1)Song-Taaba Onlus - BOMBONIERE SOLIDALI
I prodotti del Laboratorio sono realizzati artigianalmente, e sono venduti ad un prezzo trasparente ed equo. Le creazioni sono di tipo sartoriale (arredo cucina, bagno, linea bimbi, borse e accessori) e di oggettistica: abbiamo un laboratorio di ceramica, di cesteria, di pittura e di realizzazione di gioielli.
Inoltre, attraverso l’acquisto e l’uso di materie prime e semilavorati solidali, e la collaborazione con importatori di commercio equo e cooperative sociali (Libera, la Stelletta, Eugea, Equoland, AltraQualità), il Laboratorio sceglie di sostenere progetti di solidarietà e giustizia del Nord e Sud del Mondo e di promuovere la crescita di una cultura e di una economia responsabile.
Nel Laboratorio Da Tutti i Paesi lavorano oggi quindici donne provenienti dall'Africa (Tanzania, Ghana, Sierra Leone, Etiopia, Marocco), dal Sud America (Perù, Bolivia, Colombia), dall'Europa dell'Est (Romania, Ucraina, Moldavia) e dall'Asia (Bangladesh). Attraverso l’attività artigianale, queste mamme hanno la possibilità di sostenere la propria famiglia: a loro è garantita una equa retribuzione, un’adeguata formazione ed un ambiente lavorativo sereno.
http://www.datuttiipaesi.it/,
4) cellulari e occhiali usati: come renderli solidali
Cellulari:
Per i cellulari sicuramente il Mais è già attivo da oltre un anno! Per gli occhiali non saprei.
Per il Mais rivolgersi a Loredana o direttamente in ufficio, da Flaviano o Federica 06/7886163, Piazza M. Fanti 30, Roma
Occhiali:
SITO NON SPRECARE:
info x cellulari usati:
5) CUCIMONDO
Diamo un altro sapore all'integrazione
Incontrarsi a tavola
È un’iniziativa che unisce persone, cibi e tradizioni. Un'occasione per stare insieme e scambiarsi saperi provenienti da diversi paesi del mondo.Nigeria, Colombia, Moldavia, Afghanistan… ogni sera un rappresentante di un paese diverso spiega come preparare i piatti della propria regione, parla della cultura di origine e delle motivazioni che l'hanno portato in Italia. Gli insegnanti non sono cuochi professionisti, ma uomini e donne amanti della cucina, felici di raccontare esperienze e condividere abitudini. Ci saranno anche degli incontri con coppie provenienti da paesi differenti, che ci racconteranno la loro esperienza di integrazione in casa e ci faranno assaggiare piatti delle due tradizioni o ‘esperimenti’ nati dall’incontro. Durante ogni serata si assaggiano i piatti preparati e si ricevono delle dispense con ricette, approfondimenti storici e culturali, indirizzi utili per fare la spesa.
http://associazionecucimondo.org/cosa-bolle-in-pentola/incontrarsi-a-tavola
http://associazionecucimondo.org/
6) LIBERATERRA
Libera Terra è il marchio che contraddistingue le produzioni biologiche sulle terre liberate dalla mafie in tutta Italia e curate dalle cooperative sociali che aderiscono al progetto.
Le più giovani cooperative, Le Terre di don Peppe Diana di Castel Volturno (Ce) e Beppe Montana di Lentini (Sr), sono unite alle coop Placido Rizzotto e Pio La Torre di San Giuseppe Jato (Pa) e a Terre di Puglia di Mesagne (Br) nella società consortile Libera Terra Mediterraneo. Nel gruppo anche le coop Libera-Mente e Lavoro e non solo della provincia di Palermo.
Vini, pasta, legumi, olio, agrumi, conserve: sono solo alcuni dei prodotti che vengono dalle cooperative in Sicilia, Campania, Puglia e Calabria.
Libera Terra nasce con l'obiettivo di valorizzare territori stupendi ma difficili, partendo dal recupero sociale e produttivo dei beni confiscati alla criminalità organizzata per ottenere prodotti di alta qualità attraverso metodi rispettosi dell'ambiente e della dignità della persona. Inoltre, svolge un ruolo attivo sul territorio, coinvolgendo altri produttori che condividono gli stessi principi e promuovendo la coltivazione biologica dei terreni.
Libera Terra è il marchio che contraddistingue le produzioni biologiche realizzate dai soggetti che gestiscono le terre confiscate alle mafie e, aderendo all'associazione Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, rispettano i metodi di produzione stabiliti dal disciplinare di produzione "Libera Terra".
E' POSSIBILE ACQUISTARE ON LINE:
http://www.liberaterra.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/119 ,
7) RECUPERIAMOCI - Network solidale nel pianeta carcere
Filosofia
“recuperiamoci!” è un network solidale all’interno del quale circolano tutte le esperienze lavorative esistenti dentro il “pianeta carcere” e, senza scopo di lucro, mira a dare piena voce all’economia carceraria.
In presenza del lavoro la recidiva passa dal 70% al 16%, quindi opporre il circolo virtuoso carcere-lavoro-recupero al circolo vizioso carcere-recidiva-carcere, conviene a tutti.
La filosofia di recuperiamoci! si basa sul recupero e l' integrazione attraverso il lavoro dei detenuti come strumento di produzione di sicurezza pubblica, reinserendo gli stessi in un contesto di lavoro e legalità dal carcere al dopo carcere, valorizzando tutto ciò che di positivo (e spesso sconosciuto) esiste all’interno e all'esterno degli istituti di detenzione nazionali.
Tra gli obiettivi di “recuperiamoci!” c'è la creazione e il coordinamento di eventi e incontri, per “fare sistema fra tutte le buone attività carcerarie”, dove si possano scambiare opinioni ed esperienze, promuovere il lavoro, i prodotti e le professionalità acquisite dai detenuti, dentro e fuori il carcere, con buone proposte e la giusta sensibilità.
Storia
“recuperiamoci!”ha mosso i suoi primi passi a ottobre 2009, ha incontrato il garante dei diritti dei detenuti del Lazio, ha visitato le lavorazioni all'interno della Casa di Reclusione di Rebibbia, ha incontrato il direttore e il responsabile dell'area pedagogica del carcere di Prato, alcune cooperative Romane, Lombarde e Toscane, partecipando a fiere solidali quali “Fà la cosa giusta!” (Milano, marzo 2010) e ha ospitato a “Terra Futura 2010” (fiera delle buone pratiche e stili di vita – Firenze maggio 2010) Venti cooperative/produzioni nel primo “emporio carcerario” di recuperiamoci! , iniziando sin da subito a riscuotere interesse e approvazione dal pubblico, dalle istituzioni e dai media.
Dal mese di luglio 2010, ha preso avvio l’avventura del “Jail Tour 2010”, un viaggio attraverso la penisola alla scoperta di quanto di buono viene prodotto nell’immenso universo carcerario, incontrando un centinaio di realtà e censendo oltre i quattrocento prodotti/articoli, maturando la convinzione di essere solo all'inizio della scoperta, essendo un mondo in continua evoluzione.
Molte sono le tappe che hanno testimoniato la presenza del mitico Camper anni '80 (meglio conosciuto come “Jail Mobile”), acquistato e utilizzato per portare in viaggio ciò che di buono e di fattivo esiste nelle realtà carcerarie Italiane.
Il nutrito numero di eventi ai quali abbiamo partecipato ha consentito a “recuperiamoci!” e al “Jail Tour 2010” un' attenzione specifica dalla stampa locale e nazionale.
Hanno parlato di noi molti giornali, ci hanno intervistato le TV nazionali in spazi normalmente dedicati al Costume e al Gossip, ai quali abbiamo più volte e a più riprese trasferito il messaggio che c'è bisogno di promuovere quello che c'è di buono, perchè “mai come ora servono contaminazioni virtuose fuori e dentro le carceri per la diffusione della legalità” facendo così risuonare una cassa di cui le realtà produttive carcerarie, e non solo, hanno forte bisogno.
A settembre 2010 è nata “recuperiamoci!” associazione di promozione no profit, con sede a Prato, il cui canale di comunicazione è il sito www.recuperiamoci.org
I riscontri positivi ottenuti dalle cooperative e dalle istituzioni, unitamente al desiderio di raggiungimento dello scopo primo, che ribadiamo essere “ promuovere l'economia carceraria - creare nuovi posti di lavoro per i detenuti” hanno consolidato il desiderio da parte dei fondatori di recuperiamoci! di attuare un percorso non commerciale e speculativo, ma di “creazione di un network virtuoso” tra le cooperative, gli istituti di reclusione, le istituzioni e la società civile. Le richieste di informazioni sui prodotti e di fornitura ricevute vengono direttamente girate alle cooperative/associazioni/istituti che si occupano della produzione.
Prospettive:
Il futuro di recuperiamoci! È continuare a “fare” quanto ideato e posto in opera già da ottobre 2009:
Valorizzazione degli spazi fisici e mentali dove possano lavorare detenuti e ex detenuti, insieme a donne e uomini liberi e volontari, un ponte tra il carcere e la società civile.
Avviamento del progetto di promozione dell'economia carceraria – su scala nazionale - attraverso l'occupazione di detenuti: una rete organizzativa dove far viaggiare il JailTour e dove sviluppare il network virtuoso di recuperiamoci!
Progettazione del recupero di “Cantieri - Laboratori- Vetrine” nel territorio: Per la Creazione di oggetti e manufatti a partire dal recupero degli scarti, dei saperi e dei mestieri, per la logistica necessaria alla realizzazione di eventi e delle “Vetrine del carcere”.
http://recuperiamoci.blogspot.it/
8) CASA DI ANDREA - Ospitalità Solidale
“Casa di Andrea”
(www.assandreatudisco.org/case_di_andrea.php) dell’Ass. Andrea Tudisco, che ospita gratuitamente mamme e bambini in cura presso i centri oncologici.