Fatti Mail
Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail
Le due parole più ascoltate in questi giorni sono:
Buone Vacanze
Anche Fatti Mail con questo bollettino saluta tutti fino
a metà settembre
… “scambiarsi” un augurio
però
implica si sappia bene cosa ci si voglia
augurare
Vacanza nel suo significato etimologico significa l' essere vuoto (dal
latino vacare)
Vuoto può essere un’assenza, un non essere, un non fare,
un non più avere
Oppure un’opportunità, un riuscire a far spazio, togliere qualcosa perché
possa finalmente esserci qualcos’altro
Il termine latino vacantia significa mancanza
Le vacanze possono allora essere un tempo (iltempo) in cui ascoltare le
nostre mancanze
Quelle più profonde, quelle più silenziose, quelle più significative
Quelle di cui non dobbiamo mai avere paura
Sapere cosa ci manchi è infatti l’unico modo per poter iniziare a cercarlo
A volte a mancarci è qualcuno (un amico trascurato, un rapporto fratturato,
una persona cara che non sappiamo neanche più perché non sentiamo),
a volte è un modo di vivere, un cambiamento, una scelta, a volte è
intraprendere una nuova attività o fissare una meta diversa, a volte
è del tempo, a volte un po’ di silenzio, a volte poter ricordare …
Ci prospettano infinite forme di divertimento il cui scopo spesso è solo
“alzare il volume” dell’esistenza o aggiungere ulteriori azioni così
da non “sentire” più alcuna mancanza …
non sentirla però non significa non averla …
Felicità è inseguire (o essere inseguiti
da) un divertire che stordisca e annichilisca
o cercare quella pienezza che sappia guardare alle proprie mancanze
con serenità – senza giudizi – riconoscendo in ognuna di esse una voce da
ascoltare per imparare a conoscere meglio chi siamo … e chi siano
realmente gli altri ?
Mancanze e vuoti non sono sempre da ridurre a segni negativi talvolta –
spesso – sono positive occasioni di novità.
In un cassetto pieno – in una vita “occupata” - non posso custodire nulla
…
Per accogliere … tutto e tutti … c’è bisogno di spazio
Fuori e – ancor più - dentro noi stessi:
“è importante saper accogliere; è ancora più bello di qualsiasi
abbellimento o decorazione. Lo dico perché quando siamo generosi
nell’accogliere una persona e condividiamo qualcosa con lei - un po’ di cibo,
un posto nella nostra casa, il nostro tempo - non solo non rimaniamo più
poveri, ma ci arricchiamo. So bene che quando qualcuno che ha bisogno di
mangiare bussa alla vostra porta, voi trovate sempre un modo di condividere il
cibo; come dice il proverbio, si può sempre “aggiungere più acqua ai fagioli”! Si
può sempre “aggiungere più acqua ai fagioli”! Sempre! E voi lo fate
con amore, mostrando che la vera ricchezza non sta nelle cose, ma nel cuore!
E il popolo brasiliano, in particolare le
persone più semplici, può offrire al mondo una preziosa lezione di
solidarietà, questa, solidarietà, una parola spesso
dimenticata o taciuta, perché scomoda. Sembra quasi una parolaccia. Solidarietà. Vorrei
fare appello a chi possiede più risorse, alle autorità pubbliche e a tutti gli
uomini di buona volontà impegnati per la giustizia sociale: non stancatevi di
lavorare per un mondo più giusto e più solidale! Nessuno può rimanere
insensibile alle disuguaglianze che ancora ci sono nel mondo! Ognuno, secondo
le proprie possibilità e responsabilità, sappia offrire il suo contributo per
mettere fine a tante ingiustizie sociali. Non è la cultura dell’egoismo, non
è, dell’individualismo, che spesso regola la nostra società, quella che
costruisce e porta ad un mondo più abitabile, non è, ma la
cultura della solidarietà; vedere nell’altro non un concorrente o un numero, ma
un fratello, e siamo tutti fratelli.
Nessuno sforzo di “pacificazione” sarà
duraturo, non ci saranno armonia e felicità per una società che ignora, che
mette ai margini e che abbandona nella periferia una parte di se stessa.
Non lasciamo entrare nel nostro cuore la
cultura dello scartabile. Non lasciamo entrare nel nostro cuore la cultura
dello scartabile. Perché siamo tutti fratelli. Nessuno è scartabile!
Una società così semplicemente impoverisce
se stessa, anzi perde qualcosa di essenziale per se stessa. Ricordiamolo
sempre: solo quando si è capaci di condividere ci si arricchisce veramente;
tutto ciò che si condivide si moltiplica! La misura della grandezza di una società
è data dal modo con cui essa tratta chi è più bisognoso, chi non ha altro che
la sua povertà!” (brani estratti dal discorso del Papa alla comunità di
Varginha in una favella brasiliana)
A
TUTTE LE AMICHE E GLI AMICI
DELL’AFFEZIONATA
PICCOLA GRANDE FAMIGLIA
DI
FATTI MAIL:
BUONE
VACANZE!
Due ulteriori condivisioni:
1) Chiunque voglia segnalarmi iniziative da promuovere, se vuole che le
possa utilizzare NON mi mandi ALLEGATI,
NE’ LOCANDINE … ma tutto il
comunicato direttamente come testo della mail
2) Le richieste di solidarietà legate alla ricerca di lavoro -
oggi come sempre - chiamano tutti coloro che vogliano “essere”
solidali a “fare” un gesto in più: una
lettura approfondita, un passa parola, un’attenzione ad offerte che possano capitare
alla nostra attenzione. Non sono bigliettini attaccati ad una
bacheca … sono amici, persone che stanno portando un peso – diverso ma gravoso
in ogni caso – e chiedono il nostro sostegno … per non restarne schiacciati. Grazie
AVVISATE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE - DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO
DI TELEFONO -CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FA
RIFERIMENTO A “FATTI MAIL” … è importante aiutare due persone
estranee che si parlano a superare il disagio iniziale dovuto spesso proprio
alla mancanza di fiducia … Considerate che l’espandersi di Fatti Mail se da una
parte aumenta i lettori (e le opportunità di risposte solidali) dall’altra
estende anche al di fuori delle spedizioni di Fatti Mail via e-mail la
possibile lettura del bollettino. Chiedete quindi a chi vi chiami o vi
contatti come sia venuto a conoscenza della vostra richiesta, regolandovi
conseguentemente.
BUONA
LETTURA :
ABDALLAH
CERCA LAVORO
Sono un extracomunitario
con regolare permesso di soggiorno.
Resiedo a Roma.
Attualmente sono disoccupato e ho due figlie da mantenere.
Ho frequentato
l'università in Marocco. In Italia ho frequentato un corso multidisciplinare
di formazione su Rifugiati e Migranti a l'università la sapienza in
collaborazione con l'Alto commissariato delle Nazioni unite per i Rifugiati
(UNHCR), il consiglio italiano per i rifugiati (CIR), La caritas di Roma e
l'associazione per lo studio del problema mondiale dei rifugiati (AWR).in più
un corso universitario in comunicazione e Mediazione culturale (Accademia
Asus). Sono alla ricerca di un occupazione e vi chiedo per favore di
aiutarmi per trovare un lavoro. Infine vi ringrazio in anticipo per il
vostro tempo dedicato al mio problema, e sono in attesa di una risposta
positiva.
EL ouardi Abdallah
(PER
REFERENZE: prof. De Sole ....)
DANIELE CERCA LAVORO:
DANIELE CERCA
urgentemente LAVORO:
Daniele vive in Italia ormai da 12 anni con la moglie Daniela e le
loro due bimbe di 9 e 2 anni, nate nel nostro paese. E' un ottimo
pittore e muratore,
ma ormai da troppi mesi riesce a lavorare solo in modo estremamente
saltuario. E' pertanto disponibile anche a qualsiasi altro tipo di
lavoro. E' persona onesta, seria ed affidabile, è dotato di spirito di
iniziativa e disposto a raggiungervi in qualsiasi zona della città ma
ha urgente bisogno di lavorare per risolvere importanti problemi
personali e familiari
Grazie
(cell. .... Daniele).
Come sempre ti ringrazio.
Patrizia
AIUTIAMO CHIARA A VIVERE:
Fatti Mail Garantisce sulla
serietà ed affidabilità di questa stra-ordinaria richiesta di aiuto che
speriamo possa trovare … risposte generose!
Vogliamo condividere
questo SOS di Nicola e Daniela (Caltanissetta) per una ragazza (che conoscono
bene, essendo amica di una loro figlia) che è affetta da una grave malattia e
dovrà essere operata urgentemente negli Stati Uniti.
Alla solidarietà per
Chiara si sta interessando anche la curia vescovile di Caltanissetta ed il
vescovo Mons. Russotto che in proposito ha fatto degli interventi su
una televisione privata di Caltanissetta.
Purtroppo a oggi la
cifra raccolta è ancora lontana da quella necessaria per coprire tutte le
spese.
Nel testo della mail di Daniela e Nicola, che inoltriamo, potrete trovare le
indicazioni per un aiuto concreto.
Un abbraccio a tutti Anna e Roberto
Carissimi, di seguito
una richiesta d'aiuto per una ragazzina di tredici anni che necessita d'un
intervento neurochirurgico urgentissimo e costosissimo da
effettuarsi negli Stati uniti a New York.
vi preghiamo, aiutiamola!
un abbraccio da Nicola e Daniela.
AIUTIAMO CHIARA a Vivere la sua adolescenza
Chiara ha una malattia molto rara, la sindrome di Arnold-Chiari I e una rara
malformazione alla fossa cranica posteriore, e ha la necessità di fare un
intervento di neurochirurgia negli Stati Uniti. Per questa ragione stiamo
effettuando una raccolta fondi che dia la possibilità a Chiara di effettuare
l'operazione.
Per donare puoi rivolgerti a MARIA CONCETTA CELESTRE (mamma di Chiara)
Tel. 328.3779263 o fare un Bonifico Bancario intestato a:
MARIA CONCETTA CELESTRE
IBAN: IT20P0895216700000000137120
CAUSALE: AIUTIAMO CHIARA
CHIARA potrà continuare a vivere anche grazie al vostro aiuto.
GRUPPO FACEBOOK "AIUTIAMO CHIARA" (scritto tutto Maiuscolo)
GRUPPO FACEBOOK "Aiutiamo chiara ad avere una vita migliore"
- See more at:
http://www.aiutiamochiara.it/index.php/2-non-categorizzato/4-aiutiamo-chiara#sthash.3bfFfemj.4eaOFMtU.dpuf
,
AFFIDABILE AUTISTA:
devi mandare zia al
paesello??
devi mandare i ragazzi
al mare ma non hai tempo??
devi andare in
appennino ma non sai come arrivarci??
ci penso io !!
saverio offresi con la
propria station wagon
come autista
accompagnatore da e per aeroporti
(fiumicino euro 40;
ciampino 35).
per lunghe
percorrenze: tariffa a 28 centesimi il kilometro
la tariffe non comprende :
pedaggi autostradali (andata e ritorno)
- tasse di
parcheggio -
CALCOLO KILOMETRICO
COMPLESSIVO BASATO SU ANDATA E RITORNO
ALLA BASE DI
PARTENZA
(qualora anche da me
da solo)
facchinaggio,
piccoli trasporti: tariffe da concordare.
--
CASA IN AFFITTO X
UNIVERSITARI
Cara Gaia,
i Settori romani hanno
ricevuto una richiesta di aiuto da parte di una coppia brasiliana, Maria
do Rosario ( .... ) e Marco Antonio
Gazzinelli, per la figlia Juliana (conosce già un po’ l’ italiano) - .... - che studierà
a Roma Tre per un anno e - con altri tre
amici - cerca un appartamento:
"Siamo Maria do
Rosario e Marco Antonio Gazzinelli, membri delle Equipes Notre Dame brasiliane
(movimento di spiritualità coniugale)
Abbiamo una figlia che
va studiare a Roma per un anno, all’Università degli studi Roma Tre, per il
programma Scienza senza Frontiere, del governo federale brasiliano..
Lei arriverà il 20 agosto, con altre 3 persone che vivranno insieme. Non vi
chiediamo di accogliere la nostra figlia e i suoi amici, ma solo di dare
qualche informazioni utili su Roma, i quartieri vivibili, e qualche consigli
necessari per avere un buon tempo a Roma (telefonia mobile, banca, ospedale,
permesso di soggiorno).
Attualmente stiamo ricercando alberghi e appartamenti su internet, alcuni designato
dall'Università, ma crediamo che sia difficile scegliere un appartamento senza
vederlo e senza conoscere la città. Vorremo trovare un appartamento
vicino all'università, con 4 camere da letto, quindi se qualcuno
di voi ha alcuna informazione su questo tema, ci aiuterà anche molto.
Segui i nostri contatti:
Maria
do Rosário:
Marco
Antonio, Juliana
Fraterni saluti!
Maria do Rosário e Marco Antonio."
CHI AVESSE INFORMAZIONI
O PROPOSTE PUO’ CONTATTARE DIRETTAMENTE JULIANA.... FACENDO RIFERIMENTO A
FATTI MAIL (E’ STATA INFORMATA DELL’INSERIMENTO NELLA RETE) OPPURE GERARDO ....
LA
STORIA DI MARINELLA:
Ciao Gaia questa volta
non ti scrivo per me ma per il caso di una mia amica, il suo nome è Marinella
Colombo una donna che da 3 anni non vede i suoi figli. Sta lottando
con tutte le forze contro lo Jugendamt tedesco (Il tribunale dei minori
tedesco) che gli ha sottratto i suoi figli. Ti scrivo il link dove puoi trovare
la pubblicazione del suo appello e nell'appello stesso vi è spiegato tutto.
Ti chiedo che a
settembre quando ripartirai con Fatti Mail tu possa pubblicare l'appello di
Marinella Colombo e diffondere il suo appello per aiutare Marinella Colombo a
riavere i suoi figli.
Grazie Gaia perchè so
che tu sei sempre disponibile quando si tratta di parlare di solidarietà.
Questo è il link dove
entrando vi trovi l'appello di Marinella Colombo. In fondo all'appello stesso
trovi scritta l'autorizzazione che da Marinella a diffondere il suo appello. Un
abbraccio forte e presto Isabella isabellamarsi@live.it,
Per sicurezza ti incollo
anche il testo del suo appello
Perchè sulle anomalie dello Jugendamt non cada il
silenzio
Riceviamo e pubblichiamo l'appello di Marinella
Colombo che da tre anni lotta per riavere i suoi figli 25/07/13
Egregi On. Angelilli, Muscardini, Rinaldi, Mazzoni, Toia,
Gentili Roberta, Cristiana, Niccolò, Erminia, Patrizia,
dopo quasi tre anni che non vedo più i miei figli,
molto probabilmente ormai germanizzati e sicuramente non più bilingui, dopo che
“l’amorevole padre tedesco” ha con successo assicurato il suo mantenimento per
gli anni a venire con una valanga di processi contro di me e la mia famiglia,
tutti volti a toglierci anche l’ultimo centesimo, e prima di dar fuoco a casa
mia, da lui già pignorata ma che renderò invendibile, vorrei sapere per
cortesia se è possibile chiedere alle autorità tedesche quanto segue:
-Quando sottomettono il rientro in Italia di un minore
sottratto dalla madre tedesca al fatto che contro di lei non ci sia un mandato
di arresto e nessuna conseguenza penale, mentre ne emettono uno ed esigono a
più riprese l’estradizione se la madre è italiana, ritengono che gli accordi
internazionali siamo finalizzati a servire i soli interessi tedeschi?
-Quando lo Jugendamt scrive che i bambini hanno
diritto a due genitori, nel momento in cui si trovano in Italia, mentre
dichiara (anche in questo caso con uno scritto) che lo Jugendamt è “fuori
gioco” nel momento in cui si trovano sul suolo tedesco, che tipo di superiorità
razziale, politica e culturale intende sostenere?
-Quando il cosiddetto “Verfahrensbeistand” comunemente
spacciato per “avvocato del bambino” (in realtà ulteriore difensore degli
interessi tedeschi) interviene nei procedimenti dichiarando di conoscere la
famiglia, mentre non ha mai visto e non si è mai confrontato con il genitore
non-tedesco, che cosa intende per famiglia, forse lo Stato tedesco?
- Quando il tribunale familiare tedesco non
attribuisce mai un diritto di visita al genitore non- collocatario, cioè quello
straniero (negli altri paesi, i diritti di affido/collocazione e visita vengono
ripartiti tra i due genitori, in Germania il genitore tedesco finisce per
detenere tutto, affido/collocamento e visite), ma esige che questi apra un
procedimento a parte, dimostrando non si sa quali qualità (che mai riesce a
fare in quanto, appunto, straniero), anziché riconosce automaticamente il suo
diritto naturale di padre/madre (che andrebbe negato solo in provati casi di
inidoneità), ritiene che i genitori non-tedeschi siano per definizione
criminali, violenti o pazzi? Per usare i
termini che ritrovo con frequenza nelle traduzioni di testi giuridici, di
quanti “Erzeuger” (donatore di sperma) e “Bauchmama” o “Gebärmaschine“
(macchina riproduttiva) ha ancora bisogno il grande popolo tedesco per
lasciarci in pace, anziché continuare ad attirare lavoratori stranieri dei
quali approfittare, con il miraggio di un falso eldorado? Da parte delle autorità tedesche e della
Commissione, gradirei ricevere delle risposte scritte a questi quesiti che non
sono frutto della mia fantasia, ma il risultato di una documentata statistica
effettuata con documenti originali di coppie miste nelle quali un genitore è
tedesco.
Rivoglio i miei figli, ma oltre a dimostrare tutte le
nefandezze che ci sono state fatte e le ingiustizie che abbiamo subito (come
d’altronde tutti gli altri genitori e bambini stranieri), non so più cosa fare. Chiedo a voi, che siete nella posizione migliore per riflettere ed agire,
di cercare di porre fine, o almeno di interrompere (vacanze in Italia), questo
strazio.
Con stima, vi ringrazio e vi autorizzo a trasmettere
questa lettera a chi riterrete opportuno, o a pubblicarla.
CONDIVIDO:
EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE
E/O CULTURALE.
A SEGUIRE ALCUNE SEGNALAZIONI
DI EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE E/O CULTURALE. … vita e
solidarietà … per imparare a crescere insieme
BUONA
LETTURA:
FAMIGLIE
IN RETE&SALUTE MENTALE
Progetto "Volontari
e Famiglie in Rete" per la salute mentale
CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI E FAMILIARI SU SALUTE MENTALE E
MARGINALITA' SOCIALE.
Per tutto il mese di
agosto rimangono aperte le iscrizioni al corso che partirà il 19 ottobre 2013.
Le finalità del corso sono quelle di formare un gruppo di volontari per
facilitare l’inserimento sociale e agevolare il percorso terapeutico delle
persone affette da disagio psichico; di fornire strumenti e conoscenze a
familiari e volontari per affrontare in modo consapevole il tema della salute
mentale; di attivare sul territorio un servizio di ascolto e assistenza
per prevenire forme di isolamento e marginalità sociale.
ANGELI
DEI RIFUGIATI
ti scrivo per darti una
bella notizia: se hai la curiosità di sapere qualcosa in più sul
programma Angeli dei Rifugiati, da oggi puoi visitare il sito www.angelodeirifugiati.it,
Si tratta di un luogo virtuale dove l'UNHCR incontra i suoi sostenitori e
racconta loro quello che succede nel mondo attraverso le storie dei rifugiati,
le notizie, le foto e i video che arrivano direttamente dal campo.
Nel sito troverai
le notizie e gli aggiornamenti dal campo, e in particolare una
sezione su Dadaab, il campo rifugiati
più grande del mondo. Ma non mancano le informazioni sugli Angeli, con
una mappa che racconta
quanti sono e da quali città d'Italia vengono. La sezione che riporta domande e risposte più frequenti dovrebbe
soddisfare ogni tua curiosità o dubbio su come aderire al programma.
Attraverso la fotogallery e
la videogallery lasciamo
che siano le immagini a parlare, senza commenti o intermediazioni.
Darti la possibilità di ascoltare la voce e vedere il volto delle persone che
stai aiutando è il nostro modo per chiederti di aderire al programma Angeli dei Rifugiati,
ma anche di ringraziarti per quello che fai.
grazie, ti aspettiamo!
MEDICAL
CAMP – WORLD FRIENDS
Non sempre i malati
delle baraccopoli di Nairobi riescono a raggiungere il Neema Hospital per
ricevere le cure adeguate. Per questo motivo World Friends ha organizzato i “Medical
Camp”: missioni dello staff del Neema Hospital per visite completamente
gratuite in baraccopoli.
Il programma “Medical Camps” di World Friends è parte delle attività del
Ruaraka Uhai Neema Hospital. Mira a migliorare l'accesso alle cure sanitarie,
fornendo assistenza gratuita alla popolazione più vulnerabile che vive nelle
baraccopoli. Ogni mese si svolge un Medical Camp in una zona diversa di Nairobi
Nord-Est per aiutare le persone più povere che vivono nelle baraccopoli di
Nairobi e in particolare i bambini e le giovani donne.
Come si organizza un
Medical Camp:
Gli operatori e i collaboratori di World Friends presenti nella baraccopoli di
Babadogo avvisano la popolazione del posto che è in programma una giornata di
visite gratuite in baraccopoli gestite dallo staff medico del Neema Hospital.
Grazie al passaparola, il Medical Camp coinvolge anche gli abitanti dei
sobborghi vicini (Huruma, Kariobangi, Lucky Summer…)
L’obiettivo di World Friends è riuscire ad organizzare un Medical Camp al
mese.
Un Medical Camp
coinvolge:
1 medico
1 assistente medico
2 infermieri
1 assistente amministrativo per la registrazione dei pazienti
Le attività svolte:
Visite e consulenze mediche
Distribuzione gratuita di farmaci ai pazienti esaminati e formazione sul loro
utilizzo
Informazioni di educazione sanitaria per la prevenzione delle patologie più
comuni
Informazione sui servizi del Neema Hospital per far conoscere alle fasce
più povere della popolazione i servizi del centro polivalente di World Friends.
Il progetto Medical Camps riceve il sostegno della Fondazione Cassa di
Risparmio di Alessandria.
Medical Camp vengono
realizzati da World Friends in stretta collaborazione con le organizzazioni
keniote ed internazionali così come con i gruppi della società civile per
migliorare l'accesso alle cure sanitarie, fornendo assistenza gratuita alla
popolazione più vulnerabile che vive nelle baraccopoli e per far fronte
particolari iniziative come la "Giornata internazionale per i bambini di
strada", organizzata in collaborazione con il gruppo "Nairobi
Child-Protection" per la protezione dell'infanzia.
MARCIA PER LA GIUSTIZIA
La Federazione Nazionale
delle Istituzioni pro Ciechi e la Fondazione "Robert
20a Marcia per la Giustizia Agliana - Quarrata
Sabato 14 settembre 2013
"Diritti per tutti"
saranno presenti:
Cecile KYENGE, ministra
dell'Integrazione
Luigi CIOTTI, Gruppo
Abele, Libera
Antonietta POTENTE,
suora domenicana
Gherardo COLOMBO,
presidente Garzanti Libri
Benedetta TOBAGI,
giornalista
Wuer KAIXI, leader
protesta piazza Tienanmen del 1989
Note organizzative: Ritrovo ore 18,00 ad
Agliana, Piazza Gramsci - Arrivo a Quarrata - Piazza Risorgimento ore 21. Per
informazioni: Tel. 0573-750539; 339-5910178
Alle ore 17 è prevista
la partenza da Quarrata di un autobus per Agliana al fine di portare i
partecipanti che desiderano lasciare la macchina a Quarrata.
Al termine della Marcia
i bus navetta provvederanno a riportare ad Agliana i partecipanti
Chi è provvisto di sacco
a pelo sarà ospitato presso il Palazzetto dello Sport di Quarrata g.c.
Ricordiamo
l'autotassazione libera ma continuativa a sostegno dei progetti della Rete come
nostra forma di giustizia restitutiva. Ricordiamo il rinnovo alla nostra
rivista “In Dialogo”
Notiziario della Rete
Radiè Resch per il 2013
c/c p. n. 11468519
postale Iban: IT 15 N 07601 13800 000011468519 o sul conto corrente
bancario:
bancario Iban: IT 42
M 08922 70500 000000004665 intestati a: Notiziario della Rete Radié
Reschindicando la causale
Chi è in possesso
dell'indirizzo elettronico ce lo invii. Risparmieremo carta e denaro
Di fronte al grido di
Dio, dopo l'assassinio di Abele:"Caino dov'é tuo fratello?", grido
che ancora risuona in ogni parte del mondo, non c'é alternativa al pentimento,
alla presa d'atto della propria, specifica responsabilità, al pianto.
Ha sorpreso questo
riferimento al piangere e alla accorata considerazione che forse nessuno piange
più per questa sofferenza e le tante morti, perché tutti ripiegati sul proprio
io e volti alla soddisfazione dei propri desideri.
Eppure ha ragione il
papa: bisogna reimparare a piangere ad esprimersi in modo concreto, immediato e
non simbolico che qualcosa di prezioso, la commozione verso l'altro, si é
persa, come si è smarrito il peso del dramma che queste tragedie
comportano.
VELA & DISABILITA’:
PROGETTO VELA E DISABILITA': ESSERE
PROTAGONISTI NELLA VITA E NELLO SPORT
Aiutaci a realizzare il progetto. Con soli 20 euro potrai contribuire ad
assistere per una settimana uno delle 25 persone con disagio psichico che
partecipano alle attività.
L’iniziativa è realizzata dalla Fondazione Di Liegro in collaborazione con
l’Associazione “Oltre le Barriere-Onlus” di Salerno e intende promuovere
l’avvicinamento di persone con disagio psichico al mare, attraverso lo sport
velico.
Le attività previste dal progetto Vela e disabilità – che durerà 12 mesi -
hanno lo scopo di accrescere le capacità delle persone con disabilità.
Un’esperienza unica, a bordo di una barca, in mezzo al mare e alla natura,
senza barriere e senza differenze, favorendo l’integrazione tra persone
disabili e normodotate e rafforzando la percezione delle capacità e delle
potenzialità dei destinatari.
Chiunque può sostenere
il progetto:
- mettendo a disposizione il proprio tempo (per accompagnare in
barca le persone con disagio psichico e per assisterle nel percorso
riabilitativo);
- mettendo a disposizione risorse (c’è bisogno di barche a vela per
l'addestramento e la partecipazione ad alcune regate);
· bonifico
bancario intestato a Fondazione
Internazionale Don Luigi Di Liegro – onlus, via Ostiense, 106 – 00154
Roma, c/c Banca di Credito Cooperativo – Roma, IBAN IT08Z0832703226000000244000
· c/c
postale n. 97970008 intestato a Fondazione
Internazionale Don Luigi Di Liegro – onlus, via Ostiense, 106 –
00154 Roma
FOLOSOFIA DI STRADA
L’Associazione Wega,
insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, organizza la
seconda edizione del FILOFEST 2013 - Festival della Filosofia di
Strada - che si svolgerà il 30/31 agosto e 01 settembre 2013 ad
Amandola e Smerillo (Fermo) nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
La filosofia nei luoghi
della quotidianità: piazze, bar, agriturismi, hotel, negli auditorium, in mezzo
alla natura. Colazioni filosofiche, Filosofia per Bambini, Aperitivi
filosofici, Passeggiate meditative e molto altro.
La filosofia che si
spoglia del cliché di squisita attività intellettuale accessibile a pochi,
chiusa negli studi e nelle biblioteche degli accademici, per vivere una nuova
esistenza in mezzo alla gente comune, nei luoghi della quotidianità, entrando
nei momenti e nelle abitudini usuali delle persone, diventando stimolante
compagna di viaggio nella vita di ognuno.
Una decina di illustri
filosofi da tutta Italia saranno presenti alla seconda edizione del Filofest,
Festival della Filosofia di Strada, ovvero per “non filosofi”.
La manifestazione vuole
avvicinare la filosofia a tutti, con un linguaggio accessibile, favorendo la
partecipazione, il coinvolgimento, lo scambio tra i partecipanti ed i filosofi.
La filosofia che va incontro al cittadino comune, per proporre un cammino
insieme di riscoperta e approfondimento dei significati dell’esistenza.
Tema conduttore “Osare
il Varco”. Quest’ultimo inteso nell’accezione più ampia di simboli
e significati, come fase delicata, terra di mezzo, verso il cambiamento e la
trasformazione spirituale, interiore, culturale, ideologica, comportamentale,
che chiude una fase di vita e ne apre una nuova, inesplorata. Attraverso il
dialogo con i filosofi si vuole contribuire a riscoprire la filosofia come
atteggiamento mentale e stile di vita praticabile da ogni essere umano.
Direttore scientifico il
prof. Augusto Cavadi, filosofo e fondatore della scuola di formazione
socio-politica “G. Falcone” di Palermo.
L’edizione 2013 di
FILOFEST annovera, tra gli altri, il prof. Gaspare Mura, docente emerito di
filosofia ed ermeneutica nelle Pontificie Università Urbaniana e Lateranense di
Roma; il prof. Luigi Lombardi Vallauri, ordinario di Filosofia del Diritto
all’Università di Firenze; il prof. Duccio Demetrio, docente di filosofia
dell’educazione nell’Università La Bicocca, Milano; il prof. Roberto Mancini
ordinario di filosofia teoretica nell’Università di Macerata; il Professor Neri
Pollastri, docente di teoria e prassi della consulenza filosofica
nell’Università Cà Foscari di Venezia, cofondatore di Phronesis - Associazione
Italiana per la consulenza filosofica;
Il Direttore del
Festival Augusto Cavadi e il Filosofo Cesare Catà presenteranno FILOFEST 2013,
giovedì 29 agosto, alle ore 21, a Fermo, nella Sala dei Ritratti, in Piazza del
Popolo, che ospita nel periodo estivo, dal pomeriggio, il tradizionale
mercatino del giovedì dell’antiquariato e dell’artigianato.
Per info:
0736396128 (martedì e
giovedì)
ZALAB:
MARE MADRE
MARE MADRE
IL PROGETTO
A otto anni
dall’inaugurazione del Museo Narrante dell’Emigrazione, l’apertura della nuova sezione dedicata all’immigrazione è un atto dovuto
in una regione come la Calabria che, da terra di emigrazione, diviene meta per
i migranti.
L’arrivo della Vlora al porto di Bari l’8 agosto 1991 segna, per il nostro
paese, l’inizio di una nuova e dolorosa storia. La voce di Erri De Luca ci
introduce in un percorso di otto minuti di immagini e storie tratte da documentari di ZaLab, dell’Archivio Memorie Migranti e da video della Guardia
Costiera. Un'installazione video all'interno di un container, per
ricordare i tragici viaggi, attraverso il mare e il deserto, cui sono
sottoposti i migranti di questo ventesimo secolo, spesso in fuga da drammi
sofferti nei paesi di origine.
Lo spazio di uno sguardo. L’occasione di fermarsi per conoscere, capire,
ascoltare gli occhi, il silenzio, la storia. (A.Segre)
TE
LO REGALO SE VIENI A PRENDERLO
video promo di TE LO
REGALO SE VIENI A PRENDERLO
validissimo gruppo su Fb
segnalato da Saverio
CONSAPEVOLEZZA&SOLIDARIETA’
Una cittadinanza
consapevole è una cittadinanza più solidale.
UNA BATTAGLIA DI CIVILTA’
Una battaglia di civiltà
Presa di posizione della
Fondazione nigrizia onlus dei missionari comboniani contro le
mancate dimissioni da vice presidente del Senato dell’esponente leghista, e
sull’inerzia colpevole della maggioranza parlamentare.
La decenza evidentemente
non appartiene all’etica politica di Roberto Calderoli, vice presidente,pro
tempore, del Senato. Le dimissioni? Ma quando mai? Bastano le scuse
personali, a suo dire, a Cécile Kyenge per chiudere in modo indolore
la vicenda delle offese alla ministra dell’integrazione (“Quando la vedo non
posso non pensare a un orango”).
Ma non può finire così.
Rievocare quel parallelo (negro=scimmia) significa sdoganare uno schema di
pensiero che, in un passato non molto lontano, ha portato alla morte di milioni
di africani. È questa la differenza con gli altri beceri insulti (dal caimano,
al nano, alla pitonessa …) che si scambiano quotidianamente i politici d’alta
scuola del teatrino italiano e che contribuiscono all’imbarbarimento del
linguaggio, dei rapporti e della vita pubblica. Perché battersi contro il
cattivo linguaggio significa anche opporsi al declino della civiltà.
Sappiamo che la paura
dello straniero è un bacino inesauribile per chi fa politica. Ma la Lega Nord,
da sempre si è spinta oltre: nell’annientamento dell’altro/a già nelle parole.
La biografia di Calderoli e dei suoi sodali lo testimonia. La ricchezza del
pensiero invece richiede, anzi esige, ricchezza di linguaggio. Mentre è da più
di 20 anni che il linguaggio leghista disegna una democrazia povera di principi
e ricca di angoscia.
Come missionari
comboniani, come Fondazione Nigrizia riteniamo inaccettabile il girare la testa
dall’altra parte. Questa non assunzione di responsabilità, non solo del gruppo
dirigente leghista, ma della stessa maggioranza che controlla le aule
parlamentari e che avrebbe i numeri per sfiduciare Calderoli.
Riteniamo che le parole
siano degli atti dei quali è necessario fronteggiare le conseguenze. E se
moralismo significa battersi per evitare che sia espulso dal dibattito pubblico
ogni barlume di etica civile, riteniamo sia giusta questa battaglia moralista.
Anche, se non soprattutto, all’interno delle istituzioni.
Può infatti, come ha
ricordato Gad Lerner, “un’istituzione parlamentare come il Senato della
Repubblica avere fra i suoi vice-presidenti un esponente politico che nega
l’altrui cittadinanza con argomenti relativi al luogo di nascita? Può
permettersi, la nostra Repubblica, di concedere un tale ruolo pubblico a chi
semina veleno razzista e alimenta il pregiudizio verso una parte dei suoi
concittadini?!”.
Noi pensiamo di no. Per
questo ribadiamo, assieme alla nostra vicinanza alla ministra Kyenge, il nostro
sconcerto per l’impermeabilità del parlamento italiano alle ragioni che
dovrebbero portare alle immediate dimissioni di Roberto Calderoli.
Fondazione Nigrizia -
Missionari Comboniani
PETIZIONE ANTI MAFIA
In Italia la legge considera solo il denaro come mezzo di scambio elettorale
tra mafie e politica corrotta. Tuttavia accade raramente che il politico
ricorra alla mazzetta per comprare voti dai clan. Molto più spesso baratta il
favore elettorale con altro genere di “utilità”: ad esempio informazioni su
appalti, ma anche posti di lavoro, cariche importanti, garanzia d’impunità
ostacolando il lavoro delle forze dell'ordine.
La campagna Riparte
il futuro, promossa da Libera e Gruppo Abele, lavora da mesi per
potenziare l'articolo 416 ter del codice penale, che disciplina lo scambio
elettorale politico-mafioso, mediante appunto l'aggiunta della voce “altra
utilità”.
Dopo l’approvazione all’unanimità alla Camera manca la votazione della
Commissione Giustizia del Senato, a cui Il Presidente Pietro Grasso ha
attribuito poteri deliberanti, evitando così il passaggio del voto in Aula. Una
misura straordinaria che non veniva adottata dal 2008.
Leonardo Ferrante,
Referente scientifico di Riparte il futuro
Vedere il passare delle stagioni, coltivare e gustare
i prodotti dell’orto, prendersi cura degli animali, ma anche partecipare a
corsi di lingua e laboratori di cucina e, naturalmente, giocare in compagnia.
In Emilia Romagna sta per nascere un agriasilo per ripensare l’educazione e gli
stili di vita insieme agli adulti, per sperimentare un modo diverso di vivere
Vi piace l’idea che i vostri figli, da zero a sei anni, possano crescere in
un contesto agricolo? Se la risposta è affermativa, non vi resterà che seguire
con attenzione l’evolversi del progetto Agrinfanzia che una mamma di Ravenna,
Patrizia Fanara, in qualità di responsabile organizzativa, sta portando avanti
da un paio di anni insieme a diverse professionalità. L’obiettivo finale è
aprire un agriasilo, cioè una struttura educativa dedicata proprio alla fascia
pre-scolare dove i bambini facciano esperienza della natura, in campagna e tra
gli animali. E mentre Patrizia sbriga la burocrazia, attende permessi e via
libera, Agrinfanzia si fa strada. L’ultima iniziativa riguarda “English at the
Farm”, un laboratorio di inglese che si terrà alla Fattoria didattica Artemisia
di Godo di Russi in collaborazione con la scuola di inglese Ma. Ma. Centre. Dal
2 al 6 settembre, dalle 14:30 alle 18:30, si terranno in fattoria laboratori
creativi, giochi, canzoni e filastrocche per avvicinare con divertimento i
bambini – da 5 a 12 anni – alla scoperta della lingua e della cultura inglese
(per chi si iscrive entro oggi sono previste tariffe promozionali).
Il laboratorio di inglese è una prova di qualcosa che verrà?
Sì, ci piacerebbe aprire una scuola d’inglese in fattoria. Per ora, intorno
ai nostri progetti, abbiamo trovato l’interesse di Artemisia e di un’azienda
agricola di Faenza. Speriamo che la collaborazione possa ampliarsi. L’agriasilo
che vorremmo aprire sarebbe il primo in Emilia-Romagna: una bella
sperimentazione che però ha bisogno di tempo per essere realizzata.
Che cosa state aspettando?
Il nostro progetto è stato presentato al Comune e alla Provincia di
Ravenna, al Comune di Faenza, al Comune di Russi e presto lo presenteremo anche
alla Regione. Facciamo da apripista, il nostro è un progetto pilota. La
normativa sugli agriasili in Emilia-Romagna non esiste. La speranza è che
possano essere normati al più presto. Intanto, abbiamo visitato strutture
simili in giro per l’Italia, come La Piemontesina, un agriasilo piemontese o Il
Cavallo a Dondolo, un agrinido che si trova a Mezzocorona, in Trentino.
Nell’attesa, che cosa avete in mente per l’inverno?
Vogliamo organizzare laboratori di alimentazione e di cucina per le
famiglie, ma anche un centro per bambini e genitori da tenere aperto il sabato
mattina. E poi laboratori domenicali. Mi piace l’idea di raccogliere le
esigenze delle famiglie, sempre più indirizzate verso servizi flessibili,
elastici. Ecco perché stiamo pensando anche ad un servizio serale per quei
genitori che lavorano di notte e non hanno una rete parentale che li supporti.
Vogliamo che le famiglie, al di là dell’orario tradizionale fisso, possano
avere l’opportunità di usufruire alla nostra offerta quando ne hanno davvero
bisogno.(da comune-info.net)
Alla fine di maggio Rossella scrive una mail sul nostro sito nella quale si
presenta dicendo: «mio figlio Lorenzo, 18 anni, a meno da un mese dal suo 19°
compleanno (20 agosto – leoncino), dallo scorso 18 luglio non c’è più. Era
andato in piscina con la fidanzata per passare una giornata di gioia dopo aver
preso la maturità classica. Poco dopo essere entrato nella vasca, si è sentito
male, ha avuto un arresto cardiaco, l’hanno portato fuori della vasca, hanno
tentato la respirazione bocca a bocca, ma non c’è stato niente da fare.
Purtroppo la piscina non era dotata di defibrillatore: forse, se ci fosse
stato, Lorenzo sarebbe ancora qui con me».
E continua chiedendo se fosse possibile dedicargli un mio spettacolo e
raccogliere «delle offerte per acquistare un altro defibrillatore, che Ascanio
potrebbe regalare a una istituzione da stabilire». Così il 19 luglio, con
l’aiuto degli organizzatori del festival autoprodotto Eclettica, ci prepariamo
per la sottoscrizione. Il pomeriggio incontro Rossella nel piccolo stand dove
fanno dimostrazioni per spiegare come si effettua un massaggio cardiaco e
utilizzare un defibrillatore.
Mi dice: «La prima cosa che ho pensato in ospedale, in attesa di vedere mio
figlio, è stata ‘fare qualcosa’. Quel fare qualcosa è iniziato già dal giorno
del funerale. Ho dette a tutte le persone più care di non comprare fiori, ma
fare una piccola colletta per poter regalare un defibrillatore che
effettivamente abbiamo poi regalato all’Asd Calcio Colli Albani a 5. Poi
abbiamo fatto un’altra colletta e abbiamo regalato un defibrillatore a Castel
del Giudice che è un paesino che si trova in alto Molise, Isernia. Il primo
ospedale lo ha a quindici o venti chilometri di distanza, perciò un
defibrillatore è una cosa utilissima. Dopo queste due esperienze è nata l’idea
del comitato “Facciamo Ripartire il Cuore. Questi defibrillatori costano poco
più di mille euro e devono essere presenti dove c’è alta frequentazione di
persone. I morti per arresto cardiaco sono quasi 70 mila l’anno e può colpire
tutti. Noi cerchiamo di regalare i defibrillatori soprattutto nelle periferia
dove i centri sportivi sono più poveri. Una palestra di lusso non ha difficoltà
a spendere mille euro».
Che i morti per arresto cardiaco fossero così tanti non lo immaginavo. Così
come non immaginavo che con un migliaio di euro si può dotare una scuola o un
centro sportivo di un oggetto che può concretamente salvare la vita a qualcuno.
Per Rossella è diventata una missione. Ed è anche una maniera meravigliosa
di fare politica senza partiti e bandiere. Perché spendere mille euro per un
defibrillatore può essere anche soltanto un modo bello per aiutare il prossimo,
ma quando le istituzioni evitano di investire nella salute a favore di capitoli
di spesa meno edificanti la questione diventa politica.
Quanti defibrillatori si acquistano con un F-35?
E anche la scelta di aiutare chi vive in periferia è un atto politico.
A proposito … il defibrillatore acquistato con la sottoscrizione di pochi
giorni fa andrà alla palestra Ad Maiore di Casalbertone.
* La pubblicazione di questo testo è stata autorizzata dall’autore
(l’articolo è anche nel blog di Ascanio Celestini pubblicato da Il fatto
quotidiano).
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sfide solidali:
- la rete di Raffaele Magrone
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implica che chiunque abbia ricevuto (o riceva) ospitalità circa un
proprio comunicato lo faccia in spirito di condivisione dell'idealità
solidale accettando di essere parte di uno spazio in cui la
comunicazione sia tanto un dire quanto un ascoltare. La solidarietà
ha infatti necessariamente due direzioni quella del chiedere e quella
dell'offrire. Se non sono entrambe vissute ed accolte non potrà esserci spazio
di solidarietà.
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nelle Mail - questo significa accettare:
- che il proprio indirizzo
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fuori della spedizione on-line delle news letter 2/3 volte al mese)
- ed essere disponibili a
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sperato altri abbiano messo in gioco leggendo il proprio annuncio
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