Fatti Mail
Affezionata piccola grande famiglia di
Fatti Mail
Il testo di Fatti Mail era già stato
scritto …
Futuro … questa la parola su cui provare a
riflettere …
Poi la notizia di questi 700 morti …
Di fronte ai quali
è impossibile non sentire dolore, indignazione …
responsabilità …
Difronte ai quali è obbligatorio fermarsi
Di fronte ai quali bisognerà iniziare a piangere -
prima o poi - come propri i lutti
Difronte ai quali il futuro … annega …
Futuro loro
Futuro nostro …
quando si parla di esseri umani
non dovrebbero esistere
i plurali:
i clandestini
i migranti
gli extracomunitari
i naufraghi
i morti
dovremmo ricordarci
sempre
che esiste unicamente
il singolare
esistono infinite singole
persone
infinite singole
storie
tutte piene di un'immensa grandezza e dignità
… aver perso la capacità di sentire la ricchezza di questa
unicità,
di sentire l’immensa incommensurabile perdita che ogni singola vita porta via a
tutti
con la propria fine,
fa accettare la quotidiana indegnità di numeri che crescono
più delle maree che li generano.
“A chi chiede: «Come si possono evitare
altre morti nel Mediterraneo?», rispondo: «Venite a vedere come viviamo, dove
abitiamo, guardate le nostre scuole, informatevi dai nostri giornali, camminate
per le nostre strade, ascoltate i nostri politici. Prima dell’ennesima legge,
dell’ennesima direttiva, dell’ennesima misura straordinaria, impegnatevi a
conoscerci, a trovare le risposte nel luogo da cui si scappa e non in quello in
cui si cerca di arrivare. Cambiate prospettiva, mettetevi nei nostri panni e
provate a vivere una nostra giornata. Capirete che i criminali che ci fanno
salire sul gommone, il deserto, il mare, l’odio e l’indifferenza che molti di
noi incontrano qui non sono il male peggiore».”
Awas Ahmed è somalo, rifugiato in Italia.
Racconta il senso della fuga e il perché abbiamo bisogno di guardare oltre
Lampedusa cambiando prospettiva. Testimonianza raccolta dalla Fondazione
Astalli
16, aprile:
Cos’è il futuro?
Futuro …
Un alba, un neonato, un capodanno, una
partenza, un sogno, un orologio, un perdono, uno sguardo, un’attesa, un primo
passo, un orizzonte …
Recentemente ho visto al cinema il trailer
del film “I bambini sanno”.
Quattro diversi bambini vengono
interpellati su cosa la parola futuro faccia loro venire in mente. Speranza,
risponde il primo. Mi preoccupa, risponde la seconda. Speranza, di nuovo,
il terzo. Il quarto riflette un attimo e poi dice: futuro … è una
bella parola …
Futuro è una bella parola
Perché diventi futuro serve riempirla
Riempirla di gesti, di tempo, di vita …
più di tutto di scelte.
Ogni nostra più piccola scelta è la matita
con cui disegniamo più o meno consapevolmente il futuro nostro e dei nostri
figli.
Scelte private quanto pubbliche. Scelte
sentimentali quanto professionali.
Scelte che sappiano aprire spazi e tempi
alla vita o scelte che finiscano per ridurla o annichilirla.
Se devo pensare al futuro … l’immagine che
più sento raccontarmelo
è
uno studente.
Credo che nulla sappia generare speranza,
dignità, libertà
… futuro
quanto lo studio e la possibilità di
imparare.
Come una stanza può esserci svelata nella
sua multiformità ed in tutti i suoi colori ed arredi solo accendendo una luce …
così lo studio è quella luce che illumina le nostre stanze interiori.
Dall’esperienza di Fatti Mail è nata
Song-Taaba Onlus. I volontari di Song-Taaba da poco rientrati dal Burkina Faso
hanno raccontato l’emozione grande degli incontri con molte donne inserite nei
progetti di alfabetizzazione le quali hanno voluto raccontare la bellezza di
saper finalmente leggere e scrivere. La dignità e la fierezza riconquistate. La
speranza e la pro positività che questo “sapere” infonde loro. Non erano state
chiamate. Hanno voluto loro manifestarci il loro sentimento di riconoscenza
alla vita.
Non consentire a chiunque di poter
imparare è già un delitto immenso fatto non ad una singola persona, ragazzo,
bambino ma proprio al futuro di tutti noi per ciò che quella negazione non
potrà far germogliare in questo nostro tempo.
Delitto folle e incommensurabile è
arrivare ad uccidere uno studente.
I 148 studenti assassinati a Garissa in
Kenia sono uno lutto che pesa sul cuore di chiunque creda che il futuro non sia
il tempo a consegnarlo ma quel seme di novità che ognuno di noi è destinato a
far fiorire.
Quei 148 ragazzi, quei 148 studenti, hanno
diritto a vivere almeno nel nostro ricordarli, nel nostro onorarli impegnandoci
a promuovere ogni forma di lotta all’analfabetismo sentimentale, etico e …
scolastico, nel nostro denunciare ogni barbara ingiustizia.
Nairobi, 6 aprile 2015 - Una Pasqua di sangue.
Giovedì Santo. Il massacro all’Università di Garissa. Attonito, senza
parole davanti ad una pagina bianca. Non ce l’ho fatta a scrivere. Venerdì
Santo disperante. Ancora niente. E poi troppa rabbia. Troppo dolore. L’angoscia
che cresce.
Muri di sangue. Corpi dilaniati, accatastati tra banchi e sedie. Difficili da
riconoscere. Hanno perso anche la sacralità del nome. “Constatare il decesso”.
E con esso l’irreparabilità della morte. Quello che ci hanno
insegnato nella medicina forense. Resurrezione della carne, improbabile
anche da pensare.
Giorni da Antico Testamento. Sangue di agnelli, sangue di giovani donne e di
giovani uomini. Odio che richiama vendetta ed altro odio.
Millenni di homo sapiens sapiens e la lenta e difficile evoluzione verso un
uomo migliore non si possono cancellare con i kalashnikov. Ma di kalashnikov e
di qualsiasi arma sempre piu’ sofisticata e letale si può riempire il mondo.
Gli sterminatori vanno fermati, con qualsiasi mezzo. Non c’è dubbio. Ma perché’
nessuno fa la domanda essenziale? Come gli assassini possano
continuare a sterminare? Da dove ricevono costanti forniture di armi?
Qualcuno al mondo conosce il nome di un presidente, proprietario, direttore di
una fabbrica di armi? Chi sono i mandanti morali ed anonimi che vendono armi in
maniera indiscriminata e trasversale? Alla sera si siederanno tranquilli a
tavola con i propri figli? Viviamo in un paese galleggiante su un mare
nero di deriva etica, insicurezza ed impunita’. Specchio del mondo attuale
e della sua peggiore globalizzazione. Dove le uniche vere religioni
sono il profitto, la ricchezza, il potere. Tutte le altre sono di
facciata. Francesco, vescovo di Roma, parla di persecuzione dei cristiani. Lui
e’ credibile. Ci ha portato nuova speranza. Parole ed idee e possono ancora
cambiare il mondo. Ha ridato primato alla coscienza, che supera ogni
fondamentalismo.
Preghiera di Pasqua. Resurrezione dello spirito. Rinascere nella
tolleranza e nella pace. Nella giustizia. Nella ricerca della verità. Il
credere ciecamente di possederla fa paura. Puo’ generare i mostri. In
questa parte di mondo entrare in una chiesa ed assistere al rito della Messa e’
un evento ad alto rischio. Non si e’ tranquilli. Sempre distratti dal rumore di
un auto che arriva all’esterno. Dall’entrata di qualche fedele mai visto prima.
Magari con una borsa posata nel banco. Ti guardi in giro. Non si perde d’occhio
la porta principale. Ci si avvicina alla porta secondaria a meta’ navata. Si
gira la maniglia facendo finta di niente. Ma per fortuna e’ aperta. E non c’e’
nessuno. Si intravede solo un po’ di sole tra le acacie e le grandi nuvole del
monsone che si avvicina.”
(Gianfranco Morino, medico - fondatore World Friends)
“Guardiamoli i volti di questi giovani assassinati in Kenya, lasciamoci
interpellare dai loro sguardi. Il villaggio globale e interconnesso ci ha
assuefatto a tante cose: a pesare la gravità di una tragedia dal numero dei
morti, o dalla distanza dal luogo dell’evento, a cercare immagini sempre più
forti della barbarie umana, a identificarci con leggerezza con persone di cui
fino a un attimo prima ignoravamo l’esistenza… Poi a volte, ancora grazie alla
rete virtuale, ecco l’irruzione del quotidiano, e i numeri diventano volti,
persone come quelle che incontriamo ogni giorno: operai egiziani emigrati per
lavoro come ne vediamo sui nostri cantieri, bambini che giocano tra le macerie
come noi settant’anni fa, giovani universitari che ridono, scherzano, ballano,
si scambiamo messaggi, come quelli che fatichiamo a sopportare quando turbano
la nostra quiete, ma che siamo pronti ad abbracciare quando fanno parte della
nostra vita …
L’appello che si alza da questi volti è uno solo: non guardateci come
numeri, non accorpateci come un mucchio indistinto, non fate di noi una
statistica. Ciascuno di noi è un nome e una storia, una vita e dei sentimenti,
delle speranze e delle relazioni. E ciascuno di noi vi rende presenti altri
volti e altri nomi, altre storie, più vicine a voi, più simili al vostro quotidiano,
volti e storie che magari non volete guardare in faccia. Non considerate mai
l’altro come un numero o, peggio, come un soprannumero: l’altro è sempre una
persona, una storia, un capolavoro. Sì, nel volto dell’altro, se accettiamo di
guardarlo, c’è il nostro volto, perché l’altro siamo noi.” (Enzo
Bianchi)
TRE ulteriori condivisioni:
1) Chiunque voglia segnalarmi iniziative da
promuovere, NON mi mandi ALLEGATI, NE’ LOCANDINE … ma tutto il comunicato direttamente come testo della
mail
2) Il BLOG è aggiornato
costantemente. Nella colonna di destra alle
voci SOS o IN PRIMO PIANO sono continuamente inserite iniziative o richieste
solidali
3) Sempre nella colonna di destra del BLOG
c'è una finestrella
"CERCO … TROVO …"
basta digitare una parola chiave e appariranno
tutte le volte in cui, in una qualunque Fatti Mail degli ultimi 2 anni,
sia stata citata quella parola … può essere un'utile strumento di
prima ricerca (ovviamente poi c'è sempre l’ archivio!)
AVVISATE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE - DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO
DI TELEFONO - CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FARA’
RIFERIMENTO A Fatti Mail … è importante aiutare due persone
estranee a superare il disagio iniziale … Considerate che
l’espandersi di Fatti Mail se da una parte aumenta i lettori (e le opportunità
di risposte solidali) dall’altra estende anche al di fuori delle spedizioni di
Fatti Mail via e-mail la possibile lettura del bollettino. Chiedete quindi a
chi vi chiami o vi contatti come sia venuto a conoscenza della vostra
richiesta, regolandovi conseguentemente.
BUONA
LETTURA :
Le richieste legate alla ricerca di lavoro
- oggi come sempre - chiamano tutti coloro che vogliano “essere” solidali
a “fare” un gesto in più: una
lettura approfondita, un passa parola, un’attenzione ad offerte che possano
capitare alla nostra attenzione. Non sono bigliettini attaccati ad una
bacheca … sono amici, persone che stanno portando un peso – diverso ma gravoso
in ogni caso – e chiedono il nostro sostegno … per non restarne schiacciati. Grazie
1) SOS DONAZIONE MIDOLLO:
Ciao Gaia,
sento il
dovere di inoltrarti (a te come ad altri canali) un appello a donare midollo
osseo ricevuto da una famiglia sarda veramente eccezionale, che abbiamo
conosciuto ed il cui secondo figlio Francesco e' diventato amico del nostro
primo.
Purtroppo il fratello
grande Andrea (9 anni) e' al Bambin Gesu' per una leucemia contro cui
sta lottando da 4 anni (motivo per cui si sono trasferiti a Roma). Credo che
una presa di coscienza su questo aspetto della donazione del midollo sia
importante, io ero molto ignorante in merito, devo dire. Purtroppo ci sono
forti limiti alla donazione (eta', condizioni di salute) ed una percentuale di
compatibilita' veramente bassa.
Ti ringrazio per quello
che puoi fare e ti saluto affettuosamente.
Filippo
APPELLO:
Siamo i genitori di
Andrea, un bambino di 9 anni di Orotelli (NU) che affetto da leucemia dal 2010,
è in cura presso l’Ospedale Bambin Gesù di Roma (dipartimento Onco-Ematologia)
Per guarire ha bisogno
di un secondo trapianto di midollo e solo una persona su 100,000 è compatibile.
Invitiamo tutte le persone che ci conoscono ma anche chi non ci conosca a
diventare DONATORI DI MIDOLLO OSSEO.
Basta avere tra i 18 ed
i 35 anni, un peso corporeo superiore a 50 kg e godere di buona salute.
Si parte da un normale
prelievo di sangue, la cui analisi genetica determinerà o meno i vari livelli
di compatibilità
Per nostro figlio Andrea
la ricerca di un donatore è importante ed è l’unica strada che possa portarlo
alla guarigione
Verrai inserito nel
registro nazionale ed internazionale. In base alla compatibilità il tuo midollo
potrà aiutare Andrea o salvare la vita di un’altra persona, bambino o adulto,
che ora sta aspettando.
Non pensare che tanto lo
farà qualcun altro: le possibilità sono talmente basse che chiunque può fare la
differenza per la sua vita o quella di altre persone
ADMO ROMA: 06 7222031
Viterbo: 3286513283
2) SOS CERCO AIUTO IN CASA
Cara Gaia,
Ti scrivo per mettere un avviso su Fatti
Mail, perchè mia mamma non sta benissimo: dopo l'intervento all'anca che ha
fatto un anno e mezzo fa ha avuto una complicazione al nervo sciatico e ha
difficoltà di deambulazione; poi "perde qualche colpo" e magari
dimentica di prendere le medicine.
Mia mamma (81 anni) dopo
Pasqua tornerà a casa dopo una degenza riabilitativa in ospedale. E’ ancora
abbastanza autonoma, ma abbiamo bisogno di una signora che venga a casa 5
giorni su 7, per un totale di 15 ore circa a settimana, dalle ore 11 alle ore
14, per prepararle i pasti, farle fare una passeggiata e fare un po' di pulizie
in casa. Zona Aurelio (Ergife).
3) GINA CERCA LAVORO:
Buongiorno Gaia
volevo segnalare una mia
amica Gina che ha urgente necessità di trovare lavoro.
Gina é rimasta sola ed
ha grandi difficoltà a mantenersi.
Gina, 59 anni, romana,
diplomata estetista, cerca urgentemente lavoro per qualsiasi aiuto in casa, di
compagnia, passeggiate ed accompagni, se necessario anche con presenza
notturna.
Spero tu abbia
possibilità di inserire sulla prossima mail anche un breve annuncio per lei.
Grazie
4) PAOLA CERCA LAVORO:
Cara Gaia,
ti scrivo per
presentarti una giovane donna, che conosco per interposta fiducia e che cerca
un lavoro per mantenere la sua famiglia con una figlia di 20 anni. Si chiama
Paola Passacantando, ha 46 anni, è romana e ha lavorato come segretaria
amministrativa per 1 anno; come magazziniera e preparatrice di ordini
farmaceutici per 13 anni e come operatrice telefonica e promoter per 10 anni,
prima di perdere il lavoro. Anche se ha lavorato prevalentemente come
amministrativa, ha il diploma di scuola magistrale e sa usare il computer
(microsoft office, adobe illustrator e photoshop).
E' una donna dolce,
molto brava con i bambini e con gli animali. Si sa muovere in casa e cucina
molto bene (anche i dolci). Vive ad Acilia e ha la macchina.Attualmente è disposta
a fare qualsisasi cosa perché ha veramente bisogno di lavorare per mantenere la
sua famiglia (lei e la figlia di 20 anni).
I suoi riferimenti sono:
Spero che tu possa
pubblicare il suo appello nel prossimo invio di fattimail, Posso fornire il cv
e referenze dirette.
ti saluto,
5) MIHAELA CERCA
LAVORO:
Ciao Gaia, ti chiedo
gentilmente di inserire questa necessità nel prossimo invio di Fattimail, un
caro amico ha perso da poco il papà e vuole aiutare la preziosa badante che ora
è senza attività, grazie come sempre. Silvia
Una giovane signora
rumena Mihaela Iftinca, badante, brava ed attenta, è da subito disponibile
anche a spostarsi da Roma, se non trovasse altro, perchè vuole mantenere gli
studi superiori/universitari dei suoi 2 figli in Romania.
Per contattarla:
6) SOS TETTO
Cara gaia
In via Curtatone 3
Roma, dove alloggiano 400 eritrei in asilo politico, abbiamo una nuova urgenza.
Il tetto perde acqua e
infradicia le stanza dei piani superiori.
È un problema di guaina
e di catrame.
Vorremmo un aiuto per
riuscire a sistemarlo adesso che viene la bella stagione.
Contattare kibrom o adhanom
Qualsiasi aiuto in
suggerimenti o opere è veramente di gradito e ringraziamo tutti.
7) VENDO o OFFRO:
In vendita ma per
situazioni di necessità particolari anche semplicemente messi a disposizione:
Deambulatore pieghevole
con ruote
Per uso in interni ed esterni. E' un prezioso strumento d'aiuto per le persone
con difficoltà nella deambulazione, per migliorare la loro mobilità.
Grazie al sedile in poliuretano consente di effettuare comode pause di riposo
durante la deambulazione.
I manubri possono essere facilmente regolati in altezza per adeguare il
deambulatore all'altezza dell'utente.
Protezione contro la chiusura involontaria.
Larghezza totale 55 cm
Diametro ruote: 18,5 cm
+
Carrozzella disabili
molto pieghevole
Telaio in acciaio, seduta e schienale in nylon nero imbottito e lavabile con
tasca portadocumenti sul retro.
Ruote posteriori diametro 30 cm
Ruote anteriori nere diametro 20 cm
Pedane estraibili regolabili in lunghezza.
Larghezza massima 50cm, praticamente entra in tutte le ascensori
Pieghevole e facilmente trasportabile in qualsiasi automobile anche nelle
utilitarie
In buono stato, di marca Ardea.
+
Alzawater rigido con
braccioli rimovibili
Rialzo per water in plastica rigida dotato di braccioli imbottiti con gomma
morbida antiscivolo.
Molto comodo per persone anche temporaneamente con difficoltà di deambulazione
o piegamenti.
Stabile e igienico.
8) AAA LETTORE VHS CERCASI:
,
Cerco lettore VHS, anche
due, per mio figlio che ha molti film in questa versione, chi se ne vuole
disfare, chiaramente funzionante, può inviarmi una mail o telefonare al
... per l'eventuale ritiro.
CONDIVIDO:
EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE
E/O CULTURALE.
A SEGUIRE ALCUNE
SEGNALAZIONI DI EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE E/O
CULTURALE. … vita e solidarietà … per imparare a crescere insieme
BUONA
LETTURA:
UN’ETICA
DELLA PROSSIMITA’
20 APRILE
Cari amici,
vi invitiamo
all’incontro con la teologa Antonietta Potente.
Quando: Lunedì sera 20 aprile
2015
A che ora: 20,30-22,45
Dove: a Casa Betania – Via
delle Calasanziane, 12
Tema: Educarci ad
un’etica della prossimità per vivere meglio.
Il beneficio che può
venire dalla relazione con le persone vicine:
• L’aiuto reciproco che
fa nascere legami.
• La scoperta di nuove
identità ed esperienze.
• L’aggregazione sociale
dettata dalla consapevolezza di essere una comunità e non dalla paura dell’altro.
• Passare
dall’assistenza alla relazione.
Relatrice: Antonietta
Potente, suora e teologa domenicana. Dopo aver conseguito il dottorato in
teologia morale, ha insegnato teologia a Roma e Firenze. Ha vissuto per oltre
10 anni in Bolivia con famiglie indigene e insegnato all’Università di
Cochabamba e La Paz.
Per partecipare è
opportuno prenotarsi al fine di permetterci di preparare gli spazi al
meglio: clicca
qui.
In allegato trovate una
locandina dell’incontro: vi preghiamo di aiutarci a promuovere l’incontro sia
facendo circolare la presente mail che stampando la locandina ed attaccandola
nei luoghi di pubblico interesse (parrocchie, palestre, uffici). Grazie per la
vostra collaborazione.
Gli amici di Casa
Betania e cooperativa l’Accoglienza onlus
BANDO
SERVIZIO CIVILE
Cari tutti,
con la presente e-mail,
vi comunichiamo che è uscito il bando per la raccolta delle candidature di
volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Nazionale all'estero.
Auci, con Focsiv, partecipa con 3 progetti da attivare in Kenya, Mozambico e Perù,
per un totale di 9 volontari.
La scadenza di
presentazione delle domande è il 16 aprile alle ore 14.00.
Potete consultare il
seguente link, per prendere visione della documentazione e della procedura per
candidarsi:
Vi preghiamo di
diffondere la comunicazione alle vostre mailing list oppure a ragazzi che
potrebbero essere interessati.
Per qualsiasi
informazione potete contatrci in sede AUCI.
A presto,
WORLD
FRIENDS
Dai a un bambino
l’assistenza pediatrica per crescere sano.
Riscopri la gioia del
dono.
Come cantava Fabrizio de Andrè in “Via del Campo”, nei
vicoli più fangosi del mondo crescono fiori.
Sono i bambini.
Quelli che negli slum di Nairobi spuntano ovunque,
pieni di vitalità. E che chiedono solo di non essere soffocati da qualche
malattia comune e facilmente curabile.
Sostenendo World Friends e il reparto
pediatrico del Neema Hospital, non solo proteggi e fai crescere uno di questi
fiori, ma puoi trasformarlo in un simbolo, riscoprendo la gioia semplice del
dono.
Dal 14 al 26 aprile si potranno donare 2
euro inviando un SMS al numero 45599 da tutti i cellulari TIM,
Vodafone, Wind, 3, Poste Mobile e Coop Voce, oppure telefonando al 45599 da
rete fissa Fastweb, Vodafone e TWT.
ABBIAMO
RISO PER UNA COSA SERIA
Carissimi Simpatizzanti Auci,
in occasione della XIII edizione della
campagna “Abbiamo RISO per una cosa seria – La fame si vince in
famiglia” promossa dalla rete FOCSIV,
AUCI sarà presente Sabato 16 e
Domenica 17 Maggio in alcune piazze di Roma. Grazie ai contributi
raccolti con la vendita del pacco di riso 100% prodotto da coltivatori
italiani, potremmo contribuire al finanziamento del progetto “Promozione
dell'educazione, nutrizione e assistenza sanitaria per le famiglie di Mafuiane”
(Mozambico).
Saremo presenti con un nostro banchetto
nei seguenti luoghi:
· Parrocchia di San
Filippo Neri, Via Martino Quinto n.28;
· Parrochia di San
Frumenzio, Via Cavriglia n.8;
· Policlinico Gemelli,
Largo Agostino Gemelli n.8.
Nei prossimi giorni saranno comunicati gli
orari dei banchetti.
Vi aspettiamo il 16 e 17 Maggio.... perchè
la fame si vince in famiglia!
Circonvallazione Cornelia 293
00167 Roma
HOMEFULL
HOMEFULL: un
progetto sperimentale per la coabitazione tra anziani e giovani migranti
L'idea del progetto HOMEFULL nasce nel tentativo di
coniugare i bisogni degli anziani in situazioni di solitudine e fragilità e
quelli dei giovani stranieri in uscita dai percorsi di protezione,
valorizzandone le potenzialità reciproche. L'obiettivo generale del
progetto, oltre a sviluppare attività per promuovere una sensibilità diffusa
sul tema dei migranti, è quello di costruire un modello innovativo di incontro
intergenerazionale e interculturale mirato a sperimentare per tre mesi
la coabitazione (o co-housing) tra anziani autosufficienti residenti a
Roma e giovani stranieri giunti in Italia privi di una rete familiare e in
carico ai servizi sociali comunali.
I destinatari del progetto sono pertanto cittadini
anziani residenti nel comune di Roma in buone condizioni fisiche e con
disponibilità alloggiativa, (una stanza idonea a garantire l’indipendenza al
giovane) e giovani migranti in possesso di regolare permesso di soggiorno
e con una buona conoscenza della lingua italiana.
I giovani stranieri in cambio dell'alloggio offriranno
piccoli aiuti ad esempio nella spesa, nel ritiro di farmaci/ricette e
ovviamente nella compagnia notturna, tuttavia è bene precisare che il rapporto
non si configura in termini di assistente familiare. L'anziano ospitante avrà
un piccolo rimborso mensile che lo aiuterà a coprire gli eventuali
maggiori consumi domestici. Tutto il progetto è pensato per facilitare al
massimo la relazione e la comunicazione interculturale. Seguirà pertanto un
programma molto graduale di conoscenza reciproca e di avvio della coabitazione
vera e propria.
Inoltre, allo scopo di monitorare e risolvere
tempestivamente eventuali criticità, i progetti di coabitazione saranno
costantemente monitorati attraverso la supervisione di counselor e operatori sociali,
nonché regolamentati da un patto di coabitazione stipulato tra i due
conviventi, nel quale verranno condivise insieme ai tutor le regole di
convivenza.
Il progetto HOMEFULL è finanziato dalla Regione
Lazio – Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport, area Impresa Sociale e
Servizio Civile - nell’ambito dell’avviso Innova Tu: la nuova sfida dell’innovazione sociale,
ed è realizzato da Programma integra in partnership con laMETA
Cooperativa Sociale Onlus.
Per Info:
SERVIZIO CIVILE CASA
BETANIA
Servizio civile a Casa
Betania e nelle altre case famiglia de l’Accoglienza cooperativa ONLUS
Torna il servizio civile ! ! I nostri progetti sono stati approvati dal
Ministero e sono rientrati nel bando del servizio civile nazionale che scadrà
giovedì 16 aprile alle ore 14,00.
Cerchiamo 20 ragazze/i tra i 18 e i 28 anni.
Durata 12 mesi: 10 giovani saranno selezionati per la
partenza di giugno 2015 ed altri 10 per la partenza di settembre 2015.
E’ previsto un rimborso netto di 433,80 euro al mese
per un totale di 30 ore settimanali.
In concreto cosa si farà all’interno delle case
famiglia?
- Il
servizio sarà organizzato in turni (mattina o pomeriggio) di 5-6 ore su un
totale di 5 giorni lavorativi settimanali per un totale di 30 ore settimanali
- Le
attività in cui il volontario è coinvolto saranno le seguenti:
o Attività
ludico/didattiche con i bambini accolti in casa famiglia
o Attività
di accudimento e cura dei bambini
o Attività
di accompagno a scuola e fisioterapia o in piscina o in passeggiate esterne
o Attività
di cura della casa dove sono ospiti i bambini
o Attività
di sensibilizzazione nel territorio (scuole, parrocchie)
- Saranno previste ore di formazione
specifiche in aula e di affiancamento in casa famiglia.
E’ possibile inoltre partecipare ad un incontro
informativo organizzato a Casa Betania (Via delle Calasanziane, 12) per per Giovedì 9 aprile dalle ore 18,30-20,00.
Le domande per il bando del servizio civile si possono
presentare fino al 16 aprile 2015.
Ciao
Gli amici di Casa Betania e cooperativa l’Accoglienza
onlus
TEATRO
& SOLIDARIETA’
Quest'anno si replica al Brancaccio con gli ospiti dell'Ostello della
Caritas!
Il giorno 28 aprile 2015 alle ore 20.30 al
Teatro Brancaccio di Roma, Via Merulana, 244
Se non fosse
per te
uno
spettacolo teatrale dedicato al tema dell’amore
protagonisti
gli ospiti dei centri Caritas
Come tutti, anche loro hanno meravigliose storie d’amore da raccontare:
delusioni, amori non corrisposti, amori nati e poi finiti, ma anche l’amore per
i figli, per i genitori, per la vita, per Dio.
Un’occasione unica di dialogo, di scambio tra la città nel suo insieme con
la parte più debole di se stessa, affidata a dei professionisti esperti che
hanno saputo guidare gli ospiti-attori attraverso un percorso di sensibilità e
passione, facendo affiorare le risorse e le potenzialità emotive di ciascuno di
loro.
Il ricavato della serata sarà interamente devoluto a sostegno dei progetti
promossi dalla Caritas di Roma.
Vi chiediamo di diffondere l'iniziativa e di partecipare numerosi allo
spettacolo!
Chiunque di voi volesse prendere 3,5 o 10 biglietti in conto vendita ed
aiutarci nella promozione e diffusione dell'iniziativa, può contattarci per
accordi.
I biglietti sono disponibili presso l'ostello/mensa "Don Luigi Di
Liegro" in Via Casilina, 144
Per info e prenotazioni: 06 88815120 - 201
I partecipanti
sono invitati a versare un’offerta possibilmente non inferiore a 12 euro.
Clicca QUI per
accedere alla pagina dell'evento
ORE
UNDICI: NOVITA’
Cari amici,
ecco le proposte (qui trovi il file con le info
per le iscrizioni) per l'estate dei bambini e dei ragazzi a
Camaldoli, nel bellissimo parco nazionale del Casentino:
• 21-25 giugno per adolescenti di 14-17 anni;
• 8-12 luglio per bimbi e ragazzi/e dai 6 ai 13 anni accompagnati da
genitori o nonni.
Grazie di fare da tramite per le famiglie che possono
essere interessate.
Un caro saluto
Don Mario
CIBO
PER TUTTI
Dalla rete di Raffaele Magrone:
CIBO PER TUTTI
La Campagna “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro” ha
questo scopo, impegnarci personalmente e collettivamente, coinvolgere,
sensibilizzare, per cambiare vita, a partire dal riconoscimento essenziale
della dignità della vita dei più poveri, del loro diritto al cibo.
Quest’anno ci attendono molti appuntamenti dove non possiamo mancare per
far sentire la nostra voce: dall’Expo 2015, al vertice delle Nazioni Unite sui
nuovi obiettivi del millennio post 2015, alla conferenza di Parigi sui
cambiamenti climatici; senza dimenticare che a Luglio avremo con noi la nuova
enciclica papale sull’ecologia umana e che in Novembre vi sarà il Convegno Ecclesiale
Nazionale.
E’ per questi motivi che vi invitiamo a partecipare il 22 Aprile all’evento
nazionale della Campagna che si terrà presso il Circo Massimo di Roma,
condividendo gli spazi con il mercato di Campagna Amica. Venite, coinvolgete i
molti volontari, le persone di buona volontà che ci accompagnano. Avremo
l’occasione di condividere tra di noi e di approfondire questi temi con
Mons. Galatino, segretario della CEI, Flaminia Giovannelli della Pontificia
Commissione Giustizia e Pace e Leonardo Becchetti, Ordinario dell’Università
Roma Tre.
Qui la presentazione dell’evento solidale con il programma del seminario:
FONDAZIONE
DI LIEGRO
Sono aperte le
iscrizioni al corso di formazione Volontari e famiglie in rete per la salute
mentale promosso dalla Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro onlus, in
partnership con la Fondation d’Harcourt di Ginevra e in collaborazione con i
Dipartimenti di Salute Mentale delle ASL di Roma.
Il corso nasce allo
scopo di promuovere una cultura di solidarietà nei confronti di persone con
disagio psichico e dei loro familiari e per rafforzare la rete di supporto
sociale. Finalità del corso è quella di formare un gruppo di volontari capaci
di trattare con persone affette da disagio psichico, fornire strumenti e
conoscenze a familiari e volontari per affrontare il tema della salute mentale,
attivare sul territorio un servizio di ascolto e supporto.
Alla fine del corso ci
sarà la possibilità di intraprendere un’attività di volontariato nei centri di
salute mentale, comunità terapeutiche e servizi psichiatrici di diagnosi e cura
delle ASL di Roma.
La partecipazione al
corso è gratuita. Per iscrizioni chiamare lo 06.6792669
CHIASADITUTTICHIESADEIPOVERI
GIOIA E SPERANZA, MISERICORDIA E LOTTA
Assemblea nazionale
convocata da gruppi ecclesiali, riviste e associazioni a 50 anni
dalla Gaudium et spes
Cara sorella, caro
fratello,
ti scriviamo per
confermarti l’incontro di Chiesadituttichiesadeipoveri di cui ti avevamo
già informato in quanto hai partecipato a uno degli incontri precedenti.
Ricorderai che essi sono stati, tutti a Roma, il 15 settembre 2012
all’auditorium del collegio Massimo all’EUR, a ricordo dei cinquant’anni
dall’inizio del Concilio, il 6 aprile 2013 alla sala dei Frentani a cinquant’anni
dalla firma della Pacem in Terris, infine il 17 maggio dell’anno scorso
sulla Lumen Gentium all’auditorium di piazza dello Scoutismo.
L’incontro, il quarto,
si terrà il prossimo
sabato 9 maggio –
dalle 10,00 alle 18,00
presso l’auditorium di Piazza dello Scoutismo, 1 a Roma
(a pochi minuti dalla
stazione Bologna del metrò e vicino alla stazione Tiburtina)
Parleremo
della Gaudium et Spes non solo per ricordarla, dopo 50 anni, quanto
per capire come possiamo oggi guardare al futuro sulle grandi questioni del
rapporto dei credenti nell’Evangelo con la società e con la storia e
riflettendo soprattutto sui problemi della pace e dell’economia e sulle
problematiche relative alla famiglia.
Il programma vuole
offrire la possibilità di raccogliere tanti stimoli della nostra area
“conciliare” e di dare, per quanto possibile, un contributo all’interno
della Chiesa nella nuova fase che si è aperta con papa Francesco, anche nei
confronti del Sinodo di ottobre e dell’incontro di tutta la Chiesa italiana di
novembre a Firenze. Per questo ti chiediamo anche di inviarci idee o
suggerimenti concreti.
Nell’invitarti a questo
appuntamento, ti ricordiamo di farci avere l’adesione della realtà (rivista,
gruppo o associazione) della quale, eventualmente fai parte se non lo trovi
nell’elenco che leggi qui di seguito e che è incompleto.
PER SAPERNE DI
PIU’:
L’invito, al 30 marzo, è
fatto da:
Associazioni e
movimenti:
Agire politicamente;
Associazione “Amici don Germano” – Venezia [Rete dei Viandanti]; Comunità
Cascina Contina (Milano); Associazione Centro comunitario Puecher(
Milano); Associazione Mounier - Cremona [Rete dei Viandanti];
Associazione Sulla Strada (Attigliano); Associazione Viandanti – Parma;
Associazione Fatti Mail ; Associazione nazionale Maurizio Polverari-Roma; Beati
i costruttori di pace (Padova); Casa della Solidarietà – Quarrata/PT
[Rete dei Viandanti]; Centro di documentazione e di progetto don
Milani(Pistoia); Centro di controinformazione ecclesiale di Roma; Centro “E
Balducci” di Zugliano (Udine); Centro internazionale Helder Camara di Milano;
Centro missionario dei Servi di Maria (Bologna); Chicco di Senape – Torino
[Rete dei Viandanti]; Chiesa Oggi – Parma [Rete dei Viandanti]; Cipax
–Roma; Città dell’uomo (sezione di Roma); Città di Dio – Invorio
(NO) [Rete dei Viandanti]; Comunità cristiana di base di S.Paolo (Roma);
Comunità cristiane di base italiane (CdB) – Roma; Comunità del Carmine
(Voghera); Comunità del Cenacolo / Merano (BZ) [Rete dei Viandanti];
Comunità del villaggio artigiano (Modena); Comunità di base delle Piagge (Firenze);
Comunità ecclesiale di Sant'Angelo – Milano [Rete dei Viandanti]; Comunità di
Mambre (Busca-Cuneo); Coordinamento delle teologhe italiane; Coordinamento
Nazionale delle Comunità di Accoglienza (CNCA); Fine Settimana – Verbania
Pallanza [Rete dei Viandanti]; Comunità San Nicolò all’Arena (Verona);
Fraternità degli Anawim [Rete dei Viandanti]; Galilei – Padova [Rete dei
Viandanti]; Gruppo Ecumenico Donne - Verbania Pallanza [Rete dei
Viandanti]; Gruppo per il pluralismo e il dialogo – Verona [Rete dei
Viandanti]; Koinonia / Pistoia [Rete dei Viandanti]; Il Concilio Vaticano II
davanti a noi – Parma [Rete dei Viandanti]; Il filo. Gruppo laico di
ispirazione cristiana – Napoli [Rete dei Viandanti];Il Guado –gruppo di
riflessione su Fede e Omosessualità; Laboratorio di Sinodalità Laicale
(LaSiLa) - Milano [Rete dei Viandanti]; Lettera alla chiesa fiorentina –
Firenze [Rete dei Viandanti]; “Noi Siamo Chiesa” – Roma/Milano ; NOTAM – Milano
[Rete dei Viandanti]; Oggi la Parola / Camaldoli (AR) [Rete dei Viandanti];
Parrocchia di S.Maria Immacolata e San Torpete; Pax Christi; Piccola
Comunità Nuovi Orizzonti (Messina); Preti operai della Lombardia; Preti del
triveneto della Lettera di Natale; Progetto Gionata su Fede e Omosessualità
(Firenze); Sostenere, non Sopportare (SnS) – Bologna [Rete dei Viandanti];
Vasti-scuola di ricerca e di critica delle antropologie;
Vocatio-Movimento dei preti sposati
Per
informazioni, adesioni e altro:
Vittorio
Bellavite vi.bel@iol.it
Tel. 02-2664753,
cell.3331309765
EMERGENZA
SIRIA
Associazione pro terra
sancta:
I DATI UFFICIALI ALL'INIZIO 2015
- 4 anni di guerra
- 6.500.000 sfollati
- 1.600.000 bambini che non vanno più a scuola
- 195.000 morti, di cui 3.500 bambini
|
|
L'OPERA DEI FRATI FRANCESCANI
La maggior parte delle ONG e del
personale umanitario ha dovuto abbandonare il paese.
I frati sono tra i pochi che ancora operano direttamente sul territorio.
Dona per continuare l'opera nei 4 Centri di Accoglienza per
i profughi siriani allestiti dai frati francescani.
|
con
30€
doni: cibo, acqua
potabile e cure
per i bambini
|
con
50€
doni: coperte
per un centro
di accoglienza
|
con
100€
doni: una retta
scolastica per
un bambino
|
con
250€
doni: un macchinario
medico per l'ospedale
di Aleppo
|
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5X1000
Fatti Mail ha ricevuto
moltissime segnalazioni di associazioni che ricordavano la possibilità di
devolvere loro il 5x1000
E’ tempo di 5x1000
E’ tempo di solidarietà
Che siano associazioni
che operano sul piano territoriale a noi vicino o nell’ambito della solidarietà
internazionale
Che siano associazioni
che si occupino di promozione di diritti o risposte a bisogni
L’invito a tutti è di
non perdere quest’opportunità di BENE E SOLIDARIETA’
… una firma può
trasformarsi in spazi di speranza e futuro
DESTINATION
WEST AFRICA
DWA AFRO FEST -
Roma 1, 2, 3- Maggio 2015
Tre giorni di musica,
arte e cultura direttamente dall'Africa!
L'ass. cult. Destination West Africa presenta...DWA AFRO
FEST!!!! Per la prima volta a Roma, tre giorni, per
ricreare un villaggio in cui immergersi nella musica, nella danza e nella
cultura mandengue con la presenza di tanti maestri di fama internazionale:
dalla Guinea Conakry Alseny Bangoura, Fode Seydou Bangoura e Sourakhata
Dioubate. Dal Burkina Faso Inoussa Dembele e Ousmane
Coulibaly e Bifalo Kouyate dal Mali.
Al DWA AFRO FEST ci sarà:
CONSAPEVOLEZZA&SOLIDARIETA’
Una cittadinanza
consapevole è una cittadinanza più solidale.
MI AVETE FATTO SENTIRE UN
HANDICAPPATO
La lettera di un disabile che a Bologna non è riuscito a salire su un
autobus:
"Non mi posso incazzare con nessuno per quello che sono,
ma non vi perdono queste cose"
Maximiliano Ulivieri Ieri mi sono sentito un handicappato. Uso questo
termine al posto del politically correct “diversamente abile”
perché di “correct” ieri ho visto ben poco. Direte voi: ma tu lo sei un
handicappato! Certo. Lo sono. Ogni giorno. Ma ci sono momenti in cui me lo
sbattete in faccia ancor di più. Come dice l’amica Sofia, è la società che ci
fa sentire handicappati. Se tutto funzionasse a dovere i nostri handicap non
sparirebbero dal corpo ma dalla percezione che abbiamo di essi, sì. E ieri a
quella fermata del bus a Bologna mi sono sentito handicappato. Anzi. Mi avete
fatto sentire handicappato. Non mi posso incazzare con nessuno per quello che
sono. Non posso perdonare nessuno per il mio handicap perché non saprei chi sia
il colpevole. Ma per ogni volta che mi fate sentire un handicappato so chi è il
colpevole: voi. E non ve lo perdono. Ore 16 di Martedì 7. Ho un appuntamento
importante alle 16 e 30. Già. Pure gli handicappati hanno degli appuntamenti
importanti. Via Irnerio. Un bel sole ma un vento freddo. Primo bus, il 28,
passa dopo 10 minuti. Ha il simbolo della carrozzina, cosa che dovrebbe
tranquillizzare un disabile ma ben si sa che un disabile tranquillo non può mai
stare. Ha la pedana elettrica. L’autista prova a farla uscire. “Forse è troppo
alla pari con il marciapiede, vado più avanti dov’è più basso”. Si sposta, la
gente che urla “no, dove va!” e io a tranquillizzarli “lo fa per me, ora si
ferma”. La pedana esce, mi rilasso. No, la pedana rientra. Ci riprova. Esce.
Rientra. L’autista si avvicina sconsolato “non va”. Ok. Devo aspettare il
prossimo.
L'assessore lo chiama al telefono:
"Chiederò spiegazioni"
L'azienda Tper: "Abbiamo
ancora molto lavoro da fare"
Sono le 16 e 20. Farò tardi all’appuntamento. Chiamo la persona che mi
aspetta e spiego il motivo per cui farò più tardi. Cresce il mio sentirmi
handicappato. Arriva dopo 10 minuti un altro 28. Anche questo con la pedana
elettrica. Il tipo prova ad azionarla ma questa neanche esce dal suo scomparto.
Vado verso la parte del posto di guida. Lo vedo premere con vigore dei tasti.
“Scusi - faccio io - di solito chiudono tutte le porte prima di fare uscire la
pedana”. “Non importa, funziona pure così”. Sarà. Intanto non va. “E’ già il
secondo bus che non riesco a prendere e faccio tardi…”. “Ma l’ha mai usata prima?”.
Chiedo così nel senso di capire se gli funzionava o no. Lui invece si sente
offeso e risponde “Se non si fida è un problema suo”. Chiude le porte e se ne
va. La gente mi guarda. Fa freddo. Ormai sono le 16 e 35. Richiamo la persona
che mi aspetta. L’appuntamento lo spostiamo alle 18 e in un posto dove non sia
costretto a prendere il bus.
Torno verso casa. Mi viene in mente il secondo autista. Mi capita spesso
di vederli impacciati a usare queste pedane (e non stiamo a ripetere che “le
manuali sono meglio” perché in tutta Europa hanno solo le pedane elettriche) e
mi chiedo se, forse, non sarebbe utile un bel corso di preparazione agli
autisti. Magari seguito da un corso di empatia. Sì, perché se io già mi
sento handicappato nel dover perdere appuntamenti a causa vostra, poi devo pure
sorbirmi la tua incazzatura per il mio nervosismo. Scusami. Ti chiedo scusa. Lo
so. Sono un tipo molto paziente. Calmo. Ogni tanto però non resisto.
Tranquilli. Ci lavorerò sopra e cercherò di essere ancora più paziente. Nel
frattempo però vedete di evitare di ricordarmi che sono un handicappato. Non me
dimentico mai. Anche grazie a voi.
INSIEME A CHIARA
CASTELLANI
La lista degli strumenti medicali da raccogliere, è già presente sul
sito QUI (dentro Ambiti di Intervento)
Carissima Sostenitrice/Carissimo Sostenitor
ogni anno raccogliamo strumenti medicali e farmaci per rifornire i centri
medici e le farmacie diocesane di riferimento nella zona in cui operiamo.
Se lavori in ambito sanitario,conosci qualcuno che opera nel settore o vuoi
donarci del materiale da te acquistato presente nella lista, ti invitiamo a leggere quanto
segue.
Puoi inviare gli strumenti medicali al seguente punto di raccolta:
Savio S.R.L.
Via Polvaries, 22
33030 BUJA (UD)
tel. 0432\963650
Elenco farmaci:
Differentemente dalle strumentazioni medicali i farmaci dovranno essere
spediti al seguente indirizzo:
Parrocchia San Saturnino Martire Via Avigliana 3, 00199 Roma Tel. 068.554.983
E'importante riportare all'esterno dei colli una lista numerata degli oggetti
presenti all'interno, imballare in maniera efficiente e informarci al seguente
indirizzo coordinamento.chiaracastellani@gmail.com riguardo
la tua spedizione.
Grazie al tuo supporto
possiamo attrezzare in maniera ottimale i centri medici di riferimento di:
Kenge, Kimbau, Kingala Matele, Bisiala, Kitenda e Misay. - ancora grazie!
Il genio giovanile contro la mafia
di Nando Dalla Chiesa
“#mappiamolitutti”. La formula ha qualcosa di virale. Cattura la fantasia,
schizza nuovi orizzonti. Ed è il frutto del genio creativo di un gruppo di
laureati e studenti quasi tutti di Scienze Politiche di Milano. Anche se
l’ideatore vero si chiama Pierpaolo Farina, una incontenibile passione civile e
una straordinaria familiarità con la rete. Il suo blog, “di’ qualcosa di
sinistra”, dedicato a Enrico Berlinguer, arriva fino a diecimila visitatori al
giorno. Il “Fatto” se ne è già occupato un paio d’anni fa, quando con alcuni
amici diede vita a WikiMafia, enciclopedia elettronica sul fenomeno mafioso,
centinaia di voci supercontrollate, la descrizione più completa in circolazione
(opera di un diciottenne) del maxiprocesso di Palermo.
L’idea di far qualcosa contro l’ignoranza nazionale di un fenomeno che ha
messo quasi in ginocchio lo Stato e ne corrompe la vita pubblica, gli mette le
ali ai piedi. E’ troppo giovane, 26 anni, perché si possa dire che ne ha fatto
la missione della vita, ma certo ci pensa giorno e notte. E ha anche lanciato
una sottoscrizione (obiettivo 100mila euro) con scadenza simbolica il 23
maggio, strage di Capaci, per finanziare il nuovo progetto, MafiaMaps (www.mafiamaps.it). Mappiamoli tutti,
appunto. Ridisegniamo l’Italia, provincia per provincia, partendo dalla
presenza delle organizzazioni mafiose. Anche andando a ritroso nel tempo.
Storia e geografia insieme. Quali e dove e quando sono state le vittime, così
spesso dimenticate, a partire da quelle dei sequestri di persona realizzati al
nord negli anni settanta. Nulla si ricorda di quei ragazzi rapiti all’ora della
scuola e mai più tornati, o trovati in una discarica o fatti a pezzi in un
bagagliaio dopo essere stati tenuti in una buca sotto terra per dei mesi. Un
numero generico, quaranta, i sindacalisti contadini uccisi nel dopoguerra in
Sicilia, e qualche nome che torna ogni tanto nella memoria pubblica. O i nomi
centrifugati delle celebri “scorte”.
Ma anche la storia e la disposizione geografica, da Trapani ad Aosta, dei
vari clan, quelli che uccidono, incendiano, corrompono, intimidiscono. Le
inchieste che i riguardano. Almeno per avere conoscenza del potere illegale
quanto si ha diritto ad averne del potere legale. La storia stessa dei luoghi
può essere riscritta, come ben sanno gli studenti di Palermo o di Milano,
ripassando le lapidi dei martiri o i luoghi (uffici finanziari, ristoranti,
assessorati) in cui si sono prese nel tempo le decisioni criminali che
avrebbero influenzato il futuro delle città. Pierpaolo reagisce a chi insinua
che quei centomila euro siano troppi. “E’ il primo progetto App per smartphone
e tablet sul fenomeno mafioso. Ci provino loro a fare una piattaforma così, che
in tutta Italia ti racconta la storia di ogni organizzazione mafiosa; che premi
un pulsante sulle voci che preferisci e hai la cartina dei beni confiscati, che
non ce l’ha nemmeno l’agenzia nazionale, o la serie storica degli omicidi o la
concentrazione geografica dei clan che vengono, che so, dallo Jonio. Ci provino
se sono capaci di farlo con somme minori. Io so che sono corse cifre grandi
dieci o trenta volte nella pubblica amministrazione per fare infinitamente
meno. Qui ne potrebbe nascere perfino una start-up. E poi sono soldi che
chiediamo ai privati, sulla base di un progetto, di una fiducia, mica soldi
pubblici. Chi ci critica mi sembra che campi di appannaggi pubblici. O
sbaglio?”.
Già, perché l’iniziativa di Pierpaolo e dei suoi amici, arbitrariamente e
abusivamente attribuita al sottoscritto (spiacente di non avere tanto genio…),
è stata accusata di totalitarismo poliziesco da qualche “garantista” che non si
è mai mosso per denunciare la mafia ma che ora grida alla schedatura. Certo,
sarebbe bello se l’Italia continuasse ad essere un pascolo di oche giulive
convinte che “qui non esiste la mafia”. E scomodo sarebbe trovarsi su un App,
documentalmente, le scorrerie dei clan, con nome e provenienza, nella propria
città, fino a un secondo prima dichiarata vergine immacolata. Bello se
perdessimo la memoria di ciò che è stato, dei morti assassinati. Peccato che a
schedare siano da sempre, e senza scandalo, i mafiosi. Che non solo studiano
chi li contrasta nelle loro pretese criminali, ma ne schedano indirizzi
privati, scuole dei figli, abitudini quotidiane, fino a sapere (ricordate?)
anche a che ora della domenica e in che via e numero civico va un giudice a
trovare la propria madre anziana. Così, giusto per farlo saltare in aria.
Davvero ogni cosa che vada contro i poteri illegali indigna e infiamma le
anime morte. Perché alla fine, come non mi stanco (qui sì, io) di insegnare, la
forza della mafia sta fuori dalla mafia. E’ un così bel pezzo del paesaggio,
perché i cittadini dovrebbero combatterla armandosi di conoscenza? E allora
meglio se rovesciamo il tavolo e chiamiamo la conoscenza storica “schedatura
poliziesca”…Andate avanti, Pierpaolo e Francesco, Adriana e Marco, Ester e
Chiara, Eleonora e Mattia, a decine come siete. E non prendetevela troppo se
vecchi politici che hanno sempre pensato ad altro e vi hanno lasciato un paese
in questo stato vi attaccheranno. Che cosa dovrebbero fare, in fondo?
,
RETI AMICHE:
Segnalo a tutti gli amici di Fatti Mail la rete con cui spesso condividiamo
sfide solidali:
- la rete di Raffaele Magrone
Lo spirito di gratuità che muove Fatti Mail
implica che chiunque abbia ricevuto (o riceva) ospitalità circa un
proprio comunicato lo faccia in spirito di condivisione dell'idealità
solidale accettando di essere parte di uno spazio in cui la
comunicazione sia tanto un dire quanto un ascoltare. La solidarietà
ha infatti necessariamente due direzioni quella del chiedere e quella
dell'offrire. Se non sono entrambe vissute ed accolte non potrà esserci spazio
di solidarietà.
Nei Fatti - e
nelle Mail - questo significa accettare:
- che il proprio indirizzo
e-mail entri nella mailing list di Fatti Mail (che non ne farà uso alcuno al di
fuori della spedizione on-line delle news letter 2/3 volte al mese)
- ed essere disponibili a
leggere i bollettini che si riceveranno con la stessa solidarietà che si è
sperato altri abbiano messo in gioco leggendo il proprio annuncio
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