SOLIDARIETA' ... come altro?

SOLIDARIETA' ... come altro?
Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza cercare perché non s'impegna, senza disimpegnarci perché altri non s'impegna. Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore, un utile che non sia una delle solite trappole generosamente offerte ...dalla gente pratica. Si vive una sola volta e non vogliamo essere giocati in nome di nessun piccolo interesse. (Primo Mazzolari)

sabato 14 luglio 2018

giugnoluglio 2018


Fatti Mail  






Affezionata piccola grande famiglia di Fatti Mail





(a volte, se il nord della bussola interiore è la solidarietà, alcune riflessioni tornano)



durante la mia adolescenza e la mia gioventù il tema della Shoah mi ha toccata profondamente
ho letto libri (tanti) ho “studiato”, ho approfondito … nel tentativo di comprendere …
mi sconvolgeva, ancora più del COSA (i campi, le deportazioni, i forni, i milioni di morti) il COME …

mi chiedevo
come avesse potuto un’intera nazione guardare treni blindati, ascoltare grida, accettare così tanta sofferenza … senza reagire?
come avessero fatto, quanti vivevano accanto ai campi di sterminio, a non porsi domande, a non chiedersi … perché il perimetro di quei campi non si allargasse mai nonostante ogni giorno continuassero ad entrarvi “vagonate” di  persone … nonostante l’unica cosa che uscisse fosse fumo …

così ho iniziato  lentamente a pensare che la responsabilità fosse si dei nazisti ma anche, altrettanta, di ogni singola persona vissuta in Germania o in Austria o in Polonia (… in Europa) in quegli anni

perché la morte ingiusta ha due genitori: il male compiuto e l’astensione da ognuno di quei gesti di bene che potrebbe contrastarlo

sono morti 6 milioni di innocenti a causa di quella “astensione” di massa

essere ebrei non era – né mai sarà -  una colpa … come non è una colpa nulla che riguardi l’essere
le colpe sono frutto avvelenato del fare: rubo, uccido, stupro, calunnio … scelgo di fare  qualcosa di male che potrei quindi anche non fare
mentre nessuno di noi può scegliere di  … non essere ciò che è
(nel mio caso una donna con una piccola fede e una grande inquietudine, ad esempio)

perciò – per come la vedo io – se sei ebreo, cristiano, mussulmano, se sei omosessuale, se sei povero, se sei migrante, se sei ciò che sei e per questo – e solo per questo – vieni internato, torturato, ucciso o lasciato annegare … una colpa c’è ma non è tua. La colpa oggi come ieri non è “vostra”

la povertà, il genere di appartenenza, il proprio credo politico o religioso … non solo non sono reati ma in base all’art. 3 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo
“Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona” mentre l’art. 13 recita: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento”

la colpa  - allora - è nostra
… ieri come oggi …

per non esserci stesi in centinaia sui binari affinché quei treni blindati non partissero …

per non aver riempito tutta la superfice del MARE di imbarcazioni “NOSTRE” di ogni forma e dimensione pronte a raccogliere ogni essere umano (che meraviglia sarebbe) …

per aver accettato che i numeri della morte crescano inesorabilmente dimenticando che quei numeri sono composti da infinite insostituibili “unicità”: unico è mio padre, unico è ognuno dei miei figli, amori, amici: siamo tutti unici per chi ci ama …

per aver preferito aspettare da altri ciò che invece dipende da noi perché accanto all’Europa dei governi c’è un’Europa dei popoli che potrebbe indicare, disobbedire, manifestare,  testimoniare tutto ciò che questi governi non “riconoscono” (e rappresentano) più …

… se abbiamo perso la “coscienza” (consapevolezza) del valore di ogni vita, mi chiedo, per cosa stiamo facendo tutto il resto?

condannare a morte unicamente in nome di ciò che si è – e non di ciò che si fa – al di là di tutte le parole e le apparenze, regole e istituzioni, è condannare a morte la nostra civiltà

per definirsi “civili” bisogna governare le sfide e i cambiamenti, prefigurare soluzioni, risolvere problemi non certo eliminarli attraverso quegli esseri umani costretti dalla storia ad incarnarli

ho appena letto di … ulteriori catene di naufragi … sapessimo ancora piangere … potremmo iniziare da lì invece quello delle nostre lacrime non è un mare in cui ci sia rischio di annegare … per piangere ci vuole istinto e (com)passione mentre noi:
“scappiamo dall’istinto di vivere e reclamiamo la vacanza della vita, vacanza che però significa mancanza, assenza
(Andrea Marcolongo)

così
in questo nostro paradossale tempo
all’appello della vita che si fa maestra
da una parte c’è chi purtroppo
ha perso per sempre la possibilità
di risponderle “presente”
dall’altra, solo

…  assenti ingiustificati …


Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere.
José Saramago


g.s.


Fatti Mail torna a settembre
buona serena solidale estate a tutte le amiche e gli amici della rete



TRE ulteriori condivisioni:

1)    Chiunque voglia segnalare iniziative da promuovere, NON mandi ALLEGATI, NE’ LOCANDINE ma tutto il comunicato direttamente come testo della mail
2)    Il BLOG è aggiornato costantemente. Nella colonna di destra alle voci SOS o IN PRIMO PIANO sono inserite sempre nuove iniziative o richieste solidali 
3)    Sempre nella colonna di destra del BLOG   c'è una finestrella 
"CERCO … TROVO …"
basta digitare una  parola chiave  e   appariranno tutte le volte in cui,  in una qualunque Fatti Mail degli ultimi, sia stata citata quella parola  può essere un'utile strumento di prima ricerca (ovviamente poi c'è sempre l’ archivio!)


AVVISATE LE PERSONE DA VOI SEGNALATE -  DI CUI FORNITE SOLO UN NUMERO DI TELEFONO - CHE POTREBBERO RICEVERE TELEFONATE IN CUI SI FARA’ RIFERIMENTO A Fatti Mail … è importante aiutare due persone estranee   a superare il disagio iniziale … Considerate che l’espandersi di Fatti Mail se da una parte aumenta i lettori (e le opportunità di risposte solidali) dall’altra estende anche al di fuori delle spedizioni di Fatti Mail via e-mail la possibile lettura del bollettino. Chiedete quindi a chi vi chiami o vi contatti come sia venuto a conoscenza della vostra richiesta, regolandovi conseguentemente. 

BUONA LETTURA :
Le richieste legate alla ricerca di lavoro  - oggi come sempre - chiamano tutti coloro che vogliano “essere” solidali  a “fare” un gesto in più: una lettura approfondita, un passa parola, un’attenzione ad offerte che possano capitare alla nostra attenzione.  Non sono bigliettini attaccati ad una bacheca … sono amici, persone che stanno portando un peso – diverso ma gravoso in ogni caso – e chiedono il nostro sostegno … per non restarne schiacciati. Grazie



1)           DIGIUNO DI GIUSTIZIA:

A tutti gli uomini e donne di buona volontà
Martedì 10 luglio 2018 alle ore 12 ci ritroviamo a Roma, in piazza San Pietro, per una giornata di digiuno. Da lì proseguiremo a Montecitorio per testimoniare con il digiuno contro le politiche migratorie di questo governo. E continueremo a digiunare per altri 10 giorni con un presidio davanti a Montecitorio dalle ore 8 alle 14.

Per adesioni al digiuno e partecipazione scrivere a questa email: digiunodigiustizia@hotmail.com

UN DIGIUNO DI GIUSTIZIA IN SOLIDARIETA’ CON I MIGRANTI
“Avete mai pianto, quando avete visto affondare un barcone di migranti?” così Papa Francesco ci interpellava durante la Messa da lui celebrata a Lampedusa per le 33.000 vittime accertate (secondo il giornale inglese Guardian che ne ha pubblicato i nomi) perite nel Mediterraneo per le politiche restrittive della “Fortezza Europa”.

È il naufragio dei migranti, dei poveri, dei disperati, ma è anche il naufragio dell’Europa, e dei suoi ideali di essere la “patria dei diritti umani”. La Carta della UE afferma: “La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata”.
È un crimine contro l’umanità, un’umanità impoverita e disperata, perpetrato dall’opulenta Europa che rifiuta chi bussa alla sua porta.
Un rifiuto che è diventato ancora più brutale con lo scorso vertice della UE dove i capi di governo hanno deciso una politica di non accoglienza. Anche l’Italia, decide ora di non accogliere, di chiudere i porti alle navi delle ONG ed affida invece tale compito alla Guardia Costiera libica, che se salverà i migranti, li riporterà nell’inferno che è la Libia. Perfino la Commissione Europea ha detto: “Non riportate i profughi in Libia, lì ci sono condizioni inumane.”

Per questo stiamo di nuovo assistendo a continui naufragi. L’ONU parla di oltre mille morti in questi mesi.

Papa Francesco ha fatto sue le parole dell’arcivescovo Hyeronymous di Grecia pronunciate nel campo profughi di Lesbos: “Chi vede gli occhi dei bambini che incontriamo nei campi profughi, è in grado di riconoscere immediatamente la “bancarotta dell’umanità”.

È il sangue degli impoveriti, degli ultimi che interpella tutti noi, in particolare noi cristiani che saremo giudicati su: “Ero straniero… e non mi avete accolto.” Noi chiediamo a tutti i credenti, di reagire, di gridare il proprio dissenso davanti a queste politiche disumane.
Noi proponiamo un piccolo segno visibile, pubblico: un digiuno a staffetta con un presidio davanti al Parlamento italiano per dire che non possiamo accettare questa politica delle porte chiuse che provoca la morte nel deserto e nel Mediterraneo di migliaia di migranti.

“Il digiuno che voglio – dice il profeta Isaia in nome di Dio – non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo senza trascurare i tuoi parenti?”.

Padre Alex Zanotelli a nome dei Missionari Comboniani.
Mons. Raffaele Nogaro- Vescovo Emerito di Caserta
Don Alessandro Santoro a nome della Comunità delle Piagge di Firenze.
Suor Rita Giaretta e Comunità Rut- Suore Orsoline scm – Caserta
Padre Giorgio Ghezzi – Religioso Sacramentino.
“La Comunità del Sacro Convento aderisce e partecipa nella preghiera “ è quanto riferisce padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi



2)            STEFANIA PSICOTERAPEUTA:

mi chiamo Stefania Ricciardi
Sono Psicologa-Psicoterapeuta e lavoro al Centro di Salute mentale di Avezzano ( AQ) alla Casa Circondariale di Avezzano e al Carcere di Massima Sicurezza di Sulmona come dipendente ASL.

Offrirei volentieri a chi ne ha bisogno incontri di Psicoterapia a costi " sociali" ossia 30 euro ad incontro.
Nel tempo ho accumulato una vastissima esperienza relativamente alle più disparate patologie e presso il Carcere mi sono occupata di tematiche riguardanti la Riconciliazione.

Se serve approfondimento conoscitivo sono a disposizione.
            gaia.fattimail@gmail.com,  
Grazie, Dott.ssa Stefania Ricciardi



3)           OPERATORE DELL’ACCOGLIENZA:


Ricerca di personale OPERATORE dell'accoglienza per un centro di accoglienza in Roma, precisamente l’associazione di promozione sociale PeopleTakeCare, che si occupa  di inclusione e di accoglienza richiedenti e titolari di protezione internazionale

Siamo  una giovane associazione che si occupa di accoglienza e inclusione dei richiedenti e titolari di protezione internazionale. Per l’imminente apertura di un CAS in via tiburtina ( IV Municipio) stiamo ricercando personale che sappia almeno una lingua straniera (Inglese, francese, arabo) oltre all’italiano, che preferibilmente abbia già esperienza nel mondo dell’accoglienza e dell’inclusione e che sia disposto a dare ausilio agli ospiti del centro (uomini maggiorenni), tenendo sempre a mente che generalmente non conoscono la nostra lingua né le nostre “modalità di vita quotidiana” e hanno bisogno di disponibilità e comprensione.
Chi fosse interessato e può dare disponibilità ad iniziare già da settembre può contattarmi all’indirizzo email info@peopletakecare.it  specificando che ha letto il mio appello su FattiMail.
Grazie a tutti
Stefania

People Take Care: https://www.peopletakecare.it/





4)           MI OCCUPO DI LIBRI:

Buongiorno Gaia, da 34 anni  mi occupo di libri, ora sono senza lavoro e sistemo biblioteche private di vario tipo. Si tratta della pulizia e sistemazione di libri di privati, se necessario effettuo la catalogazione e la valutazione.
Se qualcuno potrebbe essere interessato sono a disposizione. Non so se può essere attinente e utile per qualcuno.
Grazie
Davidena - gaia.fattimail@gmail.com,  






5)           CERCO BI/TRILOCALE:


Care amiche e amici

sto cercando un bilocale e/o trilocale a Roma in zona tuscolana o metro A
per mia figlia e fidanzato in affitto se conoscete qualcuno o avete la possibilità  di affittare fatemelo sapere

Grazie mille
Paola Maschio - gaia.fattimail@gmail.com,  







1)                AVETE CONTATTI COLOMBIA?:

VOLONTARIATO IN COLOMBIA

Ciao a tutti!
Dal 19 luglio sarò in Colombia per un'esperienza di volontariato. Educazione informale e teatro per la riconciliazione e la pace. Chiunque avesse suggerimenti per lavoretti o possibilità di ospitarmi qualche notte a Bogotà o a Cali renderebbe questo soggiorno oltreoceano più sostenibile!
Grazie di cuore a tutti voi
Elisa –  gaia.fattimail@gmail.com,  






6)            KESETE CERCA LAVORO:

ho proprio bisogno di qualcuno che aiuti Kesete a trovare lavoro
è un giovane eritreo con un carattere generoso e disponibile
in attesa di ricongiungimento con la moglie ed un figlio piccolissimo

Kesete sa fare un pò di tutto è versatile ma ha ancora difficoltà con l' italiano
in Libia ha lavorato come termoidraulico e anche ora fa piccoli lavoretti che però non sono sufficienti a potersi mantenere.

spero sinceramente che qualcuno si offra per aiutarlo ad inserirsi nel mondo del lavoro perchè è un ragazzo che merita 

Kesete: 

annalisa 
gaia.fattimail@gmail.com,  




7)                    MIMMO CERCA LAVORO:

Mimmo Riccitelli ha 48 anni, ha lavorato gia` come badante (di un avvocato della Cassa Depositi e Prestiti). Sa cucinare, ha la patente, sa fare iniezioni. In passato ha lavorato come guardia giurata e pizzaiolo. Telefono xxx

Per contatti anche Sergio: gaia.fattimail@gmail.com,  




8)            VIMALA CERCA LAVORO:

VIMALA, una giovane donna ( 30 anni ) del Kerala cerca lavoro.
A fine giugno sarà ultimato l'iter per il permesso di soggiorno.
Venuta in Italia per studiare farmacia ha dovuto modificare i suoi progetti a causa di seri problemi familiari in India.
Avendo esperienza infermieristica ha lavorato per un poco in una clinica.
Poi abbiamo avuto la fortuna di incontrarla.
Da gennaio è stata la migliore badante che si possa desiderare per mia madre ( 98 anni).
Ora mamma si è spenta tra le sue braccia.
È seria, affettuosa, disponibile, capace.
Per chi ne avesse bisogno una vera "perla rara". Parla italiano abbastanza bene.
Il suo cell. è  xxx

Il mio xxx Daniela: gaia.fattimail@gmail.com,  





9)            BARBARA CERCA LAVORO:

Ho conosciuto, parlandoci a lungo, la mamma di un coetaneo di mio nipote, donna   di notevole livello sia morale che intellettuale: si chiama Barbara.  E’ polacca sposata ad un italiano. Lei ha 51 anni, si è laureata il 1998 in giurisprudenza alla Sapienza a Roma, ha la doppia cittadinanza, lingua italiana e polacca perfette, russo ottimo; sa lavorare con il computer. 
Hanno tre figli tra 10 e 16 anni.  
Ora, col lavoro del marito non ce la fanno ad andare avanti. 
Lei cerca un lavoro ed ha veramente bisogno di trovarne.
Di recente si sono trasferiti in Puglia seguendo una prospettiva di lavoro, che è poi risultata insufficiente.
Ora sono a Roma.

Sono a disposizione per ulteriori info e contatti diretti con Barbara.

Sergio - gaia.fattimail@gmail.com,  





10)      COLLABORAZIONE DOMESTICA:

Essendo rimasto senza collaborazione domestica sono alla ricerca di persona di buona volontà capace e disponibile a curare la casa per una decina di ore la settimana - distribuite per giorni dispari o pari - a equo pagamento e a tempo indeterminato, che affronti l'idea d'interloquire con me tutt'ora molto impegnato, quindi sempre disponibile per quanto umanamente possibile.

Grazie mille per la collaborazione, ma mi necessita proprio! 

Marco Eller tel. xxx

Oppure scrivere a gaia.fattimail@gmail.com,  





11)        OFFRO SCAFFALI:
Ho dei mobili bianchi vecchiotti ma utilissimi per conservare molte cose, aperti e profondi.
Patrizia: gaia.fattimail@gmail.com,  




12)           AFFITTO UNA STANZA:


Un'amica che ha abitato da me andrà via in settembre e siccome non amo vivere da sola vorrei affittare una stanza del mio appartamento a Roma che si trova  a pochi passi dalla fermata Re di Roma della metro A  e dalle fermate degli autobus 85 e 16. La stanza non è molto grande ma è arredata con molto gusto, completa di tutto: letto singolo molto comodo, un  grande armadio, una  scrivania, mensole per libri, angolo toletta con specchio e mensola,  televisione, aria condizionata, internet Sono un'insegnante e sono una persona molto tranquilla.
Cerco una persona italiana altrettanto tranquilla che lavori full time  e che abbia dai 38-40 anni in su.
Mi piacerebbe, nel rispetto della privacy e della libertà di ciascuna, di instaurare un clima simpatico , cordiale e solidale che abbia un sapore  di casa.
La stanza sarà libera a metà settembre. Il prezzo è contenuto.
Potete scrivere facendo riferimento a fatti mail a:

             gaia.fattimail@gmail.com,  

oppure telefonare al xxx

grazie Patrizia


13)           SOS NON FERMIAMO I PROGETTI:

"CAPACITY BUILDING CENTER FOR WOMEN"
CITY OF HOPE, Lusaka, Zambia

City of Hope (http://www.salesiansisterscityofhope.orgè una comunità di suore salesiane delle Figlie di Maria Ausiliatrice (https://www.cgfmanet.orge di volontari laici che da 27 anni accolgono ed educano bambini e ragazze orfane o di strada della capitale dello Zambia, Lusaka.
In particolare City of Hope si compone di:
- una Scuola Materna, Primaria e Secondaria che ospita oltre 800 bambini e ragazzi di età compresa fra i 5 e i 18 anni;
- una Casa Famiglia per giovani ragazze in difficoltà che al momento ospita 36 ragazze di età compresa fra i 7 e i 22 anni;
-  Un Centro di Formazione Professionale che offre corsi di cucitocucinaoperatore turistico ed information technology con circa 100 studenti all'anno, prevalentemente donne (85%).
Le suore e i volontari di City of Hope hanno iniziato la costruzione di un NUOVO EDIFICIO su 2 piani con 45 stanze ed aule che verranno usate per ospitare, educare e far crescere umanamente e spiritualmente 80 nuove giovani ragazze fra i 15 e i 22 anni, così da aumentare la fiducia in loro stesse e nelle proprie capacità, aiutandole ad inserirsi nel mondo del lavoro e dandogli così un'indipendenza economica ed una dignità sociale che le metteranno al riparo da situazioni di difficoltà e sfruttamento.

Sfortunatamente la costruzione dell'edificio si è fermata 3 anni fa per mancanza fondi, ma l'anno scorso grazie all'aiuto della provvidenza i lavori sono ripresi ed ormai il piano terra è quasi completato!!!!
...... ma se non si trovano altri fondi a breve i lavori verranno di nuovo interrotti...
Servono altri 115.000 euro per completare l'edificio, arredarlo e comprare le attrezzature necessarie alla formazione delle giovani donne.
Questo progetto è stato pubblicato sulla piattaforma di crowdfunding gofundme e potrete seguire i progressi del progetto e donare il vostro contributo direttamente attraverso questo link:
Ogni aiuto, anche piccolo, contribuirà a tenere aperto il cantiere e a terminare i lavori nel più breve tempo possibile per iniziare ad ospitare e formare le nuove ragazze.

E per favore ricordatevi che se vorrete anche solo far conoscere la nostra realtà, diffondendo questo link ai vostri contatti o condividendolo sui vostri social, ci sareste comunque di grandissimo aiuto!

Grazie a tutti dallo Zambia e dalla comunità di City of Hope!!!!


14)           INSEGNANTI & INTERCULTURA 

Caro collega insegnante di primaria,
vuoi lanciarti nell'avventura di educare all'estero? Perchè non alla scuola italiana di Algeri?
P. Piero Masolo, missionario del Pime in Algeria e preside della scuola italiana Roma di Algeri, cerca insegnanti di scuola primaria, con una certa esperienza, disponibili da inizio settembre.
Si tratta di una vera sfida educativa: una scuola internazionale con bambini di varie nazionalità, a cui insegnare in italiano.
Manda il cv alla mail xxx oppure preside@italscuola.com e verrai contattato quanto prima da p.Piero.

   E casomai dovessi decidere di partire, Marhbabik/i! (che significa: benvenuto/a) 





CONDIVIDO:
EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE E/O CULTURALE.  
A SEGUIRE ALCUNE SEGNALAZIONI DI EVENTI, ATTVITIVA’, INIZIATIVE A CARATTERE SOLIDALE E/O CULTURALE. … vita e solidarietà … per imparare a crescere insieme  
BUONA LETTURA:



GUIDE INVISIBILI
Ed ecco quello che vi abbiamo preparato:
un weekend intero di Guide Invisibili.

la città di Roma, i suoi quartieri e i suoi segreti, attraverso le  storie e le visioni del mondo di un gruppo di giovani migranti.
Le narrazioni si snodano tra i vicoli del quartiere Esquilino e del centro storico accompagnando l’ascoltatore in un viaggio sonoro nel quale le strade, i muri, i volti della città acquistano forma e valore diverso.

Si inizia venerdì 13 fino al 15   luglio
domenica pomeriggio tra i vicoli ombreggiati di uno dei quartieri più spettacolari della città, Trastevere.

Le storie dei giovani migranti che vivono nei centri di accoglienza della Capitale vi accompagneranno tra i box colorati del mercato Esquilino, tra le comitive di turisti chiassosi dei vicoli intorno a Piazza di Spagna, nella quiete magica delle piazze di Trastevere o nel labirinto di corridoi caotici della stazione Termini.
Ascolta i trailer delle Guide Invisibili e vieni a passeggiare con noi il:
-14 Luglio, h 11.00-12.00 @ Esquilino
-14 Luglio, h 17.30-18.30 @ Termini
-15 Luglio, h 16.00-17.00 @ Trastevere
Per prenotazioni e informazioni scrivici a: guideinvisibili@gmail.com
o visita la nostra PAGINA FACEBOOK

Preparate le cuffie e per info e prenotazioni scriveteci a
(posti limitati): guideinvisibili@gmail.com



DISTANZE

“Il pregiudizio vede ciò che gli pare  e non vede ciò che è evidente”
Aubrey de Vere
martedì 17 luglio ore 19,30
via delle Montagne Rocciose 14
oltre i pregiudizi la “giusta” DISTANZA per conoscersi e comprendere
un viaggio di parole, musica, dati … sui viaggi del MIGRARE

Il reading è un’iniziativa condivisa con IDOS e parte dell’esperienza Voci di Confine
Grazie ad una collaborazione/condivisione delle finalità con IDOS (Centro studi e ricerche: Dossier Statistico Immigrazione) organizzare un reading permette di far arrivare – in dono – a chi vi partecipi due pubblicazioni di approfondimento sulla realtà dei migranti.
Un’iniziativa che permette quindi di fare formazione sul tema del migrare e superare – grazie ad una maggiore consapevolezza – i pregiudizi
confermare con una mail la partecipazione per il 17 luglio aiuterà ad organizzare al meglio in modo che vi siano copie delle pubblicazioni per tutti i presenti in sala:
gaia.fattimail@gmail.com 
grazie
in amicizia e solidarietà
“siamo sempre lo straniero di qualcun altro
conoscere, imparare a vivere insieme
è lottare contro il razzismo”
(Tahar Ben Jelloun)



MEDICI SENZA FRONTIERE

Sostieni Medici Senza Frontiere Italia con le nuove T-shirt d’autore
Msf Italia e Worth Wearing lanciano la campagna #Umani. Tanti artisti hanno deciso di sostenere la causa di migliaia di operatori umanitari di Medici senza Frontiere: tra loro anche Makkox, Mauro Biani, Nives Manara, Anarkikka e Franny Thiery.

Le T-shirt d’autore sono state pubblicate nello store tshirtumani.it
Esiste un solo aiuto, l'aiuto che non fa differenze. Perché proviamo le stesse emozioni e apparteniamo tutti a un unico genere: quello umano.



SALVA CIBO

Da settembre 2017 stiamo svolgendo al mercato rionale dell’Alberone (Roma VII municipio) un’attività di recupero e distribuzione gratuita delle eccedenze alimentari. L’iniziativa s’inserisce in un progetto coordinato da Eco dalle Città, associazione già attiva in questo tipo di iniziative. E' il caso del progetto nel mercato di Porta Palazzo a Torino che da oltre un anno vede impegnate le Sentinelle dei Rifiuti e i richiedenti asilo - Ecomori nel recupero delle eccedenze alimentari e nel miglioramento della raccolta differenziata.

Il nostro progetto è il primo di una idea di Roma Salva Cibo mira a:

1) contrastare lo spreco alimentare e ridurre il rifiuto organico, alleggerendo i costi di smaltimento;
2) sostenere persone in difficoltà economica;
3) creare una rete solidale tra le varie soggettività coinvolte capace di stimolare legami sociali;
4) coinvolgere migranti superando il pregiudizio secondo cui costituirebbero esclusivamente un peso e un problema per la società italiana;
5) svolgere attività di sensibilizzazione e informazione sulla raccolta differenziata e il riciclo.

Nonostante le nostre forze siano limitate (siamo solo in tre ed operiamo esclusivamente il sabato), grazie all’adesione di diversi banchi del mercato dell’Alberone, siamo riusciti finora a raccogliere e distribuire una media giornaliera di oltre 100 kg di alimenti tra frutta, verdura e pane. Vorremmo però estendere l’iniziativa aumentando sia il numero di mercati romani in cui essere attivi che la frequenza settimanale. Pertanto, stiamo cercando di coinvolgere altri operatori, il cui lavoro riteniamo sia necessario compensare almeno in parte. Abbiamo in programma di riorganizzare la raccolta e la distribuzione in maniera capillare e mobile, così da raggiungere anche chi ha difficoltà a recarsi presso i punti di distribuzione. La raccolta fondi ha la finalità di coprire le seguenti spese:
a) Borsa lavoro per gli operatori;
b) spostamenti e trasporti;
c) materiali per la distribuzione: buste ecologiche, guanti etc...




      
A partire dal mese di giugno 2018 l'ambulatorio di malattie infettive e tropicali dell'INMI Spallanzani promuove una campagna di screening gratuita per la malattia di Chagas all'interno di un progetto di ricerca europea. I migranti latino americani e i loro figli possono presentarsi il martedì ed il giovedì al poliambulatorio dell' Istituto dalle 9.30 alle 10.30 e aderendo a questo progetto avranno accesso al test gratuito per la malattia di Chagas e, in caso di positività, verranno presi in carico seguendo un percorso diagnostico terapeutico ben definito che include anche la somministrazione gratuita del farmaco.


  
ZALAB: IL CINEMA CHE CAMBIA

Mare Chiuso: il documentario in streaming
Guarda il documentario in streaming e lascia un commento.
“Accordi con i libici, blocco navale, porti chiusi: le parole d’ordine di oggi non sono nuove. Si rifanno a quello che l’Italia ha già fatto poco meno di dieci anni fa, attuando i respingimenti in mare e attirandosi le condanna della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo. Mare Chiuso raccontò quella pagina storica grazie alle testimonianze dei migranti respinti dalle operazioni di allora.
Lo vogliamo riproporre per dare idealmente voce a quanti vengono respinti in queste ore. Perché queste violenze e queste morti continueranno a ripetersi finché non si apriranno altre vie, legali e sicure, di migrazione.”
Stefano Liberti, Andrea Segre 
Da giovedì  12 LUGLIO Mare Chiuso – Closed Sea di Stefano Liberti e Andrea Segre è in streaming gratuito su ZaLab una settimana.
Mare chiuso è un documentario in cui testimonianze dirette mettono in luce le violenze commesse dall’Italia ai danni degli oltre duemila migranti giunti sulle coste italiane fra il 2009 e il 2010. Persone indifese, innocenti e in cerca di protezione.
Tra maggio 2009 e settembre 2010 oltre duemila migranti africani vennero intercettati nelle acque del Mediterraneo e respinti in Libia dalla Marina e dalla Polizia italiana;  in seguito agli accordi tra Gheddafi e Berlusconi, infatti, le barche dei migranti venivano sistematicamente ricondotte in territorio libico, dove i richiedenti asilo non godevano di alcun diritto e la polizia esercitava indisturbata varie forme di abusi e di violenze.
Non si è mai potuto sapere ciò che realmente succedeva ai migranti durante i respingimenti, perché nessun giornalista era ammesso sulle navi e perché tutti i testimoni furono poi destinati alla detenzione in Libia.
Nel marzo 2011 con lo scoppio della guerra in Libia, tutto è cambiato. Migliaia di migranti africani sono scappati e tra questi anche rifugiati etiopi, eritrei e somali che erano stati precedentemente vittime dei respingimenti italiani e che si sono rifugiati nel campo UNHCR di Shousha in Tunisia, dove li abbiamo incontrati.
Nel documentario sono loro, infatti, a raccontare in prima persona cosa vuol dire essere respinti; sono i racconti che ancora mancavano di dolore e dignità, ricostruiti con precisione e consapevolezza.
Una strategia politica che ha purtroppo goduto di un grande consenso nell’opinione pubblica italiana, ma per la quale l’Italia è stata recentemente condannata dalla Corte Europea per i Diritti Umani in seguito ad un processo storico il cui svolgimento fa da cornice alle storie narrate nel documentario.


LETTURE D’ESTATE & DEMOCRAZIA


E' una manifestazione, organizzata dalla Federazione Italiana Invito alla Lettura, si svolge da più o meno trent'anni nei Giardini di Castel Sant’Angelo lungo i viali che girano intorno al Castello con partenza ed arrivo su Lungotevere Castello

L'iniziativa non ha percepito finanziamenti pubblici e i ricavi sono destinati all'Associazione Peter Pan Onlus impegnata dal 1994 nel sostegno e nell’accoglienza delle famiglie con bambini malati di cancro ricoverati presso gli ospedali del Bambino Gesù e del Policlinico Umberto I.

La manifestazione è a ingresso gratuito e offre concerti, presentazioni di libri, dibattiti vari, spettacoli proiezioni, ecc.. C'è una vasta area a libreria e naturalmente non mancano posti ristoro (qui ovviamente se si consuma si paga). L'affluenza prevista è di circa 1,5 milioni di persone


Sito di LETTURE D'ESTATE: https://www.letturedestate.it/ 

Sito della Federazione Italiana Invito alla lettura:
 http://invitoallalettura.org/ 


nell'ambito della manifestazione 6 serate lunedì 16 - 23 - 30 luglio / giovedì 19 - 26 luglio e 2 agosto (dalle ore 19:00 alle 21:00) 
tratteranno temi di interesse sociale facendo perno sui cittadini e sulla partecipazione.
"CITTADINI, CORPO E ANIMA DELLA DEMOCRAZIA"

I temi che saranno trattati: Gestione dei beni comuni, Le periferie, Democrazia deliberativa e partecipata, Costituzione, Immigrazione e accoglienza, le Città.
Il filo conduttore di tutte le serate e la partecipazione dei cittadini alla gestione della "cosa pubblica" perché non basta più delegare: bisogna essere presenti per cambiare le cose.

Lunedì 16/07

La cura condivisa dei beni comuni per vivere meglio, tutti.
Con la partecipazione del Prof. Gregorio Arena, fondatore e presidente di Labsus - Laboratorio per la Sussidiarietà.

Giovedì 19/07

Come i cittadini trasformano la città.
L'amministrazione condivisa e la democrazia deliberativa.

Con la partecipazione di:
Prof. Fabio Giglioni di Labsus (Università La sapienza) 
Prof.ssa Francesca Di Lascio (Università Roma TRE).


Lunedì 23/07

Come superare i limiti della rappresentanza integrandola con la democrazia deliberativa.


Con la partecipazione della Prof.ssa Marianella Sclavi, esperta di arte di ascoltare e di gestione dei conflitti nei processi partecipativi.

Nel corso della serata verrà organizzata, con la partecipazione di persone scelte tra il pubblico, una breve simulazione di come viene organizzato un tavolo di confronto.

Giovedì 26/07

Costituzione & Cittadini: il cuore della democrazia.
Con la partecipazione della Dr.ssa Maria Mazza dell'Associazione CostituiAMO

Lunedì 30/07

Migrare: siamo tutti sulla stessa barca.
Con la partecipazione di:

Raniero Cramerotti del Centro Studi e Ricerche IDOS/Voci di confine
Ilaria Olivieri, presidente di CivicoZero onlus
Gaia Spera, autrice del libro Corpi, Numeri, Distanze (A.P.N. editore)

Giovedì 02/08


I danni della corruzione e gli strumenti per combatterla: partecipazione, trasparenza (F.O.I.A.), testimoni di giustizia.

Con la partecipazione del 
Dr. Sergio Talamo, giornalista, docente e dirigente Formez PA

"Non possiamo risolvere i problemi con lo stesso tipo di pensiero che abbiamo usato quando li abbiamo creati.”
A. Einstein


VIAGGI & RACCONTI

Arriva estate e inizio un nuovo viaggio: un blog appena nato, per raccontare quello che ho visto nel mondo e il piacere della sua scoperta, per condividere con voi idee, spunti, foto e riflessioni, per invitarvi a vivere ogni viaggio come un viaggio dell'anima... 

I miei viaggi sono sempre nati dalle suggestioni che un libro o un film mi hanno regalato, e che sono andata a cercare dal vivo in quei luoghi già così profondamente amati nella mia immaginazione, pur essendo ancora sconosciuti.
I racconti di viaggio che troverete in questo nuovo sito www.mandalaraccontidiviaggio.com sono il mio sguardo sul mondo, frutto di queste impressioni e arricchite dall'amore che nutro per l'arte e per la storia: troverete percorsi pieni di musei, templi o luoghi di culto, siti archeologici, particolari architettonici, eventi di folklore locale, qualche soggiorno in un albergo dalla storia importante, illustrati dalle belle e numerosissime foto di Leopoldo Sentinelli.
Vi invito a essere curiosi, vi auguro di trovare spunti per i vostri prossimi viaggi e aggiungo una cosa: da molti viaggi è nato un mandala, e da un mandala può nascere un grande viaggio... Andate a scoprirlo sul sito!

  

CONSAPEVOLEZZA&SOLIDARIETA’
Una cittadinanza consapevole è una cittadinanza più solidale.


VIA LA PLASTICA MONOUSO
Ogni minuto nel mondo vengono acquistate un milione di bottiglie in plastica. Metà della plastica che viene prodotta è utilizzata soltanto una volta per poi essere gettata via. Firma l’ appello per chiedere il divieto di plastica monouso nelle sedi delle istituzioni. Diamo il buon esempio: aiutiamo l'ambiente, riduciamo l'inquinamento, tuteliamo la nostra salute.
Marevivo chiede di dare sin da subito il buon esempio introducendo il divieto dell’impiego di prodotti di plastica monouso (bottiglie, stoviglie, cannucce e tutti gli oggetti in plastica che utilizziamo una volta sola prima di buttare via) nei servizi e negli uffici delle istituzioni.
Negli ultimi 60 anni si stima che siano state prodotte circa 8,3 miliardi di tonnellate di plastica e di queste circa il 60% sia finito in discarica o disperso nell’ambiente naturale.
“Rifiutare quello che non si può riutilizzare” ha dichiarato Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite. L’attenzione è, dunque, ancora una volta sull’inquinamento da plastica e sulla necessità di agire per contrastare il problema: a questo scopo le Nazioni Unite hanno lanciato la campagna #BeatPlasticPollution, per sensibilizzare i cittadini ed invitarli a ridurre il consumo di plastica monouso.
Nel 2020 la Francia vieterà la produzione e la vendita di tutte le stoviglie monouso di plastica, spingendo i produttori a sostituirle con quelle biodegradabili. Anche la Regina Elisabetta di Inghilterra ha recentemente bandito l’uso della plastica monouso a Buckingham Palace e nelle altre residenze reali, sia per il pubblico, che per gli addetti agli uffici.

E se in Gran Bretagna, come ha sottolineato la Premier Theresa May: “la quantità di plastica monouso sprecata ogni anno riempirebbe 1000 Royal Albert Hall”, nel nostro Paese quante volte la plastica monouso sprecata colmerebbe il Colosseo?
Una tua firma può dare forza al nostro appello se credi che il mostro che ci sta invadendo possa essere fermato. Agisci subito: https://www.change.org/p/via-la-plastica-monouso-dai-palazzi-della-politica-stopsingleuseplastic


CINEMA IN PIAZZA GRATUITO:
l’obiettivo è confermare e migliorare il “modello San Cosimato”, esportandolo in tre nuovi luoghi della città, i quali entreranno in comunicazione tra loro generando sinergie e nuove interessanti relazioni. Senza abbandonare il centro storico, le iniziative cinematografiche (tutte a ingresso gratuito) si terranno in luoghi specifici attraverso i quali si intende superare il dualismo tra centro e periferia: sotto le stelle di Trastevere, nel cortile del Liceo S.S. “J.F. Kennedy” (1 giugno – 1 agosto); sotto il cielo di Tor Sapienza, nel Parco del Casale della Cervelletta (9 giugno – 29 luglio); davanti al mare di Ostia, presso il Porto Turistico di Roma (11 giugno – 8 settembre).
Tre arene e tre significativi luoghi della città per un totale di 201 serate di proiezioni con 190 film, maratone notturne, dibattiti con registi, attori e sceneggiatori, retrospettive, grandi classici di fama mondiale e anche film dedicati ai più piccoli.



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Lo spirito di gratuità che muove Fatti Mail implica che chiunque abbia ricevuto (o riceva) ospitalità circa  un proprio comunicato lo faccia in spirito di condivisione dell'idealità solidale accettando di essere parte di uno spazio in cui la comunicazione sia tanto un dire quanto un ascoltareLa solidarietà ha infatti necessariamente due direzioni quella del chiedere e quella dell'offrire. Se non sono entrambe vissute ed accolte non potrà esserci spazio di solidarietà.
Nei Fatti  - e nelle Mail - questo significa accettare:
-  che il proprio indirizzo e-mail entri nella mailing list di Fatti Mail (che non ne farà uso alcuno al di fuori della spedizione on-line delle news letter 2/3 volte al mese)
-  ed essere disponibili a leggere i bollettini che si riceveranno con la stessa solidarietà che si è sperato altri abbiano messo in gioco leggendo  il proprio annuncio

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mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?

mi chiamo Futuro ... tu come ti chiami ?
Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride e dall'orgoglio che non s'inchina davanti ad un bambino" (K. Gibran)

LENTE D'INGRANDIMENTO - CITTADINANZA ATTIVA

COALIZIONE PER I BENI COMUNI:

Un’ampia delegazione della Coalizione per i Beni Comuni, ha depositato, presso gli uffici competenti del Comune di Roma, la proposta di delibera popolare per l’approvazione del regolamento per la gestione condivisa beni comuni.

Una rete informale di cittadinanza attiva – composta da 104 realtà romane - nata con l’obiettivo di presentare al Comune di Roma una Delibera di Iniziativa Popolare per l’approvazione di un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani” finalizzato non solo a definire i rapporti tra le amministrazioni locali e quanti vogliono offrire il proprio contributo volontario per la cura, la rigenerazione e la gestione dei beni comuni urbani, ma anche ad attivare nuove forme di collaborazione tra le parti, basate sul principio di sussidiarietà orizzontale e non sulla totale delega di responsabilità ai cittadini.

Questo l’obiettivo scaturito dalle 104 realtà romane che, con la consegna della proposta di delibera popolare, danno il via ufficiale alla RACCOLTA DELLE 5.000 FIRME valide necessarie per essere discussa in Consiglio.

Una rete informale che continuerà a crescere e a coinvolgere gruppi organizzati e non, comitati, associazioni e cittadini fino al raggiungimento dell’obiettivo: l’approvazione del “Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni”, per il benessere collettivo e il miglior utilizzo anche dal punto di vista dei bambini.

Una raccolta firme che avrà non solo l’importante compito di dotare anche Roma di uno strumento che avvicina cittadini e istituzioni, ma anche quello di sensibilizzare e informare le persone sulla sua importanza strategica

FACEBOOK

https://www.facebook.com/coalizioneperibenicomuni/


coalizioneperibenicomuni@gmail.com

389 5826326 - 3386587734

FORSE NON TUTTI SANNO CHE:

1) Mangiare, Dormire, Lavarsi ... è x tutti
sul sito della Comunità di S. Egidio è possibile "sfogliare" guide solidali che informano sulle realtà CITTADINE disponibili a sostenere chi si trovi in difficoltà

http://www.santegidio.org/index.php?&pageID=228


SOLIDARIETA' E AMBIENTE

ACQUA, un popolo di spreconi

ACQUA, un popolo di spreconi

Un popolo di spreconi.

Ne consumiamo ogni giorno più di 250 litri a testa, più di ogni altra nazione europea.

Non siamo i più puliti, ma solo i più spreconi.



Ogni giorno utilizziamo centinaia di litri d’acqua senza prestare molta attenzione; in genere l’atteggiamento più diffuso è quello di pensare che «basta aprire un rubinetto e servirsene a piacere», in realtà le cose non stanno proprio così, è necessario fermarsi a riflettere un attimo per dare il giusto valore ad una risorsa che purtroppo non è infinita.

Senza acqua nessuna forma di vita è possibile, è un bene d’assoluta necessità che diventa sempre più scarso con il passare del tempo per motivi sia di ordine quantitativi (l’acqua oggi a disposizione è pari a circa un terzo di quella disponibile negli anni ‘50 e tra cinquanta anni sarà ulteriormente dimezzata), sia qualitativi (per ogni litro d’acqua potabile, almeno otto risultano contaminati dall’attività umana).

Gli effetti di questa situazione sono sotto gli occhi di tutti: casi crescenti di razionamento idrico; il consumo di acqua minerale o filtrata diventato quasi un obbligo; lievitazione del costo dell’acqua potabile ecc.

Se poi allarghiamo lo sguardo a livello mondiale, il panorama diventa ancora più preoccupante: circa un miliardo e mezzo di persone non dispongono di acqua potabile.

Di fronte ad un quadro tutt’altro che roseo, oltre ad avvicinarsi al rubinetto con maggiore rispetto, diventa importante porsi il problema di come contribuire in prima persona a migliorare la situazione.

D’altra parte, un uso più appropriato dell’acqua non fa bene solo all’ambiente, ma anche al portafogli e con molta probabilità anche alla pace tra i popoli, perché sono oramai numerosi gli analisti politici che individuano nella carenza d’acqua uno dei possibili motivi di conflitto armato tra i paesi.

Che fare?

Per eliminare gli sprechi idrici si può agire su tre fronti: -Ridurre i consumi d’acqua, in modo da erodere il meno possibile questa preziosa risorsa e contrarre l’impatto ambientale (produrre, trasportare e smaltire acqua potabile richiede energia e produce inquinamento). -Contrarre l’impiego di additivi per ridurre l’inquinamento dell’acqua, della natura e dell’ambiente domestico. -Diminuire il consumo energetico per scaldare e distribuire l’acqua al fine di ridurre l’inquinamento ambientale e il consumo di energia fossile. Per raggiungere questi obiettivi è necessario intervenire sia a livello degli stili di vita, modificando alcune abitudini radicate nel tempo, sia a livello di impiantistica, utilizzando apparecchiature progettate con particolare attenzione al risparmio idrico ed energetico per garantire un’efficacia uguale o superiore rispetto ai dispositivi convenzionali. Spesso si tratta di mettere mano al portafogli, ma il più delle volte il risparmio che deriva dall’uso di tali dispositivi ripaga in poco tempo la spesa affrontata per il loro acquisto. Il massimo dei risultati si ottiene quando entrambe queste strategie, cioè modifica delle abitudini e nuova impiantistica, sono adottate insieme. Vediamo ora in dettaglio le varie soluzion possibili.

Riduzione dei consumi

Iniziamo dalla tipologia di utilizzo che impatta maggiormente per poi passare alla seconda e così via prendendo come riferimento il diagram-ma a torta (vedi il grafico ripartizione dei consumi domestici), in altre parole guardiamolo con occhi famelici e gettiamoci a capofitto sulla fetta più grossa per poi passare a quella di dimensioni immediatamente inferiori e cosi via!

  • Docce e bagni.
  • La doccia presenta un minor consumo d’acqua, rispetto al bagno, soprattutto se si tiene l’acqua aperta solo quando serve.
    Inoltre è possibile adottare docce a risparmio energetico, in grado di ridurre i consumi oltre il 70%. In termini pratici, considerando una doc-cia al giorno si possono risparmiare in un anno oltre 50.000 litri d’acqua e diverse centinaia di euro.
    La cosa importante è di utilizzare docce che non si limitino a ridurre il consumo d’acqua (allora tanto vale non aprire totalmente il rubinetto, con il risultato che s’impiega più tempo a lavarsi e si consuma lo stesso quantitativo di acqua), ma sfruttino in maniera più intelligente l’acqua, garantendo un elevato potere lavante a fronte di minori consumi.
    Vi sono inoltre vantaggi secondari interessanti: nel caso di boiler elettrico, più persone riescono a fare la doccia consecutivamente e minori sono i cali di portata per gli altri utenti, l’unico rovescio della medaglia è che, passando meno acqua nei tubi, si deve attendere più tempo l’arrivo dell’acqua calda.

  • Lavaggio stoviglie e biancheria.
  • Nel caso in cui si utilizzino lavatrici o lavastoviglie è bene farle girare sempre a pieno carico; nel caso dei lavaggi a mano evitare l’uso d’acqua corrente e preferire l’acqua raccolta in un lavabo o in una bacinella.
    Sempre per ridurre gli sprechi, non lasciate diventare vecchio lo sporco dei piatti e le macchie ostiche dei tessuti perché richiedono un lavaggio più impegnativo sia da un punto di vista chimico (detersivi) sia energetico (tempi e temperature più elevate); lavare separatamente i pezzi a seconda del grado di sporco.
    Molti si chiederanno: si consuma più acqua, energia e detersivi lavando a mano o a macchina?
    Per rispondere in maniera corretta a questa domanda è necessario conoscere due fattori: grado di riempimento ed «economicità» della macchina da una parte e capacità di lavaggio manuale dall’altra.
    Comunque alcuni studi in materia hanno dimostrato che per lavare lo stesso quantitativo di stoviglie, pari ad un carico intero di una lavapiatti, mediamente si consumano 80 litri d’acqua se lavati a mano; 60 se lavati a macchina; 12 litri nel caso di apparecchi ad elevata efficienza, i quali oltre al risparmio d’acqua consentono una notevole contrazione dei consumi di detersivi ed energia.

  • Vaschette del WC.
  • Le vaschette tradizionali, in genere contengono circa 24 litri, un volume d’acqua tale da permettere una buona azione lavante nel caso di presenze solide…, ma eccessivamente elevata nel caso di rifiuti liquidi.
    Mediamente, con tali sciacquoni si ha un consumo giornaliero di circa 100 litri a persona, in gran parte sprecati.
    Più efficienti sono le vaschette a due mandate, una da 3 e l’altra da 6 litri, grazie alle quali il consumo giornaliero, a parità di funzione, scende a 15 litri d’acqua.
    Se utilizzate in maniera corretta, ossia schiacciando il tasto giusto al momento giusto, con le vaschette a doppia mandata si arriva a risparmiare circa 17.000 litri d’acqua l’anno a persona.
    Quando non si hanno a disposizione vaschette ad hoc, è possibile modificare i tradizionali cassonetti introducendo dei pesi che permettono di ottenere le stesse prestazioni.
    Un altro metodo è di inserire nella vaschetta un mattone o più semplicemente una bottiglia piena d’acqua.
    In quest’ultimo caso si risparmia molta acqua, ma si riduce anche la quantità disponibile per ogni scarico con l’inconveniente di ridurre l’azione lavante.

  • Rubinetti.
  • Vanno aperti solo quando serve e tenuti chiusi mentre ci si insapona o ci si lava i denti; analogamente per lavare la frutta e la verdura è sufficiente usare acqua raccolta in una bacinella e non quella corrente.
    Per dare un’idea concreta di quanto questi gesti quotidiani possano far variare notevolmente il livello dei consumi idrici, analizziamo in dettaglio cosa accade durante il lavaggio dei denti: tenendo aperto il rubinetto per tutto il periodo di pulizia, si arriva a consumare 10.000 litri l’anno a persona; quando il rubinetto viene aperto solo per il risciacquo il consumo d’acqua si riduce a 1600; se poi invece dell’acqua corrente si utilizza quella contenuta in un bicchiere, si arriva a non più di 200 litri d’acqua l’anno!
    Un bel risparmio, vero?
    Per quanto concerne interventi di tipo impiantistico, è possibile sostituire i normali filtrini dei rubinetti (quelli che ogni tanto dobbiamo pulire dal calcare e da altre sporcizie) con dei modelli risparmio energetico (aeratori).
    Come per le docce vale il discorso di acquistare dei modelli che non si limitino a ridurre la portata dell’acqua, ma che producano un getto di eguale capacità lavante con consumi inferiori.

  • Perdite dalle guarnizioni.
  • L’acqua, che a causa di perdite delle guarnizioni gocciola dai rubinetti o dallo sciacquone, sembra poca cosa, ma essendo continuativo, anche il semplice gocciolamento comporta uno spreco inutile di migliaia di litri d’acqua (e di euro).
    Nel caso in cui l’impianto è dotato di accumuli dell’acqua calda, come ad esempio i boiler elettrici, oltre al consumo d’acqua le perdite idriche si tramutano anche in uno spreco d’energia elettrica.
    È pertanto consigliabile di sostituire immediatamente le guarnizioni danneggiate.

  • Ridurre l’Impiego di Additivi
  • Tutti i detergenti, compresi quelli ecologici, comportano un impatto ambientale per la loro produzione, il trasporto e lo smaltimento.
    Inoltre, soprattutto nel caso di detergenti convenzionali, si ha una liberazione di residui tossici nell’ambiente che poi vengono assimilati attraverso la respirazione, la pelle e il consumo di alimenti.
    Ecco perché è bene ridurre al minimo l’impiego di detergenti e detersivi e in ogni caso preferire i prodotti ecologici.
    Ma cosa c’entrano i detersivi con l’acqua?
    È molto semplice: in tutti i processi di pulizia viene utilizzata l’acqua come diluente che, se usata in modo intelligente, riserva ottime sorprese!
    Per il lavaggio di stoviglie e del bucato è possibile trattare energicamente l’acqua con opportuni dispositivi da applicare direttamente alle condotte dell’acqua o direttamente nelle macchine da lavare o sotto forma di additivi, ottenendo circa un dimezzamento dei consumi dei detersivi.
    Per quanto concerne la pulizia delle superfici è consigliabile impiegare dei panni in microfibra dove l’azione chimica degli additivi è completamente sostituita dall’azione meccanica, ossia si pulisce e si sgrassa unicamente utilizzando l’acqua.
    Ma anche in questo caso, per non avere risultati deludenti, è necessario scegliere prodotti d’elevata qualità.

  • Combattere il Calcare
  • Il calcare è ben noto per la tendenza a creare incrostazioni, assai difficili da rimuovere da box doccia, lavelli e rubinetteria in generale; ma i maggiori inconvenienti, il calcare li crea all’interno dell’impianto idraulico, ossia nelle condutture e, soprattutto, nei generatori d’acqua calda (elettrici o a gas).
    Tali depositi creano due tipi di barriere: una termica e una fisica.
    La prima si traduce in un maggior consumo di energia per nulla trascurabile, infatti, per ogni millimetro di deposito di calcare nei tubi, si registra un aumento dei consumi elettrici di circa il 10% e siccome lo strato accumulato in un generatore d’acqua calda può diventare molto spesso, nel tempo, i consumi possono crescere vertiginosamente.
    Analogamente, lo strato di calcare crea anche una barriera fisica al passaggio dell’acqua che, nel caso d’impianto dotato di autoclave, fa anch’esso aumentare i consumi di elettricità.
    Infine va detto che il calcare sollecita maggiormente l’impianto idraulico riducendone la durata.
    Una verifica della presenza di calcare all’interno dei tubi può essere realizzata con una semplice prova.
    Aprite al massimo il rubinetto dell’acqua fredda e notate la portata; dopo qualche istante ripetete la stessa cosa con il rubinetto dell’acqua calda.
    La minore portata dell’acqua calda è essenzialmente dovuta alle incrostazioni di calcare presenti nel generatore di calore!
    Le soluzioni utili per vincere il calcare si dividono in due categorie: trattamenti in grado di inibire il potere di coesione del calcare che, pur continuando ad essere presente nell’acqua, non è più in grado di for-mare incrostazioni; trattamenti di rimozione del calcare dall’acqua.

Ecologia Domestica

Del primo gruppo fanno parte i trattamenti energetici dell’acqua, i catalizzatori ceramici e i campi magnetici.

I primi uniscono le proprietà anticalcare alla riduzione dei consumi di detersivi ed all’eliminazione del problema della formazione della ruggine (molti modelli possono essere installati senza ricorrere all’idraulico).

I catalizzatori ceramici sono estremamente efficaci, ma richiedono un intervento impiantistico così come i dispositivi basati sull’effetto dei campi magnetici.

Tra i dispositivi che operano la rimozione parziale del calcare dall’acqua vi sono gli addolcitori, il cui impiego richiede periodicamente l’aggiunta di sale e un’accurata manutenzione.
Inoltre, sia l’installazione che la manutenzione richiede l’intervento di tecnici specializzati.

SOLIDARIETA' E CONSUMI

L’economia solidale

è, prima di tutto, un atteggiamento da cui derivano dei comportamenti che determinano un particolare stile di vita. Non si tratta solo, infatti, di aderire alle formule del commercio equo solidale, ma anche, e soprattutto, di rivoluzionare le nostre abitudini quotidiane: l’economia solidale comprende anche il nostro modo di lavare e lavarsi, ossia la quantità e la qualità di acqua, sapone e detersivi che utilizziamo.

Partire, quindi, dalle piccole cose, dalle attività quotidiane che, alla fin fine, costituiscono, in termini di tempo d’esecuzione, una porzione molto ampia di ogni nostra giornata. Limitare i consumi, specie d’acqua, evitare gli sprechi, cooperare con gli altri, sostituire la moda dell’ “usa e getta” con quella del recupero, utilizzare prodotti ecocompatibili, utilizzare l’automobile solo in casi di estrema necessità, impegnarsi a non inquinare, scambiare (tipo libri, cd, attrezzi, ecc.) per evitare di acquistare, sono alcuni imperativi per uno stile di vita un po’ più sobrio.

Zucchero equo-solidale

La nostra società si basa su un flusso continuo di merci e prodotti, e per questo viene definita consumistica. E, certamente, per cambiare le cose occorre intervenire (interferire) su questi automatismi.

Potremmo abbozzare una sorta di decalogo: compra leggero (ovvero prodotti con uno “zaino ecologico” non troppo pesante); compra durevole; compra semplice (in genere, gli oggetti più sofisticati sono meno durevoli, più delicati); compra vicino (per ridurre i danni ambientali che ogni trasporto comporta); compra sano; compra più giusto (e qui ci avviciniamo al discorso del commercio equo); compra prudente (a dispetto di normative e regolamentazioni, non è detto che il materiale acquistato non sia nocivo); compra sincero (evitare cioè i prodotti troppo pubblicizzati, dato che la pubblicità ce la paghiamo noi ed è spesso lontana dalla verità); compra mano d’opera (un metodo per aumentare l’occupazione); investi in futuro

INDIRIZZI UTILI

http://www.retelilliput.org/

http://www.utopie.it/http://www.retecosol.org/

http://www.networketico.it/

http://www.volint.it/http://www.zoes.it/

http://www.vita.it/

http://www.nuovomunicipio.org/

http://www.decrescita.it/

http://www.equonomia.it/

http://www.altreconomia.it/

http://www.altroconsumo.it/

http://www.valori.it/



COMMERCIO EQUO SOLIDALE

http://www.assobdm.it/

http://www.altromercato.it/

http://www.equoland.it/

http://www.transfair.it/

http://www.agices.org/

http://www.commercioetico.it/

http://www.equo.it/

http://www.mondosolidale.it/

http://www.cooperativaisola.org/

http://www.equociqua.it/

GAS

http://www.economia-solidale.org/

http://www.retegas.org/



FINANZA ETICA

http://www.bancaetica.com/

http://www.finanza-etica.itt/



TURISMO RESPONSABILE

http://www.aitr.org/

http://www.tures.it/

http://www.viaggiemiraggi.org/

http://www.viaggisolidali.it/

http://www.humanaitalia.org/



BARATTO

http://www.eticambio.it/

http://www.zerorelativo.it/

http://www.barattopoli.com/

http://www.tuttobaratto.it/

http://www.suesu.it/

da Fatti Mail a ... Song-Taaba ONLUS - Africa e Solidarietà

da Fatti Mail, da una mail spedita per chiedere una mano per il Burkina Faso, l'incontro con Padre Jean Ilboudo e la nascita, nel 2008, di Song-Taaba ONLUS.... Song-Taaba incontra Chiara Castellani, il suo Congo ed inizia un'esperienza umana di amicizia e solidarietà ... di conoscenza e consapevolezza ... che fa compiere ogni giorno nuovi passi ... guardando avanti ...

"A salvare veramente l’Africa non saranno i fondi e gli aiuti. Salveranno vite umane, permettendo loro di sopravvivere, ma non salveranno la vita dell’Africa. Cio’ che importa non sono i mezzi, ma le condizioni. Bisogna permettere all’Africa di ricostruirsi. Bisogna aiutarla a ricostruirsi. L’Africa deve essere prima che avere". (Joseph Ki-Zerbo)

L'Africa deve essere prima che avere ...

e come l'Africa, ognuno di noi

La strada dell'essere è quella i cui passi sono domande e la meta non è un dove ma un chi ...

Una strada che lo sguardo lungo e visionario di Padre Jean Ilboudo ha fatto intravedere a tutti noi

Song-Taaba è e vuole essere questo: la possibilità di percorrere questa strada

http://song-taabaonlus.ning.com/

Be Ye Ka Ye?: cosa c'è lì che non c'è qui?

Nulla o forse tutto: la voglia di muoversi, di interrogarsi,
di cercare il valore della vita ...

http://www.youtube.com/watch?v=WQGF1fqEruQ

la vita di Chiara Castellani

http://www.youtube.com/watch?v=HON6FoFUPnI

e di chiunque abbia voglia di vivere la solidarietà ...
se sei fra questi ... contatta:
segreteria@song-taabaonlus.org,


.... x iniziare a guardare l'Africa dal ... lato giusto:
Nel suo docu-film, Silvestro Montanaro, svela un'Africa
consapevole, dignitosa, aperta al futuro, segnata da ferite interne ed esterne,
creativa, saggia. Un' Africa da ascoltare, da capire, da scoprire e da cui
imparare:
http://www.ceraunavolta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-5a587b72-ded6-4320-942f-572599d3406c.html,