SOLIDARIETA' ... come altro?

SOLIDARIETA' ... come altro?
Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza cercare perché non s'impegna, senza disimpegnarci perché altri non s'impegna. Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore, un utile che non sia una delle solite trappole generosamente offerte ...dalla gente pratica. Si vive una sola volta e non vogliamo essere giocati in nome di nessun piccolo interesse. (Primo Mazzolari)

sabato 2 novembre 2013

31 ottobre 2013

Fatti Mail  

Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail

Solidarietà
una parola, 
un modo di (con)vivere

ma ...

... quanto le parole   - da sole -  possono  promuovere  cambiamenti?

Parole – agglomerati di lettere e suoni -  in grado di determinare radicali conversioni di rotta come accade con i SI ed i No  pronunciati nella vita pubblica quanto privata

parole  in grado di  svegliare coscienze come addomesticarle

parole - scaltramente  ripetute – capaci di imprimere verità dove non è detto siano.

Perché una parola possa “diventare” oltre che “essere”  è necessario un incontro.

L’incontro tra la parola seme e l’essere umano  terreno.

Incontro che si rivelerà fecondo se sarà segnato dall’ascolto.

E’ dal modo in cui ascoltiamo le parole che può iniziare un cambiamento.

Perché  un incontro – ogni incontro – possa essere fecondo l’ ascolto dovrà arrivare fino al punto di coinvolgerci attivamente.

Ascolto attivo:  vigilanza (cosa stanno per dirmi), capacità critica (sarà vero ciò che dicono) attenzione (considero importante dedicare tempo a quanto mi venga detto per comprenderne il senso e le implicazioni)  accoglienza (voglio far mio quanto mi sia stato detto)

Ascoltare non implica necessariamente  condivisione.
Se ciò che avrò ascoltato non sarà  condivisibile il mio ascolto   si farà denuncia, critica, indignazione, dissenso.
Se sarà invece condivisibile il mio ascolto diventerà gesto, testimonianza, azione,scelta.
Ma ogni parola ascoltata attivamente   potrà  essere sempre occasione di trasformazione del tempo in cui viviamo.

Nei telegiornali di questi ultimi giorni  una parola ha – ad esempio -  iniziato a farsi sentire con una certa frequenza
ABITUARSI
Di fronte alle immagini che mostrano l’arrivo di nuovi migranti capita di sentire: scene  cui siamo abituati, ci stiamo abituando, abituali sbarchi
Ma …
Ci stiamo veramente abituando?
Qualcuno ha chiesto, ha fatto sondaggi, ha verificato la diffusione di questo sentimento o ha semplicemente iniziato ad utilizzare una parola che potrebbe – senza un ascolto vigile – confonderci o corromperci?
NO
(per la cronaca)
Non ci stiamo abituando
Non vogliamo abituarci
Non possiamo abituarci
Non ci siamo abituati

È forse una provocazione ma la durezza del giudizio che la Storia ha legato alla tragedia della Shoa non è solo per quello che il governo nazista ha scelto di realizzare con i campi di concentramento e di sterminio ma è anche – e forse soprattutto – per il silenzio e l’apatia di tutti coloro che abbiano visto quei treni blindati passare senza fermarli.

Quale potrebbe essere il giudizio della Storia su quanti oggi dovessero essersi abituati a guardare   barconi  stipati di donne uomini e bambini ?

Uno strumento utile a crescere nella propria capacità d’ascolto è la consapevolezza
E’ appena uscito un libro con un titolo che in qualche modo è una sfida: ACCOGLIAMOLI TUTTI.

Un libro la cui lettura  - spiega Gad Lerner - potrebbe  rivelare altre facce di un fenomeno che  rischiamo di vedere  solo secondo abitudini:

“Gli autori   ci invitano a non cadere nella trappola. Accogliamoli tutti, con le dovute precauzioni, va preso alla lettera. La loro è tutt'altro che una provocazione estremista: si tratta di governare un flusso epocale, altrimenti lacerante. Tanto meno è un richiamo ai buoni sentimenti. Anzi. Se una precauzione innerva il saggio di Manconi e Brinis, non è certo quella di solleticare l'ostilità dei prevenuti, ma semmai di non figurare predicatori di bontà o, peggio, "buonisti": l'orrendo neologismo abusato da anni nel dibattito pubblico sull'immigrazione, funestato dalla diffidenza e dal rancore.

I numeri eloquenti della demografia. Manconi e Brinis enumerano le cifre avvilenti di una demografia che sembra destinare inevitabilmente l'Italia a trasformarsi in "una comunità sfilacciata e depressa, bolsa e senescente, incapace di innovazione e di invenzione". Fanno impressione, queste cifre: il censimento del 2011 registra circa 15.000 persone che si trovano nella fascia d'età 100-105 anni. Sono più di mezzo milione gli ultranovantenni. Complessivamente, gli italiani con più di 65 anni rasentano i 13 milioni. Invece i nostri vicini di casa, le popolazioni che abitano la sponda Sud del Mediterraneo, sono composte per quasi la metà di giovani al di sotto dei 25 anni. Prescindere da tale contrasto oggettivo sarebbe solo un'ingenua rimozione: qualsiasi modello di società futura implica un governo razionale dei flussi migratori, finalizzato, per quanto ciò sia possibile, a una loro ordinata integrazione.

Nessuna "mielosa retorica" dell'accoglienza. Anche perché gli immigrati "non mostrano alcuna voglia di correre in nostro soccorso". Gli ostacoli frapposti in Italia all'instaurazione di contratti di lavoro regolari, ai ricongiungimenti familiari e alla continuità dei permessi di soggiorno, perpetuano una condizione servile e ne scoraggiano la stabilizzazione. Li abbiamo incoraggiati a sentirsi estranei. Più realisticamente, si tratta quindi di disinnescare il cortocircuito tra lo stato di marginalità in cui sono ridotti troppi immigrati; e la reazione deviante, irregolare, talora criminale che questa loro marginalità provoca. La ministra dell'integrazione Cécile Kyenge, che firma l'introduzione del pamphlet, trae la conseguenza politica di questo ragionamento: "Ai fini della sicurezza, fanno più i diritti della repressione". In altre parole, come scrivono Manconi e Brinis, "un'accoglienza dignitosa riduce significativamente insidie e minacce". Dunque è a fini utilitaristici - per il "nostro" bene - e non sulla base di un impulso di generica solidarietà, che va radicalmente capovolta la politica fin qui seguita in materia di immigrazione. “


… a proposito di CONSAPEVOLEZZA nell’ultima parte di questa news letter è ospitata la denuncia dei panettieri romani che raccontano come ogni giorno a Roma vengano buttati 200 quintali di pane …
200 quintali di pane
sono una quantità
che obbliga a riflettere
ed a domandarci (prima o poi)
se
il vero problema
siano “gli altri” che vengono a toglierci il pane
o siamo  noi che non sappiamo più
dargli il giusto valore
e il giusto rispetto


Consapevolezza valore e rispetto tre parole fortemente evocate anche da un film di recente uscita:  VADO A SCUOLA.
Film che Fatti Mail consiglia vivamente a tutti di vedere per ritrovare negli occhi di alcuni bambini e ragazzi del cosi detto “terzo mondo” l’emozione di imparare come opportunità per acquisire libertà.
 “Vado a scuola” è un film bello, dove i bambini sono i protagonisti assoluti, con le loro voci e le loro storie, senza inutili commenti fuori campo. Commuove, certo, come è giusto che sia, ma senza facili scorciatoie. “Vado a scuola” racconta come 4 ragazzi, tra gli 11 e i 13 anni, in 4 angoli sperduti della terra affrontino ogni giorno ore di cammino, a rischio della loro stessa vita, pur di arrivare a scuola. E come lo facciano sempre con il sorriso sulle labbra, consapevoli di quanto l’istruzione sia la loro grande, irripetibile  possibilità. Le storie si intrecciano, i bambini non sono mai in posa, ma ripresi “al naturale” nei loro dialoghi con i familiari. Nessuno di loro aveva mai visto una troupe, naturalmente, e per essere ripresi hanno chiesto solo di non essere disturbati e non perdere neanche un’ora di lezione.  I quattro ragazzi non affronterebbero tutti i sacrifici e ipericoli se i genitori, pur poverissimi e ignoranti, non li aiutassero. Sono sorridenti e fiduciosi perché pensano – e a ragione – di avere in mano le redini del proprio futuro.
Il regista, il francese Pascal Plisson, esperto in documentati sull’Africa, ha avuto l’idea mentre lavorava a un progetto sui Masai. Ha visto dei bambini che affrontavano i pericoli della savana per andare a scuola, e da lì è partito. Grazie all’Unesco e all’organizzazione internazionale Aide et Action ha avuto i contatti con le scuole, che gli hanno segnalato gli studenti. Ora promette di continuare a seguire i “suoi” magnifici quattro, e di aiutarli.

Molte – in questa Fatti Mail - le richieste di solidarietà cui è importante offrire una lettura che vada oltre le parole e sappia “ascoltare” chi le scriva.
Fatti Mail non è un’agenzia di servizi ma un luogo virtuale in cui persone reali in cerca di soluzioni – diverse – alle loro difficoltà possano sperimentare solidarietà. Solidarietà gli uni agli altri.

Due ulteriori condivisioni:
1)    Chiunque voglia segnalarmi iniziative da promuovere, NON mi mandi ALLEGATI, NE’ LOCANDINE … ma tutto il comunicato direttamente come testo della mail
2)     Nella colonna di destra del BLOG   c'è una finestrella 
"CERCO … TROVO …"
basta digitare una  parola chiave  e   appariranno tutte le volte in cui,  in una qualunque Fatti Mail degli ultimi 2 anni, sia stata citata quella parola   … può essere un'utile strumento di prima ricerca
(ovviamente poi c'è sempre l’ archivio!)

AVVISATE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE -  DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO - CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FARA’ RIFERIMENTO A “FATTI MAIL” … è importante aiutare due persone estranee che si parlano a superare il disagio iniziale dovuto spesso proprio alla mancanza di fiducia … Considerate che l’espandersi di Fatti Mail se da una parte aumenta i lettori (e le opportunità di risposte solidali) dall’altra estende anche al di fuori delle spedizioni di Fatti Mail via e-mail la possibile lettura del bollettino. Chiedete quindi a chi vi chiami o vi contatti come sia venuto a conoscenza della vostra richiesta, regolandovi conseguentemente. 


LIBERTA’  + SOLIDARIETA = PETIZIONE
Un amico di Fatti Mail, caro amico di Song-Taaba (la Onlus gemmata da Fatti Mail che si occupa di progetti di alfabetizzazione e formazione professionale, medico sanitaria e scolastica in Paesi in via di sviluppo) sta affrontando una battaglia di civiltà e libertà che FATTI MAIL vuole sostenere
Perché?
Perché lui si chiama Silvestro Montanaro
ed il suo programma – C’era una volta – sta rischiando di essere cancellato
C’era una volta è uno  spazio che da voce agli ultimi
a tutte quelle voci che nessuno vuole ascoltare e prima ancora far parlare
voci che invece meritano più che mai … SOLIDARIETA’
ci sono nella vita incontri "speciali"
ho iniziato a vedere la trasmissione "C'era una volta" per caso ...
frutto del mio zapping notturno
Ne sono rimasta folgorata per la forza della debolezza che riusciva a narrare prima e denunciare poi ...
Ho  avuto il dono  - tempo fa - di poter incontrare e  conoscere amichevolmente  Silvestro Montanaro
ed ho capito da dove veniva la bellezza della sua trasmissione
C'era una volta è il riflesso di una gran "bella" persona
Ho saputo da Silvestro che vogliono eliminarla dal palinsesto RAI
C'è una petizione per fermare questa indegna amputazione al nostro diritto ad essere ben informati
Io l'ho già firmata
se volete aggiungervi a me e diffondere questa petizione
ne sarei felice
gaia

Ciao Gaia
chiudono C'era una volta, il programma di documentari di Rai 3.
Un altro segnale negativo rispetto alla necessità e al dovere  di informazione cui la Rai dovrebbe rispondere
Per far sentire la propria voce, aderite e rilanciate questa petizione
grazie
Silvestro


BUONA LETTURA :
Le richieste legate alla ricerca di lavoro  - oggi come sempre - chiamano tutti coloro che vogliano “essere” solidali  a “fare” un gesto in più: una lettura approfondita, un passa parola, un’attenzione ad offerte che possano capitare alla nostra attenzione.  Non sono bigliettini attaccati ad una bacheca … sono amici, persone che stanno portando un peso – diverso ma gravoso in ogni caso – e chiedono il nostro sostegno … per non restarne schiacciati. Grazie


1)        MARIA FRANCESCA CERCA LAVORO:
Maria Francesca è una ragazza del Camerum che Fatti Mail conosce e vuole sostenere nella sua ricerca di lavoro. E’ persona fidata e volenterosa
 Carissima gaia  sono Maria Francesca originaria del Camerun .Se puoi aiutarmi a trovare un lavoro mi faresti un grande favore. Potrei fare qualsiati servizio: con i bambini, colf , lungo orario, part-time, anche di notte .Ti ringrazio tanto se può circolare questa necessità urgente.
     
Ho un permesso di soggiorno a lungo periodo già fatto anche  la pratica di rinnovo A seguire alcune delle mie esperienze lavorative:
.1) l'istituzione religiosa dei fratti minori conventuali al seraficum :portineria ,cameriera preparazione pasti, pulizie .tel :... padre Orlando Todisco,    
2)Assistenza privata colf e badante presso una signora anziana:pulizia della casa somministrazione medicinali ,cura della persona preparazione pasti .
3) presso la famiglia della sig.ra   Maria:colf -baby sitter, principali mansioni e responsabilità :pulizia della cassa , preparazione pasti badare bambina di 3messi
4)e una famiglia francese . il motivo della cessazione del lavoro era fine rapporto .
Grazie ancora Maria Francesaca . .... mail. ....
(su richiesta è possibile avere i recapiti delle famiglie presso cui Maria Francesca ha lavorato per avere ulteriori referenze … oltre quella di Fatti Mail!)
2)        JETTA E DANIEL SOS CASA:
Cara Gaia, 
ti scrivo per presentarti la situazione di Jetta, donna rumena, bravissima e mite, che ha cresciuto da sola suo figlio Daniel, compagno di classe delle elementari di figli di nostri amici. Entro il 7 novembre deve lasciare la casa in cui si trova adesso.
Jetta e Daniel sono aiutati da s. Egidio e da alcune famiglie, ma la situazione ci pare aggravata:
Per questi motivi e con questa storia, Jetta e suo figlio Daniel sono allaricerca urgente di un monolocale con cucina e potrebbero arrivare a pagare 300 euro al mese. Chi avesse un locale a disposizione può contattare, anche per avere maggiori informazioni, la nostra amica Marialuisa Cozzi (cell ...)
.....
 che può favorire l'intermediazione. 
Matteo
3)        FRANCESCA LAVORO:
Cara Gaia, 
ti presento Francesca Arisci,
Francesca è laureata all'Università di Pisa in Cooperazione allo sviluppo e mediazione del conflitto e ho conseguito un master in "Sviluppo delle risorse umane". Ha avuto diverse esperienze nell'ambito del volontariato, attività nelle scuole, attività di raccolta fondi e attività interculturali.
La sua aspirazione è quella di lavorare all'interno di servizi e progetti relativi all'integrazione sociale e lavorativa di immigrati(laurea in Cooperazione sul fenomeno migratorio e master in Risorse umane). Si occupa con competenza di tecniche di "Self promotion" (stesura Curriculum Vitae e lettera di presentazione) e della ricerca del lavoro (annunci di lavoro su siti di ricerca lavoro online, iscrizione ai Centri per l'impiego, come affrontare un colloquio di lavoro ...). 
Francesca ha già esperienze di stage presso cooperative sociali, con compiti di screening e archiviazione CV, svolgimento di pratiche relative per l'assunzione del personale, organizzazione corsi di formazione e tutoraggio in aula.
Da febbraio 2013 è a Roma per cercare lavoro e attualmente è alla ricerca di un lavoro che le consenta di mantenersi. Ha esperienza con progetti per bambini nelle scuole e per i campi estivi, ma anche brevi esperienze da commessa in due negozi di abbigliamento.
Si presenta come persona seria, puntuale, volenterosa e aperta a nuove esperienze lavorative. Chi è interessato la può contattare direttamente .....  e numero di telefono: ....
Matteo L. – ...
4)        SOS CERCASI TATA:
CERCASI TATA 
Ciao, mi chiamo Chiara e sto cercando una persona affidabile, gentile e con esperienza con i neonati per affidarle la mia bimba di 4 mesi e fare e pulizie di casa perchè a breve tornerò al lavoro.
La mia necessità è di trovare una persona fissa che voglia però avere delle ore libere il pomeriggio, quindi con orario dalle 20 alle 14.30/15.00 del giorno dopo.
Offriamo vitto, alloggio, una famiglia simpatica, una stanza singola con bagno in un appartamento al piano di sopra (quindi anche privacy!).
Per info contattare Chiara al .... oppure scrivere ...
5)        SOS SOSTEGNO DOMESTICO:
Cara Gaia
i miei suoceri sono alla ricerca di una persona che possa badare alle loro faccende di casa e fare loro un po' di compagnia. 
Agostino e Teresa sono autosufficienti ma è per loro molto difficile uscire di casa per fare la spesa e per stare dietro a tutte le incombenze domestiche.
Sono due persone di ottimo carattere, mi preme sottolineare questa cosa, gentili e affettuosi e cercano una persona che abbia queste qualità, ma che sia anche non invadente. 
Soffrono dei malanni tipici dell'età (85 anni). Sono alla ricerca di una persona gentile e paziente che sappia aiutarli ma che sappia anche far sentire loro che la lunga esperienza di vita non è divenuta un fardello inutile. I loro figli sono loro vicini ma non riescono a garantire assistenza e visite quotidiane, ma solo nel fine settimana.
Agostino e Teresa chiedono disponibilità a tempo pieno (o eventualmente offrendo anche delle mezze giornate di libertà nel corso della settimana) ma non a lungo orario bensì fissa  (ossia con pernotto).
Ti sarei molto grato se potessi pubblicare la nostra richiesta. Il numero da contattare è quello di mio marito Cristiano ....
Ciao 
Elisabetta ....
6)        ANNAMARIA CERCA LAVORO:
Ciao Gaia ti giro il testo che ho preparato per Annamaria, un'amica di mia sorella che conosco anche io. E' una brava e bella persona, se dovessero servire specifiche referenze sono a disposizione:
Annamaria è una giovane signora italiana, coniugata, referenziata e con grande esperienza. Ha lavorato dal 1990 al 2009 come impiegata ramo assicurativo/bancario (dal 2000 con contratti interinali) ed attualmente, dopo aver lavorato a tempo determinato presso l'asilo nido "AZALEA sas" in qualità di aiuto cucina e pulizie, lavora presso abitazioni private come domestica.

Annamaria abita in Via ... (zona ....) e si rende disponibile come domestica con orario dalle ore 8.00 alle ore 13.00.
 Il cellulare di Annamaria è ....
Roberta:  ....
7)        GIOVANNA e GIUSEPPE  CERCANO LAVORO:
Una coppia di amici di Fatti Mail, Giovanna e Giuseppe  – fidati, gentili, disponibili, professionalmente bravi – è alla ricerca di un lavoro domestico. Sono di Capo Verde ed hanno tutti i documenti in regola
Il loro sogno sarebbe poter restare insieme – sono moglie e marito – ma sono disponibili, per necessità, anche a lavorare separati, fissi o a tempo pieno. Hanno lavorato per anni con una famiglia presso la quale si occupavano di ogni incombenza.
Per contattarli chiamare il n. di cell .... (facendo riferimento a Fatti Mail, Gaia)
   
8)        TIZIANA CERCA LAVORO
Ti scrivo perchè vorrei pubblicare ancora l'annuncio per Tiziana, in questi giorni scade lo sfratto  e deve lasciare la casa, se non trova niente la ospiterò in emergenza  ma urge una sistemazione dato che presto mi trasferisco al nord. La situazione è drammatica per lei.
Tiziana è italiana, ha esperienza di lavoro in vari campi (infermiera generica, commessa, assistenza a anziani, malati e bambini) e disponibile per pulizie a domicilio, cerca qualsiasi lavoro anche se è  soprattutto brava nel governo della casa e assistenza a anziani e bambini.
vorrei condividere la sua umanità e competenza con le persone e affidabilità!
TIZIANA CARBOCCI   TEL. ....
se serve inviamo curriculum nuovamente.
grazie e un cordialissimo saluto!  
Luciana ....
9)        MARIA GABRIELLA CERCA LAVORO:
Cara Gaia,
ti scrivo per conto di mia cugina che, dopo 25 anni, è dovuta tornare a Roma per problemi familiari.
Sta cercando urgentemente un lavoro.
Si chiama Maria Gabriella ha 54 anni ed ha esperienza sia nel campo dei bambini che degli anziani, essendo un assistente sociale.
Ha svolto assistenza domiciliare privata a pazienti affetti da Alzhaimer e Parkinson. Assistenza diurna e notturna in ospedale. Assistenza con annesso accompagnamento alle visite di controllo, specialistiche e terapie presso strutture ospedaliere.
- Inserimento lavorativo di utenti con disagi psichici di età pre e post scolare.
- Sostegno scolastico mattutino e pomeridiano. Assistenza domiciliare di pazienti con disturbi psichici.
- Ha lavorato presso l'Associazione Anvolt  (associazione volontariato Lotta ai Tumori) e la Cooperativa "Il Girasole".
Persona affidabile e precisa.
Speranzosa di un aiuto da parte di FattiMail,
Ti abbraccio M. Vittoria
Questo è il recapito telefonico di mia cugina (cell. ....).
Vittoria: ....
10)   CARMEN CERCA LAVORO:
Cara Gaia, 
posso chiederti la cortesia di pubblicare questo annuncio di lavoro nella tua mail? Si tratta di una signora che conosco molto bene e che ora, come tanti altri, è rimasta senza lavoro 
Carmen, peruviana, cerca urgentemente lavoro, preferibilmente lungo orario. E’ una signora estremamente affidabile, distinta e gentile. E’ operatrice sanitaria esperta per l’assistenza sia dei bambini che degli anziani. Abita in centro, ed è quindi in grado di raggiungere facilmente più zone di Roma 
Questi sono i suo contatti: tel: ....
Ti lascio inoltre il mio indirizzo email se qualcuno mi volesse contattare per eventuali referenze: .....
grazie per la disponibilità  
Fabrizia
11)               MARGHERITA AFFITTA CAMERA:

Ciao Gaia, vi è di nuovo la necessità di inserire (se possibile nel prossimo Fatti mail) questo annuncio: 
Una signora moldava che lavora tutto il giorno e una figlia studentessa, mettono a disposizione una camera nella zona silenziosa di Via ... (quartiere Aurelio) vicino alla fermata Cornelia e Baldo degli Ubaldi (Metro A).
E’ ideale per una persona sola e la cifra mensile è di … euro più le spese.
Il riferimento è Margherita  tlf. ....  e indirizzo di postaelettronica
email ...
12)              SEI VOLONTARIE CERCANO CASA:
Ciao Gaia,
per un progetto di volontariato senior stiamo cercando per il periodo 1-29 marzo 2014 uno o più appartamenti che possano ospitare 6 volontari/e inglesi.
Le stanze devono essere singole ma il bagno e la cucina possono essere condivisi.
Gli appartamenti dovrebbero essere attrezzati di biancheria, pentolame e possibilmente wifi
Se qualcuno degli amici di Fatti Mail fosse interessato può chiamarmi al ....od anche scrivere a ....
Grazie e buona giornata. - Dario
13)               LUCA AFFITTA CAMERA:

Salve sono Luca sto affittando una camera singola in zona Valle Aurelia.  Vi chiedo la cortesia di far girare questa email al riguardo per chi fosse interessato. Vi allego il link del presente annuncio, grazie di cuore. Cordiali saluti, Luca
VALLE AURELIA, affitto camera singola

Prezzo: EUR …
Luca: ....
14)   CERCO PICCOLO APPARTAMENTO:
Carissima Gaia, 
leggo  la news letter ed ora scrivo per una mia necessità:
cerco un appartamento, anche piccolissimo,lavoro alla Maglianae preferirei abitare nella zona limitrofa. Ho un lavoro stabile, ho 55 anni  e devo lasciare la mansarda nella quale ho abitato negli ultimi anni dopo che mi sono separata. Posso arrivare a pagare non più di … euro al mese, ci possiamo mettere d'accordo
Ringrazio per la gentilezza e la disponibilità
Laura 
.... lavoro( orario ufficio)
.....
15)   SOS PER I RIFUGIATI POLICI:
dalla rete di Raffaele Magrone:
Avremmo tanto bisogno per i rifugiati politici di cibo, abiti, coperte, lenzuola, materassi
ASSOCIAZIONE CASA AFRICA
Scrivere a
CONDIVIDO:
EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE E/O CULTURALE.  
A SEGUIRE ALCUNE SEGNALAZIONI DI EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE E/O CULTURALE. … vita e solidarietà … per imparare a crescere insieme  
BUONA LETTURA:


CINEMA SOLIDARIETA’ RIFUGIATI
AAA cercasi passaparola perché questo film possa arrivare attraverso la SCUOLA  a tanti ragazzi oppure attraverso le ASSOCIAZIONI possa essere diffuso. Un film che  merita di essere visto e sostenuto.
4 parole chiave per presentarlo?
CALCIO INTEGRAZIONE SOLIDARIETA’ AMICIZIA
Cari amici
ringraziandovi sin d'ora per la vostra attenzione, vi segnalo che per il corrente anno scolastico 2013/2014 mi occuperò del film "Black Star, nati sotto una stella nera" di Francesco Castellani, una commedia sociale in cui si incrociano dramma, ironia e favola intorno al tema dell'integrazione, un omaggio al Liberi Nantes Football Club, l'unica squadra al mondo interamente composta da rifugiati, uscito il 10 ottobre scorso. 
ARTICOLI SUL FILM
Attivando il seguente link è possibile scaricare il pressbook
"Credo che la suggestione di partenza del film sia stata proprio in quel “liberi di giocare” [lo striscione "FREE TO PLAY" utilizzato dalla squadra, ndr]. Un bisogno comune a tutti, che vale per un campo su cui giocare ma vale per la vita, per il lavoro, per il talento e per l’amore; vale per un rifugiato, per un clandestino, ma anche per un qualunque ragazzo italiano. Tutti cerchiamo la nostra strada, il nostro destino e una dimensione di vita da vivere liberamente“. Francesco Castellani 
Il film è stato riconosciuto di interesse culturale  dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali
e dallo stesso MIBAC definito "particolarmente adatto ai ragazzi". 
Ha il sostegno dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). 
Il film ha un profilo FB
Attivando questo link è possibile inoltre visionare il video clip della title-song del film, dei Bufalo Kill
Spero potrete vederlo e passare parola, vi sarò grata per qualsiasi contatto con docenti che potrebbero desiderare di organizzarne una visione per i loro studenti al cinema usufruendo di un biglietto ridotto. 
Ringraziandovi ancora sentitamente, vi porgo i miei più cordiali saluti. 
Antonella 
Antonella Montesi
Comunicazione, promozione e ricerca cinematografiche
Progetti Cinema/Scuole
349/77.67.796
Profilo
CINTURE DI INSICUREZZA
Fatti Mail consiglia caldamente … 
sabato 9 novembre al teatrino dell'Arciliuto, 
dietro piazza Navona, monologo musicante
Ispirato al libro – Elogio dell’Insicurezza – il monologo è un viaggio bizzarro su un treno troppo veloce che non riesce ad arrivare mai a destinazione.  Fermate deviazioni soste disguidi tecnici invitano a prendere tempo ed a prendere coscienza del nostro tempo.
Un esperimento di stand-up comedy all’italiana per ridere e piangere (contemporaneamente) sul nostro Paese
ALLACCIATE LE CINTURE DI INSICUREZZA
MONOLOGO MUSICANTE di e con Lucia Cosmetico
ACCOMPAGNATA AL PIANOFORTE da  Stefania Ganeri
Il dubbio non è piacevole ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono - Voltaire
quindi:
biglietto 10 euro, 
solo il 9 novembre
testo altro rispetto all'elogio, ma pur sempre insicuro!
DOSSIER STATISTICO IMMIGRAZIONE
Dossier Statistico Immigrazione 2013
Dalle discriminazioni ai diritti
Presentazione
Mercoledì 13 novembre 2013, ore 10.30
Teatro Orione, Via Tortona 7 - Roma
(Metro: Re di Roma)
Il Rapporto verrà distribuito gratuitamente ai partecipanti
Le presentazioni avverranno in contemporanea in tutte le regioni
Per informazioni:
Centro Studi e Ricerche IDOS/Immigrazione Dossier Statistico
Tel. 06.66514345, int. 1 o 2 – idos@dossierimmigrazione.it
EMERGENZA SIRIA
Associazione pro Terra Sancta è l’organizzazione non governativa senza fine di lucro della Custodia di Terra Santa, Custodia di Terra Santa è il nome con cui sono conosciuti oggi i Francescani dell’Ordine dei Frati Minori, presenti nella parte orientale del Mar Mediterraneo fin dagli albori dell’Ordine, fondato da San Francesco nel 1209 e custodi dei Luoghi Santi a nome di tutta la Cristianità. 
Quante sofferenze dovranno essere ancora inflitte prima che si riesca a trovare una soluzione alla crisi?”.  Papa Francesco, 4 giugno, incontro del Pontificio Consiglio Cor Unum.
La Siria si trova coinvolta in un conflitto sempre più crudele, molti sono riusciti a fuggire, ma sono ancora tantissime le persone che abitano il paese. Le loro difficoltà si fanno ogni giorno più grandi: i continui attacchi stanno distruggendo tutto, non si trova più il pane, Aleppo e Damasco sono diventate delle città-fantasma, chi esce di casa per trovare qualcosa da mangiare a volte non torna più indietro…
Accanto alla popolazione.
Sono 11 i frati rimasti a prendersi cura della popolazione. Ecco le sedi principali: ad Aleppo, nel convento di Sant’Antonio di Padova, è rimasto padre Bassam con fra Edoardo, mentre ad Azizieh, poco distante, sopravvive la parrocchia latina sotto la responsabilità di padre Georges. A Damasco, a custodire la cappella di Sant’Anania, c’è ancora padre Raimondo con un altro frate, di nome Atef. Ancora, nella capitale siriana, rimangono in vita due conventi, al memoriale san Paolo (dove è avvenuta la sua conversione) con il superiore padre Romualdo e a Salhieh, poco vicino, gestito da padre Giuseppe. Sul mare il convento di Lattakiah, dove vivono 3 frati sotto la guida di padre Maroun. E infine a Kanyeh, vicino al Libano, il convento di san Giuseppe è gestito da padre Hanna.
Il Custode di Terra Santa p. Pierbattista Pizzaballa intervenendo nei giorni scorsi ha dichiarato: “La questione siriana è delicatissima e i civili sono inermi davanti alla ferocia di quanto sta accadendo; la preghiera è uno strumento indispensabile ma è urgente sostenere la popolazione, sfiancata dal massacro, con un aiuto concreto”.
Cosa è stato fatto e cosa rimane da fare.
Fin dall’inizio della guerra in Siria, i frati hanno creato 4 centri di accoglienza, che danno da dormire a circa 200 persone, e provvedono ai bisogni primari (cibo, vestiti e medicine) di circa 400 persone ogni giorno. Ogni mese circa 50 famiglie vengono aiutate a cercare nuove case.
Abbiamo già raccolto molto, in questi due anni e mezzo di conflitto, grazie alla generosità di tante persone, ma purtroppo non basta. Il tuo aiuto può fare davvero la differenza per la popolazione siriana. La Siria è sempre stata il granaio del mondo, ma oggi ha bisogno di pane.
Il tuo contributo con BONIFICO BANCARIO
ATS – IBAN: IT67 W050 18121010 0000 0122691 BIC/Codice Swift: CCRTIT2T84A 
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Conto Corrente: 1012244214 intestato a ASSOCIAZIONE DI TERRA SANTA
Per rimanere informati sulla situazione in Siria: www.terrasanta.net 
CORRRRRRRIAMO & AUTISMO: 
Domenica 3 novembre ore 10.00 a Villa Ada "Corriamo per l'Autismo" organizzato da Divento Grande Onlus. Si tratta di una corsa "competitiva" di 8 km ed in una "passeggiata" non competitiva da 1 metro a 4 km.

La quota di iscrizione è di 10 euro per gli adulti, ai minori non è chiesta alcuna quota. Inoltre per i genitori  che volessero partecipare e non sapessero a chi lasciare i bimbi piccoli, è previsto un servizio di baby sitting/animazione organizzato da madri e amiche di Divento Grande.

A "Corriamo per l'autismo è possibile iscriversi domenica mattina o pre-iscriversi contattando info@diventogrande.org telefonare al 338 6312401 o allo 06 4061453 o mandare un fax allo 06 408114000.
A tutti i partecipanti verrà consegnato un "pacco gara" che conterrà una t-shirts ricordo della manifestazione. 
INCONTRO CON DON CARLO MOLARI:
Carissime, carissimi,
sabato 23 novembre 2013 si terrà il primo incontro di quest’anno con don Carlo Molari presso i Padri Verbiti, Via dei Verbiti 1. L’argomento della riflessione che don Carlo ci proporrà sarà: Illusioni, ambiguità e dubbi nel cammino di fede.  Come al solito, all’esposizione di don Carlo seguirà un ampio dibattito.
Poi ci sarà la pausa per il pranzo, che consumeremo insieme nella sala adiacente a quella dell’incontro.  Sarà un pranzo al sacco molto semplice. Se qualcuno di voi vorrà portare anche qualcosa di particolare da condividere, lo accoglieremo con gioia e gratitudine.
L’intervallo prima della ripresa pomeridiana sarà più breve del solito, perché i nostri amici Marco e Gabriella Tomljanovich, che ci proporranno la motivazione della colletta (sostenere un ospedale missionario in Madagascar) proietteranno un filmato di circa 20 minuti che illustrerà, meglio delle parole, l’operato dei destinatari del denaro che raccoglieremo. Comunque trovate allegati a questa mail che ne parlano ampiamente. Al termine della proiezione inizierà la riflessione sulle letture della liturgia di domenica 24 novembre, Festa di Cristo Re dell’Universo, anno C, che vi alleghiamo in modo che possiate incominciare a meditarle.
Seguirà la celebrazione della Messa, che concluderà il nostro incontro.
Durante l’incontro terremo sul tavolo la solita scatola in cui deporremo le nostre offerte, sia per pagare l’ospitalità dei Padri Verbiti che per la colletta.
I vari momenti che vi abbiamo descritto seguiranno il seguente orario:

Mattino: 9.30 – 10.00 arrivi

              10.15 – 12.30  Riflessione di don Carlo e discussione
Pomeriggio: 14.00 – 14.20: proiezione del filmato
                      14.30 -16.00  Preparazione della Messa
                      16.15 -  17.30  Celebrazione della Messa.
Vi raccomandiamo un arrivo puntuale al mattino, perché chi arriva in ritardo, per quanto faccia del suo meglio per evitarlo, provoca fatalmente una certa distrazione nei presenti.
In attesa di incontrarvi numerosi, vi inviamo i nostri saluti
Letizia Fianchini  tel. 06/372.88.89  e  339/59.63.541
Ornella Stazi   tel. 06/451.30.24   e  333/34.77.458

7-8 DICEMBRE Prevenzione

 delle malattie della vista e dell’udito         MAXXI Roma

 Il Policlinico Gemelli porta il proprio staff di oculisti e otorini al MAXXI per una giornata di prevenzione oftalmologica e otorinolaringoiatrica a beneficio dei cittadini.
Gratis, libero, senza prenotazione né impegnativa
Alcune patologie della vista, che possono portare a perdita di funzione visiva molto invalidante fino alla cecità, sono in aumento, in ragione soprattutto dell’invecchiamento della popolazione e dei fattori di rischio quali ipertensione e diabete. Tra queste vi sono sicuramente il glaucoma, la retinopatia diabetica, la degenerazione maculare senile, la cataratta. Per tutte, il segno premonitore è di certo una perdita anche consistente della funzione visiva che si può valutare con un semplice esame della refrazione.
I medici oculisti del Policlinico A. Gemelli saranno a disposizione dei cittadini che verranno al MAXXII per offrire una giornata dedicata alla prevenzione delle principali malattie oculari attraverso una visita oculistica di base, comprensiva della misurazione della pressione oculare, in quanto il riscontro di una aumentata pressione intraoculare può essere segnale dello sviluppo di un glaucoma. Questa visita, qualora emergano problemi o riduzioni della vista, potrà essere il punto di partenza per successivi approfondimenti in sede ambulatoriale.
La prevenzione in otorinolaringoiatria, come in tutte le branche della medicina, rimane l’obiettivo più desiderabile e prevede per lo più misure primarie come l’astensione dai fattori di rischio “voluttuari” (fumo, alcol e promiscuità sessuale sono associati in vario grado allo sviluppo di patologie neoplastiche) o la profilassi di alcune infezioni materne in gravidanza e delle patologie ostetriche (associate a ipoacusia congenita).
Tuttavia l’obiettivo al momento più perseguibile rispetto a molte patologie otorinolaringoiatriche è quello della diagnosi precoce. Decisiva è la diagnosi precoce delle perdite uditive soprattutto nei bambini: in suddetta popolazione una diagnosi precoce consente di prevenire efficacemente nella stragrande maggioranza dei piccoli pazienti il sordomutismo, potenziando l’udito residuo mediante protesi acustiche o vicariando la funzione dell’orecchio nei casi più compromessi mediante l’impianto cocleare, che può essere definito appunto un orecchio bionico.
Sempre con una attenzione particolare agli obiettivi della prevenzione e della diagnosi precoce, presso il MAXXI, il personale della Clinica Otorinolaringoiatrica eseguirà consulti, visite ed esami audioimpedenzometrici gratuiti per gli adulti e sarà a disposizione dei cittadini per chiarimenti ed informazioni riguardo alle prestazioni eseguibili presso il Policlinico Gemelli.

http://www.gemellinsieme.policlinicogemelli.it/it/tappe/index#evento-6

EDUCAZIONEGLOBALE: 3POST
 I soldi inventati dai bambini: come si progetta una banconota?
2. Scuola Bilingue: tutto quello che avresti voluto sapere e non hai mai osato chiedere …
3. Mille modi diversi di essere genitore
Elisabetta
www.educazioneglobale.com
twitter:  @ElisabetCassese
 
CHIETI: TEATRO IN COMUNE FESTIVAL
TEATRO IN COMUNE FESTIVAL
13-17 Novembre, Centro Giovani, Casalbordino (CH), Italia
Il Festival è un’occasione di incontro per gruppi e persone interessate all’Arte, al Teatro, alla Danza, alla Narrazione e al Teatro dell’Oppresso come momenti di dialogo creativo nella comunita’, come spazi per la creazione e ri-costruzione della comunita’, come opportunita’ di guarigione e rigenerazione della comunità.

http://thea lbero.wordpress.com/ 2013/09/02/teatro-in -comune-festival-14- 17-novembre-centro-g iovani...
Il Festival "Teatro in Comune" E UN EVENTO UNICO CON workshop e Spettacoli di artisti / ee facilitatori / trici Dall'Italia e dal Mondo. Il Festival Vede l'' Arte, il Teatro, la Danza, la Narrazione e il Teatro dell ' Oppresso venire Momenti di Dialogo creativo Nella comunita ', vieni Spazi per La Creazione e ri-Costruzione della comunita', vieni opportunita 'di guarigione e Rigenerazione della comunita. Il Festival E UN Momento per la comunita per confrontarsi su tematiche CL la sostenibilità, la Giustizia sociale, l'inclusione EI CD Diritti Umani, ATTRAVERSO UN Dialogo estetico.
" Teatro in Comune "Festival è un evento unico, con spettacoli e laboratori di artisti e facilitatori provenienti da tutta Italia e del mondo. Il festival propone come un insieme di gruppi e individui interessati ad utilizzare Arte, Teatro, Danza, Narrazione e Teatro degli Oppressi di costruzione di comunità, dialogo comunitario e la guarigione della comunità. Si tratta di un happening che invita la comunità locale di essere impegnato con questioni di sostenibilità, giustizia sociale, inclusione, i diritti umani, attraverso un dialogo estetico.

ENGLISH WITH FUN!
English with Fun - Playgroups per bambini
Giocare è il modo spontaneo con cui i bambini imparano da quando sono neonati, è da subito il mezzo che hanno per relazionarsi con il mondo e con gli altri, infatti il gioco è ormai considerato come uno dei più potenti strumenti di apprendimento.
Lucia (italo-inglese) e Nora (italo-irlandese) accompagneranno i bimbi in un percorso tutto in inglese costruito su giochi, canzoncine e storie, dove i bimbi svilupperanno la capacità di comprensione e di dialogo, l'arricchimento del vocabolario e l'attenzione alla pronuncia, tutto questo divertendosi!
I corsi sono adatti ai bambini dai 6 agli 10 anni e sono divisi in due livelli: STARTERS e MOVERS e si svolgeranno il martedì alle17 e alle 18 presso Il Carosello in Via Mario De Renzi, 42 (altezza Via della Pisana, 370)
Il playgroup è strutturato in tre cicli:
Primo ciclo dal 5 novembre al 17 dicembre (7 lezioni) € 105 (secondo figlio € 90)
Secondo ciclo dal 14 gennaio al 18 marzo (10 lezioni) € 150 (secondo figlio € 130)
Terzo ciclo dal 25 marzo al 27 maggio (10 lezioni) € 150 (secondo figlio € 130)
LEZIONE DI PROVA GRATUITA: martedì 29 ottobre ore 17
Per ulteriori informazioni:
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CONSAPEVOLEZZA&SOLIDARIETA’
Una cittadinanza consapevole è una cittadinanza più solidale.

Ogni giorno 200 quintali di pane finiscono dentro la spazzatura

La denuncia dei panettieri che si scagliano contro la grande distribuzione. "Noi produciamo quello che ci viene richiesto dai supermercati. Ma il 25 per cento, solo a Roma, resta invenduto". Nessun guadagno sulla resa destinata al macero o all'alimentazione animale. La risposta delle catene di supermercati è affidata alla loro attività benefica. Ma il mancato coordinamento fra i vari soggetti continua a generare sperperi e costringe la  Caritas a rifornirsi da specifici benefattori

ROMA - Duecento quintali di pane buttati ogni giorno solamente a Roma. Cibo in ottime condizioni che finisce nella spazzatura piuttosto che sulle tavole di chi ne ha bisogno. Panettieri che si scagliano contro la grande distribuzione colpevole, secondo loro, "di alimentare uno spreco artificiale". Il presidente di Assipan Claudio Conti è molto duro: "Noi produciamo quello che ci viene richiesto dai supermercati, ma ogni giorno il 25% non viene venduto. Sul prodotto che torna indietro non guadagnamo nulla e poi siamo obbligati a eliminarlo o a destinarlo all'alimentazione animale. Così oltre al danno c'è anche la beffa. E' il sistema che crea lo spreco".
Grande distribuzione benefica. Un'accusa pesante, a cui le catene di distribuzione rispondono snocciolando i dati dei pasti che hanno regalato nel 2012: 2,2 milioni da Carrefour, oltre 26 milioni di euro in merci dalla Coop. Ai quali si aggiungo gli oltre 80mila chili di pane che il Banco Alimentare ha recuperato insieme a Federdistribuzione.  Eppure 200 quintali di pane ogni giorno continuano a essere buttati. Perché? Mancanza di coordinamento. A tal punto che la Caritas di Roma, invece di poter accedere alle eccedenze giornaliere, viene rifornita da un panettiere benefattore che produce appositamente per lei, oltre che dai panini ancora imballati delle mense scolastiche.
Il Buon Samaritano. "Gli strumenti ci sono e sono avanzatissimi, quella che deve migliorare è la comunicazione", sentenzia Mario Ciaccia che nel 2003 contribuì alla nascita e alla scrittura della legge del ''Buon Samaritano". Fino a dieci anni fa, infatti, per chi lavorava nel commercio, regalare il cibo era praticamente impossibile: le donazioni erano blindate dalle varie norme che tutelano i consumatori. Torte in perfette condizioni, ad esempio, finivano nel cestino perché la scatola era danneggiata. Poi è arrivata la normativa: "Un solo articolo", continua Ciaccia "per equiparare le Onlus al consumatore finale attribuendo loro, e non più ai produttori, le responsabilità sulla sicurezza alimentare.  Così oggi il pane che non si può più vendere può essere utilizzato per la lotta alla povertà".

Pane a chi serve. Proprio grazie a questa norma il progetto delle Acli di Roma "Il pane a chi serve" riesce a recuperare mille chili di pane a settimana lavorando solo in due municipi della Capitale. "Abbiamo mappato tutti i produttori e le associazioni di zona", spiega il coordinatore Emanuele Bissattini "e li abbiamo messi in contatto, li assistiamo e teniamo conto della particolarità delle esigenze di ognuno". Un progetto attivo da due anni, che ha voglia di continuare e "l'ambizione di arrivare alla grande distribuzione" come spiega la presidente delle Acli di Roma Cecilia Ciccone.  Una lotta allo spreco lasciata però troppo spesso sulle spalle del volontariato, che non può rispondere alle domande rimaste ancora aperte: chi deve organizzare il recupero? con quali mezzi? con quali fondi? Nel frattempo, quintali e quintali di cibo ogni giorno continuano a essere avvolti nelle buste della spazzatura quando potrebbero finire nei piatti

IL LUNGO INFERNO DELLE SIRIE
Come probabilmente sapete, da quando ho conosciuto Padre Paolo cerco di seguire, per quanto posso, ciò che succede in Siria.
Il video che vi allego è interessante ed equilibrato.  Se avete la pazienza di giungere a metà, c’è un lungo pezzo su Padre Paolo.  Vale la pena di essere visto, anche per essergli vicini, per quanto possibile.
Se volete, diffondete fra i vostri amici.  La Siria se lo merita.
Alberto
Nel quartiere romano di Trastevere, all’interno del condomino di via Giovanni da Castelbognese 30, alla Scala C è nata una biblioteca condominiale. Una sala dove trascorrere del tempo insieme, prendere in prestito libri dvd e cd, ma anche un luogo nel quale incontrarsi e scambiare idee, promuovere iniziative culturali, feste. Abbiamo chiesto a Lori, una delle protagoniste di questa esperienza, di raccontarci la loro storia.
Da dove esce fuori l’idea di una biblioteca di condominio?
L’idea nasce  dalla disponibilità di utilizzare  una  sala condominiale che serviva per le assemblee e per altri scopi.  Così alcuni condomini hanno proposto di utilizzare questo luogo,  come spazio comune ed avviare una biblioteca. Non fatevi ingannare dal nome ”Al Cortile” non è un semplice luogo di prestito libri. Ma è stato pensato sopratutto come un punto di incontro e socializzazione dove l’individualismo non è gradito. La biblioteca l’abbiamo inaugurata il 21 giugno, in occasione della Festa del Condominio,che facciamo da tre anni all’ inizio dell’ estate, proprio  nel nostro cortile e è da qui che ha preso nome la biblioteca: Biblioteca Condominiale al Cortile. Abbiamo fatto l’inaugurazione con tanto di taglio del nastro e alla presenza del presidente del nostro Municipio.
Solitamente i condomini sono considerati “luoghi conflittuali” come siete riusciti a coinvolgere i vostri condomini?
Anche il nostro condominio è un “luogo conflittuale”, ma appunto per questo volevamo un punto di aggregazione, un posto dove incontrarsi al di fuori delle beghe assembleari.
Come avete trovato i libri?
Per i libri non c’è stato problema, perché i condomini ce ne hanno regalati molti e dunque in poco tempo siamo riusciti a riempire gli scaffali.
Chi  frequenta la biblioteca?
Il pubblico ancora è scarso, nonostante i nostri sforzi di pubblicizzarla verso i condomini che sono tanti, pensate che ci sono  centodieci appartamenti. Stiamo lavorando perché possa esser uno spazio anche per ragazzi e bambini.
Come viene gestita la biblioteca e che attività organizzate?
E’ gestita da due gentili signore volontarie e dalla disponibilità del portiere  che senza ombra di dubbio è l’anima di questa nostra iniziativa e di tutto il condominio. Abbiamo al momento un orario di apertura due ore per due giorni a settimana .
Progetti per i prossimi mesi?
Per il futuro, abbiamo intenzione di fare una mostra di quadri di un condomino con lettura di poesie. Poi per attirare persone personalmente ho pensato di organizzare un tè  pomeridiano con dolci autoprodotti. Ho in mente di avvivare anche un cineforum e una condomina regista teatrale si è offerta di fare delle rappresentazioni.
Siete in rete con altre organizzazioni culturali del vostro quartiere?
In verità non  siamo molto connessi con il quartiere o con altre attività culturali del territorio, per cui non siamo molto conosciuti, ma siamo nati da poco, c’è molto da fare. Ad esempio, vorremmo avviare uno scambio di esperienze con la biblioteca condominiale milanese, di via Rembrandt, che avete raccontato anche su Comune-info, la loro esperienza ci potrebbe esser d’aiuto. (http://comune-info.net/2013/10/biblioteca-condomini-conviviali/)
RETI   AMICHE:
Segnalo a tutti gli amici di Fatti Mail  la rete con cui spesso condividiamo sfide solidali:
- la rete di Raffaele Magrone
Lo spirito di gratuità che muove Fatti Mail implica che chiunque abbia ricevuto (o riceva) ospitalità circa  un proprio comunicato lo faccia in spirito di condivisione dell'idealità solidale accettando di essere parte di uno spazio in cui la comunicazione sia tanto un dire quanto un ascoltare.La solidarietà ha infatti necessariamente due direzioni quella del chiedere e quella dell'offrire. Se non sono entrambe vissute ed accolte non potrà esserci spazio di solidarietà.
Nei Fatti  - e nelle Mail - questo significa accettare:
-       che il proprio indirizzo e-mail entri nella mailing list di Fatti Mail (che non ne farà uso alcuno al di fuori della spedizione on-line delle news letter 2/3 volte al mese)
-       ed essere disponibili a leggere i bollettini che si riceveranno con la stessa solidarietà che si è sperato altri abbiano messo in gioco leggendo  il proprio annuncio

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mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?

mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?
Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride e dall'orgoglio che non s'inchina davanti ad un bambino" (K. Gibran)

LENTE D'INGRANDIMENTO - CITTADINANZA ATTIVA

COALIZIONE PER I BENI COMUNI:

Un’ampia delegazione della Coalizione per i Beni Comuni, ha depositato, presso gli uffici competenti del Comune di Roma, la proposta di delibera popolare per l’approvazione del regolamento per la gestione condivisa beni comuni.

Una rete informale di cittadinanza attiva – composta da 104 realtà romane - nata con l’obiettivo di presentare al Comune di Roma una Delibera di Iniziativa Popolare per l’approvazione di un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani” finalizzato non solo a definire i rapporti tra le amministrazioni locali e quanti vogliono offrire il proprio contributo volontario per la cura, la rigenerazione e la gestione dei beni comuni urbani, ma anche ad attivare nuove forme di collaborazione tra le parti, basate sul principio di sussidiarietà orizzontale e non sulla totale delega di responsabilità ai cittadini.

Questo l’obiettivo scaturito dalle 104 realtà romane che, con la consegna della proposta di delibera popolare, danno il via ufficiale alla RACCOLTA DELLE 5.000 FIRME valide necessarie per essere discussa in Consiglio.

Una rete informale che continuerà a crescere e a coinvolgere gruppi organizzati e non, comitati, associazioni e cittadini fino al raggiungimento dell’obiettivo: l’approvazione del “Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni”, per il benessere collettivo e il miglior utilizzo anche dal punto di vista dei bambini.

Una raccolta firme che avrà non solo l’importante compito di dotare anche Roma di uno strumento che avvicina cittadini e istituzioni, ma anche quello di sensibilizzare e informare le persone sulla sua importanza strategica

FACEBOOK

https://www.facebook.com/coalizioneperibenicomuni/


coalizioneperibenicomuni@gmail.com

389 5826326 - 3386587734

FORSE NON TUTTI SANNO CHE:

1) Mangiare, Dormire, Lavarsi ... è x tutti
sul sito della Comunità di S. Egidio è possibile "sfogliare" guide solidali che informano sulle realtà CITTADINE disponibili a sostenere chi si trovi in difficoltà

http://www.santegidio.org/index.php?&pageID=228


SOLIDARIETA' E AMBIENTE

ACQUA, un popolo di spreconi

ACQUA, un popolo di spreconi

Un popolo di spreconi.

Ne consumiamo ogni giorno più di 250 litri a testa, più di ogni altra nazione europea.

Non siamo i più puliti, ma solo i più spreconi.



Ogni giorno utilizziamo centinaia di litri d’acqua senza prestare molta attenzione; in genere l’atteggiamento più diffuso è quello di pensare che «basta aprire un rubinetto e servirsene a piacere», in realtà le cose non stanno proprio così, è necessario fermarsi a riflettere un attimo per dare il giusto valore ad una risorsa che purtroppo non è infinita.

Senza acqua nessuna forma di vita è possibile, è un bene d’assoluta necessità che diventa sempre più scarso con il passare del tempo per motivi sia di ordine quantitativi (l’acqua oggi a disposizione è pari a circa un terzo di quella disponibile negli anni ‘50 e tra cinquanta anni sarà ulteriormente dimezzata), sia qualitativi (per ogni litro d’acqua potabile, almeno otto risultano contaminati dall’attività umana).

Gli effetti di questa situazione sono sotto gli occhi di tutti: casi crescenti di razionamento idrico; il consumo di acqua minerale o filtrata diventato quasi un obbligo; lievitazione del costo dell’acqua potabile ecc.

Se poi allarghiamo lo sguardo a livello mondiale, il panorama diventa ancora più preoccupante: circa un miliardo e mezzo di persone non dispongono di acqua potabile.

Di fronte ad un quadro tutt’altro che roseo, oltre ad avvicinarsi al rubinetto con maggiore rispetto, diventa importante porsi il problema di come contribuire in prima persona a migliorare la situazione.

D’altra parte, un uso più appropriato dell’acqua non fa bene solo all’ambiente, ma anche al portafogli e con molta probabilità anche alla pace tra i popoli, perché sono oramai numerosi gli analisti politici che individuano nella carenza d’acqua uno dei possibili motivi di conflitto armato tra i paesi.

Che fare?

Per eliminare gli sprechi idrici si può agire su tre fronti: -Ridurre i consumi d’acqua, in modo da erodere il meno possibile questa preziosa risorsa e contrarre l’impatto ambientale (produrre, trasportare e smaltire acqua potabile richiede energia e produce inquinamento). -Contrarre l’impiego di additivi per ridurre l’inquinamento dell’acqua, della natura e dell’ambiente domestico. -Diminuire il consumo energetico per scaldare e distribuire l’acqua al fine di ridurre l’inquinamento ambientale e il consumo di energia fossile. Per raggiungere questi obiettivi è necessario intervenire sia a livello degli stili di vita, modificando alcune abitudini radicate nel tempo, sia a livello di impiantistica, utilizzando apparecchiature progettate con particolare attenzione al risparmio idrico ed energetico per garantire un’efficacia uguale o superiore rispetto ai dispositivi convenzionali. Spesso si tratta di mettere mano al portafogli, ma il più delle volte il risparmio che deriva dall’uso di tali dispositivi ripaga in poco tempo la spesa affrontata per il loro acquisto. Il massimo dei risultati si ottiene quando entrambe queste strategie, cioè modifica delle abitudini e nuova impiantistica, sono adottate insieme. Vediamo ora in dettaglio le varie soluzion possibili.

Riduzione dei consumi

Iniziamo dalla tipologia di utilizzo che impatta maggiormente per poi passare alla seconda e così via prendendo come riferimento il diagram-ma a torta (vedi il grafico ripartizione dei consumi domestici), in altre parole guardiamolo con occhi famelici e gettiamoci a capofitto sulla fetta più grossa per poi passare a quella di dimensioni immediatamente inferiori e cosi via!

  • Docce e bagni.
  • La doccia presenta un minor consumo d’acqua, rispetto al bagno, soprattutto se si tiene l’acqua aperta solo quando serve.
    Inoltre è possibile adottare docce a risparmio energetico, in grado di ridurre i consumi oltre il 70%. In termini pratici, considerando una doc-cia al giorno si possono risparmiare in un anno oltre 50.000 litri d’acqua e diverse centinaia di euro.
    La cosa importante è di utilizzare docce che non si limitino a ridurre il consumo d’acqua (allora tanto vale non aprire totalmente il rubinetto, con il risultato che s’impiega più tempo a lavarsi e si consuma lo stesso quantitativo di acqua), ma sfruttino in maniera più intelligente l’acqua, garantendo un elevato potere lavante a fronte di minori consumi.
    Vi sono inoltre vantaggi secondari interessanti: nel caso di boiler elettrico, più persone riescono a fare la doccia consecutivamente e minori sono i cali di portata per gli altri utenti, l’unico rovescio della medaglia è che, passando meno acqua nei tubi, si deve attendere più tempo l’arrivo dell’acqua calda.

  • Lavaggio stoviglie e biancheria.
  • Nel caso in cui si utilizzino lavatrici o lavastoviglie è bene farle girare sempre a pieno carico; nel caso dei lavaggi a mano evitare l’uso d’acqua corrente e preferire l’acqua raccolta in un lavabo o in una bacinella.
    Sempre per ridurre gli sprechi, non lasciate diventare vecchio lo sporco dei piatti e le macchie ostiche dei tessuti perché richiedono un lavaggio più impegnativo sia da un punto di vista chimico (detersivi) sia energetico (tempi e temperature più elevate); lavare separatamente i pezzi a seconda del grado di sporco.
    Molti si chiederanno: si consuma più acqua, energia e detersivi lavando a mano o a macchina?
    Per rispondere in maniera corretta a questa domanda è necessario conoscere due fattori: grado di riempimento ed «economicità» della macchina da una parte e capacità di lavaggio manuale dall’altra.
    Comunque alcuni studi in materia hanno dimostrato che per lavare lo stesso quantitativo di stoviglie, pari ad un carico intero di una lavapiatti, mediamente si consumano 80 litri d’acqua se lavati a mano; 60 se lavati a macchina; 12 litri nel caso di apparecchi ad elevata efficienza, i quali oltre al risparmio d’acqua consentono una notevole contrazione dei consumi di detersivi ed energia.

  • Vaschette del WC.
  • Le vaschette tradizionali, in genere contengono circa 24 litri, un volume d’acqua tale da permettere una buona azione lavante nel caso di presenze solide…, ma eccessivamente elevata nel caso di rifiuti liquidi.
    Mediamente, con tali sciacquoni si ha un consumo giornaliero di circa 100 litri a persona, in gran parte sprecati.
    Più efficienti sono le vaschette a due mandate, una da 3 e l’altra da 6 litri, grazie alle quali il consumo giornaliero, a parità di funzione, scende a 15 litri d’acqua.
    Se utilizzate in maniera corretta, ossia schiacciando il tasto giusto al momento giusto, con le vaschette a doppia mandata si arriva a risparmiare circa 17.000 litri d’acqua l’anno a persona.
    Quando non si hanno a disposizione vaschette ad hoc, è possibile modificare i tradizionali cassonetti introducendo dei pesi che permettono di ottenere le stesse prestazioni.
    Un altro metodo è di inserire nella vaschetta un mattone o più semplicemente una bottiglia piena d’acqua.
    In quest’ultimo caso si risparmia molta acqua, ma si riduce anche la quantità disponibile per ogni scarico con l’inconveniente di ridurre l’azione lavante.

  • Rubinetti.
  • Vanno aperti solo quando serve e tenuti chiusi mentre ci si insapona o ci si lava i denti; analogamente per lavare la frutta e la verdura è sufficiente usare acqua raccolta in una bacinella e non quella corrente.
    Per dare un’idea concreta di quanto questi gesti quotidiani possano far variare notevolmente il livello dei consumi idrici, analizziamo in dettaglio cosa accade durante il lavaggio dei denti: tenendo aperto il rubinetto per tutto il periodo di pulizia, si arriva a consumare 10.000 litri l’anno a persona; quando il rubinetto viene aperto solo per il risciacquo il consumo d’acqua si riduce a 1600; se poi invece dell’acqua corrente si utilizza quella contenuta in un bicchiere, si arriva a non più di 200 litri d’acqua l’anno!
    Un bel risparmio, vero?
    Per quanto concerne interventi di tipo impiantistico, è possibile sostituire i normali filtrini dei rubinetti (quelli che ogni tanto dobbiamo pulire dal calcare e da altre sporcizie) con dei modelli risparmio energetico (aeratori).
    Come per le docce vale il discorso di acquistare dei modelli che non si limitino a ridurre la portata dell’acqua, ma che producano un getto di eguale capacità lavante con consumi inferiori.

  • Perdite dalle guarnizioni.
  • L’acqua, che a causa di perdite delle guarnizioni gocciola dai rubinetti o dallo sciacquone, sembra poca cosa, ma essendo continuativo, anche il semplice gocciolamento comporta uno spreco inutile di migliaia di litri d’acqua (e di euro).
    Nel caso in cui l’impianto è dotato di accumuli dell’acqua calda, come ad esempio i boiler elettrici, oltre al consumo d’acqua le perdite idriche si tramutano anche in uno spreco d’energia elettrica.
    È pertanto consigliabile di sostituire immediatamente le guarnizioni danneggiate.

  • Ridurre l’Impiego di Additivi
  • Tutti i detergenti, compresi quelli ecologici, comportano un impatto ambientale per la loro produzione, il trasporto e lo smaltimento.
    Inoltre, soprattutto nel caso di detergenti convenzionali, si ha una liberazione di residui tossici nell’ambiente che poi vengono assimilati attraverso la respirazione, la pelle e il consumo di alimenti.
    Ecco perché è bene ridurre al minimo l’impiego di detergenti e detersivi e in ogni caso preferire i prodotti ecologici.
    Ma cosa c’entrano i detersivi con l’acqua?
    È molto semplice: in tutti i processi di pulizia viene utilizzata l’acqua come diluente che, se usata in modo intelligente, riserva ottime sorprese!
    Per il lavaggio di stoviglie e del bucato è possibile trattare energicamente l’acqua con opportuni dispositivi da applicare direttamente alle condotte dell’acqua o direttamente nelle macchine da lavare o sotto forma di additivi, ottenendo circa un dimezzamento dei consumi dei detersivi.
    Per quanto concerne la pulizia delle superfici è consigliabile impiegare dei panni in microfibra dove l’azione chimica degli additivi è completamente sostituita dall’azione meccanica, ossia si pulisce e si sgrassa unicamente utilizzando l’acqua.
    Ma anche in questo caso, per non avere risultati deludenti, è necessario scegliere prodotti d’elevata qualità.

  • Combattere il Calcare
  • Il calcare è ben noto per la tendenza a creare incrostazioni, assai difficili da rimuovere da box doccia, lavelli e rubinetteria in generale; ma i maggiori inconvenienti, il calcare li crea all’interno dell’impianto idraulico, ossia nelle condutture e, soprattutto, nei generatori d’acqua calda (elettrici o a gas).
    Tali depositi creano due tipi di barriere: una termica e una fisica.
    La prima si traduce in un maggior consumo di energia per nulla trascurabile, infatti, per ogni millimetro di deposito di calcare nei tubi, si registra un aumento dei consumi elettrici di circa il 10% e siccome lo strato accumulato in un generatore d’acqua calda può diventare molto spesso, nel tempo, i consumi possono crescere vertiginosamente.
    Analogamente, lo strato di calcare crea anche una barriera fisica al passaggio dell’acqua che, nel caso d’impianto dotato di autoclave, fa anch’esso aumentare i consumi di elettricità.
    Infine va detto che il calcare sollecita maggiormente l’impianto idraulico riducendone la durata.
    Una verifica della presenza di calcare all’interno dei tubi può essere realizzata con una semplice prova.
    Aprite al massimo il rubinetto dell’acqua fredda e notate la portata; dopo qualche istante ripetete la stessa cosa con il rubinetto dell’acqua calda.
    La minore portata dell’acqua calda è essenzialmente dovuta alle incrostazioni di calcare presenti nel generatore di calore!
    Le soluzioni utili per vincere il calcare si dividono in due categorie: trattamenti in grado di inibire il potere di coesione del calcare che, pur continuando ad essere presente nell’acqua, non è più in grado di for-mare incrostazioni; trattamenti di rimozione del calcare dall’acqua.

Ecologia Domestica

Del primo gruppo fanno parte i trattamenti energetici dell’acqua, i catalizzatori ceramici e i campi magnetici.

I primi uniscono le proprietà anticalcare alla riduzione dei consumi di detersivi ed all’eliminazione del problema della formazione della ruggine (molti modelli possono essere installati senza ricorrere all’idraulico).

I catalizzatori ceramici sono estremamente efficaci, ma richiedono un intervento impiantistico così come i dispositivi basati sull’effetto dei campi magnetici.

Tra i dispositivi che operano la rimozione parziale del calcare dall’acqua vi sono gli addolcitori, il cui impiego richiede periodicamente l’aggiunta di sale e un’accurata manutenzione.
Inoltre, sia l’installazione che la manutenzione richiede l’intervento di tecnici specializzati.

SOLIDARIETA' E CONSUMI

L’economia solidale

è, prima di tutto, un atteggiamento da cui derivano dei comportamenti che determinano un particolare stile di vita. Non si tratta solo, infatti, di aderire alle formule del commercio equo solidale, ma anche, e soprattutto, di rivoluzionare le nostre abitudini quotidiane: l’economia solidale comprende anche il nostro modo di lavare e lavarsi, ossia la quantità e la qualità di acqua, sapone e detersivi che utilizziamo.

Partire, quindi, dalle piccole cose, dalle attività quotidiane che, alla fin fine, costituiscono, in termini di tempo d’esecuzione, una porzione molto ampia di ogni nostra giornata. Limitare i consumi, specie d’acqua, evitare gli sprechi, cooperare con gli altri, sostituire la moda dell’ “usa e getta” con quella del recupero, utilizzare prodotti ecocompatibili, utilizzare l’automobile solo in casi di estrema necessità, impegnarsi a non inquinare, scambiare (tipo libri, cd, attrezzi, ecc.) per evitare di acquistare, sono alcuni imperativi per uno stile di vita un po’ più sobrio.

Zucchero equo-solidale

La nostra società si basa su un flusso continuo di merci e prodotti, e per questo viene definita consumistica. E, certamente, per cambiare le cose occorre intervenire (interferire) su questi automatismi.

Potremmo abbozzare una sorta di decalogo: compra leggero (ovvero prodotti con uno “zaino ecologico” non troppo pesante); compra durevole; compra semplice (in genere, gli oggetti più sofisticati sono meno durevoli, più delicati); compra vicino (per ridurre i danni ambientali che ogni trasporto comporta); compra sano; compra più giusto (e qui ci avviciniamo al discorso del commercio equo); compra prudente (a dispetto di normative e regolamentazioni, non è detto che il materiale acquistato non sia nocivo); compra sincero (evitare cioè i prodotti troppo pubblicizzati, dato che la pubblicità ce la paghiamo noi ed è spesso lontana dalla verità); compra mano d’opera (un metodo per aumentare l’occupazione); investi in futuro

INDIRIZZI UTILI

http://www.retelilliput.org/

http://www.utopie.it/http://www.retecosol.org/

http://www.networketico.it/

http://www.volint.it/http://www.zoes.it/

http://www.vita.it/

http://www.nuovomunicipio.org/

http://www.decrescita.it/

http://www.equonomia.it/

http://www.altreconomia.it/

http://www.altroconsumo.it/

http://www.valori.it/



COMMERCIO EQUO SOLIDALE

http://www.assobdm.it/

http://www.altromercato.it/

http://www.equoland.it/

http://www.transfair.it/

http://www.agices.org/

http://www.commercioetico.it/

http://www.equo.it/

http://www.mondosolidale.it/

http://www.cooperativaisola.org/

http://www.equociqua.it/

GAS

http://www.economia-solidale.org/

http://www.retegas.org/



FINANZA ETICA

http://www.bancaetica.com/

http://www.finanza-etica.itt/



TURISMO RESPONSABILE

http://www.aitr.org/

http://www.tures.it/

http://www.viaggiemiraggi.org/

http://www.viaggisolidali.it/

http://www.humanaitalia.org/



BARATTO

http://www.eticambio.it/

http://www.zerorelativo.it/

http://www.barattopoli.com/

http://www.tuttobaratto.it/

http://www.suesu.it/

da Fatti Mail a ... Song-Taaba ONLUS - Africa e Solidarietà

da Fatti Mail, da una mail spedita per chiedere una mano per il Burkina Faso, l'incontro con Padre Jean Ilboudo e la nascita, nel 2008, di Song-Taaba ONLUS.... Song-Taaba incontra Chiara Castellani, il suo Congo ed inizia un'esperienza umana di amicizia e solidarietà ... di conoscenza e consapevolezza ... che fa compiere ogni giorno nuovi passi ... guardando avanti ...

"A salvare veramente l’Africa non saranno i fondi e gli aiuti. Salveranno vite umane, permettendo loro di sopravvivere, ma non salveranno la vita dell’Africa. Cio’ che importa non sono i mezzi, ma le condizioni. Bisogna permettere all’Africa di ricostruirsi. Bisogna aiutarla a ricostruirsi. L’Africa deve essere prima che avere". (Joseph Ki-Zerbo)

L'Africa deve essere prima che avere ...

e come l'Africa, ognuno di noi

La strada dell'essere è quella i cui passi sono domande e la meta non è un dove ma un chi ...

Una strada che lo sguardo lungo e visionario di Padre Jean Ilboudo ha fatto intravedere a tutti noi

Song-Taaba è e vuole essere questo: la possibilità di percorrere questa strada

http://song-taabaonlus.ning.com/

Be Ye Ka Ye?: cosa c'è lì che non c'è qui?

Nulla o forse tutto: la voglia di muoversi, di interrogarsi,
di cercare il valore della vita ...

http://www.youtube.com/watch?v=WQGF1fqEruQ

la vita di Chiara Castellani

http://www.youtube.com/watch?v=HON6FoFUPnI

e di chiunque abbia voglia di vivere la solidarietà ...
se sei fra questi ... contatta:
segreteria@song-taabaonlus.org,


.... x iniziare a guardare l'Africa dal ... lato giusto:
Nel suo docu-film, Silvestro Montanaro, svela un'Africa
consapevole, dignitosa, aperta al futuro, segnata da ferite interne ed esterne,
creativa, saggia. Un' Africa da ascoltare, da capire, da scoprire e da cui
imparare:
http://www.ceraunavolta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-5a587b72-ded6-4320-942f-572599d3406c.html,