SOLIDARIETA' ... come altro?

SOLIDARIETA' ... come altro?
Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza cercare perché non s'impegna, senza disimpegnarci perché altri non s'impegna. Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore, un utile che non sia una delle solite trappole generosamente offerte ...dalla gente pratica. Si vive una sola volta e non vogliamo essere giocati in nome di nessun piccolo interesse. (Primo Mazzolari)

martedì 18 aprile 2023

febbraio 2023

 

Fatti Mail  











Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail,

  

 

Deserto

 

… basta sentirlo nominare

e subito visualizziamo sabbia, dune, spazi senza punti di riferimento

 

Deserto è “assenze”, è perdersi, è cercare, è camminare, è sete …

 

Eppure deserto prima ancora che un luogo è una condizione

 

Una modalità dell’esistenza che, di tanto in tanto, dovremmo abitare

 

Deserto, da deserere: abbandonare,

de-serere

“de” che è sempre privazione e

 “serere” che è connettere.

 

Viviamo connessi. Stranamente connessi. Connessioni apparenti. Connessioni estranianti.

Guardiamo monitor e schermi. Li guardiamo e li scrolliamo compulsivamente.

Chiamiamo cercare quello che in realtà è un perdersi.

Evadere

Sfioriamo i monitor esattamente come “sfioriamo” tutto ciò che mostrano:

vite, morti, guerre, corpi, amori, viaggi, proposte commerciali

Una dietro l’altra …

Tutto sullo stesso piano

Tutto nello stesso momento

Tutto sempre più privo di senso

 

Guardiamo senza vedere

Leggiamo senza ap-prendere

Giudichiamo senza capire

Ci relazioniamo senza conoscerci

Viviamo dentro giornate voracemente riempite solo per evitare

di sentire la fame e la sete che ci portiamo dentro …

solo per evitare

di chiederci: fame e sete … di cosa?

 

Deserto …

c’è bisogno di abitare uno spazio ed un tempo

senza compulsività elettronica,

uno spazio ed un tempo

liberi da ciò che estranea dall'umanità,

c’è bisogno di uno spazio ed un tempo

in cui perdere ogni virtualità.

 

Deserto …

Abbandono

Perdita

… perdere non è male,

perdere è allontanarsi dal male mimetizzato in infinite banalità

perdere è quella via che profuma di nostalgia e che ci porta a cercare …

 

Nostalgia di occhi, della prossimità, di una mano tra le proprie,

Nostalgia di silenzio, di voler ascoltare

Nostalgia del valore di ogni più piccola cosa, dell’attesa

 

non serve la sabbia

serve abbandonare  – per un po’ – tutto ciò che sottrae senso alla vita

… e

scoprire che la vita, vera, ci aspetta, proprio lì,

per sussurrarci che non sono i plurali dell’esistenza (progetti, saperi, impegni)

ma il “singolare”,

l’attimo,

l’istante presente,

lo spazio da abitare per riappropriarci del  bello,

del “buono”, del tempo, del vero, della gioia …

che ci portiamo dentro

e del buon uso che potremmo farne

per fa fiorire

anche il …  deserto

 

«“Lo senti?”, disse il piccolo principe. “Abbiamo svegliato questo vecchio pozzo e lui si è messo a cantare”». Mi torna spesso in mente questa esclamazione dell'eroe di Saint-Exupéry allorché trova un pozzo in pieno deserto. Non ci si aspetta che esistano pozzi in pieno deserto. Lui, però, garantisce che «ciò che rende bello il deserto è il fatto che da qualche parte si nasconde un pozzo». Così pure nella nostra vita sta celato un pozzo, anche se avvertiamo che l'aridità la ricopre con il suo fine mantello di sabbia e desolazione. Noi ci lagniamo della vita. Le manca qualcosa, mai niente è perfetto, mai niente è completo, nulla è risolto. È come se stessimo a giocare a un gioco senza soluzione: se abbiamo il pozzo, ci manca la corda; se abbiamo la corda, ci manca il secchio; se abbiamo corda, secchio e pozzo, ci manca la forza di andare fino al fondo della sorgente per attingere l'acqua che ci disseti. In questa narrazione spirituale così intensa che è Il piccolo principe, non ci manca niente. Ciò che vi si insegna è che ognuno di noi ha quanto gli serve per sperimentare la gioia. Non è un problema di conoscenza, è un problema di sguardo. Di guardare a quel che siamo e a quanto ci circonda con cuore grato, capaci di percepire il dono che ci abita.”

 

José Tolentino de Mendonça

 

 

 

ISTRUZIONI PER L’USO di Fatti Mail  :

Fatti Mail non ha l’obbiettivo di crescere numericamente ma di crescere nella fiducia reciproca, per questo si espande solo per “gemmazione”. Si può entrare a far parte della rete solo per conoscenza diretta e personale con chi sia già parte della rete.

 

Perché una richiesta sia ospitata (che riguardi una persona, una situazione o un’iniziativa) deve essere inviata all’email gaia.fattimail@gmail.com – da chi sia già parte della rete e presentata/raccontata direttamente nel testo (della mail).

-        NO pdf,

-        NO locandine,

-        NO WhatsApp

-     NO CV

 

1)    Il BLOG è aggiornato costantemente. Nella colonna di destra alle voci SOS o IN PRIMO PIANO sono inserite sempre nuove iniziative o richieste solidali

2)    Sempre nella colonna di destra del BLOG   c'è una finestrella 

"CERCO … TROVO …"

basta digitare una  parola chiave  e  può essere un'utile strumento di prima ricerca (ovviamente poi c'è sempre l’ archivio!)

 

 

AVVISATE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE -  DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO - CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FARA’ RIFERIMENTO A Fatti Mail … è importante aiutare due persone estranee   a superare il disagio iniziale … L’espandersi della rete, se da una parte aumenta i lettori (e le opportunità di risposte solidali), dall’altra estende anche al di fuori di Fatti Mail la possibile lettura del bollettino. Chiedete quindi a chi vi chiami o vi contatti come sia venuto a conoscenza della vostra richiesta, regolandovi conseguentemente. 

 

 

BUONA LETTURA :

Le richieste legate alla ricerca di lavoro  - oggi come sempre - chiamano tutti coloro che vogliano “essere” solidali  a “fare” un gesto in più: una lettura approfondita, un passa parola, un’attenzione a “risposte” che possano capitare alla nostra attenzione.  Non sono bigliettini attaccati ad una bacheca … sono persone che stanno portando un peso – diverso ma gravoso in ogni caso – e chiedono il nostro sostegno … per non restarne schiacciati. Grazie

 

 

 

 

1)           SOS URGENTE:

 

Un’urgente richiesta d’aiuto per non disperdere il cammino di integrazione e “salvezza” finora attivato …

 

Una giovane donna di 33 anni, camerunense, vive in Italia da sei anni, è arrivata come tanti attraverso la Libia e il mare, e dopo un percorso di integrazione in cui è stata attiva e capace di avviarsi bene anche parlando bene la nostra lingua, per un paio di anni ha lavorato come badante a Zagarolo, dove abita.

Nel frattempo sua figlia, in Camerun, ha subito violenza e ha avuto un bambino.

Lei ha ottenuto la possibilità di portarla in Italia attraverso il ricongiungimento familiare ma adesso è in grave difficoltà, perché la signora per cui lavorava è deceduta e quindi lei si trova disoccupata, e quindi impossibilitata non solo a pagare il viaggio in Italia di figlia e nipote, ma anche a mantenere la casa in cui abita e a sostenere le spese anche solo per se stessa.

 

Hanno bisogno di sostegno sotto tanti aspetti, ma forse la cosa più urgente è un lavoro per lei, come badante considerato che ha già avuto un'esperienza positiva in questo senso, o anche in altro ruolo. Potete fare riferimento a me per eventuali offerte in questo senso: Marco gaia.fattimail@gmail.com,  

 

 

 

2)                   CERCO COMPAGNIA:

Volevo portare all'attenzione di Fatti-Mail la richiesta della mia amica Franca, 93 anni, ospite presso una Casa di Riposo in zona Balduina Trionfale, che cerca una compagnia (dotata di autovettura) per un pomeriggio alla settimana, in grado di condividere il piacere di un film, una recita teatrale, un concerto. Mostra o quant'altro.

Grazie

Miranda: gaia.fattimail@gmail.com,  

 

3)                 SOS BADANTE

Sto cercando di aiutare la signora Mariana a trovare lavoro come badante.  Ho avuto modo di conoscerla bene ed apprezzarla per le sue doti umane e professionali, è una donna sensibile, intelligente e disponibile,  è stata accanto alla mia mamma conquistando la nostra stima ed affetto.

Se qualcuno conoscesse qualche brava famiglia alla ricerca di una badante può contattarmi. Grazie

Chiara: gaia.fattimail@gmail.com,  

 

 

4)                 TERREMOTO TURCHIA E SIRIA:

Le realtà che si sono attivate in sostegno delle popolazioni terremotate sono tantissime a seguire 3 segnalazioni:

 

TURCHIA

 

Un amica di Fatti mail segnala una realtà che conosce bene ed è molto seria

 

Joy for Children è una Associazione di Promozione Sociale (APS) ed Ente del Terzo Settore, con l’obiettivo primario di sostenere i minori vittime di guerre, disastri, ingiustizie e povertà. Non abbiamo la presunzione di salvare il mondo, ma ogni sorriso che riusciremo a proteggere anche grazie al vostro aiuto, è testimonianza della forza della solidarietà.

Joy For Children APS -  Emergenza Terremoto donazioni tramite bonifico, in oggeto: “donazioneper terremoto Kilis” iban:
IBAN: IT20J0891382210000000400745

Sono stato due volte a Gaziantep.

È lì’ dove si atterra per poi raggiungere Kilis, dove sosteniamo insieme a Joy For Children le famiglie di profughi Siriani.

Visi di bambini, donne, disabili che conosciamo uno per uno.

Adesso sono tutti in strada, terrorizzati al pensiero di nuove scosse.

Il terremoto di questa notte e‘ stato 1000 volte (MILLE!!!) più potente di quello di Amatrice.

A Maggio saremo di nuovo li, a fare il conto dei danni.

Per ora, questo è l’iban per aiuti IMMEDIATI

Christian Ginepro

 

SIRIA

 

In Siria operano i francescani attraverso l’Associazione Pro Terra Sancta

Il devastante terremoto in Siria ha causato migliaia di morti – e il bilancio continua a crescere spaventosamente di ora in ora. Chi è riuscito a salvarsi, lo ha fatto scappando per strada, di notte, al buio e senza luci, sotto la pioggia e la nevecon i bambini in braccio. Dopo una notte gelida, che ha lasciato solo morte e distruzione in Siria, già piegata da 12 anni di guerra civile, oggi si torna a scavare tra le macerie.

 

   Per chi voglia inviare una donazione con bonifico bancario

 

PRO TERRA SANCTA NETWORK
Banca Popolare Etica
IBAN: IT 04 U 05018 01600000017145715
Causale: Emergenza Terremoto 23419

 

PER ENTRAMBE:

La Diocesi di Roma ha inoltre attivato un fondo a cui invita le persone e le comunità ad aderire per organizzare gli aiuti concreti alle due Chiese di Turchia e Siria, partecipando anche alla colletta nazionale indetta dalla Conferenza episcopale italiana. In tutte le comunità parrocchiali di Roma, domenica 26 marzo (V di Quaresima), le offerte raccolte durante le celebrazioni eucaristiche saranno dedicata al fondo come segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate. Sarà quella anche un’occasione importante per esprimere nella preghiera unitaria la vicinanza alle persone colpite. L’invito rivolto alle persone e alla comunità di Roma è di sostenere gli interventi di aiuto, attraverso i canali attivati da Caritas Italiana per questa emergenza (www.caritas.it), oppure versando il proprio contributo nella seguente modalità: Conto corrente postale 001021945793 IBAN: IT 50 F 07601 03200 001021945793 Causale “Terremoto Turchia e Siria 2023” intestato a Fondazione “Caritas Roma” – ONLUS Via Casilina Vecchia 19 – 00182 Roma

 

Donazioni online: www.caritasroma.it

 

 

5)                 RISCOPRIAMO ROMA

vi aspettiamo 5 marzo, ore 10.30, ai piedi della scalinata di Piazza di Spagna per l’attività “𝐑𝐢𝐬𝐜𝐨𝐩𝐫𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐑𝐨𝐦𝐚”. In quest’occasione conosceremo meglio Piazza di Spagna. Si raccomanda di avere cellulari carichi ed essere muniti di auricolari.

Per partecipare all’evento è richiesta la prenotazione.

Per info e prenotazioni 320 167 8407 - roma@ascs.it

L’attività è organizzata dall’ASCS in collaborazione con Guide Invisibili grazie al finanziamento della presidenza del Consiglio dei Ministri con il fondo dell’8x1000 dell’IRPEF devoluto dai cittadini italiani alla diretta gestione statale.

Missionari Scalabriniani - Europa e Africa #WeCareforPeople

 

 

 

6)              STORIE ACCOGLIENTI

Il Giro di Betania in 30 storie, Il podcast di Casa Betania - 30 episodi brevi per raccontare i momenti più toccanti e significativi di questi anni, per tornare alle origini della casa ma anche per dare voce ai tanti servizi che compongono la cooperativa.

Ogni settimana verranno pubblicati due nuovi episodi, in un viaggio sonoro che ci avvicinerà pian piano fino alla grande Festa dei 30 anni di Casa Betania, in programma per il prossimo 11 giugno 2023.

Ad ogni episodio è anche abbinata un’illustrazione inedita di Lorenzo Terranera, che prende forma man mano che avanza la storia…. per rendere il tutto ancora più emozionante.

Qui di seguito i link agli episodi:

Episodio 1: “Ma cos’è Casa Betania?
Episodio 2: “Un sogno chiamato Betania
Episodio 3: “Le porte verdi
Episodio 4: “Valentina
Episodio 5: “Paolo

E’ possibile ascoltare gli episodi sulla piattaforma SpotifyAnchorAmazon Music, e anche su Google Podcasts.

Per non perdervi neanche un episodio, cliccate su “Segui” sulla pagina del podcast “Il giro di Betania in 30 storie” su Spotify.

 

 

 

7)                 OCCHI PER COMUNICARE

Una cara amica di Fatti Mail chiede a tutte/i un po’ di attenzione e sostegno per l’associazione Occhi per Comunicare, per i ragazzi che supporta e per le loro famiglie … hanno bisogno di  tempo e di fondi per tutto ciò che serve ai ragazzi:

 

Si tratta di un' associazione per bambini con sindrome Angelman.

 

Seguo da anni una bimba con questa sindrome, l’associazione ha bisogno di aiuto per poter sostenere le spese per vari progetti ed in particolare per poterli portare una settimana in vacanza tra luglio ed agosto. 

I genitori hanno veramente bisogno di essere sostenuti anche perché questi bimbi devono essere assistiti 24 h al giorno. 

https://www.gofundme.com/f/occhi-per-comunicare-odv?utm_campaign=p_cf+share-flow-1&utm_medium=chat&utm_source=whatsapp

Ho fiducia nel gruppo e spero possa essere un buon trampolino perché questi progetti si trasmettono solo per passaparola.

Grazie

Chiara

 

 

8)                 GUSTAMUNDO FORMAZIONE

Gustamundo promuove la formazione professionale di migranti

 

Riprendono per il 2023 i nostri corsi hccp rivolti a migranti con slide in 4 lingue.

La prossima data utile sara' venerdi 24 febbraio, ore 8.30 presso la sede del ristorante Gustamundo.

Il corso include la condivisione di diapositive redatte in 𝟰 𝗹𝗶𝗻𝗴𝘂𝗲 (𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼, 𝗶𝗻𝗴𝗹𝗲𝘀𝗲, 𝗳𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗲 𝗲 𝗮𝗿𝗮𝗯𝗼) al fine di facilitare l'apprendimento e rendere più comprensibile la normativa per i partecipanti.

DATA E ORARIO:

Venerdì 24 febbraio dalle ore 9,00 alle 15,00*

COSTO: 40 euro

I corsi si svolgeranno presso il ristorante Gustamundo e rilasciano un attestato di partecipazione professionale.

Ancora è possibile iscriversi, inviando una email a info@gustamundo.it

Si allega il link dell'evento

https://www.facebook.com/GustamundoRoma/posts/pfbid02LUsYvJaFGChH3XbbtYmG4Rd4aeqJ32WERtH2ummZ8bFkGhGjjTYfJTzFUMJyb6mSl

                       Aiutateci a diffondere questa opportunità

                         Grazie

 

9)                 MANGIARE SOLIDALE E SOSTENIBILE

Una cara amica di Fatti Mail segnala una bellissima realtà che merita di essere sostenuta:

 

Peppino dopo tanti anni di lavoro al Nord sogna un giorno di poter tornare nella sua terra e piantare i grani antichi e cominciare a fare il pane Come una Volta.

Bene, quel giorno e' ora ...il suo sogno comincia a prendere forma

Lascia definitivamente il Nord e torna a Bisaccia dove semina Risciola e Senatore Cappelli e dove fonda Terra e a Capo.

In poco tempo la sua farina diventa presidio Slow Food e lui tiene seminari in tutta Italia su quanto sia necessario non solo nutrirsi bene ma salvaguardare il Nostro Pianeta dall'uso sterminato di pesticidi e sostanze tossiche.

 

Peppino resta umile e invisibile, lui semina ,raccoglie, macina impasta e cuoce nel forno di comunita' il pane piu' buono del mondo.

 

Quanto vale tutto questo non so dirlo...e quanto e' buono questo pane neanche posso descriverlo...ma vorrei aiutare Peppino in questa impresa eroica.

Peppino insieme a pochi altri agricoltori e'  custode delterritorio, argine contro la desertificazione, museo del gusto, presidio medico e banca del seme.

 

Invito ad andare a trovare Peppino a Bisaccia e ad aiutarlo in questo suo sogno promuovendo il suo lavoro  le sue farine e la sua pasta. 

Io ormai uso soltanto quelle e ti garantisco che sono eccellenti.

 

TERRA E A CAPO: https://www.terraeacapo.it/#

 

I prodotti di TERRA E A CAPO: https://www.terraeacapo.it/nostriprodotti/

 

 

 

 

10)               30 E LAUDE

Desideriamo lodare, fare festa, rendere grazie …

Desideriamo arrivare al giorno della festa di Casa Betania con un percorso di incontri sul territorio, un percorso da fare insieme a tutti coloro che vorranno, insieme alle parrocchie del territorio, insieme agli amici dell’associazione Song-Taaba e al nodo romano dell’Associazione Mondo Comunità famiglia (Mcf).

Vi aspettiamo!

 

MARTEDì 14 MARZO 2023 ORE 20,45
30 LAUDE
Incontro con Mauro Magatti – per dettagli clicca qui
“30 anni di cambiamenti”

GIOVEDI 20 APRILE 2023 ORE 20,45
di Diversità – LAUDE
Incontro con Daniele Mencarelli – per dettagli clicca qui
con le illustrazioni di Lorenzo Terranera
“Diversità”
MARTEDI’ 9 MAGGIO ORE 20,45
L di Lode – LAUDE
Incontro con Luigi Maria Epicoco – per dettagli clicca qui
“Lode”
MERCOLEDI 7 GIUGNO 2023 ORE 20,45
di Accoglienza – LAUDE
Incontro con card. Matteo Zuppi – per dettagli clicca qui
“Accoglienza”

DOMENICA 11 GIUGNO 2023 ORE 10,00
di Entusiasmo – LAUDE
Festa dei 30 anni di Casa Betania!

 

 

 

11)               CARLO MOLARI LIBRO

Il 19 febbraio 2022, a Cesena, ci lasciò don Carlo Molari, figura straordinaria nel panorama teologico italiano, in grado di dialogare ad alto livello non solo con la teologia contemporanea internazionale, ma anche con il pensiero scientifico e le scienze umane.  “Se ne va il più grande teologo italiano dei nostri giorni, ma il suo pensiero e soprattutto il suo esempio rimangano sempre con noi a testimonianza della bellezza che può raggiungere l’anima umana”.(Vito Mancuso)

Nel 2020 uscì l’opera principale di Carlo Molari, Il cammino spirituale del cristiano (Gabrielli editori, pp. 528, € 30), una vera e propria summa della sua ricerca e del suo insegnamento, nella prospettiva evolutiva di Pierre Teilhard de Chardin, di cui Molari è considerato erede e prosecutore.


Ora, a un anno dalla morte, prosegue grazie ai suoi discepoli l’opera di diffusione del pensiero del teologo Molari, con la pubblicazione del nuovo libro Quando Dio viene nasce un uomo. Con lo sguardo fisso su Gesù: i Vangeli del Natale (a cura di Francesco Nicastro e Ornella Stazi, Gabrielli editori, febbraio 2023, pp. 480, € 32). Il volume è in collegamento alla sua opera principale (Il cammino spirituale) e in riferimento continuo ai suoi contenuti, che vengono ora ampliati e radicati nella riflessione su Gesù di Nazaret.

 

Ancora una volta, questo nuovo testo dimostra che il modo di fare teologia di Carlo Molari è acces­sibile a tutti perché nasce ed è alimentato dall’e­sperienza del vivere.

 

LINK ANTEPRIMA del libro http://bit.ly/3HLqRMu

 

Carlo Molari, Quando Dio viene nasce un uomo. Con lo sguardo fisso su Gesù: i Vangeli del Natale, a cura di Francesco Nicastro e Ornella Stazi, Gabrielli editori

Per il libro: https://bit.ly/3lj4rZZ

 

 

12)           LA CIVILTA’ CATTOLICA:

Ogni mese l'ampia «Sala Curci» della Civiltà Cattolica diviene sede di un incontro culturale che dà voce a figure di rilievo e a tematiche emergenti nel dibattito odierno. I dibattiti e le tavole rotonde hanno luogo normalmente un sabato al mese dalle ore 18.00 alle 19.30 circa ed è possibile seguirle anche in streaming, via web. Alle 17.15 del giorno dell’incontro viene sempre celebrata una messa prefestiva per coloro che volessero partecipare.

Per riascoltare tutte  le conferenze: https://www.laciviltacattolica.it/conferenza/

 

 

13)           NOTE DI SOLIDARIETA’

CONCERTO PER L’HOPITALY VEZO in Madagascar

Venerdì 31 marzo ore 19,45

Parrocchia Santa Maria Addolorata, Viale della Venezia Giulia, 134

Offerta libera a sostegno dell’associazione Amici di Ampasilava

L’Associazione gestisce un Ospedale, “Hopitaly Vezo”, costruito e inaugurato il 15 ottobre 2008

Per saperne di più: https://amicidiampasilava.org/

 

L’orchestra Roma Ensemble diretta da Mauro Conti, è composta da 30 musicisti di esperienza internazionale, insieme ai solisti soprano, mezzo-soprano, tenore e basso e un coro di voci.

Abbiamo organizzato questa serata, con un repertorio classico con la finalità di offrire  un momento di solennità sacra a sostegno della onlus Amici di Ampasilava che opera dal 2008 nel Madagascar dove gestisce e finanzia un Ospedale nel villaggio di Andavadoaka.

 

Ringraziamo chi parteciperà permettendo all’Ospedale e a tutti gli operatori sanitari di continuare le missioni umanitarie in un Paese con elevatissimi tassi di mortalità materno-infantile, erogando assistenza completamente gratuita a tutta la popolazione.

 

 

14)           PER CONOSCERE MEGLIO L’AFRICA:

Conoscere la storia dell’Africa significa fare luce sulle dinamiche del

mondo Occidentale che ha condizionato il cammino dell’umanità

attraverso i secoli e i cui effetti si ripercuotono sulla nostra vita di oggi,

ponendo un grande interrogativo sul cosiddetto progresso.

Ma chi deve scrivere la storia dell’Africa?

È il momento, anche se tardivo, di ascoltare gli africani stessi raccontare la loro storia, di udire gli uomini che a costo della vita hanno parlato, denunciato, fatto

proposte, chiamato gli oppressi di tutto il mondo a prendere coscienza

della loro condizione di subalterni, di discriminati per mettere le basi di

un vero cambiamento epocale.

“Vi prego, ascoltateci!” è questo il grido estremo di Julius Nyerere,

ex Presidente della Tanzania

autori del libro: Maria Rosa Pizzamiglio, nata in Italia e Georges Djodji Damas, nato in Gabon (Africa), due coniugi, genitori di due figli.

Per acquistare il libro contattare: mrpizzamiglio@libero.it

 

 

15)           FORMAZIONE SOLIDALE:

Il 23 marzo sarà presentato a Roma il paper a cura di IDOS del progetto Family (Net) Work di Assindatcolf.

“Il mercato del lavoro italiano ha forte bisogno di manodopera aggiuntiva dall’estero, sia per carenza sia per indisponibilità di quella autoctona. E il settore domestico ne è un esempio: su 961mila domestici regolari censiti dall’Inps nel 2021, 672mila erano stranieri (circa il 70%) e di questi ben 514mila provenienti da paesi non comunitari. Nonostante questo, inspiegabilmente da oltre 10 anni le quote dedicate al comparto domestico nei Decreti Flussi sono del tutto inadeguate rispetto al fabbisogno effettivo, né sono mai state determinate sulla base di una esatta misurazione del fabbisogno, come invece è avvenuto per le imprese”

https://www.dossierimmigrazione.it/immigrazione-assindatcolf-idos-per-settore-domestico-flussi-chiusi-da-12-anni-gia-introvabili-badanti-e-colf/

Per ulteriori info:  idos@dossierimmigrazione.it 

 

16)           CHI E’ GESU’ DI NAZARETH?

Incontri alla ri-scoperta della figura di Gesù, centro e fondamento dell’esperienza cristiana. Una lettura condotta in chiave moderna da don Paolo Scquizzato, basandosi sulle nuove acquisizioni storico-archeologiche, interrogandosi su come la figura del nazareno possa ancora dire qualcosa alle donne e agli uomini di oggi.

Se le scienze ci stanno obbligando a cambiare il modo di intendere e di parlare di Dio, la conseguenza è che siamo chiamati a cambiare il modo di intendere e di parlare anche di Gesù Cristo. E ciò che emerge pare essere incredibilmente “ altro” da ciò che la Tradizione, il mito, la religione, hanno trasmesso per 2 millenni di storia.

Prenotazione obbligatoria: marina.sddsilenzio@gmail.com

Date incontri:

5 marzo

16 aprile

14 maggio

 

E’ possibile partecipare anche ad un solo incontro.

Per partecipare è richiesto un contributo a copertura delle spese organizzative.

Gli incontri sono tutti di domenica presso la “Comunità Piccoli Passi” Roma

 

La “Scuola Diffusa del Silenzio” è un’associazione, pertanto perla partecipazione agli incontri della stessa è richiesto il tesseramento

 

 

 

17)                   SONG_TAABA ONLUS:  

(Song-Taaba è gemmata da Fatti Mail, si occupa di formazione e solidarietà con molti progetti in Burkina Faso e Congo)

19 aprile

TEATRO SOLIDALE

TRASTEVERINI

Vieni a teatro con i tuoi amici

Fai di una serata all’insegna del divertimento e dell’amicizia un’occasione per moltiplicare diritti dove ancora sono negati e diffondere formazione e cure mediche a chi ne ha più bisogno

 

TRASTEVERINI, ore 21,00

 Un caleidoscopio della memoria che regala forza e coraggio, in un travolgente e coinvolgente incastro di vicende che hanno in una trattoria il loro fulcro vitale e nei vicoli di una Roma sparita, il loro libero fluire, d’affrontare l’oggi con una rinnovata speranza.

I poveri ma belli, sono oggi poveri e belli, ma fragili e perdenti, figli d’una società in caduta libera nei valori collettivi, ma  salda nelle strategie difensive della famiglia, dell’amicizia, dell’amore.

Gente di Roma che la vita attraversa tra sofferenze rabbie dolori mutati desideri ma integri valori, amicizia, amore, lealtà. Gente di Roma che ha cambiato anche colore della pelle, ma non la voglia di cantare, gioire, ridere di tutto e di tutti e soprattutto di se stessi.

PER PRENOTARE (fino ad esaurimento posti):

  segreteria@song-taabaonlus.org

Quanto ricavato dalle nostre iniziative sarà INTERAMENTE destinato a sostenere i progetti di Song-Taaba

 

 

 


Dovremmo segnalare con orrore chi si dimentica la fraternità,

non solo i potenti che guerreggiano, con i soldi o con le armi,

ma anche gli umili, anche gli affannati che si fanno tiranni sull'affanno degli altri.

Chi offende, chi irride, chi maneggia la vita con violenza

non dovrebbe avere alcun omaggio, alcun compiacimento.

La morte per sua natura comincia alla fine della vita

e invece noi la facciamo cominciare molto prima, in noi stessi e negli altri.

 

(Franco Arminio)

 

 

 

BUONA VITA

 

 

Lo spirito di gratuità che muove Fatti Mail implica che chiunque abbia ricevuto (o riceva) ospitalità circa  un proprio comunicato lo faccia in spirito di condivisione dell'idealità solidale accettando di essere parte di uno spazio in cui la comunicazione sia tanto un dire quanto un ascoltare. La solidarietà ha infatti necessariamente due direzioni quella del chiedere e quella dell'offrire. Se non sono entrambe vissute ed accolte non potrà esserci spazio di solidarietà.

Nei fatti - e nelle mail - questo significa accettare:

-  che il proprio indirizzo e-mail entri nella mailing list di Fatti Mail (che non ne farà uso alcuno al di fuori della spedizione della newsletter 1 volta al mese)

-  ed essere disponibili a leggere i bollettini che si riceveranno con la stessa solidarietà che si è sperato altri abbiano messo in gioco leggendo  il proprio annuncio

 

-   per ritrovare i testi delle passate fatti mail cliccate su:

- http://fattimail.blogspot.com/,

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mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?

mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?
Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride e dall'orgoglio che non s'inchina davanti ad un bambino" (K. Gibran)

LENTE D'INGRANDIMENTO - CITTADINANZA ATTIVA

COALIZIONE PER I BENI COMUNI:

Un’ampia delegazione della Coalizione per i Beni Comuni, ha depositato, presso gli uffici competenti del Comune di Roma, la proposta di delibera popolare per l’approvazione del regolamento per la gestione condivisa beni comuni.

Una rete informale di cittadinanza attiva – composta da 104 realtà romane - nata con l’obiettivo di presentare al Comune di Roma una Delibera di Iniziativa Popolare per l’approvazione di un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani” finalizzato non solo a definire i rapporti tra le amministrazioni locali e quanti vogliono offrire il proprio contributo volontario per la cura, la rigenerazione e la gestione dei beni comuni urbani, ma anche ad attivare nuove forme di collaborazione tra le parti, basate sul principio di sussidiarietà orizzontale e non sulla totale delega di responsabilità ai cittadini.

Questo l’obiettivo scaturito dalle 104 realtà romane che, con la consegna della proposta di delibera popolare, danno il via ufficiale alla RACCOLTA DELLE 5.000 FIRME valide necessarie per essere discussa in Consiglio.

Una rete informale che continuerà a crescere e a coinvolgere gruppi organizzati e non, comitati, associazioni e cittadini fino al raggiungimento dell’obiettivo: l’approvazione del “Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni”, per il benessere collettivo e il miglior utilizzo anche dal punto di vista dei bambini.

Una raccolta firme che avrà non solo l’importante compito di dotare anche Roma di uno strumento che avvicina cittadini e istituzioni, ma anche quello di sensibilizzare e informare le persone sulla sua importanza strategica

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389 5826326 - 3386587734

FORSE NON TUTTI SANNO CHE:

1) Mangiare, Dormire, Lavarsi ... è x tutti
sul sito della Comunità di S. Egidio è possibile "sfogliare" guide solidali che informano sulle realtà CITTADINE disponibili a sostenere chi si trovi in difficoltà

http://www.santegidio.org/index.php?&pageID=228


SOLIDARIETA' E AMBIENTE

ACQUA, un popolo di spreconi

ACQUA, un popolo di spreconi

Un popolo di spreconi.

Ne consumiamo ogni giorno più di 250 litri a testa, più di ogni altra nazione europea.

Non siamo i più puliti, ma solo i più spreconi.



Ogni giorno utilizziamo centinaia di litri d’acqua senza prestare molta attenzione; in genere l’atteggiamento più diffuso è quello di pensare che «basta aprire un rubinetto e servirsene a piacere», in realtà le cose non stanno proprio così, è necessario fermarsi a riflettere un attimo per dare il giusto valore ad una risorsa che purtroppo non è infinita.

Senza acqua nessuna forma di vita è possibile, è un bene d’assoluta necessità che diventa sempre più scarso con il passare del tempo per motivi sia di ordine quantitativi (l’acqua oggi a disposizione è pari a circa un terzo di quella disponibile negli anni ‘50 e tra cinquanta anni sarà ulteriormente dimezzata), sia qualitativi (per ogni litro d’acqua potabile, almeno otto risultano contaminati dall’attività umana).

Gli effetti di questa situazione sono sotto gli occhi di tutti: casi crescenti di razionamento idrico; il consumo di acqua minerale o filtrata diventato quasi un obbligo; lievitazione del costo dell’acqua potabile ecc.

Se poi allarghiamo lo sguardo a livello mondiale, il panorama diventa ancora più preoccupante: circa un miliardo e mezzo di persone non dispongono di acqua potabile.

Di fronte ad un quadro tutt’altro che roseo, oltre ad avvicinarsi al rubinetto con maggiore rispetto, diventa importante porsi il problema di come contribuire in prima persona a migliorare la situazione.

D’altra parte, un uso più appropriato dell’acqua non fa bene solo all’ambiente, ma anche al portafogli e con molta probabilità anche alla pace tra i popoli, perché sono oramai numerosi gli analisti politici che individuano nella carenza d’acqua uno dei possibili motivi di conflitto armato tra i paesi.

Che fare?

Per eliminare gli sprechi idrici si può agire su tre fronti: -Ridurre i consumi d’acqua, in modo da erodere il meno possibile questa preziosa risorsa e contrarre l’impatto ambientale (produrre, trasportare e smaltire acqua potabile richiede energia e produce inquinamento). -Contrarre l’impiego di additivi per ridurre l’inquinamento dell’acqua, della natura e dell’ambiente domestico. -Diminuire il consumo energetico per scaldare e distribuire l’acqua al fine di ridurre l’inquinamento ambientale e il consumo di energia fossile. Per raggiungere questi obiettivi è necessario intervenire sia a livello degli stili di vita, modificando alcune abitudini radicate nel tempo, sia a livello di impiantistica, utilizzando apparecchiature progettate con particolare attenzione al risparmio idrico ed energetico per garantire un’efficacia uguale o superiore rispetto ai dispositivi convenzionali. Spesso si tratta di mettere mano al portafogli, ma il più delle volte il risparmio che deriva dall’uso di tali dispositivi ripaga in poco tempo la spesa affrontata per il loro acquisto. Il massimo dei risultati si ottiene quando entrambe queste strategie, cioè modifica delle abitudini e nuova impiantistica, sono adottate insieme. Vediamo ora in dettaglio le varie soluzion possibili.

Riduzione dei consumi

Iniziamo dalla tipologia di utilizzo che impatta maggiormente per poi passare alla seconda e così via prendendo come riferimento il diagram-ma a torta (vedi il grafico ripartizione dei consumi domestici), in altre parole guardiamolo con occhi famelici e gettiamoci a capofitto sulla fetta più grossa per poi passare a quella di dimensioni immediatamente inferiori e cosi via!

  • Docce e bagni.
  • La doccia presenta un minor consumo d’acqua, rispetto al bagno, soprattutto se si tiene l’acqua aperta solo quando serve.
    Inoltre è possibile adottare docce a risparmio energetico, in grado di ridurre i consumi oltre il 70%. In termini pratici, considerando una doc-cia al giorno si possono risparmiare in un anno oltre 50.000 litri d’acqua e diverse centinaia di euro.
    La cosa importante è di utilizzare docce che non si limitino a ridurre il consumo d’acqua (allora tanto vale non aprire totalmente il rubinetto, con il risultato che s’impiega più tempo a lavarsi e si consuma lo stesso quantitativo di acqua), ma sfruttino in maniera più intelligente l’acqua, garantendo un elevato potere lavante a fronte di minori consumi.
    Vi sono inoltre vantaggi secondari interessanti: nel caso di boiler elettrico, più persone riescono a fare la doccia consecutivamente e minori sono i cali di portata per gli altri utenti, l’unico rovescio della medaglia è che, passando meno acqua nei tubi, si deve attendere più tempo l’arrivo dell’acqua calda.

  • Lavaggio stoviglie e biancheria.
  • Nel caso in cui si utilizzino lavatrici o lavastoviglie è bene farle girare sempre a pieno carico; nel caso dei lavaggi a mano evitare l’uso d’acqua corrente e preferire l’acqua raccolta in un lavabo o in una bacinella.
    Sempre per ridurre gli sprechi, non lasciate diventare vecchio lo sporco dei piatti e le macchie ostiche dei tessuti perché richiedono un lavaggio più impegnativo sia da un punto di vista chimico (detersivi) sia energetico (tempi e temperature più elevate); lavare separatamente i pezzi a seconda del grado di sporco.
    Molti si chiederanno: si consuma più acqua, energia e detersivi lavando a mano o a macchina?
    Per rispondere in maniera corretta a questa domanda è necessario conoscere due fattori: grado di riempimento ed «economicità» della macchina da una parte e capacità di lavaggio manuale dall’altra.
    Comunque alcuni studi in materia hanno dimostrato che per lavare lo stesso quantitativo di stoviglie, pari ad un carico intero di una lavapiatti, mediamente si consumano 80 litri d’acqua se lavati a mano; 60 se lavati a macchina; 12 litri nel caso di apparecchi ad elevata efficienza, i quali oltre al risparmio d’acqua consentono una notevole contrazione dei consumi di detersivi ed energia.

  • Vaschette del WC.
  • Le vaschette tradizionali, in genere contengono circa 24 litri, un volume d’acqua tale da permettere una buona azione lavante nel caso di presenze solide…, ma eccessivamente elevata nel caso di rifiuti liquidi.
    Mediamente, con tali sciacquoni si ha un consumo giornaliero di circa 100 litri a persona, in gran parte sprecati.
    Più efficienti sono le vaschette a due mandate, una da 3 e l’altra da 6 litri, grazie alle quali il consumo giornaliero, a parità di funzione, scende a 15 litri d’acqua.
    Se utilizzate in maniera corretta, ossia schiacciando il tasto giusto al momento giusto, con le vaschette a doppia mandata si arriva a risparmiare circa 17.000 litri d’acqua l’anno a persona.
    Quando non si hanno a disposizione vaschette ad hoc, è possibile modificare i tradizionali cassonetti introducendo dei pesi che permettono di ottenere le stesse prestazioni.
    Un altro metodo è di inserire nella vaschetta un mattone o più semplicemente una bottiglia piena d’acqua.
    In quest’ultimo caso si risparmia molta acqua, ma si riduce anche la quantità disponibile per ogni scarico con l’inconveniente di ridurre l’azione lavante.

  • Rubinetti.
  • Vanno aperti solo quando serve e tenuti chiusi mentre ci si insapona o ci si lava i denti; analogamente per lavare la frutta e la verdura è sufficiente usare acqua raccolta in una bacinella e non quella corrente.
    Per dare un’idea concreta di quanto questi gesti quotidiani possano far variare notevolmente il livello dei consumi idrici, analizziamo in dettaglio cosa accade durante il lavaggio dei denti: tenendo aperto il rubinetto per tutto il periodo di pulizia, si arriva a consumare 10.000 litri l’anno a persona; quando il rubinetto viene aperto solo per il risciacquo il consumo d’acqua si riduce a 1600; se poi invece dell’acqua corrente si utilizza quella contenuta in un bicchiere, si arriva a non più di 200 litri d’acqua l’anno!
    Un bel risparmio, vero?
    Per quanto concerne interventi di tipo impiantistico, è possibile sostituire i normali filtrini dei rubinetti (quelli che ogni tanto dobbiamo pulire dal calcare e da altre sporcizie) con dei modelli risparmio energetico (aeratori).
    Come per le docce vale il discorso di acquistare dei modelli che non si limitino a ridurre la portata dell’acqua, ma che producano un getto di eguale capacità lavante con consumi inferiori.

  • Perdite dalle guarnizioni.
  • L’acqua, che a causa di perdite delle guarnizioni gocciola dai rubinetti o dallo sciacquone, sembra poca cosa, ma essendo continuativo, anche il semplice gocciolamento comporta uno spreco inutile di migliaia di litri d’acqua (e di euro).
    Nel caso in cui l’impianto è dotato di accumuli dell’acqua calda, come ad esempio i boiler elettrici, oltre al consumo d’acqua le perdite idriche si tramutano anche in uno spreco d’energia elettrica.
    È pertanto consigliabile di sostituire immediatamente le guarnizioni danneggiate.

  • Ridurre l’Impiego di Additivi
  • Tutti i detergenti, compresi quelli ecologici, comportano un impatto ambientale per la loro produzione, il trasporto e lo smaltimento.
    Inoltre, soprattutto nel caso di detergenti convenzionali, si ha una liberazione di residui tossici nell’ambiente che poi vengono assimilati attraverso la respirazione, la pelle e il consumo di alimenti.
    Ecco perché è bene ridurre al minimo l’impiego di detergenti e detersivi e in ogni caso preferire i prodotti ecologici.
    Ma cosa c’entrano i detersivi con l’acqua?
    È molto semplice: in tutti i processi di pulizia viene utilizzata l’acqua come diluente che, se usata in modo intelligente, riserva ottime sorprese!
    Per il lavaggio di stoviglie e del bucato è possibile trattare energicamente l’acqua con opportuni dispositivi da applicare direttamente alle condotte dell’acqua o direttamente nelle macchine da lavare o sotto forma di additivi, ottenendo circa un dimezzamento dei consumi dei detersivi.
    Per quanto concerne la pulizia delle superfici è consigliabile impiegare dei panni in microfibra dove l’azione chimica degli additivi è completamente sostituita dall’azione meccanica, ossia si pulisce e si sgrassa unicamente utilizzando l’acqua.
    Ma anche in questo caso, per non avere risultati deludenti, è necessario scegliere prodotti d’elevata qualità.

  • Combattere il Calcare
  • Il calcare è ben noto per la tendenza a creare incrostazioni, assai difficili da rimuovere da box doccia, lavelli e rubinetteria in generale; ma i maggiori inconvenienti, il calcare li crea all’interno dell’impianto idraulico, ossia nelle condutture e, soprattutto, nei generatori d’acqua calda (elettrici o a gas).
    Tali depositi creano due tipi di barriere: una termica e una fisica.
    La prima si traduce in un maggior consumo di energia per nulla trascurabile, infatti, per ogni millimetro di deposito di calcare nei tubi, si registra un aumento dei consumi elettrici di circa il 10% e siccome lo strato accumulato in un generatore d’acqua calda può diventare molto spesso, nel tempo, i consumi possono crescere vertiginosamente.
    Analogamente, lo strato di calcare crea anche una barriera fisica al passaggio dell’acqua che, nel caso d’impianto dotato di autoclave, fa anch’esso aumentare i consumi di elettricità.
    Infine va detto che il calcare sollecita maggiormente l’impianto idraulico riducendone la durata.
    Una verifica della presenza di calcare all’interno dei tubi può essere realizzata con una semplice prova.
    Aprite al massimo il rubinetto dell’acqua fredda e notate la portata; dopo qualche istante ripetete la stessa cosa con il rubinetto dell’acqua calda.
    La minore portata dell’acqua calda è essenzialmente dovuta alle incrostazioni di calcare presenti nel generatore di calore!
    Le soluzioni utili per vincere il calcare si dividono in due categorie: trattamenti in grado di inibire il potere di coesione del calcare che, pur continuando ad essere presente nell’acqua, non è più in grado di for-mare incrostazioni; trattamenti di rimozione del calcare dall’acqua.

Ecologia Domestica

Del primo gruppo fanno parte i trattamenti energetici dell’acqua, i catalizzatori ceramici e i campi magnetici.

I primi uniscono le proprietà anticalcare alla riduzione dei consumi di detersivi ed all’eliminazione del problema della formazione della ruggine (molti modelli possono essere installati senza ricorrere all’idraulico).

I catalizzatori ceramici sono estremamente efficaci, ma richiedono un intervento impiantistico così come i dispositivi basati sull’effetto dei campi magnetici.

Tra i dispositivi che operano la rimozione parziale del calcare dall’acqua vi sono gli addolcitori, il cui impiego richiede periodicamente l’aggiunta di sale e un’accurata manutenzione.
Inoltre, sia l’installazione che la manutenzione richiede l’intervento di tecnici specializzati.

SOLIDARIETA' E CONSUMI

L’economia solidale

è, prima di tutto, un atteggiamento da cui derivano dei comportamenti che determinano un particolare stile di vita. Non si tratta solo, infatti, di aderire alle formule del commercio equo solidale, ma anche, e soprattutto, di rivoluzionare le nostre abitudini quotidiane: l’economia solidale comprende anche il nostro modo di lavare e lavarsi, ossia la quantità e la qualità di acqua, sapone e detersivi che utilizziamo.

Partire, quindi, dalle piccole cose, dalle attività quotidiane che, alla fin fine, costituiscono, in termini di tempo d’esecuzione, una porzione molto ampia di ogni nostra giornata. Limitare i consumi, specie d’acqua, evitare gli sprechi, cooperare con gli altri, sostituire la moda dell’ “usa e getta” con quella del recupero, utilizzare prodotti ecocompatibili, utilizzare l’automobile solo in casi di estrema necessità, impegnarsi a non inquinare, scambiare (tipo libri, cd, attrezzi, ecc.) per evitare di acquistare, sono alcuni imperativi per uno stile di vita un po’ più sobrio.

Zucchero equo-solidale

La nostra società si basa su un flusso continuo di merci e prodotti, e per questo viene definita consumistica. E, certamente, per cambiare le cose occorre intervenire (interferire) su questi automatismi.

Potremmo abbozzare una sorta di decalogo: compra leggero (ovvero prodotti con uno “zaino ecologico” non troppo pesante); compra durevole; compra semplice (in genere, gli oggetti più sofisticati sono meno durevoli, più delicati); compra vicino (per ridurre i danni ambientali che ogni trasporto comporta); compra sano; compra più giusto (e qui ci avviciniamo al discorso del commercio equo); compra prudente (a dispetto di normative e regolamentazioni, non è detto che il materiale acquistato non sia nocivo); compra sincero (evitare cioè i prodotti troppo pubblicizzati, dato che la pubblicità ce la paghiamo noi ed è spesso lontana dalla verità); compra mano d’opera (un metodo per aumentare l’occupazione); investi in futuro

INDIRIZZI UTILI

http://www.retelilliput.org/

http://www.utopie.it/http://www.retecosol.org/

http://www.networketico.it/

http://www.volint.it/http://www.zoes.it/

http://www.vita.it/

http://www.nuovomunicipio.org/

http://www.decrescita.it/

http://www.equonomia.it/

http://www.altreconomia.it/

http://www.altroconsumo.it/

http://www.valori.it/



COMMERCIO EQUO SOLIDALE

http://www.assobdm.it/

http://www.altromercato.it/

http://www.equoland.it/

http://www.transfair.it/

http://www.agices.org/

http://www.commercioetico.it/

http://www.equo.it/

http://www.mondosolidale.it/

http://www.cooperativaisola.org/

http://www.equociqua.it/

GAS

http://www.economia-solidale.org/

http://www.retegas.org/



FINANZA ETICA

http://www.bancaetica.com/

http://www.finanza-etica.itt/



TURISMO RESPONSABILE

http://www.aitr.org/

http://www.tures.it/

http://www.viaggiemiraggi.org/

http://www.viaggisolidali.it/

http://www.humanaitalia.org/



BARATTO

http://www.eticambio.it/

http://www.zerorelativo.it/

http://www.barattopoli.com/

http://www.tuttobaratto.it/

http://www.suesu.it/

da Fatti Mail a ... Song-Taaba ONLUS - Africa e Solidarietà

da Fatti Mail, da una mail spedita per chiedere una mano per il Burkina Faso, l'incontro con Padre Jean Ilboudo e la nascita, nel 2008, di Song-Taaba ONLUS.... Song-Taaba incontra Chiara Castellani, il suo Congo ed inizia un'esperienza umana di amicizia e solidarietà ... di conoscenza e consapevolezza ... che fa compiere ogni giorno nuovi passi ... guardando avanti ...

"A salvare veramente l’Africa non saranno i fondi e gli aiuti. Salveranno vite umane, permettendo loro di sopravvivere, ma non salveranno la vita dell’Africa. Cio’ che importa non sono i mezzi, ma le condizioni. Bisogna permettere all’Africa di ricostruirsi. Bisogna aiutarla a ricostruirsi. L’Africa deve essere prima che avere". (Joseph Ki-Zerbo)

L'Africa deve essere prima che avere ...

e come l'Africa, ognuno di noi

La strada dell'essere è quella i cui passi sono domande e la meta non è un dove ma un chi ...

Una strada che lo sguardo lungo e visionario di Padre Jean Ilboudo ha fatto intravedere a tutti noi

Song-Taaba è e vuole essere questo: la possibilità di percorrere questa strada

http://song-taabaonlus.ning.com/

Be Ye Ka Ye?: cosa c'è lì che non c'è qui?

Nulla o forse tutto: la voglia di muoversi, di interrogarsi,
di cercare il valore della vita ...

http://www.youtube.com/watch?v=WQGF1fqEruQ

la vita di Chiara Castellani

http://www.youtube.com/watch?v=HON6FoFUPnI

e di chiunque abbia voglia di vivere la solidarietà ...
se sei fra questi ... contatta:
segreteria@song-taabaonlus.org,


.... x iniziare a guardare l'Africa dal ... lato giusto:
Nel suo docu-film, Silvestro Montanaro, svela un'Africa
consapevole, dignitosa, aperta al futuro, segnata da ferite interne ed esterne,
creativa, saggia. Un' Africa da ascoltare, da capire, da scoprire e da cui
imparare:
http://www.ceraunavolta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-5a587b72-ded6-4320-942f-572599d3406c.html,