SOLIDARIETA' ... come altro?

SOLIDARIETA' ... come altro?
Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza cercare perché non s'impegna, senza disimpegnarci perché altri non s'impegna. Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore, un utile che non sia una delle solite trappole generosamente offerte ...dalla gente pratica. Si vive una sola volta e non vogliamo essere giocati in nome di nessun piccolo interesse. (Primo Mazzolari)

lunedì 2 dicembre 2013

30 novembre 2013

Fatti Mail  
Song-Tabba's smiles 











Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail





I poteri hanno visto nelle isole luoghi di reclusione,
hanno piantato prigioni su ogni scoglio,
il mare nostro brulica di sbarre.
Gli uccelli, invece, vedono nell’isola un punto di appoggio dove fermare e riposare il volo, prima di proseguire oltre.
Tra l’immagine di un’isola come recinto chiuso, quella dei poteri
e
 l’immagine degli uccelli, di un’isola come spalla
su cui poggiare il volo,
hanno ragione gli uccelli
(Erri De Luca al cimitero di Lampedusa)

Il 13 novembre è stato presentato a Roma
Il Dossier Statistico 2013 sull’Immigrazione

Gli interventi sono stati tutti interessanti in particolare: Franco Pittau (coordinatore del Dossier),  la giornalista di radio Vaticana Maria Dulce Araujo Evola,  la vice ministro del lavoro Cecilia Guerra,  il ministro dell’Integrazione Cecile Kienge

La ministro Kienge ha raccontato che di recente è stata in alcune scuole
dove ha incontrato molti bambini delle elementari e delle medie

E’ rimasta molto colpita da alcune domande ricorrenti:

perché l’Italia è invasa dai clandestini? perché arrivano tutti questi    extracomunitari a Lampedusa?

un  bambino le anche chiesto: ma voi al governo avete degli obbiettivi?

I bambini sono i nostri specchi: esprimono quello che sentono e lo fanno con immediatezza e senza filtri

Evidentemente recepiscono l’idea di una conflittualità politica superiore ad ogni progettualità
E riducono tutta la realtà del fenomeno migratorio a parole come clandestini ed extracomunitari
I bambini esprimono la distanza tra quelle che sono le verità sul fenomeno migratorio nel mondo e quelli che sono i pregiudizi

Il fine ed il nucleo di tutto il lavoro contenuto nel Dossier sull’Immigrazione è poter passare dalle discriminazioni ai diritti. E’ questa l’unica strada seria per risolvere non solo una realtà che non ha nulla a che fare con l’emergenza che vogliono banalmente rappresentarci ma è anche l’unica risposta efficace  alle domande di sicurezza, di lavoro, di crescita civile, economica e personale

Alla base delle discriminazioni c’è sempre una scarsa conoscenza delle realtà discriminate o una conoscenza errata.

Anche Fatti Mail vuole nel proprio piccolo contribuire a combattere queste discriminazioni:

A seguire la trasposizione scritta degli interventi del dott. Franco Pittau e della giornalista Maria Dulce Araujo Evola per la capacità di entrambi di esprimere con semplicità e chiarezza contenuti e dati importanti alla comprensione di un fenomeno – quello migratorio – su cui tutti siamo realmente poco correttamente informati nonostante tutti ne parlino così diffusamente.

A seguire anche il link per poter vedere il breve video che ha preceduto tutti gli interventi e che merita attenzione.


Maria Dulce Aroujo Evola
Il Dossier esprime una ricchezza di dati e fonti ed analisi in modo semplice e chiaro:  si presentano le politiche i comportamenti nei confronti degli immigrati
Bisogna  andare dalle discriminazioni ai diritti e doveri
Da un noi e loro ad un noi e basta
Immigrazione è fenomeno mondiale.
Tutti i Paesi del mondo  - è oggi noto - sono al contempo luoghi di partenza di arrivo e di transito quindi rimanere attaccati alla difesa della purezza culturale per ostacolare l’integrazione è una battaglia persa in un’epoca che è di globalizzazione
I migranti nel mondo sono 232 milioni ed è un dato in costante crescita per i prossimi 50 anni.
Aumenta  anche un movimento dal nord al sud del mondo oggi ci sono molti portoghesi che vanno  in Mozambico ed in Angola (dove stanno imparando a fare i permessi di soggiorno)
Una parte significativa dei migranti tende a stabilirsi stabilmente  nei Paesi di arrivo quindi una migrazione  strutturale che richiede un processo  e non semplici progetti di integrazione o interazione non si tratta di emergenze
L’immigrazione in Italia – i più di 5 milioni di immigrati -  è per più della metà europea anche se cresce quella degli extraeuropei (soprattutto attraverso i nati qui e i ricongiungimenti)
È quindi soprattutto interna all’ Europa oltre il 54% , non extracomunitaria come invece anche i media contribuiscono a far apparire.
La carta di Roma su come informare correttamente su questa materia immigrazione è ancora disattesa
L’allarmismo è ingiustificato.
E’ praticamente impossibile fermare il fenomeno immigrazione perché le persone si  muovono per andare a cercare una vita migliore di quella che  hanno. Nonostante le misure restrittive è impossibile fermare questi spostamenti legati alla sopravvivenza. E per sopravvivere per trovare una vita vivibile si rischia anche di perderla come è nella cronaca di questi tempi
Le cause dell’immigrazione sono varie: sfuggire dalla povertà, violazione diritti umani, conflitti armati, mancanza libertà politica religiosa di gender
Fermare l’immigrazione è allora aiutare a rimuovere queste cause con politiche economiche internazionali più giuste e favorire processi di pace nei loro Paesi di origine in conflitto.
I migranti che sono già qui possono contribuire a lenire la povertà nei loro Paesi di origine con le rimesse se sono ben accolti e se possono godere dei diritti che gli possono consentire di vivere degnamente che di diventare soggetti strategici di sviluppo sia nei Paesi che li accolgono,  sia dei Paesi  d’origine .
 Il Dossier mostra il tema del Co-Sviluppo che è oggi  tra l’altro rappresentato numericamente da un saldo positivo di un miliardo e mezzo a fronte delle spese totali per l’immigrazione
Co-sviluppo: coinvolgere i migranti nei processi di sviluppo territoriali sia degli paesi d’origine che di accoglienza
Don Remigio Musaragno già venti anni fa sosteneva l’importanza strategica degli studenti stranieri come soggetti strategici di sviluppo dei Paeesi di origine e di accoglienza. Per anni non è stato ascoltato. Allora era un discorso profetico oggi è considerato indispensabile.
Inutile resistere alle vie più plausibili ed umane ed equilibrato dei movimenti delle persone nel mondo che possono operare
Sul fronte interno molte resistenze all’integrazione e molte discriminazioni
Per me cercare casa dopo anni di lavoro come colf e studentessa è stato scoprire un’Italia che fino ad allora non conoscevo. Chiamavo per avere casa in affitto tutto sembrava andar bene ma quando mi chiedevano il nome o mi vedevano mi chiudevano il telefono o mi annullavano la trattativa ed ho iniziato a vedere l’esser straniera come se fosse una patologia. Mi è successo parecchie volte.
Un altro fronte profetico è quello delle seconde generazioni, che immigrati non sono e che credono di essere italiani,crescono con questo sentimenti perché cresciuti qui.
Giovani nati in Italia che si sentono italiani e che poi finiscono per doversi sentire stranieri da una parte e dell’altra.
Se queste persone non saranno appoggiate nella loro crescita come si deve l’Italia rischia domani di trovarsi un gran numero di persone non serene dal punto di vista sociale, se saranno buoni o cattivi cittadini lo saranno per l’Italia. Già educare un figlio alla sua cultura non è facile,  figuriamoci se le culture sono due, per questo vanno sostenute le loro famiglie per il bene loro e dell’Italia
E’ nell’interesse dell’Italia far si che stiano bene.
Occorre che questi giovani possano conoscere anche i loro Paesi d’origine attraverso iniziative culturali e nuove ideologie sull’immigrazione. Arrivare ad una doppia integrazione anche con i Paesi d’origine.
Vorrei concludere dicendo che si dia ascolto alle voce profetiche: è più che dimostrato che l’immigrazione è una ricchezza dal punto di vista economico, culturale, di mano d’opera. Resistere non solo è inutile ma impoverisce tutti. Nel mio paese  - CapoVerde - siamo un popolo formato da un miscuglio di culture e di popoli origini diverse inclusa l’Italia. La ricchezza vera  di CapoVerde è proprio in questo intreccio di culture.
Vi incoraggiamo a guardare ad un mondo multirazziale come ad un mondo in cui nulla si può perdere ma molto si può guadagnare.

Franco Pittau
Carattere di stabilità del fenomeno migratorio: ci si sposta per restare
Mons. Di Liegro diceva sempre che gli operatori devono aprire le piste e le strutture pubbliche devono poi rafforzarle. Oggi finalmente questo inizia ad accadere.
Fino a quando l’immigrato sarà considerato un diverso quella italiana sarà sempre una politica zoppicante
La politica migratoria deve invece considerare l’altro uno come me e rendere attuabile l’obbiettivo dalle discriminazioni ai diritti
La crisi non cancellerà l’immigrazione i flussi non si fermano né si possono fermare.
L’immigrazione è a carattere strutturale: ci si muove per restare nei paesi in cui si arriva – non emergenziale -  ed è infatti aumentata anche durante la crisi. Le stime dell’IDOS della popolazione immigrata residente in Italia sono 5milioni186mila. Una grossa quota della popolazione Italiana.
L’aumento dell’immigrazione è avvenuto anche nel 2012. Ci sono i bambini nati in Italia da genitori stranieri o anche da un solo genitore straniero. Poi ci sono anche i ricongiungimenti.
Frequentano le nostre scuole circa 800,000 tra ragazzi e bambini figli di immigrati.
Sul totale degli occupati in Italia il 10% sono stranieri
Sono aumentate anche le imprese di immigrati in Italia. Questo evidenzia il contributo degli immigrati anche nel creare occupazione.
I flussi continueranno ma noi abbiamo effettivamente bisogno  - anche in periodo di crisi - di manovalanza soprattutto nei settori dell’agricoltura e dell’edilizia.
Avremmo bisogno di arrivare anche ad un’immigrazione qualificata.
La nostra politica universitaria è oggi migliore rispetto al passato ma non è paragonabile con quella di altri Paesi europei – Germania Francia Inghilterra  - ed extra europei dove ci avvale molto più e molto meglio del contributo che può venire da eccellenze immigrate
Primi 6 mesi del 2013 abbiamo accolto 10,000 persone
Nel mondo ogni giorno ci sono 23.000 persone in fuga. Sono questi i numeri con cui ci si deve confrontare e che sono la realtà del nostro tempo.
Un altro motivo di afflusso di immigrati è l’invecchiamento della popolazione europea. La grossa forza lavorativa che oggi in Europa si occupa di persone anziane e malate sono gli immigrati.
Quali elementi di qualità immettere nella nostra politica migratoria?
Non è solo questione di soldi (che comunque contano) – da investire per gestire sempre meglio questa realtà - le sorti del mondo le cambiano le idee.
Abbiamo sull’immigrazione idee imprecise
Gli immigrati spesso sono trattati male perché pensiamo ci rubino chissà che cosa sono invece in realtà un grosso contributo nel nostro sistema pensionistico. Da loro arriva un grosso aiuto di molti miliardi.
Bisogna superare la discriminazione che penalizza le persone ma anche la capacità di innovare di un Paese.
Trattar bene gli immigrati non solo è una cosa doverosa ma anche “conveniente” dal punto di vista economico.
C’è poi la realtà degli 800,000 minori immigrati in Italia. Serve arrivare al diritto di cittadinanza
Gli immigrati sono infine un elemento della politica internazionale italiana: ogni immigrato è un legame con il proprio Paese d’origine. E porterà l’immagine dell’Italia che ha ricevuto al suo Paese d’origine
Finora queste virtualità non si sono realizzate perché noi non ci crediamo. Un immigrato che studia qui potrebbe poi diventare un leader in qualche ambito nel proprio Paese d’origine. Se noi lo accogliamo male l’Italia resterà negativa per lui anche quando tornerà al suo paese d’origine da dove  potrebbe trovarsi a fare accordi commerciali con altri Pesi piuttosto che col nostro. Anche i nostri prodotti possono essere o non essere promossi in base al legame positivo o negativo degli immigrati con l’Italia.
C’è poi il poter costruire la pace nel mondo anche attraverso i rapporti con gli immigrati.
Un altro importante fattore della politica migratoria è semplificare la burocrazia.
Dobbiamo tutti noi essere promotori di queste idee per spingere la politica a farle proprie perché il fenomeno migratorio può solo far bene all’ Italia.


… Fatti Mail segnala e ricorda in merito al tema dell’integrazione le puntate di una serie di documentari di Rai 3dal nome “Radici”
Dall’Ecuador al Senegal, dal Burkina Faso alla Cina: quattro storie di donne immigrate in Italia e delle loro “radici”. Quattro reportage firmati da Davide Demichelis con la collaborazione di Alessandro,

RICORDO A TUTTI CHE NEL BLOG  - COLONNA DI DESTRA: IN PRIMO PIANO - SONO INSERITE COSTANTEMENTE INIZIATIVE SOLIDALI LE CUI SCADENZE NON ARRIVEREBBERO ALLA SUCCESSIVA NEWS LETTER PERCIO’ VISITARE DI TANTO PUO' AIUTARE A SOSTENERLE E DIFFONDERLE

SEMPRE NELLA COLONNA DI DESTRA LE INIZIATIVE CHE AVVENGO AL NORD PER LE QUALI RINGRAZIAMO SEMPRE DI CUORE LA “REDAZIONE” TORINESE DI FATTI MAIL

Due ulteriori condivisioni:

1)    Chiunque voglia segnalarmi iniziative da promuovere, NON mi mandi ALLEGATI, NE’ LOCANDINE … ma tutto il comunicato direttamente come testo della mail

2)     Nella colonna di destra del BLOG   c'è una finestrella 
"CERCO … TROVO …"
basta digitare una  parola chiave  e   appariranno tutte le volte in cui,  in una qualunque Fatti Mail degli ultimi 2 anni, sia stata citata quella parola   … può essere un'utile strumento di prima ricerca
(ovviamente poi c'è sempre l’ archivio!)



AVVISATE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE -  DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO - CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FARA’ RIFERIMENTO A “FATTI MAIL” … è importante aiutare due persone estranee che si parlano a superare il disagio iniziale dovuto spesso proprio alla mancanza di fiducia … Considerate che l’espandersi di Fatti Mail se da una parte aumenta i lettori (e le opportunità di risposte solidali) dall’altra estende anche al di fuori delle spedizioni di Fatti Mail via e-mail la possibile lettura del bollettino. Chiedete quindi a chi vi chiami o vi contatti come sia venuto a conoscenza della vostra richiesta, regolandovi conseguentemente. 



BUONA LETTURA :
Le richieste legate alla ricerca di lavoro  - oggi come sempre - chiamano tutti coloro che vogliano “essere” solidali  a “fare” un gesto in più: una lettura approfondita, un passa parola, un’attenzione ad offerte che possano capitare alla nostra attenzione.  Non sono bigliettini attaccati ad una bacheca … sono amici, persone che stanno portando un peso – diverso ma gravoso in ogni caso – e chiedono il nostro sostegno … per non restarne schiacciati. Grazie


Da una mail arrivata a Fatti Mail  contenente una richiesta d’aiuto per il Burkina Faso
  è nata – meglio – gemmata Song-Taaba ONLUS

In questi giorni 4 giovani volontari (vedi foto)  di Song-Taaba sono in Burkina Faso e stanno piantando degli alberi nel parco del Polo Scolastico che    consentirà di accedere allo studio ad un migliaio di ragazzi di ogni età finora privati di ogni tipo di scolarizzazione, stanno incontrando le donne che hanno avviato i 70 progetti di micro artigianato, stanno portando materiale didattico ai 45 ragazzi e bambini che sosteniamo insieme nello studio, stanno ascoltando le oltre 100 donne che frequentano il laboratorio di formazione professionale alla tessitura e di alfabetizzazione

Nessuna di queste attività che portano dignità e futuro dove non c’erano sarebbe stata possibile senza un po’ di tempo, di speranza, di risorse, messe in gioco dalla disponibilità di tutta la grande famiglia di Song-Taaba e Fatti Mail

Una famiglia che ha voluto sempre sostenere anche l’attività medico sanitaria della dott.ssa Chiara Castellani in Congo

Una famiglia che oggi invitiamo a partecipare ad un incontro UNICO:

11 dicembre 2013

CHIARA CASTELLANI &
SILVESTRO MONTANARO

APPUNTI AFRICANI

Una serata UNICA:

Per il valore umano di Chiara Castellani e di Silvestro Montanaro
Per la loro competenza sulle problematiche del continente africano
Per l’altissima professionalità di entrambi che dona ulteriore pregio ai contenuti
Per le scelte coraggiose che rendono eccezionali le  loro testimonianze
Per il … coincidere  a Roma nello stesso giorno !!!


Due voci, due testimoni unici, per raccontarci quell’Africa che non sempre e non tutti vogliono far parlare o ascoltare. Un’Africa segnata da ricchezze e povertà su cui  interrogarci per crescere insieme nella consapevolezza di questo nostro tempo.
Chiara Castellani -  medico,  ginecologa, missionaria laica. Attualmente in Congo lavora in più centri salute e porta avanti corsi di formazione per medici e infermieri nell’area di Kenge – Kimbau:  un territorio vasto come il Belgio. Le sue esperienze sono raccontate nei libri: Una lampadina per Kimbau e Carissimi tutti
Silvestro Montanaro - giornalista, autore televisivo (sua la trasmissione “C’era una volta” - Rai 3), testimone attento e coraggioso dell’emarginazione e delle realtà dei paesi Terzi – sarà con noi a raccontarci i suoi Appunti Africani
Insieme a loro allargheremo il nostro sguardo sulle politiche, sulle sfide ed sulle potenzialità del continente africano.
CRESCERE NELLA CONSAPEVOLEZZA PER CRESCERE NELLA SOLIDARIETA’

-              Visione del docu/film: APPUNTI AFRICANI
-              Testimonianza della dott.ssa Chiara Castellani
-              Testimonianza del giornalista Silvestro Montanaro
-              Domande e Risposte con  amiche e amici in sala

In allegato la locandina dell’ evento. Aiutateci a diffonderlo stampandola ed attaccandola nei luoghi che frequentate abitualmente: grazie!

sala GP2 ore 19,30 - vicolo del Grottino 3b
PER PARTECIPARE E’ D’OBBLIGO:
CONFERMARE LA PRESENZA ALLA NOSTRA SEGRETERIA




1)        GRAZIE:

Grazie a Fatti Mail siamo riuscite a trovare una carrozzina da inviare in Ucraina.
Un saluto affettuoso
Dina


2)        GIOVANNI e MARINIKA CERCANO  LAVORO:

Ragazza referenziatissima, non fumatrice, senza fidanzati, né animali cerca

Cara fatti Mail
grazie per la vs newsletter e per tutte le iniziative in cui siete coinvolti e ci date la possibilità di aderire attraverso la divulgazione

Conosco una coppia di rumeni residenti in Italia che come molti in questo periodo sta passando un momento di grande difficoltà poiché Giovanni ha perso il lavoro presso l’impresa edile dove era regolarmente assunto. Dato che hanno due bambini piccoli, si è creata spontaneamente una piccola rete di solidarietà per  cercare di aiutarlo a trovare una nuova occupazione. Lui e un giovane alto e robusto ed è disponibile anche a svolgere lavoro di facchinaggio per ditte traslochi, autista (ha la patente ed e automunito).
La moglie Marinika è invece disponibile le mattine come badante o donna delle pulizie.
Vivono in zona Nomentana-Montesacro ma specialmente Giovanni non ha problemi a spostarsi in altre zone di Roma.
Il cellulare di Giovanni è ....

Grazie in anticipo per l’aiuto

Un caro saluto,
Stefania -
             gaia.fattimail@gmail.com,  



3)        MARIA CERCA LAVORO:

Cara Gaia mi rivolgo agli amici di Fatti Mail per segnalare il caso di Maria Marzo, una giovane signora che ha bisogno urgente di lavorare.
Maria ha perso il marito all’insorgere di una grave malattia di sua figlia Vanessa di 13 anni. Adesso, dopo oltre due anni di cure Vanessa sta meglio anche se deve venire a Roma ancora per le terapie di mantenimento. È tornata a scuola e insieme sono tornate a casa. Ma Maria deve lavorare per poter provvedere a se e sua figlia.
Abita ai castelli e cerca qualunque lavoro (pulizie domestiche, , assistenza anziani, baby sitter) preferibilmente nella zona sud di Roma o Castelli romani. E’ automunita.
Chi potesse darle una mano può contattarla al ....
Grazie
margherita ferrucci – ...gaia.fattimail@gmail.com,  


4)        PAOLO CERCA LAVORO:
 Ciao Gaia,
ti scrivo per conto di mio fratello Paolo affichè possa inserire su Fatti Mail questa mia richiesta di aiuto a trovargli un lavoro

è stato licenziato ormai da un anno e mezzo  e vive come tutti quelli che si trovano in questa situazione, non riuscendo a trovare un lavoro, una forte situazione di disagio e di impotenza verso la propria famiglia, moglie ed un figlio di 9 anni, nel non potere più assicurare loro un sostentamento ed un futuro.

Questa situazione è aggravata dal fatto che non riuscendo far fronte alle varie necessità ha dovuto sospendere il pagamento dell'affitto con il rischio di trovarsi, da un momento all'altro, ad affrontare un eventuale sfratto.

Paolo ha 48 anni vive a Capranica (VT), ha lavorato in un laboratorio di bagni galvanici, poi in una società dove è stato impiegato prima come operaio per lavori edili e poi come operaio in attività floro-vivaistiche (impianti irrigazione, manutenzione verde),
 L'ultimo impiego
è stato presso un brico dove ha svolto le attività di addetto alle vendite e magazziniere. E' disponibile comunque a svolgere qualsiasi lavoro. Se è necessario qualche altro mio contatto fammelo sapere, in caso
puoi inserire la mia mail per eventuali contatti, ti ringrazio per quello che fai.

    

5)        SOS CUCINA A GAS E NON SOLO:



Ciao Fatti Mail,
siamo un centro di accoglienza per famiglie rifugiate politiche e proviamo a mettere in circolo alcune necessità dei nostri ospiti che noi purtroppo non riusciamo a soddisfare,

Fatoumata, una ragazza di 23 anni, 4 bambini, proveniente dalla Guinea,nel suo paese faceva la sarta e vorrebbe continuare a farlo. Deve imparare ad usare la macchina da cucire elettrica. Vorrebbe comperarne una. Ha a disposizione un po' di soldi ma cerchiamo qualcuno esperto nel settore che ci indirizzi e consigli. 

Stiamo anche cercando una cucina a gas, da poter aggiungere a quella già esistente. Nel nostro centro ci sono dieci famiglie, cucinano autonomamente, in una cucina a gas, ma la famiglia sta aumentando e se qualcuno avesse una cucina a gas che non sa come riciclare...a noi farebbe comodo! 
Grazie,




CONDIVIDO:
EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE E/O CULTURALE.  
A SEGUIRE ALCUNE SEGNALAZIONI DI EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE E/O CULTURALE. … vita e solidarietà … per imparare a crescere insieme  
BUONA LETTURA:


SOS SARDEGNA
Iniziativa di solidarietà per le popolazioni colpite dall’alluvione del 18 novembre. La sottoscrizione «Un aiuto subito, un contributo per la Sardegna» è promossa dal Corriere della Sera in collaborazione con La 7 .
Ecco le indicazioni per i versamenti

IT86 R030 6909 4000 0000 0111 105 
Codice bic/swift BCITITMMXXX
indicando come beneficiario «Un aiuto subito. Alluvione Sardegna» Banca Intesa Sanpaolo Filiale di via Verdi 8 – Milano.

UNCHR - WFP - FILIPPINE
UNCHR: La tua routine ha un valore immenso per chi non ce l’ha. Per 20 milioni di donne rifugiate quello che tu chiami routine è quanto di più bello possano desiderare. La violenza della guerra le ha private di tutto. Aggiungi un altro gesto alla tua routine, sostieni i rifugiati insieme a UNHCR!

Scegliendo una donazione regolare, diventerai un Angelo dei Rifugiati e aiuterai le famiglie che hanno perso la loro routine come quelle colpite dal tifone nelle Filippine.
#routineisfantastic

WFP: Ho appena lasciato le Filippine, dove ho incontrato i superstiti del tifone Haiyan. La capacità di queste famiglie di far fronte alle difficoltà è così sorprendente che ho chiesto al gruppo che lavora con me di condividere subito questo messaggio con voi. 

Alcune delle famiglie che ho incontrato hanno perso tutto, ma grazie al sostegno giunto al WFP da tutte le parti del mondo, abbiamo potuto far arrivare alimenti nutrienti a chi ne ha più bisogno. Gli operatori del WFP - molti dei quali sono filippini - hanno lavorato giorno e notte per rendere possibile tutto ciò. 

Dona ciò che ti è possibile oggi per sostenere i nostri sforzi. Ogni piccolo aiuto può fare la differenza. 

CITTADINANZA ATTIVA

Con la collaborazione di UILDM http://www.uildmlazio.org/ abbiamo inziato gli incontri del laboratorio "Cittadinanza Attiva" rivolto a persone con disabilita' e non.
Il prossimo incontro sara' giovedi' 5 dicembre ore 17 presso la sede della UILDM Laziale, Via Prospero Santacroce, 5 (Battistini), Roma. 
Il laboratorio si avvarrà della collaborazione di Uri Noy Meir e di altri facilitatori. Il prossimo incontro ospiterà il facilitatore Cristiano Pinto che introdurrà elementi della Fotografia Partecipativa e del Foto Romanzo.
Si tratta di un’iniziativa originale e culturalmente vivace, che vuole dare libero sfogo alla partecipazione, alla comunicazione, alla creatività e alla libertà di espressione di ognuno/a. Si tratta del progetto Teatro di Cittadinanza Attiva - Laboratorio di Teatro dell’Oppresso, rivolto a persone con disabilità e non che vogliano esplorare il teatro come strumento per affrontare questioni legate all’inclusione sociale, con particolare attenzione ai diritti delle persone con disabilità.
Il Teatro dell’Oppresso è un metodo teatrale che si distingue per l’originalità e comprende differenti tecniche che hanno l’obiettivo di fornire strumenti di cambiamento personale, sociale e politico. Nasce negli Anni ’60 in un clima di lotte operaie e contadine, in Brasile, dove il regime non consentiva l’espressione di critiche né di liberi pensieri e opinioni in pubblico. Il regista Augusto Boal portò quindi il teatro nella vita quotidiana delle persone, mostrando come ognuno di noi possa influenzare attivamente gli sviluppi socio-politici nel proprio Paese. Questa metodologia coinvolge il pubblico direttamente anche attraverso l’utilizzo del forum, nel quale perfino gli spettatori sono chiamati a proporre direttamente un finale alternativo a quello dello spettacolo.
Il corso ha tra le sue finalità quelle di aumentare la conoscenza del proprio corpo, capirne i limiti e scoprirne le potenzialità. Si tratta di uno strumento di azione sociale volto all’emancipazione e all’autodeterminazione dei partecipanti.
Massimo Guitarrini, responsabile dell’Area Sociale della UILDM Laziale afferma: «Questo non è il solito laboratorio di teatro, si tratta di un gruppo integrato che lavora su determinate questioni. Se da una parte questo strumento può essere utile per acquisire un’idea di realtà, dall’altro offre la possibilità di cambiarla attraverso percorsi di emancipazione e sviluppo del senso di responsabilità nella costruzione di una società in cui le persone con disabilità siano davvero protagoniste».
Per ulteriori informazionimassimo.guitarrini@uildmlazio.org, tel. 06/66048886-75


CENA DI SOLIDARIETA’ - SIRIA

Cara Gaia, ti inoltro questa richiesta a favore della Comunità di Paolo Dall'Oglio in Siria, su preghiera di diffusione da parte di suoi parenti ed amici. Lo so che in questo periodo siamo tutti tormentati da mille richieste di aiuto e finanziamento ma forse ognuno di noi sa poi come orientarsi al meglio. 

Carissimi,
vi mandiamo l'invito alla cena che l’Associazione Khalil Allah ha organizzato per contribuire a finanziare la Comunità monastica di Mar Musa - fondata da nostro nipote P. Paolo Dall’Oglio S.J., rapito in Siria dal luglio scorso -  che come potete immaginare attraversa un momento difficilissimo, sia per le vicende della guerra civile che per l’inaridirsi delle fonti di sostentamento.
Vi invitiamo caldamente a venire e a far conoscere l’iniziativa a tutti i vostri amici che potrebbero essere interessati.
Come indicato nell'invito, è indispensabile prenotare.
Grazie e cari saluti a tutti,
Stani e Franca
Cena di solidarietà
a favore della comunità monastica
di Deir Mar Musa - Al Khalil
Lunedì 9 dicembre, ore 20.00
Ristorante Babette – via Margutta, 1d – Roma
La comunità monastica Al Khalil, fondata nei primi anni
Novanta dal gesuita italiano Paolo D􀀸ll’Oglio, ha ridato
vita all’antico monastero Deir Mar Musa, in Siria.
Incentrata sul dialogo interreligioso, in particolare tra Cristianesimo
e Islam, la vita della comunità ha i suoi fondamenti
nella preghiera, nel lavoro manuale e nell’ospitalità.
Nel luglio del 2013 padre Paolo Dall’Oglio è stato rapito,
e da allora non si hanno sue notizie.
Partecipare alla cena è un modo per aiutare la comunità.
L’offerta minima è di 50 euro a persona, che saranno
interamente devoluti a Deir Mar Musa.
È necessaria la prenotazione al ristorante: 06.3211559
Per informazioni:
Flora Sallorenzo - 06.3211559
Francesca Peliti - 06.5295548 int. 25
Si ringrazia la Cantina Masi Agricola
Il pagamento può essere effettuato in contanti la sera dell’evento oppure in anticipo
come indicato qui di seguito. C/C postale 909010
Intestato a MAGIS
(Movimento e Azione Gesuiti Italiani per lo Sviluppo)
Causale: DEIR MAR MUSA
Bonifico bancario
presso Intesa Sanpaolo
IBAN IT 07 Y 03069 03200 100000509259
Intestato a MAGIS
(Movimento e Azione Gesuiti
Italiani per lo Sviluppo)
Causale: DEIR MAR MUSA
 In questo caso occorre portare, la sera dell’evento,
la copia della ricevuta della donazione.
Le donazioni sono fiscalmente detraibili.


CORSO DI ITALIANO

Cari, 
il Forum delle Comunità Straniere in Italia  sta attivando un corso di italiano L2 (livello A2) per mamme la mattina in orario scolastico.
Il corso si svolgerà una volta a settimana da dicembre a giugno.
 Abbiamo bisogno di diffondere la notizia alla rete perchè ancora non abbiamo abbastanza iscritte per far partire il corso.
  In allegato mettiamo la locandina
Grazie
Laura
Presso il Forum delle Comunità Straniere in Italia in via Santa Croce in Gerusalemme, 106 ono aperte le iscrizioni per il corso gratuito di italiano per mamme con orario di mattina.

Info:
Laura 348 3717860 –
laura.-moretti@hotmail.it,


ZALAB

Italia, 2013 - 8’, di Sara Zavarise
Halima è una ragazza italo-marocchina che sta facendo una ricerca sulla
IL PANE A VITA
IL PANE A VITA, ANTEPRIME NAZIONALI

Il documentario Il Pane a Vita , regia di Stefano Collizzolli, prodotto da ZaLab con Caritas diocesana bergamasca e Fondazione Bernareggi sarà presentato in anteprima nazionale 
giovedì 5 dicembre al cinema Conca Verde a Bergamo,
venerdì 6 dicembre all’auditorium San Fedele a Milano
sabato 7 dicembre al cinema Trevi a Roma.
Tutte le proiezioni sono ad ingresso libero.
Il film sarà inoltre in programmazione in anteprima sul sito di ZaLab i giorni
 5, 6 e 7 dicembre dalle 21.00 alle 24.00
per il trailer  e calendario completo proiezioni.
calendario proiezioni 
IL PANE A VITA

Italia, 2013 - 66' - di Stefano Collizzolli
Fotografia:
 Luca Caon e Paolo Negro
Montaggio:
 Marzia Mete
Suono e Musiche:
 Alberto Cagol, Lorenzo Bonarini
Con:
 Lara Vezzoli, Giovanna e Liliana Ghilardi e con Anania Zenoni, Lorenzo Signori e Pietro Zambaiti
Produzione:
 ZaLab, Caritas Bergamasca, Fondazione Bernareggi
In collaborazione con:
 Rai Cinema


Ad ottobre 2012 chiude, dopo 123 anni, il cotonificio Honegger di Albino, nella media valle bergamasca, dove il lavoro è una religione.
Al cotonificio il posto al telaio si passava di madre in figlia e le neoassunte avevano la certezza di aver trovato “ol pà ‘n véta”, il pane a vita.
Seguendo per un inverno la vita quotidiana di tre operaie in cassa integrazione, il film racconta il tramonto, ormai definitivo, di un modello di lavoro e di società e il vuoto che ne segue.
Un passaggio che riguarda l’Italia intera, che ha perso un quarto della sua capacità industriale negli ultimi cinque anni. Un passaggio che l’Italia non ha ancora lucidamente affrontato: ora che è finito il pane, come ci reinventiamo la vita?
guarda il trailer e visita il sito 

E TE LO VOJO DI’ CHE SO STATO IO:

dalla rete di raffaele Magrone:

C.A.M. ed Helikonia
con il patrocinio del SENATO DELLA REPUBBLICA
 ti invitano MERCOLEDI' 4 DICEMBRE 2013  
  
 all’Auditorium Parco della Musica

 Serata per il Fiocco Bianco - E te lo voglio di' che so' stato io
Neri Marcoré, Amedeo Minghi, Edoardo De Angelis, Grazia Di Michele, Giulia Ananìa, Simone Avincola, Elena Di Cioccio, Gabriele Corsi (Trio Medusa), Ernesto Bassignano, Mario Castelnuovo, Gaja Cenciarelli, Claudia D'Angelo, Rosario Di Bella, Stelio Gicca Palli, Giulia Pratelli, Carmen Iovine, Alberto Lombardi, Bianca Nappi, Nadia Perciabosco, Valerio Rodelli, Sora Cesira
Promozione HELIKONIA a 12 Euro invece di 15,00 Euro

I PROVENTI SARANNO DEVOLUTI AL C.A.M. PER L'APERTURA DI UN CENTRO A ROMA
Artiste e artisti raccontano la violenza dell'uomo sulla donna:
per conoscere, per cambiare, per fermarla!
In occasione della Campagna del Fiocco Bianco
Giornata internazionale degli uomini che prendono la parola contro la violenza di genere.
Per emozionarsi, riflettere, condividere la bellezza, il piacere, la gentilezza, l’ironia e il rispetto che vorremmo in ogni relazione affettiva.
Il ricavato sarà interamente devoluto per l’apertura del Centro ascolto uomini maltrattanti (C.A.M.) a Roma, un servizio che sostiene gli uomini decisi a compiere un percorso di cambiamento per smetterla con la violenza.
IMPORTANTE!!!
Prenota il tuo biglietto ridotto (12 €) scrivendo una mail a artisti@helikonia.it,  potrai ritirarlo la sera stessa al botteghino dell’Auditorium.


CESTI NATALIZI SOLIDALI
Amici tutti anche quest’anno si confezionano

                    Cesti natalizi “speciali”
              per essere regalati ai vostri cari
       il nostro motto è :  “DONARE DONANDO”            
  IL RICAVO DELLA VENDITA SARA’ UN DONO PER I BAMBINI OSPITATI
         NELLE   TRE CASE FAMIGLIA DI SIGHET (ROMANIA) 

Si possono ordinare del valore di 30, 40, 50 euro,

contenenti prodotti tipici natalizi, dolci e salati;
 panettone o pandoro, torrone, lenticchie e cotechino, miele,
completati, secondo il rispettivo valore, da :
caffè, cioccolata, vino, spumante, olio,  prodotti  sott’aceto, legumi , piccoli cadeaux.
La crisi economica che attanaglia  l’Italia e  l’Europa
rende ancor più necessaria e preziosa  la partecipazione solidale;
pur nella difficoltà generalizzata non si rinuncia,  al tradizionale “pensierino natalizio”: scegli allora un nostro cesto speciale ( concorrenziale per
contenuto prezzo  confezione!!!); non sarà vano e consumistico,  rallegrerà la tavola del tuo “parente / amico” ,avrà contribuito ad allietare il Natale dei bambini di Sighet simbolo di milioni  di minori  nel mondo  vittime di  abbandono, violenza, miseria.
PRENOTA IL TUO CESTO ENTRO IL 15 DICEMBRE .
CONTATTI : marimaco@alice.it; cell. 3663005327 –3394570322
 gm.seguiti@gmail.com      cell.3357899634

GIORNATA DELLA MEMORIA: ANITA B.
Carissimi amici,
vi segnalo che il 16 gennaio 2014, in occasione della prossima "Giornata della Memoria" del 27 gennaio, uscirà nei cinema italiani il nuovo film di liberamente ispirato al romanzo "Quanta stella c'è nel cielo" di Edith Bruck, la scrittrice e poetessa ungherese sopravvissuta ai campi di concentramento, pubblicato da Garzanti Libri.
"Non ho vissuto quello che ha vissuto Edith, ma penso che questa storia abbia una valenza in più: quando si racconta la Shoah, il dopo si tende a dimenticarlo come se i sopravvissuti non abbiano diritto di parola. Il dopo va esplorato, la memoria resta. I ragazzi di vent'anni non sanno quasi niente, è giusto continuare a raccontare.
Anita, dopo gli orrori del campo di concentramento, trova una forma di riscatto. Il film è la storia di una crescita femminile, un romanzo di formazione ancora attuale. Nel dopoguerra si costruiva sulle macerie, oggi proviamo una sensazione simile: il mondo in cui viviamo sembra confuso, senza certezze". (Roberto Faenza)
Ecco il link a un articolo di Repubblica redatto al termine delle riprese con alcune foto di scena
Anita è appena sedicenne quando esce da Auschwitz e va incontro a un nuovo mondo piena di entusiasmo. Presto si troverà al centro di una burrascosa storia d’amore, che diventerà per lei occasione di ribellione e rinascita.
Ispirato a un romanzo autobiografico, ciò che fa di questo film una storia singolare è l’affrontare con una prospettiva nuova il dopo Shoah, un periodo raramente raccontato dal cinema.
Anita è una ragazza tenera e sensibile. Un po’ bambina e un po’ donna, ha conservato la voglia di lottare, nonostante l’esperienza nei campi.
Nel dopoguerra di allora, tutti vogliono vivere. Ma per molti vivere significa oblio: senza rendersi conto di seppellire se stessi insieme alla memoria. Ed è così che Anita si trova a poter parlare del suo passato solo con un bambino di un anno che l’ascolta, ma non può capirla. Tutti gli altri la invitano a “cambiare argomento”, oppure le dicono “il passato è passato, dimentica”.
Anita vuole vivere senza rimorsi, anziché limitarsi a sopravvivere. E nella lotta per affermare la sua identità c’è la ricerca dell’amore, in cui darà tutta se stessa, affrontandone costi e rischi.
“Ma a ben pensarci, cos'è l'amore?”, si chiede Anita. E si arrovella per definirlo: “E' come quando muori di freddo e trovi un bel fuoco acceso”. Ci ripensa: “o forse è come una piuma tanto forte da toglierti il respiro”. E alla fine si convince che: “è una cosa tanto meravigliosa che se provi a definirla si arrabbia e perde tutta la sua meraviglia!”.
“Anita B.” è un film controcorrente e coraggioso, sia per il tema trattato che per le stesse modalità di produzione. In un periodo in cui il cinema sempre più si affida a un mondo irreale fatto di universi inesistenti, questa storia guarda ai suoi protagonisti con attenzione all’esigenza di saper ricordare, collocandosi nel filone del cinema indipendente: pellicole che puntano a un pubblico internazionale e in questo caso trasversale anche dal punto di vista anagrafico.
Ambientato tra le montagne della Cecoslovacchia e Praga negli anni dell’immediato dopoguerra, affronta un tema di grande attualità: il bisogno di dimenticare, ovvero la rimozione del passato quando è troppo scomodo. Una storia piena di passione, un esempio forte e avvincente per i giovani d’oggi.

E' sin d'ora possibile prenotarne matinées scolastiche in tutta Italia contattandomi, disponibile per gli studenti un biglietto a prezzo ridotto
ringrazio sentitamente per l'attenzione, un affettuoso saluto.
Antonella  Montesi
349/77.67.796

 GLI UOMINI NON HANNO RADICI
“Il piccolo principe traversò il deserto e non incontrò che un fiore.
Un fiore a tre petali, un piccolo fiore da niente… “Dove sono gli uomini?” domandò il piccolo principe. 
“Gli uomini? Ne esistono, credo, sei o sette. Li ho visti molti anni fa. Ma non si sa dove trovarli. Il vento li spinge qua e là.
Non hanno radici e questo li imbarazza molto”

Il Piccolo Principe, Antoine de Saint-Exupèry
Sabato 7 dicembre avrà inizio il laboratorio di Martina Angius: Gli uomini non hanno radici e questo li imbarazza molto ispirato al capitolo XVIII de Il piccolo principe.
Questa giovane artista - la cui mostra personale ( ordine ) è in corso, fino al 2 gennaio - tratterà il complesso e delicato rapporto tra la natura, la città e l'uomo. Prendendo come riferimento Il terzo Paesaggio di Gilles Clèment, Martina accompagnerà i bambini a scoprire, conoscere, rispettare e proteggere gli spazi verdi nella città.
Il laboratorio sarà diviso in due tempi e due modalità: nella prima lezione i bambini dai 5 agli 8 anni raccoglieranno e studieranno esemplari di piante trovate nei dintorni della galleria, mentre i piccoli (3-4 anni) lavoreranno sul materiale personale raccolto nel corso degli anni dall’artista - fiori, foglie ed arbusti essiccati - realizzando meravigliosi erbari. Nel secondo incontro i bambini realizzeranno - con tecniche e strumenti diversi, a seconda della loro età - una teca dentro la quale proteggere i loro “ritrovamenti”, prendendo spunto dal lavoro di Martina Angius.  
 Primo incontro: scoprire e conoscere
·          sabato 7 dicembre (10,30-12,00) oppure lunedì 9 dicembre (16,45-18,15) 
Secondo incontro: rispettare e proteggere
·           sabato 21 dicembre (10,30-12,00) oppure lunedì 16 dicembre (16,45-18,15)
età consigliata: 3/8 anni (i bambini lavoreranno parallelamente ma divisi per età)
costo del laboratorio: 60 € (fratelli/sorelle 40€) da versare in un’unica soluzione, comprensivo di materiale, merenda e iscrizione all’associazione.
I laboratori si svolgono nella MuGa Multimedia Gallery, via Giulia 108, Roma; non è necessaria la presenza di un adulto. E' OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE!

Sul nostro sito troverete tutte le informazioni, le foto e i cataloghi dei precedenti laboratori!


DANZA E PERCUSSIONI AFRICANE
L'8 e il 9 febbraio, vi proponiamo due giorni di immersione nella danza e nelle percussioni della Guinea con due grandi artisti ed amici di Destination West Africa:Fode Moussa "Bamba" Camara e Mohamed Dabo. Due artisti che in ogni stage hanno regalato sempre nuove emozioni e un inesauribile energia.
Il fine settimana vedrà Dabo e Fode in due stage uno di danza di ben 8 ore in cui i due artisti si alterneranno e uno di percussioni in stile Ballet dedicato a chi ha già una buona conoscenza e cerca un lavoro specifico di arrangiamento musicale.
Entrambi i protagonisti di questo fine settimana vantano una lunga esperienza in rinomati balletti africani e in Europa, sono certamente tra i più rappresentativi artisti della nuova musica e danza guineana. Fode Moussa Camara oltre ad avere sorprendenti doti nella danza e una didattica eccellente è anche percussionista diWamali, una formazione che propone arrangiamenti nel più tipico stile Ballet della Guinea. Mohamed Dabo, oltre ad essere un dundunfola di grande valore, è un ballerino in costante ricerca artistica e con una spiccata creatività che ripropone nelle sue coreografie. Per tutte le informazioni dettagliate e le iscrizioni, consultate i link sottostanti
VAI ALLO STAGE DI DANZA  

    VAI ALLO STAGE DI PERCUSSIONI

DESTINATION WEST AFRICA - http://www.destinationwestafrica.org/


EDUCAZIONE GLOBALE
Ecco gli ultimi post pubblicati su  www.educazioneglobale.com:

 1. Licei pubblici italiani ad indirizzo Cambridge International

 2. Visita alla Biblioteca Europea di Roma, che contiene anche libri in lingue straniere per bambini e ragazzi
   
3. Scegliere una scuola: è tempo di Open Day. Cosa è un open day e come sfruttarlo al meglio.
http://www.educazioneglobale.com/2013/11/scuole-e-tempo-di-open-day/
  
4. Vivere a Londra con bambini piccoli
    
5. Scegliere la scuola e la lingua di istruzione

-- 
Elisabetta Cassese
www.educazioneglobale.com
twitter:  @ElisabetCassese



CONSAPEVOLEZZA&SOLIDARIETA’
Una cittadinanza consapevole è una cittadinanza più solidale.

Lettera agli uomini che odiano le donne

di CRISTINA COMENCINI             25 novembre 2013

Noi donne occidentali siamo le prime madri libere dal destino della maternità: possiamo scegliere di essere donne senza figli. Nella madre antica, il primo anno di vita e quelli seguenti creavano nel bambino un'idea di donna che si prolungava nell'età adulta, in cui il destino della ragazza era quello di sposa e madre e quello dell'uomo di trovare la donna madre dei suoi figli.

Non c'era rottura, contraddizione, tranne quella che derivava dall'infelicità e dal sacrificio insiti nel destino femminile. A noi, madri nuove, viene richiesto un doppio salto mortale: dobbiamo essere pronte allo stato fisico e mentale che permette lo sviluppo del bambino, ma restiamo donne libere, ambivalenti nel desiderio di vivere pienamente il rapporto esclusivo a due col bambino ma di non esiliarci dal lavoro lasciato. Nel passaggio di testimone dalla nuova madre alla nuova figlia, la bambina ne osserva la vita: la libertà, il lavoro, la parità e comincia a cercare, a costruire la sua identità sulla nuova identità della madre. Il figlio maschio di questa nuova madre e la madre nuova di questo figlio affronteranno invece una relazione molto complessa: la sessualità, l'immaginazione, il desiderio, la sicurezza iniziano a formarsi in lui con la madre dedita dei primi mesi e dei primi anni, che si trasformerà poi davanti agli occhi intimiditi del ragazzino, in una donna forte, sicura di sé, piena di autorità, che va fuori nel mondo senza paura, concorre col padre, tiene testa agli uomini.

Questo figlio cresce con l'idea che l'uomo non è sempre simbolo di forza, che il padre non ha l'esclusività del ponte col mondo, che non può riferirsi a lui per ogni aspetto della sua virilità nascente. Il padre gli sembra a tratti impaurito e lui tenderà a difenderlo contro la madre, prendendo così le parti di se stesso, messe a dura prova dalla sicurezza materna. Il ragazzo vede fuori casa molte ragazze che somigliano alla madre nuova che ha scoperto crescendo e non sa assolutamente come dovrà affrontarle, amarle, farci l'amore, pensa che potrebbe prendere la scorciatoia e incontrarne una più fragile o tradizionale, che si faccia guidare e proteggere da lui. E qualche volta la trova, ma non sa che anche nella più tradizionale delle donne il germe dell'autonomia conquistato dalle nuove madri è fiorito all'insaputa della ragazza. Capiterà che la ragazza si senta incerta come lui, che odi la madre nuova, con tutta la sua sicurezza vincente. E allora specularmente al ragazzo in cerca di un passato impossibile, si fingerà sottomessa, materna, unica. Una felicità fragile che si fonda su una frase fondamentale: noi non ci lasceremo mai.

E poi un giorno, lei o lui dirà la frase proibita: ti lascio. Solo che se la pronuncerà lui, lei piangerà e scriverà sul diario e ne parlerà con le amiche come nell'Ottocento. Lui invece potrebbe pensare di ucciderla, come si uccideva in duello nell'Ottocento per una donna, o farlo come avrebbe voluto qualche volta sopprimere la madre che quest'epoca gli ha dato. La violenza sulle donne - si celebra oggi la giornata mondiale contro il femminicidio - è frutto di questo nuovo, non un retaggio dell'antico. Usa forme antiche ma è del tutto nuova e legata alla libertà delle donne, delle madri, alle loro contraddizioni, al mutamento troppo lento degli uomini, dei padri di fronte a questa nuova libertà. Eppure è negli uomini, nei padri, nella loro riflessione, nella ripresa del loro ruolo centrale accanto alle donne che siamo oggi, che io penso possa compiersi la rivoluzione che le donne hanno iniziato.

Le nuove donne devono continuare a essere differenti dagli uomini e fare valere in tutti i campi la ricchezza della loro storia, della loro intelligenza, dei loro pensieri, ma devono anche cambiare nel profondo e lasciare agli uomini la loro parte di responsabilità nel nuovo mondo. I ruoli dell'uno e dell'altra, rimanendo differenti, possono sovrapporsi e prendere l'uno dall'altra. E la madre può cedere la sovranità assoluta per una libertà conquistata che apre le porte di un mondo vasto, ricco della presenza di Due diversi ma pari. E penso che il padre possa insegnare la sua nuova forza al figlio: un dominio sovrano che deve trasformarsi nell'accoglimento della differenza delle donne, della loro parità. Può insegnare al figlio a non averne paura, a parlarne, sottraendo così il dialogo sui sentimenti all'impero delle donne. Forse la nuova forza degli uomini è fatta anche del pianto di Ulisse - uomo per eccellenza - che nell'isola dei Feaci ascolta il racconto della guerra di Troia e piange, coprendosi il viso col mantello purpureo, "come donna piange lo sposo che cadde davanti alla città". Forse l'uomo può piangere ora come uomo, senza coprirsi il viso, anche davanti al figlio, e aprirsi nel racconto all'altro da sé. E le donne al contrario possono diventare più lievi, manifestare la loro imperfezione, dare ai figli la manifestazione vera di quello che sono e la possibilità di tenere testa senza violenza alle giovani donne libere che incontreranno nella loro vita adulta. Abbiamo la fortuna di vivere uno dei cambiamenti più importanti della storia, il mutamento profondo del rapporto tra i due generi, questo mutamento può cambiare il mondo e in questo nuovo mondo le donne e gli uomini possono amarsi e comprendersi molto più di prima.

C’ERA UNA VOLTA …E DEVE ESSERCI ANCORA …
 “C’era una volta” un programma Rai di quelli che alla fine ti lasciano qualcosa dentro.
“C’era una volta”...dopo oltre dieci anni di programmazione adesso non c’è più. Per mancanza di fondi, infatti, il programma di Silvestro Montanaro 
è stato cancellato dai palinsesti di Rai Tre.
Non ci sono soldi per mandare in onda i documentari di questo grande giornalista d’inchiesta che, in 20 anni di servizio alla Rai, ci ha insegnato molto sull’Africa e sulla fame del popolo del sud del mondo, sui processi di globalizzazione, sullo stato dei diritti umani nel mondo, su tante crisi e conflitti volutamente ignorati.
Montanaro in questi anni è stato insignito di più medaglie da parte della Presidenza della Repubblica, di un prestigioso riconoscimento da parte delle Camere riunite, e di vari premi nazionali ed internazionali per i suoi oltre cinquanta documentari. Ha inoltre rappresentato più volte la Rai all’Assemblea delle Nazioni Unite con suoi interventi filmati.

Petizione.
C’era una volta, la voce degli ultimi,
il racconto delle verità scomode, non deve sparire dal palinsesto della Rai.sito promotore:
http://carlinhoutopia.wix.com/ceraunavolta#!petizione-ceraunavolta/ckiy

Change.org:





RETI   AMICHE:
Segnalo a tutti gli amici di Fatti Mail  la rete con cui spesso condividiamo sfide solidali:
- la rete di Raffaele Magrone


Lo spirito di gratuità che muove Fatti Mail implica che chiunque abbia ricevuto (o riceva) ospitalità circa  un proprio comunicato lo faccia in spirito di condivisione dell'idealità solidale accettando di essere parte di uno spazio in cui la comunicazione sia tanto un dire quanto un ascoltare. La solidarietà ha infatti necessariamente due direzioni quella del chiedere e quella dell'offrire. Se non sono entrambe vissute ed accolte non potrà esserci spazio di solidarietà.
Nei Fatti  - e nelle Mail - questo significa accettare:
-       che il proprio indirizzo e-mail entri nella mailing list di Fatti Mail (che non ne farà uso alcuno al di fuori della spedizione on-line delle news letter 2/3 volte al mese)
-       ed essere disponibili a leggere i bollettini che si riceveranno con la stessa solidarietà che si è sperato altri abbiano messo in gioco leggendo  il proprio annuncio

- 

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mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?

mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?
Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride e dall'orgoglio che non s'inchina davanti ad un bambino" (K. Gibran)

LENTE D'INGRANDIMENTO - CITTADINANZA ATTIVA

COALIZIONE PER I BENI COMUNI:

Un’ampia delegazione della Coalizione per i Beni Comuni, ha depositato, presso gli uffici competenti del Comune di Roma, la proposta di delibera popolare per l’approvazione del regolamento per la gestione condivisa beni comuni.

Una rete informale di cittadinanza attiva – composta da 104 realtà romane - nata con l’obiettivo di presentare al Comune di Roma una Delibera di Iniziativa Popolare per l’approvazione di un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani” finalizzato non solo a definire i rapporti tra le amministrazioni locali e quanti vogliono offrire il proprio contributo volontario per la cura, la rigenerazione e la gestione dei beni comuni urbani, ma anche ad attivare nuove forme di collaborazione tra le parti, basate sul principio di sussidiarietà orizzontale e non sulla totale delega di responsabilità ai cittadini.

Questo l’obiettivo scaturito dalle 104 realtà romane che, con la consegna della proposta di delibera popolare, danno il via ufficiale alla RACCOLTA DELLE 5.000 FIRME valide necessarie per essere discussa in Consiglio.

Una rete informale che continuerà a crescere e a coinvolgere gruppi organizzati e non, comitati, associazioni e cittadini fino al raggiungimento dell’obiettivo: l’approvazione del “Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni”, per il benessere collettivo e il miglior utilizzo anche dal punto di vista dei bambini.

Una raccolta firme che avrà non solo l’importante compito di dotare anche Roma di uno strumento che avvicina cittadini e istituzioni, ma anche quello di sensibilizzare e informare le persone sulla sua importanza strategica

FACEBOOK

https://www.facebook.com/coalizioneperibenicomuni/


coalizioneperibenicomuni@gmail.com

389 5826326 - 3386587734

FORSE NON TUTTI SANNO CHE:

1) Mangiare, Dormire, Lavarsi ... è x tutti
sul sito della Comunità di S. Egidio è possibile "sfogliare" guide solidali che informano sulle realtà CITTADINE disponibili a sostenere chi si trovi in difficoltà

http://www.santegidio.org/index.php?&pageID=228


SOLIDARIETA' E AMBIENTE

ACQUA, un popolo di spreconi

ACQUA, un popolo di spreconi

Un popolo di spreconi.

Ne consumiamo ogni giorno più di 250 litri a testa, più di ogni altra nazione europea.

Non siamo i più puliti, ma solo i più spreconi.



Ogni giorno utilizziamo centinaia di litri d’acqua senza prestare molta attenzione; in genere l’atteggiamento più diffuso è quello di pensare che «basta aprire un rubinetto e servirsene a piacere», in realtà le cose non stanno proprio così, è necessario fermarsi a riflettere un attimo per dare il giusto valore ad una risorsa che purtroppo non è infinita.

Senza acqua nessuna forma di vita è possibile, è un bene d’assoluta necessità che diventa sempre più scarso con il passare del tempo per motivi sia di ordine quantitativi (l’acqua oggi a disposizione è pari a circa un terzo di quella disponibile negli anni ‘50 e tra cinquanta anni sarà ulteriormente dimezzata), sia qualitativi (per ogni litro d’acqua potabile, almeno otto risultano contaminati dall’attività umana).

Gli effetti di questa situazione sono sotto gli occhi di tutti: casi crescenti di razionamento idrico; il consumo di acqua minerale o filtrata diventato quasi un obbligo; lievitazione del costo dell’acqua potabile ecc.

Se poi allarghiamo lo sguardo a livello mondiale, il panorama diventa ancora più preoccupante: circa un miliardo e mezzo di persone non dispongono di acqua potabile.

Di fronte ad un quadro tutt’altro che roseo, oltre ad avvicinarsi al rubinetto con maggiore rispetto, diventa importante porsi il problema di come contribuire in prima persona a migliorare la situazione.

D’altra parte, un uso più appropriato dell’acqua non fa bene solo all’ambiente, ma anche al portafogli e con molta probabilità anche alla pace tra i popoli, perché sono oramai numerosi gli analisti politici che individuano nella carenza d’acqua uno dei possibili motivi di conflitto armato tra i paesi.

Che fare?

Per eliminare gli sprechi idrici si può agire su tre fronti: -Ridurre i consumi d’acqua, in modo da erodere il meno possibile questa preziosa risorsa e contrarre l’impatto ambientale (produrre, trasportare e smaltire acqua potabile richiede energia e produce inquinamento). -Contrarre l’impiego di additivi per ridurre l’inquinamento dell’acqua, della natura e dell’ambiente domestico. -Diminuire il consumo energetico per scaldare e distribuire l’acqua al fine di ridurre l’inquinamento ambientale e il consumo di energia fossile. Per raggiungere questi obiettivi è necessario intervenire sia a livello degli stili di vita, modificando alcune abitudini radicate nel tempo, sia a livello di impiantistica, utilizzando apparecchiature progettate con particolare attenzione al risparmio idrico ed energetico per garantire un’efficacia uguale o superiore rispetto ai dispositivi convenzionali. Spesso si tratta di mettere mano al portafogli, ma il più delle volte il risparmio che deriva dall’uso di tali dispositivi ripaga in poco tempo la spesa affrontata per il loro acquisto. Il massimo dei risultati si ottiene quando entrambe queste strategie, cioè modifica delle abitudini e nuova impiantistica, sono adottate insieme. Vediamo ora in dettaglio le varie soluzion possibili.

Riduzione dei consumi

Iniziamo dalla tipologia di utilizzo che impatta maggiormente per poi passare alla seconda e così via prendendo come riferimento il diagram-ma a torta (vedi il grafico ripartizione dei consumi domestici), in altre parole guardiamolo con occhi famelici e gettiamoci a capofitto sulla fetta più grossa per poi passare a quella di dimensioni immediatamente inferiori e cosi via!

  • Docce e bagni.
  • La doccia presenta un minor consumo d’acqua, rispetto al bagno, soprattutto se si tiene l’acqua aperta solo quando serve.
    Inoltre è possibile adottare docce a risparmio energetico, in grado di ridurre i consumi oltre il 70%. In termini pratici, considerando una doc-cia al giorno si possono risparmiare in un anno oltre 50.000 litri d’acqua e diverse centinaia di euro.
    La cosa importante è di utilizzare docce che non si limitino a ridurre il consumo d’acqua (allora tanto vale non aprire totalmente il rubinetto, con il risultato che s’impiega più tempo a lavarsi e si consuma lo stesso quantitativo di acqua), ma sfruttino in maniera più intelligente l’acqua, garantendo un elevato potere lavante a fronte di minori consumi.
    Vi sono inoltre vantaggi secondari interessanti: nel caso di boiler elettrico, più persone riescono a fare la doccia consecutivamente e minori sono i cali di portata per gli altri utenti, l’unico rovescio della medaglia è che, passando meno acqua nei tubi, si deve attendere più tempo l’arrivo dell’acqua calda.

  • Lavaggio stoviglie e biancheria.
  • Nel caso in cui si utilizzino lavatrici o lavastoviglie è bene farle girare sempre a pieno carico; nel caso dei lavaggi a mano evitare l’uso d’acqua corrente e preferire l’acqua raccolta in un lavabo o in una bacinella.
    Sempre per ridurre gli sprechi, non lasciate diventare vecchio lo sporco dei piatti e le macchie ostiche dei tessuti perché richiedono un lavaggio più impegnativo sia da un punto di vista chimico (detersivi) sia energetico (tempi e temperature più elevate); lavare separatamente i pezzi a seconda del grado di sporco.
    Molti si chiederanno: si consuma più acqua, energia e detersivi lavando a mano o a macchina?
    Per rispondere in maniera corretta a questa domanda è necessario conoscere due fattori: grado di riempimento ed «economicità» della macchina da una parte e capacità di lavaggio manuale dall’altra.
    Comunque alcuni studi in materia hanno dimostrato che per lavare lo stesso quantitativo di stoviglie, pari ad un carico intero di una lavapiatti, mediamente si consumano 80 litri d’acqua se lavati a mano; 60 se lavati a macchina; 12 litri nel caso di apparecchi ad elevata efficienza, i quali oltre al risparmio d’acqua consentono una notevole contrazione dei consumi di detersivi ed energia.

  • Vaschette del WC.
  • Le vaschette tradizionali, in genere contengono circa 24 litri, un volume d’acqua tale da permettere una buona azione lavante nel caso di presenze solide…, ma eccessivamente elevata nel caso di rifiuti liquidi.
    Mediamente, con tali sciacquoni si ha un consumo giornaliero di circa 100 litri a persona, in gran parte sprecati.
    Più efficienti sono le vaschette a due mandate, una da 3 e l’altra da 6 litri, grazie alle quali il consumo giornaliero, a parità di funzione, scende a 15 litri d’acqua.
    Se utilizzate in maniera corretta, ossia schiacciando il tasto giusto al momento giusto, con le vaschette a doppia mandata si arriva a risparmiare circa 17.000 litri d’acqua l’anno a persona.
    Quando non si hanno a disposizione vaschette ad hoc, è possibile modificare i tradizionali cassonetti introducendo dei pesi che permettono di ottenere le stesse prestazioni.
    Un altro metodo è di inserire nella vaschetta un mattone o più semplicemente una bottiglia piena d’acqua.
    In quest’ultimo caso si risparmia molta acqua, ma si riduce anche la quantità disponibile per ogni scarico con l’inconveniente di ridurre l’azione lavante.

  • Rubinetti.
  • Vanno aperti solo quando serve e tenuti chiusi mentre ci si insapona o ci si lava i denti; analogamente per lavare la frutta e la verdura è sufficiente usare acqua raccolta in una bacinella e non quella corrente.
    Per dare un’idea concreta di quanto questi gesti quotidiani possano far variare notevolmente il livello dei consumi idrici, analizziamo in dettaglio cosa accade durante il lavaggio dei denti: tenendo aperto il rubinetto per tutto il periodo di pulizia, si arriva a consumare 10.000 litri l’anno a persona; quando il rubinetto viene aperto solo per il risciacquo il consumo d’acqua si riduce a 1600; se poi invece dell’acqua corrente si utilizza quella contenuta in un bicchiere, si arriva a non più di 200 litri d’acqua l’anno!
    Un bel risparmio, vero?
    Per quanto concerne interventi di tipo impiantistico, è possibile sostituire i normali filtrini dei rubinetti (quelli che ogni tanto dobbiamo pulire dal calcare e da altre sporcizie) con dei modelli risparmio energetico (aeratori).
    Come per le docce vale il discorso di acquistare dei modelli che non si limitino a ridurre la portata dell’acqua, ma che producano un getto di eguale capacità lavante con consumi inferiori.

  • Perdite dalle guarnizioni.
  • L’acqua, che a causa di perdite delle guarnizioni gocciola dai rubinetti o dallo sciacquone, sembra poca cosa, ma essendo continuativo, anche il semplice gocciolamento comporta uno spreco inutile di migliaia di litri d’acqua (e di euro).
    Nel caso in cui l’impianto è dotato di accumuli dell’acqua calda, come ad esempio i boiler elettrici, oltre al consumo d’acqua le perdite idriche si tramutano anche in uno spreco d’energia elettrica.
    È pertanto consigliabile di sostituire immediatamente le guarnizioni danneggiate.

  • Ridurre l’Impiego di Additivi
  • Tutti i detergenti, compresi quelli ecologici, comportano un impatto ambientale per la loro produzione, il trasporto e lo smaltimento.
    Inoltre, soprattutto nel caso di detergenti convenzionali, si ha una liberazione di residui tossici nell’ambiente che poi vengono assimilati attraverso la respirazione, la pelle e il consumo di alimenti.
    Ecco perché è bene ridurre al minimo l’impiego di detergenti e detersivi e in ogni caso preferire i prodotti ecologici.
    Ma cosa c’entrano i detersivi con l’acqua?
    È molto semplice: in tutti i processi di pulizia viene utilizzata l’acqua come diluente che, se usata in modo intelligente, riserva ottime sorprese!
    Per il lavaggio di stoviglie e del bucato è possibile trattare energicamente l’acqua con opportuni dispositivi da applicare direttamente alle condotte dell’acqua o direttamente nelle macchine da lavare o sotto forma di additivi, ottenendo circa un dimezzamento dei consumi dei detersivi.
    Per quanto concerne la pulizia delle superfici è consigliabile impiegare dei panni in microfibra dove l’azione chimica degli additivi è completamente sostituita dall’azione meccanica, ossia si pulisce e si sgrassa unicamente utilizzando l’acqua.
    Ma anche in questo caso, per non avere risultati deludenti, è necessario scegliere prodotti d’elevata qualità.

  • Combattere il Calcare
  • Il calcare è ben noto per la tendenza a creare incrostazioni, assai difficili da rimuovere da box doccia, lavelli e rubinetteria in generale; ma i maggiori inconvenienti, il calcare li crea all’interno dell’impianto idraulico, ossia nelle condutture e, soprattutto, nei generatori d’acqua calda (elettrici o a gas).
    Tali depositi creano due tipi di barriere: una termica e una fisica.
    La prima si traduce in un maggior consumo di energia per nulla trascurabile, infatti, per ogni millimetro di deposito di calcare nei tubi, si registra un aumento dei consumi elettrici di circa il 10% e siccome lo strato accumulato in un generatore d’acqua calda può diventare molto spesso, nel tempo, i consumi possono crescere vertiginosamente.
    Analogamente, lo strato di calcare crea anche una barriera fisica al passaggio dell’acqua che, nel caso d’impianto dotato di autoclave, fa anch’esso aumentare i consumi di elettricità.
    Infine va detto che il calcare sollecita maggiormente l’impianto idraulico riducendone la durata.
    Una verifica della presenza di calcare all’interno dei tubi può essere realizzata con una semplice prova.
    Aprite al massimo il rubinetto dell’acqua fredda e notate la portata; dopo qualche istante ripetete la stessa cosa con il rubinetto dell’acqua calda.
    La minore portata dell’acqua calda è essenzialmente dovuta alle incrostazioni di calcare presenti nel generatore di calore!
    Le soluzioni utili per vincere il calcare si dividono in due categorie: trattamenti in grado di inibire il potere di coesione del calcare che, pur continuando ad essere presente nell’acqua, non è più in grado di for-mare incrostazioni; trattamenti di rimozione del calcare dall’acqua.

Ecologia Domestica

Del primo gruppo fanno parte i trattamenti energetici dell’acqua, i catalizzatori ceramici e i campi magnetici.

I primi uniscono le proprietà anticalcare alla riduzione dei consumi di detersivi ed all’eliminazione del problema della formazione della ruggine (molti modelli possono essere installati senza ricorrere all’idraulico).

I catalizzatori ceramici sono estremamente efficaci, ma richiedono un intervento impiantistico così come i dispositivi basati sull’effetto dei campi magnetici.

Tra i dispositivi che operano la rimozione parziale del calcare dall’acqua vi sono gli addolcitori, il cui impiego richiede periodicamente l’aggiunta di sale e un’accurata manutenzione.
Inoltre, sia l’installazione che la manutenzione richiede l’intervento di tecnici specializzati.

SOLIDARIETA' E CONSUMI

L’economia solidale

è, prima di tutto, un atteggiamento da cui derivano dei comportamenti che determinano un particolare stile di vita. Non si tratta solo, infatti, di aderire alle formule del commercio equo solidale, ma anche, e soprattutto, di rivoluzionare le nostre abitudini quotidiane: l’economia solidale comprende anche il nostro modo di lavare e lavarsi, ossia la quantità e la qualità di acqua, sapone e detersivi che utilizziamo.

Partire, quindi, dalle piccole cose, dalle attività quotidiane che, alla fin fine, costituiscono, in termini di tempo d’esecuzione, una porzione molto ampia di ogni nostra giornata. Limitare i consumi, specie d’acqua, evitare gli sprechi, cooperare con gli altri, sostituire la moda dell’ “usa e getta” con quella del recupero, utilizzare prodotti ecocompatibili, utilizzare l’automobile solo in casi di estrema necessità, impegnarsi a non inquinare, scambiare (tipo libri, cd, attrezzi, ecc.) per evitare di acquistare, sono alcuni imperativi per uno stile di vita un po’ più sobrio.

Zucchero equo-solidale

La nostra società si basa su un flusso continuo di merci e prodotti, e per questo viene definita consumistica. E, certamente, per cambiare le cose occorre intervenire (interferire) su questi automatismi.

Potremmo abbozzare una sorta di decalogo: compra leggero (ovvero prodotti con uno “zaino ecologico” non troppo pesante); compra durevole; compra semplice (in genere, gli oggetti più sofisticati sono meno durevoli, più delicati); compra vicino (per ridurre i danni ambientali che ogni trasporto comporta); compra sano; compra più giusto (e qui ci avviciniamo al discorso del commercio equo); compra prudente (a dispetto di normative e regolamentazioni, non è detto che il materiale acquistato non sia nocivo); compra sincero (evitare cioè i prodotti troppo pubblicizzati, dato che la pubblicità ce la paghiamo noi ed è spesso lontana dalla verità); compra mano d’opera (un metodo per aumentare l’occupazione); investi in futuro

INDIRIZZI UTILI

http://www.retelilliput.org/

http://www.utopie.it/http://www.retecosol.org/

http://www.networketico.it/

http://www.volint.it/http://www.zoes.it/

http://www.vita.it/

http://www.nuovomunicipio.org/

http://www.decrescita.it/

http://www.equonomia.it/

http://www.altreconomia.it/

http://www.altroconsumo.it/

http://www.valori.it/



COMMERCIO EQUO SOLIDALE

http://www.assobdm.it/

http://www.altromercato.it/

http://www.equoland.it/

http://www.transfair.it/

http://www.agices.org/

http://www.commercioetico.it/

http://www.equo.it/

http://www.mondosolidale.it/

http://www.cooperativaisola.org/

http://www.equociqua.it/

GAS

http://www.economia-solidale.org/

http://www.retegas.org/



FINANZA ETICA

http://www.bancaetica.com/

http://www.finanza-etica.itt/



TURISMO RESPONSABILE

http://www.aitr.org/

http://www.tures.it/

http://www.viaggiemiraggi.org/

http://www.viaggisolidali.it/

http://www.humanaitalia.org/



BARATTO

http://www.eticambio.it/

http://www.zerorelativo.it/

http://www.barattopoli.com/

http://www.tuttobaratto.it/

http://www.suesu.it/

da Fatti Mail a ... Song-Taaba ONLUS - Africa e Solidarietà

da Fatti Mail, da una mail spedita per chiedere una mano per il Burkina Faso, l'incontro con Padre Jean Ilboudo e la nascita, nel 2008, di Song-Taaba ONLUS.... Song-Taaba incontra Chiara Castellani, il suo Congo ed inizia un'esperienza umana di amicizia e solidarietà ... di conoscenza e consapevolezza ... che fa compiere ogni giorno nuovi passi ... guardando avanti ...

"A salvare veramente l’Africa non saranno i fondi e gli aiuti. Salveranno vite umane, permettendo loro di sopravvivere, ma non salveranno la vita dell’Africa. Cio’ che importa non sono i mezzi, ma le condizioni. Bisogna permettere all’Africa di ricostruirsi. Bisogna aiutarla a ricostruirsi. L’Africa deve essere prima che avere". (Joseph Ki-Zerbo)

L'Africa deve essere prima che avere ...

e come l'Africa, ognuno di noi

La strada dell'essere è quella i cui passi sono domande e la meta non è un dove ma un chi ...

Una strada che lo sguardo lungo e visionario di Padre Jean Ilboudo ha fatto intravedere a tutti noi

Song-Taaba è e vuole essere questo: la possibilità di percorrere questa strada

http://song-taabaonlus.ning.com/

Be Ye Ka Ye?: cosa c'è lì che non c'è qui?

Nulla o forse tutto: la voglia di muoversi, di interrogarsi,
di cercare il valore della vita ...

http://www.youtube.com/watch?v=WQGF1fqEruQ

la vita di Chiara Castellani

http://www.youtube.com/watch?v=HON6FoFUPnI

e di chiunque abbia voglia di vivere la solidarietà ...
se sei fra questi ... contatta:
segreteria@song-taabaonlus.org,


.... x iniziare a guardare l'Africa dal ... lato giusto:
Nel suo docu-film, Silvestro Montanaro, svela un'Africa
consapevole, dignitosa, aperta al futuro, segnata da ferite interne ed esterne,
creativa, saggia. Un' Africa da ascoltare, da capire, da scoprire e da cui
imparare:
http://www.ceraunavolta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-5a587b72-ded6-4320-942f-572599d3406c.html,