SOLIDARIETA' ... come altro?

SOLIDARIETA' ... come altro?
Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza cercare perché non s'impegna, senza disimpegnarci perché altri non s'impegna. Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore, un utile che non sia una delle solite trappole generosamente offerte ...dalla gente pratica. Si vive una sola volta e non vogliamo essere giocati in nome di nessun piccolo interesse. (Primo Mazzolari)

giovedì 24 marzo 2011

17 marzo

17 marzo 2011


Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail
Se è fondamentale ricordare – prima di tutto a se stessi  - che La Storia siamo Noi  giornate come questa offrono iniezioni di consapevolezza sul valore ultimo dell’essere anche  parte di una Storia più grande, parte di un presente ma anche del passato che lo ha scritto.
Non è solo il tempo  a segnare la Storia … accanto a c’è lui lo spazio.
E’ difficile allora gestire i sentimenti che accompagnano le immagini offerte dalla cronaca quando alle bande festose che suonano ed alle bandiere tricolore che danzano  si sovrappongono gli sguardi di un popolo segnato dal terrore  di ben altri suoni e ben più macabri “balli” …

… afferma il filosofo tedesco Max Sheler: "Ogni società non è altro che ciò che rimane a conclusione di un processo di sgretolamento della comunità un prezzo altissimo sull’altare del “progresso” … un prezzo che eventi e ricorrenze forse obbligano a ricordare … e soppesare …. nel tentativo di capire chi e come scriverà la storia di domani ….


“Che cosa ci insegna il devastante terremoto del Giappone? Risposta facile: la Natura - quella con la N maiuscola - è incommensurabilmente più forte e impietosa di qualunque energia umana. Anche dove l'uomo conosce, sa, prevede, studia e si attrezza - come accade in Giappone per i terremoti - il destino dell'Apocalisse si compie con un sussulto di minuti: quel pugno di forza immane della scossa scuote il fondo del mare e lo solleva. Palazzi costruiti per resistere si sbriciolano; dighe nate per opporsi, si sfondano; treni fatti per correre sono spazzati via e "deglutiti" chissà a quanti chilometri di distanza dall'onda dello tsunami che si è sollevata dall'oceano.
Le immagini, figlie della tecnologia, ci restituiscono l'effetto delle catastrofi che tremila anni fa erano raccontate dalla tradizione orale dei poeti epici e dal monito dei profeti biblici.
Ma noi non abbiamo ascoltato i profeti, non abbiamo imparato dalla storia, non abbiamo ancora capito. Devastiamo e devastiamo il nostro territorio e non curiamo gli argini dei fiumi, non riforestiamo le colline, non impediamo che la temperatura dell'atmosfera salga sciogliendo i ghiacciai e alzando i livelli dei mari.

E non abbiamo capito che i nostri comportamenti, le nostre scelte - o non scelte - sul piano dell'ambiente, equivalgono nella loro somma finale al potenziale di un terremoto altrettanto devastante e forse ancor più irrimediabile, perché diffuso su scala planetaria.
Fa paura - annichiliti dalle immagini del Giappone - pensare e avere conferma che il terremoto più devastante del pianeta possa essere  l'Uomo.” (C. Nicotera)




In questa Fatti Mail molti amici/che cercano sostegno nell’ affrontare le proprie difficoltà … tentare di fare per loro quello che vorremmo fosse fatto per noi in condizioni analoghe è un modo  per “scrivere” … storie che fanno “storia” …


VI PREGO DI AVVISARE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE E DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FA RIFERIMENTO A “FATTI MAIL” … è importante aiutare due persone estranee che si parlano a poter superare il disagio iniziale che spesso viene proprio dalla mancanza di fiducia …



BUONA LETTURA:


1)            CERCO CASA

Cara Gaia, 
un mio carissimo collega che dirige l'Hospice di Forli mi chiede se posso aiutarlo a trovare un alloggio a suo figlio che, insieme ad un amico, viene a studiare a Roma.
possiamo aiutarlo?

" Mio figlio Pietro di 24 anni probabilmente vorrà/dovrà venire ad abitare a Roma nel prossimo futuro, con uno o due altri. Tu hai qualche riferimento o conoscenza di tuoi amici o di agenzia fidate che affittino bi- o trilocali o piccoli appartamenti? Ti faccio richieste sempre strane, eh? Ciao, e grazie comunque. marco"



2)                  CERCO PERSONA DI COMPAGNIA


Salve
gaia

avrei bisogno per un periodo limitato di 15 / 20 giorni presumibilmente dal 29 marzo al 16 aprile) di una signora di compagnia disposta a trasferirsi fuori Roma per sostituire
una persona di fiducia alle dipendenze di mia madre che vive in montagna nelle vicinanze di Norcia e alla bella età di 84 anni
conduce una locanda di proprietà.
Su richiede massima fiducia e serietà il possesso della patente di guida e la capacità di condurre l'auto.
 



3)            OFFRO CASA


Ciao Gaia, 

Ecco un annuncio per la fantastica fatti mail:
Mia cugina lascia anticipatamente un appartamento che ha in affitto a via Micara (vicino i Protomartiri) e sta aiutando la proprietaria a trovare qualcuno a cui possa interessare. L'appartamento è composto di 1 stanza da letto, soggiorno, bagno e cucina + 2 balconi. Gli ambienti sono grandi. L'intenzione sarebbe di lasciarlo a fine aprile.

gaiaspettaespera@tiscali.it

4)    CERCO LAVORO E OSPITALITA’

Salve Gaia


Sono un sacerdote francese della Curia romana, dell'Associazione dei Scouts d'Europa (alcuni anni fa ero cappellano generale del movimento in Francia.).
Mi chiamo Padre Thierry BLOT

  Vorrei segnalarle una persona bisognosa di aiuto. Si tratta della madre
di un mio allievo Indiano, che aiuto (anche economicamente)
nei suoi studi universitari di Scienze infermieristiche. Il marito è stato
colpito da infarto e la Signora Teresiamma (anche lei cattolica e proveniente
dal Kerala) aveva un contratto di lavoro come badante di un anziano e
collaboratrice domestica. Purtroppo i familiari dell'anziano hanno deciso di
ricoverarlo in una casa di riposo. Conseguentemente la signora che è
attualmente l'unico sostegno di una famiglia di quattro persone si troverà a
fine aprile a dover affrontare il problema della ricerca di un nuovo lavoro. Ha
un diploma in scienze infermieristiche ed ha lavorato per circa 15anni come
infermiera in India. Tuttavia non ha mai sostenuto l'esame per l'abilitazione
all'esercizio della professione in Italia. La prego molto calorosamente di
trovare, se questo le è possibile,  un Istituto religioso o laico a cui
raccomandarla come ausiliaria  o una famiglia in cui inserirla con le stesse
manzione che ha avuto in passato. Speriamo di riuscire a trovare qualcosa.
Ho ricevuto questo appello di un professore d'italiano del Centro Astalli di Roma (Padri Gesuiti). GRAZIE di trasmettere ai vostri amici e conoscenze. 
 

5)      OFFRO STANZA

Ciao cara Gaia, è possibile inserire nel prossimo Fattimail ?
Una famiglia moldava composta, al momento, da una signora che lavora tutto il giorno e una figlia studentessa, mettono a disposizione una camera nella zona silenziosa di Monti di Creta (quartiere Aurelio).
E’ disponibile da subito ed è ideale per una persona sola (anche studentessa), la cifra si aggira sui 300, 350 euro al mese.
Il riferimento è Margherita   3282132099
Grazie!!!! E alla prossima occasione!!!  Silvia  

gaiaspettaespera@tiscali.it,


6)     Newsletter di ZaLab - marzo 2011



Nuovi progetti

Nel mese di gennaio, ZaLab ha effettuato un sopralluogo ad Hargeisa (Somaliland), nell'ambito di un nuovo progetto documentario sulla Somalia che sarà in produzione nel corso del 2011. Dal viaggio è nato anche uno spot per la costruzione del nuovo ospedale di Hargeisa, progetto sostenuto dall'associazione Soomaaliya di Torino.

A breve disponibile l’edizione dvd de Il sangue verde (edizione italiana, inglese e francese), inclusa in un cofanetto contenente anche il documentario A Sud di Lampedusa. L’edizione, è realizzata con il sostengo dell’Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma. Per prenotare il cofanetto  sin da ora compila il modulo on-line al seguente link.


Distribuzione

6 aprile, uscita nelle sale italiane di Ju Tarramutu, il nuovo documentario di Paolo Pisanelli girato a L’Aquila e dintorni per raccontare le trasformazioni dei luoghi, dei territori e della vita degli abitanti dopo il terremoto del 6 aprile 2009. La distribuzione del film sarà curata da ZaLab. Per ulteriori informazioni e per organizzare una proiezione vai sul seguente link



7)          NUCLEARE

indipendentemente da ciò che si pensa sul nucleare, mi pare che l'iniziativa sia di semplice buon senso.
marta
http://www.greenpeace.org/italy/it/campagne/nucleare/maroni-referendum-nucleare/





Vista l’eccezionalità della giornata … non resta che salutare tutti in modo eccezionale:
Piazza del Quirinale,
La prima cosa importante è che l'Unità la festeggiamo in tanti….

Voglio veramente inviare l'augurio più affettuoso a tutte le italiane e gli italiani di ogni età, di ogni condizione sociale e di ogni idea politica che festeggiano insieme questo nostro grande compleanno.

Abbiamo o non abbiamo da festeggiare? E' molto semplice. Per il nostro centocinquantesimo anniversario dell'Italia unita vale quello che vale per qualsiasi persona che compia cinquanta, sessanta, settanta anni: che le cose gli siano andate meglio o peggio, festeggia il meglio della propria vita, e noi festeggiamo il meglio della nostra storia. Abbiamo avuto momenti brutti, abbiamo commesso errori, abbiamo vissuto pagine drammatiche, ma abbiamo fatto tante cose grandi e importanti.
Grazie all'unità siamo diventati un paese moderno. Se fossimo rimasti come nel 1860, divisi in otto Stati, senza libertà e sotto il dominio straniero, saremmo stati spazzati via dalla storia, non saremmo mai diventati un grande paese europeo.

L'importante però è che anche se ognuno ha i suoi problemi, i suoi interessi e le sue idee, e discutiamo e battagliamo, ognuno ricordi sempre che è parte di qualcosa di più grande che è la nostra nazione, la nostra patria, la nostra Italia. E se saremo uniti sapremo vincere tutte le difficoltà che ci attendono.

Auguri a tutti gli italiani. –
Giorgio Napolitano

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mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?

mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?
Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride e dall'orgoglio che non s'inchina davanti ad un bambino" (K. Gibran)

LENTE D'INGRANDIMENTO - CITTADINANZA ATTIVA

COALIZIONE PER I BENI COMUNI:

Un’ampia delegazione della Coalizione per i Beni Comuni, ha depositato, presso gli uffici competenti del Comune di Roma, la proposta di delibera popolare per l’approvazione del regolamento per la gestione condivisa beni comuni.

Una rete informale di cittadinanza attiva – composta da 104 realtà romane - nata con l’obiettivo di presentare al Comune di Roma una Delibera di Iniziativa Popolare per l’approvazione di un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani” finalizzato non solo a definire i rapporti tra le amministrazioni locali e quanti vogliono offrire il proprio contributo volontario per la cura, la rigenerazione e la gestione dei beni comuni urbani, ma anche ad attivare nuove forme di collaborazione tra le parti, basate sul principio di sussidiarietà orizzontale e non sulla totale delega di responsabilità ai cittadini.

Questo l’obiettivo scaturito dalle 104 realtà romane che, con la consegna della proposta di delibera popolare, danno il via ufficiale alla RACCOLTA DELLE 5.000 FIRME valide necessarie per essere discussa in Consiglio.

Una rete informale che continuerà a crescere e a coinvolgere gruppi organizzati e non, comitati, associazioni e cittadini fino al raggiungimento dell’obiettivo: l’approvazione del “Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni”, per il benessere collettivo e il miglior utilizzo anche dal punto di vista dei bambini.

Una raccolta firme che avrà non solo l’importante compito di dotare anche Roma di uno strumento che avvicina cittadini e istituzioni, ma anche quello di sensibilizzare e informare le persone sulla sua importanza strategica

FACEBOOK

https://www.facebook.com/coalizioneperibenicomuni/


coalizioneperibenicomuni@gmail.com

389 5826326 - 3386587734

FORSE NON TUTTI SANNO CHE:

1) Mangiare, Dormire, Lavarsi ... è x tutti
sul sito della Comunità di S. Egidio è possibile "sfogliare" guide solidali che informano sulle realtà CITTADINE disponibili a sostenere chi si trovi in difficoltà

http://www.santegidio.org/index.php?&pageID=228


SOLIDARIETA' E AMBIENTE

ACQUA, un popolo di spreconi

ACQUA, un popolo di spreconi

Un popolo di spreconi.

Ne consumiamo ogni giorno più di 250 litri a testa, più di ogni altra nazione europea.

Non siamo i più puliti, ma solo i più spreconi.



Ogni giorno utilizziamo centinaia di litri d’acqua senza prestare molta attenzione; in genere l’atteggiamento più diffuso è quello di pensare che «basta aprire un rubinetto e servirsene a piacere», in realtà le cose non stanno proprio così, è necessario fermarsi a riflettere un attimo per dare il giusto valore ad una risorsa che purtroppo non è infinita.

Senza acqua nessuna forma di vita è possibile, è un bene d’assoluta necessità che diventa sempre più scarso con il passare del tempo per motivi sia di ordine quantitativi (l’acqua oggi a disposizione è pari a circa un terzo di quella disponibile negli anni ‘50 e tra cinquanta anni sarà ulteriormente dimezzata), sia qualitativi (per ogni litro d’acqua potabile, almeno otto risultano contaminati dall’attività umana).

Gli effetti di questa situazione sono sotto gli occhi di tutti: casi crescenti di razionamento idrico; il consumo di acqua minerale o filtrata diventato quasi un obbligo; lievitazione del costo dell’acqua potabile ecc.

Se poi allarghiamo lo sguardo a livello mondiale, il panorama diventa ancora più preoccupante: circa un miliardo e mezzo di persone non dispongono di acqua potabile.

Di fronte ad un quadro tutt’altro che roseo, oltre ad avvicinarsi al rubinetto con maggiore rispetto, diventa importante porsi il problema di come contribuire in prima persona a migliorare la situazione.

D’altra parte, un uso più appropriato dell’acqua non fa bene solo all’ambiente, ma anche al portafogli e con molta probabilità anche alla pace tra i popoli, perché sono oramai numerosi gli analisti politici che individuano nella carenza d’acqua uno dei possibili motivi di conflitto armato tra i paesi.

Che fare?

Per eliminare gli sprechi idrici si può agire su tre fronti: -Ridurre i consumi d’acqua, in modo da erodere il meno possibile questa preziosa risorsa e contrarre l’impatto ambientale (produrre, trasportare e smaltire acqua potabile richiede energia e produce inquinamento). -Contrarre l’impiego di additivi per ridurre l’inquinamento dell’acqua, della natura e dell’ambiente domestico. -Diminuire il consumo energetico per scaldare e distribuire l’acqua al fine di ridurre l’inquinamento ambientale e il consumo di energia fossile. Per raggiungere questi obiettivi è necessario intervenire sia a livello degli stili di vita, modificando alcune abitudini radicate nel tempo, sia a livello di impiantistica, utilizzando apparecchiature progettate con particolare attenzione al risparmio idrico ed energetico per garantire un’efficacia uguale o superiore rispetto ai dispositivi convenzionali. Spesso si tratta di mettere mano al portafogli, ma il più delle volte il risparmio che deriva dall’uso di tali dispositivi ripaga in poco tempo la spesa affrontata per il loro acquisto. Il massimo dei risultati si ottiene quando entrambe queste strategie, cioè modifica delle abitudini e nuova impiantistica, sono adottate insieme. Vediamo ora in dettaglio le varie soluzion possibili.

Riduzione dei consumi

Iniziamo dalla tipologia di utilizzo che impatta maggiormente per poi passare alla seconda e così via prendendo come riferimento il diagram-ma a torta (vedi il grafico ripartizione dei consumi domestici), in altre parole guardiamolo con occhi famelici e gettiamoci a capofitto sulla fetta più grossa per poi passare a quella di dimensioni immediatamente inferiori e cosi via!

  • Docce e bagni.
  • La doccia presenta un minor consumo d’acqua, rispetto al bagno, soprattutto se si tiene l’acqua aperta solo quando serve.
    Inoltre è possibile adottare docce a risparmio energetico, in grado di ridurre i consumi oltre il 70%. In termini pratici, considerando una doc-cia al giorno si possono risparmiare in un anno oltre 50.000 litri d’acqua e diverse centinaia di euro.
    La cosa importante è di utilizzare docce che non si limitino a ridurre il consumo d’acqua (allora tanto vale non aprire totalmente il rubinetto, con il risultato che s’impiega più tempo a lavarsi e si consuma lo stesso quantitativo di acqua), ma sfruttino in maniera più intelligente l’acqua, garantendo un elevato potere lavante a fronte di minori consumi.
    Vi sono inoltre vantaggi secondari interessanti: nel caso di boiler elettrico, più persone riescono a fare la doccia consecutivamente e minori sono i cali di portata per gli altri utenti, l’unico rovescio della medaglia è che, passando meno acqua nei tubi, si deve attendere più tempo l’arrivo dell’acqua calda.

  • Lavaggio stoviglie e biancheria.
  • Nel caso in cui si utilizzino lavatrici o lavastoviglie è bene farle girare sempre a pieno carico; nel caso dei lavaggi a mano evitare l’uso d’acqua corrente e preferire l’acqua raccolta in un lavabo o in una bacinella.
    Sempre per ridurre gli sprechi, non lasciate diventare vecchio lo sporco dei piatti e le macchie ostiche dei tessuti perché richiedono un lavaggio più impegnativo sia da un punto di vista chimico (detersivi) sia energetico (tempi e temperature più elevate); lavare separatamente i pezzi a seconda del grado di sporco.
    Molti si chiederanno: si consuma più acqua, energia e detersivi lavando a mano o a macchina?
    Per rispondere in maniera corretta a questa domanda è necessario conoscere due fattori: grado di riempimento ed «economicità» della macchina da una parte e capacità di lavaggio manuale dall’altra.
    Comunque alcuni studi in materia hanno dimostrato che per lavare lo stesso quantitativo di stoviglie, pari ad un carico intero di una lavapiatti, mediamente si consumano 80 litri d’acqua se lavati a mano; 60 se lavati a macchina; 12 litri nel caso di apparecchi ad elevata efficienza, i quali oltre al risparmio d’acqua consentono una notevole contrazione dei consumi di detersivi ed energia.

  • Vaschette del WC.
  • Le vaschette tradizionali, in genere contengono circa 24 litri, un volume d’acqua tale da permettere una buona azione lavante nel caso di presenze solide…, ma eccessivamente elevata nel caso di rifiuti liquidi.
    Mediamente, con tali sciacquoni si ha un consumo giornaliero di circa 100 litri a persona, in gran parte sprecati.
    Più efficienti sono le vaschette a due mandate, una da 3 e l’altra da 6 litri, grazie alle quali il consumo giornaliero, a parità di funzione, scende a 15 litri d’acqua.
    Se utilizzate in maniera corretta, ossia schiacciando il tasto giusto al momento giusto, con le vaschette a doppia mandata si arriva a risparmiare circa 17.000 litri d’acqua l’anno a persona.
    Quando non si hanno a disposizione vaschette ad hoc, è possibile modificare i tradizionali cassonetti introducendo dei pesi che permettono di ottenere le stesse prestazioni.
    Un altro metodo è di inserire nella vaschetta un mattone o più semplicemente una bottiglia piena d’acqua.
    In quest’ultimo caso si risparmia molta acqua, ma si riduce anche la quantità disponibile per ogni scarico con l’inconveniente di ridurre l’azione lavante.

  • Rubinetti.
  • Vanno aperti solo quando serve e tenuti chiusi mentre ci si insapona o ci si lava i denti; analogamente per lavare la frutta e la verdura è sufficiente usare acqua raccolta in una bacinella e non quella corrente.
    Per dare un’idea concreta di quanto questi gesti quotidiani possano far variare notevolmente il livello dei consumi idrici, analizziamo in dettaglio cosa accade durante il lavaggio dei denti: tenendo aperto il rubinetto per tutto il periodo di pulizia, si arriva a consumare 10.000 litri l’anno a persona; quando il rubinetto viene aperto solo per il risciacquo il consumo d’acqua si riduce a 1600; se poi invece dell’acqua corrente si utilizza quella contenuta in un bicchiere, si arriva a non più di 200 litri d’acqua l’anno!
    Un bel risparmio, vero?
    Per quanto concerne interventi di tipo impiantistico, è possibile sostituire i normali filtrini dei rubinetti (quelli che ogni tanto dobbiamo pulire dal calcare e da altre sporcizie) con dei modelli risparmio energetico (aeratori).
    Come per le docce vale il discorso di acquistare dei modelli che non si limitino a ridurre la portata dell’acqua, ma che producano un getto di eguale capacità lavante con consumi inferiori.

  • Perdite dalle guarnizioni.
  • L’acqua, che a causa di perdite delle guarnizioni gocciola dai rubinetti o dallo sciacquone, sembra poca cosa, ma essendo continuativo, anche il semplice gocciolamento comporta uno spreco inutile di migliaia di litri d’acqua (e di euro).
    Nel caso in cui l’impianto è dotato di accumuli dell’acqua calda, come ad esempio i boiler elettrici, oltre al consumo d’acqua le perdite idriche si tramutano anche in uno spreco d’energia elettrica.
    È pertanto consigliabile di sostituire immediatamente le guarnizioni danneggiate.

  • Ridurre l’Impiego di Additivi
  • Tutti i detergenti, compresi quelli ecologici, comportano un impatto ambientale per la loro produzione, il trasporto e lo smaltimento.
    Inoltre, soprattutto nel caso di detergenti convenzionali, si ha una liberazione di residui tossici nell’ambiente che poi vengono assimilati attraverso la respirazione, la pelle e il consumo di alimenti.
    Ecco perché è bene ridurre al minimo l’impiego di detergenti e detersivi e in ogni caso preferire i prodotti ecologici.
    Ma cosa c’entrano i detersivi con l’acqua?
    È molto semplice: in tutti i processi di pulizia viene utilizzata l’acqua come diluente che, se usata in modo intelligente, riserva ottime sorprese!
    Per il lavaggio di stoviglie e del bucato è possibile trattare energicamente l’acqua con opportuni dispositivi da applicare direttamente alle condotte dell’acqua o direttamente nelle macchine da lavare o sotto forma di additivi, ottenendo circa un dimezzamento dei consumi dei detersivi.
    Per quanto concerne la pulizia delle superfici è consigliabile impiegare dei panni in microfibra dove l’azione chimica degli additivi è completamente sostituita dall’azione meccanica, ossia si pulisce e si sgrassa unicamente utilizzando l’acqua.
    Ma anche in questo caso, per non avere risultati deludenti, è necessario scegliere prodotti d’elevata qualità.

  • Combattere il Calcare
  • Il calcare è ben noto per la tendenza a creare incrostazioni, assai difficili da rimuovere da box doccia, lavelli e rubinetteria in generale; ma i maggiori inconvenienti, il calcare li crea all’interno dell’impianto idraulico, ossia nelle condutture e, soprattutto, nei generatori d’acqua calda (elettrici o a gas).
    Tali depositi creano due tipi di barriere: una termica e una fisica.
    La prima si traduce in un maggior consumo di energia per nulla trascurabile, infatti, per ogni millimetro di deposito di calcare nei tubi, si registra un aumento dei consumi elettrici di circa il 10% e siccome lo strato accumulato in un generatore d’acqua calda può diventare molto spesso, nel tempo, i consumi possono crescere vertiginosamente.
    Analogamente, lo strato di calcare crea anche una barriera fisica al passaggio dell’acqua che, nel caso d’impianto dotato di autoclave, fa anch’esso aumentare i consumi di elettricità.
    Infine va detto che il calcare sollecita maggiormente l’impianto idraulico riducendone la durata.
    Una verifica della presenza di calcare all’interno dei tubi può essere realizzata con una semplice prova.
    Aprite al massimo il rubinetto dell’acqua fredda e notate la portata; dopo qualche istante ripetete la stessa cosa con il rubinetto dell’acqua calda.
    La minore portata dell’acqua calda è essenzialmente dovuta alle incrostazioni di calcare presenti nel generatore di calore!
    Le soluzioni utili per vincere il calcare si dividono in due categorie: trattamenti in grado di inibire il potere di coesione del calcare che, pur continuando ad essere presente nell’acqua, non è più in grado di for-mare incrostazioni; trattamenti di rimozione del calcare dall’acqua.

Ecologia Domestica

Del primo gruppo fanno parte i trattamenti energetici dell’acqua, i catalizzatori ceramici e i campi magnetici.

I primi uniscono le proprietà anticalcare alla riduzione dei consumi di detersivi ed all’eliminazione del problema della formazione della ruggine (molti modelli possono essere installati senza ricorrere all’idraulico).

I catalizzatori ceramici sono estremamente efficaci, ma richiedono un intervento impiantistico così come i dispositivi basati sull’effetto dei campi magnetici.

Tra i dispositivi che operano la rimozione parziale del calcare dall’acqua vi sono gli addolcitori, il cui impiego richiede periodicamente l’aggiunta di sale e un’accurata manutenzione.
Inoltre, sia l’installazione che la manutenzione richiede l’intervento di tecnici specializzati.

SOLIDARIETA' E CONSUMI

L’economia solidale

è, prima di tutto, un atteggiamento da cui derivano dei comportamenti che determinano un particolare stile di vita. Non si tratta solo, infatti, di aderire alle formule del commercio equo solidale, ma anche, e soprattutto, di rivoluzionare le nostre abitudini quotidiane: l’economia solidale comprende anche il nostro modo di lavare e lavarsi, ossia la quantità e la qualità di acqua, sapone e detersivi che utilizziamo.

Partire, quindi, dalle piccole cose, dalle attività quotidiane che, alla fin fine, costituiscono, in termini di tempo d’esecuzione, una porzione molto ampia di ogni nostra giornata. Limitare i consumi, specie d’acqua, evitare gli sprechi, cooperare con gli altri, sostituire la moda dell’ “usa e getta” con quella del recupero, utilizzare prodotti ecocompatibili, utilizzare l’automobile solo in casi di estrema necessità, impegnarsi a non inquinare, scambiare (tipo libri, cd, attrezzi, ecc.) per evitare di acquistare, sono alcuni imperativi per uno stile di vita un po’ più sobrio.

Zucchero equo-solidale

La nostra società si basa su un flusso continuo di merci e prodotti, e per questo viene definita consumistica. E, certamente, per cambiare le cose occorre intervenire (interferire) su questi automatismi.

Potremmo abbozzare una sorta di decalogo: compra leggero (ovvero prodotti con uno “zaino ecologico” non troppo pesante); compra durevole; compra semplice (in genere, gli oggetti più sofisticati sono meno durevoli, più delicati); compra vicino (per ridurre i danni ambientali che ogni trasporto comporta); compra sano; compra più giusto (e qui ci avviciniamo al discorso del commercio equo); compra prudente (a dispetto di normative e regolamentazioni, non è detto che il materiale acquistato non sia nocivo); compra sincero (evitare cioè i prodotti troppo pubblicizzati, dato che la pubblicità ce la paghiamo noi ed è spesso lontana dalla verità); compra mano d’opera (un metodo per aumentare l’occupazione); investi in futuro

INDIRIZZI UTILI

http://www.retelilliput.org/

http://www.utopie.it/http://www.retecosol.org/

http://www.networketico.it/

http://www.volint.it/http://www.zoes.it/

http://www.vita.it/

http://www.nuovomunicipio.org/

http://www.decrescita.it/

http://www.equonomia.it/

http://www.altreconomia.it/

http://www.altroconsumo.it/

http://www.valori.it/



COMMERCIO EQUO SOLIDALE

http://www.assobdm.it/

http://www.altromercato.it/

http://www.equoland.it/

http://www.transfair.it/

http://www.agices.org/

http://www.commercioetico.it/

http://www.equo.it/

http://www.mondosolidale.it/

http://www.cooperativaisola.org/

http://www.equociqua.it/

GAS

http://www.economia-solidale.org/

http://www.retegas.org/



FINANZA ETICA

http://www.bancaetica.com/

http://www.finanza-etica.itt/



TURISMO RESPONSABILE

http://www.aitr.org/

http://www.tures.it/

http://www.viaggiemiraggi.org/

http://www.viaggisolidali.it/

http://www.humanaitalia.org/



BARATTO

http://www.eticambio.it/

http://www.zerorelativo.it/

http://www.barattopoli.com/

http://www.tuttobaratto.it/

http://www.suesu.it/

da Fatti Mail a ... Song-Taaba ONLUS - Africa e Solidarietà

da Fatti Mail, da una mail spedita per chiedere una mano per il Burkina Faso, l'incontro con Padre Jean Ilboudo e la nascita, nel 2008, di Song-Taaba ONLUS.... Song-Taaba incontra Chiara Castellani, il suo Congo ed inizia un'esperienza umana di amicizia e solidarietà ... di conoscenza e consapevolezza ... che fa compiere ogni giorno nuovi passi ... guardando avanti ...

"A salvare veramente l’Africa non saranno i fondi e gli aiuti. Salveranno vite umane, permettendo loro di sopravvivere, ma non salveranno la vita dell’Africa. Cio’ che importa non sono i mezzi, ma le condizioni. Bisogna permettere all’Africa di ricostruirsi. Bisogna aiutarla a ricostruirsi. L’Africa deve essere prima che avere". (Joseph Ki-Zerbo)

L'Africa deve essere prima che avere ...

e come l'Africa, ognuno di noi

La strada dell'essere è quella i cui passi sono domande e la meta non è un dove ma un chi ...

Una strada che lo sguardo lungo e visionario di Padre Jean Ilboudo ha fatto intravedere a tutti noi

Song-Taaba è e vuole essere questo: la possibilità di percorrere questa strada

http://song-taabaonlus.ning.com/

Be Ye Ka Ye?: cosa c'è lì che non c'è qui?

Nulla o forse tutto: la voglia di muoversi, di interrogarsi,
di cercare il valore della vita ...

http://www.youtube.com/watch?v=WQGF1fqEruQ

la vita di Chiara Castellani

http://www.youtube.com/watch?v=HON6FoFUPnI

e di chiunque abbia voglia di vivere la solidarietà ...
se sei fra questi ... contatta:
segreteria@song-taabaonlus.org,


.... x iniziare a guardare l'Africa dal ... lato giusto:
Nel suo docu-film, Silvestro Montanaro, svela un'Africa
consapevole, dignitosa, aperta al futuro, segnata da ferite interne ed esterne,
creativa, saggia. Un' Africa da ascoltare, da capire, da scoprire e da cui
imparare:
http://www.ceraunavolta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-5a587b72-ded6-4320-942f-572599d3406c.html,