Fatti Mail
Affezionata piccola
grande famiglia di Fatti Mail
Di recente ho visto la foto di un barcone.
Sui bordi, seduti, alcuni migranti,
indosso giubbotti salvagente, sguardi stravolti dalla sfida della
sopravvivenza.
Al centro, uno sull’altro, una serie di
corpi.
Altri migranti. Recuperati in mare, morti.
Questa foto è diventata oggetto di
attenzione non, come il buon senso vorrebbe, per “il contenuto” di dolore,
dramma, disperazione che incarna, ma per essere stata "censurata" da
parte di Facebook
“Ieri il fotoreporter dell'Associated
Press Santi Palacios, che sta seguendo l'emergenza migranti nel Mediterraneo e
in Libia, ha pubblicato sul suo profilo uno scatto durissimo: decine di
africani morti all'interno di un gommone e altri che attendevano di essere
salvati mentre vegliavano sui cadaveri.
I corpi nudi straziati dalla traversata.
Poche ore dopo, suscitando una lunga coda
di polemiche, il social network ha cancellato la foto di Palacios, che scrive:
"Facebook ha eliminato la foto che ho condiviso poche ore fa".
(G.Talignani – Huffpost – 26/07/2017)
I miei nonni paterni erano contadini.
Nella cultura in cui sono cresciuti vita e
morte erano due dimensioni inseparabili.
Mio padre mi ha insegnato che il modo in
cui si affronta la morte segna il livello di civiltà di un popolo (… o di un
“tempo storico”)
Il tempo in cui vivo io la morte non l’ha
certamente accolta come i miei nonni, né accettata come mio padre.
Il tempo in cui vivo io la morte l’ha
rimossa.
La morte “corporale” come la “morte” di un
qualsivoglia "bene" o “diritto”.
E se non c’è morte non c’è dolore.
Se non c’è morte non c’è neanche
responsabilità.
Mi torna alla mente un articolo dello
psicanalista Massimo Recalcati, letto tempo fa:
“Il mito di Narciso svela la
tendenza, profondamente distruttiva, dell'uomo a restare prigioniero
dell'adorazione per il proprio Io. Respingendo l'alterità. Per questa ragione,
secondo la psicoanalisi, la violenza umana trova il suo fondamento proprio nel
mito di Narciso … La violenza umana non segna mai una regressione al
bestiale ma la dipendenza dell'uomo dal suo narcisismo, dalla sua difficoltà di
accogliere veramente l'alterità”
Mi ha colpita questa compresenza – oserei
dire interazione – tra morte, violenza ed alterità
Mi ha colpita perché se così è ancora una
volta dobbiamo fare i conti con l’illusorietà che ogni eliminazione consegna.
Eliminare non è risolvere.
Che sia l’eliminazione di una foto, di una
difficoltà o … di un essere umano.
L’alterità può essere risolta solo
affrontandola, vivendola, avvicinandola.
Un’alterità negata, rifiutata,
allontanata, genera violenza.
E morte.
Morte dell’altro e di quella parte di noi
stessi che l’altro, ogni altro, è chiamato a consegnarci.
La riflessione di Recalcati continua così:
“Il gesto di Caino si può intendere solo attraverso la chiave di Narciso.
La psicoanalisi definisce "proiezione" un processo psichico di difesa
che consiste nel localizzare nello straniero e nel diverso quelle parti più
oscure di noi stessi che non riusciamo ad integrare nella nostra personalità. È
l'ambivalenza radicale e inquietante che ci lega a doppio filo ai nostri
nemici: lo xenofobo, l'intollerante è il più prossimo a noi stessi, abita in
noi stessi prima di incarnarsi nell'altro. Abele è l'intruso, il secondogenito,
colui che è arrivato dopo … la sua esistenza impedisce che Caino sia il primo e
unico figlio. Il secondogenito impone a Caino l’esperienza dell'alterità.”
Parafrasando: il secondo arrivato, lo
straniero … impone al primo arrivato … l’esperienza dell’alterità.
Se accolta … l’alterità non toglie ma
completa l’umanità di ciascuno di noi aggiungendo senso e valore alla vita.
Se rifiutata … sottrae
significato all'esistenza … provocando morte e morti di ogni età …
Morti costrette a ripetersi e moltiplicarsi
…
Tanto noi non vediamo
Noi, piccoli grandi narcisi, nell’acqua
(dei social) "riflettiamo" solo noi stessi
… il resto … lo cancelliamo
foto
… vite
donne e uomini ammucchiati dentro un
gommone, oggi
“ieri” un bimbo … a faccia in giù … su una
spiaggia
2 sett 2015
“Considerate se questo è un uomo
CONSIDERATE SE QUESTO È UN BAMBINO
Che lavora nel fango
CHE GIACE SULLA SPIAGGIA
Che non conosce pace
CHE NON CONOSCE AMORE
Che lotta per mezzo pane
CHE SCAPPA PER MEZZO PANE
Che muore per un sì o per un no.
CHE MUORE PER UN SÌ O PER UN NO
… NOSTRO …
Stamattina la leggo così …
Stamattina Primo Levi
ha “marchiato” il mio sentire
… dopo aver visto
e rivisto
la foto di questo bimbo
Postata e ripostata.
Perché guardare?
… ci si chiede ...
Perché no?
mi verrebbe da rispondere
A casa mia
SE FAI UN DANNO
se fai del male
GUARDARNE LE CONSEGUENZE
è il primo passo
per spingere a rimediarvi
Ma noi - a casa “nostra”, nella casa di
nome occidente – abbiamo invece imparato a scindere il male dalle conseguenze
Facciamo il primo
Ed evitiamo di guardare le seconde
Così quando sono talmente grosse come solo
la morte di un piccolo uomo può essere
ci scusiamo anche
se le mostriamo
… se “feriamo” la sensibilità collettiva
…
perché – è bene saperlo - “ferire” la sensibilità collettiva occidentale oggi è
molto, molto più grave, che uccidere un essere umano …
chiediamo scusa
Il "male" anche lieve (ferire la “sensibilità”) fatto a noi stessi lo
riconosciamo, quello assoluto (lasciar annegare) fatto agli "altri"
non arriviamo neanche a vederlo
Ci siamo tutti sempre profondamente
indignati per lo sterminio degli ebrei
I nazisti … brutta gente
Ma i nazisti hanno potuto fare quel che
hanno fatto perché
i loro concittadini hanno,
come noi,
salvaguardato la loro sensibilità
proteggendola fuori dalle mura dei lager
Hanno guardato fumo e treni
senza farsi troppe domande
Hanno visto entrare vagonate di gente
(ce ne vuole per arrivare a 6 milioni …)
senza
chiedersi
come mai
quei campi non aumentassero il loro perimetro
Però
ognuna di quelle domande non fatte
un nome ce l'ha,
ed è anche semplice,
quel nome è:
COMPLICITA’
La stessa
nostra
Che non “ti” vede
guardando partire i barconi
Che non s’indigna
leggendo le “scuse” per le foto
Che non si vergogna
allontanando gli effetti dalle loro vere cause
io stamattina mi sono fermata a guardarti
a lungo
Spiaggiato
Con il volto nella sabbia
Sentivo di doverti almeno questo:
un po’ del mio tempo
Ti ho guardato
e mi scorrevano davanti agli occhi
i miei figli alla tua età
Anche loro sempre sul bagnasciuga
Anche loro sempre nell’acqua
Anche loro piccoli
I miei figli la tua età l’hanno avuta
È il loro passato
Per te invece segnerà
il tuo mutilato futuro
Se questo è un bimbo …
io che madre sono?
Che padri e che madri di futuro siamo per
questo nostro tempo?
Che genitori siamo quando non sentiamo più “nostro” ogni bambino?
Che uomini e donne siamo se amputiamo ogni domanda?
…” mio” piccolo bimbo siriano
l’unica acqua salata che avresti dovuto
conoscere
doveva essere quelle delle tue lacrime
cadendo mentre … giocavi
Perdonaci
perché la nostra sensibilità
non solo ti nega le tue
ma
anche le nostre
Perdonami …
piccolino
saresti stato un “grande”
certamente
migliore di me …”
(Gaia Spera)
TRE ulteriori condivisioni:
1) Chiunque voglia segnalarmi iniziative da
promuovere, NON mi mandi ALLEGATI, NE’ LOCANDINE … ma tutto il comunicato direttamente come testo della
mail
2) Il BLOG è AGGIORNATO
COSTANTEMENTE. Nella colonna di destra alle
voci SOS o IN PRIMO PIANO sono continuamente inserite iniziative o richieste
solidali
3) Sempre nella colonna di destra del BLOG
c'è una finestrella
"CERCO … TROVO …"
basta digitare una parola chiave e appariranno
tutte le volte in cui, in una qualunque Fatti Mail degli ultimi 2 anni,
sia stata citata quella parola … può essere un'utile strumento di
prima ricerca (ovviamente poi c'è sempre l’ archivio!)
AVVISATE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE - DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO
DI TELEFONO - CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FARA’
RIFERIMENTO A Fatti Mail … è importante aiutare due persone
estranee a superare il disagio iniziale … l’espandersi di Fatti
Mail da una parte aumenta i lettori (e le opportunità di risposte solidali)
dall’altra estende anche al di fuori delle spedizioni di Fatti Mail via e-mail
la possibile lettura del bollettino. Chiedete quindi a chi vi chiami o vi
contatti come sia venuto a conoscenza della vostra richiesta, regolandovi
conseguentemente.
BUONA LETTURA :
Le richieste legate alla ricerca
di lavoro - oggi come sempre - chiamano tutti coloro che vogliano
“essere” solidali a “fare” un gesto in
più: una lettura approfondita, un passa parola, un’attenzione ad
offerte che possano capitare alla nostra attenzione. Non sono bigliettini
attaccati ad una bacheca … sono amici, persone che stanno portando un peso –
diverso ma gravoso in ogni caso – e chiedono il nostro sostegno … per non
restarne schiacciati. Grazie
1) UN
AIUTO SOLIDALE PER CAMILLA
Cara Fatti Mail,
un ringraziamento per il vostro interesse alle necessità della famiglia Garcia
La richiesta di aiuto è per Camila, una bambina di 9
anni (terza elementare),
ma occorre qualche premessa perché il
problema nasce con la sorella, Adriana che attualmente ha 15 anni.
Adriana è nata con una grave patologia.
Patologia rara e poco studiata.
Ecco perché la famiglia 9 anni fa si è
trasferita a Roma dall’Equador dove non potevano più trovare cure adeguate.
Dopo qualche anno di miglioramento la
situazione è precipitata interessando anche il midollo spinale e quindi una
paralisi degli arti inferiori (e in parte di quelli superiori). Successivamente
si è dovuti intervenire con un’amputazione della gamba sinistra. E la malattia
continua inesorabilmente il suo corso.
Attualmente Adriana è ricoverata senza,
per il momento, prospettive di dimissioni.
Con tutto questo, Adriana è riuscita a
concludere con successo il primo (e penso ultimo) anno di liceo artistico.
Situazione lavorativa ed economica
instabile, ma attualmente possono contare su un’entrata di almeno 1600-1700
euro mensili, compreso l’accompagnamento.
L’interessamento del gruppo di
volontariato vincenziano e di tanti amici, ha permesso di poterli collocare a
Monteverde (così sono vicini al Bambino Gesù) dove risiedono con un affitto
“solidale”
In tutto questo l’altra figlia Camila
è stata trascurata e a lungo accudita dal sottoscritto e da altri volontari.
Il problema urgente di Camila è di
carattere scolastico, generale, perché nessuno la aiuta ad apprendere (è la
sorella che le fa i compiti) e particolare legata alle materie di inglese e
matematica, per non dire di italiano e poi la lettura, quanta fatica.
Ecco sarebbe
necessario qualcuno che se
ne prenda cura con
amore e dedizione. Camila partecipa alle
attività del gruppo scout della
parrocchia di Regina Apostolorum di piazza
Rosolino Pilo.
Qui sotto i miei
riferimenti. Grazie ancora per l’interessamento.
2) SOS BADANTE:
Per assistere un mio cognato ultraottantenne che vive a Roma nel quartiere
Trieste, in sostituzione del badante titolare, cerco una persona, uomo o donna,
disponibile per un servizio notte e giorno da subito a fine agosto.
Se potete segnalarmi qualcuno telefonatemi al
3) ESEOSA E COURAGE CERCANO
LAVORO:
Cara Fatti Mail,
Il mio nome è Mara
Volevo far presente la situazione di una mia amica nigeriana in
Italia dal gennaio del 2016 che vive a Setteville di Guidonia.
Lei ed il marito sono una giovane coppia di 35 e 31 anni con tre bellissimi
bambini: Samuel di 11 anni, Caleb di 7 e Cristiano di 8 mesi.
Il marito della coppia si chiama Courage Adun e attualmente lavora al
magazzino del Panorama che si trova su via Tiburtina con uno stipendio di 800 €
mensili. La famiglia paga un affitto di 600 € e dunque vivono in 5 con 200 €.
La moglie si chiama Eseosa Eghomware e attualmente non ha impiego.
Nessuno dei due parla molto bene l'italiano ma sono entrambi fluenti in
inglese.
Lui è laureato in Nigeria in economia e commercio, lei è diplomata e capace
di usare il computer.
Entrambi
sono disposti a qualsiasi tipo di impiego e nel caso del marito sarebbe
disponibile anche a dormire fuori casa se è necessario.
Lui
è automunito mentre lei non lo è ma è disponibile a muoversi con i mezzi.
Il numero di telefono di Eseosa è xxx ed il suo indirizzo
email xxx
Ti lascio anche il mio numero nel caso in cui ci siano difficoltà di
lingua: xxx
Spero che tramite Fatti Mail ci sia la possibilità di aiutare questa
famiglia.
4)
CERCASI … TUTTOFARE:
TUTTOFARE CERCASI PER
FATTORIA SOCIALE CONDIVISA IN UMBRIA
Siamo una famiglia romana che ha fondato un anno fa una fattoria Sociale
Condivisa in Umbria ( 15 anni fa ha costituito l'Associazione Nazionale Pet e
Terapia - vedi pagina Fb ), precisamente sull'Oasi del WWF di Alviano,
pro "ragazzi bisognosi di cure"che un resto del mondo chiama disabili
mentali, e con l'obiettivo di fondare la prima Comunità Camphill in Italia.
Cerchiamo un uomo propenso a collaborare con i ragazzi e con gli operatori
presenti, in tutte quelle attività che fanno la quotidianità di una fattoria
sociale ( orto, accudimento animali, giardinaggio, tiparazione e costruzione
recinzioni etc etc )
5) IGOR CERCA LAVORO:
Il caro amico Igor,
ucraino che vive in Italia da molto tempo è senza lavoro e quindi
disponibile.
E' un bravissimo badante con grande esperienza ed è disponibile giorno e
notte: cucina, guida, e fa anche iniezioni varie.
Ve lo garantisco, il suo cellulare è: xxx Il mio xxx
6) GRAZIANO CERCA LAVORO:
Graziano (50 anni) cerca lavoro come:
operaio nei mercati /supermercati
custode diurno / notturno
pulizie – giardinaggio – vivaistica e cura del verde.
disponibile anche per altri settori.
Preferibilmente in zona Fiumicino/Roma
telefonare al n. xxx o
scrivere a xxx
Grazie per l'aiuto, buona serata e buon lavoro.
7) SPAZI SOLIDALI:
Buongiorno sono Mauro
Tripodi Presidente dell'associazione Il Caprifoglio Onlus di Roma.
Volevo informare le associazioni, in cerca di una sede operativa, che presso la
nostra, sita in Via Don Rua 27 (Zona Appio) abbiamo possibilità di condivide
lo spazio.
Per informazioni potete chiamare il numero xxx
Grazie
Ciao Gaia, ti ringrazio
per l'opportunità.
8) CASA PER VACANZE SOLIDALE
Carissima Gaia, volevo chiederti di ripresentare la proposta vacanze in
Sicilia nei pressi di Taormina.
Mio fratello in seguito alla perdita di lavoro affitterebbe per le vacanze
a famiglie o singoli a prezzi equi vere o intero villino dove vive.
Per informazioni Lia xxx
Ulteriori info:
si tratta di un villino
su due piani, nelle vicinanze di Taormina, con possibilità di affitto di camere
o intero villino. E' la sua possibilità di lavoro, dopo la perdita del
lavoro da geometra che aveva svolto per tanti anni e sta facendo fatica
nelle spese. I prezzi per l'affitto sono equi e l'accoglienza molto
familiare.
Ringrazio quanti , pur
non potendo andare, potranno aiutarci nella diffusione della
proposta di sostegno ad una iniziativa di economia familiare. Grazie.
Lia - gaia.fattimail@gmail.com,
9) VENDO CASA
Presento la vendita del mio appartamentino per risolvere una situazione
economica. E' grazioso e in buono stato.
Si trova a pochi passi dalla fermata metro C Gardenie. Composto da
ingresso, soggiorno con angolo cottura, camera, cameretta, balcone, bagno. E'
in buono stato. Al terzo piano di una piccola palazzina. Ben collegato
con i mezzi pubblici e l'università.
Se ti sarà possibile pubblicarlo più volte. Grazie.
10) AFFITTO CASA
Mia madre affitta un appartamento in zona Bravetta (a via dei Lampugnani),
luminoso e tranquillo.
Cucina nuova arredata, 2 stanze da letto grandi, soggiorno grande, 1 bagno.
Balconi in tutte le camere. Contratto con cedolare secca XXX euro.
Arredamento per il resto della casa disponibile.
11) E … PRIMA DI
SALUTARCI
BUONISSIME
NOTIZIE!
Luglio: per molte e molti di noi, vuol dire fine scuola; vuol dire vacanza.
Anche in carcere. Dove, però, “vacanza” significa anche altro.
In carcere, per qualcuno, vuol dire non avere più
- un porto dove ormeggiare quando non voglio condividere un luogo che non
mi appartiene (Fabrizio)
- uno spazio solo apparentemente piccolo e angusto, ma che mi aiuta a
riempire il vuoto della cella (Ilario)
- un mondo sano da cui apprendere cose sane, con cui confrontarmi,
dialogare, imparare; un mondo che permette di allontanarmi dal brutto della
cella, divenendo una evasione mentale salvavita (Vincenzo)
Vincenzo, Pietro, Francesco, Fabrizio, Ilario… Persone stupende con un
passato tremendo e un futuro remoto…
Volendo disegnare un ideogramma che spiegasse cosa la scuola è stata per
lui, Fabrizio ha disegnato un libro che, cadendo come una falce in direzione
del piede, ha spezzato la catena alla quale era legata una palla di pesante
metallo…
Non sarà a scuola, Fabrizio, il prossimo anno.
A luglio la direzione del carcere gli ha consegnato il diploma e un
encomio: 100/100 agli Esami di Stato!
Un voto così alto non si vedeva da molti anni. I migliori più recenti erano
stati il 95 del testardo Vincenzo nel 2014, l’87 del buon Pietro nel 2015, il
93 del bravissimo Francesco lo scorso anno. Vincenzo e Francesco adesso
frequentano l’università, a Sassari e a Lecce, e agli esami le lodi piovono
come neve a dicembre.
Pietro, invece, trasferito ad Asti subito dopo gli esami di maturità (non
si chiamano più così, lo so, ma per Pietro non posso usare altro termine),
riceve encomi in continuazione: per il comportamento esemplare e per il lavoro
di giardiniere che svolge con entusiasmo e competenza.
Fabrizio,
Francesco, Pietro, Vincenzo hanno qualcosa in comune che Vi riguarda: hanno
studiato sui libri di Economia aziendale acquistati con il contributo di
Fatti Mail, cioè vostro, e hanno saputo (voluto!) unire alla vostra fiducia nei
loro (e nei miei) confronti, la loro ostinata volontà a mostrare la parte
migliore che mai avevano potuto tirar fuori.
Fabrizio, Francesco, Pietro, Vincenzo e quanti anche quest’anno studieranno
sui “vostri” libri, testimoniano che almeno questo loro bilancio si è chiuso in
attivo.
E vi ringraziano. E io con loro.
Prof.a Alba Monti
CONDIVIDO:
A SEGUIRE ALCUNE SEGNALAZIONI DI EVENTI, ATTIVITIVA’, INIZIATIVE A
CARATTERE SOLIDALE E/O CULTURALE
… vita, solidarietà, crescere
insieme ...
BUONA
LETTURA:
FRAGILITA’
DELL’UOMO TENEREZZA DI DIO
Convegno di Spiritualità
per il Quotidiano
23 – 27 Agosto – Trevi
nell’Umbria
Relatori: Luigi Ciotti – Carlo Molari – Luigi Verdi – Alberto Maggi – Paolo
Rozera
Adriana Valerio – Agnese
Mascetti – Paolo Ricca – Isabella Guanzini:
Organizzato da: Ore
Undici
I
BAMBINI DI ALEPPO
IN SIRIA C’È UN LUOGO DOVE I BAMBINI RITROVANO LA SPERANZA
I bambini di Aleppo per anni hanno conosciuto solo l’angoscia e la
devastazione della guerra. Ora hanno bisogno di tornare a sperare in un
futuro di serenità e di pace. I frati francescani della Custodia di Terra
Santa organizzano i Gruppi Estivi delle parrocchie, così che i
bambini possano vivere dei momenti di crescita e una esperienza di vita e
amicizia nel nome di Gesù.
Ascolta anche tu la voce del Papa: “Non possiamo lasciare soli i ragazzi,
per favore!".
Aiutiamo i bambini
di Aleppo!
E-STATE
IN PREGHIERA
La Comunità Monastica
Agostiniana del Monastero Santi Quattro Coronati vuole offrire, a tutti coloro
che trascorreranno l’estate in città, un’occasione di preghiera, un vero tuffo
rigenerante nella vita interiore.
Sono sempre di più le persone che, per motivi vari, non possono scegliere
luoghi diversi dalla città per trascorrere le loro vacanze, e tra loro sono
tanti quelli che chiedono e cercano spazi di quiete anelando a trascorrere e
gustare tempi di preghiera, di raccoglimento, di riflessione e di comunione.
Anche le monache agostiniane dei Santi Quattro Coronati, per vocazione,
rimangono in città, condividendo lo stesso anelito di vivere un tempo di
intensa relazione con Dio.
Per questo motivo, nelle domeniche di luglio, il 23 e il 30, e in due domeniche
di agosto, il 6 e il 13, alle ore 19.00 avrà inizio un tempo prolungato di
preghiera e adorazione con l’esposizione eucaristica, la preghiera del Vespro,
alcune meditazioni agostiniane, tempi di silenzio e di preghiera personale,
fino alle 22.00, per concludere con la preghiera di Compieta.
Le quattro serate di preghiera saranno anche un’opportunità per riflettere
insieme su alcune tematiche care al santo padre Agostino e fondamentali per la
vita spirituale di ogni credente, di ogni persona inquieta alla ricerca di Dio
e di un senso per la vita: il desiderio, l’interiorità, la bellezza,
l’amicizia.
La Basilica sarà aperta fino alle 22.00 e sarà possibile per tutti venire in
qualunque momento. http://www.monacheagostinianesantiquattrocoronati.it/
“Vogliamo condividere un
tuffo rigenerante” spiega Suor Fulvia Sieni, Madre Priora della Comunità, per
quanti – sempre più numerosi – per vari motivi non partono, trascorrono
l’estate in città, non potendo scegliere luoghi diversi per trascorrere le
vacanze e per quanti sono in cerca di spazi di quiete per trascorrere e gustare
tempi di preghiera, di raccoglimento, riflessione e comunione”.
Ingresso libero presso
l’antico monastero che sorge tra il Colosseo e San Giovanni in Laterano dalle
19 alle 22 per un tempo prolungato di preghiera ed adorazione, gustando alcune
meditazioni agostiniane, tempi di silenzio e preghiera personale. “Un’occasione
per dare nuovo vigore alla propria vita interiore” aggiunge Suor Fulvia “e
riflettere insieme su alcuni temi – dal desiderio all’interiorià, alla bellezza
e all’ amicizia – fondamentali per ogni persona inquieta alla ricerca di Dio e
di un senso per la propria vita”. (L.G.)
SPRINTT: PREVENZIONE
DISABILITÀ ANZIANI
Millecinquecento ultrasettantenni in 9 nazioni europee, 14 centri
universitari coinvolti, oltre 100 giovani ricercatori europei e un
finanziamento di 49 milioni di euro. Con questi i numeri il progetto europeo
“SPRINTT” (Sarcopenia and Physical fRailty IN older people: multi-componenT
Treatment strategies) lancia la sua sfida alla disabilità dell’anziano. “Quando
vedete una persona rallentare nel suo incedere, avere necessità di
accompagnarsi a qualcuno per camminare, appoggiarsi ogni tanto a un
mancorrente. Ecco la fotografia della vecchiaia – spiega il prof. Roberto
Bernabei, direttore del Polo Invecchiamento, Neuroscienze, Testa Collo e
Ortopedia del Policlinico Gemelli, che coordina il progetto di ricerca -.
Attraverso questo progetto per la prima volta e con un finanziamento così
cospicuo l’Europa scommette sulle concrete possibilità della scienza di
contrastare la conseguenza principale e impattante dell'invecchiamento”.
Il progetto SPRINTT si rivolge a uomini e donne, di almeno 70 anni di età,
che vivono a casa (non in case di cura o strutture di lungodegenza) e che sono
ad alto rischio di sviluppare disabilità nel medio termine. I partecipanti
vengono assegnati in maniera casuale ad un intervento multicomponente che
comprende attività fisica, dieta personalizzata e misurazione di vari parametri
mediante dispositivi tecnologici, oppure a un gruppo di educazione alla salute.
Entrambi i gruppi saranno seguiti per almeno due anni in maniera assolutamente
gratuita da un’équipe medica dedicata.
L’attività fisica consiste in esercizi aerobici (per es., camminare), di resistenza
(prevalentemente degli arti inferiori, con l’utilizzo di cavigliere con pesi
incrementali), di flessibilità e di equilibrio. L’obiettivo minimo sarà di
aumentare la quantità di attività fisica ad almeno 150 minuti a settimana (come
da linee guida OMS per la popolazione over65). Le sedute di allenamento saranno
eseguite 2 volte a settimana presso il centro clinico sotto la supervisione di
istruttori dedicati e da 3 a 5 volte al domicilio del partecipante. Nessuno
degli esercizi richiederà l’utilizzo di attrezzature ginniche.
A supporto dell’esercizio fisico, il progetto SPRINTT prevede un intervento
nutrizionale personalizzato (tramite un vero e proprio “personal trainer” della
nutrizione) che si prefigge come obiettivo il raggiungimento di un adeguato
introito giornaliero di calorie e proteine, ed uno tecnologico che consiste nel
monitoraggio dell'attività fisica tramite un actimetro per una migliore
personalizzazione dell’intervento.
I risultati ottenuti da SPRINTT consentiranno una gestione più efficace di
una larga fetta della popolazione anziana a rischio di disabilità, per la quale
non sono disponibili al momento specifici interventi preventivi.
L’arruolamento
del progetto SPRINTT è iniziato lo scorso mese di febbraio e durerà per tutto
l’anno. “Venite a trovarci al Policlinico Gemelli, oppure contattateci allo 06/30153921 o
all'indirizzo email sprintt.italia@gmail.com - spiega il
prof. Francesco Landi, geriatra del Gemelli e responsabile europeo
dello studio clinico -. Siamo a disposizione per fornire qualsiasi informazione
e per programmare una valutazione gratuita dello stato di salute”.
SPORT SENZA FRONTIERE
FORSE NON DIVENTERANNO CAMPIONI MA SARANNO BAMBINI FELICI
COSTRUIRE
INSIEME A NOI "JOY SSFSUMMER CAMP"
Potete
sostenerci
in vari modi:
3) iscrivendo i vostri figli, perchè è aperto anche agli esterni, per dare
maggior sostenibilità all'iniziativa. I posti sono limitatissimi perchè la
precedenza è per i bambini colpiti da sisma. Se avete figli tra i 6 e i 16 anni
e volete fargli vivere una bella esperienza di sport&solidarietà scrivete a
me oppure a segreteria@sportsenzafrontiere.it
GRAZIE
Roberta
Roberta de Fabritiis
Responsabile comunicazione Sport Senza Frontiere Onlus
PASSEGGIATE PER ROMA
Un sepolcro sotterraneo che ha attraversato i secoli, tra scoperte e morte
(Apertura con permesso speciale)
Sabato 5 Agosto 2017 ore 10.00
A Roma vi sono molti sepolcri sotterranei di epoca repubblicana, ma questo
è il maggiore per storia e per i personaggi ivi sepolti. La famiglia che, dal
III secolo a.C., eresse un sepolcro sotterraneo a sua imperitura memoria e
lode, era quella degli Scipioni, che balzò agli onori di Roma per alcuni
personaggi che fecero, davvero, la storia dell’Urbe (come il celebre Scipione
l’Africano). Grazie alla fama e ai soldi, scavarono nel tenero tufo una serie
di gallerie atte ad ospitare i sarcofagi dei membri più influenti della
famiglia. E ancora oggi, addentrandoci all’interno di queste gallerie, è facile
comprendere la ricchezza e l’importanza della famiglia. Infine, mai dimenticare
ciò che c’è al di fuori del sepolcro, tra fortezze medievali ed un’insula
romana del III secolo d.C.
Itinerario – Sepolcro degli Scipioni – Prima proporremo una panoramica sulle
tombe repubblicane sulla Via Appia, la strada dove il Sepolcro fu realizzato.
Successivamente, comprendendo la tribolata storia della scoperta dell’area
archeologica, capiremo come essa sia stata sconvolta da numerosi cambiamenti,
moderni e antichi. Strato su strato, il sepolcro non fu più lo stesso. Poi,
dopo aver visto un grandioso esempio di colombario di età imperiale, con i
tradizionali loculi, ci addentreremo per davvero nel Sepolcro, all’interno
delle gallerie tufacee.
Data: Sabato 5 Agosto
2017
Quota di partecipazione: Intero: € 10,00 - Ridotto: € 7,00 (da 10 a 18
anni)- Bambini: gratuito
Ingresso: € 5,00
intero - € 4,00 euro ridotto (residenti a Roma previa esibizione documento
valido)
Prenotazione obbligatoria entro e non oltre il giovedì 3 Agosto
Durata Visita: 2h
Appuntamento: Ore
10:00 - Via di Porta San Sebastiano,9
Raccomandazioni:
abbigliamento e scarpe comode
Info e prenotazioni:
Contattare Livia De
Stefano
Tel. 347.1007191
La visita è guidata da
Gianluca Pica, Guida Turistica ufficiale di Roma e Provincia.
A cura dell'associazione Culturale Passeggiate
per Roma
CONSAPEVOLEZZA&SOLIDARIETA’
una
cittadinanza consapevole è una cittadinanza più solidale.
TRADUZIONE DEL CV IN
LINGUA STRANIERA
Per gli stranieri in cerca di un primo lavoro o per gli italiani che desiderano
lavorare all'estero nasce uno sportello di supporto nella traduzione del
Curriculum Vitae dal francese, spagnolo e inglese all'italiano o
viceversa dall'italiano al francese, spagnolo e inglese. Porta futuro
Lazio di Roma Città Universitaria, Via Cesare De Lollis 22, offre
questo servizio gratuitamente. Un'operatore qualificato aiuterà le persone
nella fase di traduzione del loro CV, illustrando anche le diverse modalità di
presentazione del curriculum e della lettera di presentazione nei contesti
italiani e internazionali.
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Città Universitaria -
Via Cesare De Lollis 22, Roma
Servizio "Centro per l'Impiego Sapienza"
Apertura al pubblico: martedì e giovedì 9,30-13,00
lunedì, mercoledì, venerdì previo appuntamento
cpi.sapienza@cittametropolitanaroma.gov.it
TERMINI SOCIAL CORNER
Si rinnova il Polo Sociale di
prossimità di Roma Termini, finanziato da Roma Capitale, che mette a sistema
l’Help Center, l’Unità mobile e il centro di accoglienza diurna e
notturna Binario 95: vengono inaugurati spazi nuovi e più grandi, concessi
in comodato d’uso gratuito da Ferrovie dello Stato Italiane, in seguito al
riassetto interno della stazione Termini, che aveva reso non più
funzionali i precedenti locali.
L'Help Center, lo sportello di ascolto e orientamento per persone in stato di
grave marginalità sociale, si arricchisce di un nuovo servizio: il nuovo
Magazzino Sociale Cittadino, gestito in stretta collaborazione con la Sala
Operativa Sociale di Roma Capitale, è destinato alla raccolta e distribuzione
di vestiario, coperte e beni di prima necessità.
ROMPIAMO
IL SILENZIO SULL’AFRICA
"Scusatemi se mi
rivolgo a voi in questa torrida estate, ma è la crescente sofferenza dei più
poveri ed emarginati che mi spinge a farlo. Per questo come missionario uso la
penna (anch’io appartengo alla vostra categoria) per far sentire il loro grido,
un grido che trova sempre meno spazio nei mass-media italiani.
Trovo infatti la
maggior parte dei nostri media, sia cartacei che televisivi, così provinciali,
così superficiali, così ben integrati nel mercato globale. So che i mass-media
, purtroppo, sono nelle mani dei potenti gruppi economico-finanziari, per cui
ognuno di voi ha ben poche possibilità di scrivere quello che vorrebbe. Non vi
chiedo atti eroici, ma solo di tentare di far passare ogni giorno qualche
notizia per aiutare il popolo italiano a capire i drammi che tanti popoli
stanno vivendo.
Mi appello a voi
giornalisti/e perché abbiate il coraggio di rompere l’omertà del silenzio
mediatico che grava soprattutto sull’Africa. (Sono poche purtroppo le eccezioni
in questo campo!)
È inaccettabile per me
il silenzio sulla drammatica situazione nel Sud Sudan (il più giovane stato
dell’Africa) ingarbugliato in una paurosa guerra civile che ha già causato
almeno trecentomila morti e milioni di persone in fuga.
È inaccettabile il
silenzio sul Sudan, retto da un regime dittatoriale in guerra contro il popolo
sui monti del Kordofan, i Nuba, il popolo martire dell’Africa e contro le etnie
del Darfur.
È inaccettabile il
silenzio sulla Somalia in guerra civile da oltre trent’anni con milioni di
rifugiati interni ed esterni.
È inaccettabile il
silenzio sull’Eritrea, retta da uno dei regimi più oppressivi al mondo, con
centinaia di migliaia di giovani in fuga verso l’Europa.
È inaccettabile il
silenzio sul Centrafrica che continua ad essere dilaniato da una guerra civile
che non sembra finire mai.
È inaccettabile il
silenzio sulla grave situazione della zona saheliana dal Ciad al Mali dove i
potenti gruppi jihadisti potrebbero costituirsi in un nuovo Califfato
dell’Africa nera.
È inaccettabile il
silenzio sulla situazione caotica in Libia dov’è in atto uno scontro di tutti
contro tutti, causato da quella nostra maledetta guerra contro Gheddafi.
È inaccettabile il
silenzio su quanto avviene nel cuore dell’Africa , soprattutto in Congo, da
dove arrivano i nostri minerali più preziosi.
È inaccettabile il
silenzio su trenta milioni di persone a rischio fame in Etiopia, Somalia , Sud
Sudan, nord del Kenya e attorno al Lago Ciad, la peggior crisi alimentare degli
ultimi 50 anni secondo l’ONU.
È inaccettabile il
silenzio sui cambiamenti climatici in Africa che rischia a fine secolo di avere
tre quarti del suo territorio non abitabile.
È inaccettabile il
silenzio sulla vendita italiana di armi pesanti e leggere a questi paesi che
non fanno che incrementare guerre sempre più feroci da cui sono costretti a
fuggire milioni di profughi. (Lo scorso anno l’Italia ha esportato armi per un
valore di 14 miliardi di euro!).
Non conoscendo tutto
questo è chiaro che il popolo italiano non può capire perché così tanta gente
stia fuggendo dalle loro terre rischiando la propria vita per arrivare da
noi.
Questo crea la
paranoia dell’“invasione”, furbescamente alimentata anche da partiti
xenofobi.
Questo forza i governi
europei a tentare di bloccare i migranti provenienti dal continente nero con
l’Africa Compact , contratti fatti con i governi africani per bloccare i
migranti.
Ma i disperati della
storia nessuno li fermerà.
Questa non è una
questione emergenziale, ma strutturale al sistema economico-finanziario. L’ONU
si aspetta già entro il 2050 circa cinquanta milioni di profughi climatici solo
dall’Africa. Ed ora i nostri politici gridano: «Aiutiamoli a casa loro», dopo
che per secoli li abbiamo saccheggiati e continuiamo a farlo con una politica
economica che va a beneficio delle nostre banche e delle nostre imprese,
dall’ENI a Finmeccanica.
E così ci troviamo con
un Mare Nostrum che è diventato Cimiterium Nostrum dove sono naufragati decine
di migliaia di profughi e con loro sta naufragando anche l’Europa come patria
dei diritti. Davanti a tutto questo non possiamo rimane in silenzio. (I nostri
nipoti non diranno forse quello che noi oggi diciamo dei nazisti?).
Per questo vi prego di
rompere questo silenzio - stampa sull’Africa, forzando i vostri media a
parlarne. Per realizzare questo, non sarebbe possibile una lettera firmata da
migliaia di voi da inviare alla Commissione di Sorveglianza della RAI e alla
grandi testate nazionali? E se fosse proprio la Federazione Nazionale Stampa
Italiana (FNSI) a fare questo gesto? Non potrebbe essere questo un’Africa
Compact giornalistico, molto più utile al Continente che non i vari Trattati
firmati dai governi per bloccare i migranti? Non possiamo rimanere in silenzio
davanti a un’altra Shoah che si sta svolgendo sotto i nostri occhi. Diamoci
tutti/e da fare perché si rompa questo maledetto silenzio sull’Africa."
Alex Zanotelli
RETI
AMICHE:
Segnalo a tutti gli amici di Fatti Mail la rete con cui spesso
condividiamo sfide solidali:
- la rete di Raffaele Magrone
Lo
spirito di gratuità che muove Fatti Mail implica che chiunque abbia
ricevuto (o riceva) ospitalità circa un proprio comunicato lo faccia in
spirito di condivisione dell'idealità solidale accettando di essere
parte di uno spazio in cui la comunicazione sia tanto un dire quanto un
ascoltare. La solidarietà ha infatti necessariamente due direzioni
quella del chiedere e quella dell'offrire. Se non sono entrambe vissute ed
accolte non potrà esserci spazio di solidarietà.
Nei Fatti - e
nelle Mail - questo significa accettare:
- che il proprio indirizzo e-mail entri nella mailing list di Fatti Mail (che
non ne farà uso alcuno al di fuori della spedizione on-line delle news letter
2/3 volte al mese)
- ed essere disponibili a leggere i bollettini che si riceveranno con la
stessa solidarietà che si è sperato altri abbiano messo in gioco leggendo
il proprio annuncio
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