale dovrebbe essere la giustificazione alla maleducazione
dei nostri interlocutori!?
Poi invece ci fermiamo a
riflettere e capiamo che se queste persone non sono in grado di conoscere e
capire l’autismo, come possiamo pretendere che capiscano la natura della
propria domanda e che probabilmente qualche problema lo hanno pure loro!?
A pensarci bene, come ha
sottolineato un altro genitore, in questi casi, si potrebbe rispondere che già
“Qualcuno” ha avuto modo di dire: ”Se foste ciechi non avreste alcuna
colpa; invece voi dite ‘noi vediamo’. Il vostro peccato dunque rimane”.
La nostra esperienza da
alcuni anni la stiamo raccogliendo in un sito internet - www.autisticamente.it - dove raccogliamo
le nostre riflessioni settimanali nella rubrica “Diario di Bordo”.
Qui nel 2010 abbiamo
pubblicato un articolo dal titolo “Angeli e Demoni” per descrivere
appunto come il “Demone” dell’autismo può assumere le fattezze di un “Angelo” ,
messaggero di aspetti importanti per la nostra vita.
Questo è tutto, volevamo
solo testimoniare che vivere con relativa serenità è possibile!, Questo è il
nostro contributo alla Chiesa!
Un’ultima cosa, se mai
queste righe potessero raggiungere mons. Zimowski….Monsignore, per cortesia,
dica ai suoi collaboratori di informarsi meglio: L’autismo non è un “grave
disturbo psicologico” ma è una sindrome di natura neurobiologica; già ci pensiamo
noi genitori a farci venire i sensi di colpa, ci manca solo che qualcuno ci
aiuti improvvidamente in questo.
Infine un forte richiamo
ad un cambiamento di mentalità, a rendere concreto il contenuto del suddetto
appello.
Che la Pasqua porti
davvero in noi quel cambiamento di mentalità che auspichiamo! Altrimenti tutto
si traduce soltanto in riti magici
Cristo è
risorto…veramente!
Cinzia e Luigi Brambilla
-
gaiaspettaespera@tiscali.it,
CONSAPEVOLEZZA&SOLIDARIETA’
Una
cittadinanza consapevole è una cittadinanza più solidale.
(ricevo e volentieri condivido alcuni spunti di
“consapevolezza” dalla rete di Raffaele Magrone)
RIFIUTI E
AMBIENTE:
BENZINA E
DINTORNI:
1) Come lo
stato e le multinazionali del petrolio speculano sul prezzo della benzina. UN video francese che offre informazioni
utili a tutti:
http://youtu.be/bvrZi-xN6nw
2) Inventa il sistema per
risparmiare carburante ma in Italia la sua idea non interessa²
La notizia sta girando in rete in questi giorni.
Leonardo Grieco, meccanico di Saltrio (Varese), sta sperimentando un
dispositivo elettronico di sua invenzione in grado di dimezzare i consumi di
carburante nell'auto. Costa poco meno di 2mila euro ed è, in pratica, se
abbiamo ben capito, una sorta di frizione automatica che mantiene sempre l'auto
al miglior regime di giri, fra i 1.700 e i 2.300, quando il motore dà la coppia
migliore.
Il signor Grieco ha montato il sistema su una vecchia Skoda
1900 turbo diesel: Ho già fatto 50mila chilometri con questa macchina e i
risultati sono sorprendenti. Questa auto, che oggi ha 290 mila chilometri, fa
abitualmente attorno ai 500 chilometri con un pieno, da quando ho montato il
sistema Kds sono stabilmente sopra i mille. Questa scoperta potrebbe valere
metà del combustibile mondiale, ci ho speso dieci anni di lavoro e tentativi.
Abbiamo scritto alle case automobilistiche di tutto il pianeta: a Marchionne, a
Montezemolo, negli Stati Uniti, in Corea, dappertutto.
Gli ha risposto solo la Motorizzazione svizzera che lo ha ufficialmente
autorizzato.
Lo montano in un'officina nel Canton Ticino.
(Fonte: Informarexresistere)
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