SOLIDARIETA' ... come altro?

SOLIDARIETA' ... come altro?
Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza cercare perché non s'impegna, senza disimpegnarci perché altri non s'impegna. Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore, un utile che non sia una delle solite trappole generosamente offerte ...dalla gente pratica. Si vive una sola volta e non vogliamo essere giocati in nome di nessun piccolo interesse. (Primo Mazzolari)

venerdì 7 settembre 2012

7 settembre 2012


7 settembre 2012


Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail
Ben ritrovati !!!
Non domandiamoci se siamo credenti o non credenti, ma pensanti o non pensanti (C.M. Martini)

Siamo una famiglia in costante crescita (famiglia decisamente in controtendenza!)   “allargata” e  - nella virtualità – realmente disponibile! (come le vostre mail di aggiornamento raccontano …)

Fatti Mail è nata (lo diciamo a chi vi si stia affacciando … ora!) non solo con l’idea di realizzare una sorta di bacheca virtuale tra persone di buona volontà ma con l’ambizione e il desiderio di sfidare e sperimentare quella ricerca di “apertura” che è in  e di ognuno di noi.

Non è quindi il cosa si legga in ogni richiesta a voler e dover avere la priorità ma il chi lo abbia scritto: le persone - la singola persona - con le loro preoccupazioni, le difficoltà, le loro esigenze spesso impreviste e affannose.

Fatti Mail è uno spazio “plurale” (un bene comune) in cui ad ognuno è data la possibilità di lanciare “sos” o condividere informazioni culturali e solidali,  in cui ad ognuno è data la possibilità di mettersi nei panni dell’altro e pensare …  come vorrebbe essere ascoltato, sostenuto, considerato, aiutato se fosse stato lui a dover scrivere … un “sos”.

Questo tempo, apparentemente “ricco” di beni e tecnologie, di strumenti di comunicazione e creatività finanziaria,  sta rivelando una dimensione esistenziale povera di dialogo e solidarietà. Quella solidarietà autentica che sa trasformare  ogni agglomerato  di persone in comunità, che potrebbe rendere superflua ogni forma di volontariato e snidare e  colmare i tanti vuoti che configurano le infinite forme di solitudine dietro  vetrine e specchi quotidiani.

La sfida della solidarietà è la sfida della consapevolezza, dell’apertura, dell’ascolto, della pluralità e di tutte quelle dimensioni che senza troppo rumore sono state dissolte negli acidi della “modernità” facendo barattare, spesso quasi inconsapevolmente, il diritto ad essere felici al dover avere la felicità.

… la sfida della solidarietà è la sfida del costruire un vivere a dimensione umana … ed è una sfida che può essere vinta  attraverso infiniti piccoli gesti: il modo in cui si legga una mail, si faccia spazio al bisogno dell’ altro, si offra tempo all’attenzione … piccole scelte che possono seminare grandi speranze …

Due spunti (molto diversi, di quella diversità che nel rispetto di ognuno può farsi ricchezza),   due sassolini sul sentiero della solidarietà e del relazionarsi con l’altro …. Il primo è nel segno della consapevolezza ed è di Zygmunt Bauman … il secondo nel segno  della spiritualità è di Carlo Maria Martini, un uomo che ha saputo fare della propria fede un segno vivo di apertura, attenzione, rispetto, laicità …


Questa nuova specie di “processo” di civilizzazione praticato nella società dei consumi della modernità liquida ha suscitato ben poco, anzi nessun dissenso, resistenza o ribellione, in quanto rappresenta l’obbligo di scegliere dandogli la forma della libertà di scelta. . È una società che si è modellata sull’usa e getta, sul desiderio di consumo, sull’impegnarsi finché si ha voglia, senza assumersi responsabilità di qualsiasi genere. Il consumo come metro di ogni nostra azione non è fatto per elevare la lealtà e la dedizione nostra per l’altro. Al contrario, è pensato per passare in continuazione da un desiderio all’altro, per spegnere in fretta quelli vecchi e creare posti per altri nuovi. In più la clausola della società dei consumi "soddisfatti o rimborsati" è diventata metro di ogni rapporto, di ogni relazione. In questo tritacarne è finito anche l’amore. Ecco perché è sempre più difficile "amare per sempre" È il paradosso della post-modernità liquida. Più si evitano impegni stabili e duraturi per timore di esserne poi vincolati, più sentiamo bisogno invece di relazioni solide e amici disponibili. Però siamo incapaci di fare il passo. Di fronte al "per sempre" ci troviamo impauriti. Solo che, senza un impegno esclusivo e nel tempo, i nostri legami sono fragili e anche i rapporti d’amore risultano esasperatamente insicuri. Questo crea uno stato di ansietà permanente in cui è sprofondato l’uomo d’oggi. Un futuro oscuro e gravido di conseguenze se non ci sarà un cambio di rotta» (Z. Bauman, prof. emerito di sociologia)

Bisognerebbe insegnare la capacità di andare controcorrente. Si tratta di rinunciare a qualcosa, con sofferenza, ma di farlo con gioia. Perché così si raggiunge la vera natura dell’uomo che è fatto per dare all’altro, per parlare, per trovare un contatto con l’altro” (C.M.Martini)

Fatti Mail ospita in questo primo “bollettino” moltissime richieste e comunicazioni.
Che la quantità  - oggi come sempre - non tolga nulla alla qualità della lettura …

Da segnalare alcune interessanti iniziative legate al cinema:  un nuovo festival a Trevignano con tema “La Scuola” ed un film di Mazzacurati di recente uscita che affronta il tema del diritto alla salute ed è stato realizzato con l’associazione CUAMM
 …. E LA NASCITA A ROMA DI UNA NUOVA ESPERIENZA ARTISTICA : IL CLOSLIEU … cos’è? …. Finalmente potrete scoprirlo non solo leggendo ma anche … provando!

Prima di ogni lettura gli aggiornamenti su Filippo e la sua terapia “comunitaria” condivisa con  molti amici di Fatti Mail

SOS FILIPPO

Cari amici,
vi scriviamo per aggiornarvi su come è andata la rivisita di Filippo che abbiamo fatto a Fauglia  presso la sede europea degli Istituti di Glen Doman.
Lo staff ha trovato Filippo migliorato notevolmente sia a livello fisico, sia fisiologico che comportamentale.
Filippo ha partecipato attivamente alla formulazione del suo nuovo programma che lo troverà di nuovo a lavorare intensivamente, ma anche con obbiettivi più pratici per aiutarlo a scegliere sul suo futuro.
Infatti, oltre agli esercizi fisici che lo aiuteranno a progredire fisicamente, fisiologicamente ed intellettivamente, dovrà preparare 5 progetti, che riguarderanno diversi aspetti: ad esempio la progettazione di una festa con la preparazione di cibi, con ricette, inviti, intrattenimenti e varie; oppure il disegno di un prototipo di una motocicletta, dopo averne studiato i vari pezzi di ricambio; la progettazione della sua futura casa, dopo averne studiato la struttura; potrà partecipare ad una maratona pubblica, dopo averne programmato una corretta preparazione e via dicendo, il tutto seguendo ovviamente i suoi interessi.

Avevamo quindi pensato di organizzare la palestra e ricominciare il crociato il 30 Agosto, che è rimasto sostanzialmente lo stesso, senza la stimolazione profonda , né le maschere CO2 O2, ma con un programma intellettivo più intenso.  
…  a risentirci a presto.
Valeria, Alessio e Filippo.

 Un affettuoso saluto a tutti,e grazie per il grosso sostegno che ci date. Valeria e Alessio. 

gaiaspettaespera@tiscali.it, 

AVVISATE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE -  DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO -CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FA RIFERIMENTO A “FATTI MAIL” … è importante aiutare due persone estranee che si parlano a superare il disagio iniziale dovuto spesso proprio alla mancanza di fiducia … Considerate che l’espandersi di Fatti Mail se da una parte aumenta i lettori (e le opportunità di risposte solidali) dall’altra estende anche al di fuori delle spedizioni di Fatti Mail via e-mail la possibile lettura del bollettino. Chiedete quindi a chi vi chiami o vi contatti come sia venuto a conoscenza della vostra richiesta, regolandovi conseguentemente. 


BUONA LETTURA :



1)         DANIELA CERCA LAVORO

Ciao Gaia,
come stai? Vorrei proporti un annuncio per la signora che vive con mia suocera e che essendo libera durante il giorno cerca lavoro ad ore.

Daniela è una signora rumena di 46 anni, dorme a Monteverde da mia suocera a le da assistenza serale.
Cerca un lavoro ad ore come COLF in zona perchè si siposta con i mezzi pubblici.
E' una persona molto discreta e precisa, sa cucinare e tenere la casa.
cell. ...

ciao e grazie
Silvia - gaiaspettaespera@tiscali.it, 

      .
2)      ELISA  CERCA LAVORO:

Ciao Gaia come stai?
Speriamo che quest'estate sia piena di buone azioni e di sorrisi sinceri :)

Io ho un paio di richieste da farti da inserire nella Fatti Mail di settembre

1) Cerco coinquilini, ho a disposizione 2 stanze

2) Cerco lavoro per me!

Ti auguro una buona estate … a breve ti scriverò tutto in modo più dettagliato :) Un bacione!
Elisa - gaiaspettaespera@tiscali.it, 


3)      ANGELA  CERCA LAVORO:

Ciao Gaia,
STO CERCANDO AIUTO X UN’AMICA
     Angela ha 50 anni, ha avuto questi ultimi, e non solo questi ultimi anni
di vita veramente travagliata. il n. di tel
     E' romana e cerca anche pulizia ad ore. ha urgenza di allontanarsi dal
luogo in cui si trova ora. Se poi c'è qualche donna che cerca compagnia
anche solo per la notte, per lei sarebbe già un grande aiuto. Una
persona tranquilla, possibilmente......
               Grazie. 
   
                                                   Graziella,  gaiaspettaespera@tiscali.it, 


4)      MARIA CERCA LAVORO:


Gentile Gaia
vorrei segnalare una brava badante che è stata da una signora nel mio palazzo per anni.
Ora la signora è morta e quindi lei è libera. E' di origine filippina e non più giovanissima, si chiama Maria e il suo tel è : .  
Cordiali saluti Beatrice  - gaiaspettaespera@tiscali.it, 

5)   MASSIMO CERCA LAVORO

Cara Gaia, ho di nuovo bisogno del tuo aiuto.
Sono un Operatore Socio Sanitario in cerca di lavoro. Ho lunga esperienza in case famiglia, residenze protette o centri diurni per disabili. Posso lavorare anche come badante o seguire a domicilio anziani o persone con handicap. Spero che pubblicherai questo annuncio. Un abbraccio.
MASSIMO - gaiaspettaespera@tiscali.it, 

6)              ACCOMPAGNO DOVE VUOI
    
Devi mandare i ragazzi al mare??......ce li porto io!!
Devi spedire zia al paesello??……..ce la porto io!!
Hai prenotato un agriturismo, non sai manco dove sull’Appennino??…..ti ci porto io!!
mi offro come:
- autista - accompagnatore
- piccole movimentazioni di cose
- passaggi per aeroporto
ecc. ecc.
PARLO OTTIMO INGLESE E FRANCESE
risiedo in zona aurelia-torrevecchia
in immediati pressi GRA
macchina spaziosa station wagon alimentata
a benzina e gpl
saverio
tariffa kilometrica 0.55 centesimi di euro (di giorno)
notturna 0,70 (notturna dalle 22 alle 8)
partendo dal mio domicilio (aurelia-boccea)
PEDAGGI AUTOSTRADALI A VOSTRO CARICO
saverio  - gaiaspettaespera@tiscali.it, 


7)             CERCO ALLOGGIO

Ricevo DA UN AMICO DI Fatti mail – Paolo Salvini – questa ricerca di aiuto, Paolo non conosce bene questo suo omonimo ma insieme pensiamo sia possibile comunque tentare di supportarlo, chi dovesse poterlo  aiutare chieda a lui le referenze cui fa riferimento (da don Paolo Salvini:  mi ha chiamato e mi ha aggiunto a quello che aveva scritto che è separato dall'ottobre scorso, che già adesso - anche se non ha il pernotto delle figlie - ha bisogno di un posto adatto per ospitarle, per scaldare loro qualcosa da mangiare e per far fare loro un riposo. Una cifra per lui sostenibile potrebbe essere 300-500 euro. La moglie e le figlie vivono in zona Talenti-Bufalotta. Ma lui non ha difficoltà, come scrive, a trovare alloggio anche fuori città)

Buongiorno,

    sono un papà separato, italiano, nato nelle Marche, di 46 anni,
con 2 gemelline di 18 mesi di cui avrò il pernottamento dall'età di 3
anni, lavoro in un call center e mangio alla Caritas.

    Sto cercando un alloggio per me a Roma oppure dintorni ad un costo
sostenibile rispetto alle mie entrate.
   
 
    Le chiedo cortesemente se conosce qualcuno che potrebbe darmi un
alloggio a pagamento per un breve oppure lungo periodo. Posso darLe
referenze e rassicurazioni di persone che mi conoscono anche della
Chiesa Cattolica.

    La ringrazio molto per il suo aiuto e rimango disponibile ad un
incontro personale se può darmi una mano.
   
 
    Con viva stima
    Paolo Montanari

  
gaiaspettaespera@tiscali.it,   


8)                   GIULIA CERCA CASA  

Cara Gaia,
ti giro questa email da una ragazza, amica di una universitaria della mia parrocchia. … Tanti bei saluti matteo 
Salve, sono Giulia, una studentessa del secondo anno dello Iuav di Treviso.
La contatto perchè, in occasione di uno stage di tre mesi che mi è stato
proposto di fare a Roma, sto cercando un collegio o una casa per studenti
universitari a prezzo contenuto dove poter alloggiare da ottobre a
dicembre.
Lo studio in questione si trova nella zona nord, di preciso in via Dei
Duchi Di Castro (foro italico- corso francia), quindi preferirei trovare una sistemazione nelle vicinanze ma
se c’è la possibilità di spostarsi con i mezzi pubblici va benissimo anche qualcosa di più distante.
La mia mail è : ...
mentre il mio numero di telefono cellulare è: 
gaiaspettaespera@tiscali.it, 

9)                   SALVATORE CERCA CASA X 2 MESI

Salvatore cerca casa per due mesi

Il mio amico Salvatore - a causa della ristrutturazione del suo appartamento - cerca casa, per sé e per la sua famiglia (una moglie e due figli) per un periodo di due mesi, da metà settembre a metà dicembre. La zona auspicata, per ridurre i disagi, è Roma est (Tiburtina, Monti tiburtini, Pietralata, Prenestina etc).
Il numero di Salvatore è: 
Matteo  - gaiaspettaespera@tiscali.it, 


10)                   AFFITTO CASA

Ciao Gaia, sono Mauro

Ho urgenza di affittare nuovamente l’appartamento a Marconi…
L’appartamento sarà libero dal 1 ottobre…

Riesci a rimetterlo su Fatti Mail?

L’appartamento è di circa 60 metri quadri ed è composto da salone, cucina, bagno, corridoio e due camere da letto…
Due armadi a muro piccolini ed un balcone di 5/6 metri quadri…
È al 6° piano con ascensore ed è in una parallela di Viale Marconi nelle vicinanze di Ponte Marconi.

Te ne sarei grato…

Un abbraccio grande,
Mauro  - gaiaspettaespera@tiscali.it, 

11)             AFFITTO CASA IN CALABRIA:

Buongiorno Gaia, sono Bruna  … leggo sempre con piacere la tua posta. Mi permetto di disturbarti per dirti che per settembre affitto la mia casa in Calabria per una settimana, quindici giorni o tutto il mese...se conosci qualcuno a cui può interessare....Ti allego la foto per farti rendere conto di cosa parliamo, ha 4 camere da letto un salone enorme ed una cucina grande anche lei, tre bagni e 300mq di giardino... Dopo la scomparsa dei miei genitori è davvero diventato un problema mantenerla e non riesco nemmeno a venderla....
e la cosa essenziale è che se c'è qualcuno interessato sia quanluno che abbia coscenza e la tratti bene...grazie
Un bacio e grazie Bruna -  

P.S. la foto della casa è a disposizione di chi la voglia vedere … basta chiedere

 gaiaspettaespera@tiscali.it, 



12)              CASA MESI INVERNALI+ CASA A ROMA


A)   CARA Gaia,
ti invio una proposta che magari può interessare qualche lettore di Fatti Mail
CASA PER MESI INVERNALI

ho una casa ad Ostia (zona Stella Polare) che affitto per il periodo estivo, ma che rimane sfitta nei mesi invernali. Proprio per questo, se a qualche persona per bene, onesta e fidata può interessare, io sono disposta a cederla in affitto a costi irrisori SOLO PER I MESI INVERNALI, a partire da settembre fino a aprile maggio, con contratto transitorio, ma tassativamente limitato a quei mesi.
Trattasi di bilocale di circa 60 mq composto da soggiorno e camera matrimoniale, con cucina abitabile e bagno con vasca.
Secondo piano.
Se a qualcuno interessa, contattatemi
Laura 

B) Carissima Gaia,
A fine mese di luglio ti avevo inviato un annuncio di affitto per la casa di ostia X i mesi invernali, ed ora te ne invierei un altro, che riguarda invece la casa di roma. La ragazza che avevo trovato l anno scorso proprio tramite la tua bacheca, infatti, ormai è ripartita e la stanza è rimasta sfitta.
Se me li potessi pubblicare entrambi, te ne sarei molto grata.

Un grande abbraccio e grazie … la rete di solidarietà che si crea su Fatti Mail aiuta a ritrovare la fiducia nel prossimo e dona una speranza a chi è in difficoltà.

Laura 


AFFITTASI STANZA SINGOLA a ragazza o signora lavoratrice seria ed affidabile. L'appartamento si trova a piazza Bologna, a due passi dalla metro B, è al 4* piano ed è  composto di otto camere e doppi servizi. Lo stabile è signorile e dotato di due ascensori e di portineria.
Ci abitiamo solo io e mia madre, e ci farebbe piacere affittare la stanza ad una persona che ami vivere con noi in un'atmosfera familiare, sia pure nel rispetto della reciproca privacy.
L'affitto è …., incluse le spese.
Il mio cellulare è 
Laura

gaiaspettaespera@tiscali.it,  

13)             AFFITTO MONOLOCALE:

Ciao Gaia,
la nostra carissima amica  Sandra (nostra equipier) mi chiede di divulgare la ricerca di affitto del loro monolocale adiacente la loro abitazione e di essere inserita nella mailing list di fattimail.
Buon rientro dalle ferie se ancora non l'hai fatto...
Ale

A 300 metri dalla stazione Gemelli (ospedale)

Divano letto, cucina, bagno, 18mq
€450 Incluso gas, elettricità, acqua, condominio
Linea Wi-Fi

Contattate: Sandra a 

Il mio indirizzo privato è:  ....  e posso fornire di fotografie nel caso siate interessati.

Tanti baci e grazie mille,
Sandra

gaiaspettaespera@tiscali.it, 


14)            GERMANICO CERCA ALLOGGIO:
 
Cara Gaia
Ti scriviamo x "Fatti-mail" …. un altro modo per avvicinare nella solidarietà persone tra loro (più o meno) lontane, gettando una rete.
Ti inoltriamo una mail di Germanico  Guaman -     (Scusatemi si vi disturbo, peró fino a questo momento non riesco a trovare allogio a Roma per fare un master di Comunizacione da ottobre giugno 2013. Si sai de cualche informazione fatemi sapere. Lavoro nella Diocesi de Ibarra nella tv (www.tvncanal.com). Dio ve benedica in ogni momento sopratutto alle famiglie.)
Si tratta di un equadoregno che deve fare un master in comunicazione a Roma da ottobre a giugno 2013 e cerca un alloggio in città. Non specifica che tipo di alloggio, ma probabilmente intende una stanza. Come vedete, dice di lavorare nella tv (www.tvncanal.com) della diocesi di Ibarra. 
Sarebbe possibile inserirlo nel prossimo numero di "Fatti-mail" ? Ovviamente se i dati vi sembrano sufficienti, altrimenti fateci sapere.
Un saluto affettuoso,
Gerardo e Laura - gaiaspettaespera@tiscali.it, 

15)   SOLIDARIETA’

Dalla rete di Raffaele Magrone ricevo e volentieri diffondo

Il coordinamento delle associazioni romane per la Notte dei senza dimora 
(http://www.lanottedeisenzadimora.it) chiede sostegno per la realizzazione dell'evento.
E tu puoi fare molto.
Cosa? Guarda qui:

SUL TEMA CONSIGLIO ANCHE:
+
CERCASI in regalo abiti per una bambina di un anno che veste da 18 mesi in poi, figlia di una giovane coppia di indiani. 
Per info Giuliana 328.9411943 - cliogiu@libero.it


16)   SCAMBIOTUTTO

Segnalo a tutti anche l’esistenza di un’ulteriore rete di condivisione – che trovate segnalata anche  sul Blog con maggiori informazioni
Si chiama SCAMBIOTUTTO: http://www.scambiotutto.net/
È nata da un’idea di “baratto” ma è diventata una rete di scambio e condivisione a 360°

E’ con soddisfazione che segnalo a tutti un effettivo rapporto di collaborazione tra queste 3 reti che conferma in qualche modo la serietà di intenti di tutti … che reti saremmo se non sapessimo far rete … fra reti?



CONDIVIDO:
EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE E/O CULTURALE.  
A SEGUIRE ALCUNE SEGNALAZIONI DI EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE E/O CULTURALE. … la vita letta sempre più solidalmente … per imparare a crescere insieme  
BUONA LETTURA:          


1) SAI COS’È UN CLOSLIEU?
E’ uno spazio dove puoi dipingere con altri ma in completa libertà, senza dover “imparare” nient’altro che l’abbandonarti al “gioco della pittura”: nessuno giudica il tuo operato e tu non valuti quello degli altri.
Per il piacere solo ed unico di esprimersi attraverso l’uso dei colori.
Dall’autunno 2012 aprirà a “la Collina del Barbagianni, in Via di Casal Boccone 208 (Talenti), il PRIMO CLOSLIEU, cioè l’“ATELIER DEL GIOCO DELLA PITTURA”
di tutta Roma e di tutto il centro Italia.
Se hai dai 2 ai 99 anni ed hai voglia di sperimentarti nel gioco della pittura, ti aspettiamo!
Per info: Info: Marta Dante C 328 0842948 @ archmartadante@gmail.com // www.lacollinadelbarbagianni.it
Per sapere di più sul Closlieu e sul suo scopritore Arno Stern,
visita il sito: http://www.arnostern.com


2) FIORI, CHE PASSIONE!

Condivido con tutti gli amici di Fatti Mail e chiedo di diffondere e far conoscere questa iniziativa dell’Associazione “Il Tetto” (L'Associazione si propone di intraprendere iniziative atte ad intervenire sul disagio minorile e giovanile, privilegiando le esperienze di concreta e quotidiana condivisione. 
Si propone la promozione di esperienze per l'accoglienza ed il pieno sviluppo delle potenzialità di bambini, ragazzi e giovani che vivono situazioni di sofferenza, quali difficoltà sociali e familiari, o disabilità fisica, psichica o sensoriale, nella convinzione che l'accoglienza e l'azione educativa coscientemente condotte possano dare un contributo importante alla soluzione di tali problemi + attività di formazione + impegno internazionale
 )

Esperienza formativa per otto ragazzi del "tetto": sotto la guida esperta di Sara, nelle scorse settimane i nostri si sono cimentati nelle basi della composizione floreale, con risultati strepitosi. I più bravi sono pronti per affiancare la loro insegnante in addobbi
professionali in occasioni di cerimonie e feste nuziali.
Sarà un'ottima occasione per dimostrare le proprie capacità, per guadagnarsi quello che meritano e, perchè no, per contribuire alle attività dell’Associazione.
Se conoscete futuri sposi che non hanno ancora scelto il fioraio, suggeritegli un modo intelligente per avere addobbi meravigliosi e fare una buona azione insieme.
Insomma...
Per info: fiori@iltetto.org,


3)CORSO IDENTIFICAZIONE PIANTE SPONTANEE!

Ciao Gaia sono Marco Mogavero   Collaboro (sono un responsabile) nella gestione dell'orto botanico di Collepardo (Frosinone). Tra le varie attività teniamo questi corsi, molto semplici e divulgativi. Se puoi far girare, te ne sarei grato. Grazie. Marco
Piccolo errore.. Tutti gli appuntamenti sono di domenica l'ultimo è Domenica 23 settembre e non il 22, che è sabato... Ci scusiamo per l'errore. Marco

Oasi wwf  Orto Botanico di Collepardo (Frosinone) organizza:
CORSO DI IDENTIFICAZIONE DELLE PIANTE SPONTANEE IN NATURA
2,9.16,22 settembre. Nei giorni 2 e 9 lezioni presso l'Orto; nei giorni 16 e 22 escursioni-attività sul campo
 (16 in zona Pratalonga, monti Ernici (Fr) e 22 Lago di Canterno (Fr).
Orari 09:30-13:00/14:30-17:30 Contributo di partecipazione € 40 comprensivo del CD-Rom "Flora della Ciociaria. 
Responsabile e info : Bruno Petriglia, fotografo e botanico Tel:          
   366/5386883      ; e-mail:  ilcercapiante@gmail.com 
Come raggiungerci: da Roma o Napoli Autostrada A1 uscita Ferentino. Si seguono le indicazioni per Alatri, si prosegue 
per Collepardo, da li si prende la strada provinciale SP115 "per Trisulti" dopo 2,3 chilometri sulla sinitra c'è l'Orto.
ortobotanicowwfcollepardo@gmail.com


4) QUI C'È LAVORO PER TE

Da venerdì 7 settembre in edicola e nelle librerie Feltrinelli

158.840 posti. Nel momento più duro della crisi, col fioccare di dati drammatici sulla disoccupazione giovanile, c'è un'Italia produttiva che crea opportunità d'impiego. Nelle imprese artigiane ad alto contenuto hi-tech, nelle nuove professioni legate alla cura della persona, nel campo della produzione artistica. Mondi dove l'impresa sociale fa sempre di più la differenza, come racconta l'inchiesta del numero di settembre di Vita.
E ancora. Dall'Ilva di Taranto all'Eternit di Casale Monferrato: così le comunità possono vincere le loro battaglie di giustizia. Bambini su misura: Vita in esclusiva nei laboratori della più celebre e discussa Banca del seme europea. Storie e temi che fanno discutere, anche questo mese.


5) Roma, lunedì 10 settembre 2012 ore 20.30
presso la sala dell'Associazione Esquilino Domani in via Galilei 53

Assemblea pubblica su:

La situazione in Siria e nel mondo arabo
Le minacce israeliane contro l'Iran
Verso uno Stato unico nella Palestina storica

Interventi di:
Vincenzo Brandi
(Ism-Italia, Comitato con la Palestina nel cuore)
Sergio Cararo
(Contropiano)
Diana Carminati
(Ism-Italia)
Alfredo Tradardi
(Ism-Italia)

Verrà il tempo in cui i responsabili dei crimini contro l’umanità che hanno accompagnato il conflitto israelo-palestinese e altri conflitti in questo passaggio d’epoca, saranno chiamati a rispondere davanti ai tribunali degli uomini o della storia, accompagnati dai loro complici e da quanti in Occidente hanno scelto il silenzio, la viltà e l’opportunismo.”
Ilan Pappe, Controcorrente – La lotta per la libertà accademica in Israele, Zambon 2012
ISM-Italia, www.ism-italia.org info@ism-italia.org 

Maria Ricciardi (associazione Liberacittadinanza per ISM-Italia )


6) TREVIGNANO FILM FEST

Si parte!
La data è decisa: da venerdì 14 a martedì 18 settembre 2012. Il Trevignano FilmFest scalda i motori della sua prima edizione. E’ l’ultima creatura di Fabio Palma, lo straordinario benzinaio di questa ridente cittadina sul Lago di Bracciano che, oltre al carburante, eroga cultura e spettacolo. Non soltanto a vantaggio dei suoi concittadini, ma anche per i sempre più numerosi appassionati che vengono da Roma, mettendo insieme una cena sul lago e un film di primissima visione.
Il Trevignano FilmFest è un festival del cinema a tema: una rassegna dei più bei film e documentari che abbiano trattato uno specifico argomento. La scelta di settembre è caduta, all’unanimità, su “cinema e scuola” e la speranza è di attirare nel week-end del 15 e 16 settembre anche molti docenti, scolari e studenti con le loro famiglie, ad anno scolastico appena aperto.
La programmazione prevede film di assoluta bellezza, come The First Grader, una storia africana ancora sconosciuta al pubblico italiano, alcuni classici, come L’onda, La classe, I ragazzi del coro, un successo italiano della stagione appena conclusa, Scialla, e qualche sorpresa, per la quale gli organizzatori stanno lavorando intensamente. Poi un cartone animato su Falcone e Borsellino e alcuni documentari. Si preannuncia la presenza di diversi personaggi, del cinema e della cultura. 
Per informazioni o proposte scrivere ainfo@trevignanofilmfest.it

PER VISIONARE IL PROGRAMMA COMPLETO CLICCARE SU:


7)  La nostra Africa
storie di ordinario altruismo
La prima opera presentata  -  fuori concorso ALLA Mostra del Cinema di Venezia, il giorno stesso dell'inaugurazione  -  punta, infatti, l'obiettivo sull'esperienza del CUAMM. Un'Organizzazione Non Governativa, di ispirazione cattolica, che, nella sua storia ormai lunga, ha garantito la presenza di oltre 1300 medici e infermieri volontari in diversi ospedali dell'Africa. Il film-documentario, girato da Carlo Mazzacurati, si intitola, descrittivamente, "Medici con l'Africa".

Ambientato dentro e intorno a un ospedale del Mozambico, è una storia che intreccia molte storie. Storie di medici italiani, che provengono da contesti diversi. Con specialità diverse, motivazioni diverse. Alcuni mossi da "spirito rivoluzionario", hanno seguito i luoghi dei movimenti di liberazione, fino ad arrivare lì, in quel luogo lontano da noi. A dare se stessi agli altri. Alcuni  -  i più - mossi da spirito solidarista. Cattolici e laici. Il docu-film racconta storie e drammi quotidiani. Il dolore dei bimbi e delle madri, in un'area dove la maternità è
spesso dolore. E morte, invece che gioia. Racconta, ancora, il dolore dei malati, in un mondo dove mancano medicine e attrezzature. Mazzacurati affronta queste storie ponendosi, come sua abitudine, alla "giusta distanza". Senza pietismo. Semmai con grande pìetas. L'Africa che emerge dal film è diversa da quella proposta da altri racconti e da altri film. Sicuramente non c'è nulla di esotico, nella rappresentazione. Ma neppure di patetico.

L'Africa: una realtà lontana eppure vicina. Anche perché le storie dei medici e dei pazienti sono legate da un filo che unisce i due mondi. Noi e l'Africa. Storie riassunte e cucite insieme dalla storia del CUAMM e di chi lo conduce. Di chi l'ha immaginato e fondato, oltre 60 anni fa. Un prete, don Luigi Mazzucato. Un "imprenditore del Bene Comune". Che ancora oggi, a più di 80 anni, passa la sua vita tra l'Italia  -  il centro: a Padova - e gli ospedali dell'Africa. E poi, al telefono. A chiamare o richiamare medici, disponibili a spostarsi, per un periodo più o meno lungo, in Mozambico. Oppure nel Sud Sudan. E ancora: in Tanzania oppure in Angola. O in Sierra Leone. Molti medici, pronti a partire e a ri-partire alla chiamata di don Luigi - e dei volontari del CUAMM.
Pronti a muoversi in fretta. Oggi stesso. Perché nell'Africa profonda c'è un ospedale rimasto senza medici. Questa storia di storie è sorprendente. Stupisce. Spiazza. Perché spesso noi siamo abituati a rappresentarci cinici ed egoisti. Non senza ragione. Vediamo e valutiamo la nostra società: amorale e qualunquista. E consumista fino all'estremo eccesso. L'accostamento con l'Africa, d'altronde, è devastante. In grado di denunciare, più di ogni discorso, quanto la nostra economia e la nostra vita siano fondate sul mercato e sul "consumo" dell'inutile. Sullo spreco in-giustificato. Eppure, "Medici con l'Africa" mostra, con altrettanta evidenza, come qui, in questa stessa società, vi siano enormi "riserve di altruismo". Una disponibilità estesa di persone e gruppi rivolti al "bene comune". Impensabile, per chi non è abituato a guardare oltre la superficie. Oltre il senso comune. Che considera l'altruismo un optional. Ma il "bene comune" è un "Bene ostinato", come ha raccontato Paolo Rumiz, in un bel libro (pubblicato nel 2011 da Feltrinelli), dedicato anch'esso alle "missioni" del CUAMM in Africa. (Missioni intese come vocazione e impegno. Perché gli uomini del CUAMM, non sono missionari e svolgono la loro missione negli ospedali civili dell'Africa.) "Ostinato", perché si impone contro ogni giudizio e pregiudizio. Tanto più perché, non per caso, nasce nel Nordest. Nella terra degli egoismi, secondo i luoghi comuni. Dove, invece, per riprendere le parole di Rumiz, incontriamo "il nucleo di un altruismo" altrettanto ostinato.

Perché il "bene comune" non è un consumo voluttuario ma un bene di prima necessità. Per spiegarlo Mazzacurati si serve delle parole di una dottoressa che, da molti anni, continua a recarsi in Mozambico. "Non lo faccio per loro, gli ammalati, i poveri"  -  recito a memoria - "Non solo per loro. Lo faccio per me. Soprattutto per me. Perché ne sento e ne ho bisogno. Senza l'Africa, senza di loro: non riuscirei a vivere". Senza l'Africa, i suoi ospedali, i suoi ammalati: i medici impegnati nel e dal CUAMM si sentirebbero e sarebbero sicuramente più poveri. Perché fare bene fa stare bene. Perché senza gli altri: noi stessi non esisteremmo.


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mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?

mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?
Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride e dall'orgoglio che non s'inchina davanti ad un bambino" (K. Gibran)

LENTE D'INGRANDIMENTO - CITTADINANZA ATTIVA

COALIZIONE PER I BENI COMUNI:

Un’ampia delegazione della Coalizione per i Beni Comuni, ha depositato, presso gli uffici competenti del Comune di Roma, la proposta di delibera popolare per l’approvazione del regolamento per la gestione condivisa beni comuni.

Una rete informale di cittadinanza attiva – composta da 104 realtà romane - nata con l’obiettivo di presentare al Comune di Roma una Delibera di Iniziativa Popolare per l’approvazione di un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani” finalizzato non solo a definire i rapporti tra le amministrazioni locali e quanti vogliono offrire il proprio contributo volontario per la cura, la rigenerazione e la gestione dei beni comuni urbani, ma anche ad attivare nuove forme di collaborazione tra le parti, basate sul principio di sussidiarietà orizzontale e non sulla totale delega di responsabilità ai cittadini.

Questo l’obiettivo scaturito dalle 104 realtà romane che, con la consegna della proposta di delibera popolare, danno il via ufficiale alla RACCOLTA DELLE 5.000 FIRME valide necessarie per essere discussa in Consiglio.

Una rete informale che continuerà a crescere e a coinvolgere gruppi organizzati e non, comitati, associazioni e cittadini fino al raggiungimento dell’obiettivo: l’approvazione del “Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni”, per il benessere collettivo e il miglior utilizzo anche dal punto di vista dei bambini.

Una raccolta firme che avrà non solo l’importante compito di dotare anche Roma di uno strumento che avvicina cittadini e istituzioni, ma anche quello di sensibilizzare e informare le persone sulla sua importanza strategica

FACEBOOK

https://www.facebook.com/coalizioneperibenicomuni/


coalizioneperibenicomuni@gmail.com

389 5826326 - 3386587734

FORSE NON TUTTI SANNO CHE:

1) Mangiare, Dormire, Lavarsi ... è x tutti
sul sito della Comunità di S. Egidio è possibile "sfogliare" guide solidali che informano sulle realtà CITTADINE disponibili a sostenere chi si trovi in difficoltà

http://www.santegidio.org/index.php?&pageID=228


SOLIDARIETA' E AMBIENTE

ACQUA, un popolo di spreconi

ACQUA, un popolo di spreconi

Un popolo di spreconi.

Ne consumiamo ogni giorno più di 250 litri a testa, più di ogni altra nazione europea.

Non siamo i più puliti, ma solo i più spreconi.



Ogni giorno utilizziamo centinaia di litri d’acqua senza prestare molta attenzione; in genere l’atteggiamento più diffuso è quello di pensare che «basta aprire un rubinetto e servirsene a piacere», in realtà le cose non stanno proprio così, è necessario fermarsi a riflettere un attimo per dare il giusto valore ad una risorsa che purtroppo non è infinita.

Senza acqua nessuna forma di vita è possibile, è un bene d’assoluta necessità che diventa sempre più scarso con il passare del tempo per motivi sia di ordine quantitativi (l’acqua oggi a disposizione è pari a circa un terzo di quella disponibile negli anni ‘50 e tra cinquanta anni sarà ulteriormente dimezzata), sia qualitativi (per ogni litro d’acqua potabile, almeno otto risultano contaminati dall’attività umana).

Gli effetti di questa situazione sono sotto gli occhi di tutti: casi crescenti di razionamento idrico; il consumo di acqua minerale o filtrata diventato quasi un obbligo; lievitazione del costo dell’acqua potabile ecc.

Se poi allarghiamo lo sguardo a livello mondiale, il panorama diventa ancora più preoccupante: circa un miliardo e mezzo di persone non dispongono di acqua potabile.

Di fronte ad un quadro tutt’altro che roseo, oltre ad avvicinarsi al rubinetto con maggiore rispetto, diventa importante porsi il problema di come contribuire in prima persona a migliorare la situazione.

D’altra parte, un uso più appropriato dell’acqua non fa bene solo all’ambiente, ma anche al portafogli e con molta probabilità anche alla pace tra i popoli, perché sono oramai numerosi gli analisti politici che individuano nella carenza d’acqua uno dei possibili motivi di conflitto armato tra i paesi.

Che fare?

Per eliminare gli sprechi idrici si può agire su tre fronti: -Ridurre i consumi d’acqua, in modo da erodere il meno possibile questa preziosa risorsa e contrarre l’impatto ambientale (produrre, trasportare e smaltire acqua potabile richiede energia e produce inquinamento). -Contrarre l’impiego di additivi per ridurre l’inquinamento dell’acqua, della natura e dell’ambiente domestico. -Diminuire il consumo energetico per scaldare e distribuire l’acqua al fine di ridurre l’inquinamento ambientale e il consumo di energia fossile. Per raggiungere questi obiettivi è necessario intervenire sia a livello degli stili di vita, modificando alcune abitudini radicate nel tempo, sia a livello di impiantistica, utilizzando apparecchiature progettate con particolare attenzione al risparmio idrico ed energetico per garantire un’efficacia uguale o superiore rispetto ai dispositivi convenzionali. Spesso si tratta di mettere mano al portafogli, ma il più delle volte il risparmio che deriva dall’uso di tali dispositivi ripaga in poco tempo la spesa affrontata per il loro acquisto. Il massimo dei risultati si ottiene quando entrambe queste strategie, cioè modifica delle abitudini e nuova impiantistica, sono adottate insieme. Vediamo ora in dettaglio le varie soluzion possibili.

Riduzione dei consumi

Iniziamo dalla tipologia di utilizzo che impatta maggiormente per poi passare alla seconda e così via prendendo come riferimento il diagram-ma a torta (vedi il grafico ripartizione dei consumi domestici), in altre parole guardiamolo con occhi famelici e gettiamoci a capofitto sulla fetta più grossa per poi passare a quella di dimensioni immediatamente inferiori e cosi via!

  • Docce e bagni.
  • La doccia presenta un minor consumo d’acqua, rispetto al bagno, soprattutto se si tiene l’acqua aperta solo quando serve.
    Inoltre è possibile adottare docce a risparmio energetico, in grado di ridurre i consumi oltre il 70%. In termini pratici, considerando una doc-cia al giorno si possono risparmiare in un anno oltre 50.000 litri d’acqua e diverse centinaia di euro.
    La cosa importante è di utilizzare docce che non si limitino a ridurre il consumo d’acqua (allora tanto vale non aprire totalmente il rubinetto, con il risultato che s’impiega più tempo a lavarsi e si consuma lo stesso quantitativo di acqua), ma sfruttino in maniera più intelligente l’acqua, garantendo un elevato potere lavante a fronte di minori consumi.
    Vi sono inoltre vantaggi secondari interessanti: nel caso di boiler elettrico, più persone riescono a fare la doccia consecutivamente e minori sono i cali di portata per gli altri utenti, l’unico rovescio della medaglia è che, passando meno acqua nei tubi, si deve attendere più tempo l’arrivo dell’acqua calda.

  • Lavaggio stoviglie e biancheria.
  • Nel caso in cui si utilizzino lavatrici o lavastoviglie è bene farle girare sempre a pieno carico; nel caso dei lavaggi a mano evitare l’uso d’acqua corrente e preferire l’acqua raccolta in un lavabo o in una bacinella.
    Sempre per ridurre gli sprechi, non lasciate diventare vecchio lo sporco dei piatti e le macchie ostiche dei tessuti perché richiedono un lavaggio più impegnativo sia da un punto di vista chimico (detersivi) sia energetico (tempi e temperature più elevate); lavare separatamente i pezzi a seconda del grado di sporco.
    Molti si chiederanno: si consuma più acqua, energia e detersivi lavando a mano o a macchina?
    Per rispondere in maniera corretta a questa domanda è necessario conoscere due fattori: grado di riempimento ed «economicità» della macchina da una parte e capacità di lavaggio manuale dall’altra.
    Comunque alcuni studi in materia hanno dimostrato che per lavare lo stesso quantitativo di stoviglie, pari ad un carico intero di una lavapiatti, mediamente si consumano 80 litri d’acqua se lavati a mano; 60 se lavati a macchina; 12 litri nel caso di apparecchi ad elevata efficienza, i quali oltre al risparmio d’acqua consentono una notevole contrazione dei consumi di detersivi ed energia.

  • Vaschette del WC.
  • Le vaschette tradizionali, in genere contengono circa 24 litri, un volume d’acqua tale da permettere una buona azione lavante nel caso di presenze solide…, ma eccessivamente elevata nel caso di rifiuti liquidi.
    Mediamente, con tali sciacquoni si ha un consumo giornaliero di circa 100 litri a persona, in gran parte sprecati.
    Più efficienti sono le vaschette a due mandate, una da 3 e l’altra da 6 litri, grazie alle quali il consumo giornaliero, a parità di funzione, scende a 15 litri d’acqua.
    Se utilizzate in maniera corretta, ossia schiacciando il tasto giusto al momento giusto, con le vaschette a doppia mandata si arriva a risparmiare circa 17.000 litri d’acqua l’anno a persona.
    Quando non si hanno a disposizione vaschette ad hoc, è possibile modificare i tradizionali cassonetti introducendo dei pesi che permettono di ottenere le stesse prestazioni.
    Un altro metodo è di inserire nella vaschetta un mattone o più semplicemente una bottiglia piena d’acqua.
    In quest’ultimo caso si risparmia molta acqua, ma si riduce anche la quantità disponibile per ogni scarico con l’inconveniente di ridurre l’azione lavante.

  • Rubinetti.
  • Vanno aperti solo quando serve e tenuti chiusi mentre ci si insapona o ci si lava i denti; analogamente per lavare la frutta e la verdura è sufficiente usare acqua raccolta in una bacinella e non quella corrente.
    Per dare un’idea concreta di quanto questi gesti quotidiani possano far variare notevolmente il livello dei consumi idrici, analizziamo in dettaglio cosa accade durante il lavaggio dei denti: tenendo aperto il rubinetto per tutto il periodo di pulizia, si arriva a consumare 10.000 litri l’anno a persona; quando il rubinetto viene aperto solo per il risciacquo il consumo d’acqua si riduce a 1600; se poi invece dell’acqua corrente si utilizza quella contenuta in un bicchiere, si arriva a non più di 200 litri d’acqua l’anno!
    Un bel risparmio, vero?
    Per quanto concerne interventi di tipo impiantistico, è possibile sostituire i normali filtrini dei rubinetti (quelli che ogni tanto dobbiamo pulire dal calcare e da altre sporcizie) con dei modelli risparmio energetico (aeratori).
    Come per le docce vale il discorso di acquistare dei modelli che non si limitino a ridurre la portata dell’acqua, ma che producano un getto di eguale capacità lavante con consumi inferiori.

  • Perdite dalle guarnizioni.
  • L’acqua, che a causa di perdite delle guarnizioni gocciola dai rubinetti o dallo sciacquone, sembra poca cosa, ma essendo continuativo, anche il semplice gocciolamento comporta uno spreco inutile di migliaia di litri d’acqua (e di euro).
    Nel caso in cui l’impianto è dotato di accumuli dell’acqua calda, come ad esempio i boiler elettrici, oltre al consumo d’acqua le perdite idriche si tramutano anche in uno spreco d’energia elettrica.
    È pertanto consigliabile di sostituire immediatamente le guarnizioni danneggiate.

  • Ridurre l’Impiego di Additivi
  • Tutti i detergenti, compresi quelli ecologici, comportano un impatto ambientale per la loro produzione, il trasporto e lo smaltimento.
    Inoltre, soprattutto nel caso di detergenti convenzionali, si ha una liberazione di residui tossici nell’ambiente che poi vengono assimilati attraverso la respirazione, la pelle e il consumo di alimenti.
    Ecco perché è bene ridurre al minimo l’impiego di detergenti e detersivi e in ogni caso preferire i prodotti ecologici.
    Ma cosa c’entrano i detersivi con l’acqua?
    È molto semplice: in tutti i processi di pulizia viene utilizzata l’acqua come diluente che, se usata in modo intelligente, riserva ottime sorprese!
    Per il lavaggio di stoviglie e del bucato è possibile trattare energicamente l’acqua con opportuni dispositivi da applicare direttamente alle condotte dell’acqua o direttamente nelle macchine da lavare o sotto forma di additivi, ottenendo circa un dimezzamento dei consumi dei detersivi.
    Per quanto concerne la pulizia delle superfici è consigliabile impiegare dei panni in microfibra dove l’azione chimica degli additivi è completamente sostituita dall’azione meccanica, ossia si pulisce e si sgrassa unicamente utilizzando l’acqua.
    Ma anche in questo caso, per non avere risultati deludenti, è necessario scegliere prodotti d’elevata qualità.

  • Combattere il Calcare
  • Il calcare è ben noto per la tendenza a creare incrostazioni, assai difficili da rimuovere da box doccia, lavelli e rubinetteria in generale; ma i maggiori inconvenienti, il calcare li crea all’interno dell’impianto idraulico, ossia nelle condutture e, soprattutto, nei generatori d’acqua calda (elettrici o a gas).
    Tali depositi creano due tipi di barriere: una termica e una fisica.
    La prima si traduce in un maggior consumo di energia per nulla trascurabile, infatti, per ogni millimetro di deposito di calcare nei tubi, si registra un aumento dei consumi elettrici di circa il 10% e siccome lo strato accumulato in un generatore d’acqua calda può diventare molto spesso, nel tempo, i consumi possono crescere vertiginosamente.
    Analogamente, lo strato di calcare crea anche una barriera fisica al passaggio dell’acqua che, nel caso d’impianto dotato di autoclave, fa anch’esso aumentare i consumi di elettricità.
    Infine va detto che il calcare sollecita maggiormente l’impianto idraulico riducendone la durata.
    Una verifica della presenza di calcare all’interno dei tubi può essere realizzata con una semplice prova.
    Aprite al massimo il rubinetto dell’acqua fredda e notate la portata; dopo qualche istante ripetete la stessa cosa con il rubinetto dell’acqua calda.
    La minore portata dell’acqua calda è essenzialmente dovuta alle incrostazioni di calcare presenti nel generatore di calore!
    Le soluzioni utili per vincere il calcare si dividono in due categorie: trattamenti in grado di inibire il potere di coesione del calcare che, pur continuando ad essere presente nell’acqua, non è più in grado di for-mare incrostazioni; trattamenti di rimozione del calcare dall’acqua.

Ecologia Domestica

Del primo gruppo fanno parte i trattamenti energetici dell’acqua, i catalizzatori ceramici e i campi magnetici.

I primi uniscono le proprietà anticalcare alla riduzione dei consumi di detersivi ed all’eliminazione del problema della formazione della ruggine (molti modelli possono essere installati senza ricorrere all’idraulico).

I catalizzatori ceramici sono estremamente efficaci, ma richiedono un intervento impiantistico così come i dispositivi basati sull’effetto dei campi magnetici.

Tra i dispositivi che operano la rimozione parziale del calcare dall’acqua vi sono gli addolcitori, il cui impiego richiede periodicamente l’aggiunta di sale e un’accurata manutenzione.
Inoltre, sia l’installazione che la manutenzione richiede l’intervento di tecnici specializzati.

SOLIDARIETA' E CONSUMI

L’economia solidale

è, prima di tutto, un atteggiamento da cui derivano dei comportamenti che determinano un particolare stile di vita. Non si tratta solo, infatti, di aderire alle formule del commercio equo solidale, ma anche, e soprattutto, di rivoluzionare le nostre abitudini quotidiane: l’economia solidale comprende anche il nostro modo di lavare e lavarsi, ossia la quantità e la qualità di acqua, sapone e detersivi che utilizziamo.

Partire, quindi, dalle piccole cose, dalle attività quotidiane che, alla fin fine, costituiscono, in termini di tempo d’esecuzione, una porzione molto ampia di ogni nostra giornata. Limitare i consumi, specie d’acqua, evitare gli sprechi, cooperare con gli altri, sostituire la moda dell’ “usa e getta” con quella del recupero, utilizzare prodotti ecocompatibili, utilizzare l’automobile solo in casi di estrema necessità, impegnarsi a non inquinare, scambiare (tipo libri, cd, attrezzi, ecc.) per evitare di acquistare, sono alcuni imperativi per uno stile di vita un po’ più sobrio.

Zucchero equo-solidale

La nostra società si basa su un flusso continuo di merci e prodotti, e per questo viene definita consumistica. E, certamente, per cambiare le cose occorre intervenire (interferire) su questi automatismi.

Potremmo abbozzare una sorta di decalogo: compra leggero (ovvero prodotti con uno “zaino ecologico” non troppo pesante); compra durevole; compra semplice (in genere, gli oggetti più sofisticati sono meno durevoli, più delicati); compra vicino (per ridurre i danni ambientali che ogni trasporto comporta); compra sano; compra più giusto (e qui ci avviciniamo al discorso del commercio equo); compra prudente (a dispetto di normative e regolamentazioni, non è detto che il materiale acquistato non sia nocivo); compra sincero (evitare cioè i prodotti troppo pubblicizzati, dato che la pubblicità ce la paghiamo noi ed è spesso lontana dalla verità); compra mano d’opera (un metodo per aumentare l’occupazione); investi in futuro

INDIRIZZI UTILI

http://www.retelilliput.org/

http://www.utopie.it/http://www.retecosol.org/

http://www.networketico.it/

http://www.volint.it/http://www.zoes.it/

http://www.vita.it/

http://www.nuovomunicipio.org/

http://www.decrescita.it/

http://www.equonomia.it/

http://www.altreconomia.it/

http://www.altroconsumo.it/

http://www.valori.it/



COMMERCIO EQUO SOLIDALE

http://www.assobdm.it/

http://www.altromercato.it/

http://www.equoland.it/

http://www.transfair.it/

http://www.agices.org/

http://www.commercioetico.it/

http://www.equo.it/

http://www.mondosolidale.it/

http://www.cooperativaisola.org/

http://www.equociqua.it/

GAS

http://www.economia-solidale.org/

http://www.retegas.org/



FINANZA ETICA

http://www.bancaetica.com/

http://www.finanza-etica.itt/



TURISMO RESPONSABILE

http://www.aitr.org/

http://www.tures.it/

http://www.viaggiemiraggi.org/

http://www.viaggisolidali.it/

http://www.humanaitalia.org/



BARATTO

http://www.eticambio.it/

http://www.zerorelativo.it/

http://www.barattopoli.com/

http://www.tuttobaratto.it/

http://www.suesu.it/

da Fatti Mail a ... Song-Taaba ONLUS - Africa e Solidarietà

da Fatti Mail, da una mail spedita per chiedere una mano per il Burkina Faso, l'incontro con Padre Jean Ilboudo e la nascita, nel 2008, di Song-Taaba ONLUS.... Song-Taaba incontra Chiara Castellani, il suo Congo ed inizia un'esperienza umana di amicizia e solidarietà ... di conoscenza e consapevolezza ... che fa compiere ogni giorno nuovi passi ... guardando avanti ...

"A salvare veramente l’Africa non saranno i fondi e gli aiuti. Salveranno vite umane, permettendo loro di sopravvivere, ma non salveranno la vita dell’Africa. Cio’ che importa non sono i mezzi, ma le condizioni. Bisogna permettere all’Africa di ricostruirsi. Bisogna aiutarla a ricostruirsi. L’Africa deve essere prima che avere". (Joseph Ki-Zerbo)

L'Africa deve essere prima che avere ...

e come l'Africa, ognuno di noi

La strada dell'essere è quella i cui passi sono domande e la meta non è un dove ma un chi ...

Una strada che lo sguardo lungo e visionario di Padre Jean Ilboudo ha fatto intravedere a tutti noi

Song-Taaba è e vuole essere questo: la possibilità di percorrere questa strada

http://song-taabaonlus.ning.com/

Be Ye Ka Ye?: cosa c'è lì che non c'è qui?

Nulla o forse tutto: la voglia di muoversi, di interrogarsi,
di cercare il valore della vita ...

http://www.youtube.com/watch?v=WQGF1fqEruQ

la vita di Chiara Castellani

http://www.youtube.com/watch?v=HON6FoFUPnI

e di chiunque abbia voglia di vivere la solidarietà ...
se sei fra questi ... contatta:
segreteria@song-taabaonlus.org,


.... x iniziare a guardare l'Africa dal ... lato giusto:
Nel suo docu-film, Silvestro Montanaro, svela un'Africa
consapevole, dignitosa, aperta al futuro, segnata da ferite interne ed esterne,
creativa, saggia. Un' Africa da ascoltare, da capire, da scoprire e da cui
imparare:
http://www.ceraunavolta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-5a587b72-ded6-4320-942f-572599d3406c.html,