16 aprile 2011
Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail
Famiglia che si fa rete, rete che sa essere famiglia.
rete ... una piccola rete unita da una comune volontà solidale non può non fermarsi a riflettere ed a farsi domande su quanto sta accadendo intorno a noi influenzando la nostra e le nostre famiglie … forse anche - o proprio - per mancanza di solidarietà …
Cosa rende questo nostro occidente così spaventato e così scarsamente accogliente di fronte al muoversi di un’umanità disperata? Può essere un modello di sviluppo valido il nostro? Quali paure condizionano le nostre scelte? Sappiamo ancora essere felici? Di cosa è fatta la felicità (vera)? Con cosa e su cosa misuriamo la nostra ricchezza? Quali sono – a fronte di questa ricchezza – le nostre (nuove) povertà? Quali le nostre responsabilità? E quali infine le libertà che siamo effettivamente in grado di esercitare ?
… eccessivamente informati e scarsamente sapienti …
“L’impronta ecologica è un indicatore molto utile, l’ha inventata Mathis Wackernagel, uno scienziato svizzero che lavora a San Francisco presso l’istituto di ricerca Redefining Progress. L’impronta ecologica è la quantità di territorio fertile necessario per produrre le risorse ed assorbire i rifiuti e le emissioni collegate al livello di consumi materiali di un popolo o di una persona. Comparando tra loro le diverse impronte ecologiche si può vedere quali nazioni consumano più natura globale di quella che hanno e quali ne consumano meno. Negli USA un cittadino dispone in media di sei ettari bioproduttivi, ma ne adopera dieci. Un italiano ne ha uno e ne adopera quattro, un brasiliano ne ha quattro e ne adopera uno. Una parte degli ettari fertili brasiliani , per esempio, servono a produrre legname arance, caffè consumati dagli europei, oppure ad assorbire nelle foreste una parte dell’anidride carbonica prodotta dagli europei bruciando petrolio, gas, carbone. Quindi per sostenere il nostro livello di consumi materiali, noi utilizziamo molto più territorio di quello equivalente alla superficie fertile della nostra nazione, mentre gli abitanti di molti Paesi più poveri ne utilizzano meno di quanto ne hanno nei loro confini. Chi sono allora gli “invasori”? Quegli abitanti dei Paesi poveri che per via della loro miseria invadono le nostre terre con le loro braccia, venendo da noi a produrre? Oppure gli abitanti dei Paesi ricchi che, per via della loro opulenza, profittano di una parte delle terre altrui per poter continuare a consumare al di sopra dei loro mezzi?”
Questo testo – estratto da un libro di Alex Zanotelli - nasce dopo un incontro tra lo stesso Alex Zanotelli (padre comboniano) e Beppe Grillo. Al di là del giudizio – positivo o negativo – che ciascuno può avere su Grillo il brano offre molti spunti su cui riflettere proprio in chiave di spazi di solidarietà: due in particolare:
“Primo: occorre un certo equilibrio tra produzione e riproduzione. Mentre ci saturiamo di pubblicità per riuscire a vendere tutto quello che produciamo, i demografi ci dicono che l’Europa avrebbe bisogno di più di mezzo milione di immigrati ogni anno se volesse continuare a produrre e consumare tutte le proprie mercanzie. E se allora lavorassimo un po’ meno – per esempio 30 ore alla settimana – e ci dedicassimo di più alla riproduzione, alla famiglia, all’educazione, agli amici? Secondo: noi europei abbiamo invaso gli altri continenti per più di 500 anni fino a ieri non siamo andati per il sottile: massacri, schiavismo, annientamento di culture millenarie, depredamento di risorse naturali. Dopo 500 anni il pendolo delle migrazioni inverte il suo corso e l’Europa diventa stazione di arrivo invece che stazione di partenza. I migranti sembrano però aver perso – come noi – la memoria della storia: invece di venire a regolare i conti di secoli di crimini e rapine, vengono in Europa per cercare lavoro e pagano le nostre pensioni al posto dei figli che non facciamo. Eppure c’è chi riesce lo stesso ad odiarli. Dopo decenni di crescita senza sviluppo e di consumismo senza cultura, il numero esorbitante di telefonini, automobili e metri cubi di cemento pro capite ci ha fatto dimenticare di quanto poveri e ignoranti eravamo e di quante decine di milioni di italiani sono emigrati all’estero. In Europa siamo il Paese che consuma di più e si riproduce di meno, tra pochi anni avremo discariche strapiene e asili semivuoti. Eppure con una percentuale di stranieri molto più bassa di quella della svizzera (due su dieci) o tedesca (uno su dieci), in Italia (uno straniero ogni trenta italiani) c’è chi fomenta la psicosi del Paese invaso. E chi come padre Alex ha condiviso davvero la vita dei poveri, anche quelli così poveri da non riuscire nemmeno a pensare di migrare in Europa, grida – di fatto nel deserto – che su questa strada non c’è futuro. Il futuro non sarà migliore se ci difendiamo alzando steccati o prendendo impronte, ma solo se saremo capaci di integrazione e di condivisione. E’ questo il vero progresso, non quello che ci fa diventare sempre più meschini, chiusi, impauriti.” (B. Grillo e p. A. Zanotelli)
La solidarietà può essere un tema su cui riflettere in termini di coscienza civile o morale, di flussi e di sbarchi … ma può anche essere un’ esperienza personale e familiare, un mettersi in gioco, un praticare scelte che arrivano a far aprire braccia e porte di casa.
Un’esperienza che ci auguriamo qualcuno voglia fare leggendo questa urgente richiesta d’aiuto arrivata da un amico di Fatti Mail:
Ciao Gaia,
Ho bisogno di un aiuto. Sto cercando ospitalità per 3 persone per due mesi circa. Loro sono una famiglia di palestinesi che si trovano qui in Italia per affrontare una grande sfida. La loro figlioletta deve subire un trapianto di midollo al Bambin Gesù per una leucemia e quindi sono venuti qui con il nostro aiuto per stare vicino alla piccola. Maggiori dettagli si possono avere contattandomi. Ripeto servirebbe solo una sistemazione per dormire (e non donazioni di denaro o altro!!!!), il resto del tempo purtroppo lo passeranno in ospedale. Mi puoi aiutare inserendo l'annuncio? E' una cosa molto seria.
Grazie mille
p.s. Al momento queste persone sono ospitate a nostre spese, ma purtroppo non riusciamo a portare avanti a lungo questa cosa
Speriamo di cuore che Fatti Mail porti fortuna a questa famiglia già così tanto provata !
Molti di voi sanno che da Fatti Mail è nata, per gemmazione, Song-Taaba ONLUS, una Onlus che lavora per promuovere progetti di formazione in Paesi in via di sviluppo. Formazione scolastica, professionale, medico-sanitaria. Song-Taaba è attualmente impegnata in Burkina Faso ed in Congo. In Congo ci impegnamo per supportare il lavoro della dott.ssa Chiara Castellani. Chiara in questo momento è – dopo un anno e mezzo – in Italia
Il Prossimo mercoledì – mercoledì 20 aprile – Chiara incontrerà tutti gli amici di Song-Taaba … e di Fatti Mail … che vorranno ascoltare la sua testimonianza presso la sala Gregorio VII in via Gregorio VII n. 6 alle 20,30.
Vi aspettiamo tutti … Perché tutti abbiamo bisogno di incontrare e confrontarci con testimoni di solidarietà e speranza.
Il segreto dell'esistenza umana non sta soltanto nel vivere, ma anche nel sapere per che cosa si vive. (F. Dostoievski )
A volte la vita regala la possibilità incontrare persone che sono in grado di svelarci qualcosa di prezioso sul segreto della nostra esistenza … qualcosa di importante per noi stessi … uno di questi incontri è quello con la dott.ssa Chiara Castellani
Invitiamo tutti ad una serata SPECIALE
VI PREGO DI AVVISARE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE E DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FA RIFERIMENTO A “FATTI MAIL” … è importante aiutare due persone estranee che si parlano a poter superare il disagio iniziale che spesso viene proprio dalla mancanza di fiducia …
BUONA LETTURA:
1) CERCO LAVORO, SONO GIARDINIERE
Un giovane papà è alla ricerca di lavoro. Ha collaborato per diversi anni all'interno di un vivaio ed in proprio nella organizzazione del verde di giardini o terrazzi. E' alla ricerca di occasioni lavorative sia all'interno di vivai che in proprio per aiutare famiglie che desiderano abbellire il proprio terrazzo o giardino (invasi, impianto di irrigazione, etc.). Il ragazzo è conosciuto da Casa Betania che può fornire garanzie di serietà ed affidabilità.
Chi avesse bisogno può contattare direttamente Lorenzo a nome di Marco di Casa Betania. posta@casabetania.org, Grazie – Marco
2) SOS BADANTE
Cari amici di Fatti in questo periodo mi ritrovo in grande difficoltà per via di mia madre che ha perso la sua magnifica badante brasiliana – Nalcy – la quale sposandosi con un italiano intende cambiare vita e rientrare il Brasile, mia mamma ha 86 anni ed è una dolcissima vecchina la quale necessita però di un'assistenza continua per via della sua delicata malattia.
Stiamo cercando due badanti con esperienza e possibilmente referenziate per malattia di demenza che si alternino tra il giorno e la notte presso la sua casa che si trova a Frascati centro. Naturalmente sono assicurati contratto e contributi.
3) CERCO ANCORA LAVORO
Ali – grazie alla disponibilità di Padre Thierry – ha urgente bisogno di essere aiutato altrimenti non sarà più in condizioni di poter proseguire i suoi studi …
Ali è un giovane afgano di 20 anni in regola (ha ottenuto il permesso di soggiorno di 5 anni da dicembre 2010). Parla molto bene l’inglese e sta imparando l’italiano (lo capisce e lo parla già bene). Ha anche la patente (veicolo categoria B e B1) e conosce l’informatica. Lavorava in un ristorante da gennaio … Ha appena perso il lavoro e cerca un nuovo lavoro per poter vivere e continuare a studiare Nel settembre, comincerà a studiare in una scuola per poter entrare all’università. E’ un giovane coraggioso e intelligente di cui si può affidare. La persona che troverà per lui un lavoro farà una eccellente azione. Grazie.
Padre Thierry BLOT
4)LABORATORIO MANUFATTI DONNE ROM
Una bella esperienza di solidarietà
In una passata Fatti Mail avevo presentato un incontro sulla realtà dei Rom. Ho partecipato a quell’incontro. E’ stato interessantissimo. Non solo perché ha smontato buona parte dei pregiudizi che la maggior parte di noi coltiva nei confronti di un gruppo sociale che nella storia ha sempre subito profonde e sostanziali emarginazioni e discriminazioni. Mi ha colpita scoprire quanti bambini Rom siano colpiti da patologie legate all’apprendimento a causa dei traumi che una vita di fatto “costretta” all’interno di campi e le molteplici esperienze di sgombero (e precarietà) imprimono alle loro capacità cognitive. Ma mi ha anche colpita molto positivamente un’esperienza di solidarietà nata dalla buona volontà di una pediatra romana. Questa donna ha costruito con alcune donne rom un legame di fiducia e amicizia. La volontà di aiutarle a realizzare qualcosa di utile per le loro famiglie l’ha spinta a mettere a loro disposizione una macchina da cucire, con la quale, insieme, hanno iniziato a lavorare. Da quella macchina da cucire si è arrivati oggi ad un vero e proprio Laboratorio dove vengono prodotti splendidi manufatti di ottima qualità. Ho conosciuto questa pediatra e una delle ragazze che lavorano nel laboratorio ed ho visto alcuni prodotti. Invito tutti ad andare a visitare il loro sito cliccandoci sopra :
http://www.manufattidonnerom.it/, ( http://www.insiemezajedno.org/, ) ed anche il loro laboratorio (via dei Bruzi, 11/C) in occasione di regali o acquisti. La realtà non è mai solo come sembra. Per nessuno. E la voglia di sostenerci gli uni con gli altri può cambiare lo stato delle cose più di quanto non possiamo immaginare.
5) MERCATINO CARITAS
NUOVO MERCATINO CARITAS!!!
DOMENICA 17 APRILE ORE 10.00-19.00 A PONTE CASILINO
Via Casilina Vecchia, 19
Per info: 06/490749
E-Mail: emergenzesociali@caritasroma.it
VENITE A TROVARCI, C'è DI TUTTO.... E DI PIù!!!
A PRESTO E.....DIFFONDETE!
MARIO URBINATI
6) ENERGIA RINNOVABILE
SOS Rinnovabili
in nome di tutti i cittadini che lottano per un futuro più equo e più sicuro
CHIEDE al PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, alla PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, a TUTTI i MEMBRI del PARLAMENTO, al PRESIDENTI di CAMERA e SENATO e ai PRESIDENTI di TUTTE le REGIONI di:
sospendere il decreto Romani del 3 marzo 2011 che ha bloccato lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Questo decreto varato, senza tener conto di quanto osservato da due rami del parlamento, ha cancellato retroattivamente impegni triennali assunti dal governo solo pochi mesi prima, spingendo le banche a chiudere il rubinetto del credito per le opere in corso, compromettendo la stabilità di oltre 150 mila famiglie e fermando i cittadini che avevano attivato le procedure per installare un impianto fotovoltaico.
Tutto ciò è avvenuto proprio alla vigilia di avvenimenti che sottolineano l’urgenza dello sviluppo di fonti energetiche basate su materie prime che abbiamo in casa: il sole, il vento, l’acqua. Il grave incidente alla centrale di Fukushima e il manifestarsi di concreti rischi di approvvigionamento di gas e petrolio a seguito di eventi non controllabili dal nostro Paese impongono di rivedere il vecchio modello energetico e devono sollecitare un’inversione di rotta anche delle politiche energetiche del governo.
Questo nuovo quadro offre una grande opportunità per le imprese italiane che negli ultimi anni, nonostante l’assenza di una strategia pubblica di largo respiro, sono state protagoniste di una formidabile rimonta che ha riportato il Paese in una posizione di testa nella corsa europea in questo settore strategico della green economy. Merito anche dello straordinario impegno di tanti presidenti di Regione e di Provincia, sindaci, amministratori e, soprattutto, cittadini che si sono impegnati direttamente in questa battaglia per la democrazia energetica, per riportare le redini dell’energia in Italia.
Occorre, dunque, uscire rapidamente da questa situazione di grave crisi che rischia di vanificare il grande sforzo compiuto gettando un’ombra sul futuro energetico. E si può farlo avviando una seria programmazione energetica e sospendendo per un anno l’entrata in vigore di tutti gli effetti limitativi della promozione delle fonti rinnovabili contenuti nel decreto n.28 del 3 marzo 2011 pubblicato il 28 Marzo 2011 sulla Gazzetta Ufficiale (con particolare riferimento al comma 10 dell’articolo 25) con ripristino provvisorio delle regole previgenti per:
- evitare l’emanazione di una regolamentazione decisa sulla base di informazioni di parte e incomplete, alimentate da una campagna di disinformazione che ha ignorato gli obiettivi essenziali svolti dalle fonti rinnovabili: il rispetto degli impegni assunti dall’Italia in sede comunitaria al 2020; la tutela della salute dei cittadini messa a rischio dagli inquinanti prodotti dai combustibili fossili; la difesa della stabilità climatica minacciata dalla crescita dei gas serra.
- difendere il principio della certezza del diritto su cui si basa la nostra democrazia e che è stato messo in discussione dalla cancellazione retroattiva delle garanzie governative in base alle quali cittadini e imprenditori hanno assunto impegni con il sistema creditizio.
Salve,
se avete a cuore il futuro energetico (e non solo) dell’Italia, vi invito ad aderire a questa raccolta di firme http://www.sosrinnovabili.it/news/13/sottoscrizione-appello , per correggere la recente legislazione che rischia di ridurre di molto l’avvenire delle rinnovabili e del fotovoltaico nel nostro paese. - Ing. Donato Pisciotta -
Per aderire però occorre necessariamente cliccare sul link:
e riempire le caselle che si trovano nel sito coi propri dati personali.
Ciao Walter
7) NON SOLO ….CINEMA
Newsletter di ZaLab - aprile 2011 (English version below)
Proiezioni
Laboratori
27 aprile - Tornano i laboratori audiovisivi di Lapa TV per i bambini della scuola elementare dell'isola di Stromboli. Il cortometraggio di animazione realizzato durante l'edizione 2010 (Animazione sotto il Vulcano) ha ricevuto il Premio Unicef al Festival Sottodiciotto di Torino "per l'impegno, nonostante la piccola comunità di bambini, a proporre agli alunni attività creative ed educative e, inoltre, per averli coinvolti – attraverso l'uso del linguaggio dell'animazione – in un rapporto stretto con le materie prime naturali del loro ambiente e averli sensibilizzati al rispetto e alla conservazione del territorio". I laboratori di Lapa TV saranno a Stromboli dal 27 al 14 maggio 2011. Web
In occasione dell'uscita dell’edizione dvd de Il sangue verde, pubblicato il video inedito Viaggio di Abraham e Zongo, due dei protagonisti del documentario. Una lucida testimonianza di grande attualità sulle violenze della polizia libica e sulle difficoltà del viaggio verso Lampedusa. Clicca qui per vedere il video.
8) La Via Crucis di Franz Liszt
Cari amici
Il TEATRO dell'OPERA di ROMA nella ricorrenza del secondo centenario della nascita di FRANZ LISZT offrirà
MARTEDI PROSSIMO 19 aprile (martedi santo) ore 21 con ingresso libero.
un CONCERTO DI MUSICA SACRA del grande compositore
nella BASILICA DI SANTA MARIA IN ARACOELI
Tra i vari brani, sarà eseguita la celebre
VIA CRUCIS
per pianoforte voci soliste e coro
Il Maestro del Coro del Teatro, ROBERTO GABBIANI (mio amico da qualche anno) mi ha proposto di comporre alcune brevi introduzioni che leggerò nel corso del concerto. Non per singole stazioni ma per blocchi melodici e di argomento.
A ventisei anni, una specializzazione in ginecologia e ostetricia, Chiara parte per il Nicaragua. E' il 1983. Con l'entusiasmo dei primi passi si dedica a far nascere "niños morenos con tanti capelli che, quando escono fuori, gridano l'inizio della loro grande avventura, in questa terra strana, audace. Dove anche sopravvivere è una folle scommessa. Ma dove vale sempre la pena di scommettere", come scrive nelle sue lettere. A Waslala, fra montagne del Nicaragua, diventa per necessità chirurgo di guerra sul fronte dei sanguinosi scontri fra sandinisti e contras. I suoi sogni di giovane donna, da poco sposata, e di medico che porta la vita, s'infrangono contro la drammatica realtà dei morti saltati in aria sulle mine o falciati dalle katusce. Per sette anni "Doctora Clarita" si batte per la pace e per la ricostruzione del paese con dedizione totale e senza arrendersi alle tentazioni di fuga.
Terminata nel 1990 la missione in America Latina, parte per l'Africa, il continente sognato sin da bambina. L'AIFO, Associazione Italiana "Amici di Raoul Follereau", le affida la direzione di un ospedale fantasma, abbandonato dai belgi a Kimbau, regione del Bandundu, nello Zaire, oggi Repubblica Democratica del Congo. È la scoperta di un'Africa bellissima e terribile, affascinante e sconvolgente nelle sue contraddizioni e nelle ferite che non si rimarginano mai. Unico medico per centomila abitanti in una zona di 5.000 chilometri quadrati, anche dopo la mutilazione del braccio destro, continua a lottare, per salvare vite umane e promuovere il diritto alla salute. Nei villaggi dimenticati della foresta e nell'ospedale con quattrocento ammalati, senza acqua, senza energia elettrica, con scarsi medicinali, è per tutti "Mama Clara". Quando scoppia la guerra fra Mobuto e Kabila le condizioni già difficili del paese diventano drammatiche. Nelle lettere che scrive al lume di candela sulla vecchia Olivetti, lei grida i massacri, le violenze e le crudeltà, il martirio di migliaia di persone, l'epidemia di Ebola, il diffondersi della Tbc e dell'Aids. Sono il corollario inevitabile della povertà e dell'ingiustizia, delle sopraffazioni e delle violenze del più forte, delle complicità e delle responsabilità dei governi che sfruttano gli scontri etnici per i propri interessi economici e di potere. Ma Chiara non si arrende. L'accompagnano i ricordi, i volti, le vicende del Nicaragua che si mescolano alle nuove sfide ed alle nuove avventure, unendo i campesinos dell'America Latina agli abitanti del Congo in un'unica struggente scommessa: non togliere ai poveri la possibilità di sognare un futuro diverso.
Nel 2001 le viene assegnato, a Saint Vincent, il Premio Donna dell'anno, istituito dalla Regione Valle d'Aosta.
Di Chiara Castellani si può trovare in libreria un "Una lampadina per Kimbau", il diario sofferto e meraviglioso della sua vita.
Il libro si intitola così perché si conclude con il progetto di una piccola centrale idroelettrica a Kimbau per accendere, nell'ospedale e dintorni, non solo la "lampadina" ma anche una speranza in piu'.
A TUTTI UNA S. PASQUA DI PACE
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