Fatti Mail
Affezionata piccola grande famiglia di
Fatti Mail
Il 9 novembre scorso leggo un post sulla pagina FB
della marcia per la pace:
Speravamo di vivere in una società aperta, ma oggi ci
ritroviamo intrappolati in un immenso reticolato di muri e barriere di ogni
tipo.
Trent’anni fa un solo Muro divideva una città, un
continente e un mondo. Oggi i Muri sono dappertutto. Ne abbiamo contati 77.
Dividono persone, quartieri, paesi e popoli.
I più vergognosi separano i ricchi dai poveri.
I più impenetrabili si moltiplicano nelle menti.
9 novembre: anniversario della caduta del muro di
Berlino
Ricordo quel giorno, benissimo. Ricordo la notte
passata quasi tutta davanti alla TV Ricordo la fitta nel cuore per non poterla
commentare con chi mi aveva instillato la passione per la politica, la vita, il
futuro, la speranza. Ricordo quanto mi commossi
Oggi quel tipo di “muri” sono 77 65 eretti da vari e
diversi Stati per lasciare “fuori” i migranti
Abitare un tempo in cui pensiamo di risolvere i
problemi alzando muri è abitare un tempo senza speranza, senza creatività,
senza futuro Dovremmo sentirci tutti lasciati fuori da ognuno di quei muri.
Se non arriviamo a sentirlo è solo perché ci siamo
ormai abituati a convivere con i muri
I muri della paura
dei silenzi dei pregiudizi dell’aggressività del
cinismo del tanto peggio tanto meglio delle certezze assolute
dei buoni solo da una parte e i cattivi solo
dall’altra del lasciatemi in pace dell’orgoglio
dell’indifferenza
dell’autosufficienza
I muri più alti i più invalicabili e minacciosi
li abbiamo dentro di noi
Sono questi “nostri” muri che consentono agli altri 77
di venir alzati
Forse, allora, in tempi così,
in tempi di muri ABBATTERE è l’unico modo per
“costruire”
“Ma quale caduta e caduta? Il muro di Berlino non è
caduto. I bambini cadono. E anche gli anziani. Le foglie d’autunno cadono e
anche la pioggia cade. Il muro di Berlino non è caduto: è stato abbattuto. E’
molto diverso.”
Tonio Dell’Olio
g.s.
Perché una richiesta sia ospitata (che riguardi una persona, una situazione
o un’iniziativa) deve essere inviata all’email – gaia.fattimail@gmail.com
– da chi sia già parte della rete e presentata/raccontata direttamente nel
testo (della mail). NO pdf, NO locandine, NO whatsapp.
TRE ulteriori condivisioni:
1) Chiunque voglia segnalare iniziative da promuovere, NON ALLEGATI, NE’
LOCANDINE ma tutto il comunicato
direttamente come testo della mail
2) Il BLOG è aggiornato costantemente. Nella colonna di destra
alle voci SOS o IN PRIMO PIANO sono inserite
sempre nuove iniziative o richieste solidali
3) Sempre nella colonna di destra del BLOG c'è una
finestrella
"CERCO … TROVO …"
basta digitare una parola chiave e appariranno
tutte le volte in cui, in una qualunque Fatti Mail degli ultimi, sia
stata citata quella parola può essere un'utile strumento di prima ricerca
(ovviamente poi c'è sempre l’ archivio!)
AVVISATE LE
PERSONE DA VOI SEGNALATE - DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO -
CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FARA’ RIFERIMENTO A Fatti Mail … è importante aiutare due persone
estranee a superare il disagio iniziale … Considerate che
l’espandersi di Fatti Mail se da una parte aumenta i lettori (e le opportunità
di risposte solidali) dall’altra estende anche al di fuori delle spedizioni di
Fatti Mail via e-mail la possibile lettura del bollettino. Chiedete quindi a
chi vi chiami o vi contatti come sia venuto a conoscenza della vostra
richiesta, regolandovi conseguentemente.
BUONA LETTURA :
Le richieste legate alla ricerca di lavoro
- oggi come sempre - chiamano tutti coloro che vogliano “essere” solidali
a “fare” un gesto in più: una lettura
approfondita, un passa parola, un’attenzione ad offerte che possano capitare
alla nostra attenzione. Non sono bigliettini attaccati ad una bacheca …
sono amici, persone che stanno portando un peso – diverso ma gravoso in ogni
caso – e chiedono il nostro sostegno … per non restarne schiacciati. Grazie
1)
JOSHUA
CERCA LAVORO:
mi chiamo Patrizia
e sono la ex tutrice
di Joshua EDEDE, un ragazzino africano in Italia da due
anni. Ha lo status di rifugiato con regolare permesso di
soggiorno quinquennale e passaporto. Vive in zona Anagnina, ha la licenza media
e l'attestato del Corso HACCP per l'igiene e la sicurezza di alimenti
e bevande. Capisce bene l'italiano anche se lo parla in modo non ancora
fluente. Non possiede un proprio mezzo di trasporto, ma conosce bene
il trasporto pubblico: durante le stagioni estive 2018 e 2019 ha lavorato come
"spiaggino" presso la Cooperativa CREA, sul litorale romano,
arrivando sempre puntuale in servizio (h.8), nonostante la lontananza.
Ha 5 mesi di tempo
per trovare un'occupazione che gli consenta di mantenersi perché a
marzo dovrà lasciare lo SPRAR dove è accolto ora.
Inoltre pochi giorni
fa il suo papà è stato colpito da un grave ictus e in Nigeria non esiste
alcuna forma di tutela sanitaria: temo quindi che lo stipendio ricevuto per il
lavoro estivo si esaurirà molto presto e trovarne un altro
diventa URGENTISSIMO!.
Il suo numero di
telefono è: xxx E' un ragazzo molto educato, disponibile e
premuroso, disposto ad imparare nuovi lavori ed a perfezionare la lingua
italiana. Ha maturato capacità di adattamento a situazioni anche molto
difficili, è abituato a vivere con persone di lingua e paesi diversi ed ha
dimostrato di comprendere le priorità necessarie per inserirsi proficuamente in
Italia. Nella sua esperienza lavorativa ha eseguito puntualmente i
compiti affidatigli ed ha mostrato capacità di relazionarsi con i
colleghi.
Nella speranza che possa
presto trovare persone disposte a dargli un'opportunità di integrazione, lascio
anche il mio telefono per eventuali chiarimenti: Patrizia xxx Vi
ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
2)
SOS
CERCHIAMO LAVORO:
Come Centro d’Ascolto Caritas di San Fulgenzio
conosciamo da 2 anni Vijesh
(badante, 53 anni) e sua moglie Gincy (colf-baby-sitter, 47 anni), indiani
del Kerala.
Per quanto li abbiamo potuti conoscere noi, sono persone che si presentano
bene, educate, molto religiose e riconoscenti, attente a seguire le
indicazioni ed i consigli che di volta in volta vengono loro dati.
La coppia, che ha una bambina di 8 anni, Rudra, solare e tranquilla, ci ha
chiesto di aiutarli a trovare un lavoro fisso, che permetta loro di
restare uniti come famiglia.
Volentieri li segnaliamo per le loro forti motivazioni, e restiamo a
disposizione per ogni ulteriore informazione.
Grazia, Gemma
Centro d’Ascolto Caritas
Parrocchia San Fulgenzio
Cell:xxx
Mail: cdasanfulgenzio@caritasroma.org
3)
SOS
EDUARDO CERCA CASA:
Eduardo è un pasticcere,
lavoratore instancabile che solo molto di
recente è riuscito ad avviare il suo piccolo laboratorio di pasticceria
italo-peruviana, a prezzo di grandissimi sacrifici e dopo aver superato
con coraggio e con il sorriso davvero molte difficoltà.
Dopo l'apertura,
avvenuta nel mese di
agosto, Eduardo lavora letteralmente giorno e notte
per lanciare nel modo migliore la sua attività.
Si trova a dover
lasciare la casa dove abita con la moglie e 5 figli, e a dover trovare
un'altra abitazione in tempi davvero brevissimi.
Cerca come minimo 2
camere e cameretta, in zona Cassia Tomba di
Grottarossa
(per essere vicino alle
scuole dei figli più piccoli e al laboratorio di
pasticceria), potendo pagare un affitto dell'ordine dei mille Euro.
Eduardo xxx
4)
MARLENE
CERCA LAVORO:
Conosciamo Marlene e
vogliamo aiutarla a trovare lavoro. Marlene ha anni 49 ed è una signora
ucraina, seria affidabile, preparata, estremamente discreta, puntuale, attenta,
parla e scrive correttamente l’italiano, sa cucinare bene piatti italiani.
Esperienze
lavorative : è in Italia da 18 anni; negli ultimi 9 anni ha
lavorato a Roma come badante in una famiglia, di cui ha goduto la piena fiducia,
con disponibilità delle chiavi della casa.
Ricerca un lavoro a
lungo orario, anche a tempo pieno, non come badante, ma come
collaboratrice familiare, anche per la cura di bambini. Possibilmente in
un quartiere servito dalla Metropolitana.
Chiunque possa
aiutarla a trovare un lavoro più o meno con queste caratteristiche, può
mettersi in contatto con Marlene al numero di cellulare xxx
E’ disponibile da
subito.
Per quanto
riguarda le referenze, possiamo affermare l’onestà, la serietà e il valore
professionale di questa signora.
5)
OLIVERA
CERCA LAVORO:
Come Centro d'Ascolto Caritas della Parrocchia di San Fulgenzio segnaliamo
la disponibilità della Dott.ssa Olivera, che abbiamo incontrato
recentemente, e ci ha trasmesso una carica di professionalità ed
umanità!!!
- Mi chiamo Olivera Markovic Baljozovic, sono in Italia dal '93, con i
miei 2 figli, a causa della guerra sul suolo della mia patria ex
Jugoslavia/Serbia.
Sono medico dal 1986, ma in Italia ho potuto esercitare solo dopo il
riconoscimento della Laurea ed esame di Stato, nel 1996.
Con un professore dell'Università “La Sapienza”, pioniere nell'assistenza
domiciliare, ho iniziato a seguire malati oncologici in fase terminale
presso il proprio domicilio.
Le persone malate sono bisognose non solo di cure ma anche di un approccio
umano e comprensivo, per essere accolte, rassicurate, accompagnate.
Oramai sono passati più di 20 anni da quando ho iniziato a prendermi cura
degli "ultimi, delusi, disperati, addolorati", sempre con rispetto e
dedizione e con l’obbiettivo di dargli la possibilità (quanto mi è
concesso) di vivere i loro giorni più serenamente, con dignità e con meno
sofferenza possibile, sia fisica che psichica.
Nello stesso cammino ci sono anche i loro familiari che sempre vanno
accompagnati passo, passo.
Nello specifico mi occupo della terapia di "benessere generale"
dei malati oncologici in fase terminale, pazienti affetti dalla SLA, Demenze,
morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson.
Essendo esperta di terapia del dolore, curo anche le persone che hanno
qualsiasi tipo di dolore (Artrosi, Artrite, Neuropatie, Herpes zoster,..).
Mi occupo anche della terapie infusionali (flebo),posizionare e sostituire
catetere vescicale, sondino naso-gastrico, gestione delle nefrostomie,
colono ed ileostomie, posizionare ago-gripper, pompa elastomerica,..
Do la mia disponibilità tutti i giorni,le notti,inclusi i festivi.
A disposizione per qualsiasi chiarimento ed ulteriori informazioni.
Olivera Markovic Baljozovic
Cell: xxx
Mail: xxx
Oppure
6)
ROBERTO
E ROSALBA SOS LAVORO:
Abbiamo incontrato per il tramite
della nuova badante italo-venezuelana dei genitori di Cristina, un’altra parte
della sua famiglia: sorella, marito e la nipote di 19 anni che, come molti
venezuelani in questo periodo fuggono dal loro paese, se ne hanno la minima
possibilità, visto che è costantemente sull’orlo della guerra civile e sempre più
povero (anche se da mesi i telegiornali hanno “oscurato” questa notizia). Hanno
lasciato lì i loro beni e con i residui risparmi sono tornati in Italia (hanno
origini calabresi) sperando in un futuro migliore.
Si tratta di Roberto
(54 anni) avvocato penalista, Rosalba (53 anni) sociologa docente e
ricercatrice all’università di Caracas e della loro figlia Alba di 19
anni, che era iscritta al 1° anno di Economia e Commercio (e proviene da
un percorso di eccellenza al liceo). Ovviamente devono ricominciare tutto
daccapo e sono disposti a qualunque tipo di lavoro (prima di arrivare a
Roma Roberto ha anche lavorato come commesso in una pescheria del paesino di
origine della moglie in Calabria e ha fatto tanti altri lavoretti). Parlano
abbastanza bene l’italiano e lo capiscono. Sono disposti a fare di tutto e
potrebbero svolgere lavori di assistenza alle persone, dare lezioni di
spagnolo, Roberto inoltre sa fare il cuoco, il barman, sa curare i giardini (ma
non può guidare per ora perché la patente venezuelana non è riconosciuta in
Italia): Rosalba e Alba sono molto brave nel preparare cup cake, decorazioni
per feste. Alba poi ha fatto corsi per manicure e micro pittura unghie (nail
art) e abbiamo visto delle foto: è davvero brava!
Tutti e tre possono lavorare in
regola: Rosalba e Alba hanno anche la cittadinanza italiana, Roberto ha il
permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare valido per 5 anni.
Se qualcuno manifestasse
interesse (speriamo) lasciamo i nostri riferimenti
7)
CERCASI
ANIMATORI SOLIDALI
una proposta per chi voglia offrire
un po’ di leggerezza e aiuto
(perfetta per clan e fuochi o
persone di buona volontà)
Buongiorno sono Federica, educatrice
di una casa di riposo a Grottaferrata.
Si cercano associazioni di volontariato per semplice intrattenimento volontario
ad esempio laboratori, festicciole, animazione, tornei.
Gli ospiti in struttura sono una ventina.
Abbiamo in struttura uno spazio nel
salone comune e in estate nell' ampio giardino per organizzare convegni
CONDIVIDO:
EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE E/O CULTURALE.
A SEGUIRE ALCUNE
SEGNALAZIONI DI EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE E/O
CULTURALE. … vita e solidarietà … per imparare a crescere insieme
BUONA
LETTURA:
#SAVETARANTO
#SAVETARANTO
E' giunto il momento di salvare Taranto.
Cittadini e lavoratori uniti. Abbiamo deciso di diffondere tutti insieme questo
video tenero e toccante, una testimonianza commuovente di forza morale e di
dignità.
Invitiamo i giornalisti e tutti gli
amici che ci seguono di dare il giusto risalto a questa testimonianza che viene
da Taranto, dalle sue persone e che vuole parlare a cuore delle altre persone.
Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
THE
GOOD BUBBLE
Tutta la magia
del circo e delle bolle di sapone per sostenere le nostre 6 case-famiglia!
Sabato 23 novembre - Ore 17:00
Auditorium Due Pini (Parrocchia Santa Chiara)
Via R. Zandonai, 4 - Roma
In occasione
dello spettacolo verranno raccolte donazioni per le attività extrascolastiche
dei 45 bambini accolti nelle nostre case-famiglia (offerta a partire da 10 euro per ogni
biglietto).
Lo
stupore e l’allegria sono assicurate, per grandi e piccoli, grazie alla
direzione artistica ed alla maestria di Daniele Antonini ed
alla partecipazione di Stefano Tocchio.
Aiutateci
a riempire la sala, vi aspettiamo!
STORIE
CUCITE A MANO
Nella periferia della Capitale, in
territori di frontiera e troppo spesso alla ribalta della cronaca, una rete
composta da scuola, servizi, associazioni e cooperative del territorio appronta
interventi innovativi lavorando su attività trasversali.
Nello specifico sono tre gli ambiti di
intervento:
– Mondo scuola, per
rimettere al centro la scuola e rinsaldare il suo legame con il territorio,
attivando percorsi educativi di sostegno ai minori volti a combattere
l’isolamento, completando l’offerta educativa;
– Minori al centro,
per proporre maggiore protagonismo di minori e famiglie all’interno del sistema
dei servizi socio-educativi, per generare inclusione e attivazione dei
beneficiari, utilizzando tecniche individuali di engagement, volte a
raggiungere le situazioni più fragili ed isolate;
– Tutta mia la
città, per abitare e animare i territori con occasioni e opportunità di
condivisione, di protagonismo e di “cultura formato famiglia”, per accompagnare
i singoli alla riscoperta dei propri talenti, lavorando alla creazione e
rigenerazione dei legami di comunità.
Il progetto coordinato dalla Cooperativa
Sociale Educazione Progetto di Torino (capofila), da Associazione 21 luglio
Onlus di Roma e associazione Fermenti Lattici di Lecce, con il monitoraggio
della Fondazione Emanuela Zancan e la comunicazione a cura della Cooperativa
Coolclub, coinvolge numerosi partner nei vari territori. A Roma l’associazione
Associazione 21luglio lavora al progetto con ABCittà Cooperativa sociale onlus
Associazione Garofoli Nexus, Digiconsum, Fondazione per l’Educazione Finanziaria
e al Risparmio, IN.F.O.L. Innovazione, formazione, orientamento al lavoro,
Istituto Palombini.
Il progetto è stato selezionato da Con i
Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa
minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria
rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo.
Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica,
sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi
da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata
l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro
interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.
Per sostenere questa iniziativa: https://www.21luglio.org/progetti/storie-cucite-a-mano/
LE MANI AVANTI
Vi aspettiamo venerdì
6 dicembre alle ore 19.45 presso la parrocchia di
S.Giuseppe all’Aurelio per una serata di musica con il Coro
Le Mani Avanti … a cui seguirà un gustoso buffet preparato
dalle ormai famose “cuoche allo sbaraglio” di Casa Betania.
Per avvicinarci in dolcezza alle festività, niente di meglio che qualche bel
canto che scalda il cuore e rinfranca l’anima…!
Il ricavato della serata sarà
destinato a finanziare i progetti ludico-sportivi dei bambini e ragazzi di Casa
Betania e delle piccole case.
L’offerta per il concerto+buffet è
di €15.00
Per i bambini fino ai 10 anni: gratis
La parrocchia è in via G.Marello 5/13 (zona Boccea)
E’ necessario prenotarsi
compilando il modulo alla fine della presente pagina oppure telefonando in
segreteria allo 06.6145596 entro mercoledì 21 novembre.
Per prenotazioni compila il form
sottostante oppure telefona in segreteria di Casa Betania al 06.6145596 entro
il 25 novembre:
I
POVERI AL CENTRO:
TRE PROGETTI per il
2019/2020 per i quali ti chiediamo un aiuto:
MILLEEUNANOTTE 2
Emergenza freddo e non solo - Un letto al caldo nel periodo più rigido
dell'inverno, sostenendo la spesa necessaria per un alloggio di almeno una
settimana presso un ostello o un bungalow. Lo scorso anno, grazie a chi ha
risposto al nostro appello, siamo riusciti ad offrire oltre 800 notti;
quest'anno vorremmo integrare il progetto anche offrendo un alloggio temporaneo
a chi, pur riuscendo a trovare un lavoro, essendo un senzatetto, non è nelle
condizioni di poterlo intraprendere; il progetto ha un budget complessivo
di 8.000 euro;
EMPORIUM
EMPORIUM - Le tante piccole e grandi esigenze di tipo
ordinario dei nostri ospiti:
biglietti per autobus/metro, ricarica di schede telefoniche, viaggi per
posizioni di lavoro trovate fuori Roma, pasti nei mesi estivi - quando molte
mense sono chiuse - (quest'anno ne abbiamo offerti 200 completi), rilascio di
documenti, pratiche amministrative, ecc.; il progetto ha un budget di 1.500 euro;
INTIMISSIMO 2
INTIMISSIMO2 - Biancheria intima - Offrire, in occasione della doccia di cui si
può usufruire presso la nostra sede, un cambio completo di biancheria intima;
il progetto, molto gradito e richiesto dai nostri ospiti, ha un budget di 2.500 euro;
Ti saremmo grati se volessi aiutarci per realizzare
uno di questi progetti (che
gestiamo direttamente noi volontari), a tua scelta, con un tuo aiuto
- grande o piccolo o piccolissimo - periodico o annuale o anche 'una tantum'
I POVERI AL CENTRO -
iban IT89U0301503200000003644107.
Una
goccia di carità nel mare delle esigenze di carità di questa nostra città. Te
ne saremmo veramente grati a nome degli Amici più poveri!
PASSEGGIATE
PER ROMA
Sabato 23 Novembre 2019
ore 10.50
Nella splendida cornice
dell’Acquedotto Vergine, da cui il nome “Citta dell’Acqua”, visiteremo il vasto
complesso edilizio di età imperiale, rinvenuto durante i lavori di
ristrutturazione dell’Ex Cinema Trevi : un’insula romana, composta da un
caseggiato articolato in più unità indipendenti e circondato da imponenti mura.
Nell’area museale,
appositamente allestita in questo suggestivo ambiente, è inoltre possibile
ammirare i mosaici in marmi policromi, le statue e le raffinate decorazioni in
marmo.
Parliamo di un complesso
edilizio di epoca neroniana, che subì profonde trasformazioni in epoca adrianea
e che in ultimo fu
modificato anche in epoca medioevale.
Data: Sabato 23
Novmbre 2019 ore 10.50
Visita guidata inclusivo
del biglietto d' ingresso € 15
Iscrizione
all’Associazione per l’anno 2019 in omaggio.
Visita:
2h
Appuntamento: Ore 11:00
– Vicolo del Puttarello, 25 - Roma
Per informazioni,
contattare Livia De Stefano
La visita è guidata da
Gianluca Pica, Guida Turistica ufficiale di Roma e Provincia.
Calendario delle
SUCCESSIVE Passeggiate:
LA
TENEREZZA CI SALVERA’
ecco il programma del
convegno che Oreundici farà a Roma, dal 3 al 5 gennaio 2020, nei pressi di
San Pietro.
Sarà una bella occasione per rivederci e riflettere insieme sul valore e
l’importanza della tenerezza nel mondo di oggi:
SONG-TAABA ONLUS
24 novembre: NOTE DI SOLIDARIETA’
INCONTRO CON la
dott.ssa CHIARA CASTELLANI & CONCERTO
Invitiamo tutti a
partecipare a una serata veramente speciale.
Ascoltare la dott.ssa
Chiara Castellani è un'opportunità unica. Chiara ci aggiornerà sui
progetti che sta portando avanti e sulle tante sfide e difficoltà quotidiane di
medico in Congo. Un'occasione per chi non l'avesse mai incontrata di
ricevere il dono della sua testimonianza.
Ascoltare il
CORO CENTONOTE (diretto dal maestro Rino Andolfi) ed il CORO FRANCO
POTENZA (diretto dal maestro Saverio Potenza) è un'occasione per
ascoltare un concerto coinvolgente ricco di suggestioni musicali. Il repertorio
dei due cori spazia dal gospel agli spiritual, dalle canzoni popolari ai
classici natalizi!
CHI E' LA DOTT.SSA CHIARA CASTELLANI:
Chiara Castellani è
nata a Parma nel 1956. Ha lavorato come medico volontario e chirurgo di guerra
in Nicaragua. Dal 1991 è responsabile di un progetto di assistenza sanitaria
nella Repubblica democratica del Congo. Nel 2001, le è stato assegnato, a Saint
Vincent, il Premio Donna dell’anno
Dal 6 dicembre 1992,
in seguito ad un incidente d’auto sulle piste del Congo, vive e lavora con un
solo braccio. «È stato quel giorno - ha scritto lei stessa nel suo libro “Una
lampadina per Kimbau” - che sono diventata “un passero con un’ala sola”. Quando
la mia vita di donna e medico è stata spezzata in due».
Chiara Castellani
lavora attualmente in Congo Rd, nell’ospedale di Kimbau e nei vari presidi
medici della diocesi di Kenge dove non solo si prodiga assistendo centinaia di
malati ogni giorno ma porta avanti – attraverso l’ISTM – un progetto di
formazione infermieristica. Si occupa inoltre di prevenzione impegnandosi in
molti progetti finalizzati a nel contrastare la malnutrizione, la malaria
e l’AIDS.
MERCATINI SOLIDALI NATALIZI
Un’opportunità per fare di ogni dono un’occasione di
festa non solo per i nostri amici “vicini” ma anche per quelli “lontani”
che contano sulla nostra solidarietà per conquistare diritti ancora negati come
il diritto alla salute ed allo studio
tante nuove
fantastiche realizzazioni con materiale burkinabè e creatività italiana,
sorrisi, leccornie e tanto altro ancora inclusi i “nostri” proverbiali
ottimi TORRONI (della pregiata cioccolateria: La Casa del Dolce)
30 novembre – in sede (zona Casal
Lumbroso) - ore 10,30-13,30
7 e 8 dicembre – zona Prati
15 dicembre - zona Parioli
EU-TOPIE QUOTIDIANE:
Palermo: dall’inferno
libico al Conservatorio. I fan gli finanziano il primo disco
Sogna di poter insegnare musica e mentre studia per
ottenere il diploma al Conservatorio, ha già scritto “Walaho”, una delle
canzoni per il suo primo album, il cui titolo significa “Per favore” in Esan,
una delle lingue parlate in Nigeria.
“È una canzone che ho scritto per mia mamma, nella
quale le chiedo ‘Per favore non lasciarmi sbagliare strada’”.
Lui si chiama Chris Obehi, è di origine
nigeriana, ha 21 anni ed è un musicista: nella sua chiesa si esibiva alle
percussioni e al basso, ha studiato chitarra da autodidatta con dei video su
Youtube in centro di accoglienza per minori migranti e ora sta perfezionando la
sua tecnica nelle aule del Conservatorio di Palermo; mentre all’Università
segue anche i corsi della facoltà di Scienze del turismo.
“Ho sempre sognato di incidere un album, ma riuscirci con il crowdfunding è
stato il miglior modo per testimoniare che l’integrazione è possibile” ha
spiegato Chris, ringraziando tutti gli amici che lo hanno sostenuto con una
piccola donazione. Sopravvissuto al deserto, all’inferno della Libia e al
Mediterraneo, “innamorato dell’Italia e della Sicilia” è riuscito a finanziare
il suo primo disco attraverso una piattaforma di raccolta fondi online. “È
tutto digitale, ma le persone sono verissime, molte alla fine dei concerti mi
chiedevano ‘Ma dove possiamo ascoltare le tue canzoni? in pratica sono
stati loro a mettere in moto questo album” ha aggiunto il 21enne che in poco
più di un mese ha raccolto i 5mila euro necessari a registrarlo in studio.
Per ascoltare Chris:
Questa canzone è
"Walaho" e significa "per favore". È una canzone che ho
scritto per mia mamma ed è cantata in esan, una lingua nigeriana. Il
ritornello: "Aghimebibiode ehne" significa "Per favore non
lasciarmi sbagliare strada, mamma". Se vuoi sostenere il progetto del mio
primo album clicca qui: ➡ http://sostieni.link/22612 ⬅
Fatti Mail apre una
nuova piccola finestra sul mondo. Una finestra sull’
EU-TOPIA: EU (bene) TOPOS (luogo) luogo del bene o del buono.
Bene che non fa notizia
Bene che contagia
Bene che trasforma
Bene che ispira,
il bene non è UTOPIA ma EU-TOPIA
CONSAPEVOLEZZA&SOLIDARIETA’
Una cittadinanza
consapevole è una cittadinanza più solidale.
DIECI AZIONI
"RESPONSABILI" PER SALVARE IL PIANETA:
COSA PUOI FARE TU
1) Differenziata
Una volta si buttava tutto insieme, senza
pensarci troppo. Oggi fare raccolta differenziata è un comportamento virtuoso,
a livello individuale e collettivo, e anche economicamente rilevante.
Differenziare umido, carta e cartone, plastica, alluminio, vetro, metalli
ferrosi, significa prima di tutto diminuire l'estrazione delle corrispondenti
materie prime e dei processi produttivi collegati: ciò che una volta si
considerava scarto, insomma, oggi può diventare "materia prima
seconda".Significa anche inquinare di meno, perché permette di separare e
poi smaltire in modo adeguato ogni tipo di rifiuto quando non c'è possibilità
di riutilizzo. Ciò vuol dire ridurre i materiali che finiscono in discarica e
negli inceneritori, consentendo di abbattere le emissioni di CO2 ad essi
collegate. La differenziata, infine, alimenta un'economia del riciclo sempre
più importante e ambientalmente sostenibile, che crea occupazione (green jobs)
e migliora la qualità della vita per la collettività. (Andrea di Turi)
2) Animali
Trattare con cura gli altri esseri
viventi, si legge nella Laudato si'. Gli allevamenti intensivi, fabbriche di
carne dove gli animali sono tenuti in condizioni innaturali, sottoposti a
privazioni e sofferenze, sono tra le attività che più contribuiscono al degrado
del pianeta. Secondo la Fao l'impatto di queste strutture è insostenibile: sono
responsabili del 14,5% della produzione globale di gas serra (Ghg). Un terzo
della produzione di cereali viene poi impiegata come foraggio, con un rapporto
svantaggioso di «cibo consumato per produrre cibo». Elevato l'impatto sulle
risorse idriche, per i consumi ma anche per l'inquinamento prodotto. Animali
costretti a stare immobili per la loro intera esistenza e in situazioni di
sovraffollamento si ammalano e vengono trattati con forti dosi di farmaci che
finiscono nelle falde. Quanto allo sfruttamento degli animali per la
sperimentazione, il ricorso a metodi (più facili ed economici) che comportano
sofferenze impedisce che si sviluppino modelli di ricerca più
attendibili. (Barbara Uglietti)
3) Condizionatori
Un passaggio della Laudato si', paragrafo
55, cita il crescente uso dei condizionatori d'aria come esempio di «abitudini
nocive di consumo». Più che una condanna dell'oggetto è un esempio di come,
nella ricerca di un «profitto immediato», i mercati stimolano la domanda di
oggetti il cui abuso può far danni. Nel caso dei condizionatori le controindicazioni
non sono poche. Un piccolo impianto produce il 40% delle emissioni domestiche
di CO2 di un single.Anche considerando i modelli a basso consumo (a pompa di
calore, con inverter) l'energia necessaria per abbassare la temperatura di un
grado è fino a 4 volte superiore a quella che serve per alzarla di un grado.
Non a caso da diversi anni i picchi di consumo energetico si toccano in estate,
non più in inverno. Il clima più caldo ci spinge a usare di più i
condizionatori, i quali però fanno salire i livelli di CO2 e oltretutto
emettono calore all'esterno. Un circolo vizioso. Nessuna condanna ai
condizionatori, insomma, ma la moderazione in tanti casi è
necessaria. (Massimo Calvi)
4) Luci
Quante luci utilizziamo quando siamo a
casa? È una delle domande che papa Francesco invita a porsi. Il tema è quello
del risparmio energetico. Utilizzare solo la luce di cui abbiamo bisogno, e non
sprecarla, significa infatti dover produrre meno energia, impiegare meno
risorse energetiche e, siccome il mix energetico mondiale vede ancora una larga
prevalenza delle fonti fossili, produrre meno emissioni di CO2. Non si tratta
solo di spegnere lampade e lampadari quando si esce, ma di prendere quei
piccoli accorgimenti che possono fare grandi differenze: l'utilizzo di
lampadine a Led, che abbattono fino al 90% il consumo di energia; o le ciabatte
con interruttore, che possono spegnere contemporaneamente molti dispositivi che
utilizzano corrente elettrica (televisore, impianto stereo, computer). Certo,
se in casa o in azienda si usa al 100% energia rinnovabile le cose possono
cambiare un po'. Ma l'energia più pulita di tutte è quella che non si consuma:
ha anche un'unità di misura, il negawatt. (Andrea Di Turi)
5) Acqua
L'acqua, ha sottolineato il Papa
nell'enciclica, è un bene prezioso ma limitato e sempre più persone rischiano
di non averne a sufficienza. Negli ultimi decenni i consumi mondiali di acqua
sono aumentati di quasi dieci volte: il 70% è impiegata per l'uso agricolo, il
20% per l'industria, il 10% per usi domestici. Nei Paesi occidentali una
persona utilizza 162 litri al giorno, di cui 80 per l'igiene personale e 24 per
la nutrizione, quando secondo diversi studi ne basterebbero 50. Nell'utilizzo
di lavatrici e lavastoviglie basterebbe prediligere il ciclo ecologico o quello
breve, ma sempre a pieno carico, oltre a comprare modelli che necessitano di
meno acqua: per le lavabiancheria si possono risparmiare anche 100 litri.
Quando si lava l'auto meglio usare un secchio pieno invece di acqua corrente:
risparmieremo circa 130 litri di acqua potabile ogni volta. Per lavare frutta e
verdure si può riempire una ciotola con dell'acqua e un po' di bicarbonato.
Mentre fare la doccia invece del bagno significa un altro risparmio di 50 litri
a volta. (Paolo M. Alfieri)
6) Carta
Risparmiare sulla carta è un piccolo gesto
che può produrre enormi benefici.Per ottenere una tonnellata di carta nuova
servono infatti 15 alberi, 440mila litri d'acqua e 7.600 Kwh di energia
elettrica. Un processo che comporta innanzitutto il disboscamento delle grandi
foreste e quindi l'aumento delle emissioni inquinanti che queste sono capaci di
assorbire. La produzione di carta riciclata invece, oltre a risparmiare la vita
agli alberi, richiede il 60% in meno di energia e l'80% in meno d'acqua
rispetto alla carta vergine, e genera il 95% in meno di inquinamento
atmosferico. Inoltre è possibile utilizzare carta certificata (come fa
"Avvenire"), con i marchi internazionali che garantiscono la gestione
responsabile delle foreste secondo standard ambientali, sociali ed economici.
Stando ai dati Fao, la produzione mondiale di carta è in leggera flessione ma
l'impatto ambientale resta elevato.Nel 2013 sono stati prodotti 397,6 milioni
di tonnellate di carta e cartone, di cui il 54% è stato usato per
confezionamenti e imballaggi.(Alessandro Bonini)
7) Plastica
La plastica è una grande scoperta che ha
migliorato la qualità della vita, fino a diventare però una delle prime cause
di inquinamento del pianeta.Dal 1950 a oggi la produzione mondiale è passata da
un milione e mezzo a 245 milioni di tonnellate annue, ponendo sfide soprattutto
per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti non biodegradabili. Ne sono una
testimonianza i giganteschi accumuli di rifiuti plastici venutesi a creare
negli Oceani, con un'estensione che arriva a milioni di chilometri quadrati,
un'area più estesa della superficie degli Stati Uniti.Secondo l'Agenzia per
l'ambiente dell'Onu (Unep) circa 100.000 mammiferi marini, un numero
consistente di tartarughe e un milione di uccelli marini rimangono uccisi ogni
anno dalla plastica, per ingestione o intrappolamento. Trattandosi di un
derivato del petrolio il primo impatto avviene però tramite l'estrazione, il
trasporto e lo stoccaggio degli idrocarburi. Segue il processo della
trasformazione in plastica con la relativa produzione di emissioni
nocive. (Alessandro Bonini)
8) Cibo
Cucinare solo quanto ragionevolmente si
potrà mangiare, come suggerisce Francesco, non è solo un modo per rispettare
chi ha meno, ma per creare le condizioni perché gli alimenti possano entrare in
un circolo di ridistribuzione.Ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti,
un terzo del cibo prodotto, va perduto o sprecato (stime Fao). La gran parte
degli sprechi alimentari, oltre il 40%, avvengono tra le mura domestiche, il
resto in fase di produzione o distribuzione.C'è dunque molto che possiamo fare
per limitare questo spreco. In Italia si calcola che il valore del cibo buttato
via ammonti a 37 miliardi di euro, praticamente 450 euro l'anno a famiglia.
Secondo uno studio della Coldiretti se si riutilizzassero questi alimenti si
potrebbero sfamare 44 milioni di persone. L'invito non è solo a sprecare meno,
ma a fare il possibile per rimettere in circolo le eccedenze e ridistribuirle,
come ad esempio fa la Caritas o le organizzazioni tipo Banco
alimentare. (Massimo Calvi)
9) Trasporti
I mezzi pubblici? Senz'altro meglio
dell'auto privata. Per costi e rispetto dell'ambiente, innanzi tutto. «La
qualità della vita nelle città è legata in larga parte ai trasporti - scrive il
Papa -, che sono spesso causa di grandi sofferenze per gli abitanti. Nelle
città circolano molte automobili utilizzate da una o due persone, per cui il traffico
diventa intenso, si alza il livello d'inquinamento, si consumano enormi
quantità di energia non rinnovabile e diventa necessaria la costruzione di più
strade e parcheggi, che danneggiano il tessuto urbano. Molti specialisti
concordano sulla necessità di dare priorità ai trasporti pubblici». E se
proprio si devono usare le quattroruote lo si può fare in modo coscienzioso. Ad
esempio col car pooling: termine che indica l'utilizzo di una vettura tra un
gruppo di persone allo scopo di ridurre i costi. Colleghi che abitano nella
stessa zona raggiungono il posto di lavoro usando a turno una sola macchina.
Che diventa così una specie di piccolo "mezzo
pubblico". (Massimo Rinieri)
10) Alberi
Piantare un albero è un gesto fondamentale
per esprimere la volontà di prendersi cura del nostro pianeta. Prima di tutto
gli alberi assorbono anidride carbonica (CO2), ritenuta il principale gas
climalterante, ovvero responsabile dell'effetto serra (il riscaldamento del
pianeta) e dei cambiamenti climatici. L'albero, insomma, "mangia" la
CO2 presente in atmosfera: a seconda del contesto in cui è inserito, urbano o
meno, si stima l'albero possa assorbire tra i 10 e i 50 kg di CO2 all'anno, da
moltiplicare per gli anni del suo ciclo vitale.Molte aziende impegnate nella
sostenibilità, in particolare quelle industriali, decidono di piantare alberi
per compensare le emissioni legate alla loro attività. L'albero, inoltre, che
in città aiuta ad abbattere le temperature, è un potente fattore di
ri-naturalizzazione del territorio, che permette di combattere e prevenire il
consumo di suolo.Piantare un albero è poi un gesto simbolico: significa avere
fiducia nel futuro. E impegnarsi perché sia migliore. (Andrea Di Turi)
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Lo spirito di gratuità che muove Fatti Mail implica che chiunque
abbia ricevuto (o riceva) ospitalità circa un proprio comunicato lo
faccia in spirito di condivisione dell'idealità solidale accettando di
essere parte di uno spazio in cui la comunicazione sia tanto un dire quanto un
ascoltare. La solidarietà ha infatti necessariamente due direzioni
quella del chiedere e quella dell'offrire. Se non sono entrambe vissute ed
accolte non potrà esserci spazio di solidarietà.
Nei Fatti - e nelle Mail - questo significa
accettare:
- che il
proprio indirizzo e-mail entri nella mailing list di Fatti Mail (che non ne
farà uso alcuno al di fuori della spedizione on-line delle news letter 2/3
volte al mese)
- ed essere
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che si è sperato altri abbiano messo in gioco leggendo il proprio
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