SOLIDARIETA' ... come altro?

SOLIDARIETA' ... come altro?
Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza cercare perché non s'impegna, senza disimpegnarci perché altri non s'impegna. Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore, un utile che non sia una delle solite trappole generosamente offerte ...dalla gente pratica. Si vive una sola volta e non vogliamo essere giocati in nome di nessun piccolo interesse. (Primo Mazzolari)

mercoledì 30 marzo 2011

31 marzo 2011

31 marzo 2011


Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail

Accade che:

Ahmed ha 27 anni, è partito mercoledì da Sfax, in Tunisia, direzione Lampedusa un piccolo gozzo da pesca. "Eravamo in 17, tutti stretti gli uni addosso agli altri, con il timore i sporgerci per evitare che la barca si rovesciasse". Qualcosa è andato storto fin da sito: "Qualche ora dopo la partenza la barca ha cominciato ad avere problemi al motore. Chi la comandava ha deciso di tornare indietro e fare tappa sulla costa libica. Da lì siamo ripartiti e, dopo un giorno e mezzo siamo stati intercettati da un elicottero italiano. Tre giorni in mare siamo stati. Tre giorni senza mangiare. Fumavamo, fumavamo soltanto, ci saziavamo di fumo".

Lampedusa - Una situazione ai limiti del tracollo. Le navi continuano la spola con il resto dell'Italia per trasferire gli immigrati, ma gli sbarchi non si arrestano e arrivano più persone di quante ne vengano portate via. Sono ormai 6.200 i profughi presenti sull’isola. Troppi per il centro d'accoglienza che ne può ospitare appena 800. Troppi anche per "Lampedusa accoglienza", la società che gestisce l’accoglienza dei migranti in arrivo nell'isola e che può distribuire solo 4.200 pasti al giorno. Almeno 2 mila persone, quindi, non possono mangiare. Aumentando i rischi per la tenuta dell’ordine pubblico.
Una bomba pronta a scoppiare "Se domani l’isola non si svuota perchè non arrivano le navi a Lampedusa avremo una bomba pronta ad esplodere". Il rischio aumenta con l'arrivo di barconi da Eritrea e Somalia, perché gli immigrati affrontano viaggi di 15-20 giorni in condizioni igieniche precarie. 
Il leader della Lega, Umberto Bossi chiede l'intervento dell'Unione europea e sintetizza con un'espressione dialettale la sua ricetta per far fronte all'emergenza: "Fora d'i ball'


Ha lo sguardo impaurito, quando si spalancano i portelloni dell'ambulanza. Poco più di 20 anni, una bandana a coprirle il capo, solleva la coperta che i soccorritori le hanno messo addosso per guardarsi il grembo. Il volto è tirato, la dolcezza dello sguardo contempera la stanchezza che segna il viso. La ragazza è incinta di tre mesi, ma ha avuto le doglie, o qualcosa di simile, troppo presto. Ha trascorso troppi giorni sul barcone di etiopi in viaggio nel Canale di Sicilia diretto verso le coste italiane: partito dalla Libia con 330 disperati a bordo, puntava a Lampedusa, lo faranno sbarcare a Linosa. Lei no, lei doveva essere soccorsa. Arriva a Lampedusa poco dopo le 23, la infilano nell'ambulatorio. Poco dopo esce un medico a dare notizie: "Lei sta bene, ma il bimbo non ce la farà, è rimata in mare per troppi giorni".

 …. numeri … persone … persone … numeri …

Essere una rete di solidarietà chiama a leggere la realtà del nostro presente con la consapevolezza che ogni  singolo gesto, ogni più piccola scelta, può essere un modo per ridisegnare questo tempo.


Di fronte a fatti che parlano da soli facendo vergognare chi pensava di vivere in un Paese civile  (e cattolico !?  "perché ho avuto fame e mi avete dato da
mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e
mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora
i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato
da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero
e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in
carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello
che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.( Mt 25 
)
 

 ...  le parole dovrebbero ri-trovare il loro significato:

civile è non strumentalizzare – ognuno a modo suo ma tutti simultaneamente – questa tragedia umanitaria per affermare i propri interessi
civile è considerare doveroso farsi carico della prima accoglienza al di là di ogni politica e di ogni credo
civile è applicare i principi umanitari che garantiscano la sopravvivenza a chi è oggi senza alternativa e mezzi …

Semplicemente Civile … senza arrivare a scrivere ….  solidale  … o caritatevole …

Se la casa del mio vicino dovesse prender fuoco, crollare o esser distrutta … a lui non resterebbe altro che scappare …  fino alla casa accanto: la mia … a me la scelta di aprire la porta, accoglierlo (almeno temporaneamente)  rifocillarlo e metterlo in condizioni di affrontare il futuro ( scelta  ?... o dovere morale di chi in quel momento ha  ...verso chi in quello stesso momento  ha invece perso tutto?)… …. Niente più di quello che mi aspetterei da lui   se mi trovassi in condizioni analoghe  … cosa pensare di chi - invece di farlo entrare - lo lasciasse disperato in mezzo alla strada senza cibo nè riparo e affacciandosi alla finestra si preoccupasse solo di chiedere:  ma la casa le è esplosa perché ha lasciato il gas accesso o perché qualcuno le ha dato fuoco o è venuto a distruggerla ?  … nell’illusione colpevole che esistano risposte che  possano cambiare i fatti o giustificare disumane omissioni .. .

Chi sta sbarcando ? perché stanno scappando ? da dove esattamente partono e perché arrivano proprio a Lampedusa ? Quale accoglienza stiamo effettivamente offrendo e perché?    Cosa c’è dietro a questa emergenza e di chi le responsabilità?… senza domande non possiamo costruire   opinioni personali corrette  … senza domande si rischia di ingurgitare articoli in cui si propinano definizioni   che  manipolano sottilmente i giudizi: non più  migranti ma sistematicamente  clandestini coloro che sbarcano a Lampedusa … o alimentano paure (infondate non ci sono ad oggi casi di malattie infettive gravi, né comportamenti delinquenziali che suscitino preoccupazione seria) confondendo il risolvere con l’eliminare i problemi …

Certo … una piccola rete di solidarietà può restare confusa osservando come i governi occidentali riescano legittimamente a giustificare  armi e guerre in difesa dei valori  INVIOLABILI della libertà e della dignità delle popolazioni … ma …. qualora quelle stesse popolazioni  vogliano esercitarle quelle libertà  (la libertà di muoversi in cerca di una speranza e della sopravvivenza)  o reclamino la propria dignità (essere rispettati nei diritti inalienabili) … nessuno dei suddetti governi  capisce più di cosa si stia parlando … 

Essere una rete di solidarietà chiama a leggere il  presente con la consapevolezza che ogni nostro singolo gesto, ogni più piccola scelta, DEVE essere un modo per ridisegnare questo tempo:

informarsi correttamente, non rinunciare ad esercitare i propri diritti, assumere i propri doveri (… verso la storia), parlare per chi non ha voce,
esercitare la propria volontà solidale ogni volta che se ne ha la possibilità!

Fatti Mail – nel suo piccolo -  offre a tutti quest’ultima opportunità 



VI PREGO DI AVVISARE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE E DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FA RIFERIMENTO A “FATTI MAIL” … è importante aiutare due persone estranee che si parlano a poter superare il disagio iniziale che spesso viene proprio dalla mancanza di fiducia …



BUONA LETTURA:


1)   URGENTE CERCO STANZA

ANUNCIO URGENTE :
URGENTE
Sono Padre Thierry BLOT

Un giovane di 20 anni, Ali (Afghano) in situazione LEGALE, molto SERIO, che lavora e studia... cerca una camera... Se lui non la trova per il 10 aprile, sarà... nella strada !
Per questa Quaresima, sarebbe un bel gesto... concreto.
Per rispondere: gaiaspettaespera@tiscali.it


2)                         PRO GIAPPONE

Cara  Gaia,
Mi è arrivato questo appello da  Cecilia che  ha vissuto la brutta esperienza
del terremoto in ufficio ( 16° piano ) a Tokio. E' tornata sotto choc e con il cuore afflitto per i molti amici giapponesi rimasti in loco che l' hanno aiutata con generosità infinita.
Ora è a Roma, in attesa di un ritorno in sede non ancora ufficializzato ma prossimo.
Ho pensato che a parte il mio personale contributo il Tuo solidale ed efficiente Fatti-Mail possa diffonderlo più proficuamente di quanto possa fare io. Le modalità al tuo insindacabile giudizio. Ciao, grazie e a presto.    Cetta


Carissimi,
Vi inoltro una informativa che mi perviene dall'Ambasciata Italiana a Tokyo.
Vi invito ad un gesto di solidarietà verso un popolo che sta manifestando un contegno ed una dignità esemplari dinanzi ad una tragedia immane.
Grazie di cuore. Cecilia
La Croce Rossa Italiana ha avviato una raccolta fondi in sostegno delle popolazioni colpite dal sisma e dallo tsunami (http://cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/6873).

I contributi raccolti dalla CRI saranno impiegati per supportare le attività di assistenza della Croce Rossa Giapponese a favore delle persone colpite, in stretta collaborazione con la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e con il Comitato Internazionale della Croce Rossa.

- Donazione online sul sito
www.cri.it - causale "Pro emergenza Giappone";
- Bonifico bancario - causale "Pro emergenza Giappone" - IBAN: IT 19 P 01005 03382 000000200208
- Conto corrente postale n. 300004 intestato a: "Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 - 00187 Roma" - causale "Pro emergenza Giappone"
- Inviare un SMS da cellulari italiani TIM, Vodafone, Wind, 3, CoopVoce, Tiscali o da telefono fisso Telecom, Infostrada, Fastweb, Teletu e Tiscali al numero 45500 (donazione di 2 euro per SMS).


3)                         CERCHIAMO COMPUTER X UN ASILO

cara gaia,

stiamo cercando un computer funzionante per una scuola materna (la lambruschini). le maestre fino ad ora ne hanno usato uno vecchissimo che si rompeva in continuazione per farci familiarizzare i bambini. ora il tecnico dice che non vale più la pena aggiustarlo,
e nemmeno a dirlo la scuola non può spendere per acquistarne uno nuovo. 
chissà se nella famiglia di fatti mail qualcuno stava proprio pensando di cambiare il suo computer e ha voglia di riciclarlo a bambini tra i 3 e 5 anni che hanno tanta voglia di imparare. ….tra loro ci sono anche un bimbo disabile e bimbi extra-comunitari.

grazie di cuore
valeria  grazie, queste maestre sono stupende, ma devono proprio fare l'impossibile per lavorare decentemente il cell: 328 8840178

Uno spunto in più su cui riflettere …

Il rapporto sull'emigrazione dell'ottobre - novembre 2009 diceva che un africano che raggiunge il mondo occidentale migliora mediamente di 16 volte il proprio reddito e abbatte mediamente di 15 volte la mortalità infantile dei propri figli. Davanti a dati come questi non è che puoi fermare chi arriva dall'Africa erigendo dei muri. Li fermi soltanto se dai l'opportunità all'Africa di crescere. L'Africa fino a alcuni decenni fa aveva un reddito pro capite addirittura più alto della Corea. Si è visto adesso qual è la situazione: l'Africa è precipitata e la Corea del Sud è un paese ricco. Ciò vuol dire che è una questione di investimenti, di credere nelle cose, nel dare fiducia, nel cambiare e soprattutto nel cambiare le regole del commercio internazionale. Se noi mettiamo dei dazi sull'Africa che arrivano, come diceva Kofi Hannan, all'834%, è chiaro che tu impedisci all'Africa di svilupparsi. Ed è chiaro che davanti a questi numeri chiunque verrebbe via: se Calderoli fosse africano verrebbe via, se Bossi fosse africano verrebbe via!
lo dico oggi come lo dicevo ieri come lo dicevo l'altro ieri. Inoltre bisogna capire che tu non devi mandare indietro nessuno se non hai la certezza che non sia un profugo politico, perché qui ci sono delle leggi precise che negano questa eventualità. La legge dice che se uno è un profugo ha diritto all'asilo. Se si scappa "soltanto" dalla miseria bisogna fare delle scelte. Però sul piano dei profughi, tutti i profughi che vengono, vanno spartiti con l'Europa, ma vanno accolti.
(Gian Antonio Stella)


Una Gaia giornata a tutti ….

giovedì 24 marzo 2011

25 marzo 2011

25 marzo 2011


Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail
Capita di essere in una grande sala ad ascoltare un meraviglioso concerto per pianoforte.
Un tempo sospeso, perfetto, in cui le note scivolano sempre più in profondità …. nell’anima  … scuotendo resistenze e lenendo ferite … note che portano pace, struggimento, inquietudine … note che si fanno lacrime …
Le lacrime della schizofrenia di chi vive un tempo in cui si possono vedere immagini devastanti senza saper più rispondere al dolore che quelle immagini trasportano.
Siamo informati  su tutto e questo basta a farci illudere di “sapere”
La  terra in cui il sapere affonda le sue radici dovrebbe però essere una terra stratificata tanto dalle informazioni quanto dall’esperienza: esperienza fatta, metabolizzata, trasmessa, esperienza che dalle radici potrebbe quindi salire e chiamare a reagire, a cercare soluzioni, a nutrire la capacità di compassione che fa di miliardi di individui una comunità umana.
... invece ...

Cosa sappiamo noi del camminare su pavimenti  che tremano, del mare che porta via tutto, dell’aria che si fa irrespirabile e dell’acqua che diventa veleno?
Cosa sappiamo noi del vivere tra missili che piovono e bombe che atterrano, circondati da nemici che sono fratelli e da fratelli che sono nemici e ti guardano con i tuoi stessi occhi e ti parlano  con la tua stessa lingua, soffocati dalla paura di non poter attraversare una strada a rischio di lasciarci il corpo.
Cosa sappiamo noi del solcare le onde su gusci di noce quando si è nati su terre  dai mari di sabbia, sentire l’acqua inzuppare i vestiti e il coraggio, sentire freddo fino a  battere denti e paure …
e poi …  terra.
Un sassolino sotto uno stivale.
 … un’isoletta spaventata più di te … chiusa oltre l’ isolamento … un vuoto di roccia che lascia  il freddo addosso … più di prima ….

Ma cosa sappiamo noi … veramente ?
E perché  abbiamo smesso di voler sapere?
E quando abbiamo perso la “sapienza” del vivere barattandola col sopravvivere?
E come abbiamo addomesticato l’istinto di solidarietà che fa riconoscere nel dolore dell’altro il proprio e nel sostegno all’altro la speranza di poterne prima o poi ricevere ?
Il sapere ha un prezzo (anche se tutto concorre a nasconderlo o a  non farcelo pagare)  … ma ha anche un dono: la possibilità di essere persone libere … ed autenticamente “umane” …

“Il significato della libertà non si esaurisce nella deliberazione, nella decisione, nella responsabilità, pur dovendo includere tutto questo.
La libertà non è un concetto vuoto. L’uomo è libero di essere libero. Non è libero quando sceglie di essere schiavo. E’ libero facendo il bene. Non è libero quando fa il male. Scegliere il male vuol dire rinunciare ad essere libero. Scegliendo il male l’uomo non è libero ma determinato da forze che sono estranee al suo spirito. E’ libero chi decide di operare in sintonia con lo spirito, che va oltre tutte le necessità.
La libertà è una sfida e un peso al quale l’uomo spesso si ribella. L’uomo è pronto ad abbandonarla, essendo piena di contraddizioni e continuamente esposta ad attacchi. Dobbiamo coltivare molti momenti di silenzio per far si che nasca un momento di espressione di libertà. E dobbiamo portare molti pesi per trovare la forza di produrre un atto di libertà. L’uomo non può conseguire la sua realizzazione completa restando individuo isolato. Il suo vero bene dipende dalla comunione con la realtà che lo trascende e dalla partecipazione ad essa. Il rifiuto di delegare il potere di prendere decisioni ultime ad una qualsivoglia istituzione umana trae vigore dalla consapevolezza della propria misteriosa dignità o dalla consapevolezza della propria responsabilità ultima. Ma tale forza viene meno quando si scopre la propria incapacità a prendere una decisione significativa, la volgarizzazione progressiva della società può arrivare a privare l’uomo della sua capacità di apprezzare il peso sublime della libertà. Al pari di Esaù, egli può correre il rischio di vendere la propria primogenitura per un piatto di lenticchie. Una delle radici più importanti della libertà affonda nella convinzione che l’uomo, ciascuna persona, vale troppo per essere schiava di un altro uomo. D’altro canto il dinamismo della nostra società, la valorizzazione e la banalizzazione dell’esistenza continuano a corrodere tale convinzione. L’unicità e la preziosità sacra dell’uomo viene negata con una pervicacia quasi crudele. Molto di quanto viene fatto in nome del divertimento è un insulto all’anima. Ad essere chiamata in causa è l’offesa a valori morali. Ad essere chiamata in causa è la disumanizzazione. Sotto il peso di molteplici interessi, morendo dalla paura di essere schiacciato dalla molteplicità dei compiti e delle responsabilità, l’uomo moderno si sente troppo insicuro per restare integro. Il bene e il male hanno sempre avuto la tendenza a vivere promiscuamente, ma in società più integrate all’uomo riusciva più facile distinguere fra i due, mentre nei nostri tempi turbolenti le circostanze spesso stordiscono la nostra capacità di discernimento. E’ come se nell’epidemia dei bisogni molti di noi fossero diventati ciechi di fronte ai valori. La gloria di una società libera sta non solo nella consapevolezza del mio diritto di essere libero, della mia capacità di essere libero, ma anche nella comprensione del diritto del mio prossimo di essere libero. Il problema che ci troviamo ad affrontare è come salvaguardare la fede dell’uomo nella sua capacità di essere libero” (Abraham Joshua Heshel)

… sarà banale … ma un modo per salvaguardarla è … esercitarla ….
Ogni volta che scegliamo di compiere un atto di solidarietà … stiamo scrivendo un futuro solidale … ogni volta che scegliamo di non agire siamo complici di ciò che critichiamo …

Fatti Mail può essere una buona palestra  per chi vuole esercitarsi a scegliere … bene …


VI PREGO DI AVVISARE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE E DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FA RIFERIMENTO A “FATTI MAIL” … è importante aiutare due persone estranee che si parlano a poter superare il disagio iniziale che spesso viene proprio dalla mancanza di fiducia …



BUONA LETTURA:


1) CERCA LAVORO

Cerca lavoro un'amica capoverdiana, conosco la famiglia e posso garantirne la serietà, parla italiano ed ha i documenti in regola:
-          Iriberta, 40 anni è pronta a considerare sia proposte part-time che lungo orario


2)            CERCASI MEDIATORE CULTURALE

URGENTE RICERCA DI MEDIATORI LINGUISTICO-CULTURALI, INTERPRETI E TRADUTTORI
Cari amici

l'ITC (Consorzio di traduzione e mediazione convenzionato con il Ministero Interni e vari altri enti) cerca URGENTEMENTE mediatori linguistico-culturali, interpreti e traduttori per il lavoro con gli stranieri che arrivano in questi giorni in Italia, oppure sono già accolti nelle strutture.

Le lingue richieste sono: ARABO, SOMALO, AFGANO, CURDO TURCO.

Le persone interessate devono contattare:

Manuela Orazi
ITC
tel. 0685305564
e-mail: manuelaorazi@hotmail.com


3)            CERCO CAMERA …
Vi ringrazio sentitamente per avermi accolto nella famiglia di Fatti Mail e vi espongo subito la mia necessità.
Ho necessità di trovare su Roma città, una soluzione abitativa che sia una camera o una casetta ma economica come affitto, per mio nipote che deve trasferirsi con urgenza su Roma. Ha da pochissimo (16.3.2011) ottenuto l'abilitazione da architetto, professione che ha esercitato presso uno studio in provincia di Viterbo, ma deve fare un dottorato all'università di Roma e necessita di rientrare nella capitale. Ha due gatti e questo creerà forse qualche disagio, ma per ora nessuno che gli ha affittato appartamenti se ne è lamentato. Ha 28 anni, è un ragazzo che ama e studia  musica, veramente un “bravo"
Nelle esigenze economiche, per le quali ha cominciato a provvedervi da solo con i progetti di lavoro per i comuni del Lazio, è sostenuto dai genitori. La nostra famiglia risiede in Taranto.
Maria Antonietta.




4)            CERCO LAVORO MATTUTINO

Cara Gaia,
volevo dirti che la mia collaboratrice domestica a ore ha bisogno di trovare un'ulteriore lavoro mattutino in quanto la famiglia con la quale lavorava è andata via. E' da me da quasi due anni, lavora bene, è una persona onesta, pulita, affidabile e molto carina nei modi. Non ho problemi a fornire eventuali referenze.
Sta cercando lavoro per tre mattine a settimana, possibilmente nella zona Aurelio, per concentrare così l'attività e non perdere tempo negli spostamenti.
Si chiama Mihaela, è rumena, vive da tanti anni in Italia con marito e figlio.
E' davvero brava.
Grazie mille 

Nicoletta 





5)         CONCERTO SOLIDALE

CONCERTO DI MUSICA E CANTO POPOLARE
SABATO 9 APRILE 2011 - ORE 20,30

Oratorio del Caravita - Via del Caravita, 7 - Roma
FONDAZIONE QUADRIFOGLIO
II "Progetto Quadrifoglio" nasce nell'estate del 2001 a Sighet, città della Transilvania, per rispondere a due gravi emergenze che presenta oggi la Romania: i bambini orfani o abbandonati, che spesso "vivono" precariamente per strada e la prostituzione minorile.
L'iniziativa non parte da una riflessione "a tavolino", ma è frutto di numerosi viaggi e campi di condivisione vissuti negli ultimi sei anni, nei quali, amaramente, si è constatato il progressivo e continuo degrado delle condizioni
sociali.
Principali obiettivi sono il recupero, la crescita, l'educazione e la formazione dei bambini meno abbienti, al fine di reinserirli nel mondo sociale e lavorativo rumeno ed europeo, mediante l'apertura di strutture di accoglienza.
LE CASE FAMIGLIA
Nel settembre 2002 è stata aperta la prima casa-famiglia, in cui attualmente vivono sette bambini dai 4 ai 18 anni.
Si sta cercando di creare un vero ambiente familiare, con un papà e una mamma che costantemente vivono con i bambini, coadiuvati da un'equipe di psicologi, educatori e assistenti sociali.
I risultati raggiunti e l'incessante richiesta di aiuto ci hanno convinti ad aprire una seconda casa-famiglia, operativa dall'ottobre 2003, ove sono attualmente ospitati altri nove bambini con gravi difficoltà nelle famiglie originarie.
Dal 2007 è attiva la terza casa famiglia, che attualmente ospita dieci bambini.
Ovviamente, oltre l'offerta di casa e di famiglia ai bambini, l'intervento promuove anche occupazione lavorativa locale.
FINANZIAMENTI
L'acquisto delle strutture e il budget necessario per la gestione delle case-famiglia sono stati e sono possibili, a oggi, con i finanziamenti che giungono da offerte di amici e benefattori e dall'intervento dei soci dell'associazione.


6)            CENA AL BUIO

Un’iniziativa originale … per ampliare i sensi … iniziando proprio da quello della solidarietà …

A grande richiesta, stiamo riproponendo la CENA AL BUIO presso
il ristorante KETUMBAR a Roma.via Galviani 24 Roma

In una sala completamente oscurata alcuni camerieri non vedenti accompagnano i commensali al tavolo spiegando i trucchi per gustare a fondo una cena raffinata usando tutti i sensi, tranne la vista. Ci si mette in gioco in una scherzosa gara tra i tavoli per riconoscere ingredienti ed aromi. L’organizzazione della serata è della sig.ra Pompea Fiorini iscritta all’Associazione Italiana Ciechi.
Costo della cena € 35,00
Il menù è fisso ma ci sono menù diversificati in base alle proprie intolleranze o allergie.
Per info e prenotazioni: Fabiola 331/7443075 – soultrek@2011@gmail.com,

Le prossime serate saranno il 29 marzo e il 05 aprile.
Alleghiamo alcuni commenti dei partecipanti apparsi sul ns. account
facebook:  Trekking Dell'Anima


è interessante leggere alcuni commenti dei partecipanti apparsi  sul ns. account facebook:  Trekking Dell'Anima
A presto! – Fabiola - Org. Soul Trek 2011 - cell.  331 7443075



7)            INCONTRI QUARESIMALI

Ecco l'elenco degli incontri dei martedì di Quaresima che si terranno 
nella Parrocchia della Natività alle ore 19,00. -
Via Urbisaglia 2


MARTEDI' 6 Aprile: Don Luigi Ciotti (fondatore di Libera) "La gioia di essere utili e responsabili"

MARTEDI' 12 Aprile: Prof. Gianni Gennari (giornalista) "Vi dono una gioia che nessuno potrà togliervi"

Per ulteriori informazioni puoi consultare il sito 
www.parrocchianativita.org.


8)            COSMESI NATURALE

Gentili amiche e amici,
potrete usufruire gratuitamente delle consulenze cosmetologiche della dottoressa Linda Guerra, che si dedicherà a consigliare ciascun cliente a seconda delle tipologie di pelle e di ogni particolare esigenza
venerdì 1 aprile dalle 17:00 alle 19:30
e sabato 2 aprile dalle 10:30 alle 12:30.
Vi aspettiamo con la Primavera Cosmetica fino a sabato 2 aprile
presso la Bottega Equociquà! in via degli Ombrellari, 2.
Equociquà!
-- 
Equociquà! cooperativa sociale onlus - commercio equo e solidale
bottega di borgo: via degli Ombrellari 2, 00193 Roma - tel 066896177
www.equociqua.it - borgo@equociqua.it

10)   COME AIUTARE IL GIAPPONE

dall'Italia si muovono i primi aiuti. La rete Caritas, ad esempio, si è mobilitata per portare i primi soccorsi. Il presidente di Caritas Giappone, S.E. Mons. Isao Kikuchi, vescovo di Niigata, ha assicurato l’impegno di Caritas Giappone, il cui direttore, padre Daisuke Narui si sta attivando per far fronte ai bisogni più urgenti. Caritas Ambrosiana esprime il proprio dolore e solidarietà per le vittime del terremoto e in collaborazione con Caritas Italiana e il network di Caritas Internationalis intende sostenere il proprio impegno di solidarietà per questi primi interventi e aiuti d’emergenza di Caritas Giappone inviando una prima somma di 50 mila euro. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti: www.caritas.it.
Anche Save the Children, inoltre, si è detta «pronta ad intervenire per assicurare assistenza ai bambini colpiti dal devastante terremoto in Giappone». L'Organizzazione, spiega una nota di Svt, «sta mettendo in campo tutti gli sforzi necessari per intervenire a supporto delle migliaia di famiglie e bambini colpiti dal terremoto che ieri ha messo in ginocchio il Giappone con una scossa di mangnitudo 8.9».
La Croce rossa italiana (Cri) ha invece aperto una raccolta fondi in sostegno delle popolazioni colpite dal sisma e dallo tsunami in Giappone. I contributi raccolti dalla Cri saranno impiegati per supportare le attivita' di assistenza della consorella giapponese a favore delle popolazioni, in stretta collaborazione con la Federazione internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa e con il Comitato internazionale della Croce rossa. Le modalita' per donare sono: Donazione online sul sito www.cri.it.
Oxfam ha lanciato infine un appello per raccogliere fondi a favore di due organizzazioni partner di Oxfam Giappone. La prima organizzazione assiste madri e neonati, la seconda fornisce informazioni agli stranieri residenti in Giappone che non parlano giapponese. Per donare per l’Emergenza in Giappone: carta di credito su www.oxfamitalia.org (causale: Emergenza Giappone).

11)   AGGIORNAMENTO

Cari Amici,

è trascorso circa un anno dalla chiusura della sottoscrizione in difesa della geografia nella scuola secondaria di secondo grado, alla quale avete dato la vostra pronta adesione. Desidero ancora una volta ringraziarvi, anche a nome dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia e delle altre associazioni geografiche, per l’importante apporto che ciascuno di Voi ha fornito.

Pur non essendo riusciti a conseguire pienamente il nostro obiettivo, tuttavia abbiamo sicuramente arginato danni peggiori e, soprattutto, abbiamo determinato nell’opinione pubblica una più spiccata consapevolezza dell’importanza formativa della disciplina geografica, indispensabile per comprendere il mondo contemporaneo e per orientarsi nella sua complessità.

Sono davvero lieto di potervi comunicare che il frutto della campagna di adesioni a favore della geografia è entrato a far parte di un libro appena uscito nella Collana “Ambiente Società Territorio” dell’Editore Carocci. Il testo, che non a caso ho definito “corale”, ha assunto lo stesso titolo che avevamo dato alla sottoscrizione: A scuola senza geografia. Potete leggerne alcuni capitoli anche sul sito dell’Associazione www.aiig.it.

Ancora un grazie sincero e un saluto cordialissimo, che vuol essere un arrivederci da parte di chi, come me e come tutti i responsabili dell’AIIG, sa di poter contare sulla vostra vicinanza, nel comune intento di assicurare alle giovani generazioni il diritto a trovare nella scuola un ambiente ricco di stimoli formativi, che la geografia contribuisce senz’altro a creare.

GINO DE VECCHIS                                                                       
Presidente nazionale dell’AIIG

Una Gaia gornata a tutti ….

29 dicembre 2010

29 dicembre 2010
 
 
Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail
 
… passeggiando in montagna sulle Alpi non capiterà a nessuno di percepire le linee che segnano – sulle nostre carte geografiche – i confini con Svizzera, Austria, Francia … né lo scorrere del tempo è minimamente condizionato dai puntini o dalle cifre segnate sui quadranti dei nostri orologi oppure dai fogli di un calendario … sono semplici strumenti di cui abbiamo bisogno per vivere spazio e tempo senza restare disorientati …
 
… semplici strumenti che possono trasformarsi in “limiti” … ogni volta che finiamo per confonderli con le dimensioni stesse del dove e del quando …
… tra qualche giorno “finirà” il 2010 … feste, danze, musica maestro:  tutti a ballare un valzer di esaltazione e depressione,  bilanci e  proponimenti …
… peccato ridursi a tagliare il tempo con l’accetta, affettarlo come un salume stagionato o vivisezionarlo come una cavia …
 
… peccato dimenticare che ogni mattina … potrebbe essere capodanno …
e  si potrebbero festeggiare  ore, minuti perfino  secondi di ogni giornata passando dal bisogno di misurarla a quello di “celebrarla” …
 
non è importante quanto si viva ma come lo si faccia …
come si possa rendere ogni estate un dono unico e irripetibile per se e per gli altri …
come si possa avere la consapevolezza che il valore del tempo è dato unicamente dalla quantità di bene che possiamo offrire all’attimo presente …
… un bene che rende eterni nella memoria sguardi, sorrisi,  gesti, telefonate, abbracci, parole …. mail !
 
Lascio a chi abbia voglia ancora di leggere una preghiera …
È una preghiera al Dio del Tempo …
La lascio nel rispetto delle tante realtà che abitano Fatti Mail … per alcuni potrà essere un modo di "pregare" per altri un testo in cui trovare forse qualche spunto di riflessione:
 
O Dio, tu che hai del tempo per noi, donaci del tempo per te.
Tu che tieni nelle tue mani ciò che è stato e ciò che sarà,
fa' che sappiamo raccogliere nelle nostre mani i momenti dispersi della nostra vita.
Aiutaci a conservare il passato senza esserne immobilizzati, a vivere rendendoti grazie e senza nostalgia, a conservare fedeltà e non rigidità.
Libera il nostro passato da tutto ciò che è inutile che ci schiaccia senza vivificarci,
che irrita il presente senza nutrirlo.
Donaci di restare ancorati al presente senza esserne assorbiti,
di vivere con slancio e non a rimorchio, di scegliere l'occasione favorevole
senza aggrapparci alle occasioni perdute, di leggere i segni senza prenderli per oracoli.
Libera il nostro presente dalla febbre che agita e dalla pigrizia che spegne ogni decisione.
Donaci il sapore del momento presente e liberaci da ogni sogno illusorio.
Facci guardare al futuro, senza bramare la sua illusione,
né temere la sua venuta; insegnaci a vegliare.
Libera il nostro avvenire da ogni preoccupazione inutile,
da ogni apprensione che ci ruba il tempo, da tutti i calcoli che ci imprigionano.
Tu sei il Dio che mette il tempo
a disposizione della nostra memoria, delle nostre scelte,della nostra speranza.
(Joseph Rozier)
 

7 gennaio 2011

7  gennaio 2011
 
 
Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail
L’anno inizia sotto segnali che tradiscono dietro apparenti novità … barbarie lontane …
Il 7 gennaio x gli ortodossi è il giorno di Natale   
A loro … ed a chiunque viva rifiutandosi di ridurre tutto a puro calcolo …
A chi non misura il dolore in base ai numeri che lo raccontano …
A chi persevera nel non mettere mai alcun se o  ma davanti alle  violenze …
A chi riesce a trovare sempre un perché nel contrastare il male …
A chi scopre un coraggio che non sa di avere avversando i soprusi verso chi è  più debole
A chi non smette mai di vigilare sulle proprie asprezze, antipatie o rigidità …
A chi reagisce ostinatamente di fronte alla tentazione quotidiana di girare la testa
A chi sa fare di un sorriso, di un come va? di come posso aiutarti? la propria  resistenza e la propria disarmata rivoluzione …
A tutti questi uomini e donne …. E non solo a questi ….
Agli ortodossi, ai mussulmani, agli ebrei, ai cattolici, ai protestanti, ai buddhisti, gli induisti, agli uomini ed alle donne di tutti i credo e di ogni le fede … nel visibile come nell’invisibile
A chiunque  onori come  il più sacro dei luoghi lo sguardo  di chi gli sia di fronte ...
il suono di una campana … il bagliore di un'aurora … il profumo del pane …
scintille di memoria e di valore … per ricordare che:
 
Nessun uomo è un'isola,
completo in se stesso;
ogni uomo è un pezzo del continente,
una parte del tutto.
Se anche solo una zolla
venisse lavata via dal mare,
la terra ne sarebbe diminuita,
come se le mancasse un promontorio,
come se venisse a mancare
una dimora di amici tuoi,
o la tua stessa casa.
La morte di qualsiasi uomo
mi sminuisce,
perché io sono parte dell'umanità.
E dunque non chiedere mai
per chi suona la campana:
essa suona per te. (John Donne)
 
 
 
VI PREGO DI AVVISARE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE E DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FA RIFERIMENTO A “FATTI MAIL” … è importante aiutare due persone estranee che si parlano a poter superare il disagio iniziale che spesso viene proprio dalla mancanza di fiducia …

mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?

mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?
Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride e dall'orgoglio che non s'inchina davanti ad un bambino" (K. Gibran)

LENTE D'INGRANDIMENTO - CITTADINANZA ATTIVA

COALIZIONE PER I BENI COMUNI:

Un’ampia delegazione della Coalizione per i Beni Comuni, ha depositato, presso gli uffici competenti del Comune di Roma, la proposta di delibera popolare per l’approvazione del regolamento per la gestione condivisa beni comuni.

Una rete informale di cittadinanza attiva – composta da 104 realtà romane - nata con l’obiettivo di presentare al Comune di Roma una Delibera di Iniziativa Popolare per l’approvazione di un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani” finalizzato non solo a definire i rapporti tra le amministrazioni locali e quanti vogliono offrire il proprio contributo volontario per la cura, la rigenerazione e la gestione dei beni comuni urbani, ma anche ad attivare nuove forme di collaborazione tra le parti, basate sul principio di sussidiarietà orizzontale e non sulla totale delega di responsabilità ai cittadini.

Questo l’obiettivo scaturito dalle 104 realtà romane che, con la consegna della proposta di delibera popolare, danno il via ufficiale alla RACCOLTA DELLE 5.000 FIRME valide necessarie per essere discussa in Consiglio.

Una rete informale che continuerà a crescere e a coinvolgere gruppi organizzati e non, comitati, associazioni e cittadini fino al raggiungimento dell’obiettivo: l’approvazione del “Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni”, per il benessere collettivo e il miglior utilizzo anche dal punto di vista dei bambini.

Una raccolta firme che avrà non solo l’importante compito di dotare anche Roma di uno strumento che avvicina cittadini e istituzioni, ma anche quello di sensibilizzare e informare le persone sulla sua importanza strategica

FACEBOOK

https://www.facebook.com/coalizioneperibenicomuni/


coalizioneperibenicomuni@gmail.com

389 5826326 - 3386587734

FORSE NON TUTTI SANNO CHE:

1) Mangiare, Dormire, Lavarsi ... è x tutti
sul sito della Comunità di S. Egidio è possibile "sfogliare" guide solidali che informano sulle realtà CITTADINE disponibili a sostenere chi si trovi in difficoltà

http://www.santegidio.org/index.php?&pageID=228


SOLIDARIETA' E AMBIENTE

ACQUA, un popolo di spreconi

ACQUA, un popolo di spreconi

Un popolo di spreconi.

Ne consumiamo ogni giorno più di 250 litri a testa, più di ogni altra nazione europea.

Non siamo i più puliti, ma solo i più spreconi.



Ogni giorno utilizziamo centinaia di litri d’acqua senza prestare molta attenzione; in genere l’atteggiamento più diffuso è quello di pensare che «basta aprire un rubinetto e servirsene a piacere», in realtà le cose non stanno proprio così, è necessario fermarsi a riflettere un attimo per dare il giusto valore ad una risorsa che purtroppo non è infinita.

Senza acqua nessuna forma di vita è possibile, è un bene d’assoluta necessità che diventa sempre più scarso con il passare del tempo per motivi sia di ordine quantitativi (l’acqua oggi a disposizione è pari a circa un terzo di quella disponibile negli anni ‘50 e tra cinquanta anni sarà ulteriormente dimezzata), sia qualitativi (per ogni litro d’acqua potabile, almeno otto risultano contaminati dall’attività umana).

Gli effetti di questa situazione sono sotto gli occhi di tutti: casi crescenti di razionamento idrico; il consumo di acqua minerale o filtrata diventato quasi un obbligo; lievitazione del costo dell’acqua potabile ecc.

Se poi allarghiamo lo sguardo a livello mondiale, il panorama diventa ancora più preoccupante: circa un miliardo e mezzo di persone non dispongono di acqua potabile.

Di fronte ad un quadro tutt’altro che roseo, oltre ad avvicinarsi al rubinetto con maggiore rispetto, diventa importante porsi il problema di come contribuire in prima persona a migliorare la situazione.

D’altra parte, un uso più appropriato dell’acqua non fa bene solo all’ambiente, ma anche al portafogli e con molta probabilità anche alla pace tra i popoli, perché sono oramai numerosi gli analisti politici che individuano nella carenza d’acqua uno dei possibili motivi di conflitto armato tra i paesi.

Che fare?

Per eliminare gli sprechi idrici si può agire su tre fronti: -Ridurre i consumi d’acqua, in modo da erodere il meno possibile questa preziosa risorsa e contrarre l’impatto ambientale (produrre, trasportare e smaltire acqua potabile richiede energia e produce inquinamento). -Contrarre l’impiego di additivi per ridurre l’inquinamento dell’acqua, della natura e dell’ambiente domestico. -Diminuire il consumo energetico per scaldare e distribuire l’acqua al fine di ridurre l’inquinamento ambientale e il consumo di energia fossile. Per raggiungere questi obiettivi è necessario intervenire sia a livello degli stili di vita, modificando alcune abitudini radicate nel tempo, sia a livello di impiantistica, utilizzando apparecchiature progettate con particolare attenzione al risparmio idrico ed energetico per garantire un’efficacia uguale o superiore rispetto ai dispositivi convenzionali. Spesso si tratta di mettere mano al portafogli, ma il più delle volte il risparmio che deriva dall’uso di tali dispositivi ripaga in poco tempo la spesa affrontata per il loro acquisto. Il massimo dei risultati si ottiene quando entrambe queste strategie, cioè modifica delle abitudini e nuova impiantistica, sono adottate insieme. Vediamo ora in dettaglio le varie soluzion possibili.

Riduzione dei consumi

Iniziamo dalla tipologia di utilizzo che impatta maggiormente per poi passare alla seconda e così via prendendo come riferimento il diagram-ma a torta (vedi il grafico ripartizione dei consumi domestici), in altre parole guardiamolo con occhi famelici e gettiamoci a capofitto sulla fetta più grossa per poi passare a quella di dimensioni immediatamente inferiori e cosi via!

  • Docce e bagni.
  • La doccia presenta un minor consumo d’acqua, rispetto al bagno, soprattutto se si tiene l’acqua aperta solo quando serve.
    Inoltre è possibile adottare docce a risparmio energetico, in grado di ridurre i consumi oltre il 70%. In termini pratici, considerando una doc-cia al giorno si possono risparmiare in un anno oltre 50.000 litri d’acqua e diverse centinaia di euro.
    La cosa importante è di utilizzare docce che non si limitino a ridurre il consumo d’acqua (allora tanto vale non aprire totalmente il rubinetto, con il risultato che s’impiega più tempo a lavarsi e si consuma lo stesso quantitativo di acqua), ma sfruttino in maniera più intelligente l’acqua, garantendo un elevato potere lavante a fronte di minori consumi.
    Vi sono inoltre vantaggi secondari interessanti: nel caso di boiler elettrico, più persone riescono a fare la doccia consecutivamente e minori sono i cali di portata per gli altri utenti, l’unico rovescio della medaglia è che, passando meno acqua nei tubi, si deve attendere più tempo l’arrivo dell’acqua calda.

  • Lavaggio stoviglie e biancheria.
  • Nel caso in cui si utilizzino lavatrici o lavastoviglie è bene farle girare sempre a pieno carico; nel caso dei lavaggi a mano evitare l’uso d’acqua corrente e preferire l’acqua raccolta in un lavabo o in una bacinella.
    Sempre per ridurre gli sprechi, non lasciate diventare vecchio lo sporco dei piatti e le macchie ostiche dei tessuti perché richiedono un lavaggio più impegnativo sia da un punto di vista chimico (detersivi) sia energetico (tempi e temperature più elevate); lavare separatamente i pezzi a seconda del grado di sporco.
    Molti si chiederanno: si consuma più acqua, energia e detersivi lavando a mano o a macchina?
    Per rispondere in maniera corretta a questa domanda è necessario conoscere due fattori: grado di riempimento ed «economicità» della macchina da una parte e capacità di lavaggio manuale dall’altra.
    Comunque alcuni studi in materia hanno dimostrato che per lavare lo stesso quantitativo di stoviglie, pari ad un carico intero di una lavapiatti, mediamente si consumano 80 litri d’acqua se lavati a mano; 60 se lavati a macchina; 12 litri nel caso di apparecchi ad elevata efficienza, i quali oltre al risparmio d’acqua consentono una notevole contrazione dei consumi di detersivi ed energia.

  • Vaschette del WC.
  • Le vaschette tradizionali, in genere contengono circa 24 litri, un volume d’acqua tale da permettere una buona azione lavante nel caso di presenze solide…, ma eccessivamente elevata nel caso di rifiuti liquidi.
    Mediamente, con tali sciacquoni si ha un consumo giornaliero di circa 100 litri a persona, in gran parte sprecati.
    Più efficienti sono le vaschette a due mandate, una da 3 e l’altra da 6 litri, grazie alle quali il consumo giornaliero, a parità di funzione, scende a 15 litri d’acqua.
    Se utilizzate in maniera corretta, ossia schiacciando il tasto giusto al momento giusto, con le vaschette a doppia mandata si arriva a risparmiare circa 17.000 litri d’acqua l’anno a persona.
    Quando non si hanno a disposizione vaschette ad hoc, è possibile modificare i tradizionali cassonetti introducendo dei pesi che permettono di ottenere le stesse prestazioni.
    Un altro metodo è di inserire nella vaschetta un mattone o più semplicemente una bottiglia piena d’acqua.
    In quest’ultimo caso si risparmia molta acqua, ma si riduce anche la quantità disponibile per ogni scarico con l’inconveniente di ridurre l’azione lavante.

  • Rubinetti.
  • Vanno aperti solo quando serve e tenuti chiusi mentre ci si insapona o ci si lava i denti; analogamente per lavare la frutta e la verdura è sufficiente usare acqua raccolta in una bacinella e non quella corrente.
    Per dare un’idea concreta di quanto questi gesti quotidiani possano far variare notevolmente il livello dei consumi idrici, analizziamo in dettaglio cosa accade durante il lavaggio dei denti: tenendo aperto il rubinetto per tutto il periodo di pulizia, si arriva a consumare 10.000 litri l’anno a persona; quando il rubinetto viene aperto solo per il risciacquo il consumo d’acqua si riduce a 1600; se poi invece dell’acqua corrente si utilizza quella contenuta in un bicchiere, si arriva a non più di 200 litri d’acqua l’anno!
    Un bel risparmio, vero?
    Per quanto concerne interventi di tipo impiantistico, è possibile sostituire i normali filtrini dei rubinetti (quelli che ogni tanto dobbiamo pulire dal calcare e da altre sporcizie) con dei modelli risparmio energetico (aeratori).
    Come per le docce vale il discorso di acquistare dei modelli che non si limitino a ridurre la portata dell’acqua, ma che producano un getto di eguale capacità lavante con consumi inferiori.

  • Perdite dalle guarnizioni.
  • L’acqua, che a causa di perdite delle guarnizioni gocciola dai rubinetti o dallo sciacquone, sembra poca cosa, ma essendo continuativo, anche il semplice gocciolamento comporta uno spreco inutile di migliaia di litri d’acqua (e di euro).
    Nel caso in cui l’impianto è dotato di accumuli dell’acqua calda, come ad esempio i boiler elettrici, oltre al consumo d’acqua le perdite idriche si tramutano anche in uno spreco d’energia elettrica.
    È pertanto consigliabile di sostituire immediatamente le guarnizioni danneggiate.

  • Ridurre l’Impiego di Additivi
  • Tutti i detergenti, compresi quelli ecologici, comportano un impatto ambientale per la loro produzione, il trasporto e lo smaltimento.
    Inoltre, soprattutto nel caso di detergenti convenzionali, si ha una liberazione di residui tossici nell’ambiente che poi vengono assimilati attraverso la respirazione, la pelle e il consumo di alimenti.
    Ecco perché è bene ridurre al minimo l’impiego di detergenti e detersivi e in ogni caso preferire i prodotti ecologici.
    Ma cosa c’entrano i detersivi con l’acqua?
    È molto semplice: in tutti i processi di pulizia viene utilizzata l’acqua come diluente che, se usata in modo intelligente, riserva ottime sorprese!
    Per il lavaggio di stoviglie e del bucato è possibile trattare energicamente l’acqua con opportuni dispositivi da applicare direttamente alle condotte dell’acqua o direttamente nelle macchine da lavare o sotto forma di additivi, ottenendo circa un dimezzamento dei consumi dei detersivi.
    Per quanto concerne la pulizia delle superfici è consigliabile impiegare dei panni in microfibra dove l’azione chimica degli additivi è completamente sostituita dall’azione meccanica, ossia si pulisce e si sgrassa unicamente utilizzando l’acqua.
    Ma anche in questo caso, per non avere risultati deludenti, è necessario scegliere prodotti d’elevata qualità.

  • Combattere il Calcare
  • Il calcare è ben noto per la tendenza a creare incrostazioni, assai difficili da rimuovere da box doccia, lavelli e rubinetteria in generale; ma i maggiori inconvenienti, il calcare li crea all’interno dell’impianto idraulico, ossia nelle condutture e, soprattutto, nei generatori d’acqua calda (elettrici o a gas).
    Tali depositi creano due tipi di barriere: una termica e una fisica.
    La prima si traduce in un maggior consumo di energia per nulla trascurabile, infatti, per ogni millimetro di deposito di calcare nei tubi, si registra un aumento dei consumi elettrici di circa il 10% e siccome lo strato accumulato in un generatore d’acqua calda può diventare molto spesso, nel tempo, i consumi possono crescere vertiginosamente.
    Analogamente, lo strato di calcare crea anche una barriera fisica al passaggio dell’acqua che, nel caso d’impianto dotato di autoclave, fa anch’esso aumentare i consumi di elettricità.
    Infine va detto che il calcare sollecita maggiormente l’impianto idraulico riducendone la durata.
    Una verifica della presenza di calcare all’interno dei tubi può essere realizzata con una semplice prova.
    Aprite al massimo il rubinetto dell’acqua fredda e notate la portata; dopo qualche istante ripetete la stessa cosa con il rubinetto dell’acqua calda.
    La minore portata dell’acqua calda è essenzialmente dovuta alle incrostazioni di calcare presenti nel generatore di calore!
    Le soluzioni utili per vincere il calcare si dividono in due categorie: trattamenti in grado di inibire il potere di coesione del calcare che, pur continuando ad essere presente nell’acqua, non è più in grado di for-mare incrostazioni; trattamenti di rimozione del calcare dall’acqua.

Ecologia Domestica

Del primo gruppo fanno parte i trattamenti energetici dell’acqua, i catalizzatori ceramici e i campi magnetici.

I primi uniscono le proprietà anticalcare alla riduzione dei consumi di detersivi ed all’eliminazione del problema della formazione della ruggine (molti modelli possono essere installati senza ricorrere all’idraulico).

I catalizzatori ceramici sono estremamente efficaci, ma richiedono un intervento impiantistico così come i dispositivi basati sull’effetto dei campi magnetici.

Tra i dispositivi che operano la rimozione parziale del calcare dall’acqua vi sono gli addolcitori, il cui impiego richiede periodicamente l’aggiunta di sale e un’accurata manutenzione.
Inoltre, sia l’installazione che la manutenzione richiede l’intervento di tecnici specializzati.

SOLIDARIETA' E CONSUMI

L’economia solidale

è, prima di tutto, un atteggiamento da cui derivano dei comportamenti che determinano un particolare stile di vita. Non si tratta solo, infatti, di aderire alle formule del commercio equo solidale, ma anche, e soprattutto, di rivoluzionare le nostre abitudini quotidiane: l’economia solidale comprende anche il nostro modo di lavare e lavarsi, ossia la quantità e la qualità di acqua, sapone e detersivi che utilizziamo.

Partire, quindi, dalle piccole cose, dalle attività quotidiane che, alla fin fine, costituiscono, in termini di tempo d’esecuzione, una porzione molto ampia di ogni nostra giornata. Limitare i consumi, specie d’acqua, evitare gli sprechi, cooperare con gli altri, sostituire la moda dell’ “usa e getta” con quella del recupero, utilizzare prodotti ecocompatibili, utilizzare l’automobile solo in casi di estrema necessità, impegnarsi a non inquinare, scambiare (tipo libri, cd, attrezzi, ecc.) per evitare di acquistare, sono alcuni imperativi per uno stile di vita un po’ più sobrio.

Zucchero equo-solidale

La nostra società si basa su un flusso continuo di merci e prodotti, e per questo viene definita consumistica. E, certamente, per cambiare le cose occorre intervenire (interferire) su questi automatismi.

Potremmo abbozzare una sorta di decalogo: compra leggero (ovvero prodotti con uno “zaino ecologico” non troppo pesante); compra durevole; compra semplice (in genere, gli oggetti più sofisticati sono meno durevoli, più delicati); compra vicino (per ridurre i danni ambientali che ogni trasporto comporta); compra sano; compra più giusto (e qui ci avviciniamo al discorso del commercio equo); compra prudente (a dispetto di normative e regolamentazioni, non è detto che il materiale acquistato non sia nocivo); compra sincero (evitare cioè i prodotti troppo pubblicizzati, dato che la pubblicità ce la paghiamo noi ed è spesso lontana dalla verità); compra mano d’opera (un metodo per aumentare l’occupazione); investi in futuro

INDIRIZZI UTILI

http://www.retelilliput.org/

http://www.utopie.it/http://www.retecosol.org/

http://www.networketico.it/

http://www.volint.it/http://www.zoes.it/

http://www.vita.it/

http://www.nuovomunicipio.org/

http://www.decrescita.it/

http://www.equonomia.it/

http://www.altreconomia.it/

http://www.altroconsumo.it/

http://www.valori.it/



COMMERCIO EQUO SOLIDALE

http://www.assobdm.it/

http://www.altromercato.it/

http://www.equoland.it/

http://www.transfair.it/

http://www.agices.org/

http://www.commercioetico.it/

http://www.equo.it/

http://www.mondosolidale.it/

http://www.cooperativaisola.org/

http://www.equociqua.it/

GAS

http://www.economia-solidale.org/

http://www.retegas.org/



FINANZA ETICA

http://www.bancaetica.com/

http://www.finanza-etica.itt/



TURISMO RESPONSABILE

http://www.aitr.org/

http://www.tures.it/

http://www.viaggiemiraggi.org/

http://www.viaggisolidali.it/

http://www.humanaitalia.org/



BARATTO

http://www.eticambio.it/

http://www.zerorelativo.it/

http://www.barattopoli.com/

http://www.tuttobaratto.it/

http://www.suesu.it/

da Fatti Mail a ... Song-Taaba ONLUS - Africa e Solidarietà

da Fatti Mail, da una mail spedita per chiedere una mano per il Burkina Faso, l'incontro con Padre Jean Ilboudo e la nascita, nel 2008, di Song-Taaba ONLUS.... Song-Taaba incontra Chiara Castellani, il suo Congo ed inizia un'esperienza umana di amicizia e solidarietà ... di conoscenza e consapevolezza ... che fa compiere ogni giorno nuovi passi ... guardando avanti ...

"A salvare veramente l’Africa non saranno i fondi e gli aiuti. Salveranno vite umane, permettendo loro di sopravvivere, ma non salveranno la vita dell’Africa. Cio’ che importa non sono i mezzi, ma le condizioni. Bisogna permettere all’Africa di ricostruirsi. Bisogna aiutarla a ricostruirsi. L’Africa deve essere prima che avere". (Joseph Ki-Zerbo)

L'Africa deve essere prima che avere ...

e come l'Africa, ognuno di noi

La strada dell'essere è quella i cui passi sono domande e la meta non è un dove ma un chi ...

Una strada che lo sguardo lungo e visionario di Padre Jean Ilboudo ha fatto intravedere a tutti noi

Song-Taaba è e vuole essere questo: la possibilità di percorrere questa strada

http://song-taabaonlus.ning.com/

Be Ye Ka Ye?: cosa c'è lì che non c'è qui?

Nulla o forse tutto: la voglia di muoversi, di interrogarsi,
di cercare il valore della vita ...

http://www.youtube.com/watch?v=WQGF1fqEruQ

la vita di Chiara Castellani

http://www.youtube.com/watch?v=HON6FoFUPnI

e di chiunque abbia voglia di vivere la solidarietà ...
se sei fra questi ... contatta:
segreteria@song-taabaonlus.org,


.... x iniziare a guardare l'Africa dal ... lato giusto:
Nel suo docu-film, Silvestro Montanaro, svela un'Africa
consapevole, dignitosa, aperta al futuro, segnata da ferite interne ed esterne,
creativa, saggia. Un' Africa da ascoltare, da capire, da scoprire e da cui
imparare:
http://www.ceraunavolta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-5a587b72-ded6-4320-942f-572599d3406c.html,