SOLIDARIETA' ... come altro?

SOLIDARIETA' ... come altro?
Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza cercare perché non s'impegna, senza disimpegnarci perché altri non s'impegna. Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore, un utile che non sia una delle solite trappole generosamente offerte ...dalla gente pratica. Si vive una sola volta e non vogliamo essere giocati in nome di nessun piccolo interesse. (Primo Mazzolari)

martedì 17 maggio 2011

13 maggio

13 maggio 2011
 
 
Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail
Grazie alla lettura di una  mail, grazie all’associazione “Ungrandecuore”, grazie a Marina, grazie a tanti amici che ogni giorno scelgono di alzare lo sguardo oltre il proprio orizzonte … alcune sfide  possono esser vinte: è possibile curare chi viva in Paesi in cui l’assistenza sanitaria è inadeguata, è possibile ospitare chi arrivi in una città in cui non conosce nessuno … è possibile  tendere la rete della solidarietà …
Una rete fatta di nomi, persone, gente compartecipe … che sa tradurre una parola letta in una mano tesa …
 
… altre sfide  chiamano invece ad altri percorsi … più intimi … più immateriali …
Per alcuni questi percorsi possono prendere la forma di preghiere, per altri possono essere pensieri, per altri ancora attenzione sociale …
Ciò che conta – anche in questi casi – è fare rete
Perché ogni rete – comunque realizzata – può sostenere … chiunque rischi di cadere:
 
Cara Gaia,
questa  notte la piccola Israa è andata nel lettino affianco al suo per dormire con la mamma e durante il sonno è caduta sbattendo la testina per terra. Si pensava niente di grave e gli è stato messo del ghiaccio ma questa mattina è entrata in coma ed è stata portata in rianimazione.
 
Si sarebbe dovuto intervenire chirurgicamente per assorbire il versamento ma non si può. Ha le piastrine troppo basse a causa della leucemia.
Ti terrò informata.
 
Le notizie che ho ricevuto dal dr. Ligozzi sono però anche queste:
 
Cara Gaia,
sono lieto comunicarti che il fratellone di nome Nasraden ( si pronuncia Nasr ) è stato accolto al B&B di Marina e Pino.
Il fratellino piccolo Mohammad invece è in Ospedale con la mamma e si aspetta il tempo che porterà alla risoluzione del problema. 
Israaa ha effettuato un'altro prelievo del midollo per analizzare i valori delle difese immunitarie. 
Vado in ospedale ma non prima di dare un grazie e un affettuoso abbraccio a tutti gli amici di Fatti Mail.
Mario 
 
   
 
Fatti Mail presenta tante storie, tante iniziative, tanti sos … si può rapidamente  pensare: ma con le mille cose che ho da fare quando riuscirò mai a seguire tutto e tutti? … o si può scegliere di  … non essere rapidi e  rallentare: rallentare lettura, passi, giornata, battiti del cuore.. .
 
e ritrovare in quei battiti l'armonia se non addirittura la pace che  arriva quando un cuore può  liberamente vibrare al ritmo di un altro …
 
le città oggi si trasformano più rapidamente del cuore dell’uomo  scrisse  Baudelaire. Oggi c’è un eccesso di gente ammassata in spazi troppo piccoli, troppe persone, troppi sguardi, troppi odori, troppo di ogni cosa rispetto a ciò che siamo e siamo in grado di sopportare. Ci si lamenta un po’ ma la velocità ci piace, ci fa sentire utili, come una droga dà assuefazione e riempie i tempi morti, allontanandoci sempre di più dal guardarci dentro.
La crescita del ritmo avviene per molto tempo senza vistose conseguenze, ma ad un certo punto di arriva ad una soglia e tutto scivola in qualcosa di diverso.
L’attivismo ti smantella il centro, lì dove sei, e ti conduce in un mondo perduto e disorientato di frammenti. Viviamo rapporti umani fragili e discontinui che rendono sempre più difficile sia le amicizie profonde e durature che i rapporti amorosi.
In Africa dicono: ci fermiamo per permettere alle nostre anime di raggiungerci.
Ormai viviamo nel mondo attivo del sole senza aver rispettato le esigenze della luna, senza aver soddisfatto il bisogno di lentezza e di “auto guarigione” che le nostre vite e il nostro corpo richiedono. La fretta anestetizza ma non permette alle ferite di guarire. E’ ormai forte la sensazione che gli spazi in cui domina la velocità sono troppi.
La vita quotidiana è per natura lenta: si impara lentamente a conoscere le pochissime cose in cui dura l’eterno. L’accelerazione del tempo rende il presente volatile, e questo ci fa paura perché il presente è il luogo delle emozioni, degli incontri, delle scelte e richiederebbe più che di riempirsi di cose che sfuggono alla presa, di un tempo di stabilità da valorizzare e da vivere.
Si dice che i fiocchi di neve che nascono velocemente nel cielo abbiano la forma più complessa, mentre quelli che si formano lentamente più semplice. Nella vita, dove il quotidiano ha il suo prezzo più alto, il ritmo a cui dobbiamo obbedire deve essere lento, per non tradire nessuno, per non essere infedeli alle diversità.” (L. Verdi)
 
 
 
VI PREGO DI AVVISARE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE E DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FA RIFERIMENTO A “FATTI MAIL” … è importante aiutare due persone estranee che si parlano a poter superare il disagio iniziale che spesso viene proprio dalla mancanza di fiducia …
 
 
 
BUONA LETTURA:
 
1)       CERCO LAVORO
 
La sorella di  Marta, una cara amica di Fatti Mail che viene dal Salvador è in cerca di un lavoro. E’ una persona fidatissima e di buon cuore. Si chiama Rosa del Carme ed è disponibile a lavorare fissa o con un lungo orario.
 
 
2)               CERCO LAVORO
 
Buongiorno Gaia,
Ti scrivo per vedere se, attraverso la tua meravigliosa mailing-list, riesco a risolvere una questione che mi sta a cuore.
Ho un'aiutante per le faccende domestiche che si chiama Fatima, viene da Capoverde ed ha 50 anni. E' in Italia da più di vent'anni, io la conosco da 18 e posso assicurare che, oltre ad essere brava e discreta è una persona della quale ci si può fidare ciecamente.
Io, ormai, sono sola e mi basterebbe che lei lavorasse per me solo alcune ore a settimana. Ma lei deve mantenere sé stessa e un figlio studente di 18 anni , quindi ha bisogno di trovare un altro lavoro a lungo orario o diversi altri ad ore.
La zona ideale sarebbe Prati- Trionfale- Balduina, ma anche qualsiasi altra zona che sia ben collegata con i mezzi pubblici.
 
Grazie
Vera Silveri
 
3)       CERCANO LAVORO
 
Due giovani amici di Fatti Mail, cui la vita ha chiesto di affrontare prove faticose e dolorosa stanno tentando – in tutti i modi – di trovare una strada per costruirsi un futuro con le loro mani ….Chiunque possa dal loro una mano è più che apprezzato … sono due ragazzi serissimi e fidatissimi ….
 
Fabio:
Mi chiamo Fabio, sono nato in Albania l'11/4/1985 e vivo a Roma, italiano e figlio di italiani.
Ho conseguito un diploma in ragioneria. So usare abbastanza bene il computer. In particolare conosco il pacchetto office,  windows XP, home edition, internet, posta elettronica.
Ho una conoscenza esclusivamente scolastica dell'inglese. Ho la patente B.
Da tempo sto cercando un lavoro stabile. Intanto ho svolto tutto ciò che mi è capitato: vendita porta a porta di contratti elettrici, agente immobiliare, cameriere,, distributore di volantini, ecc.  Posso dire che, comunque mi sono guadagnato la vita per non dover sempre chiedere ai miei genitori che tanto hanno già fatto per me.
Mi piacerebbe tanto un lavoro in cui potessi tirare il fiato e dirmi: finalmente ho trovato un futuro"
Io so di non saper fare il ragioniere,ma sono volenteroso ed apprenderei lavori nuovi con serietà.
Un grande GRAZIE a chi potesse e volesse aiutarmi.
 
Anita:
Mi chiamo Anita, sono nata in Albania il 16/2/1985. Sono di nazionalità italiana e i miei genitori sono italiani. Mi sono diplomata in ragioneria.. Ho conseguito il primo brevetto di insegnante di nuoto,
 Ho inviato tanti c.v., ma nessuno mi ha mai chiamata.
Mi piacciono tanto i bambini e sono disponibile a considerare opportunità di lavoro con loro.
Ho la patente B e so usare il computer (World, excel, windows XP, internet). So tenere un archivio e sono molto ordinata. Ho una conoscenza solo scolastica dell'inglese.
Chissà se passerà un angelo per Fatti Mail che dirà "a questa ragazza voglio dare un a mano”!
Io aspetto piena di speranze. Grazie a tutti … Anita
 
 
 
4)       TEATRO SOLIDALE X KIMBAU
 
Una compagnia teatrale che ha conosciuto la dott.ssa Chiara Castellani ha deciso di mettere a disposizione dei progetti di Kimbau gli incassi dello spettacolo. Invito tutti di cuore ad andare a vedere questa commedia dal 19 al 22 maggio… una delle sere in cui sarà in scena ci sarà anche Song-Taaba …
 
Cara Gaia, sono Flavia Ricci la responsabile del gruppo teatrale Geablu.
 
Ti allego un file .doc con le info relative allo spettacolo da cui copiarle, in sintesi:
- "Misura per misura" di William Shakespeare (atto unico della durata di h 1.30 circa)
- Teatro In Portico - C.ne Ostiense 195
- 19-22 maggio 2011
- da giovedì a domenica h 20.45, domenica h 16.45
- Biglietto unico: € 10.00 - posti non numerati
- Per prenotazioni: geablu@yahoo.it
. Ciao! Flavia
 
 
 
 
Fatti … da sapere ….
Nonostante il dramma Tsunami, il Giappone non taglia gli aiuti promessi all'Africa per il 2011
Mentre l'Italia continua a sprofondare nella classifica degli aiuti allo sviluppo forniti dai paesi dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), il Giappone, colpito da uno tsunami che ha provocato danni economici pari a 171miliardi di euro (circa il 3,4% del Pil nazionale), ha deciso di rispettare i suoi impegni a sostegno della lotta contro la povertà in Africa.
"Nel 2011 i nostri aiuti al continente africano non saranno inferiori a quelli erogati nel 2010" ha dichiarato Masaki Noke, direttore generale del dipartimento Africa presso il ministero degli affari esteri giapponese. Il motivo? "Dopo tutto quello che hanno fatto gli africani per sostenerci, sia moralmente che materialmente, è il minimo che possiamo fare".

Nel 2010 gli aiuti giapponesi all'Africa erano pari a due miliardi di dollari (circa 1,3 miliardi di euro) contro 1,68 miliardi di dollari nel 2009, 200 milioni di dollari in più rispetto agli obiettivi fissati per il 2012. In confronto l'Italia, che pure ha dovuto gestire le conseguenze del terremeto di L'Aquila, fa una pessima figura.
Nel Data Report 2010 pubblicato da One, l'organizzazione del cantante degli U2 Bono Vox indicava che "l’Italia nel 2009 anziché aumentare gli stanziamenti a favore del continente li ha tagliati di 238 milioni di euro, e questo nonostante le promesse fatte l’anno scorso all’Aquila".
Durante l'ultima conferenza internazionale di Tokyo sullo sviluppo in Africa tenutasi pochi giorni fa a Dakar (Senegal), i dirigenti giapponesi si sono confrontati con i loro partner africani sulla questione nucleare. Dopo l'incidente di Fukushima, il governo sudafricano è rimasto al centro di una polemica furibonda in seguito alla decisione del presidente Jacob Zuma di procedere con la costruzione di nuove centrali nucleari.
"Non abbiamo consigli da dare agli africani" ha dichiarato Masaki Noke, "spetta agli africani prendere delle decisioni. A nostro avviso però, pensiamo che ci sono altre vie per sviluppare energia, in particolar modo nel campo delle rinnovabili. Fukushima ci da l'occasione di riflettere su una nuova definizione dell'energia" Più chiaro di così

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mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?

mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?
Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride e dall'orgoglio che non s'inchina davanti ad un bambino" (K. Gibran)

LENTE D'INGRANDIMENTO - CITTADINANZA ATTIVA

COALIZIONE PER I BENI COMUNI:

Un’ampia delegazione della Coalizione per i Beni Comuni, ha depositato, presso gli uffici competenti del Comune di Roma, la proposta di delibera popolare per l’approvazione del regolamento per la gestione condivisa beni comuni.

Una rete informale di cittadinanza attiva – composta da 104 realtà romane - nata con l’obiettivo di presentare al Comune di Roma una Delibera di Iniziativa Popolare per l’approvazione di un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani” finalizzato non solo a definire i rapporti tra le amministrazioni locali e quanti vogliono offrire il proprio contributo volontario per la cura, la rigenerazione e la gestione dei beni comuni urbani, ma anche ad attivare nuove forme di collaborazione tra le parti, basate sul principio di sussidiarietà orizzontale e non sulla totale delega di responsabilità ai cittadini.

Questo l’obiettivo scaturito dalle 104 realtà romane che, con la consegna della proposta di delibera popolare, danno il via ufficiale alla RACCOLTA DELLE 5.000 FIRME valide necessarie per essere discussa in Consiglio.

Una rete informale che continuerà a crescere e a coinvolgere gruppi organizzati e non, comitati, associazioni e cittadini fino al raggiungimento dell’obiettivo: l’approvazione del “Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni”, per il benessere collettivo e il miglior utilizzo anche dal punto di vista dei bambini.

Una raccolta firme che avrà non solo l’importante compito di dotare anche Roma di uno strumento che avvicina cittadini e istituzioni, ma anche quello di sensibilizzare e informare le persone sulla sua importanza strategica

FACEBOOK

https://www.facebook.com/coalizioneperibenicomuni/


coalizioneperibenicomuni@gmail.com

389 5826326 - 3386587734

FORSE NON TUTTI SANNO CHE:

1) Mangiare, Dormire, Lavarsi ... è x tutti
sul sito della Comunità di S. Egidio è possibile "sfogliare" guide solidali che informano sulle realtà CITTADINE disponibili a sostenere chi si trovi in difficoltà

http://www.santegidio.org/index.php?&pageID=228


SOLIDARIETA' E AMBIENTE

ACQUA, un popolo di spreconi

ACQUA, un popolo di spreconi

Un popolo di spreconi.

Ne consumiamo ogni giorno più di 250 litri a testa, più di ogni altra nazione europea.

Non siamo i più puliti, ma solo i più spreconi.



Ogni giorno utilizziamo centinaia di litri d’acqua senza prestare molta attenzione; in genere l’atteggiamento più diffuso è quello di pensare che «basta aprire un rubinetto e servirsene a piacere», in realtà le cose non stanno proprio così, è necessario fermarsi a riflettere un attimo per dare il giusto valore ad una risorsa che purtroppo non è infinita.

Senza acqua nessuna forma di vita è possibile, è un bene d’assoluta necessità che diventa sempre più scarso con il passare del tempo per motivi sia di ordine quantitativi (l’acqua oggi a disposizione è pari a circa un terzo di quella disponibile negli anni ‘50 e tra cinquanta anni sarà ulteriormente dimezzata), sia qualitativi (per ogni litro d’acqua potabile, almeno otto risultano contaminati dall’attività umana).

Gli effetti di questa situazione sono sotto gli occhi di tutti: casi crescenti di razionamento idrico; il consumo di acqua minerale o filtrata diventato quasi un obbligo; lievitazione del costo dell’acqua potabile ecc.

Se poi allarghiamo lo sguardo a livello mondiale, il panorama diventa ancora più preoccupante: circa un miliardo e mezzo di persone non dispongono di acqua potabile.

Di fronte ad un quadro tutt’altro che roseo, oltre ad avvicinarsi al rubinetto con maggiore rispetto, diventa importante porsi il problema di come contribuire in prima persona a migliorare la situazione.

D’altra parte, un uso più appropriato dell’acqua non fa bene solo all’ambiente, ma anche al portafogli e con molta probabilità anche alla pace tra i popoli, perché sono oramai numerosi gli analisti politici che individuano nella carenza d’acqua uno dei possibili motivi di conflitto armato tra i paesi.

Che fare?

Per eliminare gli sprechi idrici si può agire su tre fronti: -Ridurre i consumi d’acqua, in modo da erodere il meno possibile questa preziosa risorsa e contrarre l’impatto ambientale (produrre, trasportare e smaltire acqua potabile richiede energia e produce inquinamento). -Contrarre l’impiego di additivi per ridurre l’inquinamento dell’acqua, della natura e dell’ambiente domestico. -Diminuire il consumo energetico per scaldare e distribuire l’acqua al fine di ridurre l’inquinamento ambientale e il consumo di energia fossile. Per raggiungere questi obiettivi è necessario intervenire sia a livello degli stili di vita, modificando alcune abitudini radicate nel tempo, sia a livello di impiantistica, utilizzando apparecchiature progettate con particolare attenzione al risparmio idrico ed energetico per garantire un’efficacia uguale o superiore rispetto ai dispositivi convenzionali. Spesso si tratta di mettere mano al portafogli, ma il più delle volte il risparmio che deriva dall’uso di tali dispositivi ripaga in poco tempo la spesa affrontata per il loro acquisto. Il massimo dei risultati si ottiene quando entrambe queste strategie, cioè modifica delle abitudini e nuova impiantistica, sono adottate insieme. Vediamo ora in dettaglio le varie soluzion possibili.

Riduzione dei consumi

Iniziamo dalla tipologia di utilizzo che impatta maggiormente per poi passare alla seconda e così via prendendo come riferimento il diagram-ma a torta (vedi il grafico ripartizione dei consumi domestici), in altre parole guardiamolo con occhi famelici e gettiamoci a capofitto sulla fetta più grossa per poi passare a quella di dimensioni immediatamente inferiori e cosi via!

  • Docce e bagni.
  • La doccia presenta un minor consumo d’acqua, rispetto al bagno, soprattutto se si tiene l’acqua aperta solo quando serve.
    Inoltre è possibile adottare docce a risparmio energetico, in grado di ridurre i consumi oltre il 70%. In termini pratici, considerando una doc-cia al giorno si possono risparmiare in un anno oltre 50.000 litri d’acqua e diverse centinaia di euro.
    La cosa importante è di utilizzare docce che non si limitino a ridurre il consumo d’acqua (allora tanto vale non aprire totalmente il rubinetto, con il risultato che s’impiega più tempo a lavarsi e si consuma lo stesso quantitativo di acqua), ma sfruttino in maniera più intelligente l’acqua, garantendo un elevato potere lavante a fronte di minori consumi.
    Vi sono inoltre vantaggi secondari interessanti: nel caso di boiler elettrico, più persone riescono a fare la doccia consecutivamente e minori sono i cali di portata per gli altri utenti, l’unico rovescio della medaglia è che, passando meno acqua nei tubi, si deve attendere più tempo l’arrivo dell’acqua calda.

  • Lavaggio stoviglie e biancheria.
  • Nel caso in cui si utilizzino lavatrici o lavastoviglie è bene farle girare sempre a pieno carico; nel caso dei lavaggi a mano evitare l’uso d’acqua corrente e preferire l’acqua raccolta in un lavabo o in una bacinella.
    Sempre per ridurre gli sprechi, non lasciate diventare vecchio lo sporco dei piatti e le macchie ostiche dei tessuti perché richiedono un lavaggio più impegnativo sia da un punto di vista chimico (detersivi) sia energetico (tempi e temperature più elevate); lavare separatamente i pezzi a seconda del grado di sporco.
    Molti si chiederanno: si consuma più acqua, energia e detersivi lavando a mano o a macchina?
    Per rispondere in maniera corretta a questa domanda è necessario conoscere due fattori: grado di riempimento ed «economicità» della macchina da una parte e capacità di lavaggio manuale dall’altra.
    Comunque alcuni studi in materia hanno dimostrato che per lavare lo stesso quantitativo di stoviglie, pari ad un carico intero di una lavapiatti, mediamente si consumano 80 litri d’acqua se lavati a mano; 60 se lavati a macchina; 12 litri nel caso di apparecchi ad elevata efficienza, i quali oltre al risparmio d’acqua consentono una notevole contrazione dei consumi di detersivi ed energia.

  • Vaschette del WC.
  • Le vaschette tradizionali, in genere contengono circa 24 litri, un volume d’acqua tale da permettere una buona azione lavante nel caso di presenze solide…, ma eccessivamente elevata nel caso di rifiuti liquidi.
    Mediamente, con tali sciacquoni si ha un consumo giornaliero di circa 100 litri a persona, in gran parte sprecati.
    Più efficienti sono le vaschette a due mandate, una da 3 e l’altra da 6 litri, grazie alle quali il consumo giornaliero, a parità di funzione, scende a 15 litri d’acqua.
    Se utilizzate in maniera corretta, ossia schiacciando il tasto giusto al momento giusto, con le vaschette a doppia mandata si arriva a risparmiare circa 17.000 litri d’acqua l’anno a persona.
    Quando non si hanno a disposizione vaschette ad hoc, è possibile modificare i tradizionali cassonetti introducendo dei pesi che permettono di ottenere le stesse prestazioni.
    Un altro metodo è di inserire nella vaschetta un mattone o più semplicemente una bottiglia piena d’acqua.
    In quest’ultimo caso si risparmia molta acqua, ma si riduce anche la quantità disponibile per ogni scarico con l’inconveniente di ridurre l’azione lavante.

  • Rubinetti.
  • Vanno aperti solo quando serve e tenuti chiusi mentre ci si insapona o ci si lava i denti; analogamente per lavare la frutta e la verdura è sufficiente usare acqua raccolta in una bacinella e non quella corrente.
    Per dare un’idea concreta di quanto questi gesti quotidiani possano far variare notevolmente il livello dei consumi idrici, analizziamo in dettaglio cosa accade durante il lavaggio dei denti: tenendo aperto il rubinetto per tutto il periodo di pulizia, si arriva a consumare 10.000 litri l’anno a persona; quando il rubinetto viene aperto solo per il risciacquo il consumo d’acqua si riduce a 1600; se poi invece dell’acqua corrente si utilizza quella contenuta in un bicchiere, si arriva a non più di 200 litri d’acqua l’anno!
    Un bel risparmio, vero?
    Per quanto concerne interventi di tipo impiantistico, è possibile sostituire i normali filtrini dei rubinetti (quelli che ogni tanto dobbiamo pulire dal calcare e da altre sporcizie) con dei modelli risparmio energetico (aeratori).
    Come per le docce vale il discorso di acquistare dei modelli che non si limitino a ridurre la portata dell’acqua, ma che producano un getto di eguale capacità lavante con consumi inferiori.

  • Perdite dalle guarnizioni.
  • L’acqua, che a causa di perdite delle guarnizioni gocciola dai rubinetti o dallo sciacquone, sembra poca cosa, ma essendo continuativo, anche il semplice gocciolamento comporta uno spreco inutile di migliaia di litri d’acqua (e di euro).
    Nel caso in cui l’impianto è dotato di accumuli dell’acqua calda, come ad esempio i boiler elettrici, oltre al consumo d’acqua le perdite idriche si tramutano anche in uno spreco d’energia elettrica.
    È pertanto consigliabile di sostituire immediatamente le guarnizioni danneggiate.

  • Ridurre l’Impiego di Additivi
  • Tutti i detergenti, compresi quelli ecologici, comportano un impatto ambientale per la loro produzione, il trasporto e lo smaltimento.
    Inoltre, soprattutto nel caso di detergenti convenzionali, si ha una liberazione di residui tossici nell’ambiente che poi vengono assimilati attraverso la respirazione, la pelle e il consumo di alimenti.
    Ecco perché è bene ridurre al minimo l’impiego di detergenti e detersivi e in ogni caso preferire i prodotti ecologici.
    Ma cosa c’entrano i detersivi con l’acqua?
    È molto semplice: in tutti i processi di pulizia viene utilizzata l’acqua come diluente che, se usata in modo intelligente, riserva ottime sorprese!
    Per il lavaggio di stoviglie e del bucato è possibile trattare energicamente l’acqua con opportuni dispositivi da applicare direttamente alle condotte dell’acqua o direttamente nelle macchine da lavare o sotto forma di additivi, ottenendo circa un dimezzamento dei consumi dei detersivi.
    Per quanto concerne la pulizia delle superfici è consigliabile impiegare dei panni in microfibra dove l’azione chimica degli additivi è completamente sostituita dall’azione meccanica, ossia si pulisce e si sgrassa unicamente utilizzando l’acqua.
    Ma anche in questo caso, per non avere risultati deludenti, è necessario scegliere prodotti d’elevata qualità.

  • Combattere il Calcare
  • Il calcare è ben noto per la tendenza a creare incrostazioni, assai difficili da rimuovere da box doccia, lavelli e rubinetteria in generale; ma i maggiori inconvenienti, il calcare li crea all’interno dell’impianto idraulico, ossia nelle condutture e, soprattutto, nei generatori d’acqua calda (elettrici o a gas).
    Tali depositi creano due tipi di barriere: una termica e una fisica.
    La prima si traduce in un maggior consumo di energia per nulla trascurabile, infatti, per ogni millimetro di deposito di calcare nei tubi, si registra un aumento dei consumi elettrici di circa il 10% e siccome lo strato accumulato in un generatore d’acqua calda può diventare molto spesso, nel tempo, i consumi possono crescere vertiginosamente.
    Analogamente, lo strato di calcare crea anche una barriera fisica al passaggio dell’acqua che, nel caso d’impianto dotato di autoclave, fa anch’esso aumentare i consumi di elettricità.
    Infine va detto che il calcare sollecita maggiormente l’impianto idraulico riducendone la durata.
    Una verifica della presenza di calcare all’interno dei tubi può essere realizzata con una semplice prova.
    Aprite al massimo il rubinetto dell’acqua fredda e notate la portata; dopo qualche istante ripetete la stessa cosa con il rubinetto dell’acqua calda.
    La minore portata dell’acqua calda è essenzialmente dovuta alle incrostazioni di calcare presenti nel generatore di calore!
    Le soluzioni utili per vincere il calcare si dividono in due categorie: trattamenti in grado di inibire il potere di coesione del calcare che, pur continuando ad essere presente nell’acqua, non è più in grado di for-mare incrostazioni; trattamenti di rimozione del calcare dall’acqua.

Ecologia Domestica

Del primo gruppo fanno parte i trattamenti energetici dell’acqua, i catalizzatori ceramici e i campi magnetici.

I primi uniscono le proprietà anticalcare alla riduzione dei consumi di detersivi ed all’eliminazione del problema della formazione della ruggine (molti modelli possono essere installati senza ricorrere all’idraulico).

I catalizzatori ceramici sono estremamente efficaci, ma richiedono un intervento impiantistico così come i dispositivi basati sull’effetto dei campi magnetici.

Tra i dispositivi che operano la rimozione parziale del calcare dall’acqua vi sono gli addolcitori, il cui impiego richiede periodicamente l’aggiunta di sale e un’accurata manutenzione.
Inoltre, sia l’installazione che la manutenzione richiede l’intervento di tecnici specializzati.

SOLIDARIETA' E CONSUMI

L’economia solidale

è, prima di tutto, un atteggiamento da cui derivano dei comportamenti che determinano un particolare stile di vita. Non si tratta solo, infatti, di aderire alle formule del commercio equo solidale, ma anche, e soprattutto, di rivoluzionare le nostre abitudini quotidiane: l’economia solidale comprende anche il nostro modo di lavare e lavarsi, ossia la quantità e la qualità di acqua, sapone e detersivi che utilizziamo.

Partire, quindi, dalle piccole cose, dalle attività quotidiane che, alla fin fine, costituiscono, in termini di tempo d’esecuzione, una porzione molto ampia di ogni nostra giornata. Limitare i consumi, specie d’acqua, evitare gli sprechi, cooperare con gli altri, sostituire la moda dell’ “usa e getta” con quella del recupero, utilizzare prodotti ecocompatibili, utilizzare l’automobile solo in casi di estrema necessità, impegnarsi a non inquinare, scambiare (tipo libri, cd, attrezzi, ecc.) per evitare di acquistare, sono alcuni imperativi per uno stile di vita un po’ più sobrio.

Zucchero equo-solidale

La nostra società si basa su un flusso continuo di merci e prodotti, e per questo viene definita consumistica. E, certamente, per cambiare le cose occorre intervenire (interferire) su questi automatismi.

Potremmo abbozzare una sorta di decalogo: compra leggero (ovvero prodotti con uno “zaino ecologico” non troppo pesante); compra durevole; compra semplice (in genere, gli oggetti più sofisticati sono meno durevoli, più delicati); compra vicino (per ridurre i danni ambientali che ogni trasporto comporta); compra sano; compra più giusto (e qui ci avviciniamo al discorso del commercio equo); compra prudente (a dispetto di normative e regolamentazioni, non è detto che il materiale acquistato non sia nocivo); compra sincero (evitare cioè i prodotti troppo pubblicizzati, dato che la pubblicità ce la paghiamo noi ed è spesso lontana dalla verità); compra mano d’opera (un metodo per aumentare l’occupazione); investi in futuro

INDIRIZZI UTILI

http://www.retelilliput.org/

http://www.utopie.it/http://www.retecosol.org/

http://www.networketico.it/

http://www.volint.it/http://www.zoes.it/

http://www.vita.it/

http://www.nuovomunicipio.org/

http://www.decrescita.it/

http://www.equonomia.it/

http://www.altreconomia.it/

http://www.altroconsumo.it/

http://www.valori.it/



COMMERCIO EQUO SOLIDALE

http://www.assobdm.it/

http://www.altromercato.it/

http://www.equoland.it/

http://www.transfair.it/

http://www.agices.org/

http://www.commercioetico.it/

http://www.equo.it/

http://www.mondosolidale.it/

http://www.cooperativaisola.org/

http://www.equociqua.it/

GAS

http://www.economia-solidale.org/

http://www.retegas.org/



FINANZA ETICA

http://www.bancaetica.com/

http://www.finanza-etica.itt/



TURISMO RESPONSABILE

http://www.aitr.org/

http://www.tures.it/

http://www.viaggiemiraggi.org/

http://www.viaggisolidali.it/

http://www.humanaitalia.org/



BARATTO

http://www.eticambio.it/

http://www.zerorelativo.it/

http://www.barattopoli.com/

http://www.tuttobaratto.it/

http://www.suesu.it/

da Fatti Mail a ... Song-Taaba ONLUS - Africa e Solidarietà

da Fatti Mail, da una mail spedita per chiedere una mano per il Burkina Faso, l'incontro con Padre Jean Ilboudo e la nascita, nel 2008, di Song-Taaba ONLUS.... Song-Taaba incontra Chiara Castellani, il suo Congo ed inizia un'esperienza umana di amicizia e solidarietà ... di conoscenza e consapevolezza ... che fa compiere ogni giorno nuovi passi ... guardando avanti ...

"A salvare veramente l’Africa non saranno i fondi e gli aiuti. Salveranno vite umane, permettendo loro di sopravvivere, ma non salveranno la vita dell’Africa. Cio’ che importa non sono i mezzi, ma le condizioni. Bisogna permettere all’Africa di ricostruirsi. Bisogna aiutarla a ricostruirsi. L’Africa deve essere prima che avere". (Joseph Ki-Zerbo)

L'Africa deve essere prima che avere ...

e come l'Africa, ognuno di noi

La strada dell'essere è quella i cui passi sono domande e la meta non è un dove ma un chi ...

Una strada che lo sguardo lungo e visionario di Padre Jean Ilboudo ha fatto intravedere a tutti noi

Song-Taaba è e vuole essere questo: la possibilità di percorrere questa strada

http://song-taabaonlus.ning.com/

Be Ye Ka Ye?: cosa c'è lì che non c'è qui?

Nulla o forse tutto: la voglia di muoversi, di interrogarsi,
di cercare il valore della vita ...

http://www.youtube.com/watch?v=WQGF1fqEruQ

la vita di Chiara Castellani

http://www.youtube.com/watch?v=HON6FoFUPnI

e di chiunque abbia voglia di vivere la solidarietà ...
se sei fra questi ... contatta:
segreteria@song-taabaonlus.org,


.... x iniziare a guardare l'Africa dal ... lato giusto:
Nel suo docu-film, Silvestro Montanaro, svela un'Africa
consapevole, dignitosa, aperta al futuro, segnata da ferite interne ed esterne,
creativa, saggia. Un' Africa da ascoltare, da capire, da scoprire e da cui
imparare:
http://www.ceraunavolta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-5a587b72-ded6-4320-942f-572599d3406c.html,