SOLIDARIETA' ... come altro?

SOLIDARIETA' ... come altro?
Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza cercare perché non s'impegna, senza disimpegnarci perché altri non s'impegna. Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore, un utile che non sia una delle solite trappole generosamente offerte ...dalla gente pratica. Si vive una sola volta e non vogliamo essere giocati in nome di nessun piccolo interesse. (Primo Mazzolari)

martedì 14 giugno 2011

14 giugno 2011

14 giugno 2011
 
 
Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail
Attraversiamo un tempo in cui – ben al di là di quanto possiamo comprendere – è il movimento la trama di ogni sfida …
 
Movimento … riconoscere ogni  germoglio di cambiamento - distante pochi metri o  infiniti chilometri  – come un seme di speranza sapendo alzare lo sguardo oltre le preoccupazioni dominanti, le paure o lo scetticismo …
Movimento … camminare urlando per le strade l'arsura di libertà nonostante possa piovere dal cielo un proiettile  a fermare la propria marcia  
Movimento …  scegliere di pensare il bene prima che il male, consapevoli che il rischio di qualche delusione sarà sempre superato dall’accesso a salvifici spazi di novità altrimenti smarriti
Movimento … l’odissea di chi cerca nuove terre, nuove opportunità, nuovi diritti, nuovi confini, nuovi incontri …
Movimento … delle gambe come del cuore, del pensiero come dello spirito è apertura e speranza ….
 
“Può la speranza resistere se ci sentiamo minacciati da ciò che ci sfugge? Gli altri, la natura, il tempo, la morte, la vita: sono per ognuno di noi delle realtà mai veramente controllabili. E’ una situazione che può suscitare uno spirito di angoscia, sradicando lo sguardo della speranza. Una parte della tradizione occidentale, segnata da tale angoscia, ha creduto all’identità tra sapere e potere. Allora conta non la verità ma la potenza. La conoscenza è intesa come rapporto di forza e la verità come oggetto. Oggettivare la verità è  funzionale all’instaurazione del primato del soggetto, che la definisce e la utilizza. Hegel aveva fatto balenare un orizzonte diverso affermando che la verità è soggetto. Ma un soggetto senza relazione: ogni altro è in lui solo un momento interno, come le onde appartengono allo stesso mare. C’è qualcosa di meglio che ritenere la verità “oggettiva” o soggettiva”. E’ riconoscerla come vivente, complessa, libera, interpellante, capace di suscitare un cammino di vita nuova. Questo riconoscimento nasce dallo sguardo della speranza. Possiamo incontrare Qualcuno. E riconoscere che esistere umanamente significa partecipare alla relazione con questa verità viva. La conoscenza viene ora scoperta come incontro. Una relazione di riconoscimento, di dialogo, di testimonianza, di liberazione, di ospitalità reciproca. Una svolta simile permette di andare oltre la falsa alternativa tra assolutismo  e relativismo cognitivo. Il dogmatico e il relativista hanno la stessa concezione della verità: un oggetto da trovare e possedere; il primo è convinto di esserci riuscito, il secondo dispera che sia possibile farlo.
Ma lungo questa via nuova ed inedita ci rendiamo invece conto di come la verità sia libera e liberatrice, mite e nonviolenta, inesauribile e partecipabile. E lo sia in modo da chiedere inveramento al nostro modo di essere persone e di essere, tutti insieme, umanità. Allora si comprende, come ha sottolineato Luigi Pareyson, che il rispetto per la verità e quello per ogni persona sono inseparabili. Chi usa una qualunque forma di violenza in nome della verità dimostra di non averla mai incontrata.”
(Roberto Mancini, docente di filosofia teoretica all'Università di Macerata)
 
chi usa una qualunque forma di violenza in nome della verità dimostra di non averla mai incontrata … perché … il rispetto per la verità e quello per ogni persona sono inseparabili … ogni gesto di accoglienza, di ascolto, di solidarietà … di ospitalità reciproca … offre allora a questo nostro tempo uno strumento per diffondere  la verità dell’incontro … e la speranza che ogni incontro regala  a chi sceglie di  muoversi verso l’altro ….  
 
 
VI PREGO DI AVVISARE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE E DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FA RIFERIMENTO A “FATTI MAIL” … è importante aiutare due persone estranee che si parlano a poter superare il disagio iniziale che spesso viene proprio dalla mancanza di fiducia …
 
 
 
BUONA LETTURA
(prego di leggere ogni richiesta con l’attenzione che merita):
 
 
1)PANE SOLIDALE ….ottimo!
 
Ciao Gaia!
 come stai???  ti scrivo per si puoi mettere un avviso nel Fatti.
 
C'è un fornaio a 200 m di Termini che ogni giorno mi regala tutto quello che gli avanza di pane, pizza e biscotti.
Tutto fatto nello stesso giorno, buono e fresco. 
Gli ho dato a diverse associazioni la possibilità di prenderlo, ma adesso quella che lo prendeva martedì e mercoledì non ha più bisogno. Se non lo prende qualcuno si butta!
Se deve andare alle 14.30 - 15.00 a prenderlo
Se c'è qualcuno interessato mi può chiamare al Mariana   gaiaspettaespera@tiscali.it,  
2) CERCO con preoccupazione LAVORO
 
Ciao sono Cristina, una mamma separata di 47 anni. Da ottobre sono disoccupata. Il mio ex-marito mi versa una cifra irrisoria con la quale ora devo riuscire a pagare l'affitto, mangiare e seguire una tredicenne. L'assegno di disoccupazione sta per finire e non so proprio come andare avanti.
Ho lavorato per 20 anni presso una società  (che ha chiuso) come  segretaria amministrativa ed assistente del direttore (archivio, e mail, prima nota, scadenze, pagamenti, banca on line ecc.). Nel 2011 ho frequentato un corso (Erfap Lazio- cofinanziato dall'UE- docente Dr. C. Marini) di Operatore paghe e contributi con utilizzo Software Zucchetti  ed ora tramite l'Associazione “Personalmente” sto facendo pratica. 
3)CERCHIAMO LAVORO MA ANCHE CASA
Ciao Gaia,
volevo ringraziarti innanzitutto per avermi inserito nella “famiglia”. Spero di poter essere utile.
 Ne approfitto subito per chieder un aiuto per Angelica e la sua famiglia.
Angelica è la ragazza peruviana che ha vissuto con noi per 5 anni, seguendo mia mamma, ed ora è riuscita a riunirsi alla sua famiglia, marito e due bambini di 8 e 10 anni, e sta aspettando un terzo figlio per fine ottobre. Angelica e suo marito stanno lavorando per varie famiglie per pulizie ed altro, ma avrebbero bisogno di trovare un lavoro fisso almeno per il marito, (ovviamente sono tutti in regola e sono molto bravi e affidabili – posso garantire per loro). Inoltre stanno cercando un appartamento, se fosse possibile in parte o tutto ammobiliato, in zona Montespaccato, Boccea, Torrevecchia, Battistini, Aurelio o Massimina, abbastanza grande, perché andrebbero a vivere anche con altri 2 fratelli, che sono in Italia da 3 anni e stanno lavorando, in modo da poter dividere le spese, altrimenti non ce la farebbero. Per il momento vivono tutti e 4 in una piccola stanza ammobiliata presso un’amica. Ringrazio tutti fin d’ora. Noemi - gaiaspettaespera@tiscali.it,   
 Per eventuali contatti lascio il mio cell. 331.6023604 e quello di Angelica 340.5340002
 
 
 
4)OFFRO LAVORO ESTIVO:
 
Salve sono Chiara
cerco una persona  fidata, volenterosa e seria disposta a trasferirsi al mare con la mia famiglia dal 1 al 31 luglio alla quale affidare la cura della casa e chiedere un aiuto con i miei 3 bambini: due bambine di 6 e quasi 5 anni  e un neonato di 7 mesi.
 Offro vitto e alloggio e stipendio da concordare insieme. Richiedo lungo orario dal lun al sabato.
 Indispensabile avere esperienza con i bambini e saper nuotare (o comunque non temere l'acqua).
  contattare Chiara gaiaspettaespera@tiscali.it,    
 
 
 
5)CERCHIAMO CAMBUSIERE:
 
Cara Gaia,
siamo un gruppo di (per ora) 5 famiglie e abbiamo affittato una casa con 50 posti in montagna (Rodengo, Alto Adige, tra la val Pusteria e la Valle Isarco), nella settimana dal 6 al 13 agosto 2011, per fare una vacanza in comune, di condivisione e amicizia: cene in comune, attività ricreative, momenti di comunità, autonomia delle famiglie.
Per ora siamo 25, con figli dai 14 anni ai 10 mesi, con prevalenza nella fascia 5-9 anni. Stiamo cercando un aiuto per la gestione della cambusa: pensiamo a una persona (max 2) che, in spirito di servizio e di condivisione, con spese a carico nostro e in cambio di un modico riconoscimento da concordare, vogliano partecipare a questa nostra avventura. Immaginiamo un impegno prevalentemente pomeridiano e possibilmente autonomo, per la spesa e la preparazione della cena (con la nostra collaborazione a turno).
Se, poi, c'è anche una famiglia che voglia partecipare all'esperienza, sentiamoci per maggiori dettagli.
Grazie mille,
 
 
6) CARITAS E CASA DI CRISTIAN
 
Carissimi,
 
vi vorrei segnalare una nuova iniziativa Caritas che si terrà nel mese di giugno e per la quale confido nella vostra collaborazione, con preghiera di diffusione.
 Sono passati ormai dieci anni da quando la Caritas di Roma ha aperto “Casa di Cristian”, un centro di accoglienza che ospita nuclei di mamme italiane e straniere con i loro bambini, che si sono ritrovati per strada, privi di ogni forma di aiuto e sostentamento, quasi sempre portatrici di storie di indigenza, abbandono e, non di rado, violenza.
 Il Servizio non usufruisce di alcun finanziamento pubblico e da sempre si sostiene grazie a donazioni e risorse individuali.
Per questo, abbiamo accolto con gioia l'invito dell'Accademia Nazionale di Danza, diretta da Margherita Parilla, di dedicare una  serata di musica e danza per la raccolta fondi a favore del progetto “Casa di Cristian".
In omaggio al 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, i danzatori  dell'Accademia porteranno in scena lo spettacolare “Ballo Excelsior” nella versione coreografica di Ugo Dell’Ara, con la musica dal vivo eseguita dall’Orchestra Sinfonica di Roma diretta dal M° Francesco La Vecchia che suonerà anche l'Ouverture da "I Vespri Siciliani" e l'Inno di Mameli.
L'Excelsior è forse il ballo italiano di maggior successo dell'800 e sicuramente l'unico a rimanere in repertorio fino ai nostri giorni. E' un balletto patriottico, ricco di effetti speciali, con un allestimento maestoso e un dispiego imponente di mezzi sul palco. Andato  in scena per la prima volta nel 1881, divenne un "cult-ballet", rappresentato in tutto il mondo.
 L'evento dedicato si terrà giovedì 23 giugno alle ore 21.00, nel magico scenario del Teatro Grande dell’Accademia Nazionale di Danza all’Aventino, in Largo Arrivo VII, 5 (mappa in allegato)
 
Offerta minima: 10 euro a biglietto.
 Qualora foste interessati all'acquisto dei biglietti, (il totale dei biglietti a disposizione è 520) potete chiedere a me o agli operatori dell'Ostello/Mensa di via Marsala.
Grazie per il vostro consueto sostegno!
Luana - tel. 06 4457235  - 06 4457235; 06 444131906 4441319
 
 
 
7) BIMBI E SOLIDARIETA’
 
Cari amici di Casa Betania,
vi scriviamo per dirvi che da settembre il nido d'ape (centro diurno per bambini della fascia d'età 0-3 anni) apre le porte anche ad amici.
 Se volete offrire ai vostri figli l'opportunità di iniziare il percorso di socializzazione in un ambiente sereno, immerso nel verde, con educatrici preparate, e ad un prezzo ragionevole  .... allora venite a visitare i rinovati locali del nido d'ape.
Il centro diurno si trova in Via Pineta Sacchetti, 145 vicino alla parrocchia di Gesù Divin Maestro.
 Per informazioni leggere il volantino allegato e contattare la segreteria di Casa Betania (Tel: 06.6145596) e parlare con Sabrina.
Le iscrizioni si ricevono fino al 15/07/2011.
Aiutateci a diffondere la notizia ad amici e conoscenti che sapete potrebbero essere interessati.
Cordiali saluti
Gli amici di Casa Betania - Casa Betania - Cooperativa sociale l'Accoglienza ONLUS
Tel:  06-6145596 - 06-6145596  Fax: 06-6145593
sito internet: www.casabetania.org
 
 
 
 
8) AFFITTO CASA
Ciao Gaia,
volevo chiederti un favore …
A fine agosto Gianpaolo e Anna i due inquilini che avevo conosciuto tramite te o fatti mail (stessa cosa), non ricordo,
dopo tre anni di affitto andranno via a fine agosto. Quindi da settembre il mio appartamentino di 60 mq tornerà libero.
un regolare contratto anche se sempre transitorio per un anno rinnovabile di anno in anno …
 L’appartamento è in una parallela di Viale Marconi quasi a Ponte Marconi ed è composto da salone, 2 camere da letto, cucina, bagno, 1 ripostiglio, 2 armadi a muro e balcone…
Il tutto di dimensioni ridotte, logicamente, ma è molto carino come è messo …
Puoi aiutarmi? Chiedo 1.100,00 + condominio (€ 107,10 ogni 3 mesi), riscaldamento (€ 92,10 al mese da novembre ad aprile) + luce, gas e telefono.
Completamente arredato.             
Grazie, Mauro Piacentini  - gaiaspettaespera@tiscali.it,  
 
9)TEATRO SOLIDALE:
 
Carissime e carissimi,
 la Sezione di Volontariato del Gruppo Seniores ExxonMobil in Italia vi suggerisce di partecipare all'evento in oggetto, fornendovi le necessarie informazioni.
Le simpaticissime ragazze della Compagnia  del TEATRO IN ROSA, dopo il grande successo ottenuto nel 2008 con lo spettacolo “Rumori fuori scena” al Teatro Parioli (il cui ricavato  ha consentito di realizzare la “Baita Arcobaleno” nel Parco di Bellosguardo), stanno per tornare sul palcoscenico del: 
TEATRO AMBRA JOVINELLI
Via Guglielmo Pepe, 43
Mercoledì 15 e Giovedì 16 Giugno
alle ore 21,00
con l’esilerante commedia musicale
“ W GLI SPOSI “
Il ricavato sarà devoluto alla Associazione Kim Onlus e servirà a sostenere  le spese di  mantenimento, per la durata di un anno,  di due bimbi che, accompagnati dalle loro mamme, giungono a Roma – da ogni parte del mondo – per farsi curare presso gli ospedali della città e che sono accolti ed ospitati gratuitamente presso il Centro Bellincampi - Casa di Kim sito nel Parco di Bellosguardo.
 Si tratterà di un’ottima occasione che permetterà di trascorrere una divertente serata e nel contempo di compiere un’azione altamente meritoria nei confronti di bimbi meno fortunati di altri che hanno bisogno, oltre che delle cure necessarie, anche di sentirsi circondati da tanto affetto. 
E' importante riempire per le due serate l’Ambra Jovinelli e, quindi, non solo siete invitati ad intervenire, ma anche a divenire dei promotori dell’iniziativa portando con voi quanti più amici potrete. Il costo del biglietto è di € 15,00.
Potrete comprare direttamente i biglietti visitando il sito: www.teatroinrosa.it  e troverete altre simpatiche ed utili informazioni. Oppure telefonate a: Sergio Massidda (06-68434309 begin_of_the_skype_highlighting            06-68434309      end_of_the_skype_highlighting  06-68434309), Camillo Grillo (06-32609900 06-32609900), Francesco Belloni (06-3215918 06-3215918), Gianni Villa Multedo (06-8845572 06-8845572 ).
Non mancate!
 
 
 
10)           SOLSTIZIO D’ESTATE: BIODANZA
 
21 GIUGNO:
Ci raggiungerà nuovamente da Bruxelles la nostra amica TIZIANA ZAPPI che condurrà una serata di biodanza originale dedicata al SOLSTIZIO D'ESTATE.
 Come dare LUCE e FORZA ai nostri molteplici desideri più profondi e più intimi
ri-vivendo insieme una "notte magica" che sin dai tempi più antichi si è intrisa di profezie e divinazioni!
 Abbiamo deciso di rispettare il calendario e di organizzare la serata esattamente nel giorno di massima irradiazione solare in modo da poterci immergere completamente e celebrare
con grande gioia questo nuovo passaggio di stagione (vedi locandina allegata).
 La vivençia di biodanza inizierà puntualmente alle ore 20.30 e non si prolungherà oltre
le 22.30 al fine di evitare una "notte insonne" per chi dovrà affrontare impegni lavorativi
l'indomani.
 Ricordo che la prenotazione è obbligatoria:  soultrek2011@gmail.com
A presto!!
 Fabiola Org. Soul Trek 2011
Cell. 331 7443075            331 7443075      
Facebook:  Trekking dell'Anima
 
 
 
11)           SEMINARIO DANZA AFRICANA
Qui trovate la presentazione degli eventi che Destination West Africa sta organizzando per il 18 Giugno, giorno di chiusura dei proprio corsi. Speriamo di vedervi numerosi con amici, altri appssionati del genere e non... insomma speriamo che sia una grande festa all'insegna dell'Africa, della musica e integrazione fra culture....Vi aspettiamo!!!
 
18-19 GIUGNO 2011 CON DESTINATION WEST AFRICA!  
vai al video di presentazione dell'evento >  http://youtu.be/SIGJMqQ4aXQ
 
La danza e le percussioni sono certamente la massima espressione del folklore e della cultura Africana
e forse il il mezzo più efficace per promuovere l'integrazione e lo scambio fra le differenti culture...
L'associazione Destination West Africa, conclude il suo laboratorio di percussioni e danza con un unico ed intenso viaggio tra Roma e Conakry.
Per ogni ulteriore informazione scriveteci via mail: info.destinationwestafrica@mail.com o visitate il nostro sito www.destinationwestafrica.org
 
A) SERATA CONCLUSIVA SAB 18-06 dalle ore 21.00:
1) Cena a cura di ass. laboratorio 53
2) Selezione musicale a cura di TP-Africa
3) Esibizione allievi laboratori percussioni e danza
4) Concerto DWA Ensemble
 
B) Laboratorio di tamburi bassi con Sourakhata Dioubate
Un appuntamento diventato imperdibile per chi vuole approfondire lo studio delle polirtimie Malinkè con un grande conoscitore della tradizione musicale Guineana.
C) Stage di danza Africana ... 3 maestri per un solo stage!!!!!!!!
 Per la prima volta in Italia, vi proporremo un imperdibile stage che vedrà riunire il lavoro di tre grandi maestri che si alterneranno nelle tre ore del corso.
1)      Maimouna Bangoura...
Cresce ed inzia a danzare prestissimo nel balletto Saamato di Gbessia Conkary. In Francia collabora con numerose compagnie e scuole tra cui:
Circus Baobab, Centre George Momboye e ballet Wontanarà. Mai, vi trasporterà attraverso la sua didattica semplice e precisa.
2)      Mohamed Dabo...
Si forma nei numerosi balletti della capitale approdando infine nel più grande balletto D'Africa: Les Ballet Africains nel ruolo di Dundunfola e ballerino.
La sua energia è esplosiva, la sua pedagogia è un interessantissimo mix di tradizione e modernità.
3)      Sourakhata Dioubate...
 è riconosciuto come l'ambasciatore della musica Guineana in Italia...In questo stage ci proporrà quello per cui forse è più a pprezzato e conosciuto:
La danza sui tamburi bassi..
 
 
 
 
 
Ad una rete “solidale”  … una lettura che può offrire spunti su cui riflettere ….
 
"Rapporto sui diritti globali 2011”
Gli Stati europei, si legge nel rapporto, "stanno cercando di liberarsi dagli oneri derivanti dalla protezione degli strati sociali più deboli e dal mantenimento di una serie di servizi pubblici a suo tempo considerati essenziali per promuovere lo sviluppo economico-sociale e oggi ritenuti un fardello".
La scure sul welfare: spesa tagliata del 78,7%. Un "passaggio epocale", dunque. Che rischia di passare inosservato. E invece i segni per rendersene conto (e per cercare di fermare questa trasformazione che appare ineluttabile) ci sono tutti. I tagli abnormi sulla spesa sociale in Italia, per esempio. Il "Rapporto sui diritti globali" li elenca tutti, sottolineando come "dal 2008 al 2011 i dieci principali ambiti di investimento sociale hanno avuto tagli complessivi pari al 78,7%, passando da 2.527 milioni stanziati nel 2008 ai 538 milioni della legge di stabilità 2011".
Il Fondo per le politiche sociali, per esempio, è passato dai 584 milioni del 2009 ai 435 del 2010 e arriverà nel 2013 ad appena 44 milioni. Il Fondo per la famiglia è passato dai 346,5 milioni del 2008 ai 52,5 milioni attuali (il taglio è del 71,3%). Il Fondo per l'inclusione sociale degli immigrati, finanziato nel 2007 con 100 milioni è semplicemente sparito. Sparito anche il "piano straordinario di intervento per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia", che aveva avuto 446 milioni nel triennio 2007-2209. Stessa fine per il "Fondo per la non autosufficienza".
Si è rotta la coesione sociale. Sono tagli "giustificati" in qualche modo dalla crisi? Sorprendentemente, sono in molti a pensarla così, perché "il welfare non è sottoposto solo ai tagli, ma anche a una crisi di consenso", rilevano i curatori del rapporto. Infatti "una quota importante di italiani non vuole che il welfare sia universalistico e che ne possano fruire soggetti 'non meritevoli'". E quindi si ritiene in qualche modo legittimo che dal welfare possano essere esclusi proprio coloro che ne avrebbero più bisogno, ma che meno possono contribuire a sostenerlo.
 Poveri e "vulnerabili" in aumento. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, ma emergono anche dalle fredde cifre, a cominciare da quelle dell'Istat, che rileva la "povertà relativa" e quella "assoluta". La povertà relativa oscilla tra il 10,2% e l'11,4% e negli ultimi anni è stabile. Ma da un lato peggiorano le condizioni dei poveri, la loro "deprivazione", e dall'altro comunque si registra un aumento nel Mezzogiorno. Aumentano inoltre i "vulnerabili", cioè i candidati a diventare i prossimi poveri. Tra loro ci sono i bambini: il 22% dei minorenni vive in condizioni di povertà relativa in Italia e 650.000 (il 5,2%) in condizioni di povertà assoluta.
 Questo spesso perché i loro genitori sono cassintegrati: ha figli il 58,3% di chi usufruisce della Cig. Chi perde il lavoro nel 72% è già in una situazione difficile. Ma ci sono anche i "working poor", definizione statistica riferita a chi lavora, ma guadagna troppo poco. L'incidenza della povertà nelle famiglie con persona di riferimento occupata è dell'8,9% con oscillazioni tra il 4% del Nord e il 19,8% del Sud. Gli operai stanno peggio (il 14,9% è working poor). E ci sono persino i lavoratori "poveri assoluti", saliti al 3,6% dal 3,4% del 2008.
Il Paese delle disuguaglianze. All'impoverimento dei poveri dovuto alla crisi e favorito dal "restringimento" del welfare si contrappone un miglioramento delle condizioni dei più abbienti: l'Italia è al sesto posto nella classifica Ocse della diseguaglianza sociale, ricorda il rapporto Cgil. Che elenca alcune "diseguaglianze tipo": se il salario netto medio mensile è di 1.260 euro al mese, una lavoratrice guadagna il 12% in meno; un lavoratore di una piccola impresa (e in Italia sono la stragrande maggioranza) il 18,2% in meno; un lavoratore del Mezzogiorno il 20% in meno; un immigrato il 24,7% in meno; un lavoratore a tempo determinato il 26,2% in meno; un giovane lavoratore (15-34 anni) il 27% in meno e infine un lavoratore con contratto di collaborazione il 33,3% in meno.
 La ricetta finale del Rapporto. Si può imprimere una svolta alla politica economica e sociale del Paese per "tenere sui diritti", come conclude il rapporto? La proposta sembrerà a molti utopistica, e riprende quella della "Finanziaria Possibile" dell'associazione Sbilanciamoci: 40 miliardi di euro per abbattere la povertà, da ottenere da una riforma fiscale che tassi le rendite, diverse tasse di scopo a cominciare da quella sui SUV, tagli alle spese militari ma anche alle "grandi opere" inutili, e in genere da un riequilibrio e da una razionalizzazione della spesa pubblica. Per arrivare a un "basic income", un reddito minimo garantito che garantisca anche la dignità, oltre che salvaguardare "un modello sociale che ambisce alla coesione".  
 

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mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?

mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?
Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride e dall'orgoglio che non s'inchina davanti ad un bambino" (K. Gibran)

LENTE D'INGRANDIMENTO - CITTADINANZA ATTIVA

COALIZIONE PER I BENI COMUNI:

Un’ampia delegazione della Coalizione per i Beni Comuni, ha depositato, presso gli uffici competenti del Comune di Roma, la proposta di delibera popolare per l’approvazione del regolamento per la gestione condivisa beni comuni.

Una rete informale di cittadinanza attiva – composta da 104 realtà romane - nata con l’obiettivo di presentare al Comune di Roma una Delibera di Iniziativa Popolare per l’approvazione di un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani” finalizzato non solo a definire i rapporti tra le amministrazioni locali e quanti vogliono offrire il proprio contributo volontario per la cura, la rigenerazione e la gestione dei beni comuni urbani, ma anche ad attivare nuove forme di collaborazione tra le parti, basate sul principio di sussidiarietà orizzontale e non sulla totale delega di responsabilità ai cittadini.

Questo l’obiettivo scaturito dalle 104 realtà romane che, con la consegna della proposta di delibera popolare, danno il via ufficiale alla RACCOLTA DELLE 5.000 FIRME valide necessarie per essere discussa in Consiglio.

Una rete informale che continuerà a crescere e a coinvolgere gruppi organizzati e non, comitati, associazioni e cittadini fino al raggiungimento dell’obiettivo: l’approvazione del “Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni”, per il benessere collettivo e il miglior utilizzo anche dal punto di vista dei bambini.

Una raccolta firme che avrà non solo l’importante compito di dotare anche Roma di uno strumento che avvicina cittadini e istituzioni, ma anche quello di sensibilizzare e informare le persone sulla sua importanza strategica

FACEBOOK

https://www.facebook.com/coalizioneperibenicomuni/


coalizioneperibenicomuni@gmail.com

389 5826326 - 3386587734

FORSE NON TUTTI SANNO CHE:

1) Mangiare, Dormire, Lavarsi ... è x tutti
sul sito della Comunità di S. Egidio è possibile "sfogliare" guide solidali che informano sulle realtà CITTADINE disponibili a sostenere chi si trovi in difficoltà

http://www.santegidio.org/index.php?&pageID=228


SOLIDARIETA' E AMBIENTE

ACQUA, un popolo di spreconi

ACQUA, un popolo di spreconi

Un popolo di spreconi.

Ne consumiamo ogni giorno più di 250 litri a testa, più di ogni altra nazione europea.

Non siamo i più puliti, ma solo i più spreconi.



Ogni giorno utilizziamo centinaia di litri d’acqua senza prestare molta attenzione; in genere l’atteggiamento più diffuso è quello di pensare che «basta aprire un rubinetto e servirsene a piacere», in realtà le cose non stanno proprio così, è necessario fermarsi a riflettere un attimo per dare il giusto valore ad una risorsa che purtroppo non è infinita.

Senza acqua nessuna forma di vita è possibile, è un bene d’assoluta necessità che diventa sempre più scarso con il passare del tempo per motivi sia di ordine quantitativi (l’acqua oggi a disposizione è pari a circa un terzo di quella disponibile negli anni ‘50 e tra cinquanta anni sarà ulteriormente dimezzata), sia qualitativi (per ogni litro d’acqua potabile, almeno otto risultano contaminati dall’attività umana).

Gli effetti di questa situazione sono sotto gli occhi di tutti: casi crescenti di razionamento idrico; il consumo di acqua minerale o filtrata diventato quasi un obbligo; lievitazione del costo dell’acqua potabile ecc.

Se poi allarghiamo lo sguardo a livello mondiale, il panorama diventa ancora più preoccupante: circa un miliardo e mezzo di persone non dispongono di acqua potabile.

Di fronte ad un quadro tutt’altro che roseo, oltre ad avvicinarsi al rubinetto con maggiore rispetto, diventa importante porsi il problema di come contribuire in prima persona a migliorare la situazione.

D’altra parte, un uso più appropriato dell’acqua non fa bene solo all’ambiente, ma anche al portafogli e con molta probabilità anche alla pace tra i popoli, perché sono oramai numerosi gli analisti politici che individuano nella carenza d’acqua uno dei possibili motivi di conflitto armato tra i paesi.

Che fare?

Per eliminare gli sprechi idrici si può agire su tre fronti: -Ridurre i consumi d’acqua, in modo da erodere il meno possibile questa preziosa risorsa e contrarre l’impatto ambientale (produrre, trasportare e smaltire acqua potabile richiede energia e produce inquinamento). -Contrarre l’impiego di additivi per ridurre l’inquinamento dell’acqua, della natura e dell’ambiente domestico. -Diminuire il consumo energetico per scaldare e distribuire l’acqua al fine di ridurre l’inquinamento ambientale e il consumo di energia fossile. Per raggiungere questi obiettivi è necessario intervenire sia a livello degli stili di vita, modificando alcune abitudini radicate nel tempo, sia a livello di impiantistica, utilizzando apparecchiature progettate con particolare attenzione al risparmio idrico ed energetico per garantire un’efficacia uguale o superiore rispetto ai dispositivi convenzionali. Spesso si tratta di mettere mano al portafogli, ma il più delle volte il risparmio che deriva dall’uso di tali dispositivi ripaga in poco tempo la spesa affrontata per il loro acquisto. Il massimo dei risultati si ottiene quando entrambe queste strategie, cioè modifica delle abitudini e nuova impiantistica, sono adottate insieme. Vediamo ora in dettaglio le varie soluzion possibili.

Riduzione dei consumi

Iniziamo dalla tipologia di utilizzo che impatta maggiormente per poi passare alla seconda e così via prendendo come riferimento il diagram-ma a torta (vedi il grafico ripartizione dei consumi domestici), in altre parole guardiamolo con occhi famelici e gettiamoci a capofitto sulla fetta più grossa per poi passare a quella di dimensioni immediatamente inferiori e cosi via!

  • Docce e bagni.
  • La doccia presenta un minor consumo d’acqua, rispetto al bagno, soprattutto se si tiene l’acqua aperta solo quando serve.
    Inoltre è possibile adottare docce a risparmio energetico, in grado di ridurre i consumi oltre il 70%. In termini pratici, considerando una doc-cia al giorno si possono risparmiare in un anno oltre 50.000 litri d’acqua e diverse centinaia di euro.
    La cosa importante è di utilizzare docce che non si limitino a ridurre il consumo d’acqua (allora tanto vale non aprire totalmente il rubinetto, con il risultato che s’impiega più tempo a lavarsi e si consuma lo stesso quantitativo di acqua), ma sfruttino in maniera più intelligente l’acqua, garantendo un elevato potere lavante a fronte di minori consumi.
    Vi sono inoltre vantaggi secondari interessanti: nel caso di boiler elettrico, più persone riescono a fare la doccia consecutivamente e minori sono i cali di portata per gli altri utenti, l’unico rovescio della medaglia è che, passando meno acqua nei tubi, si deve attendere più tempo l’arrivo dell’acqua calda.

  • Lavaggio stoviglie e biancheria.
  • Nel caso in cui si utilizzino lavatrici o lavastoviglie è bene farle girare sempre a pieno carico; nel caso dei lavaggi a mano evitare l’uso d’acqua corrente e preferire l’acqua raccolta in un lavabo o in una bacinella.
    Sempre per ridurre gli sprechi, non lasciate diventare vecchio lo sporco dei piatti e le macchie ostiche dei tessuti perché richiedono un lavaggio più impegnativo sia da un punto di vista chimico (detersivi) sia energetico (tempi e temperature più elevate); lavare separatamente i pezzi a seconda del grado di sporco.
    Molti si chiederanno: si consuma più acqua, energia e detersivi lavando a mano o a macchina?
    Per rispondere in maniera corretta a questa domanda è necessario conoscere due fattori: grado di riempimento ed «economicità» della macchina da una parte e capacità di lavaggio manuale dall’altra.
    Comunque alcuni studi in materia hanno dimostrato che per lavare lo stesso quantitativo di stoviglie, pari ad un carico intero di una lavapiatti, mediamente si consumano 80 litri d’acqua se lavati a mano; 60 se lavati a macchina; 12 litri nel caso di apparecchi ad elevata efficienza, i quali oltre al risparmio d’acqua consentono una notevole contrazione dei consumi di detersivi ed energia.

  • Vaschette del WC.
  • Le vaschette tradizionali, in genere contengono circa 24 litri, un volume d’acqua tale da permettere una buona azione lavante nel caso di presenze solide…, ma eccessivamente elevata nel caso di rifiuti liquidi.
    Mediamente, con tali sciacquoni si ha un consumo giornaliero di circa 100 litri a persona, in gran parte sprecati.
    Più efficienti sono le vaschette a due mandate, una da 3 e l’altra da 6 litri, grazie alle quali il consumo giornaliero, a parità di funzione, scende a 15 litri d’acqua.
    Se utilizzate in maniera corretta, ossia schiacciando il tasto giusto al momento giusto, con le vaschette a doppia mandata si arriva a risparmiare circa 17.000 litri d’acqua l’anno a persona.
    Quando non si hanno a disposizione vaschette ad hoc, è possibile modificare i tradizionali cassonetti introducendo dei pesi che permettono di ottenere le stesse prestazioni.
    Un altro metodo è di inserire nella vaschetta un mattone o più semplicemente una bottiglia piena d’acqua.
    In quest’ultimo caso si risparmia molta acqua, ma si riduce anche la quantità disponibile per ogni scarico con l’inconveniente di ridurre l’azione lavante.

  • Rubinetti.
  • Vanno aperti solo quando serve e tenuti chiusi mentre ci si insapona o ci si lava i denti; analogamente per lavare la frutta e la verdura è sufficiente usare acqua raccolta in una bacinella e non quella corrente.
    Per dare un’idea concreta di quanto questi gesti quotidiani possano far variare notevolmente il livello dei consumi idrici, analizziamo in dettaglio cosa accade durante il lavaggio dei denti: tenendo aperto il rubinetto per tutto il periodo di pulizia, si arriva a consumare 10.000 litri l’anno a persona; quando il rubinetto viene aperto solo per il risciacquo il consumo d’acqua si riduce a 1600; se poi invece dell’acqua corrente si utilizza quella contenuta in un bicchiere, si arriva a non più di 200 litri d’acqua l’anno!
    Un bel risparmio, vero?
    Per quanto concerne interventi di tipo impiantistico, è possibile sostituire i normali filtrini dei rubinetti (quelli che ogni tanto dobbiamo pulire dal calcare e da altre sporcizie) con dei modelli risparmio energetico (aeratori).
    Come per le docce vale il discorso di acquistare dei modelli che non si limitino a ridurre la portata dell’acqua, ma che producano un getto di eguale capacità lavante con consumi inferiori.

  • Perdite dalle guarnizioni.
  • L’acqua, che a causa di perdite delle guarnizioni gocciola dai rubinetti o dallo sciacquone, sembra poca cosa, ma essendo continuativo, anche il semplice gocciolamento comporta uno spreco inutile di migliaia di litri d’acqua (e di euro).
    Nel caso in cui l’impianto è dotato di accumuli dell’acqua calda, come ad esempio i boiler elettrici, oltre al consumo d’acqua le perdite idriche si tramutano anche in uno spreco d’energia elettrica.
    È pertanto consigliabile di sostituire immediatamente le guarnizioni danneggiate.

  • Ridurre l’Impiego di Additivi
  • Tutti i detergenti, compresi quelli ecologici, comportano un impatto ambientale per la loro produzione, il trasporto e lo smaltimento.
    Inoltre, soprattutto nel caso di detergenti convenzionali, si ha una liberazione di residui tossici nell’ambiente che poi vengono assimilati attraverso la respirazione, la pelle e il consumo di alimenti.
    Ecco perché è bene ridurre al minimo l’impiego di detergenti e detersivi e in ogni caso preferire i prodotti ecologici.
    Ma cosa c’entrano i detersivi con l’acqua?
    È molto semplice: in tutti i processi di pulizia viene utilizzata l’acqua come diluente che, se usata in modo intelligente, riserva ottime sorprese!
    Per il lavaggio di stoviglie e del bucato è possibile trattare energicamente l’acqua con opportuni dispositivi da applicare direttamente alle condotte dell’acqua o direttamente nelle macchine da lavare o sotto forma di additivi, ottenendo circa un dimezzamento dei consumi dei detersivi.
    Per quanto concerne la pulizia delle superfici è consigliabile impiegare dei panni in microfibra dove l’azione chimica degli additivi è completamente sostituita dall’azione meccanica, ossia si pulisce e si sgrassa unicamente utilizzando l’acqua.
    Ma anche in questo caso, per non avere risultati deludenti, è necessario scegliere prodotti d’elevata qualità.

  • Combattere il Calcare
  • Il calcare è ben noto per la tendenza a creare incrostazioni, assai difficili da rimuovere da box doccia, lavelli e rubinetteria in generale; ma i maggiori inconvenienti, il calcare li crea all’interno dell’impianto idraulico, ossia nelle condutture e, soprattutto, nei generatori d’acqua calda (elettrici o a gas).
    Tali depositi creano due tipi di barriere: una termica e una fisica.
    La prima si traduce in un maggior consumo di energia per nulla trascurabile, infatti, per ogni millimetro di deposito di calcare nei tubi, si registra un aumento dei consumi elettrici di circa il 10% e siccome lo strato accumulato in un generatore d’acqua calda può diventare molto spesso, nel tempo, i consumi possono crescere vertiginosamente.
    Analogamente, lo strato di calcare crea anche una barriera fisica al passaggio dell’acqua che, nel caso d’impianto dotato di autoclave, fa anch’esso aumentare i consumi di elettricità.
    Infine va detto che il calcare sollecita maggiormente l’impianto idraulico riducendone la durata.
    Una verifica della presenza di calcare all’interno dei tubi può essere realizzata con una semplice prova.
    Aprite al massimo il rubinetto dell’acqua fredda e notate la portata; dopo qualche istante ripetete la stessa cosa con il rubinetto dell’acqua calda.
    La minore portata dell’acqua calda è essenzialmente dovuta alle incrostazioni di calcare presenti nel generatore di calore!
    Le soluzioni utili per vincere il calcare si dividono in due categorie: trattamenti in grado di inibire il potere di coesione del calcare che, pur continuando ad essere presente nell’acqua, non è più in grado di for-mare incrostazioni; trattamenti di rimozione del calcare dall’acqua.

Ecologia Domestica

Del primo gruppo fanno parte i trattamenti energetici dell’acqua, i catalizzatori ceramici e i campi magnetici.

I primi uniscono le proprietà anticalcare alla riduzione dei consumi di detersivi ed all’eliminazione del problema della formazione della ruggine (molti modelli possono essere installati senza ricorrere all’idraulico).

I catalizzatori ceramici sono estremamente efficaci, ma richiedono un intervento impiantistico così come i dispositivi basati sull’effetto dei campi magnetici.

Tra i dispositivi che operano la rimozione parziale del calcare dall’acqua vi sono gli addolcitori, il cui impiego richiede periodicamente l’aggiunta di sale e un’accurata manutenzione.
Inoltre, sia l’installazione che la manutenzione richiede l’intervento di tecnici specializzati.

SOLIDARIETA' E CONSUMI

L’economia solidale

è, prima di tutto, un atteggiamento da cui derivano dei comportamenti che determinano un particolare stile di vita. Non si tratta solo, infatti, di aderire alle formule del commercio equo solidale, ma anche, e soprattutto, di rivoluzionare le nostre abitudini quotidiane: l’economia solidale comprende anche il nostro modo di lavare e lavarsi, ossia la quantità e la qualità di acqua, sapone e detersivi che utilizziamo.

Partire, quindi, dalle piccole cose, dalle attività quotidiane che, alla fin fine, costituiscono, in termini di tempo d’esecuzione, una porzione molto ampia di ogni nostra giornata. Limitare i consumi, specie d’acqua, evitare gli sprechi, cooperare con gli altri, sostituire la moda dell’ “usa e getta” con quella del recupero, utilizzare prodotti ecocompatibili, utilizzare l’automobile solo in casi di estrema necessità, impegnarsi a non inquinare, scambiare (tipo libri, cd, attrezzi, ecc.) per evitare di acquistare, sono alcuni imperativi per uno stile di vita un po’ più sobrio.

Zucchero equo-solidale

La nostra società si basa su un flusso continuo di merci e prodotti, e per questo viene definita consumistica. E, certamente, per cambiare le cose occorre intervenire (interferire) su questi automatismi.

Potremmo abbozzare una sorta di decalogo: compra leggero (ovvero prodotti con uno “zaino ecologico” non troppo pesante); compra durevole; compra semplice (in genere, gli oggetti più sofisticati sono meno durevoli, più delicati); compra vicino (per ridurre i danni ambientali che ogni trasporto comporta); compra sano; compra più giusto (e qui ci avviciniamo al discorso del commercio equo); compra prudente (a dispetto di normative e regolamentazioni, non è detto che il materiale acquistato non sia nocivo); compra sincero (evitare cioè i prodotti troppo pubblicizzati, dato che la pubblicità ce la paghiamo noi ed è spesso lontana dalla verità); compra mano d’opera (un metodo per aumentare l’occupazione); investi in futuro

INDIRIZZI UTILI

http://www.retelilliput.org/

http://www.utopie.it/http://www.retecosol.org/

http://www.networketico.it/

http://www.volint.it/http://www.zoes.it/

http://www.vita.it/

http://www.nuovomunicipio.org/

http://www.decrescita.it/

http://www.equonomia.it/

http://www.altreconomia.it/

http://www.altroconsumo.it/

http://www.valori.it/



COMMERCIO EQUO SOLIDALE

http://www.assobdm.it/

http://www.altromercato.it/

http://www.equoland.it/

http://www.transfair.it/

http://www.agices.org/

http://www.commercioetico.it/

http://www.equo.it/

http://www.mondosolidale.it/

http://www.cooperativaisola.org/

http://www.equociqua.it/

GAS

http://www.economia-solidale.org/

http://www.retegas.org/



FINANZA ETICA

http://www.bancaetica.com/

http://www.finanza-etica.itt/



TURISMO RESPONSABILE

http://www.aitr.org/

http://www.tures.it/

http://www.viaggiemiraggi.org/

http://www.viaggisolidali.it/

http://www.humanaitalia.org/



BARATTO

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http://www.zerorelativo.it/

http://www.barattopoli.com/

http://www.tuttobaratto.it/

http://www.suesu.it/

da Fatti Mail a ... Song-Taaba ONLUS - Africa e Solidarietà

da Fatti Mail, da una mail spedita per chiedere una mano per il Burkina Faso, l'incontro con Padre Jean Ilboudo e la nascita, nel 2008, di Song-Taaba ONLUS.... Song-Taaba incontra Chiara Castellani, il suo Congo ed inizia un'esperienza umana di amicizia e solidarietà ... di conoscenza e consapevolezza ... che fa compiere ogni giorno nuovi passi ... guardando avanti ...

"A salvare veramente l’Africa non saranno i fondi e gli aiuti. Salveranno vite umane, permettendo loro di sopravvivere, ma non salveranno la vita dell’Africa. Cio’ che importa non sono i mezzi, ma le condizioni. Bisogna permettere all’Africa di ricostruirsi. Bisogna aiutarla a ricostruirsi. L’Africa deve essere prima che avere". (Joseph Ki-Zerbo)

L'Africa deve essere prima che avere ...

e come l'Africa, ognuno di noi

La strada dell'essere è quella i cui passi sono domande e la meta non è un dove ma un chi ...

Una strada che lo sguardo lungo e visionario di Padre Jean Ilboudo ha fatto intravedere a tutti noi

Song-Taaba è e vuole essere questo: la possibilità di percorrere questa strada

http://song-taabaonlus.ning.com/

Be Ye Ka Ye?: cosa c'è lì che non c'è qui?

Nulla o forse tutto: la voglia di muoversi, di interrogarsi,
di cercare il valore della vita ...

http://www.youtube.com/watch?v=WQGF1fqEruQ

la vita di Chiara Castellani

http://www.youtube.com/watch?v=HON6FoFUPnI

e di chiunque abbia voglia di vivere la solidarietà ...
se sei fra questi ... contatta:
segreteria@song-taabaonlus.org,


.... x iniziare a guardare l'Africa dal ... lato giusto:
Nel suo docu-film, Silvestro Montanaro, svela un'Africa
consapevole, dignitosa, aperta al futuro, segnata da ferite interne ed esterne,
creativa, saggia. Un' Africa da ascoltare, da capire, da scoprire e da cui
imparare:
http://www.ceraunavolta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-5a587b72-ded6-4320-942f-572599d3406c.html,