SOLIDARIETA' ... come altro?

SOLIDARIETA' ... come altro?
Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza cercare perché non s'impegna, senza disimpegnarci perché altri non s'impegna. Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore, un utile che non sia una delle solite trappole generosamente offerte ...dalla gente pratica. Si vive una sola volta e non vogliamo essere giocati in nome di nessun piccolo interesse. (Primo Mazzolari)

lunedì 7 ottobre 2019

OTTOBRE 2019


Fatti Mail  






Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail



Infinito
A volte ci sono parole che bussano alla nostra porta e se anche dovessimo essere distratti, e non sentirle, loro sanno come fare per raggiungerci. Bussano di nuovo o entrano direttamente dalle finestre.
Ho di recente partecipato ad una riunione di formazione con il gruppo operativo di Song-Taaba (la onlus gemmata da Fatti Mail, che si occupa di “formazione” in Burkina Faso e Congo) e l’INFINITO era un tema ricorrente
Sono poi stata al convegno organizzato dalla Fraternità di Romena. Tema: l’Infinito.
… molti stimoli e molte “verità” … e poi c’è il tempo che fa sedimentare tutto
e tutto tras-forma.
Lasciandomi due spunti.
Il primo è che l’infinito – “il senza fine” -  non sia un altrove.
Piuttosto una dimensione in cui siamo calati senza eccessiva consapevolezza.  Una dimensione che si sprigiona nel nostro esistere ogni volta che guardiamo tutto ciò che è “finito” non come muro invalicabile, limite, conclusione ma come un’esperienza da cui poter intravedere un’oltre.
Un oltre che c’è, c’è sempre, e permette di relativizzare ogni finitezza. Un “oltre” che fa di ogni spazio chiuso un “chiostro”, un luogo per ricordarci la possibilità che essere delimitati da “mura” (materiali o esistenziali) non impedisce   al cielo di farci da tetto, anche quando non riusciamo a vederlo. Un “oltre” che immette quindi infinite possibilità nella vita di ognuno.

Infinito come non finito. Non completo o completato. Concezione negativa e riduttiva. … questo discorso è infinito, questa cura è infinita, questa discussione è infinita. C’è nella non finitezza, nell’incompiutezza, il segno di un’incapacità: non sei/siete stato/i in grado di “finire” di arrivare ad una “fine”, di concludere.
“Non finire” non chiude un orizzonte ne apre molti altri. Il primo è quello della consapevolezza: è vero … siamo incompleti, “finiti”, segnati da limiti. Spesso rimuoviamo questa verità. Che l’obbiettivo sia finire o non finire, la sfida può essere condivisa. Ciò che per qualcuno è limite per qualcun altro è capacità. Basta ricordare che non siamo soli e che possiamo trovare ciò che a noi manca in chi ci è accanto. E’ necessario solo tornare a  parlarci, a cercarci, a chiederci aiuto. Ognuno di noi è l’infinito di qualcun altro.   Quanto più siamo capaci a guardare ogni diversità come opportunità di completezza, tanto più sarà possibile scoprire in ogni nostra “non finitezza” una porta aperta sull’in-finito che ci circonda e che si rivela nel mettersi insieme, nell’aiutarsi, nel “completarci”.
L’autosufficienza è la vera unica finitezza. Nasconde dietro ad una finta idea di forza o grandezza l’illusione di bastare a noi stessi. Nega l’incontro. E con l’incontro nega l’unica vera opportunità di intravedere l’infinito che l’altro porta in dono.

“La nostra meta non è mai un luogo ma un modo nuovo di vedere le cose”
(Henry Miller)
g.s.


  RIPARTIAMO
Riparte Fatti Mail. Riparte in una forma più “sobria”, confidando nella collaborazione di tutti. Fatti Mail è un’esperienza di rete solidale. Un “luogo” di in-finite possibilità di “incontro”.
Nei momenti di difficoltà che attraversano, prima o poi, la vita di tutti, a renderli critici non è il “cosa” ma il “come” doverli affrontare: da soli. Nessuno lo è. Fatti Mail serve a …ricordarcelo.
Fatti Mail non ha l’obbiettivo di crescere numericamente ma di crescere nella fiducia reciproca, per questo si espande solo per “gemmazione”. Si può entrare a far parte della rete solo per conoscenza diretta e personale con chi sia già parte della rete.

Perché una richiesta sia ospitata (che riguardi una persona, una situazione o un’iniziativa) deve essere inviata  all’email – gaia.fattimail@gmail.com  da chi sia già parte della rete e presentata/raccontata direttamente nel testo (della mail). NO pdf, NO locandine, NO WhatsApp.
Un grazie speciale a Cinzia per l’aiuto nella scrittura dei testi.




1)    Chiunque voglia segnalare iniziative da promuovere, NON mandi ALLEGATI, NE’ LOCANDINE ma tutto il comunicato direttamente come testo della mail
2)    Il BLOG - https://fattimail.blogspot.com/ -  è aggiornato costantemente. Nella colonna di destra alle voci SOS o IN PRIMO PIANO sono inserite sempre nuove iniziative o richieste solidali
3)    Sempre nella colonna di destra del BLOG   c'è una finestrella 
"CERCO … TROVO …"
basta digitare una  parola chiave  e   appariranno tutte le volte in cui,  in una qualunque newsletter degli ultimi anni, sia stata citata quella parola   (poi c'è sempre l’ archivio!)


AVVISATE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE -  DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO - CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FARA’ RIFERIMENTO A Fatti Mail … è importante aiutare due persone estranee   a superare il disagio iniziale … Considerate che l’espandersi di Fatti Mail se da una parte aumenta i lettori (e le opportunità di risposte solidali) dall’altra estende anche al di fuori delle spedizioni di Fatti Mail via e-mail la possibile lettura del bollettino. Chiedete quindi a chi vi chiami o vi contatti come sia venuto a conoscenza della vostra richiesta, regolandovi conseguentemente. 


GOOD NEWS

GRAZIE FATTI MAIL:

Alba un’amica “storica” della grande famiglia di  Fatti Mail, insegna nel carcere di Lecce ed ha inviato, durante l’estate,  questo messaggio per Fatti Mail:

Ho una bellissima notizia che riguarda FattiMail, per la quale devo trovare l'ispirazione migliore per scrivere un messaggio mail. Anzi due.
Agli esami di Stato, il mio Studente stra-ordinario ha preso 100con lode
Invece quello più brillante ma non altrettanto costante nello studio 99 (che abbiamo ridotto a 98 perché non sapesse di beffa!). Brillante, ha brillato con citazioni in latino, in greco, in sanscrito, in devanagari...

Cosa c'entra FattiMail?
C'entra con il compito lungo e complesso che loro (a differenza delle compagne e dei compagni liberi) hanno svolto INTERAMENTE. Io non ce l'avrei fatta in un tempo così esiguo.
C'entra perché questi miei Studenti hanno studiato - conoscendone ogni pagina - i libri che ci ha regalato anche Fatti Mail! Ricordi la sottoscrizione di quattro anni fa?
Perciò GRAZIE GRAZIE GRAZIE!

Il carcere: luogo di straordinaria eutopia!
La direzione della prigione ha riconosciuto ai due Studenti un attestato di merito. Che in carcere può significare sconto di pena!
A presto!


BUONA LETTURA :
Le richieste legate alla ricerca di lavoro  - oggi come sempre - chiamano tutti coloro che vogliano “essere” solidali  a “fare” un gesto in più: una lettura approfondita, un passa parola, un’attenzione ad offerte che possano capitare alla nostra attenzione.  Non sono bigliettini attaccati ad una bacheca … sono amici, persone che stanno portando un peso – diverso ma gravoso in ogni caso – e chiedono il nostro sostegno … per non restarne schiacciati. Grazie



1)            REBECCA CERCA LAVORO:

Conosco personalmente Rebecca.

Rebecca è una ragazza ventenne che da due anni lavora nell’ambito della ristorazione. E’ seria, affidabile, preparata. In questi due anni ha svolto numerose e differenti mansioni: dall’amministrazione al servizio al pubblico, dall’aiuto in cucina alle pubbliche relazioni del locale in cui ha lavorato nelle Marche. Per motivi di famiglia, Rebecca ha bisogno di trasferirsi a Roma, dove spera di trovare un lavoro in questo stesso ambito. Conosce tre lingue.

Chiunque possa aiutarla a trovare un lavoro in un ristorante, gelateria/pasticceria, albergo o qualunque altra realtà nell’ambito della ristorazione, può mettersi in contatto con Rebecca tramite: 

Per quanto riguarda le referenze, conoscendola bene, posso garantire la serietà e il valore professionale di Rebecca.

Grazie di cuore a chi potrà darle una mano.




2)            SOS LAVORO MONICA E ROSARIO:

Monica e Rosario sono due giovani signore peruviane, serie e affidabili,  che cercano lavoro come badanti, anche a tempo pieno.
Ho avuto modo di conoscere Monica e Rosario e ho potuto notare la loro gentilezza, sensibilità e pazienza. Monica è fisioterapista nel suo Paese, è una persona estremamente discreta, puntuale ed attenta, attualmente lavora, ma da novembre sarà disponibile.
Rosario é una donna solare, sorridente, disponibile e ha imparato anche a preparare piatti della cucina italiana. Anche se non conoscono ancora bene l'italiano, la comunicazione non è difficile. Spero di riuscire a far incontrare persone che non si conoscono, ma che oltre al bisogno di aiuto e lavoro, possano scambiarsi rispetto, umanità e affetto.

Monica 
Per Rosario parlare con la zia Nancy xxxx
per referenze Rossella gaia.fattimail@gmil.com



3)            MARCO CERCA LAVORO:

                 Marco è una persona cara, un mio parente.
Un uomo gentile e amabile.
Vive a Roma
Ha molta esperienza alle spalle sia nell’ambito della ristorazione che dell’assistenza alle persone (anziane o in difficoltà)
In questo momento è disponibile come accompagnatore o persona di compagnia, guida ed all’occorrenza può anche cucinare.
Lungo orario (no notte)
E’ contattabile solo telefonicamente al n. xxxx
(contattandolo fare riferimento a Gaia Spera)



4)                   ALESSANDRO CERCA LAVORO
Mi chiamo Alessandro, sono nato nel 1950 e sono un neo pensionato. Sono disponibile per piccoli lavori di manutenzione, assistenza leggera e accompagno per anziani. So cucinare e all’occorrenza svolgere piccole faccende domestiche. Sono auto munito e sono disponibile a fornire tutte le referenze necessarie a chi le voglia ricevere.
Grazie di cuore per l’attenzione.



5)            SOS LAVORO VIMALA E GEORGE:

Vimala e George cercano lavoro e/o abitazione.
Vimala e George sono due indiani del Kerala.
Poco più che trentenni.
Lei è stata la preziosa e amorevole ultima badante di mia madre. La ha accompagnata con costante attenzione negli ultimi mesi della sua vita, donandole e ricevendone amore. Ha qualche competenza infermieristica. Parla abbastanza l'italiano.
Lui, tuttofare, è appena giunto in Italia.
Non parla italiano. Molto disponibile ad imparare e a fare. Amerebbe anche occuparsi di un giardino.
Preferirebbero lavorare insieme.
Cercano un posto fisso, anche a 
lungo orario.
CERCANO ANCHE UN MONOLOCALE IN CUI VIVERE.
Grazie a chi potrà aiutarli.
Per referenze e info: Daniela Franco cellxxxx
cell. Vimala xxxx




CONDIVIDO:
EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE E/O CULTURALE.  
A SEGUIRE ALCUNE SEGNALAZIONI DI EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE E/O CULTURALE. … vita e solidarietà … per imparare a crescere insieme  
BUONA LETTURA:


INCONTRO CON ALBERTO MAGGI

Alberto Maggi sarà a Roma il giorno 20 ottobre prossimo presso il Centro Scout. Largo dello Scoutismo,1 (P.zza Bologna)

Ore 10   Presentazione del libro “Due in condotta”
Ore 12 Celebrazione Eucaristica

Presso il centro c’è la possibilità di pranzare, prenotando all’arrivo.
Come sempre vi chiediamo il passa parola.

Sarà un grande piacere incontrarci, a presto Flora Zanardo
Cell. 329.3568297



DOSSIER IDOS 2019

Dossier Statistico Immigrazione 2019

Il Centro Studi e Ricerche IDOS nasce, come cooperativa e casa editrice, nel 2004 dall’originario gruppo dei ricercatori operanti presso la Caritas di Roma per la realizzazione del Dossier Statistico Immigrazione, il primo rapporto organico annuale, di carattere socio-statistico, sull’immigrazione in Italia (la prima edizione è del 1991). A questa pubblicazione principale, IDOS ha affiancato, nel tempo, altri annuari socio-statistici (l’Osservatorio Romano sulle Migrazioni, il Rapporto Immigrazione e Imprenditoria, e – dal 2001 al 2013 – il Rapporto sugli Indici di integrazione degli immigrati in Italia, realizzato per conto del CNEL) e pubblicazioni tematiche.
Dal 2013, i soci del Centro Studi e Ricerche IDOS aderiscono anche all’Associazione di promozione sociale IDOS, che tra i propri scopi ha quello di promuovere attività di sensibilizzazione in materia di immigrazione, integrazione dei migranti e lotta alle discriminazioni, anche attraverso la diffusione delle pubblicazioni del Centro Studi.

 

 

Roma, giovedì 24 ottobre 2019, ore 10.30
Nuovo Teatro Orione, Via Tortona 7 (Metro A – Re di Roma)
Il Dossier sarà presentato in contemporanea in tutte le Regioni e le Province Autonome
 Il volume, corredato da una scheda di sintesi, verrà distribuito ai partecipanti fino a esaurimento copie
Per i giornalisti è stata predisposta apposita documentazione
Per informazioni
Centro Studi e Ricerche IDOS: tel. 06.66514345/502, idos@dossierimmigrazione.it; 
www.dossierimmigrazione.it; facebook.com/dossierimmigrazione
Centro Studi CONFRONTI: tel. 06.4820503, info@confronti.net; 
www.confronti.net; facebook.com/ConfrontiCNT
Ufficio stampa: cell. 380.9023947



RICERCA PROFESSIONISTI VOLONTARI

Carissimi,
come Associazione "I Poveri al centro" (www.ipoverialcentro.it - https://www.facebook.com/ipoverialcentro/) abbiamo un primo impegno post estivo, veramente FONDAMENTALE:
riuscire, in queste settimane, a coinvolgere un amico, un familiare, un conoscente, un collega, un professionista (soprattutto Fisioterapisti, Podologi, Pedicure, Dentisti) nel servizio attivo con noi.
Se riuscissimo a raddoppiare le persone attualmente coinvolte, potremmo aprire "La Tua Casa al centro" tutti i giorni della settimana e potremmo quindi dare una spinta notevole alla nostra accoglienza, al nostro modo di 'servire' gli ultimi, a raggiungere l'obiettivo del recupero della dignità per ciascuno che tanto ci sta a cuore.
Qualcuno che qui legge, vuole accettare questa sfida? E/o può divulgare la nostra ricerca? Speriamo proprio di sì!
Chi volesse ci scriva o ci telefoni (associazione@ipoverialcentro.it - 3464790207 - 3246007696), anche solo per avere maggiori ragguagli.
Grazie di cuore, a nome dei nostri Amici più poveri, a chi potrà/vorrà aderire!
Associazione "I Poveri al centro"


   SEMI DI COMUNITA’


Halima è una ragazza italo-marocchina che sta facendo una ricerca sulla

Da qualche mese è attiva a Roma, presso la Comunità del Casale, in zona Prima Porta / Cassia bis la cooperativa CSA Semi di Comunità, che, attraverso la produzione agricola, vuole creare un ambiente di lavoro solidale e inclusivo, e favorire la condivisione concreta dell'attività produttiva da parte dei soci fruitori che utilizzano i prodotti dell'orto. La cooperativa non vende le verdure, ma le distribuisce tra i soci che prefinanziano il bilancio dell'anno dopo aver condiviso le decisioni sul piano colturale. I soci possono anche su base volontaria contribuire al lavoro sul campo, nei limiti delle loro possibilità e desiderio. La distribuzione avviene presso alcuni punti di consegna in varie zone della città. Progressivamente, la cooperativa vorrebbe creare opportunità di lavoro, anche protetto, affiancando quello dei soci lavoratori già attivi. Scoprite di più su questa iniziativa collegandovi a www.semidicomunita.it e contattateci, o meglio veniteci a trovare, per conoscerci ed eventualmente partecipare.
Se vuoi venire a conoscerci scrivici alla mail: semidicomunita.roma@gmail.com
Via del Prato della Corte 1602/a, 00123, Roma
  

REFOODGEES:

RECUPERIAMO CIBO, COLTIVIAMO UMANITÀ:
ReFoodGees e Mercati d’Autore ti aspettano per festeggiare insieme il primo anno di attività di Roma Salva Cibo al Nuovo Mercato dell’Esquilino.
SABATO 12 OTTOBRE, Nuovo Mercato Esquilino - dalle ore 16:30 alle 20:00

Ebbene sì, sono già passati 365 giorni e abbiamo raccolto circa 20.000 kg di cibo!

Dalle 16.30 laboratori per bambini con Eduraduno e musicali con Butta beat riciclato e alle 19 gran finale con esibizione del Coro di Piazza Vittorio.

La nostra lotta contro lo spreco alimentare non si ferma, quindi porta con te una busta per riempirla con frutta e verdura che – come ogni sabato – distribuiremo gratuitamente sotto al nostro gazebo.

Vieni a trovarci e condividi con chi vuoi! Sarà un piacere vederti!
#RecuperiamoCiboColtiviamoUmanità - #RomaSalvaCibo - #ReFoodGees
Per maggiori info:


LABORATORIO 53

AMA:
Il “gruppo di auto-mutuo-aiuto” (AMA) consiste nella costruzione di uno spazio di interazione ed espressione di sé in cui al centro dell’attenzione è la cura della relazione. Cura di sé e dell’altro/a, a partire dalle risorse e dalle differenze – culturali, politiche, linguistiche, religiose ecc.- che ciascuno/a vuole offrire e condividere. Per fare ciò usiamo la parola e altri canali comunicativi, come quello del teatro (in particolare il Teatro dell’Oppresso), della musica e del corpo (il Laboratorio di Danza Movimento Terapia), seguendo un metodo misto che guarda all’esperienza dell’Auto-mutuo-aiuto come ai gruppi di incontro di C. Rogers e W. C. Schutz.
Il Gruppo di Auto-Mutuo-Aiuto (AMA) per migranti, richiedenti asilo e rifugiati di Laboratorio 53 riapre i battenti. Il Gruppo AMA si è sempre posto come un luogo di riferimento diurno per persone migranti e non in cui socializzare e conoscere il nuovo contesto di vita, "facendo mondo" insieme secondo i principi della reciprocità e dell'orizzontalità. Il Gruppo AMA si tiene presso la sede operativa dell'associazione, all'interno degli spazi de La Città dell'Utopia (Via Valeriano 3F, Metro B - Basilica San Paolo).

A breve verranno comunicati giorni, orari e attività d'inizio del Gruppo AMA ma, nel frattempo, vi informiamo che sono benvenute idee, corsi e iniziative promosse dagli stessi migranti

Per informazioni o richieste più dettagliate scriveteci a
info@laboratorio53.it



GUSTAMUNDO
Il progetto “GUSTAMUNDO” nasce con l’idea di proporre integrazione sociale tramite la “cucina”.
Con la collaborazione di alcune ONLUS, che già si occupano di situazioni difficili, GUSTAMUNDO organizza cene etniche preparate da uomini e donne provenienti dai paesi più disagiati. Saranno loro che, diventando protagonisti in cucina, vivranno un momento di serenità e aggregazione, consentendoci di assaggiare specialità di tutto il mondo. GUSTAMUNDO sarà dunque un “porto gastronomico” dove i nostri ospiti migranti possano fermarsi e farci conoscere meglio la cultura e i sapori della loro terra. 
Il programma di Ottobre:


SONG-TAABA ONLUS
18 OTTOBRE 2019 - ore 21,00
VALIUM
Teatro La Cometa - Via del Teatro Marcello, 4
VALIUM è uno spettacolo divertente, una commedia anti stress diretta da Alessandro Sena che porta in scena “il teatro nel teatro”, modalità nella quale gli attori si muovono con grande naturalezza e dinamismo in uno spettacolo che ruota intorno alla figura dell’artista e ai compromessi che egli è costretto ad accettare per poter fare il proprio lavoro.
Ed è proprio il “compromesso” l’elemento centrale di tutta la piéce che si apre con una riflessione su “cosa” ogni giorno accettiamo senza esserne consapevoli; per vivere, per amare o per trovare un posto sotto la migliore luce, così come sono costretti a fare i protagonisti della commedia.
Teatro La Cometa, 18 ottobre, ore 21,00 (un quarto d’ora prima per ritirare i biglietti) nel foyer del teatro.
Song-Taaba avrà un piccolo spazio dove poterci conoscere meglio
per prenotare (fino ad esaurimento disponibilità):
segreteria@song-taabaonlus.org
MESE DI OTTOBRE
OLIO SOLIDALE
Siamo in quel periodo dell’anno in cui ogni giorno è quello giusto per prenotare … OLIO SOLIDALE dell’Azienda Mezzabarba (Farnese, Vt)
Nella prossima newsletter daremo tutte le informazioni sui prezzi e sulle tipologie disponibili.
Per prenotare l’olio basterà scrivere alla segreteria : segreteria@song-taabaonlus.org

L'intero ricavato delle nostre iniziative sarà destinato a sostenere i 6 progetti in Burkina Faso attraverso i quali ci impegnamo ad affermare il diritto allo studio ed a supportare l'attività di medico della dott.ssa Chiara Castellani in Congo ed il suo lavoro quotidiano per affermare il diritto alla salute


  
CONSAPEVOLEZZA&SOLIDARIETA’
Una cittadinanza consapevole è una cittadinanza più solidale.

PERIFERIE A TEATRO: il biglietto sospeso:

il “biglietto sospeso” di Associazione 21 luglio per Tor Bella Monaca e Rebibbia

Che sia un capolavoro shakespeariano, un’opera omerica o uno spettacolo di arte contemporanea non importa, quello che conta davvero è lasciarsi trasportare dalla magia del teatro dove finzione e realtà convergono per poi allontanarsi di nuovo. E se a vivere un’esperienza così sono donne, uomini e bambini che, normalmente non potrebbero acquistare un biglietto di ingresso, allora la storia ha tutto un altro sapore.

Il “biglietto sospeso” grazie al progetto “Storie cucite a mano”

È questa la particolarità del “Biglietto sospeso” il progetto che porta le periferie di Roma a teatro, e nello specifico Tor Bella Monaca e Rebibbia: già luoghi scelti per attività di inclusione da 21 luglio. Sono tante le famiglie che, fino ad ora, da alcune delle periferie più disagiate della città, hanno usufruito dell’attività organizzata all’interno del progetto “Storie cucite a mano” selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il progetto, diffuso a Moncalieri, Roma e Lecce, è incentrato sulla prevenzione del disagio e sulla promozione del benessere per bambine e bambini di età compresa tra i 5 e i 14 anni e per le loro famiglie.

Signori, si va in scena!

Si apre il sipario e in un attimo ci si ritrova nella Scozia medioevale insieme con Macbeth e il suo amico Banquo che di ritorno da una battaglia si imbattono nell’incontro con tre streghe pronte a predire loro un futuro pieno di imprevisti e colpi di scena tra destino e libero arbitrio. È il “Macbeth Rock Opera” che la compagnia diretta da Ermanno Manzetti ha messo in scena al Teatro Tor Bella Monaca, situato nell’omonimo quartiere di Roma, la prima opera teatrale che Associazione 21 luglio ha scelto per avviare il progetto del “biglietto sospeso”.

Come funziona la donazione e chi ne beneficia

Associazione 21 luglio Onlus mette a disposizione un biglietto di ingresso per tutti coloro che non possono sostenerne i costi. Gli assegnatari vengono selezionati tra gli iscritti al programma secondo alcuni criteri, tra questi luogo e data di svolgimento degli eventi individuati, tipologia, numero di posti disponibili, partecipazione a eventi precedenti. Per garantire la partecipazione al maggior numero di richiedenti sarà data la priorità a coloro che in precedenza non hanno usufruito del “biglietto sospeso”.


TOO GOOD TO GO: La App per ridurre lo spreco alimentare.
14 milioni di utenti in 13 Paesi europei, mentre sono circa 230mila quelli registrati al servizio in Italia in sette diverse città, per un totale di un migliaio di esercizi attivi (di cui un quarto nel capoluogo lombardo) fra bar, ristoranti, forni, pasticcerie, supermercati e hotel. Sono i numeri che accompagnano lo sbarco a Roma di Too Good To Go, l'app nata nel 2015 in Danimarca con l'obiettivo di combattere lo spreco alimentare e arrivata nel nostro Paese la scorsa primavera, trovando in Eataly un partner d'eccezione con i suoi punti vendita di Milano, Torino, Firenze, Genova e Bari.
Un modello virtuoso di economia circolare
La missione di Too Good To Go, oltre che socialmente utile, ha ovviamente una finalità di business ed è quella di aiutare i negozi affiliati a recuperare e vendere online, a prezzi molto ribassati, il cibo invenduto. Come? Utilizzando le cosiddette Magic Box, e cioè delle borse della spesa contenenti una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi, rimasti invenduti a fine giornata e che non possono essere rimessi in commercio (o serviti ai tavoli) il giorno successivo. Il vantaggio che la piattaforma assicura agli store e ai consumatori finali, come spiega al Sole24ore.com il General Manager della startup per l'Italia, Eugenio Sapora, è nella sua capacità di rispondere alle esigenze di tutti: “I negozianti riducono a zero i propri sprechi e raggiungono nuovi clienti attraverso l'app, gli utenti possono ottenere a prezzi convenienti cibo ancora buonissimo. Insieme possono combattere da protagonisti lo spreco alimentare”. Un modello virtuoso, secondo Sapora, sostenibile per definizione anche in chiave business: “Domanda e offerta si incontrano sull'app e sono ristoratori, commercianti e gli stessi utenti ad alimentare l'economia circolare di Too Good To Go, non essendoci alcuna logistica addizionale al servizio, anche su ampia scala”.
Come funziona e le catene e i locali partner
Il funzionamento del sistema è in effetti semplice: una volta scaricata l'app sullo smartphone e attivata la geolocalizzazione, gli possono immediatamente visualizzare i locali aderenti e con un semplice tocco acquistare i pasti preferiti, spendendo tra i due e i sei euro e risparmiando mediamente fino al 70%. Una volta ordinata la propria Magic Box, si paga l'ordine direttamente via app e lo si ritira nella fascia oraria specificata, scoprendo al momento cosa c'è dentro la scatola. Un modello che sembra funzionare, visto e considerato che le percentuali medie di “bag” vendute in Italia supera l'80% e in alcuni centri è costantemente sopra il 95%. Il fatto che dei mille store attivi, come assicura Sapora, hotel e ristoranti rappresentino ad oggi circa il 30% del totale aggiunge concretezza a un progetto sposato anche da catene di primo piano come Carrefour Italia e da specialisti come NaturaSì e to.market, da importanti marchi dell'hospitality come Ibis e Novotel e da locali tipici come EXKi (biologico) e Tramè (tramezzini). (da Il Sole24ore)


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Lo spirito di gratuità che muove Fatti Mail implica che chiunque abbia ricevuto (o riceva) ospitalità circa  un proprio comunicato lo faccia in spirito di condivisione dell'idealità solidale accettando di essere parte di uno spazio in cui la comunicazione sia tanto un dire quanto un ascoltare. La solidarietà ha infatti necessariamente due direzioni quella del chiedere e quella dell'offrire. Se non sono entrambe vissute ed accolte non potrà esserci spazio di solidarietà.
Nei Fatti  - e nelle Mail - questo significa accettare:
-  che il proprio indirizzo e-mail entri nella mailing list di Fatti Mail (che non ne farà uso alcuno al di fuori della spedizione on-line delle news letter 2/3 volte al mese)
-  ed essere disponibili a leggere i bollettini che si riceveranno con la stessa solidarietà che si è sperato altri abbiano messo in gioco leggendo  il proprio annuncio

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mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?

mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?
Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride e dall'orgoglio che non s'inchina davanti ad un bambino" (K. Gibran)

LENTE D'INGRANDIMENTO - CITTADINANZA ATTIVA

COALIZIONE PER I BENI COMUNI:

Un’ampia delegazione della Coalizione per i Beni Comuni, ha depositato, presso gli uffici competenti del Comune di Roma, la proposta di delibera popolare per l’approvazione del regolamento per la gestione condivisa beni comuni.

Una rete informale di cittadinanza attiva – composta da 104 realtà romane - nata con l’obiettivo di presentare al Comune di Roma una Delibera di Iniziativa Popolare per l’approvazione di un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani” finalizzato non solo a definire i rapporti tra le amministrazioni locali e quanti vogliono offrire il proprio contributo volontario per la cura, la rigenerazione e la gestione dei beni comuni urbani, ma anche ad attivare nuove forme di collaborazione tra le parti, basate sul principio di sussidiarietà orizzontale e non sulla totale delega di responsabilità ai cittadini.

Questo l’obiettivo scaturito dalle 104 realtà romane che, con la consegna della proposta di delibera popolare, danno il via ufficiale alla RACCOLTA DELLE 5.000 FIRME valide necessarie per essere discussa in Consiglio.

Una rete informale che continuerà a crescere e a coinvolgere gruppi organizzati e non, comitati, associazioni e cittadini fino al raggiungimento dell’obiettivo: l’approvazione del “Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni”, per il benessere collettivo e il miglior utilizzo anche dal punto di vista dei bambini.

Una raccolta firme che avrà non solo l’importante compito di dotare anche Roma di uno strumento che avvicina cittadini e istituzioni, ma anche quello di sensibilizzare e informare le persone sulla sua importanza strategica

FACEBOOK

https://www.facebook.com/coalizioneperibenicomuni/


coalizioneperibenicomuni@gmail.com

389 5826326 - 3386587734

FORSE NON TUTTI SANNO CHE:

1) Mangiare, Dormire, Lavarsi ... è x tutti
sul sito della Comunità di S. Egidio è possibile "sfogliare" guide solidali che informano sulle realtà CITTADINE disponibili a sostenere chi si trovi in difficoltà

http://www.santegidio.org/index.php?&pageID=228


SOLIDARIETA' E AMBIENTE

ACQUA, un popolo di spreconi

ACQUA, un popolo di spreconi

Un popolo di spreconi.

Ne consumiamo ogni giorno più di 250 litri a testa, più di ogni altra nazione europea.

Non siamo i più puliti, ma solo i più spreconi.



Ogni giorno utilizziamo centinaia di litri d’acqua senza prestare molta attenzione; in genere l’atteggiamento più diffuso è quello di pensare che «basta aprire un rubinetto e servirsene a piacere», in realtà le cose non stanno proprio così, è necessario fermarsi a riflettere un attimo per dare il giusto valore ad una risorsa che purtroppo non è infinita.

Senza acqua nessuna forma di vita è possibile, è un bene d’assoluta necessità che diventa sempre più scarso con il passare del tempo per motivi sia di ordine quantitativi (l’acqua oggi a disposizione è pari a circa un terzo di quella disponibile negli anni ‘50 e tra cinquanta anni sarà ulteriormente dimezzata), sia qualitativi (per ogni litro d’acqua potabile, almeno otto risultano contaminati dall’attività umana).

Gli effetti di questa situazione sono sotto gli occhi di tutti: casi crescenti di razionamento idrico; il consumo di acqua minerale o filtrata diventato quasi un obbligo; lievitazione del costo dell’acqua potabile ecc.

Se poi allarghiamo lo sguardo a livello mondiale, il panorama diventa ancora più preoccupante: circa un miliardo e mezzo di persone non dispongono di acqua potabile.

Di fronte ad un quadro tutt’altro che roseo, oltre ad avvicinarsi al rubinetto con maggiore rispetto, diventa importante porsi il problema di come contribuire in prima persona a migliorare la situazione.

D’altra parte, un uso più appropriato dell’acqua non fa bene solo all’ambiente, ma anche al portafogli e con molta probabilità anche alla pace tra i popoli, perché sono oramai numerosi gli analisti politici che individuano nella carenza d’acqua uno dei possibili motivi di conflitto armato tra i paesi.

Che fare?

Per eliminare gli sprechi idrici si può agire su tre fronti: -Ridurre i consumi d’acqua, in modo da erodere il meno possibile questa preziosa risorsa e contrarre l’impatto ambientale (produrre, trasportare e smaltire acqua potabile richiede energia e produce inquinamento). -Contrarre l’impiego di additivi per ridurre l’inquinamento dell’acqua, della natura e dell’ambiente domestico. -Diminuire il consumo energetico per scaldare e distribuire l’acqua al fine di ridurre l’inquinamento ambientale e il consumo di energia fossile. Per raggiungere questi obiettivi è necessario intervenire sia a livello degli stili di vita, modificando alcune abitudini radicate nel tempo, sia a livello di impiantistica, utilizzando apparecchiature progettate con particolare attenzione al risparmio idrico ed energetico per garantire un’efficacia uguale o superiore rispetto ai dispositivi convenzionali. Spesso si tratta di mettere mano al portafogli, ma il più delle volte il risparmio che deriva dall’uso di tali dispositivi ripaga in poco tempo la spesa affrontata per il loro acquisto. Il massimo dei risultati si ottiene quando entrambe queste strategie, cioè modifica delle abitudini e nuova impiantistica, sono adottate insieme. Vediamo ora in dettaglio le varie soluzion possibili.

Riduzione dei consumi

Iniziamo dalla tipologia di utilizzo che impatta maggiormente per poi passare alla seconda e così via prendendo come riferimento il diagram-ma a torta (vedi il grafico ripartizione dei consumi domestici), in altre parole guardiamolo con occhi famelici e gettiamoci a capofitto sulla fetta più grossa per poi passare a quella di dimensioni immediatamente inferiori e cosi via!

  • Docce e bagni.
  • La doccia presenta un minor consumo d’acqua, rispetto al bagno, soprattutto se si tiene l’acqua aperta solo quando serve.
    Inoltre è possibile adottare docce a risparmio energetico, in grado di ridurre i consumi oltre il 70%. In termini pratici, considerando una doc-cia al giorno si possono risparmiare in un anno oltre 50.000 litri d’acqua e diverse centinaia di euro.
    La cosa importante è di utilizzare docce che non si limitino a ridurre il consumo d’acqua (allora tanto vale non aprire totalmente il rubinetto, con il risultato che s’impiega più tempo a lavarsi e si consuma lo stesso quantitativo di acqua), ma sfruttino in maniera più intelligente l’acqua, garantendo un elevato potere lavante a fronte di minori consumi.
    Vi sono inoltre vantaggi secondari interessanti: nel caso di boiler elettrico, più persone riescono a fare la doccia consecutivamente e minori sono i cali di portata per gli altri utenti, l’unico rovescio della medaglia è che, passando meno acqua nei tubi, si deve attendere più tempo l’arrivo dell’acqua calda.

  • Lavaggio stoviglie e biancheria.
  • Nel caso in cui si utilizzino lavatrici o lavastoviglie è bene farle girare sempre a pieno carico; nel caso dei lavaggi a mano evitare l’uso d’acqua corrente e preferire l’acqua raccolta in un lavabo o in una bacinella.
    Sempre per ridurre gli sprechi, non lasciate diventare vecchio lo sporco dei piatti e le macchie ostiche dei tessuti perché richiedono un lavaggio più impegnativo sia da un punto di vista chimico (detersivi) sia energetico (tempi e temperature più elevate); lavare separatamente i pezzi a seconda del grado di sporco.
    Molti si chiederanno: si consuma più acqua, energia e detersivi lavando a mano o a macchina?
    Per rispondere in maniera corretta a questa domanda è necessario conoscere due fattori: grado di riempimento ed «economicità» della macchina da una parte e capacità di lavaggio manuale dall’altra.
    Comunque alcuni studi in materia hanno dimostrato che per lavare lo stesso quantitativo di stoviglie, pari ad un carico intero di una lavapiatti, mediamente si consumano 80 litri d’acqua se lavati a mano; 60 se lavati a macchina; 12 litri nel caso di apparecchi ad elevata efficienza, i quali oltre al risparmio d’acqua consentono una notevole contrazione dei consumi di detersivi ed energia.

  • Vaschette del WC.
  • Le vaschette tradizionali, in genere contengono circa 24 litri, un volume d’acqua tale da permettere una buona azione lavante nel caso di presenze solide…, ma eccessivamente elevata nel caso di rifiuti liquidi.
    Mediamente, con tali sciacquoni si ha un consumo giornaliero di circa 100 litri a persona, in gran parte sprecati.
    Più efficienti sono le vaschette a due mandate, una da 3 e l’altra da 6 litri, grazie alle quali il consumo giornaliero, a parità di funzione, scende a 15 litri d’acqua.
    Se utilizzate in maniera corretta, ossia schiacciando il tasto giusto al momento giusto, con le vaschette a doppia mandata si arriva a risparmiare circa 17.000 litri d’acqua l’anno a persona.
    Quando non si hanno a disposizione vaschette ad hoc, è possibile modificare i tradizionali cassonetti introducendo dei pesi che permettono di ottenere le stesse prestazioni.
    Un altro metodo è di inserire nella vaschetta un mattone o più semplicemente una bottiglia piena d’acqua.
    In quest’ultimo caso si risparmia molta acqua, ma si riduce anche la quantità disponibile per ogni scarico con l’inconveniente di ridurre l’azione lavante.

  • Rubinetti.
  • Vanno aperti solo quando serve e tenuti chiusi mentre ci si insapona o ci si lava i denti; analogamente per lavare la frutta e la verdura è sufficiente usare acqua raccolta in una bacinella e non quella corrente.
    Per dare un’idea concreta di quanto questi gesti quotidiani possano far variare notevolmente il livello dei consumi idrici, analizziamo in dettaglio cosa accade durante il lavaggio dei denti: tenendo aperto il rubinetto per tutto il periodo di pulizia, si arriva a consumare 10.000 litri l’anno a persona; quando il rubinetto viene aperto solo per il risciacquo il consumo d’acqua si riduce a 1600; se poi invece dell’acqua corrente si utilizza quella contenuta in un bicchiere, si arriva a non più di 200 litri d’acqua l’anno!
    Un bel risparmio, vero?
    Per quanto concerne interventi di tipo impiantistico, è possibile sostituire i normali filtrini dei rubinetti (quelli che ogni tanto dobbiamo pulire dal calcare e da altre sporcizie) con dei modelli risparmio energetico (aeratori).
    Come per le docce vale il discorso di acquistare dei modelli che non si limitino a ridurre la portata dell’acqua, ma che producano un getto di eguale capacità lavante con consumi inferiori.

  • Perdite dalle guarnizioni.
  • L’acqua, che a causa di perdite delle guarnizioni gocciola dai rubinetti o dallo sciacquone, sembra poca cosa, ma essendo continuativo, anche il semplice gocciolamento comporta uno spreco inutile di migliaia di litri d’acqua (e di euro).
    Nel caso in cui l’impianto è dotato di accumuli dell’acqua calda, come ad esempio i boiler elettrici, oltre al consumo d’acqua le perdite idriche si tramutano anche in uno spreco d’energia elettrica.
    È pertanto consigliabile di sostituire immediatamente le guarnizioni danneggiate.

  • Ridurre l’Impiego di Additivi
  • Tutti i detergenti, compresi quelli ecologici, comportano un impatto ambientale per la loro produzione, il trasporto e lo smaltimento.
    Inoltre, soprattutto nel caso di detergenti convenzionali, si ha una liberazione di residui tossici nell’ambiente che poi vengono assimilati attraverso la respirazione, la pelle e il consumo di alimenti.
    Ecco perché è bene ridurre al minimo l’impiego di detergenti e detersivi e in ogni caso preferire i prodotti ecologici.
    Ma cosa c’entrano i detersivi con l’acqua?
    È molto semplice: in tutti i processi di pulizia viene utilizzata l’acqua come diluente che, se usata in modo intelligente, riserva ottime sorprese!
    Per il lavaggio di stoviglie e del bucato è possibile trattare energicamente l’acqua con opportuni dispositivi da applicare direttamente alle condotte dell’acqua o direttamente nelle macchine da lavare o sotto forma di additivi, ottenendo circa un dimezzamento dei consumi dei detersivi.
    Per quanto concerne la pulizia delle superfici è consigliabile impiegare dei panni in microfibra dove l’azione chimica degli additivi è completamente sostituita dall’azione meccanica, ossia si pulisce e si sgrassa unicamente utilizzando l’acqua.
    Ma anche in questo caso, per non avere risultati deludenti, è necessario scegliere prodotti d’elevata qualità.

  • Combattere il Calcare
  • Il calcare è ben noto per la tendenza a creare incrostazioni, assai difficili da rimuovere da box doccia, lavelli e rubinetteria in generale; ma i maggiori inconvenienti, il calcare li crea all’interno dell’impianto idraulico, ossia nelle condutture e, soprattutto, nei generatori d’acqua calda (elettrici o a gas).
    Tali depositi creano due tipi di barriere: una termica e una fisica.
    La prima si traduce in un maggior consumo di energia per nulla trascurabile, infatti, per ogni millimetro di deposito di calcare nei tubi, si registra un aumento dei consumi elettrici di circa il 10% e siccome lo strato accumulato in un generatore d’acqua calda può diventare molto spesso, nel tempo, i consumi possono crescere vertiginosamente.
    Analogamente, lo strato di calcare crea anche una barriera fisica al passaggio dell’acqua che, nel caso d’impianto dotato di autoclave, fa anch’esso aumentare i consumi di elettricità.
    Infine va detto che il calcare sollecita maggiormente l’impianto idraulico riducendone la durata.
    Una verifica della presenza di calcare all’interno dei tubi può essere realizzata con una semplice prova.
    Aprite al massimo il rubinetto dell’acqua fredda e notate la portata; dopo qualche istante ripetete la stessa cosa con il rubinetto dell’acqua calda.
    La minore portata dell’acqua calda è essenzialmente dovuta alle incrostazioni di calcare presenti nel generatore di calore!
    Le soluzioni utili per vincere il calcare si dividono in due categorie: trattamenti in grado di inibire il potere di coesione del calcare che, pur continuando ad essere presente nell’acqua, non è più in grado di for-mare incrostazioni; trattamenti di rimozione del calcare dall’acqua.

Ecologia Domestica

Del primo gruppo fanno parte i trattamenti energetici dell’acqua, i catalizzatori ceramici e i campi magnetici.

I primi uniscono le proprietà anticalcare alla riduzione dei consumi di detersivi ed all’eliminazione del problema della formazione della ruggine (molti modelli possono essere installati senza ricorrere all’idraulico).

I catalizzatori ceramici sono estremamente efficaci, ma richiedono un intervento impiantistico così come i dispositivi basati sull’effetto dei campi magnetici.

Tra i dispositivi che operano la rimozione parziale del calcare dall’acqua vi sono gli addolcitori, il cui impiego richiede periodicamente l’aggiunta di sale e un’accurata manutenzione.
Inoltre, sia l’installazione che la manutenzione richiede l’intervento di tecnici specializzati.

SOLIDARIETA' E CONSUMI

L’economia solidale

è, prima di tutto, un atteggiamento da cui derivano dei comportamenti che determinano un particolare stile di vita. Non si tratta solo, infatti, di aderire alle formule del commercio equo solidale, ma anche, e soprattutto, di rivoluzionare le nostre abitudini quotidiane: l’economia solidale comprende anche il nostro modo di lavare e lavarsi, ossia la quantità e la qualità di acqua, sapone e detersivi che utilizziamo.

Partire, quindi, dalle piccole cose, dalle attività quotidiane che, alla fin fine, costituiscono, in termini di tempo d’esecuzione, una porzione molto ampia di ogni nostra giornata. Limitare i consumi, specie d’acqua, evitare gli sprechi, cooperare con gli altri, sostituire la moda dell’ “usa e getta” con quella del recupero, utilizzare prodotti ecocompatibili, utilizzare l’automobile solo in casi di estrema necessità, impegnarsi a non inquinare, scambiare (tipo libri, cd, attrezzi, ecc.) per evitare di acquistare, sono alcuni imperativi per uno stile di vita un po’ più sobrio.

Zucchero equo-solidale

La nostra società si basa su un flusso continuo di merci e prodotti, e per questo viene definita consumistica. E, certamente, per cambiare le cose occorre intervenire (interferire) su questi automatismi.

Potremmo abbozzare una sorta di decalogo: compra leggero (ovvero prodotti con uno “zaino ecologico” non troppo pesante); compra durevole; compra semplice (in genere, gli oggetti più sofisticati sono meno durevoli, più delicati); compra vicino (per ridurre i danni ambientali che ogni trasporto comporta); compra sano; compra più giusto (e qui ci avviciniamo al discorso del commercio equo); compra prudente (a dispetto di normative e regolamentazioni, non è detto che il materiale acquistato non sia nocivo); compra sincero (evitare cioè i prodotti troppo pubblicizzati, dato che la pubblicità ce la paghiamo noi ed è spesso lontana dalla verità); compra mano d’opera (un metodo per aumentare l’occupazione); investi in futuro

INDIRIZZI UTILI

http://www.retelilliput.org/

http://www.utopie.it/http://www.retecosol.org/

http://www.networketico.it/

http://www.volint.it/http://www.zoes.it/

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http://www.altroconsumo.it/

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COMMERCIO EQUO SOLIDALE

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http://www.commercioetico.it/

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http://www.equociqua.it/

GAS

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http://www.retegas.org/



FINANZA ETICA

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http://www.finanza-etica.itt/



TURISMO RESPONSABILE

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BARATTO

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http://www.suesu.it/

da Fatti Mail a ... Song-Taaba ONLUS - Africa e Solidarietà

da Fatti Mail, da una mail spedita per chiedere una mano per il Burkina Faso, l'incontro con Padre Jean Ilboudo e la nascita, nel 2008, di Song-Taaba ONLUS.... Song-Taaba incontra Chiara Castellani, il suo Congo ed inizia un'esperienza umana di amicizia e solidarietà ... di conoscenza e consapevolezza ... che fa compiere ogni giorno nuovi passi ... guardando avanti ...

"A salvare veramente l’Africa non saranno i fondi e gli aiuti. Salveranno vite umane, permettendo loro di sopravvivere, ma non salveranno la vita dell’Africa. Cio’ che importa non sono i mezzi, ma le condizioni. Bisogna permettere all’Africa di ricostruirsi. Bisogna aiutarla a ricostruirsi. L’Africa deve essere prima che avere". (Joseph Ki-Zerbo)

L'Africa deve essere prima che avere ...

e come l'Africa, ognuno di noi

La strada dell'essere è quella i cui passi sono domande e la meta non è un dove ma un chi ...

Una strada che lo sguardo lungo e visionario di Padre Jean Ilboudo ha fatto intravedere a tutti noi

Song-Taaba è e vuole essere questo: la possibilità di percorrere questa strada

http://song-taabaonlus.ning.com/

Be Ye Ka Ye?: cosa c'è lì che non c'è qui?

Nulla o forse tutto: la voglia di muoversi, di interrogarsi,
di cercare il valore della vita ...

http://www.youtube.com/watch?v=WQGF1fqEruQ

la vita di Chiara Castellani

http://www.youtube.com/watch?v=HON6FoFUPnI

e di chiunque abbia voglia di vivere la solidarietà ...
se sei fra questi ... contatta:
segreteria@song-taabaonlus.org,


.... x iniziare a guardare l'Africa dal ... lato giusto:
Nel suo docu-film, Silvestro Montanaro, svela un'Africa
consapevole, dignitosa, aperta al futuro, segnata da ferite interne ed esterne,
creativa, saggia. Un' Africa da ascoltare, da capire, da scoprire e da cui
imparare:
http://www.ceraunavolta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-5a587b72-ded6-4320-942f-572599d3406c.html,