SOLIDARIETA' ... come altro?

SOLIDARIETA' ... come altro?
Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza cercare perché non s'impegna, senza disimpegnarci perché altri non s'impegna. Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore, un utile che non sia una delle solite trappole generosamente offerte ...dalla gente pratica. Si vive una sola volta e non vogliamo essere giocati in nome di nessun piccolo interesse. (Primo Mazzolari)

venerdì 28 giugno 2024

giugno 2024

 

Fatti Mail  







Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail

 


Oltre a vivere tutti sotto lo stesso cielo,

viviamo anche dentro la stessa immensa contraddizione:

quella di un mondo in cui

un ricco “occidente” globalizza la comunicazione per mostrare a tutti le proprie merci … merci da vendere e far circolare il più possibile … però se la ricchezza che quel “mostrare” evoca – insieme alla speranza di una vita migliore o anche solo vivibile - muove le gambe ai poveri, a loro, la circolazione prima, i diritti poi, sono negati.

 

 

La povertà fa evaporare le persone.

Nei campi di sterminio i deportati erano definiti "pezzi".

Erano trattati come cose e come le cose erano sostituiti o eliminati.

I campi di sterminio non esistono più.

Esistono però Campi in cui essere l’essere lavoratori si riduce alla definizione  di braccianti

Braccia per lavorare.

Braccia ... il resto del corpo, la vita, gli affetti, su quei Campi ... evaporano.

Braccia, quelle braccia, le vogliamo tutti, in modo ipocrita per giunta.

Braccia che permettono di acquistare a prezzi bassi, 

senza troppo domandarci cosa, o chi,  li renda così bassi.

Braccia ricattabili, perché prive di diritti e di tutele.

Braccia che ...  se "per caso" si staccano, le buttiamo via, con l'immondizia. 

Braccia che lavorano - hanno lavorato - su campi in cui, le persone non le chiamiamo pezzi, ma le riduciamo direttamente ...  tali.

 

La realtà è che la povertà, intesa come mancanza di beni, di acqua, di terreni da poter coltivare, di futuro, quella povertà da cui si scappa …

ne incontra un'altra,

all’arrivo:

la povertà di … umanità

 

faccio mie, su questo secondo tipo di povertà, le parole preziose e la riflessione del prof. Aldo Morrone:

 

“Mi chiedo se non abbiamo completamente perso oltre il senso di giustizia o di solidarietà: virtù già da tempo eradicate, come una malattia infettiva, dalla nostra vita, anche la pietà che avevamo imparato a scuola nella lettura dell’Iliade e dell’Odissea.

Quella pietà che penetra nell’anima quando Achille incontra il padre di Ettore, il vecchio re Priamo, prostrato davanti a lui per chiedere il corpo devastato del figlio, così da dargli degna sepoltura.

In quella lettura tutti noi avremmo dovuto comprendere che la guerra e l’indifferenza sono solo una costruzione di una identità apparente, basata sull’ autoaffermazione come ha svelato Simone Weil nel suo libro sull’Iliade, quando afferma che la giustizia è eternamente in fuga dal campo dei vincitori, mentre la grandezza dell’uomo è nella pietà: un padre che si umilia per avere indietro almeno il corpo del figlio di cui Achille ha fatto scempio.

Chi di noi si “umilierà” per “chiedere” il corpo di Satnam Singh, dei bambini annegati nell’acque calabresi, antica Magna Grecia e del piccolo di Tor Bella Monaca?

Si è parlato di barbarie, ma i “barbari” rispettavano la dignità umana. Qui siamo oltre: alla perdita della dimensione umana, perché abbiamo perso la capacità di “prenderci cura” delle persone più fragili: lavoratori sfruttati nelle nostre campagne, bambini in fuga per le guerre, bambini invisibili nelle nostre periferie.

È il naufragio della nostra coscienza.”

 

 

g.s.

 

 

 

ISTRUZIONI PER L’USO di Fatti Mail  :

Fatti Mail non ha l’obbiettivo di crescere numericamente ma di crescere nella fiducia reciproca, per questo si espande solo per “gemmazione”. Si può entrare a far parte della rete solo per conoscenza diretta e personale con chi sia già parte della rete.

 

Perché una richiesta sia ospitata (che riguardi una persona, una situazione o un’iniziativa) deve essere inviata all’email gaia.fattimail@gmail.com – da chi sia già parte della rete e presentata/raccontata direttamente nel testo (della mail).

-        NO pdf,

-        NO locandine,

-        NO WhatsApp

-     NO CV

 

1)    Il BLOG è aggiornato costantemente. Nella colonna di destra alle voci SOS o IN PRIMO PIANO sono inserite sempre nuove iniziative o richieste solidali

2)    Sempre nella colonna di destra del BLOG   c'è una finestrella 

"CERCO … TROVO …"

basta digitare una  parola chiave  e   appariranno tutte le volte in cui,  in una qualunque Fatti Mail degli ultimi, sia stata citata quella parola  può essere un'utile strumento di prima ricerca (ovviamente poi c'è sempre l’ archivio!)

 

 

AVVISATE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE -  DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO - CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FARA’ RIFERIMENTO A Fatti Mail … è importante aiutare due persone estranee   a superare il disagio iniziale … L’espandersi della rete,  se da una parte aumenta i lettori (e le opportunità di risposte solidali), dall’altra estende anche al di fuori di Fatti Mail la possibile lettura del bollettino. Chiedete quindi a chi vi chiami o vi contatti come sia venuto a conoscenza della vostra richiesta, regolandovi conseguentemente. 

 

BUONA LETTURA :

Le richieste legate alla ricerca di lavoro  - oggi come sempre - chiamano tutti coloro che vogliano “essere” solidali  a “fare” un gesto in più: una lettura approfondita, un passa parola, un’attenzione ad offerte che possano capitare alla nostra attenzione.  Non sono bigliettini attaccati ad una bacheca … sono amici, persone che stanno portando un peso – diverso ma gravoso in ogni caso – e chiedono il nostro sostegno … per non restarne schiacciati. Grazie

 



1)           OFFRO LAVORO

  

Falegnameria artigiana cerca personale.

Non serve essere già abili professionisti, ma essere persone affidabili e con la passione per questo lavoro.

Per essere poi regolarmente assunti.

Zona Appia Nuova, vicino alla fermata della metro A Arco di Travertino. Telefonare al Sig. Massa al numero xxx o contattare via email (facendo riferimento a FattiMail):  gaia.fattimail@gmail.com,  

 

 

2)           OFFERTA LAVORO IDOS:

 il Centro Studi e Ricerche IDOS cerca una figura amministrativa da inserire nel proprio organico, con prospettive di stabilizzazione.


 

La scadenza per l’invio dei curricula è giovedì 11 luglio (20 giorni solari dalla data odierna). 

Aiutateci, per favore, a divulgare l’Avviso a chiunque credete possa essere interessato a candidarsi.

Grazie dell’attenzione, un caro saluto.

 

Per candidarsi, occorre inviare il proprio curriculum vitae all’indirizzo di posta elettronica

idos@dossierimmigrazione.it  entro e non oltre 20 giorni solari dalla data di pubblicazione del presente Avviso (giovedì 11 luglio 2024).

La selezione avverrà in due fasi consecutive

La sede di lavoro sarà Roma, in un regime misto smart working/presenza in sede (al momento sbilanciato sul primo) e l’inquadramento corrisponderà a quello di una figura tecnico-amministrativa junior, con un iniziale contratto a tempo determinato full time (8 ore di lavoro giornaliero effettivo per 5 giorni alla settimana) che, in caso di soddisfacente resa e inserimento, preluderà a una stabilizzazione, trasformandosi in un contratto a tempo indeterminato full time.

Per questo la disponibilità a inserirsi sin da subito e in prospettiva a tempo pieno è comunque richiesta.

Della retribuzione, che comunque seguirà i livelli di progressione stabiliti in Idos, si parlerà in sede di colloquio, con quanti avranno superato la prima selezione dei cv.

 

 

 

3)        CREME AD ALTA PROTEZIONE:

 

Amiche ed amici di FattiMail

 

Sono tornata appena 7 giorni fa da una intensa missione in Uganda.

Tornare vuol dire rimboccarsi le maniche e darsi da fare, perché dopo che hai visto non puoi restare indifferente. 

 

 Con la Fondazione Cariello Corbino sono stata presso WacWau, una ONG che gestisce una casa famiglia che accoglie donne e bambini affetti da Albinismo. Queste persone oltre allo stigma sociale si trovano ad affrontare problemi medici legati all'assenza totale di melanina.

 

Motivo per il quale, come medico, mi piacerebbe trovare per loro creme di alta protezione per il sole (50+).

Cerchiamo quindi contatti con fornitori, case farmaceutiche o singoli che possano aiutarci in questa impresa.

Qui descritto il progetto sostenuto dalla Fondazione Cariello Corbino

 

https://fondazionecariellocorbino.org/it/donations/il-sapone-miracoloso-della-donne-albine-in-uganda/

 

Grazie mille della vostra attenzione 

Dr.ssa Cinzia Armelisasso 

       gaia.fattimail@gmail.com,  

 

 

4)        CERCO STANZA/MONOLOCALE:

Kinga lavora a Roma, un’amica di Fatti Mail la conosce bene e si augura che possa essere aiutata a trovare una stanza /monolocale dove vivere.

 

Mi chiamo Kinga. Cerco un piccolo monolocale o una stanza vicino il Vaticano
(raggiungibile a piedi 15 minuti) o lungo la metro A.                   

Da luglio o agosto

Considero anche housesitting: aiutare una signora anziana/dormire la
notte in cambio di ospitalità.


Grazie mille,


Kinga 
gaia.fattimail@gmail.com,  

 

 

 

5)        SOS LUCE:

Il buio sta portando via ai bambini e alle bambine di Aleppo ogni possibilità di costruire un futuro migliore. 

IN SIRIA SI VIVE COSÌ:

Senza corrente elettrica, oggi le famiglie di Aleppo vivono nel buio:

 

NON hanno acqua corrente e calda per lavarsi
NON possono conservare il cibo in frigorifero
NON hanno riscaldamento o condizionatore
NON hanno luce per fare i compiti con i loro figli

 

Proprio per dare una risposta a questo problema drammatico, nel 2022 abbiamo dato vita al progetto “Una luce per la Siria”, che prevede di dotare le famiglie di un impianto con due pannelli solari, così da garantire una fornitura costante e gratuita di energia elettrica, acqua calda e riscaldamento.

 

Dietro l’installazione di due semplici pannelli solari c’è un’intera famiglia che può ricominciare a vivere, bambini che ritrovano un po’ di normalità, giovani che possono costruire il loro futuro.

 

Ecco perché in questo 2024 vogliamo raggiungere altre 260 famiglie di Aleppo, dando la priorità a quelle con bambini in età scolare che, senza corrente, faticano a studiare e a fare i compiti. L’acquisto e l’installazione dell’impianto completo per ciascuna famiglia ha un costo di 2.000 euro, ma garantisce autonomia a lungo termine e cambia immediatamente la vita delle famiglie.

 

Per AIUTARE l’associazione “Pro TerraSanta” a portare avanti questa iniziativa: https://www.proterrasancta.org/it/campaign/dona-pannelli-solari-per-siria#dona

 

 

 

6)        LE CASE DELL’AMICIZIA:


la povertà in Italia aumenta e noi di S. Egidio stiamo moltiplicando il nostro impegno per aiutare il maggior numero di persone. Le Case dell'Amicizia, in tante città italiane, rappresentano il luogo dove - con distribuzioni di pacchi alimentari, servizi di doposcuola, cene per senza dimora, orientamento per le cure sanitarie, ricerca di lavoro e alloggio - si possono trasformare centinaia di vite.


In pochi minuti, il video girato nella Casa dell'Amicizia di Piazza dei Consoli a Roma dalla troupe di "Buongiorno Regione" del TGR Lazio, ci mette in contatto con il nostro impegno quotidiano, anche con le testimonianze di chi aiuta e di chi è aiutato.

https://youtu.be/n6zBCILnL6o


Per continuare ad aiutare abbiamo bisogno di tutti. Per questo le chiediamo di continuare a sostenerci con una donazione.

 

Per sostenere quest’attività:

https://poverta.santegidio.org/?o=153&utm_source=phplist290&utm_medium=email&utm_content=HTML&utm_campaign=In+visita+ad+una+Casa+dell%27Amicizia%2C+una+risposta+all%27aumento+della+povert%C3%A0

 

 

 

7)        SOS BAOBAB EXPERIENCE:

 

 

Chi ci conosce lo sa: difficilmente chiediamo aiuto.

 

Siamo più brav* a dare che ricevere.

 

Ma siamo arrivati a un punto in cui rischiamo davvero di non riuscire a garantire i servizi minimi di supporto alle persone in movimento e ai richiedenti asilo.

 

Quest'inverno abbiamo dato tutto: è stato necessario rispondere anche a emergenze che non immaginavamo potessero ricadere su di noi: anche donne sole con bambini lasciati in strada, senza pietà alcuna.

 

Abbiamo tanto bisogno del vostro supporto! 

 

Grazie, sempre!

 

Dona a Baobab Experience:


IBAN: IT60I0501803200000016788945



 

8)        ACTIVE AGING:

 

«ACTIVE AGING: tra senescenza, benessere e longevità»

In un mondo completamente trasformato, anche l’anzianità non è più quella di una volta. Oltre ai bioritmi e agli stili di vita personali, sono cambiate anche le condizioni sociali, spostando sempre più avanti l ’orologio della cosiddetta età senile. Questo significa che avere oggi cinquanta o sessanta anni è molto diverso dall ’averli avuti anche solo vent’anni fa. Ma la domanda fondamentale rimane: cosa significa “invecchiamento attivo” (Active Aging)? E soprattutto: come si fa a mantenere il benessere per una longevità complessivamente soddisfacente?

In questo incontro, progettato e condotto da Stefano Greco, psicologo, formatore, saggista, proveremo a dare insieme alcune risposte. Gli argomenti che saranno trattati: Ø “La vita è uno stato mentale”: il potere della nostra mente Ø Cosa significa “invecchiamento attivo” Ø I cambiamenti nella vita e il passaggio del tempo Ø La personale biografia e il valore della nostra storia Ø “Mai dire mai”: sviluppare l’attitudine mentale positiva Ø Risorse personali, strategie comportamentali e stili di vita per l’active aging Ø Nutrire lo spirito: apprendimento costante, umorismo, creatività, relazioni, benessere e bellessere Ø Un modello di Psicologia della Salute da vivere ogni giorno: “La ruota del benessere” Ø La riscoperta della felicità dentro di noi: cura di sé, gratitudine, generosità Ø

Cosa porto con me dall’incontro:

sintesi personale

Ai partecipanti verrà inviata via mail la dispensa coi contenuti del corso.

Per ulteriori informazioni sul corso scrivere a: xxxx  Quota individuale di partecipazione: € 25,00 (ridotta ad € 20,00 per i soci di ATDAL Over 40)

DATA DI SVOLGIMENTO: mercoledì 26 giugno 2024 ORARIO: 14.00 – 17.30 SEDE: Sala riunioni CSV Lazio ETS - Centro di Servizio per il Volontariato - Via Liberiana 17 – Roma

Prenotazione obbligatoria

PER CONFERMARE LA PARTECIPAZIONE INVIARE UNA EMAIL A: infolazio@atdal.it  

CON ALLEGATA COPIA DEL BONIFICO E SCRIVERE IN OGGETTO:

ISCRIZIONE CORSO 26 GIUGNO 2024

Modalità di pagamento della quota d’iscrizione di € 25,00 (€ 20,00 per i soci di ATDAL Over 40):

1. Bonifico intestato ad Associaz. ATDAL OVER 40 – presso Banca di Credito Cooperativo di Roma – Ag. 146 - Roma – causale: incontro formativo - IBAN: IT 87 L 08327 03254 000000001259

2. Tramite Paypal o con carta di credito, cliccando su “Donazione” nella home page www.atdal.eu

 

 

 

9)        PEACE STUDIES:

 

Al via il Dottorato di interesse nazionale in Peace Studies

  promosso dalla Rete delle Università Italiane per la Pace

 Il primo in Italia e in Europa
 Le candidate e i candidati possono presentare domanda fino al 10 luglio 2024
 I posti a concorso sono 41 di cui 36 con borsa
 
https://phd.uniroma1.it/web/national-phd-in-peace-studies_nd4085.aspx
 
con viva preghiera di diffusione

Su iniziativa di RUniPace, la Rete delle Università Italiane per la Pace è stato istituito il dottorato di ricerca di interesse nazionale in Peace Studies.

Le Università italiane partner sono 34, tra queste l'Università di Padova con il suo Centro di Ateneo per i Diritti Umani "Antonio Papisca" e la collegata Cattedra UNESCO Diritti umani, democrazia e pace.

Il Coordinatore del Dottorato è il prof. Alessandro Saggioro di Sapienza Università di Roma, Università coordinatrice.

I posti a concorso sono 41 di cui 36 con borsa.

Il Dottorato in Peace Studies costituisce la principale, concreta risposta delle università italiane di fronte al dilagare delle guerre, ai rigurgiti di nazionalismo, alla crisi dello stato di diritto e dei principi democratici, all’aumento delle diseguaglianze e della violenza di genere.

Le Università aderenti si propongono di sviluppare in Italia, in una vivace interazione con progetti tematici già avviati a livello internazionale e in stretta collaborazione con le pertinenti organizzazioni internazionali intergovernative e nongovernative, una formazione superiore di alto livello a carattere genuinamente interdisciplinare sulle tematiche della pace, dei diritti umani, degli studi su conflitto e pace, del disarmo e della costruzione di società inclusive e sostenibili

 La presentazione, il bando e le modalità di candidatura del corso di Dottorato in Peace Studies sono disponibili su: https://phd.uniroma1.it/web/national-phd-in-peace-studies_nd4085.aspx

Per informazioni di carattere amministrativo scrivere a: phdpeacestudies.saras@uniroma1.it

 

 

 

10)   ELLISSI PODCAST #DIRITTIUMANI:

 

L'attore Gianmarco Saurino presenta la seconda stagione del podcast #Ellissi, disponibile su #Spotify (una puntata ogni 15 giorni), prodotto da #AmnestyInternationalItalia ed #EmonsRecord, in collaborazione con Domani.

«Ci siamo chiesti quale sia il metodo migliore per raccontare le lotte per i #diritti violati di persone che vivono in diverse parti del mondo. L’idea di fare un podcast nasce dalla voglia di usare un mezzo vicino ai giovani per raccontare delle cose che non sono molto cool.

Credo che i #dirittiumani non siano una cosa che va in trend topic e utilizzare un mezzo che lo è, come i podcast, ci convinceva.

Abbiamo provato a concludere ogni puntata del podcast con una buona notizia, per far capire quanto l’attivismo singolo o una semplice firma possa poi portare alla risoluzione di un caso».

#Saurino è la voce narrante, i testi sono di Gianluca Paternò Raddusa.

ELLISSI: https://open.spotify.com/show/37zPpuK3zADhbbDZDJIejv?si=5e77afc2925e4cab

 

 

11)   L’ASCOLTO CHE CURA:

“L’ascolto che cura e il linguaggio che trasforma”:

online sulla piattaforma Zoom, nel prossimo autunno-inverno 2024-2025,

corso di Focusing* di 36 ore

 

al termine del quale si riceverà un certificato dell’abilità di focalizzare che dà l'accesso

ai corsi di livello superiore del Focusing, per esempio il corso per diventare Trainer oppure Whole Body Focusing.



Questo corso è rivolto in particolare a professionistə il cui lavoro è incentrato sulla relazione e la cura

(psicologi, psicologhe, counsellors, social workers, educatori, educatrici, insegnanti, mediatori e mediatrici civili e culturali, ecc.),

perché il Focusing aiuta ad affinare quelle soft skills che sono fondamentali

per favorire un'attitudine di empatia e autoempatia,

una maggiore consapevolezza di sé e degli altri,

e la capacità di ascolto attivo.



- Nel mio ultimo laboratorio a Roma il 1 giugno (Storie che Riconnettono: dal burn out alla trasformazione collettiva)

ho avuto modo di esplorare la grande potenzialità della combinazione di Focusing e Arti Sociali,

a servizio, in questo caso, di professioniste della relazione di aiuto.-

 

I posti disponibili sono limitati, per questo vi invitiamo a iscrivervi quanto prima e comunque non oltre il 31 agosto 2024.



A presto e buona estate,

 

Ilaria Olimpico e Roberta Colombano

Focusing Trainers

 

*FOCUSING - COS’E’?

Il Focusing è un processo basato sull’ascolto di sé tramite le sensazioni significative corporee (felt sense), caratterizzato dalla gentilezza e dall'auto-empatia. Permette di instaurare una vera e propria relazione con qualsiasi cosa si senta, in uno spazio interiore di accoglienza radicale.

 

Per INFO E COSTO:

Corso di Focusing:L’ascolto che cura e il linguaggio che trasforma


ILARIA OLIMPICO


linkedin.com/in/ilaria-olimpico  


ROBERTA COLOMBANO


www.robertakasha.com





 

12)   PER SALVARE IL GLOBE TEATRE:

Dopo il crollo di una scalinata all'interno della struttura del Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti, che risale al 22 settembre 2022, c’è ancora un grande mistero su quali saranno le sorti di questa Unica struttura nel cuore di Villa Borghese.

Struttura ideata e creata da Gigi Proietti, con il grande contributo della famiglia Toti e dell’allora Sindaco di Roma Walter Veltroni.

Proietti, che ha sempre difeso con ogni mezzo questa sua “creatura”, ha cercato costantemente di promuovere un teatro popolare. Perché per lui la cultura doveva essere alla portata di tutti.

Si tratta dell'unico teatro elisabettiano in Italia, uno dei pochissimi spazi che, in piena estate, registrava quasi sempre il tutto esaurito.

Il Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti è stata, ed è ancora una cosa bella per i romani e non.

Dopo la sua scomparsa, questo luogo unico è stato intitolato a Lui. Questo ha rappresentato un gesto molto importante per la memoria collettiva, per ricordare un Imponente Figura Artistica del nostro paese!

Nel 2022, il Globe è stato messo sotto sequestro. Sappiamo bene che ci sono degli iter e dei tempi tecnici da seguire per il dissequestro ma, bisogna ricordarsi che il Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti, non è stato costruito con mattoni, acciaio e cemento! È una struttura di legno che “subisce” tutti gli anni qualsiasi tipo di intemperia (acqua, vento, freddo, caldo) più si aspetta a dare la possibilità di ristrutturarlo, più si rischia che questo posto crolli o che si debbano affrontare spese sempre più importati per rimetterlo in piedi. Bisogna accelerare i tempi! Bisogna metterlo in sicurezza il prima possibile!

Per firmare la petizione:

https://www.change.org/p/salviamo-il-gigi-proietti-globe-theatre-silvano-toti?recruiter=21519911&recruited_by_id=f4acb490-c2c9-012f-1a40-40401bfb750c&utm_source=share_petition&utm_campaign=psf_combo_share_initial&utm_medium=facebook&utm_content=mit-490093107-10%3Av2

 

 

 

 

13)         5 X 1000:

Fatti Mail ha ricevuto moltissime segnalazioni di associazioni che ricordavano la possibilità di devolvere loro il 5x1000

E’ tempo di 5x1000

E’ tempo di solidarietà

Che siano associazioni che operano sul piano territoriale a noi vicino o nell’ambito della solidarietà internazionale

Che siano associazioni che si occupino di promozione di diritti o risposte a bisogni

non perdiamo quest’opportunità di BENE E SOLIDARIETA’

 

 

 

Ringrazia,

vattene via quando serve,

non portare rancore,

ringrazia ancora, ricorda il male

che hai trasformato in bene

libera la tua tenerezza

ma studia il nero del mondo

goditi quello che sei diventato

niente di meglio era possibile,

non nascondere il tuo sconforto,

ringrazialo, intervistalo,

ma non dare retta

a tutto quello che ti dice

inventa la gioia del giorno

se ne trova sempre qualcuna

se ti guardi bene intorno

 

(Franco Arminio)

 

 

BUONA VITA

 

 

 

Lo spirito di gratuità che muove Fatti Mail implica che chiunque abbia ricevuto (o riceva) ospitalità circa  un proprio comunicato lo faccia in spirito di condivisione dell'idealità solidale accettando di essere parte di uno spazio in cui la comunicazione sia tanto un dire quanto un ascoltare. La solidarietà ha infatti necessariamente due direzioni quella del chiedere e quella dell'offrire. Se non sono entrambe vissute ed accolte non potrà esserci spazio di solidarietà.

Nei fatti - e nelle mail - questo significa accettare:

-  che il proprio indirizzo e-mail entri nella mailing list di Fatti Mail (che non ne farà uso alcuno al di fuori della spedizione della newsletter 1 volta al mese)

-  ed essere disponibili a leggere i bollettini che si riceveranno con la stessa solidarietà che si è sperato altri abbiano messo in gioco leggendo  il proprio annuncio

mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?

mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?
Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride e dall'orgoglio che non s'inchina davanti ad un bambino" (K. Gibran)

LENTE D'INGRANDIMENTO - CITTADINANZA ATTIVA

COALIZIONE PER I BENI COMUNI:

Un’ampia delegazione della Coalizione per i Beni Comuni, ha depositato, presso gli uffici competenti del Comune di Roma, la proposta di delibera popolare per l’approvazione del regolamento per la gestione condivisa beni comuni.

Una rete informale di cittadinanza attiva – composta da 104 realtà romane - nata con l’obiettivo di presentare al Comune di Roma una Delibera di Iniziativa Popolare per l’approvazione di un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani” finalizzato non solo a definire i rapporti tra le amministrazioni locali e quanti vogliono offrire il proprio contributo volontario per la cura, la rigenerazione e la gestione dei beni comuni urbani, ma anche ad attivare nuove forme di collaborazione tra le parti, basate sul principio di sussidiarietà orizzontale e non sulla totale delega di responsabilità ai cittadini.

Questo l’obiettivo scaturito dalle 104 realtà romane che, con la consegna della proposta di delibera popolare, danno il via ufficiale alla RACCOLTA DELLE 5.000 FIRME valide necessarie per essere discussa in Consiglio.

Una rete informale che continuerà a crescere e a coinvolgere gruppi organizzati e non, comitati, associazioni e cittadini fino al raggiungimento dell’obiettivo: l’approvazione del “Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni”, per il benessere collettivo e il miglior utilizzo anche dal punto di vista dei bambini.

Una raccolta firme che avrà non solo l’importante compito di dotare anche Roma di uno strumento che avvicina cittadini e istituzioni, ma anche quello di sensibilizzare e informare le persone sulla sua importanza strategica

FACEBOOK

https://www.facebook.com/coalizioneperibenicomuni/


coalizioneperibenicomuni@gmail.com

389 5826326 - 3386587734

FORSE NON TUTTI SANNO CHE:

1) Mangiare, Dormire, Lavarsi ... è x tutti
sul sito della Comunità di S. Egidio è possibile "sfogliare" guide solidali che informano sulle realtà CITTADINE disponibili a sostenere chi si trovi in difficoltà

http://www.santegidio.org/index.php?&pageID=228


SOLIDARIETA' E AMBIENTE

ACQUA, un popolo di spreconi

ACQUA, un popolo di spreconi

Un popolo di spreconi.

Ne consumiamo ogni giorno più di 250 litri a testa, più di ogni altra nazione europea.

Non siamo i più puliti, ma solo i più spreconi.



Ogni giorno utilizziamo centinaia di litri d’acqua senza prestare molta attenzione; in genere l’atteggiamento più diffuso è quello di pensare che «basta aprire un rubinetto e servirsene a piacere», in realtà le cose non stanno proprio così, è necessario fermarsi a riflettere un attimo per dare il giusto valore ad una risorsa che purtroppo non è infinita.

Senza acqua nessuna forma di vita è possibile, è un bene d’assoluta necessità che diventa sempre più scarso con il passare del tempo per motivi sia di ordine quantitativi (l’acqua oggi a disposizione è pari a circa un terzo di quella disponibile negli anni ‘50 e tra cinquanta anni sarà ulteriormente dimezzata), sia qualitativi (per ogni litro d’acqua potabile, almeno otto risultano contaminati dall’attività umana).

Gli effetti di questa situazione sono sotto gli occhi di tutti: casi crescenti di razionamento idrico; il consumo di acqua minerale o filtrata diventato quasi un obbligo; lievitazione del costo dell’acqua potabile ecc.

Se poi allarghiamo lo sguardo a livello mondiale, il panorama diventa ancora più preoccupante: circa un miliardo e mezzo di persone non dispongono di acqua potabile.

Di fronte ad un quadro tutt’altro che roseo, oltre ad avvicinarsi al rubinetto con maggiore rispetto, diventa importante porsi il problema di come contribuire in prima persona a migliorare la situazione.

D’altra parte, un uso più appropriato dell’acqua non fa bene solo all’ambiente, ma anche al portafogli e con molta probabilità anche alla pace tra i popoli, perché sono oramai numerosi gli analisti politici che individuano nella carenza d’acqua uno dei possibili motivi di conflitto armato tra i paesi.

Che fare?

Per eliminare gli sprechi idrici si può agire su tre fronti: -Ridurre i consumi d’acqua, in modo da erodere il meno possibile questa preziosa risorsa e contrarre l’impatto ambientale (produrre, trasportare e smaltire acqua potabile richiede energia e produce inquinamento). -Contrarre l’impiego di additivi per ridurre l’inquinamento dell’acqua, della natura e dell’ambiente domestico. -Diminuire il consumo energetico per scaldare e distribuire l’acqua al fine di ridurre l’inquinamento ambientale e il consumo di energia fossile. Per raggiungere questi obiettivi è necessario intervenire sia a livello degli stili di vita, modificando alcune abitudini radicate nel tempo, sia a livello di impiantistica, utilizzando apparecchiature progettate con particolare attenzione al risparmio idrico ed energetico per garantire un’efficacia uguale o superiore rispetto ai dispositivi convenzionali. Spesso si tratta di mettere mano al portafogli, ma il più delle volte il risparmio che deriva dall’uso di tali dispositivi ripaga in poco tempo la spesa affrontata per il loro acquisto. Il massimo dei risultati si ottiene quando entrambe queste strategie, cioè modifica delle abitudini e nuova impiantistica, sono adottate insieme. Vediamo ora in dettaglio le varie soluzion possibili.

Riduzione dei consumi

Iniziamo dalla tipologia di utilizzo che impatta maggiormente per poi passare alla seconda e così via prendendo come riferimento il diagram-ma a torta (vedi il grafico ripartizione dei consumi domestici), in altre parole guardiamolo con occhi famelici e gettiamoci a capofitto sulla fetta più grossa per poi passare a quella di dimensioni immediatamente inferiori e cosi via!

  • Docce e bagni.
  • La doccia presenta un minor consumo d’acqua, rispetto al bagno, soprattutto se si tiene l’acqua aperta solo quando serve.
    Inoltre è possibile adottare docce a risparmio energetico, in grado di ridurre i consumi oltre il 70%. In termini pratici, considerando una doc-cia al giorno si possono risparmiare in un anno oltre 50.000 litri d’acqua e diverse centinaia di euro.
    La cosa importante è di utilizzare docce che non si limitino a ridurre il consumo d’acqua (allora tanto vale non aprire totalmente il rubinetto, con il risultato che s’impiega più tempo a lavarsi e si consuma lo stesso quantitativo di acqua), ma sfruttino in maniera più intelligente l’acqua, garantendo un elevato potere lavante a fronte di minori consumi.
    Vi sono inoltre vantaggi secondari interessanti: nel caso di boiler elettrico, più persone riescono a fare la doccia consecutivamente e minori sono i cali di portata per gli altri utenti, l’unico rovescio della medaglia è che, passando meno acqua nei tubi, si deve attendere più tempo l’arrivo dell’acqua calda.

  • Lavaggio stoviglie e biancheria.
  • Nel caso in cui si utilizzino lavatrici o lavastoviglie è bene farle girare sempre a pieno carico; nel caso dei lavaggi a mano evitare l’uso d’acqua corrente e preferire l’acqua raccolta in un lavabo o in una bacinella.
    Sempre per ridurre gli sprechi, non lasciate diventare vecchio lo sporco dei piatti e le macchie ostiche dei tessuti perché richiedono un lavaggio più impegnativo sia da un punto di vista chimico (detersivi) sia energetico (tempi e temperature più elevate); lavare separatamente i pezzi a seconda del grado di sporco.
    Molti si chiederanno: si consuma più acqua, energia e detersivi lavando a mano o a macchina?
    Per rispondere in maniera corretta a questa domanda è necessario conoscere due fattori: grado di riempimento ed «economicità» della macchina da una parte e capacità di lavaggio manuale dall’altra.
    Comunque alcuni studi in materia hanno dimostrato che per lavare lo stesso quantitativo di stoviglie, pari ad un carico intero di una lavapiatti, mediamente si consumano 80 litri d’acqua se lavati a mano; 60 se lavati a macchina; 12 litri nel caso di apparecchi ad elevata efficienza, i quali oltre al risparmio d’acqua consentono una notevole contrazione dei consumi di detersivi ed energia.

  • Vaschette del WC.
  • Le vaschette tradizionali, in genere contengono circa 24 litri, un volume d’acqua tale da permettere una buona azione lavante nel caso di presenze solide…, ma eccessivamente elevata nel caso di rifiuti liquidi.
    Mediamente, con tali sciacquoni si ha un consumo giornaliero di circa 100 litri a persona, in gran parte sprecati.
    Più efficienti sono le vaschette a due mandate, una da 3 e l’altra da 6 litri, grazie alle quali il consumo giornaliero, a parità di funzione, scende a 15 litri d’acqua.
    Se utilizzate in maniera corretta, ossia schiacciando il tasto giusto al momento giusto, con le vaschette a doppia mandata si arriva a risparmiare circa 17.000 litri d’acqua l’anno a persona.
    Quando non si hanno a disposizione vaschette ad hoc, è possibile modificare i tradizionali cassonetti introducendo dei pesi che permettono di ottenere le stesse prestazioni.
    Un altro metodo è di inserire nella vaschetta un mattone o più semplicemente una bottiglia piena d’acqua.
    In quest’ultimo caso si risparmia molta acqua, ma si riduce anche la quantità disponibile per ogni scarico con l’inconveniente di ridurre l’azione lavante.

  • Rubinetti.
  • Vanno aperti solo quando serve e tenuti chiusi mentre ci si insapona o ci si lava i denti; analogamente per lavare la frutta e la verdura è sufficiente usare acqua raccolta in una bacinella e non quella corrente.
    Per dare un’idea concreta di quanto questi gesti quotidiani possano far variare notevolmente il livello dei consumi idrici, analizziamo in dettaglio cosa accade durante il lavaggio dei denti: tenendo aperto il rubinetto per tutto il periodo di pulizia, si arriva a consumare 10.000 litri l’anno a persona; quando il rubinetto viene aperto solo per il risciacquo il consumo d’acqua si riduce a 1600; se poi invece dell’acqua corrente si utilizza quella contenuta in un bicchiere, si arriva a non più di 200 litri d’acqua l’anno!
    Un bel risparmio, vero?
    Per quanto concerne interventi di tipo impiantistico, è possibile sostituire i normali filtrini dei rubinetti (quelli che ogni tanto dobbiamo pulire dal calcare e da altre sporcizie) con dei modelli risparmio energetico (aeratori).
    Come per le docce vale il discorso di acquistare dei modelli che non si limitino a ridurre la portata dell’acqua, ma che producano un getto di eguale capacità lavante con consumi inferiori.

  • Perdite dalle guarnizioni.
  • L’acqua, che a causa di perdite delle guarnizioni gocciola dai rubinetti o dallo sciacquone, sembra poca cosa, ma essendo continuativo, anche il semplice gocciolamento comporta uno spreco inutile di migliaia di litri d’acqua (e di euro).
    Nel caso in cui l’impianto è dotato di accumuli dell’acqua calda, come ad esempio i boiler elettrici, oltre al consumo d’acqua le perdite idriche si tramutano anche in uno spreco d’energia elettrica.
    È pertanto consigliabile di sostituire immediatamente le guarnizioni danneggiate.

  • Ridurre l’Impiego di Additivi
  • Tutti i detergenti, compresi quelli ecologici, comportano un impatto ambientale per la loro produzione, il trasporto e lo smaltimento.
    Inoltre, soprattutto nel caso di detergenti convenzionali, si ha una liberazione di residui tossici nell’ambiente che poi vengono assimilati attraverso la respirazione, la pelle e il consumo di alimenti.
    Ecco perché è bene ridurre al minimo l’impiego di detergenti e detersivi e in ogni caso preferire i prodotti ecologici.
    Ma cosa c’entrano i detersivi con l’acqua?
    È molto semplice: in tutti i processi di pulizia viene utilizzata l’acqua come diluente che, se usata in modo intelligente, riserva ottime sorprese!
    Per il lavaggio di stoviglie e del bucato è possibile trattare energicamente l’acqua con opportuni dispositivi da applicare direttamente alle condotte dell’acqua o direttamente nelle macchine da lavare o sotto forma di additivi, ottenendo circa un dimezzamento dei consumi dei detersivi.
    Per quanto concerne la pulizia delle superfici è consigliabile impiegare dei panni in microfibra dove l’azione chimica degli additivi è completamente sostituita dall’azione meccanica, ossia si pulisce e si sgrassa unicamente utilizzando l’acqua.
    Ma anche in questo caso, per non avere risultati deludenti, è necessario scegliere prodotti d’elevata qualità.

  • Combattere il Calcare
  • Il calcare è ben noto per la tendenza a creare incrostazioni, assai difficili da rimuovere da box doccia, lavelli e rubinetteria in generale; ma i maggiori inconvenienti, il calcare li crea all’interno dell’impianto idraulico, ossia nelle condutture e, soprattutto, nei generatori d’acqua calda (elettrici o a gas).
    Tali depositi creano due tipi di barriere: una termica e una fisica.
    La prima si traduce in un maggior consumo di energia per nulla trascurabile, infatti, per ogni millimetro di deposito di calcare nei tubi, si registra un aumento dei consumi elettrici di circa il 10% e siccome lo strato accumulato in un generatore d’acqua calda può diventare molto spesso, nel tempo, i consumi possono crescere vertiginosamente.
    Analogamente, lo strato di calcare crea anche una barriera fisica al passaggio dell’acqua che, nel caso d’impianto dotato di autoclave, fa anch’esso aumentare i consumi di elettricità.
    Infine va detto che il calcare sollecita maggiormente l’impianto idraulico riducendone la durata.
    Una verifica della presenza di calcare all’interno dei tubi può essere realizzata con una semplice prova.
    Aprite al massimo il rubinetto dell’acqua fredda e notate la portata; dopo qualche istante ripetete la stessa cosa con il rubinetto dell’acqua calda.
    La minore portata dell’acqua calda è essenzialmente dovuta alle incrostazioni di calcare presenti nel generatore di calore!
    Le soluzioni utili per vincere il calcare si dividono in due categorie: trattamenti in grado di inibire il potere di coesione del calcare che, pur continuando ad essere presente nell’acqua, non è più in grado di for-mare incrostazioni; trattamenti di rimozione del calcare dall’acqua.

Ecologia Domestica

Del primo gruppo fanno parte i trattamenti energetici dell’acqua, i catalizzatori ceramici e i campi magnetici.

I primi uniscono le proprietà anticalcare alla riduzione dei consumi di detersivi ed all’eliminazione del problema della formazione della ruggine (molti modelli possono essere installati senza ricorrere all’idraulico).

I catalizzatori ceramici sono estremamente efficaci, ma richiedono un intervento impiantistico così come i dispositivi basati sull’effetto dei campi magnetici.

Tra i dispositivi che operano la rimozione parziale del calcare dall’acqua vi sono gli addolcitori, il cui impiego richiede periodicamente l’aggiunta di sale e un’accurata manutenzione.
Inoltre, sia l’installazione che la manutenzione richiede l’intervento di tecnici specializzati.

SOLIDARIETA' E CONSUMI

L’economia solidale

è, prima di tutto, un atteggiamento da cui derivano dei comportamenti che determinano un particolare stile di vita. Non si tratta solo, infatti, di aderire alle formule del commercio equo solidale, ma anche, e soprattutto, di rivoluzionare le nostre abitudini quotidiane: l’economia solidale comprende anche il nostro modo di lavare e lavarsi, ossia la quantità e la qualità di acqua, sapone e detersivi che utilizziamo.

Partire, quindi, dalle piccole cose, dalle attività quotidiane che, alla fin fine, costituiscono, in termini di tempo d’esecuzione, una porzione molto ampia di ogni nostra giornata. Limitare i consumi, specie d’acqua, evitare gli sprechi, cooperare con gli altri, sostituire la moda dell’ “usa e getta” con quella del recupero, utilizzare prodotti ecocompatibili, utilizzare l’automobile solo in casi di estrema necessità, impegnarsi a non inquinare, scambiare (tipo libri, cd, attrezzi, ecc.) per evitare di acquistare, sono alcuni imperativi per uno stile di vita un po’ più sobrio.

Zucchero equo-solidale

La nostra società si basa su un flusso continuo di merci e prodotti, e per questo viene definita consumistica. E, certamente, per cambiare le cose occorre intervenire (interferire) su questi automatismi.

Potremmo abbozzare una sorta di decalogo: compra leggero (ovvero prodotti con uno “zaino ecologico” non troppo pesante); compra durevole; compra semplice (in genere, gli oggetti più sofisticati sono meno durevoli, più delicati); compra vicino (per ridurre i danni ambientali che ogni trasporto comporta); compra sano; compra più giusto (e qui ci avviciniamo al discorso del commercio equo); compra prudente (a dispetto di normative e regolamentazioni, non è detto che il materiale acquistato non sia nocivo); compra sincero (evitare cioè i prodotti troppo pubblicizzati, dato che la pubblicità ce la paghiamo noi ed è spesso lontana dalla verità); compra mano d’opera (un metodo per aumentare l’occupazione); investi in futuro

INDIRIZZI UTILI

http://www.retelilliput.org/

http://www.utopie.it/http://www.retecosol.org/

http://www.networketico.it/

http://www.volint.it/http://www.zoes.it/

http://www.vita.it/

http://www.nuovomunicipio.org/

http://www.decrescita.it/

http://www.equonomia.it/

http://www.altreconomia.it/

http://www.altroconsumo.it/

http://www.valori.it/



COMMERCIO EQUO SOLIDALE

http://www.assobdm.it/

http://www.altromercato.it/

http://www.equoland.it/

http://www.transfair.it/

http://www.agices.org/

http://www.commercioetico.it/

http://www.equo.it/

http://www.mondosolidale.it/

http://www.cooperativaisola.org/

http://www.equociqua.it/

GAS

http://www.economia-solidale.org/

http://www.retegas.org/



FINANZA ETICA

http://www.bancaetica.com/

http://www.finanza-etica.itt/



TURISMO RESPONSABILE

http://www.aitr.org/

http://www.tures.it/

http://www.viaggiemiraggi.org/

http://www.viaggisolidali.it/

http://www.humanaitalia.org/



BARATTO

http://www.eticambio.it/

http://www.zerorelativo.it/

http://www.barattopoli.com/

http://www.tuttobaratto.it/

http://www.suesu.it/

da Fatti Mail a ... Song-Taaba ONLUS - Africa e Solidarietà

da Fatti Mail, da una mail spedita per chiedere una mano per il Burkina Faso, l'incontro con Padre Jean Ilboudo e la nascita, nel 2008, di Song-Taaba ONLUS.... Song-Taaba incontra Chiara Castellani, il suo Congo ed inizia un'esperienza umana di amicizia e solidarietà ... di conoscenza e consapevolezza ... che fa compiere ogni giorno nuovi passi ... guardando avanti ...

"A salvare veramente l’Africa non saranno i fondi e gli aiuti. Salveranno vite umane, permettendo loro di sopravvivere, ma non salveranno la vita dell’Africa. Cio’ che importa non sono i mezzi, ma le condizioni. Bisogna permettere all’Africa di ricostruirsi. Bisogna aiutarla a ricostruirsi. L’Africa deve essere prima che avere". (Joseph Ki-Zerbo)

L'Africa deve essere prima che avere ...

e come l'Africa, ognuno di noi

La strada dell'essere è quella i cui passi sono domande e la meta non è un dove ma un chi ...

Una strada che lo sguardo lungo e visionario di Padre Jean Ilboudo ha fatto intravedere a tutti noi

Song-Taaba è e vuole essere questo: la possibilità di percorrere questa strada

http://song-taabaonlus.ning.com/

Be Ye Ka Ye?: cosa c'è lì che non c'è qui?

Nulla o forse tutto: la voglia di muoversi, di interrogarsi,
di cercare il valore della vita ...

http://www.youtube.com/watch?v=WQGF1fqEruQ

la vita di Chiara Castellani

http://www.youtube.com/watch?v=HON6FoFUPnI

e di chiunque abbia voglia di vivere la solidarietà ...
se sei fra questi ... contatta:
segreteria@song-taabaonlus.org,


.... x iniziare a guardare l'Africa dal ... lato giusto:
Nel suo docu-film, Silvestro Montanaro, svela un'Africa
consapevole, dignitosa, aperta al futuro, segnata da ferite interne ed esterne,
creativa, saggia. Un' Africa da ascoltare, da capire, da scoprire e da cui
imparare:
http://www.ceraunavolta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-5a587b72-ded6-4320-942f-572599d3406c.html,